View Full Version : Acquisti online: dal 13 giugno in vigore le nuove regole
Redazione di Hardware Upg
13-05-2014, 16:01
Link alla notizia: http://www.businessmagazine.it/news/acquisti-online-dal-13-giugno-in-vigore-le-nuove-regole_52269.html
Più tempo per il diritto di recesso, maggior trasparenza verso il consumatore e divieto di selezionare di default opzioni aggiuntive: ecco le nuove regole europee per l'e-commerce
Click sul link per visualizzare la notizia.
Therinai
13-05-2014, 16:21
Infine vi è una vera e propria rivoluzione per quanto riguarda i contratti a distanza, cioè per l'acquisto di beni via telefonica o tramite catalogo. In questo caso il processo di vendita è considerato perfezionato solamente a seguito della firma di un contratto, cartaceo o digitale (quindi con le dovute implicazioni in fatto di firma digitale e di posta certificata).
Ovvero non sarà più valida la "registrazione vocale" del contratto? Tipo vodafone e compagnia bella magari la piantano di tartassarmi le palle per scroccarmi un contratto al telefono? Sarebbe bello :D
Foglia Morta
13-05-2014, 16:51
Questi, una volta ricevuta la notifica di recesso, avrà 14 giorni di tempo (contro i trenta giorni attuali) per risarcire il cliente, anche se non ha materialmente ancora ricevuto i prodotti oggetto della restituzione.
Questa mi pare incredibile... le nuove regole secondo me finiranno con il favorire i colossi del settore e incentivare gli evasori fiscali. Mentre le piccole e medie imprese normali potrebbero essere danneggiate.
Domanda a chi sa rispondermi: se io compro un bene usato online , lo ricevo , lo uso per quel che mi serve , poi non mi serve più... nei termini di legge lo posso restituire avvalendomi del diritto di recesso ?
Questa mi pare incredibile... le nuove regole secondo me finiranno con il favorire i colossi del settore e incentivare gli evasori fiscali. Mentre le piccole e medie imprese normali potrebbero essere danneggiate.
Domanda a chi sa rispondermi: se io compro un bene usato online , lo ricevo , lo uso per quel che mi serve , poi non mi serve più... nei termini di legge lo posso restituire avvalendomi del diritto di recesso ?
Le compravendite di usato fra privati ovviamente non rientrano in questi casi.
Il diritto di recesso è valido per acquisto di prodotti nuovi presso aziende.
Foglia Morta
13-05-2014, 17:45
Le compravendite di usato fra privati ovviamente non rientrano in questi casi.
Il diritto di recesso è valido per acquisto di prodotti nuovi presso aziende.
ok ma ci possono essere aziende che vendono merce usata , out of leasing ad esempio , mi riferivo a questo tipo di situazione
SirCam77
13-05-2014, 20:03
Questi, una volta ricevuta la notifica di recesso, avrà 14 giorni di tempo (contro i trenta giorni attuali) per risarcire il cliente, anche se non ha materialmente ancora ricevuto i prodotti oggetto della restituzione.
Gestisco uno shop online e questa regola non l'approvo. Io restituisco i soldi solo quando ho ricevuto l'oggetto per 2 ovvie ragioni.
Caso 1) se il cliente non mi spedisce più l'oggetto?
Caso 2) se il cliente mi spedisce un oggetto danneggiato?
In entranbi i casi la predo a quel servizio solo io, ma perchè non tutelano anche i venditori?
Questa mi pare incredibile... le nuove regole secondo me finiranno con il favorire i colossi del settore e incentivare gli evasori fiscali. Mentre le piccole e medie imprese normali potrebbero essere danneggiate.
Purtroppo sarà così, in quanto si delineeranno nuovi furbetti, quelli che comprano, chiedono il reso, si beccano il rimborso e non spediscono, oppure spediscono una scatola vuota oppure, ancora, spediscono un oggetto visibilmente danneggiato o usurato.
