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View Full Version : Bill Gates: la software automation sostituirà a breve un sacco di lavoratori


Redazione di Hardware Upg
17-03-2014, 10:01
Link alla notizia: http://www.businessmagazine.it/news/bill-gates-la-software-automation-sostituira-a-breve-un-sacco-di-lavoratori_51473.html

Bill Gates ha evidenziato quali saranno i grossi cambiamenti previsti nel mercato del lavoro per il prossimo futuro: "La gente semplicemente non si rende conto che moltissimi lavori saranno presto sostituiti da bot software"

Click sul link per visualizzare la notizia.

s0nnyd3marco
17-03-2014, 10:21
Bolla dot com 2.0 ?

omerook
17-03-2014, 10:22
allegria!!
agricoltura...bruciata
industria......bruciata
servizi.........in combustione


è ora di reimparare a lavorarre la terra! ci aspetta un futuro di sudore calli e mal di schiena.:)

p.s. consiglio alla redazone di portarsi avanti con i tempi e aprire una bella sezione Cura dell'orto perche sarà lunico modo per mettere qualcosa a tavola nei prossimi anni.

skadex
17-03-2014, 10:33
Che il futuro tenda inevitabilmente a quello è evidente, le soluzioni ai problemi che ne deriveranno invece saranno da ricercare. Tuttavia è evidente che la concezione dell'economia come l'abbiamo oggi non permette la risoluzione di questo inevitabile conflitto. Senza peraltro dimenticare che l'attuale sistema economico per lo stesso motivo funge da freno allo sviluppo tecnologico in maniera paradossale.
Occorreranno a breve grossi cambiamenti ed il consiglio di tornare alla terra di omerook non sarebbe da sottovalutare ;)

san80d
17-03-2014, 10:37
Bolla dot com 2.0 ?

forse anche 3.0

san80d
17-03-2014, 10:38
allegria!!
agricoltura...bruciata
industria......bruciata
servizi.........in combustione

negli stati uniti di fatto già molti campi vengono "lavorati" con macchinari gestiti solo da sw, quindi senza personale

s0nnyd3marco
17-03-2014, 10:43
negli stati uniti di fatto già molti campi vengono "lavorati" con macchinari gestiti solo da sw, quindi senza personale

Sicuramente ci sara' un evoluzione delle professioni, ma credo che le macchine non potranno sostituire l'uomo in tutti i lavori.

san80d
17-03-2014, 10:46
Sicuramente ci sara' un evoluzione delle professioni, ma credo che le macchine non potranno sostituire l'uomo in tutti i lavori.

lo penso anch'io... anche se proprio oggi leggevo di un robot-badante :)

Zifnab
17-03-2014, 10:50
Leggere cose come queste non può che tirare su il morale :rolleyes: :muro:

baruk
17-03-2014, 10:51
Mi sembra di tornare alle fosche previsioni di cui leggevo negli anni 70 sui romanzi e racconti di Urania. Non è detto poi che un domani le masse dei non occupati, in evidente maggioranza, non decidano di fare una sorta di "Jihad butleriana" (Dune di F. Herbert) contro la modernità.

Raghnar-The coWolf-
17-03-2014, 11:10
abbiamo avuto un lungo discorso nella sezione scienza...

La gente non ha ben chiaro a che livello possono arrivare le macchine, cioe' a sostituire efficacemente praticamente "tutti" lavori che oggi formano il nocciolo dell'impiego.

Avete presente quando dicono "vatti a cercare un lavoro vero, un lavoro fisso"?! Ecco imho tutto quello che i nostri genitori vedono come lavoro "vero" e che dia possiblilta' di essere "fisso" potra' essere sostituito dall'automazione, sepesso in forma di software a 99 euro e 99 cent fra 10/20 anni.

Rimarranno lavori troppo complicati e costosi per essere automatizzati, dalle donne delle pulizie alle infermiere (che non credo verranno sostituite in futuro, anzi, ci sara' sempre piu' richiesta dato l'invecchiamento della popolazione) e quelli che richiedono contatto umano (e questo dipendendera' dall'evoluzione della societa' e dall'adeguamento della stessa ad essere approcciati e serviti in modo automatico oppure dalla necessita' di un contatto umano... ad esempio un barman, sara' visto bene o male essere serviti in discoteca da una sorta di soda fountain sofisticata? In teoria anche domani si potrebbe licenziare tutti i barman e sostituirli, ma al momento non c'e' l'accettazione sociale per la cosa, in futuro chissa'...)

SamFisher92
17-03-2014, 11:17
lo penso anch'io... anche se proprio oggi leggevo di un robot-badante :)
Un robot-badande da mettere in funzione mentre la mamma è a LAVORO :D

recoil
17-03-2014, 11:29
Che il futuro tenda inevitabilmente a quello è evidente, le soluzioni ai problemi che ne deriveranno invece saranno da ricercare. Tuttavia è evidente che la concezione dell'economia come l'abbiamo oggi non permette la risoluzione di questo inevitabile conflitto. Senza peraltro dimenticare che l'attuale sistema economico per lo stesso motivo funge da freno allo sviluppo tecnologico in maniera paradossale.


stavo pensando la stessa cosa
puoi automatizzare finché vuoi ma non puoi alzare troppo il livello di disoccupazione altrimenti crolla tutto

ci sarà un'evoluzione del lavoro, si creeranno nuovi posti, magari si lavorerà un po' meno ma non possono sostituirci in tutto se no che ci stiamo a fare qui? :D

Microfrost
17-03-2014, 11:33
stavo pensando la stessa cosa
puoi automatizzare finché vuoi ma non puoi alzare troppo il livello di disoccupazione altrimenti crolla tutto

ci sarà un'evoluzione del lavoro, si creeranno nuovi posti, magari si lavorerà un po' meno ma non possono sostituirci in tutto se no che ci stiamo a fare qui? :D

semplicemente servono piu ingegneri e meno operai

Raghnar-The coWolf-
17-03-2014, 11:34
ci sarà un'evoluzione del lavoro, si creeranno nuovi posti, magari si lavorerà un po' meno ma non possono sostituirci in tutto se no che ci stiamo a fare qui? :D

Beh in teoria quello che siamo nati per fare... cioe' essere liberi da ogni obbligo, e non per lavorare con uno scheduling fisso per avere entrate fisse che corrispondono a fasce sociali prestabilite...

Piu' che altro e' molto carino vedere come i primi ad opporsi a questa super-automatizzazione sia la gente "normale" che e' quella che piu' di chiunque altro avrebbe da guadagnarci...

