View Full Version : SIAE ed "equo" compenso: in arrivo un aumento delle tariffe
Redazione di Hardware Upg
18-12-2013, 14:02
Link all'Articolo: http://www.hwupgrade.it/articoli/multimedia/3870/siae-ed-equo-compenso-in-arrivo-un-aumento-delle-tariffe_index.html
Fa discutere la proposta di aumento delle tariffe destinate all'equo compenso, che si applica a ogni realtà che produca o importi sul territorio Italiano apparecchiature o supporti in grado di registrare audio o video, a prescindere che siano protetti da copyright o no.
Click sul link per visualizzare l'articolo.
l' "equo" compenso e' cio' che giustifica moralmente la pirateria, chi ogni tanto ha qualche remora su muli e torrenti pensi a questo balzello e alzi la banda in upload.
gd350turbo
18-12-2013, 14:25
A me sta/starebbe bene di pagare un equo compenso, però dopo, mi posso scaricare quello che mi pare senza che nessuno mi possa dire niente !
Pago...
Quindi non rubo nulla !
benderchetioffender
18-12-2013, 14:29
bawahaha ma si è fumato il viakal Gino Paoli?
1) io non ho MAI sentito che ci siano "equi compensi" in francia o germania, anzi
2) è inutile venire a far la predica additando gli altri come modelli da seguire quando la tua azienda fà dei buchi da 27 milioni di euro, se i soldi per pagare gli autori non ne avete, è perchè ve i siete magnati tutti voi brutte mer*e!!!
ogni volta che sento parlare alti dirigenti siae (e dipendenti, quasi tutti parenti e amici loro, coma da tradizione italiota), voglio sempre ricordare l'indagine di Report della Gabanelli
toh un link tanto per... (https://www.youtube.com/watch?v=1s8k17VAfdI)
direi che questi signori non dovrebbero avere voce in capitolo neanche per gestire i miei soldi della carta igienica...
senza contare questa sacrosanta verità:
A me sta/starebbe bene di pagare un equo compenso, però dopo, mi posso scaricare quello che mi pare senza che nessuno mi possa dire niente !
Pago...
Quindi non rubo nulla !
Dumah Brazorf
18-12-2013, 14:35
Paoli vaneggia per evidente avvelenamento da piombo.
"Parassiti" è il complimento più gentile che ho per SIAE e SCF.
bawahaha ma si è fumato il viakal Gino Paoli?
1) io non ho MAI sentito che ci siano "equi compensi" in francia o germania, anzi
Ecco, non conosco le normative a riguardo negli altri paesi ma sono pronto a scommettere la mia quota di "equo compenso" che sia come dici tu, chissà perchè citano tutti ad minchiam gli altri paesi senza mai centrare le norme complessive che ispirano spesso le cose....
A Gino Paoli risponderei invece con le parole di Joss Stone (ok non ha avuto lo stesso spessore artistico ma un pensiero è un pensiero) che invece dice che è contenta se qualcuno prende i suoi cd e li duplica agli amici, la musica deve circolare liberamente...
Io aggiungerei, fino a quando i cd costano più di 9 euro parlare di equo compenso è ridicolo, aspetterei comunque la risposta (che non verrà mai data) alla domanda che pone l'autore dell'articolo.
LinoX-79
18-12-2013, 15:00
...e implica movimento e culo...
ma non mi pare il caso di farla.....
kaiserxol
18-12-2013, 15:00
Vada a chiedere l'equo compenso a Google, visto che sono abbonato a 8 euro al mese per avere tutta la musica che voglio, ma non si azzardi a farmi aumentare quella cifra o eMule e Torrent torneranno dopo tanti anni sul mio caro pc.
Ora mi sono rotto...mi sembra di pagare già abbastanza per quello che faccio.
Sai cosa c'è? C'è che mi son rotto i maroni di te...
Therinai
18-12-2013, 15:05
Innanzi tutto complimenti ad Alessandro per l'articolo, a tratti sembri lasciarti andare al monologo da blog/bar sport ma poi ti riprendi e componi un vero articolo appassionato. Spero che qualche altro recensore sappia cogliere il tuo esempio e che, tempo permettendo, sempre più news da poche righe tradotte al volo da siti esteri diventino veri articoli dove la redazione ci mette del suo con motivazine e argomentazione, come in questo caso. :mano:
l' "equo" compenso e' cio' che giustifica moralmente la pirateria, chi ogni tanto ha qualche remora su muli e torrenti pensi a questo balzello e alzi la banda in upload.