La normativa dichiara che non è necessaria alcuna spiegazione per l'attivazione del reso (parla appunto di "restituire un prodotto senza domande"), così come il codice dei consumo specifica che l'acquirente può usare un articolo acquistato e poi darlo indietro, senza addurre alcuna motivazione.
A quel punto, tu, piccolo commerciante che ci fai con un oggetto usato e/o danneggiato. Te la pigli in saccoccia, perché con quell'oggetto non ci potrai fare nulla, al massimo (se ti va proprio bene) il distributore potrebbe farti a sua volta un reso, ma ad una percentuale ridicola. Te ne capitano due o tre in un mese e se non hai volumi di vendita medio alti, ci hai già perso quel poco che hai guadagnato!
Già adesso (con la normativa attuale intendo) ci sono i furboni che lo fanno (aspettano la spedizione poi bloccano il pagamento PayPal e rispediscono pacchi vuoti o con oggetti in stato tale da non essere più rivendibile oppure non lo stesso oggetto spedito, ma uno usato al posto del nuovo), con questa normativa è la manna dal cielo!
mirkonorroz
13-05-2014, 20:44
Pur riconoscendo i casi di errato acquisto da parte del cliente o errata spedizione da parte del venditore, in buona fede, che in qualche modo devono essere risolti, il diritto di recesso non e' una cosa che mi piace moltissimo.
Non mi entusiasma comprare prodotti che siano stati oggetto di recesso da altri clienti e che siano stati quindi usati e spediti chissa' quante volte.
Se non si e' soddisfatti preferirei che lo si fosse solo per una errata pubblicita' o descrizione del prodotto e quindi la cosa andrebbe risolta attraverso le associazioni dei consumatori per vie legali (magari appositamente studiate per ridurre i tempi) in modo da penalizzare chi produce e vende materiale fuffa.
Se non si e' soddisfatti ma il prodotto e' buono so' c@xxi tuoi... che hai rischiato a comprarlo o forse sei incontentabile.
Therinai
13-05-2014, 20:56
Questi, una volta ricevuta la notifica di recesso, avrà 14 giorni di tempo (contro i trenta giorni attuali) per risarcire il cliente, anche se non ha materialmente ancora ricevuto i prodotti oggetto della restituzione.
Gestisco uno shop online e questa regola non l'approvo. Io restituisco i soldi solo quando ho ricevuto l'oggetto per 2 ovvie ragioni.
Caso 1) se il cliente non mi spedisce più l'oggetto?
Caso 2) se il cliente mi spedisce un oggetto danneggiato?
In entranbi i casi la predo a quel servizio solo io, ma perchè non tutelano anche i venditori?
1) hai i suoi dati e una sua richiesta oggettiva di recesso, non credo possa fare il furbo più di tanto
2) doa se possibile, oppure vedi sopra.
Pensa quando sono gli acquirenti a ricevere merce danneggiata o diversa da ciò che hanno ordinato o quando la descrizione non esatta li porta a fare acquisti errati. Per non parlare di quello che accade fuori dai tempi del diritto di recesso... si guasta l'ogetto? Nessun problema, rimandalo al venditore che se tutto va bene dopo tre mesi te lo restituisce, si spera funzionante :asd:
ps: un simpatico esempio successo a me: acquisto una scheda video costosa e un adattatore video da pochi euro da un noto shop online... il giorno dopo verifico l'ordine: hanno immediatamente spedito l'adattatore perché disponibile, la scheda la spediranno appena arriva in magazzino... dopo due settimane della scheda non c'è traccia, disdico l'rdine e sorpresa, mi rimborsano il costo della scheda meno la spedizione, così ho pagato 15 euro un adattatore del valore di 3€. Ottimo, questo si che è essere tutelati :asd:
La questione è che occorre fare qualcosa di equo che tuteli acquirente e venditore, senza agevolare i truffatori e i furboni da ambo le parti.