Pier2204
17-03-2014, 11:53
semplicemente servono piu ingegneri e meno operai

Non so dove l'ho letto ma non è distante il tempo in cui una macchina può replicare se stessa e migliorarsi..

piv
17-03-2014, 12:04
Probabilmente siamo in vicinanza di una nuova rivoluzione industriale.
Cosi,come in passato, sarà inizialmente vista come qualcosa che toglie ai lavoratori lavoro..in realtà io credo che alla fine porterà in un nuovo benessere. lavori pesanti, ripetitivi e pericolosi potrebbero essere sostituiti...ma i mezzi non comperano...pochi ricchi lo stesso non fanno mercato.. Quindi dovrà cambiare la società mutando in qualcosa di diverso...sport?sociale?tempo libero? Cultura?..sperp solo non aumento di burocrazia ...poi pure senza cambiamenti come ora il lavoro sta finendo...

Grayskull
17-03-2014, 12:11
strano non vedere citazioni al movimento zeitgeist e al venus project, quando in questo discorso tutto sembra portare inevitabilmente lì... :cool:

Rubberick
17-03-2014, 12:27
mah, fintanto che l'uomo ha necessità di prodotti che altrimenti non sarebbe in grado di "sfornare" in tempo utile, ha senso usare macchinari

in tutti gli altri casi in cui si vuole solo raschiar soldi nn so

Agat
17-03-2014, 12:30
:O Ned Ludd salvaci tu

Microfrost
17-03-2014, 12:30
Non so dove l'ho letto ma non è distante il tempo in cui una macchina può replicare se stessa e migliorarsi..

in un romanzo di fantascienza

Ibanez89
17-03-2014, 12:44
Quando leggo certi commenti complottistici rimango basito :eek:

Eppure non è difficile da capire, in futuro dovremo dedicarci alla cultura, allo studio e alla ricerca piuttosto che passare 8 ore al giorno a lavare cessi...

Pier2204
17-03-2014, 12:48
in un romanzo di fantascienza

No, era un rivista scientifica e trattava l'argomento seriamente.
Purtroppo non mi ricordo quale, ma il discorso mi colpì.
Chiaramente non parlava di un futuro prossimo ma dal fatto che lo sviluppo in questo settore è ben lontano dal limite, che gli sviluppi possono prendere strade imprevedibili, chi 10 anni fa avrebbe previsto tale informatizzazione PERSONALE a livello globale nella forma che conosciamo oggi?
Ciò che oggi è normale solo 20 anni fa era fantascienza...
Occhio..

skadex
17-03-2014, 12:49
Quando leggo certi commenti complottistici rimango basito :eek:

Eppure non è difficile da capire, in futuro dovremo dedicarci alla cultura, allo studio e alla ricerca piuttosto che passare 8 ore al giorno a lavare cessi...


Premesso che dato il tuo nick sono assolutamente d'accordo (passerei tutto il tempo con le mie ibanez !) , tuttavia questo imporrà un cambiamento radicale della società. Non so quanto a breve avverrà ma è indubbio che il livello di automazione oggi è salito di livello rispetto a quanto fosse 50 anni fa. Il probelma è più serio di quanto non possa sembrare a mio parere.

Microfrost
17-03-2014, 13:01
No, era un rivista scientifica e trattava l'argomento seriamente.
Purtroppo non mi ricordo quale, ma il discorso mi colpì.
Chiaramente non parlava di un futuro prossimo ma dal fatto che lo sviluppo in questo settore è ben lontano dal limite, che gli sviluppi possono prendere strade imprevedibili, chi 10 anni fa avrebbe previsto tale informatizzazione PERSONALE a livello globale nella forma che conosciamo oggi?
Ciò che oggi è normale solo 20 anni fa era fantascienza...
Occhio..

sono d'accordo in parte,ma un conto sono giochini per il consumatore e un conto è un intelligenza artificiale(quella vera) anche se fosse possibile direi che se ne riparla fra un migliaio di anni


quindi per quanto ci riguarda ribadisco l'affermazione di prima,piu ingegneri e meno operai

khelidan1980
17-03-2014, 13:36
Mi viene in mente un certo Daneel r. Olivaw...

Horizont
17-03-2014, 14:17
Quando leggo certi commenti complottistici rimango basito :eek:

Eppure non è difficile da capire, in futuro dovremo dedicarci alla cultura, allo studio e alla ricerca piuttosto che passare 8 ore al giorno a lavare cessi...

E in che maniera queste 3 cose ci daranno pane e acqua per vivere dignitosamente nella società sfrenatamente capitalistica e orientata alla più brutale e massiva produzione di oggi?
Non è una domanda retorica eh...cerco davvero una risposta, ditemelo vi prego perchè io non me ne capacito ancora...
Voi mi risponderete "Certo questo è oggi, noi parliamo del futuro"
Io onestamente non ripongo una grossa fiducia nell'umanità...Io credo che l'egoismo, innato, e l'individualismo, che sempre più si insinua nel nostro DNA, non farà altro che portare alla rovina.
E in un mondo di oggi dove, a conferma della mia tesi, 100 persone comandano su 7 miliardi di altre o si spera che venga un attacco di raziocinio oppure, siccome siamo sostanzialmente stupidi e molto poco lungimiranti, dovrà succedere il cataclisma più totale per permettere di ricostruire tutto da zero (o quasi).

Raghnar-The coWolf-
17-03-2014, 14:21
E in che maniera queste 3 cose ci daranno pane e acqua per vivere dignitosamente nella società sfrenatamente capitalistica e orientata alla più brutale e massiva produzione di oggi?
Non è una domanda retorica eh...cerco davvero una risposta, ditemelo vi prego perchè io non me ne capacito ancora...

semplicemente si cambia la societa'...

Dante89
17-03-2014, 14:36
Beh, le "intuizioni" dello zio Bill sono facili a farsi.
E' un cambiamento che arriverà, che è già arrivato da un certo punto di vista.

Basti pensare a quanti operai sono stati rimpiazzati nelle fabbriche da macchinari che eseguono il lavoro più velocemente, con qualità migliore e con un certo risparmio economico.
L'unica cosa che non bisogna dimenticare è che tutto quello che viene "meccanizzato" ha dietro una mano umana, ergo è una ruota.

Del resto siamo noi stessi a pretendere questa industrializzazione del sistema, pretendendo una NON differenza nella qualità della vita delle persone ricche e povere..

wolfm01
17-03-2014, 14:47
Il tema della disoccupazione tecnologica rischia di diventare un problema serio a breve sicurametne per i lavoratori meno qualificati che per professioni di profilo medio alto.

