View Full Version : L'Antitrust italiana contro Google, Apple, Amazon per 'pratiche commerciali scorrette'
Redazione di Hardware Upg
19-05-2014, 09:31
Link alla notizia: http://www.gamemag.it/news/l-antitrust-italiana-contro-google-apple-amazon-per-pratiche-commerciali-scorrette_52337.html
L'Antitrust italiana ha avviato un'istruttoria contro Google, iTunes di Apple, Amazon e Gameloft per verificare la liceità di alcuni modelli utilizzati sugli store virtuali di applicazioni
Click sul link per visualizzare la notizia.
Marcus Scaurus
19-05-2014, 09:34
Canale videogiochi? Davvero???? :muro:
TigerTank
19-05-2014, 10:50
Beh..che dire? Complimenti per la rapidità con la quale si sono accorti di un fenomeno ormai "in voga" da tantissimo tempo...
Cmq direi che bisognerebbe fare un distinguo tra quelle app truffaldine che si pongono come gratuite per poi chiedere obbligatoriamente soldi per continuare da quelle davvero gratuite e dotate di contenuti bonus a pagamento.
Ad esempio in Candy Crush Saga, uno dei titoli secondo me più noti e diffusi a livello mobile, ci sono contenuti a pagamento ad esempio per acquistare ulteriori mosse in un partita o dei "poteri speciali"....ma perlomeno tutte cose facoltative e lo si può giocare comunque senza spendere 1 centesimo.
Sentire parlare di indagine italiana su attività commerciali scorrette mi fa piegare dal ridere... in questo Paese tutte le aziende fanno cartello, e dove non c'è il cartello ci pensano le leggi ad ammazzare la concorrenza (basta vedere il famoso sconto massimo del 15% applicato sui libri con la scusa di tutelare i piccoli negozianti!!!!!!!!!!!)
ndrmcchtt491
19-05-2014, 11:52
bel paese di merda dove sul tuo stipendio oltre del 50% son tasse ma vaffanculo
si si peccato che questa cosa è partita perchè mi pare un nome grosso abbia fatto denuncia.
per il resto l'antitrust italiano dovrebbe andare a zappare che forse fanno meglio quello che non controllare. dov'è l'antitrust quando telecom ti da solo l'adsl senza linea e tu continui a pagare per 2 anni entrambe le cose? dov'è l'antitrust quando gli sms hanno la stessa tariffa da 20anni? maddai sti polli fanno ridere
KatayamaUkyo
19-05-2014, 13:33
Sentire parlare di indagine italiana su attività commerciali scorrette mi fa piegare dal ridere... in questo Paese tutte le aziende fanno cartello, e dove non c'è il cartello ci pensano le leggi ad ammazzare la concorrenza (basta vedere il famoso sconto massimo del 15% applicato sui libri con la scusa di tutelare i piccoli negozianti!!!!!!!!!!!)
ma menomale che c'è il limite al 15% per gli sconti su i libri!
il problema del editoria non è certo quello,anzi in molti si augurano la rimozione degli sconti stessi.
in Italia la concorrenza è più tutelata di molti altri paesi,per me il problema non sono nemmeno le app freemium ma gli store stessi.
un abominio per la libertà di mercato,dovrebbero essere costretti a lasciare la scelta all'acquirente su che store comprare.
ma menomale che c'è il limite al 15% per gli sconti su i libri!
il problema del editoria non è certo quello,anzi in molti si augurano la rimozione degli sconti stessi.
in Italia la concorrenza è più tutelata di molti altri paesi,per me il problema non sono nemmeno le app freemium ma gli store stessi.
un abominio per la libertà di mercato,dovrebbero essere costretti a lasciare la scelta all'acquirente su che store comprare.
può non essere un problema per chi compra pochissimi libri l'anno. Per me ne compro parecchi un problema la rimozione degli sconti lo sarebbe (vero che forse io rappresento una eccezione in Italia :sofico: )
ma menomale che c'è il limite al 15% per gli sconti su i libri!
il problema del editoria non è certo quello,anzi in molti si augurano la rimozione degli sconti stessi.
in Italia la concorrenza è più tutelata di molti altri paesi,per me il problema non sono nemmeno le app freemium ma gli store stessi.
un abominio per la libertà di mercato,dovrebbero essere costretti a lasciare la scelta all'acquirente su che store comprare.
e perchè dovrebbero?
KatayamaUkyo
19-05-2014, 21:40
può non essere un problema per chi compra pochissimi libri l'anno. Per me ne compro parecchi un problema la rimozione degli sconti lo sarebbe (vero che forse io rappresento una eccezione in Italia :sofico: )
perché gli sconti sui libri uccidono il mercato dei piccoli editori che non possono abbassare i prezzi di produzione,uccidono gli scrittori emergenti che finiscono in vetrina nascosti da decine di volumi con sconti vergognosi e uccidono le piccole librerie che non possono vendere libri sottocosto.
trasformare le librerie in supermercati dove si vendono migliaia di copie di libri di cucina o autobiografie di calciatori con lo sconto al 50% è il sogno dei distributori ma sarebbe la morte dell'editoria.
mi fa piacere che compri molti libri,pensa un po che oltre a comprarne e leggerne molti io li vendo pure;)
se uno vuole risparmiare prende l'edizione meno pregiata,cambia la carta e la rilegatura ma il contenuto è identico.
e perchè dovrebbero?
quando compri una macchina ti costringono a fare benzina solo dal benzinaio affiliato con il venditore?
quando compri una macchina ti costringono a fare benzina solo dal benzinaio affiliato con il venditore?
mi sa che non è l'esempio più azzeccato
La mozione di fondo è corretta... prendi Clash of clans al quale gioco di frequente con gli amici, oramai sono arrivato ad un livello che per fare nuovi potenziamenti ci vogliono settimane di tempo e mille mila risorse... il che ti porta all'esasperazione per indurti a comprare le famose gemme per fare gli upgrade senza sforzo... e dato che io non sono neanche tra i TOP ti viene facile pensare che questo meccanismo è fatto apposta così, per farti spendere un mare di soldi. Perchè un conto è arrivare verso la fine e cominciare a faticare un botto... un conto è faticare già a metà strada.