A me sta/starebbe bene di pagare un equo compenso, però dopo, mi posso scaricare quello che mi pare senza che nessuno mi possa dire niente !
Pago...
Quindi non rubo nulla !
Effettivamente uno sarebbe portato a fare questo ragionamento :sofico:!
Comunque mi complimento per l'articolo, ben scritto e argomentato. Leggendolo però mi è venuta in mente una similitudine interessante con un'altra tassa "mascherata": il mitico canone rai. Anche in quel caso si tratta in realtà di una vera e propria imposta che devi pagare se sei in possesso di un qualsiasi dispositivo che possa permetterti di visualizzare i canali rai, senza che si accerti se effettivamente li guardi.
Per quanto riguarda la pirateria condivido l'idea che mi pare anche l'autore dell'articolo faccia sua: il futuro è lo streaming. Chiaramente a tariffe competitive...con spotify già ci siamo, decisamente ci siamo. Per quanto riguarda lo streaming video la mia speranza è che quelli di netflix si decidano ad arrivare anche da noi. Ma lì ci vuole anche una connessione all'altezza e chiaramente quando si tratta di introdurre tasse mascherate sono sempre pronti, quando invece si tratta di investire per dotare il paese di infrastrutture all'altezza....c'è un po' più di lentezza :muro:!
Therinai
18-12-2013, 15:15
Dimenticavo di esporre il mio parere:
so che qualcuno storcerà parecchio il naso per questo ma per me l'equo compenso è una misura del tutto analoga alle altre trattenute di carattere mutualistico.
E' facile dire "io non scarico illegalmente i prodotti dell'ingenio altrui, ovvero li compro e li pago, ergo perché dovrei subire un prelievo preventivo per compensarre le ruberie degli altri?", è un ragionameno logico e fondato, ma con lo stesso meccanismo si potrebbe pensare: perché dalla mia busta paga vengono prelevati soldi per pagare sussidi di disoccupazione, cassa integrazione eccetera se io lavoro? Perché devo versare soldi per mantenere la sanità nazionale se lepoche volte che faccio una visita la faccio privatamente? PErché i soldi che verso vengono usati per pagare gli assegni familiari se io non ho figli? Perché contribuisco a mantenere il sistema scolastrico e universitario se non sono più studente da parecchi anni e all'università non ci sono potuto andare perché ho dovuto iniziare subito a lavorare? PErché contribuisco a pagare le pensioni se i miei nonni sono tutti morti?
Detto questo io credo che l'equo compenso sia dovuto, ciò che è discutibile è il suo importo e le modalità con cui avviene il prelievo all'atto pratico.
Pier2204
18-12-2013, 15:25
Dimenticavo di esporre il mio parere:
so che qualcuno storcerà parecchio il naso per questo ma per me l'equo compenso è una misura del tutto analoga alle altre trattenute di carattere mutualistico.
E' facile dire "io non scarico illegalmente i prodotti dell'ingenio altrui, ovvero li compro e li pago, ergo perché dovrei subire un prelievo preventivo per compensarre le ruberie degli altri?", è un ragionameno logico e fondato, ma con lo stesso meccanismo si potrebbe pensare: perché dalla mia busta paga vengono prelevati soldi per pagare sussidi di disoccupazione, cassa integrazione eccetera se io lavoro? Perché devo versare soldi per mantenere la sanità nazionale se lepoche volte che faccio una visita la faccio privatamente? PErché i soldi che verso vengono usati per pagare gli assegni familiari se io non ho figli? Perché contribuisco a mantenere il sistema scolastrico e universitario se non sono più studente da parecchi anni e all'università non ci sono potuto andare perché ho dovuto iniziare subito a lavorare? PErché contribuisco a pagare le pensioni se i miei nonni sono tutti morti?
Detto questo io credo che l'equo compenso sia dovuto, ciò che è discutibile è il suo importo e le modalità con cui avviene all'atto pratico.
Messa così sembra cosa buona, ma la mia impressione è che l'equo compenso non sia che un balzello per sostenere un carrozzone come la SIAE, e non come tutela al legittimo autore. Oltretutto, non ho mai capito come l'equo compenso si possa tradurre in diritti per gli autori, quali e in che misura?
Stiamo parlando di Musica, di Libri, di Film, o di cosa e in che misura?