IBM ad esempio, dopo i successi del quiz TV Jeopardy!, sta adattando il suo supercervellone Watson alle diagnosi mediche.
Fra pochi anni molto probabilmente il Dott. House sarà un disoccupato oppure avrà un lavoro solo lavorando in simbiosi con una macchina.
Il che significa che le diagnosi verranno fatte ottimamente da un numero ridotto di medici con una preparazione medica non eccelsa, ma supportati da una macchina intelligente con cui ovranno imparare a relazionarsi.
Alcuni validi medici troveranno lavoro nella ricerca, ma molti rimarranno disoccupati o dovranno accontentarsi di retribuzioni misere.
I chirurghi per un po' saranno al sicuro...

In genere dovremo migrare in massa su mansioni sempre più "creative", ma probabilemnte non ci sarà posto per tutti e comunque non tutti hanno le capacità per adeguarsi a tali nuove mansioni.

Nel medio periodo può essere che questa dustruzione di posti di lavoro sarà una distruzione creativa, ma è molto probabile che nel breve la nostra cultura e le nostre reti sociali non evolveranno con una velocità sufficiente a compensare i mutamenti tecnologici.

Horizont
17-03-2014, 14:55
semplicemente si cambia la societa'...

azz...semplicemente? E come te lo prospetti un cambiamento della società? Secondo me, come ho scritto nell'edit del mio post precedente, due sono i modi.

1)Succede un finimondo (naturale o civile che sia) e si rinizia "d'accapo".
2)Improvviso barlume di raziocinio dei "boss" del mondo.

Entrambi poco probabili. Vedo più probabile il primo dato come trattiamo il pianeta e le persone.

Chiamatemi disfattista e triste; io preferisco realista.

Finchè l'uomo non capirà che deve rinunciare a qualcosa di suo, anche di molto caro, per fare il bene di qualcun'altro che ne ha estremo bisogno, fidatevi che ci distruggeremo con le nostre mani :)

skadex
17-03-2014, 15:03
un conto è un intelligenza artificiale(quella vera) anche se fosse possibile direi che se ne riparla fra un migliaio di anni



Maledette IA mi hanno già rovinato mass effect ora ci manca solo che lo facciano anche nella realtà !
E mi vogliono pure licenziare...:asd:

cerbert
17-03-2014, 15:18
Oh, Guglielmo, complimentoni per l'intuizione...

A voler proprio essere precisetti, verrebbe da notare che già un certo Tommaso Campanella, nel 1602, faceva notare in un libro che c'erano le condizioni tecnologiche per lavorare TUTTI un massimo di quattro ore al giorno, evitando così che POCHI oziassero negli agi, MOLTI lavorassero fino a schiattare e altri MOLTI vivessero di avanzi. Rimanendo peraltro TUTTI abbastanza scontenti.
Il TUTTI non piacque proprio a TUTTI e sappiamo che fine fece.

Qualche annetto dopo (1949), tale Massimo Olivetti, fratello di uno che dirigeva la più avanzata ditta di tecnologia informatica al mondo con una visione al confronto della quale Bill Gates e Steve Jobs non reggono benissimo, in un altro libro ("Per viver meglio. Proposta per un sistema economico-sociale") faceva notare, molto preoccupato, che se non si ristrutturavano la politica e l'economia in modo da RIDURRE GLI ORARI DI LAVORO COMANDATO per tenere conto dei progressi in vista, sempre più gente sarebbe finita in stato di "disoccupazione involontaria" una cosa orrenda che suo padre gli aveva insegnato a vedere come "il peggior male che può accadere ad una persona".
Non venne moltissimo ascoltato (e neanche suo fratello, se per questo...).

Ora, io non vorrei sembrare troppo critico, ma non è che ho proprio visto da parte di Bill tutto questo impegno per smuovere la politica e, sopratutto, i suoi compagni imprenditori in questo senso... essì che qualcosetta conta.

pincapobianco
17-03-2014, 15:20
Le parole di Bill sono tristemente vere. Vi porto la mia testimonianza al riguardo. Io lavoro come 2nd Level Network Engineer in UK e la nostra impresa nel giro di un anno e mezzo ha tagliato tantissime posizioni IT pur essendo gli utili in crescita. Prima nei server usavamo Win Ser 2008 R2 e la vecchia versione di Hyper V. Poi a dicembre siamo passati a Win Ser 2012 R2 e System Center 2012 R2. Molte posizioni di IT admin sono state tagliate. Siamo passati a Win Azure e gestiamo tutto in Automation con Recovery Manager e App Controller. Abbiamo oltre 2000 server, ognuno dei quali replica ad altri off-site nella seconda sede della compagnia a Slough, i quali a loro volta estendono in replica nei cloud di Azure. Prima c'erano oltre 200 IT admin e circa 30 IT Managers che gestivano i datacenter, oggi tali posizioni sono state rimosse e viene gestito tutto da Orchestrator tramite System Center 2012 R2. Anche noi Network Engineers siamo a rischio, perché praticamente non ci occupiamo nemmeno più delle Vlan e del port forwarding, essendo gestito tutto da VMM e Orchestrator. Prima il passaparola nella ditta era fortissimo e ho fatto salire su in UK moltissimi miei amici che in Italia avevano perso il posto nell'IT per la crisi. Ora, da oltre un anno a questa parte, non riusciamo quasi più a fare referring perché moltissime posizioni sono state sostituite dall'Automation. Proprio una settimana fa hanno tolto anche il Cluster Specialist che si occupava dell'upgrade di tutti i nodi e della sincronizzazione con l'intera infrastruttura. Ora c'è il cluster-aware updating che se ne occupa e la posizione è andata perduta. La nostra posizione è a rischio di mese in mese. Ogni volta che esce un nuovo prodotto Microsoft incrociamo le dita, sperando che le novità introdotte non siano tali da mettere a rischio la nostra posizione. Ma del futur non c'è certezza e ahimé le parole di Bill sono infaustamente attuali.

totalblackuot75
17-03-2014, 15:27
Progresso è regresso...

Horizont
17-03-2014, 15:41
Oh, Guglielmo, complimentoni per l'intuizione...

A voler proprio essere precisetti, verrebbe da notare che già un certo Tommaso Campanella, nel 1602, faceva notare in un libro che c'erano le condizioni tecnologiche per lavorare TUTTI un massimo di quattro ore al giorno, evitando così che POCHI oziassero negli agi, MOLTI lavorassero fino a schiattare e altri MOLTI vivessero di avanzi. Rimanendo peraltro TUTTI abbastanza scontenti.
Il TUTTI non piacque proprio a TUTTI e sappiamo che fine fece.

Qualche annetto dopo (1949), tale Massimo Olivetti, fratello di uno che dirigeva la più avanzata ditta di tecnologia informatica al mondo con una visione al confronto della quale Bill Gates e Steve Jobs non reggono benissimo, in un altro libro ("Per viver meglio. Proposta per un sistema economico-sociale") faceva notare, molto preoccupato, che se non si ristrutturavano la politica e l'economia in modo da RIDURRE GLI ORARI DI LAVORO COMANDATO per tenere conto dei progressi in vista, sempre più gente sarebbe finita in stato di "disoccupazione involontaria" una cosa orrenda che suo padre gli aveva insegnato a vedere come "il peggior male che può accadere ad una persona".
Non venne moltissimo ascoltato (e neanche suo fratello, se per questo...).