Per le richieste sopra, se sei un piccolo medio venditore, sia per la domanda 1 che 2 non ci puoi fare niente. In quanto come venditore non puoi dimostrare che la scatola del reso era vuota e non puoi dimostrare che l'oggetto reso non è stato effettivamente danneggiato nel trasporto. O, se vuoi, puoi provare a farlo, ma rischi solo di rimetterci più soldi di quanti ne hai già persi.
Perché se sei un venditore onesto, che l'oggetto non ti sia stato restituito o che ti sia stato restituito danneggiato, non ti cambia nulla, quell'oggetto l'hai comunque perso.
Ripeto, questa direttiva (così come l'attuale) non fa altro che agevolare i truffatori.
Therinai
13-05-2014, 21:26
La questione è che occorre fare qualcosa di equo che tuteli acquirente e venditore, senza agevolare i truffatori e i furboni da ambo le parti.
Per le richieste sopra, se sei un piccolo medio venditore, sia per la domanda 1 che 2 non ci puoi fare niente. In quanto non puoi dimostrare che la scatola era vuota e non puoi dimostrare che l'oggetto non è stato effettivamente danneggiato nel trasporto. O, se vuoi, puoi provare a farlo, ma rischi solo di rimetterci più soldi di quanti ne hai già persi.
Perché se sei un venditore onesto, che l'oggetto non ti sia stato restituito o che ti sia stato restituito danneggiato, non ti cambia nulla, quell'oggetto l'hai comunque perso.
Ripeto, questa direttiva (così come l'attuale) non fa altro che agevolare i truffatori.
Adesso non esageriamo, la procedura di doa è la stessa per tutti, grandi o piccoli venditori. Se si arriva ad una procedura legale il discorso si complica sia per il venditore che per l'acquirente, ergo...
Zerocort
14-05-2014, 15:36
ma da quel che so io, attualmente il diritto di recesso non è quella cosa che ti permette entro tot giorni di dire al negozio "ti mando indietro l'oggetto e mi ridai i soldi e il perchè sono affari miei" senza però aver aperto ed usato tale oggetto??
esempio.. se compro 2 hdd ed entrambi li ho aperti collegati e tutti e 2 risultano fallati al primo avvio, non posso usufruire del "diritto di recesso" ma devo fare RMA.. o no?? volete dirmi che A TUTTORA posso mandarglieli indietro come diritto di recesso sebbene li ho provati?
Tanto poi se ti vogliono truffare lo fanno lo stesso.
Hai voglia a passi legali quando:
1) Se ne fregano delle lettere legali (sono già sgamati)
2) Foro competente trapani e tu sei di Bolzano.
3) L'oggetto vale <500€
Se volete vi indico anche un nome di aziende da stare alla larga. Tanto cambiano sempre.
Tanto poi se ti vogliono truffare lo fanno lo stesso.
Hai voglia a passi legali quando:
1) Se ne fregano delle lettere legali (sono già sgamati)
2) Foro competente trapani e tu sei di Bolzano.
3) L'oggetto vale <500€
Se volete vi indico anche un nome di aziende da stare alla larga. Tanto cambiano sempre.
Esatto, IMHO queste regole non servono a granché.
Bisognerebbe regolamentare cose decisamente più importanti, come ad esempio il dropshipping.
Ormai la quasi totalità dei siti lavora così, non hanno MAI disponibili i prodotti indicati come tali e alla fine ti trovi a dovere aspettare un sacco di tempo per avere il prodotto che magari non hai acquistato in locale proprio perché non era immediatamente disponibile.
Il diritto di recesso è una cosa che non ho mai concepito granché per come è impostata, non posso essere libero di comprare una cosa e dopo l'acquisto valutarla e/o restituirla..Non ha senso, ci penso prima a comprare qualcosa online di cui non sono adeguatamente informato.
Altrimenti in pratica, io consumatore mi posso inchiappettare liberamente il venditore in mille modi e ciò non è corretto...C'è gente che si è talmente abituata a questo stile di vita che ci prova anche nei negozi.
Cioè ma secondo loro il negoziante non li compra i prodotti?
Poi ci lamentiamo che nascano siti truffaldini..Ma del resto l'acquirente medio è veramente scadente.