Scusate volevo segnalare che a pagina tre si fa riferimento al libro "Dal vinile a internet. Economia della musica fra tecnologia e diritti" con un link che dovrebbe rimandare ad un pdf scaricabile, però il link è lo stesso indicato poco sopra (http://www.radiospeaker.it/blog/licenza-scf-webradio-348.html) dove non ci sono pdf scaricabili (o almeno io non ne trovo).
ciao
Dimenticavo di esporre il mio parere:
so che qualcuno storcerà parecchio il naso per questo ma per me l'equo compenso è una misura del tutto analoga alle altre trattenute di carattere mutualistico.
E' facile dire "io non scarico illegalmente i prodotti dell'ingenio altrui, ovvero li compro e li pago, ergo perché dovrei subire un prelievo preventivo per compensarre le ruberie degli altri?", è un ragionameno logico e fondato, ma con lo stesso meccanismo si potrebbe pensare: perché dalla mia busta paga vengono prelevati soldi per pagare sussidi di disoccupazione, cassa integrazione eccetera se io lavoro? Perché devo versare soldi per mantenere la sanità nazionale se lepoche volte che faccio una visita la faccio privatamente? PErché i soldi che verso vengono usati per pagare gli assegni familiari se io non ho figli? Perché contribuisco a mantenere il sistema scolastrico e universitario se non sono più studente da parecchi anni e all'università non ci sono potuto andare perché ho dovuto iniziare subito a lavorare? PErché contribuisco a pagare le pensioni se i miei nonni sono tutti morti?
Detto questo io credo che l'equo compenso sia dovuto, ciò che è discutibile è il suo importo e le modalità con cui avviene il prelievo all'atto pratico.
Dai cazzo c'entra...
Anche ammettendo che le tasse servano per pagare i servizi, quello è stato sociale... fa parte della nostra costituzione.
La SIAE non è stato sociale però dai. Pagare una tassa per permettere a Gino Paoli di comprare l'ennesima statua per la sua villa non è stato sociale.
Gli artisti che non contano un cazzo, e cioè la maggior parte, la SIAE la manderebbero affanculo domani. La SIAE genera profitti solo per una risicata percentuale di artisti (i più grossi), per gli altri è solo un peso.
Therinai
18-12-2013, 15:36
Messa così sembra cosa buona, ma la mia impressione è che l'equo compenso non sia che un balzello per sostenere un carrozzone come la SIAE, e non come tutela al legittimo autore. Oltretutto, non ho mai capito come l'equo compenso si possa tradurre in diritti per gli autori, quali e in che misura?
Stiamo parlando di Musica, di Libri, di Film, o di cosa e in che misura?
Non è solo una tua impressione, l'equo compenso è di fatto un balzello per mantenere il carrozzone siae ;) E la siae tutela gli autori sotto la sua cupola, e qua si apre un altro discorso che non approfondisco perché non lo conosco nel dettaglio e perché è materia di discussioni ormai perenni, ovvero come la siae distribuisce i soldi raccolti tra i vari autori.
Il concetto è che quello che la siae incassa tra dirittid d'autore ed equo compenso finisce in un unica cassa e il malloppo viene annualmente distibuito agli autori... ma qui davvero vado a memoria e "a naso" e ora mi sto dedicando a tutt'altro e non ho tempo per approfondire.
X-ray guru
18-12-2013, 15:37
Da quando ho letto questo articolo mi sento sollevato e pronto ad affrontare come si deve il Santo Natale.
E' come se i miei piccoli peccatucci passati, presenti e futuri mi siano stati perdonati.
Grazie Gino! :banned:
Non è solo una tua impressione, l'equo compenso è di fatto un balzello per mantenere il carrozzone siae ;) E la siae tutela gli autori sotto la sua cupola, e qua si apre un altro discorso che non approfondisco perché non lo conosco nel dettaglio e perché è materia di discussioni ormai perenni, ovvero come la siae distribuisce i soldi raccolti tra i vari autori.
Il concetto è che quello che la siae incassa tra dirittid d'autore ed equo compenso finisce in un unica cassa e il malloppo viene annualmente distibuito agli autori... ma qui davvero vado a memoria e "a naso" e ora mi sto dedicando a tutt'altro e non ho tempo per approfondire.
Il link della puntata di report postato su in alto da un altro utente spiega bene come dovrebbero essere ripartiti i compensi (percentuali ed altro), poi viene mostrato anche qualcosina in più ma le cose potrebbero essere un pò cambiate da quella puntata.
Therinai
18-12-2013, 15:44
Dai cazzo c'entra...
Anche ammettendo che le tasse servano per pagare i servizi, quello è stato sociale... fa parte della nostra costituzione.