Ora, io non vorrei sembrare troppo critico, ma non è che ho proprio visto da parte di Bill tutto questo impegno per smuovere la politica e, sopratutto, i suoi compagni imprenditori in questo senso... essì che qualcosetta conta.

E' proprio per questo che non riesco in nessuna maniera ad auspicarmi un cambiamento radicale della società...
Come possiamo non considerare o addirittura rinnegare il passato? Se questi tali Tommaso Campanella e Massimo Olivetti, che sicuro sono solo 2 dei MOLTI che avranno proposto tali lodevoli iniziative, non sono mai stati ascoltati è perchè sono solo una piccola compagine di "eletti" in una marmaglia di avidi, egoisti e stupidi individui.

skadex
17-03-2014, 15:56
Non è una questione di ascoltare a mio modo di vedere, diventerà al momento opportuno un punto di rottura. Nel corso dei secoli il passaggio è sempre avvenuto in maniera proporzionale allo sviluppo tecnologico ma è chiaro che a partire dalle catene di montaggio in poi il fenomeno ha subito un accelerazione. In quanto tempo si arriverà al punto di rottura non lo so, ma non sarebbe male che si iniziasse a studiare una forma di società tecno-compatibile anche perchè la velocità di cambio manodopera sta aumentando. Certo questo presupporrebbe dirigenti dalla mente libera e tesi alla collettività, presupposto che mi pare manchi incredibimente al momento.

Grayskull
17-03-2014, 15:56
ricapitoliamo:
il lavoro umano diverrà sempre più obsoleto e inutile, quindi la popolazione rimarrà quasi totalmente senza lavoro... MA il lavoro in questa società capitalistica è essenziale per procurarci i soldi che al momento servono per poter vivere...

quindi in questa prospettiva, esiste un modo di risolvere la situazione che non sia quello di eliminare il lavoro umano (e di conseguenza anche i soldi) come metodo essenziale per poter vivere (cioè soddisfare i bisogni primari e secondari)?

ovviamente sto parlando di una società basata sulle risorse (come il venus project), consiglio a chiunque volesse approfondire di andarlo a "googlare".

l'alternativa è, come ha fatto notare un altro utente, quella di ridurre la popolazione mondiale di qualche miliardo, e onestamente osservando il genere umano non è detto che sia meno probabile.

_BlackTornado_
17-03-2014, 15:57
azz...semplicemente? E come te lo prospetti un cambiamento della società? Secondo me, come ho scritto nell'edit del mio post precedente, due sono i modi.

1)Succede un finimondo (naturale o civile che sia) e si rinizia "d'accapo".
2)Improvviso barlume di raziocinio dei "boss" del mondo.

Entrambi poco probabili. Vedo più probabile il primo dato come trattiamo il pianeta e le persone.

Chiamatemi disfattista e triste; io preferisco realista.

Finchè l'uomo non capirà che deve rinunciare a qualcosa di suo, anche di molto caro, per fare il bene di qualcun'altro che ne ha estremo bisogno, fidatevi che ci distruggeremo con le nostre mani :)

Io non sarei così disfattista...
Per quanto difficile possa essere, ci sono già "sacche" di società che (per quanto siano ancora lontanissime dalla soluzione del problema) si avvicinano di molto...

Personalmente, da qualche anno vivo in Svezia.
A confronto con l'Italia, qui si lavora (in termini di orario di lavoro) molto meno (e con molte più pause). Inoltre, le differenze tra un ricco e un povero sono, in termini di qualità della vita, molto ridotte.

Per quanto anche qui la situazione sia tutto fuorché perfetta, l'idea che parte della popolazione non abbia bisogno di lavorare qui non sembra poi così lontana...

maxmax80
17-03-2014, 16:14
tanto a noi ci salverà lui:

http://media.melty.it/article-2538466-ajust_930/crozza-imita-renzi.jpg

LMCH
17-03-2014, 16:16
Interessante come Bill Gates abbia concluso il suo discorso: :read:
Secondo Gates, i governi saranno costretti ad attuare notevoli riforme del mondo del lavoro per incoraggiare le imprese ad assumere dipendenti in carne ed ossa, eliminando ad esempio le tasse sul reddito e sui salari, ma senza aumentare del tutto il salario minimo, per non scoraggiare i datori di lavoro ad assumere personale per le professioni che vivranno peggio l'inizio della "software substitution".

Cioè togliere tasse sul reddito (maggiori vantaggi per i ricchi), togliere tasse sui salari (maggiori vantaggi per i datori di lavoro, la differenza gli va in reddito loro) e senza aumentare il salario minimo (un palo della luce in cu...Bo alle fascie di lavoratori con meno potere contrattuale) senza contare che il minor gettito fiscale in paesi tipo quelli europei poi va ad incidere negativamente su sanità ed educazione (un palo della luce in cu..bo a testa a quelli che per allora saranno anziani ed alle giovani generazioni).

Per la serie: mai lasciare una crisi andar sprecata, ma sfruttare l'emergenza per proporre una soluzione che fa i tuoi interessi. :rolleyes:

Horizont
17-03-2014, 16:26
Io non sarei così disfattista...
Per quanto difficile possa essere, ci sono già "sacche" di società che (per quanto siano ancora lontanissime dalla soluzione del problema) si avvicinano di molto...

Personalmente, da qualche anno vivo in Svezia.
A confronto con l'Italia, qui si lavora (in termini di orario di lavoro) molto meno (e con molte più pause). Inoltre, le differenze tra un ricco e un povero sono, in termini di qualità della vita, molto ridotte.

Per quanto anche qui la situazione sia tutto fuorché perfetta, l'idea che parte della popolazione non abbia bisogno di lavorare qui non sembra poi così lontana...

Scommetto che è così, sono convinto che dici il vero.
Io sono anche stato in Finlandia per 6 mesi, tempo breve per poter capire tutto quanto ma abbastanza da poter notare le grosse differenze con il modo di vivere e lavorare nel nostro paese.
Il mio era un discorso più globale, che va oltre i confini delle nazioni. Io parlo del trend globale che l'umanità sta improntando su se stessa;
Signore, ogni volta che parlo di queste cose mi risale nell'animo il caso di Saro-Wiwa, imho emblematico del nostro mondo e di quello che noi siamo e diventiamo quando iniziamo ad intravedere soldi, successo, potere (che se ci pensate davvero sono tutte cose artefatte...).
Per questo dico, iniziamo a smettere di lodare l'uomo e ritenerlo capace di tutto...Niente di più sbagliato, andiamo a testa bassa e ammettiamo che abbiamo ancora un OCEANO di cose da imparare e che siamo ancora incredibilmente OTTUSI.

