c.m.g
28-05-2014, 12:55
martedì 27 maggio 2014
Il sistema per il conteggio dei voti alle ultime elezioni va in tilt a causa di un bug nel software, problema poi risolto ma che evidenzia la necessità del Belgio di gestire meglio la sicurezza della propria infrastruttura hi-tech
Roma - Contrattempi hi-tech (ma anche retro-tech) in Belgio durante l'ultima tornata di elezioni europee, federali e regionali, con il Ministro dell'Interno costretto a interrompere (http://www.lalibre.be/actu/politique-belge/enormes-bugs-informatiques-dans-le-depouillement-des-elections-53821daf3570102383d0d88c) il conteggio dei voti a causa del bug in un software utilizzato sui sistemi di voto elettronico presenti in 20 dei 209 distretti del paese.
Nei succitati distretti le macchine di e-voting sono PC x86 provenienti dalla preistoria dell'informatica, basate sul sistema operativo MS-DOS e dotati nientemeno che di 1 Megabyte di memoria RAM oltre a un floppy drive da 3,5", due porte seriali e una porta parallela.
Il problema, a quanto pare, non riguarda i PC usati per il voto e nemmeno il software per il voto (caricato da un apposito floppy disk inserito nel sistema) quanto piuttosto il programma usato dalle autorità locali per contare i voti espressi dai cittadini. All'atto del conteggio il baco ha generato risultati (http://www.pcworld.com/article/2159260/software-bug-disrupts-evote-count-in-belgian-election.html) "incoerenti", ha spiegato il governo belga, e a quel punto il conteggio è stato immediatamente interrotto per evitare di falsare le elezioni. A nulla è valsa quindi la certificazione fornita da PriceWaterhouseCoopers sul corretto funzionamento del software.
Alla fine il problema è stato risolto e il conteggio ha potuto procedere fino alla fine. Sia come sia, il caso belga evidenzia ancora una volta i problemi che puntualmente si verificano in quei paesi in cui si fa uso del voto elettronico (http://punto-informatico.it/cerca.aspx?s=voto+elettronico&t=4), mentre per quanto riguarda i problemi specifici dello stato nordeuropeo le autorità governative sono alla ricerca di un esperto di cyber-sicurezza (http://blogs.wsj.com/digits/2014/05/23/belgium-desperately-seeking-cyber-security-czar/) per fronteggiare a dovere il gran numero di attacchi subiti in questi anni.
Alfonso Maruccia
Fonte: Punto Informatico (http://punto-informatico.it/4057099/PI/News/belgio-problemi-col-voto-elettronico-via-dos.aspx)
Il sistema per il conteggio dei voti alle ultime elezioni va in tilt a causa di un bug nel software, problema poi risolto ma che evidenzia la necessità del Belgio di gestire meglio la sicurezza della propria infrastruttura hi-tech
Roma - Contrattempi hi-tech (ma anche retro-tech) in Belgio durante l'ultima tornata di elezioni europee, federali e regionali, con il Ministro dell'Interno costretto a interrompere (http://www.lalibre.be/actu/politique-belge/enormes-bugs-informatiques-dans-le-depouillement-des-elections-53821daf3570102383d0d88c) il conteggio dei voti a causa del bug in un software utilizzato sui sistemi di voto elettronico presenti in 20 dei 209 distretti del paese.
Nei succitati distretti le macchine di e-voting sono PC x86 provenienti dalla preistoria dell'informatica, basate sul sistema operativo MS-DOS e dotati nientemeno che di 1 Megabyte di memoria RAM oltre a un floppy drive da 3,5", due porte seriali e una porta parallela.
Il problema, a quanto pare, non riguarda i PC usati per il voto e nemmeno il software per il voto (caricato da un apposito floppy disk inserito nel sistema) quanto piuttosto il programma usato dalle autorità locali per contare i voti espressi dai cittadini. All'atto del conteggio il baco ha generato risultati (http://www.pcworld.com/article/2159260/software-bug-disrupts-evote-count-in-belgian-election.html) "incoerenti", ha spiegato il governo belga, e a quel punto il conteggio è stato immediatamente interrotto per evitare di falsare le elezioni. A nulla è valsa quindi la certificazione fornita da PriceWaterhouseCoopers sul corretto funzionamento del software.
Alla fine il problema è stato risolto e il conteggio ha potuto procedere fino alla fine. Sia come sia, il caso belga evidenzia ancora una volta i problemi che puntualmente si verificano in quei paesi in cui si fa uso del voto elettronico (http://punto-informatico.it/cerca.aspx?s=voto+elettronico&t=4), mentre per quanto riguarda i problemi specifici dello stato nordeuropeo le autorità governative sono alla ricerca di un esperto di cyber-sicurezza (http://blogs.wsj.com/digits/2014/05/23/belgium-desperately-seeking-cyber-security-czar/) per fronteggiare a dovere il gran numero di attacchi subiti in questi anni.
Alfonso Maruccia
Fonte: Punto Informatico (http://punto-informatico.it/4057099/PI/News/belgio-problemi-col-voto-elettronico-via-dos.aspx)