La SIAE non è stato sociale però dai. Pagare una tassa per permettere a Gino Paoli di comprare l'ennesima statua per la sua villa non è stato sociale.
Gli artisti che non contano un cazzo, e cioè la maggior parte, la SIAE la manderebbero affanculo domani. La SIAE genera profitti solo per una risicata percentuale di artisti (i più grossi), per gli altri è solo un peso.
La siae raccoglie i soldi dei diritti e li distribuisce agli autori, che sono comuni cittadini e, a scanso di equivoci, ricordo che questi proventi li dichiarano e sono tassati come i soldi che ci sono nelle buste paghe, poi che ci comprino quello che gli pare, che c'entra questo...
gino paoli deve aver fatto la spesa insieme alla ex di silvio per vedere quei prezzi...
14 euro sul tablet e 80/kg per i fagiolini grazie.
l' "equo" compenso e' cio' che giustifica moralmente la pirateria, chi ogni tanto ha qualche remora su muli e torrenti pensi a questo balzello e alzi la banda in upload.
Io invece "l'equo compenso" lo verso ad uno dei tanti server di hosting, faccio un mese di abbonamento a 15 euro e scarico a banda piena fino a 4 mega al secondo :asd:
ronthalas
18-12-2013, 16:01
peraltro, oltre a ladrare e lucrare sulla copia presunta, vogliamo anche dire che da anni la tecnologia galoppa, e gli spazi di archiviazione di qualsiasi cosa aumenta di anno in anno? Bene. Va da sè che la sola tecnologia equivale a un aumento di "equo compenso" pro-pezzo (disco, sd, ecc...) indipendentemente da inflazione e manovre fiscali.
Bene, oltre a questa "inflazione" tecnologica, ora vogliono ancora più spiccioli pro-capite, pro-giga ecc... evidentemente la crisi gli ha ristretto i budget, e a loro guadagnare meno non piace...
e concludendo... vorrei nome e cognome del firmatario di tale emendamento... la classica manovra all'italiana della Lobby, di infilare in una legge di stabilità qualcosa che non ci azzecca x nulla (cosa centra la SIAE con il bilancio pubblico?).
Fosse possibile, verificare se il firmatario di tale emendamento, sia poi in regola coi diritti SIAE, a partire dal suo equo compenso (e dal rimborso spese da parlamentare)
ronthalas
18-12-2013, 16:05
http://www.camera.it/leg17/794?shadow_deputato=306011&email=ribaudo_f@camera.it
volete scrivergli la vostra idea? (ammesso qualcuno la legga?)
MiKeLezZ
18-12-2013, 16:05
Bravo hwupgrade per l'ottimo articolo e la disamina obiettiva.
Temo che il nostro amico mai risponderà alla vostra domanda - ormai i pezzi grossi si credono di non dover riferire nulla a nessuno e che siano i padroni del mondo.
Il problema purtroppo è, ma sembra ormai una frase fatta da tante volte che si è detta, l'attuale classe politica formata da non solo dinosauri che provengono da generazioni diverse (io stesso fatico a recepire il nuovo modo di ascoltare la musica dei giovani, che effettivamente è perlopiù effettuata da youtube) e spesso sono pure ignoranti in materia.
Inutile dire che nell'equo compenso di "equo" non ci sia nulla. Si tratta di un obolo iniquo che è destinato, se non viene regolamentato, a diventare come l'accisa sulla benzina per ripagare la guerra dell'Abissinia (anno 1935, ovvero qausi 80 anni di follia): un cappio al collo da cui è impossibile liberarsi.
Utonto_n°1
18-12-2013, 16:05
Non sanno più cosa inventarsi per mantenere il parassita SIAE, calano gli introiti perchè cala l'economia e la tipologia di acquisti di musica e loro invece vogliono continuare a fare la bella vita di sempre, a riprova di ciò, questo articolo del Corriere
"La grande famiglia dei dipendenti Siae Quattro su dieci legati da «parentela»"
http://www.corriere.it/cronache/12_giugno_26/grande-famiglia-dipendenti-siae-quattro-su-dieci-legati-da-parentela-sergio-rizzo_37f7a81e-bf53-11e1-8089-c2ba404235e2.shtml
mirkonorroz
18-12-2013, 16:08
Io non lo vedo altro come un meccanismo per garantire soldi agli autori anche se questi non producono/producessero un bel nulla (ripartizione dei soldi a parte (si diceva che andava quasi tutto nel liscio...)).