Andrea Refosco
17-03-2014, 18:49
A parte l'ovvietà dell'affermazione di Bill Gates, a parte il fatto che già adesso si potrebbe vivere lavorando la metà del tempo e non mi sembra che si profili all'orizzonte tale prospettiva, consiglio un interessante articolo di S. Joy CEO di Oracle (o ex ceo...) dal titolo "perchè il futuro non ha bisogno di noi" a mio parere molto realista e centrato.

CYRANO
17-03-2014, 18:50
semplicemente si cambia la societa'...

diventerà come quella di star trek...



Cò.,s.à-òd,.dàà,d.à

Andrea Refosco
17-03-2014, 19:00
Www.worldmeters.org. amen

Andrea Refosco
17-03-2014, 19:02
http://www.worldometers.info/it/. SORRY

Andrea Refosco
17-03-2014, 19:13
http://www.tmcrew.org/eco/nanotecnologia/billjoy.htm è Bill Yoj ....

Apozeme
17-03-2014, 20:26
Agli esseri umani resteranno i lavori troppo pericolosi per essere svolti dai robot

AlexXxin
17-03-2014, 22:49
Arriveremo al punto in cui sará tutto di proprietá dello Stato, il quale ci dará il lavoro e ci pagherá gli stipendi. Lasciare tutto nelle mani degli arraffoni privati, evidentemente non ha prodotto risultati, se non arricchire poche famiglie, non siamo ancora pronti.

san80d
17-03-2014, 23:03
Arriveremo al punto in cui sará tutto di proprietá dello Stato, il quale ci dará il lavoro e ci pagherá gli stipendi.

oddio, speriamo di no

LMCH
18-03-2014, 05:08
Penso sia il caso di notare che nonostante la popolazione sia aumentata di pari passo all'automazione, non è che i posti di lavoro siano diminuiti come certi si aspettavano, ne diminuiranno come certi si aspettano ora.

Intere categorie lavorative sono sparite, ma se ne sono create di nuove ed alcune di esse spariranno mentre ne spunteranno altre ancora che non ci si aspetta.

Gli unici a rischiare grosso sono i cittadini di stati in cui non ci sono le condizioni per il rinnovamento dei settori lavorativi (su questo lato in Italia siamo messi male, specialmente dal punto di vista fiscale).

Gypsy64
18-03-2014, 06:21
......
E in un mondo di oggi dove, a conferma della mia tesi, 100 persone comandano su 7 miliardi di altre o si spera che venga un attacco di raziocinio oppure, siccome siamo sostanzialmente stupidi e molto poco lungimiranti, dovrà succedere il cataclisma più totale per permettere di ricostruire tutto da zero (o quasi).

Non è per fare il pessimista, ma qui la gente non si rende realmente conto che siamo alla frutta e che la crescita mondiale della popolazione è inversamente proporzionale alle risorse ed alla sostenibilità e che purtroppo la razza umana nonostante l'intelligenza e la capacità non propria delle macchine di immaginare il futuro cosi evidente, non arresterà la sua crescita e ci sarà sicuramente un intervento come da te descritto, guerra o epidemia che sia, ma forse perchè no? La presa di coscienza delle macchine come in Terminator 1, ve lo ricordate Skynet vero? finiremo cosi ? :confused:

Microfrost
18-03-2014, 08:23
vabbe è andata in vacca sta discussione :asd:

Raghnar-The coWolf-
18-03-2014, 08:30
Penso sia il caso di notare che nonostante la popolazione sia aumentata di pari passo all'automazione, non è che i posti di lavoro siano diminuiti come certi si aspettavano, ne diminuiranno come certi si aspettano ora.

Questo perché siamo cazzoni e ci piace lavorare inutilmente :asd:
A questo mondo ci sono dozzine di lavori e milioni di lavoratori che potrebbero essere sostituiti nottetempo con un'automazione, oggi. Spesso a costo zero.
Ma finchè lincenziare un tabù, il lavoro un obbligo sociale, il sistema imperniato su loophole assurdi creati appositamente per dare lavoro, (e d'altro lato l'innovazione vista con sospetto, e non alla portata dell'analfabetismo informatico di una classe dirigente oramai alla frutta) beh questo non avverrà.

Intere categorie lavorative sono sparite, ma se ne sono create di nuove ed alcune di esse spariranno mentre ne spunteranno altre ancora che non ci si aspetta.

E' semplicemente diverso. Quando una macchina può imparare tutto ciò che è il tetto operativo dell' "uomo medio", l'uomo medio diventa lavorativamente inutile. Tutto qua.

san80d
18-03-2014, 10:22
vabbe è andata in vacca sta discussione :asd:

come molte :(

Pier2204
18-03-2014, 12:29
@M47AMP

Interessante discorso il tuo, in particolare ciò che riguarda la dipendenza umana dalle macchine.
Non occorre fare un salto nel futuro per ipotizzare scenari apocalittici, basta un esperimento nel presente:
Per un motivo ignoto ipotizziamo che per 30 giorni l'intera infrastruttura internet e reti telematiche del mondo collassa per 30 giorni nel mese prossimo.
Qualcuno ha idea di cosa significa?

Raghnar-The coWolf-
18-03-2014, 14:25
Non oso pensare a quel che potrà accadere quando il modello di Turing verrà superato con macchine sempre più capaci di apprendere e di riprogrammarsi in base ai risultati dell'apprendimento stesso.

Guarda che gli algoritmi automigliorativi esistono già, e funzionano anche bene...

Poi appunto, sicuramente il "potere" sarà nelle mani di pochi così come in realtà lo sta iniziando ad essere già ora, ma appunto sta al popolo vedere la cosa e richiedere che questo potere venga affidato in qualche modo alla comunità.

Certo finché al popolo sta bene una divisione dei beni come quella statunitense, allora stiamo freschi che il prossimo secolo si trasformerà nell'utopia che meritiamo anziché nell'inferno che descrivi...

Per un motivo ignoto ipotizziamo che per 30 giorni l'intera infrastruttura internet e reti telematiche del mondo collassa per 30 giorni nel mese prossimo.
Qualcuno ha idea di cosa significa?

Mah non credo che allo stato attuale significhi granchè... a parte una enorme perdita di denaro (e quindi lavoro...etc...) tutti i sistemi veramente "mission critical" sono indipendenti da internet.

