McGlovin
15-03-2014, 06:36
Premessa
Ciao, premetto di essere un profano nella materia quindi spero che comprendiate le mie domande.Fino adesso per il backup non avendo molti dati usavo fare una copia in dvd e una su un vecchio hard disk esterno, acceso di rado, ma i pochi dati veramente importanti li avevo per comodita' su piu' penne usb.Una volta mi sembra di aver letto che le pendrive, essendo memorie flash, erano considerate piu' affidabili.Ma ultimamente mi sembra si dica il contrario, che sarebbero i supporti meno sicuri e in previsione anche di un aumento di dati a cui tengo sto correndo ai ripari prima che sia troppo tardi, acquistando dei buoni hd esterni.
Caratteristiche hd uso storage
Prima di scrivere ho cercato di informarmi, ho fatto una ricerca nella sezione per cercare di avere un quadro sui possibili modelli di hd adatti ad uso storage esterno con i relativi box piu' consigliati.
Ovviamente per questi usi leggo che si cerca l'affidabilita' nel tempo, non necessariamente la velocita' del disco.Ma per velocita' si intende il numero di giri?
Le due caratteristiche possono coesistere o si escluderebbero a vicenda?
Fin'ora avevo capito che un disco lento, a 5400giri, avesse in teoria una prospettiva di vita piu' lunga di quelli veloci a 7200giri, e per questo fosse il piu' indicato per conservare i nostri dati.Mentre quelli a 7200giri sarebbero concepiti per garantire prestanza nell'uso con sistema operativo o per usi specifici dove si richiede velocita'.E' cosi'?
Certo non guasterebbe avere anche una buona velocita' nel trasferimento dei nostri dati backup. :)
Sistema di Backup Dati
Per avere una certa sicurezza dei dati, e lasciando stare nas o raid, pensavo di acquistare due o piu' hd in modo da avere (ridondanza) piu' copie manuali possibile dei miei dati.Ma quante? :D Dovrei affidarmi al numero perfetto 3(copie) hd? o due hd gia' bastano? Un fotografo disse che 4 copie dei propri dati sono gia' un buon numero per sentirsi relativamente piu' sicuri.Come supporti venivano consigliati anche i dvd, non saprei sulla loro durata, ma sono scomodi per la loro misera capienza e l'impossibilita' di modificare i dati.
Scelta Modello
Arrivando al concreto per la scelta di un modello hd esterno da assemblare, avrei pensato di optare per i 3.5" non avendo un reale bisogno di portabilita' e leggendo della loro maggiore affidabilita'.Tuttavia mi chiedo cosa li renda piu' affidabili dei 2.5", in verita' avevo anche letto che fossero questi ultimi i piu' resistenti perche' concepiti per notebook.Mi attirano per la loro compatezza e praticita'.Nel frattempo ho cercato di avere sul sito WD una visione completa dei modelli 3.5 andando in Storage Interno; i modelli che mi appaiono alla dx di "Hard disk per desktop/workstation" sono il Blue, il Green e il Black (tralasciando il velociraptor) ma la scritta caviar non c'è?
Il Blue e il Black da 3.5" leggo che sono a 7200, quindi immagino siano per uso interno con OS, vero?
Per il Green e il Red nelle Specifiche, sotto a RPM (numero di giri) è solo riportato "IntelliPower" se ho ben capito dovrebbe riferirsi a quella velocita' di rotazione variabile 5400-7200 RPM, anche se mi pare dicevate che alla fine son sempre 5400 giri vero?