Jackal2006
18-12-2013, 16:14
sono d'accordo con chi sostiene che questa tassa sia una "liberalizzazione della pirateria", visto che chiunque ne viene colpito, chiunque paga il cosiddetto "equo compenso" e quindi, visto che chiunque paga, chiunque deve avere la possibilita' di scaricare quello che vuole, a questo punto, legalmente, visto che ogni tipo di supporto di memorizzazione che sia in grado di salvare anche un solo bit, è soggetto a questa TASSA.
Poi, vorrei capire come si possa giudicare "equo" far pagare a tutti, comunque, a prescindere e, non solo una volta sola, questa fesseria di imposizione...
Continuo a sostenere che non esiste nessuna prova scientifica che possa sostenere che 1 file scaricato = 1 cd audio/fim/opera dell'ingegno non venduta.
La pirateria funziona come il mercato ed è in proporzione con le vendite di quel prodotto.
Copie pirata di un'opera dell'ingegno sono direttamente proporzionali al successo di quell'opera (e quindi anche alle vendite)
Un esempio? Avatar è il film che ha prodotto più soldi nella storia del cinema ed è anche il film più scaricato illegalmente nella storia del cinema.
Credede che freghi qualcosa a Cameron, produttore, oltre che regista, del film, delle copie scaricate illegamente?
Avete mai saputo di attori e/o cantanti famosi, che siano finiti sotto i ponti, per colpa della pirateria?
Perché, in genere, questi finiscono sotto i ponti, solo perché il loro successo è terminato e non sono stati in grado di gestire le proprie finanze...
sono d'accordo con chi sostiene che questa tassa sia una "liberalizzazione della pirateria", visto che chiunque ne viene colpito, chiunque paga il cosiddetto "equo compenso" e quindi, visto che chiunque paga, chiunque deve avere la possibilita' di scaricare quello che vuole, a questo punto, legalmente, visto che ogni tipo di supporto di memorizzazione che sia in grado di salvare anche un solo bit, è soggetto a questa TASSA.
Poi, vorrei capire come si possa giudicare "equo" far pagare a tutti, comunque, a prescindere e, non solo una volta sola, questa fesseria di imposizione...
Continuo a sostenere che non esiste nessuna prova scientifica che possa sostenere che 1 file scaricato = 1 cd audio/fim/opera dell'ingegno non venduta.
La pirateria funziona come il mercato ed è in proporzione con le vendite di quel prodotto.
Copie pirata di un'opera dell'ingegno sono direttamente proporzionali al successo di quell'opera (e quindi anche alle vendite)
Un esempio? Avatar è il film che ha prodotto più soldi nella storia del cinema ed è anche il film più scaricato illegalmente nella storia del cinema.
Credede che freghi qualcosa a Cameron, produttore, oltre che regista, del film, delle copie scaricate illegamente?
Avete mai saputo di attori e/o cantanti famosi, che siano finiti sotto i ponti, per colpa della pirateria?
Perché, in genere, questi finiscono sotto i ponti, solo perché il loro successo è terminato e non sono stati in grado di gestire le proprie finanze...
Ma come ha già detto qualcuno queste sono leggi che fà gente legata alla lobby e che probabilmente la cosa piu' tecnologica che conosce é il telecomando della tv che usa per guardarsi sanremo!!!
La pirateria é un argomento molto complesso, in parte sono pure d'accordo con quello che hai scritto. Aggiungo una cosa, relativamente all'industria discografica: se parlate con qualsiasi artista vi dirà che non é assolutamente d'accordo con la SIAE perché c'é un enorme squilibrio tra il compenso che percepisce il musicista e quello che percepisce la casa discografica che ha i diritti sull'opera, dunque é la prova che di equo non c'é nulla, ci rimette il consumatore, ci rimette il musicista ( e non parlo dei super divi che prendono 1 milione di euro per una serata) e ci guadagna sempre e solo la SIAE.
Per quanto riguarda film e serie TV li il discorso della pirateria é strettamente legato ai prezzi francamente troppo alti, no é possibile che un VOD con scarsa qualità ti costa quasi come una serata al cinema, é normale che poi uno scarica.
franzing
18-12-2013, 16:30
"Caro" gino paoli...se ti vedessi non ti sputerei addosso perchè ne usciresti profumato. Ma vai a lavorare se vuoi un "equo compenso" pagliaccio
Jackal2006
18-12-2013, 16:36
Ma come ha già detto qualcuno queste sono leggi che fà gente legata alla lobby e che probabilmente la cosa piu' tecnologica che conosce é il telecomando della tv che usa per guardarsi sanremo!!!