Ovvero nessuno ha (e non credo avrà a mai) il cibo a male nel frigorifero, le luci di casa sempre accese (o sempre spente), la serratura della porta che non ti riconosce e non ti fa entrare in casa, o il peacemaker che non batte se non riceve segnale.

Ci sarebbero problemi di comunicazione (io ho una relazione a distanza e la mia ragazza la sento unicamente direttamente tramite internet, ma anche chi telefona...etc... oramai i dati passano attraverso internet) e sicuramente problemi al lavoro che si rifletterebbero sulla logistica (trasporti persone o merce impazzirebbero per un po'... ma non è che Trenitalia ci faccia vivere facile anche normalmente :P).

I dati sono "sul cloud", ma non tutti e non i più importanti. La gente non ha ancora disimparato a lavorare senza internet, quindi i treni dopo un po' di défaillance riprenderebbero ad andare, la carta bancomat non funzionerebbe ma l'impiegato della banca tiene i registri in locale quindi comunque non si rifiuterebbe di darti i soldi, solo che magari dovresti fare 3 ore di coda alla nostra filiale di riferimento (la prima volta, poi basta) anziché usare il primo bancomat libero...etc...

Insomma la vita sarebbe impattata, ma la nostra quotidianità di svegliarsi, andare in un posto a lavorare e fare le nostre cosine, tornare a casa e fare la spesa, svagarci un attimino, non ne sarebbe così profondamente mutata se non magari nei tempi e nei modi.

Ci saranno conseguenze economiche esagerate, ma saranno eccezioni quelli che subiranno problemi di salute a causa di ciò...

Quando la gente darà internet per assodato, come diamo per assodata la presenza di petrolio al distributore più vicino e di elettricità, e inizieranno ad essere immaterializzati su internet (e solo lì) dati indispensabili alla nostra esistenza, allora saranno cavoli acidi veramente, perché se l'impiegato di banca non può recuperare i nostri dati di conto allora non abbiamo contante, se l'addetto al trasporto non ha alcun modo di recuperare i dati della consegna, se l'addetto alla macchina X non ha alcun modo di operare la macchina X, allora sì che il mondo si ferma...

Raghnar-The coWolf-
18-03-2014, 16:21
Un mutare velocissimo delle nozioni accumulate in questi sistemi e l'estrema fatica per tenersene alla pari. Non è sufficientemente spaventoso anche per te?

Per me è uno scenario bellissimo.

A parte che il mio lavoro non avrebbe che da giovarne (sono uno scienziato, e uno dei pochi del mio campo con qualche competenza, seppur rudimentale, in machine Learning) e ne ha già giovato (ho già supplito alla mancanza di studenti dovuta all'emorragia di professori e fondi dell'università italiana con algoritmi vari), una sofisticazione in tal senso e una apertura ad affrontare problemi in modo qualitativamente più sofisticato non sarebbe male (sapessi quanto tempo perdo in disegnare e battere a macchina, un OCR veramente a prova di bomba sarebbe una manna...) oppure di affrontare nuovi problemi (se solo il codice si debuggasse da
solo... :rolleyes: ).

Ma io credo a una cosa molto semplice, ad un aumento dell'automazione e al corrispondente aumento della produttività, corrisponde un miglioramento delle condizioni di vita medie.

Quella dell'automazione sarà la vera terza rivoluzione industriale o addirittura di più e dal punto di vista sociale potrebbe diventare il paradiso in Terra.
Il "problema" è quindi che la società deve prendere coscienza della cosa, e scavalcare (se fosse necessario anche con la forza) della massa chi cerca di sfruttare la rivoluzione tecnologica per avvantaggiarsi a discapito della stessa.

Fin'ora c'è riuscita, e ho fiducia che nell'era di internet non siano certo i mezzi per crearsi consapevolezza che mancano... E nel caso bisognerà soltanto aver la pazienza di aspettare qualche tempo...

Fermare lo sviluppo tecnologico non ha senso (a meno che non ci si prefigga uno scenario "alla terminator"). Prenderne atto e sfruttarlo a vantaggio comune è l'unica cosa sensata che sia possibile fare.

Tasslehoff
18-03-2014, 18:33
Mah... invito a valutare bene "sparate" come queste e a chiedersi sempre cui prodest? :O

Io lavoro in un settore (servizi IT) dove da una vita si va blaterando la sostituzione dei tecnici con sistemi sempre più autosufficienti, eppure in più di 10 anni non s'è mossa una virgola in tal senso per il semplice fatto che previsioni di questo tipo sono troppo semplicistiche, tendendo a ridurre problemi e situazioni molto complesse a un banale "tiro la leva, spingo un bottone...".

L'industria del software e dei servizi informatici lo insegna, persino l'adozione di servizi enterprise omnicomprensivi (che a me piace etichettare con il termine "polpettoni") non soddisfa mai le esigenze anche della più semplice delle realtà,figuriamoci quelle più grandi e complesse, motivo per cui quasi sempre questi prodotti vengono infarciti di applicazioni custom che servono appunto a riempire le lacune dei prodotti.

Poi Gates avrà pure la visione della "big picture" che io povero consulente proletario non ho, però stringi stringi sotto qualsiasi servizio ci sarà sempre un application server, un db e un webserver, e stringi stringi qualcuno che si dovrà occupare di questi servizi servirà sempre, idem qualcuno che ci sviluppi sopra... :O

Raghnar-The coWolf-
18-03-2014, 21:45
Tasselhof: Poco sopra un tuo collega ha fornito una esperienza diammetralmente opposta...

Tasslehoff
18-03-2014, 22:46
Tasselhof: Poco sopra un tuo collega ha fornito una esperienza diammetralmente opposta...Ti riferisci a pincapobianco?
Perdonate ma oggi non ho proprio avuto modo di seguire il thread (che cmq ritengo molto interessante, sicuramente più della notizia che ha innescato la discussione), sono stato talmente preso dal cliente (appunto) che ho cominciato a scrivere il mio post di rientro dalla pausa pranzo e ho finito poco prima di uscire dall'ufficio :rolleyes:

Io osservo uno scenario assai diverso, anche nelle realtà private e pubbliche italiane vedo un costante interesse per figure specialistiche, che non vuol dire affatto balanzoni dottoroni che pretendono determinati ruoli solo a fronte di un titolo di studio, ma persone che sanno risolvere problemi a prescindere dai pezzi di carta, lauree o certificazioni che siano...
Tutto questo a prescindere da "crisi" (vere, cavalcate o montate ad arte che siano) o aspetti economici, c'è stata di certo una contrazione economica che ho visto riperquotersi nelle quotazioni delle figure professionali di offerte private e gare pubbliche, ma dal punto di vista tecnico le richieste ci sono.