Io fin'ora non ho cacciato 1 cent e mai lo farò, ma molte persone sono deboli di portafogli e rischiano di cadere in una spirale dove un giorno spendi 5 euro, poi altri 5... magari 10 la prossima ancora perchè hai uno sconto... e va a finire che hai speso una 50ina d'euro come niente in un'app che oggi va di moda e domani non c'è più.
Sempre senza considerare persone con casi patologici da gioco!!!
Come dice l'antitrust... meglio sapere quanto paghi subito.. mettimi un prezzo al gioco e vaff*** ma basta con questo odiosissimo PAY TO WIN!!!
La mozione di fondo è corretta... prendi Clash of clans al quale gioco di frequente con gli amici, oramai sono arrivato ad un livello che per fare nuovi potenziamenti ci vogliono settimane di tempo e mille mila risorse... il che ti porta all'esasperazione per indurti a comprare le famose gemme per fare gli upgrade senza sforzo... e dato che io non sono neanche tra i TOP ti viene facile pensare che questo meccanismo è fatto apposta così, per farti spendere un mare di soldi. Perchè un conto è arrivare verso la fine e cominciare a faticare un botto... un conto è faticare già a metà strada.
Io fin'ora non ho cacciato 1 cent e mai lo farò, ma molte persone sono deboli di portafogli e rischiano di cadere in una spirale dove un giorno spendi 5 euro, poi altri 5... magari 10 la prossima ancora perchè hai uno sconto... e va a finire che hai speso una 50ina d'euro come niente in un'app che oggi va di moda e domani non c'è più.
Sempre senza considerare persone con casi patologici da gioco!!!
Come dice l'antitrust... meglio sapere quanto paghi subito.. mettimi un prezzo al gioco e vaff*** ma basta con questo odiosissimo PAY TO WIN!!!
tutti la pensiamo come te, il punto è che rende di più in termini economici questo metodo, che non un pagamento iniziale e basta
KatayamaUkyo
19-05-2014, 23:26
mi sa che non è l'esempio più azzeccato
perché?
io compro un computer(gli smartphone alla fine sono computer che telefonano)e mi costringono a comprare il software(senza il quale non posso usufruire del prodotto) attraverso un solo canale di distribuzione,in qualsiasi altro mercato un'azione del genere avrebbe fatto gridare allo scandalo nel mercato informatico invece si accetta tutto.
CHe forza.
In un paese strozzato da oligopoli e ordini professionali, l'antitrust corre dietro a queste scemenze.
Che per carità che sia scorretto non ci piove, ma come si dice la pagliuzza nell'occhio...
perché gli sconti sui libri uccidono il mercato dei piccoli editori che non possono abbassare i prezzi di produzione,uccidono gli scrittori emergenti che finiscono in vetrina nascosti da decine di volumi con sconti vergognosi e uccidono le piccole librerie che non possono vendere libri sottocosto.
trasformare le librerie in supermercati dove si vendono migliaia di copie di libri di cucina o autobiografie di calciatori con lo sconto al 50% è il sogno dei distributori ma sarebbe la morte dell'editoria.
mi fa piacere che compri molti libri,pensa un po che oltre a comprarne e leggerne molti io li vendo pure;)
se uno vuole risparmiare prende l'edizione meno pregiata,cambia la carta e la rilegatura ma il contenuto è identico.
Tipica mentalità anti-mercato italiana.
Il risultato è che quando entro in una libreria e vedo libri a 20 euro, scappo.
Perchè semplicemente non me li posso permettere.
E la cosa divertente di questa mentalità, è che alla lunga a perderci di più non è certo il consumatore.
Il problema poi non sono certo i libri, gli oligopoli seri si sono presi delle rendite di ben altro valore: avvocati, commercialisti, notai, farmacie. Lì il discorso purtroppo è diverso, le giustificazioni però son sempre le stesse.
KatayamaUkyo
20-05-2014, 08:37
Tipica mentalità anti-mercato italiana.
Il risultato è che quando entro in una libreria e vedo libri a 20 euro, scappo.
Perchè semplicemente non me li posso permettere.
E la cosa divertente di questa mentalità, è che alla lunga a perderci di più non è certo il consumatore.
Il problema poi non sono certo i libri, gli oligopoli seri si sono presi delle rendite di ben altro valore: avvocati, commercialisti, notai, farmacie. Lì il discorso purtroppo è diverso, le giustificazioni però son sempre le stesse.
guarda che non è mentalità anti mercato italiana,in tutto il mondo ci sono limiti o divieti sugli sconti inferiori al prezzo di produzione.
fare uno sconto del 20% su un libro vuol dire vendere sottocosto,se uno non può permettersi i 9,50€ di un libro in uscita dovrebbe avere la possibilità di una versione economica o di una versione digitale non della stessa versione venduta in perdita.
non è normale che i 3 maggiori distributori vendano volumi con coperta rigida al prezzo di brossure,soprattutto perché questi distributori sono anche editori e decidono il prezzo all'ingrosso.
il limite sullo sconto dei libri(sarebbe meglio chiamarlo vendita sottocosto)mica lo hanno voluto Feltrinelli o Mondadori,fosse per loro venderebbero in perdita fino alla morte del concorrente.
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