Pensavo che i caviar green fossero gli ideali, con funzione risparmio energetico e pure i piu' economici.Ma senza andare nel tecnico ho letto che quella funzione IntelliPark legata al risparmio energetico sia degradante per la meccanica, e quindi li ho scartati.E pensare che secondo WD quel funzionamento "fresco" grazie al risparmio energetico comporterebbe una minor usura dell'hard disk.L'alternativa starebbe nei tanto citati Red, che da quanto dice "HoSoloFattoCosi" :) nei vari post qui ad es. (http://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?t=2580318&highlight=re4) anche se concepiti per NAS, per stare accesi 24/7 in continua lettura/scrittura, sarebbero a maggior ragione ottimi anche nell'uso storage.Fatti per durare proprio perche' studiati per quelle condizioni estreme, offrono anche un anno di garanzia in piu', 3 anni invece che 2.(Nella discussione si precisa comunque che per tutti i dischi è sempre da evitare un frequente on/off perche' li fara' soffrire.) Tuttavia per complicare le cose da parte di WD leggo (grazie all'utente "sbrocca" qui (http://www.hwupgrade.it/forum/showpost.php?p=39914398&postcount=16)) che nel formato 2TB ci sarebbero due versioni sotto lo stesso codice identificativo "WD20EFRX" (2 piatti / 4 testine [1TB per piatto]) e (3 piatti / 6 testine [667GB per piatto]) meglio 2 piatti.L'unico modo per distinguerle dovrebbe essere l'eventuale peso riportato nelle schede dei siti: circa 600 gr. (2 piatti) contro 640 gr. (3 piatti) sperando sia un dato affidabile.Bene, se non fosse per altro considererei il WD Red il prodotto ideale per il mio scopo di backup.Ma a complicare le cose ed impensiermi, almeno a me che non mastico assolutamente la materia, ci si mette la questione del T.L.E.R, che coinvolge anche il modello RE4 che avevo considerato per l'acquisto (per una maggiore sicurezza dei dati importanti, ma alla fine credo che piu' Red possano bastare) .
Cito il post dell'utente che ha introdotto qui (http://www.hwupgrade.it/forum/showpost.php?p=39728848&postcount=11) il discorso.
scusate se mi intrometto nella discussione ma da alcuni giorni ho cercato di informarmi sulla rete circa il WD Red e se può essere usato come storage al pari di un WD Green; a dire il vero è un dubbio che si sono posti in tanti,sia nei forum italiani che esteri e da quello che ho letto pare che le incertezze al riguardo sono date dalla funzione T.L.E.R presente negli hard disk ideati per NAS/RAID(come lo sono il RED e il RE4) e che mal si concilia con l'uso come singolo disco per archiviazione operante in ambiente non Raid o NAS.
Detto ciò aggiungo anche che, non essendo un esperto, non sono in grado di dire che tipo di problemi potrebbe arrecare il T.L.E.R. in un WD Red e/o RE4 al di fuori dell'uso per cui sono stati concepiti
Riporto un'estratto della risposta dell'utente "HoFattoSoloCosi":
...In pochissime parole, diciamo che è una funzione che fa si che dopo un TOT di tempo il disco smetta di cercare di recuperare i dati in un settore che si danneggia, e questo in un disco stand alone può essere un problema, ma la critica che molti muovono, e che fa dormire sonni tranquilli i possessori di dischi RED è: se un settore si danneggia, comunque i dati al suo interno hanno un alto rischio di restare illeggibili, quindi il fatto che la funzione sia attiva non porta a veri problemi, perché quando il disco presenta un settore danneggiato (quindi si ipotizza dopo un bel po' di utilizzo) è ora di fare un backup e di cambiarlo, per buona pace dei dati presenti in quel singolo settore non più leggibile.
Insomma a mio personalissimo parere non cambia molto avere questa funzione attiva o meno, perché alla fine il rischio che un settore danneggiato diventi irrecuperabile è molto alta per qualsiasi disco...
qui (http://www.hwupgrade.it/forum/showpost.php?p=39915960&postcount=20) il post completo.
Anche se la cosa dovrebbe tranquillizzarmi da inesperto queste "complicazioni" mi destabilizzano e mi rendono nuovamente incerto e timoroso sul giusto modello da acquistare per il mio scopo :rolleyes:
Ad oggi la situazione è sempre la stessa comunque?
Avevo anche letto bene del veloce Seagate Barracuda da 2TB (St2000Dm001) 7200rpm ma non credo sia adatto per il mio uso storage.Presumo sia come una formula uno per fare la spesa, sbaglio?
Per la taglia dei dischi non saprei...sarei portato sempre ad abbondare in previsione futura, dato che i prezzi sono abbordabili; ma sembra troppo facile, credo che una qualche controndicazione nei grossi tagli (superiore a 2tb) debba esserci, è vero che a maggiore capienza c'è maggior probabilita' di rotture? sono piu' delicati?
Scusate per la lunghezza del post, spero che possiate illuminarmi su quanto ho esposto.