Però facciamo attenzione ad un dettaglio non indifferente, lo scenario che descrive pincapobianco è quello di una realtà grande, specialistica e molto particolare, non certo la norma sul mercato IT.
Per capirci, un ambiente che può permettersi 200 specialisti una contrazione dei posti è giustificabile anche solo dal consolidamento che ha portato l'avvento della virtualizzazione piuttosto che l'adozione di hardware a maggiore densità (pensiamo ai blade), soluzioni storage enterprise sempre più a buon mercato (cmq molto costose, ma molto più economiche rispetto al passato), una maggiore disponibilità di risorse che ha inevitabilmente portato anche ad un consolidamento dei servizi.

Giusto per portare un esempio, dal cliente dove siamo avevamo da gestire in due poco meno di 130 macchine, diverse, eterogenee, alcune con storage DAS, altre SAN, diversi blade, il tutto di quattro produttori diversi, lato software il caos, OS che andavano da RedHat 3 a 6, di Windows per fortuna solo 2000 e 2003 più HP-UX e AIX, un parco applicativo che andava dai polpettoni enterprise IBM a Oracle, con spruzzate di Jboss e Tomcat qua e la, IBM Domino da release del 2002 a quelle ordierne, quattro directory LDAP diverse con 4 prodotti diversi tutte titaniche, tecnologie di SSO open e proprietarie, insomma tutto e il contrario di tutto.
E questa è la realtà del mondo aziendale, tanto in Italia quanto all'estero.

Poi ci sono i casi particolari, un datacenter come quello dipinto da pincapobianco (di cui non voglio assolutamente dubitare eh, è assolutamente verosimile) è un caso molto particolare di estrema omogeneità che può essere applicabile a certi settori (es service provider molto grandi) ma difficilmente al resto.
Prendi BackBlaze, hanno migliaia e migliaia di storage pod tutti uguali, con la stessa identica configurazione e lo stesso identico OS e applicazioni, capisci bene che in uno scenario del genere una contrazione degli addetti è giustificabile dall'estrema omogeneità, ma questo è applicabile solo in quel caso, al di fuori di quello scenario (decisamente palloso e poco stimolante dal mio punto di vista) il mondo è ben diverso ed è più simile a quello che ho descritto.

Senza contare poi che gli scenari di datacenter così grandi basati quasi esclusivamente su prodotti MS sono davvero delle mosche bianche sul mercato, ciò non toglie che una cosa simile anche in ambito unix like si possa replicare con puppet.

psychok9
19-03-2014, 15:00
Io vorrei capire come sarà ancora possibile sostenere il capitalismo in un paradigma del genere... se pochi lavorano -> pochi comprano...

psychok9
19-03-2014, 15:11
Penso sia il caso di notare che nonostante la popolazione sia aumentata di pari passo all'automazione, non è che i posti di lavoro siano diminuiti come certi si aspettavano, ne diminuiranno come certi si aspettano ora.

Intere categorie lavorative sono sparite, ma se ne sono create di nuove ed alcune di esse spariranno mentre ne spunteranno altre ancora che non ci si aspetta.

Gli unici a rischiare grosso sono i cittadini di stati in cui non ci sono le condizioni per il rinnovamento dei settori lavorativi (su questo lato in Italia siamo messi male, specialmente dal punto di vista fiscale).

I nuovi lavori prevedono sempre meno forza lavoro e in Europa siamo milioni di disoccupati... il paradigma imho salterà. Non credo che potremo andare tutti al GF/X-Factor... o avere specializzazioni altissime (e in ogni caso, per quanto richieste, sono infinitamente inferiori rispetto ai lavori più "normali" e che in futuro verranno automatizzati).

__miche__
19-03-2014, 21:11
Oh, Guglielmo, complimentoni per l'intuizione...

A voler proprio essere precisetti, verrebbe da notare che già un certo Tommaso Campanella, nel 1602, faceva notare in un libro che c'erano le condizioni tecnologiche per lavorare TUTTI un massimo di quattro ore al giorno, evitando così che POCHI oziassero negli agi, MOLTI lavorassero fino a schiattare e altri MOLTI vivessero di avanzi. Rimanendo peraltro TUTTI abbastanza scontenti.
Il TUTTI non piacque proprio a TUTTI e sappiamo che fine fece.

Qualche annetto dopo (1949), tale Massimo Olivetti, fratello di uno che dirigeva la più avanzata ditta di tecnologia informatica al mondo con una visione al confronto della quale Bill Gates e Steve Jobs non reggono benissimo, in un altro libro ("Per viver meglio. Proposta per un sistema economico-sociale") faceva notare, molto preoccupato, che se non si ristrutturavano la politica e l'economia in modo da RIDURRE GLI ORARI DI LAVORO COMANDATO per tenere conto dei progressi in vista, sempre più gente sarebbe finita in stato di "disoccupazione involontaria" una cosa orrenda che suo padre gli aveva insegnato a vedere come "il peggior male che può accadere ad una persona".
Non venne moltissimo ascoltato (e neanche suo fratello, se per questo...).

Ora, io non vorrei sembrare troppo critico, ma non è che ho proprio visto da parte di Bill tutto questo impegno per smuovere la politica e, sopratutto, i suoi compagni imprenditori in questo senso... essì che qualcosetta conta.

molto interessante questo commento, se ci incontriamo in città ti stringo la mano

maxmax80
19-03-2014, 23:15
molto interessante questo commento, se ci incontriamo in città ti stringo la mano

mi associo.

san80d
19-03-2014, 23:17
I nuovi lavori prevedono sempre meno forza lavoro e in Europa siamo milioni di disoccupati...

bisognerebbe distinguer paese per paese

LMCH
20-03-2014, 11:22
I nuovi lavori prevedono sempre meno forza lavoro e in Europa siamo milioni di disoccupati... il paradigma imho salterà. Non credo che potremo andare tutti al GF/X-Factor... o avere specializzazioni altissime (e in ogni caso, per quanto richieste, sono infinitamente inferiori rispetto ai lavori più "normali" e che in futuro verranno automatizzati).

Ma è sempre stato così, guarda nel passato con una popolazione di gran lunga inferiore cosa succedeva.
Con il progredire della tecnologia c'è sempre stata una maggior specializzazione, ma non solo verso l' "alto", insomma, più diversificazione che specializzazione.

Gnubbolo
20-03-2014, 12:25
se favoriamo l'immigrazione possiamo evitare di usare questo tipo di sistemi automatici e fregare gli USA.
Marx aveva previsto la fine del lavoro manuale come stadio ultimo del mondo socialista, dove tutti avrebbero potuto godere a piacimento del proprio tempo libero.
l'immigrazione è antimarxista, per questo viene sostenuta dal neoliberismo, lavoro a costo quasi zero.