Bisogna tutelare tutti, senza se e senza ma. Come gli acquirenti non possono essere persone da truffare, i venditori non possono essere limoni da spremere.
Questi, una volta ricevuta la notifica di recesso, avrà 14 giorni di tempo (contro i trenta giorni attuali) per risarcire il cliente, anche se non ha materialmente ancora ricevuto i prodotti oggetto della restituzione.
Gestisco uno shop online e questa regola non l'approvo. Io restituisco i soldi solo quando ho ricevuto l'oggetto per 2 ovvie ragioni.
Caso 1) se il cliente non mi spedisce più l'oggetto?
Caso 2) se il cliente mi spedisce un oggetto danneggiato?
In entranbi i casi la predo a quel servizio solo io, ma perchè non tutelano anche i venditori?
Purtroppo sarà così, in quanto si delineeranno nuovi furbetti, quelli che comprano, chiedono il reso, si beccano il rimborso e non spediscono, oppure spediscono una scatola vuota oppure, ancora, spediscono un oggetto visibilmente danneggiato o usurato.
La normativa dichiara che non è necessaria alcuna spiegazione per l'attivazione del reso (parla appunto di "restituire un prodotto senza domande"), così come il codice dei consumo specifica che l'acquirente può usare un articolo acquistato e poi darlo indietro, senza addurre alcuna motivazione.
A quel punto, tu, piccolo commerciante che ci fai con un oggetto usato e/o danneggiato. Te la pigli in saccoccia, perché con quell'oggetto non ci potrai fare nulla, al massimo (se ti va proprio bene) il distributore potrebbe farti a sua volta un reso, ma ad una percentuale ridicola. Te ne capitano due o tre in un mese e se non hai volumi di vendita medio alti, ci hai già perso quel poco che hai guadagnato!
Già adesso (con la normativa attuale intendo) ci sono i furboni che lo fanno (aspettano la spedizione poi bloccano il pagamento PayPal e rispediscono pacchi vuoti o con oggetti in stato tale da non essere più rivendibile oppure non lo stesso oggetto spedito, ma uno usato al posto del nuovo), con questa normativa è la manna dal cielo!
Il fatto è che queste leggi sono fatte da gente che vive in paesi dove, fare il furbo, non è contemplato.
Non vi dico le facce che fanno qui in Svizzera quando sentono parlare dei trucchetti italici, manco gli stessi parlando delle mucche spaziali scese per conquistare la terra:stordita:
ma da quel che so io, attualmente il diritto di recesso non è quella cosa che ti permette entro tot giorni di dire al negozio "ti mando indietro l'oggetto e mi ridai i soldi e il perchè sono affari miei" senza però aver aperto ed usato tale oggetto??
esempio.. se compro 2 hdd ed entrambi li ho aperti collegati e tutti e 2 risultano fallati al primo avvio, non posso usufruire del "diritto di recesso" ma devo fare RMA.. o no?? volete dirmi che A TUTTORA posso mandarglieli indietro come diritto di recesso sebbene li ho provati?
In questo caso è un DOA (Dead on arrival), non RMA; a me è successo per ben tre volte con un noto shop online che si è rivelato molto efficiente: Giorno uno, arriva il pacco, apro e monto scoprendo che il disco più fortunato ha il 25% di cluster danneggiati.... Chiamo, dopo due minuti mi mandano la mail con l'affranco del pacco (sped pagata da loro) e i dati del corriere che verrà a ritirarlo; giorno due arriva il corriere; giorno tre, arriva il pacco con i dischi nuovi:D
il problema italico è che ci sono regole complicatissime e giustizia civile lentissima.
se si potesse far causa ed ottenere dei risultati concreti entro 1-2 mesi, passerebbe a tutti la voglia di fare i furbi.
invece passano 10 anni...
e le "riforme" e le "semplificazioni" in realtà sono pura propaganda per allocchi.
ma d'altro canto agli italiani non gli frega un c°°°o di tutto quello che non è un centimetro oltre il loro naso, per cui...
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