Grazie!
Ciao, premetto di essere un profano nella materia quindi spero che comprendiate le mie domande.Fino adesso per il backup non avendo molti dati usavo fare una copia in dvd e una su un vecchio hard disk esterno, acceso di rado, ma i pochi dati veramente importanti li avevo per comodita' su piu' penne usb.Una volta mi sembra di aver letto che le pendrive, essendo memorie flash, erano considerate piu' affidabili.Ma ultimamente mi sembra si dica il contrario, che sarebbero i supporti meno sicuri e in previsione anche di un aumento di dati a cui tengo sto correndo ai ripari prima che sia troppo tardi, acquistando dei buoni hd esterni.
Caratteristiche hd uso storage
Prima di scrivere ho cercato di informarmi, ho fatto una ricerca nella sezione per cercare di avere un quadro sui possibili modelli di hd adatti ad uso storage esterno con i relativi box piu' consigliati.
Ovviamente per questi usi leggo che si cerca l'affidabilita' nel tempo, non necessariamente la velocita' del disco.Ma per velocita' si intende il numero di giri?
Le due caratteristiche possono coesistere o si escluderebbero a vicenda?
Fin'ora avevo capito che un disco lento, a 5400giri, avesse in teoria una prospettiva di vita piu' lunga di quelli veloci a 7200giri, e per questo fosse il piu' indicato per conservare i nostri dati.Mentre quelli a 7200giri sarebbero concepiti per garantire prestanza nell'uso con sistema operativo o per usi specifici dove si richiede velocita'.E' cosi'?
Certo non guasterebbe avere anche una buona velocita' nel trasferimento dei nostri dati backup. :)
Sistema di Backup Dati
Per avere una certa sicurezza dei dati, e lasciando stare nas o raid, pensavo di acquistare due o piu' hd in modo da avere (ridondanza) piu' copie manuali possibile dei miei dati.Ma quante? :D Dovrei affidarmi al numero perfetto 3(copie) hd? o due hd gia' bastano? Un fotografo disse che 4 copie dei propri dati sono gia' un buon numero per sentirsi relativamente piu' sicuri.Come supporti venivano consigliati anche i dvd, non saprei sulla loro durata, ma sono scomodi per la loro misera capienza e l'impossibilita' di modificare i dati.
Scelta Modello
Arrivando al concreto per la scelta di un modello hd esterno da assemblare, avrei pensato di optare per i 3.5" non avendo un reale bisogno di portabilita' e leggendo della loro maggiore affidabilita'.Tuttavia mi chiedo cosa li renda piu' affidabili dei 2.5", in verita' avevo anche letto che fossero questi ultimi i piu' resistenti perche' concepiti per notebook.Mi attirano per la loro compatezza e praticita'.Nel frattempo ho cercato di avere sul sito WD una visione completa dei modelli 3.5 andando in Storage Interno; i modelli che mi appaiono alla dx di "Hard disk per desktop/workstation" sono il Blue, il Green e il Black (tralasciando il velociraptor) ma la scritta caviar non c'è?
Il Blue e il Black da 3.5" leggo che sono a 7200, quindi immagino siano per uso interno con OS, vero?
Per il Green e il Red nelle Specifiche, sotto a RPM (numero di giri) è solo riportato "IntelliPower" se ho ben capito dovrebbe riferirsi a quella velocita' di rotazione variabile 5400-7200 RPM, anche se mi pare dicevate che alla fine son sempre 5400 giri vero?