Grayskull
20-03-2014, 14:19
eppure non ci vuole un genio per capire che il primario e il secondario saranno quasi TOTALMENTE privi di lavoro umano tra non molto..
il terziario è vero che ospiterà ancora un significativo numero di posti di lavoro, ma anche quello è destinato negli anni a venir sempre meno (e comunque è ridicolo credere che miliardi di persone nel mondo si buttino tutti sul terziario)...
fino a che per gli umani rimarrà solo l'intrattenimento e lo spettacolo, ma a quel punto il paradigma capitalista sarà crollato e superato da un pezzo...

mi spiace contraddire, ma stavolta non c'è niente di ciclico, il capitalismo è destinato a fallire in questo secolo (in un modo o nell'altro), non ci sarà nessuna "ripresa dell'economia"... proprio perchè sta venendo meno e verrà sempre meno la base fondamentale del capitalismo: il lavoro umano.

s12a
20-03-2014, 14:34
se favoriamo l'immigrazione possiamo evitare di usare questo tipo di sistemi automatici e fregare gli USA.
Marx aveva previsto la fine del lavoro manuale come stadio ultimo del mondo socialista, dove tutti avrebbero potuto godere a piacimento del proprio tempo libero.
l'immigrazione è antimarxista, per questo viene sostenuta dal neoliberismo, lavoro a costo quasi zero.

Tuttavia mi sembra che la maggior parte dei simpatizzanti delle ideologie marxiste (quelli in politica), almeno in Italia, mai accetterà di porre un freno all'immigrazione "caritatevole" (o "porte aperte a tutti") di massa e la conseguenza di ciò sarà il progressivo e continuo gioco al ribasso del livello sociale e del mercato lavorativo disponibile alla popolazione. I cosiddetti lavori "che gli Italiani/giovani non vogliono fare" sono semplicemente quelli male o sottopagati (sulla carta, perché poi se andiamo a vedere nel dettaglio è spesso anche peggio) perché c'è troppa gente disperata disposta a svendersi a meno dell'altro.

maxmax80
20-03-2014, 18:02
mi spiace contraddire, ma stavolta non c'è niente di ciclico, il capitalismo è destinato a fallire in questo secolo (in un modo o nell'altro), non ci sarà nessuna "ripresa dell'economia"... proprio perchè sta venendo meno e verrà sempre meno la base fondamentale del capitalismo: il lavoro umano.

parole sante.
dovrebbe ascoltarle il nostro caro matTeoria detto anche "il bomba" :stordita: :fagiano: :rolleyes: :p

san80d
20-03-2014, 18:05
mi spiace contraddire, ma stavolta non c'è niente di ciclico, il capitalismo è destinato a fallire in questo secolo (in un modo o nell'altro), non ci sarà nessuna "ripresa dell'economia"... proprio perchè sta venendo meno e verrà sempre meno la base fondamentale del capitalismo: il lavoro umano.

penso e spero di no

LEAC
22-03-2014, 09:23
Semplicemente non vedo cosa ci sia di strano...
Il lavoro cambierà concettualmente e si sposterà su questo, chi non vuole adattarsi ha già capito da tempo a cosa va incontro.

Più che altro dobbiamo far in modo che si crei progresso e benessere vero, e non solo altri tipi di povertà, che diamine, l'umanità è ormai matura abbastanza per capire.

the fear90
22-03-2014, 12:52
Un esempio di invenzione che toglierà moltissimi posti di lavoro:

http://www.youtube.com/watch?v=JdbJP8Gxqog

Accompagnato da una riflessione (che riporto di seguito) da parte dello stesso inventore di questa tecnica di stampa, su come potrebbe essere un mondo in cui la tecnologia avrà sostituito i lavori pericolosi e pesanti.

http://www.youtube.com/watch?v=ypZ37tm-BBI


Non si discosta molto dallo scenario che hanno descritto alcuni utenti: lavorare TUTTI 4 ore al giorno e anche meno.

san80d
22-03-2014, 13:01
Non si discosta molto dallo scenario che hanno descritto alcuni utenti: lavorare TUTTI 4 ore al giorno e anche meno.

andiamo bene

Raghnar-The coWolf-
22-03-2014, 14:45
Non si discosta molto dallo scenario che hanno descritto alcuni utenti: lavorare TUTTI 4 ore al giorno e anche meno.

Lavorare TUTTI 4 ore al giorno è impossibile per un motivo di produttività personale.

I lavoratori della conoscenza e dell'innovazione dovranno sempre e comunque lavorare quanto possibile in quanto il processo di innovazione richiede esperienza e abilità e aggiornamento che richiedono badilate di ore.

Se lavorassi 35 ore la settimana non riuscirei a lavorare proprio, userei il mio tempo unicamente per svolgere i compiti triviali di segreteria e organizzazione, preparare qualche lezione/conferenza e aggiornarmi su quello che fanno gli altri.

Semplicemente in una società dell'abbondanza, ognuno dovrebbe lavorare quanto si sente e quanto ha voglia rispetto alle sue personali ambizioni, che non devono riguardare tanto il denaro quanto la realizzazione personale.

Un sistema simile alle democrazie nordiche insomma, è l'unico che può supportare una crescita esponenziale della produttività e quindi una decrescita della forza lavoro necessaria, senza creare disparità incredibili...

the fear90
22-03-2014, 15:13
Lavorare TUTTI 4 ore al giorno è impossibile per un motivo di produttività personale.

I lavoratori della conoscenza e dell'innovazione dovranno sempre e comunque lavorare quanto possibile in quanto il processo di innovazione richiede esperienza e abilità e aggiornamento che richiedono badilate di ore.

Se lavorassi 35 ore la settimana non riuscirei a lavorare proprio, userei il mio tempo unicamente per svolgere i compiti triviali di segreteria e organizzazione, preparare qualche lezione/conferenza e aggiornarmi su quello che fanno gli altri.

Semplicemente in una società dell'abbondanza, ognuno dovrebbe lavorare quanto si sente e quanto ha voglia rispetto alle sue personali ambizioni, che non devono riguardare tanto il denaro quanto la realizzazione personale.

Un sistema simile alle democrazie nordiche insomma, è l'unico che può supportare una crescita esponenziale della produttività e quindi una decrescita della forza lavoro necessaria, senza creare disparità incredibili...

4 ore al giorno e anche meno lavoreranno appunto coloro i quali svolgono lavori non creativi/intellettuali.

Chi invece lavorerà nella ricerca/innovazione, passerà più di 4 ore al giorno (se lo desidera) non a lavorare (per sopravvivere/guadagnare) ma a dare il proprio contributo appunto alla ricerca/innovazione, per lavoro ma anche e soprattutto per passione.

Questo concetto viene spiegato molto bene nel secondo video che ho postato.