Pensavo che i caviar green fossero gli ideali, con funzione risparmio energetico e pure i piu' economici.Ma senza andare nel tecnico ho letto che quella funzione IntelliPark legata al risparmio energetico sia degradante per la meccanica, e quindi li ho scartati.E pensare che secondo WD quel funzionamento "fresco" grazie al risparmio energetico comporterebbe una minor usura dell'hard disk.L'alternativa starebbe nei tanto citati Red, che da quanto dice "HoSoloFattoCosi" :) nei vari post qui ad es. (http://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?t=2580318&highlight=re4) anche se concepiti per NAS, per stare accesi 24/7 in continua lettura/scrittura, sarebbero a maggior ragione ottimi anche nell'uso storage.Fatti per durare proprio perche' studiati per quelle condizioni estreme, offrono anche un anno di garanzia in piu', 3 anni invece che 2.(Nella discussione si precisa comunque che per tutti i dischi è sempre da evitare un frequente on/off perche' li fara' soffrire.) Tuttavia per complicare le cose da parte di WD leggo (grazie all'utente "sbrocca" qui (http://www.hwupgrade.it/forum/showpost.php?p=39914398&postcount=16)) che nel formato 2TB ci sarebbero due versioni sotto lo stesso codice identificativo "WD20EFRX" (2 piatti / 4 testine [1TB per piatto]) e (3 piatti / 6 testine [667GB per piatto]) meglio 2 piatti.L'unico modo per distinguerle dovrebbe essere l'eventuale peso riportato nelle schede dei siti: circa 600 gr. (2 piatti) contro 640 gr. (3 piatti) sperando sia un dato affidabile.Bene, se non fosse per altro considererei il WD Red il prodotto ideale per il mio scopo di backup.Ma a complicare le cose ed impensiermi, almeno a me che non mastico assolutamente la materia, ci si mette la questione del T.L.E.R, che coinvolge anche il modello RE4 che avevo considerato per l'acquisto (per una maggiore sicurezza dei dati importanti, ma alla fine credo che piu' Red possano bastare) .
Cito il post dell'utente che ha introdotto qui (http://www.hwupgrade.it/forum/showpost.php?p=39728848&postcount=11) il discorso.
scusate se mi intrometto nella discussione ma da alcuni giorni ho cercato di informarmi sulla rete circa il WD Red e se può essere usato come storage al pari di un WD Green; a dire il vero è un dubbio che si sono posti in tanti,sia nei forum italiani che esteri e da quello che ho letto pare che le incertezze al riguardo sono date dalla funzione T.L.E.R presente negli hard disk ideati per NAS/RAID(come lo sono il RED e il RE4) e che mal si concilia con l'uso come singolo disco per archiviazione operante in ambiente non Raid o NAS.
Detto ciò aggiungo anche che, non essendo un esperto, non sono in grado di dire che tipo di problemi potrebbe arrecare il T.L.E.R. in un WD Red e/o RE4 al di fuori dell'uso per cui sono stati concepiti
Riporto un'estratto della risposta dell'utente "HoFattoSoloCosi":
...In pochissime parole, diciamo che è una funzione che fa si che dopo un TOT di tempo il disco smetta di cercare di recuperare i dati in un settore che si danneggia, e questo in un disco stand alone può essere un problema, ma la critica che molti muovono, e che fa dormire sonni tranquilli i possessori di dischi RED è: se un settore si danneggia, comunque i dati al suo interno hanno un alto rischio di restare illeggibili, quindi il fatto che la funzione sia attiva non porta a veri problemi, perché quando il disco presenta un settore danneggiato (quindi si ipotizza dopo un bel po' di utilizzo) è ora di fare un backup e di cambiarlo, per buona pace dei dati presenti in quel singolo settore non più leggibile.
Insomma a mio personalissimo parere non cambia molto avere questa funzione attiva o meno, perché alla fine il rischio che un settore danneggiato diventi irrecuperabile è molto alta per qualsiasi disco...
qui (http://www.hwupgrade.it/forum/showpost.php?p=39915960&postcount=20) il post completo.
Anche se la cosa dovrebbe tranquillizzarmi da inesperto queste "complicazioni" mi destabilizzano e mi rendono nuovamente incerto e timoroso sul giusto modello da acquistare per il mio scopo :rolleyes:
Ad oggi la situazione è sempre la stessa comunque?
Avevo anche letto bene del veloce Seagate Barracuda da 2TB (St2000Dm001) 7200rpm ma non credo sia adatto per il mio uso storage.Presumo sia come una formula uno per fare la spesa, sbaglio?
Per la taglia dei dischi non saprei...sarei portato sempre ad abbondare in previsione futura, dato che i prezzi sono abbordabili; ma sembra troppo facile, credo che una qualche controndicazione nei grossi tagli (superiore a 2tb) debba esserci, è vero che a maggiore capienza c'è maggior probabilita' di rotture? sono piu' delicati?
Scusate per la lunghezza del post, spero che possiate illuminarmi su quanto ho esposto.
Grazie!