La pirateria é un argomento molto complesso, in parte sono pure d'accordo con quello che hai scritto. Aggiungo una cosa, relativamente all'industria discografica: se parlate con qualsiasi artista vi dirà che non é assolutamente d'accordo con la SIAE perché c'é un enorme squilibrio tra il compenso che percepisce il musicista e quello che percepisce la casa discografica che ha i diritti sull'opera, dunque é la prova che di equo non c'é nulla, ci rimette il consumatore, ci rimette il musicista ( e non parlo dei super divi che prendono 1 milione di euro per una serata) e ci guadagna sempre e solo la SIAE.
Per quanto riguarda film e serie TV li il discorso della pirateria é strettamente legato ai prezzi francamente troppo alti, no é possibile che un VOD con scarsa qualità ti costa quasi come una serata al cinema, é normale che poi uno scarica.
alla fine, oltre all'equo compenso, chi incassa più soldi, non è l'artista, ma la SIAE... mi chiedo quale siano le mansioni di cui si occupa, per incassare così tanto...
poi ci si preoccupa solo dell'equo compenso di chi è proprietario di un'opera dell'ingegno, ma degli altri campi lavorativi? di chi si occupa che quei lavoratori ottengano un compenso equo? bisogna preoccuparsi del compenso solo di quelli che non hanno problemi di soldi? lo Stato dovrebbe essere dalla parte dei cittadini, che lo mantengono...
Therinai
18-12-2013, 16:36
Ma come ha già detto qualcuno queste sono leggi che fà gente legata alla lobby e che probabilmente la cosa piu' tecnologica che conosce é il telecomando della tv che usa per guardarsi sanremo!!!
La pirateria é un argomento molto complesso, in parte sono pure d'accordo con quello che hai scritto. Aggiungo una cosa, relativamente all'industria discografica: se parlate con qualsiasi artista vi dirà che non é assolutamente d'accordo con la SIAE perché c'é un enorme squilibrio tra il compenso che percepisce il musicista e quello che percepisce la casa discografica che ha i diritti sull'opera, dunque é la prova che di equo non c'é nulla, ci rimette il consumatore, ci rimette il musicista ( e non parlo dei super divi che prendono 1 milione di euro per una serata) e ci guadagna sempre e solo la SIAE.
Per quanto riguarda film e serie TV li il discorso della pirateria é strettamente legato ai prezzi francamente troppo alti, no é possibile che un VOD con scarsa qualità ti costa quasi come una serata al cinema, é normale che poi uno scarica.
Stai miscelando equo compenso, distribuzione dei diritti d'autore regolata da siae e accordi privati tra autore e publisher.
La diversa ripartizione di diritti tra publisher ed autore deve essere compensata dagli accordi tra di essi. Insomma io faccio un disco, la abc music mi fa un contratto per tre anni e mi da 50000 euro di anticipo + pubblicità + prensenza in programmi di primaria importanza eccetera eccetera, in secondo luogo prenderò dei soldi dalla siae per le vendite del disco. Se non mi sta bene cosi' provo a riformulare gli accordi con la abc music, se rifiutano mi cerco un'altra casa discografica, se non la trova sono un pirla che ha bruciato un occasione.
A parte essere daccordo con tutti voi e con l'articolo, il problema non si pone proprio. Quando mi serve musica vado sull'itunes store, altrimenti me la ascolto in altro modo. Per quanto mi riguarda, quelli della SIAE (e della RAI) possono crepare tutti di fame (spero che tra i fruitori del forum ci sia uno o più di loro, ma dubito usciranno allos coperto), questa come il canone RAI è una di quelle estorsioni all'italiana che i cittadini riescono ad aggirare abbastanza agevolmente. Per fortuna.
Purtroppo quando mi sono sposato ho DOVUTO pagare fior di quattrini, ritengo di aver onorato tutti i debiti presenti, passati e futuri miei e delle mie generazioni a venire.
Evangelion01
18-12-2013, 17:00
La siae è l'ente parassita per antonomasia. lucra sulle opere altrui senza apportare nulla, con la scusa del diritto d'autore. ha una voragine da 800 milioni di €, i membri sono per lo più legati da vincoli di parentela, e la ridistribuzione dei diritti è proporzionale alla "grandezza" dell'autore. Ditemi che utilità ha un "ente" del genere. Fa piacere vedere che su hwupgrade ci siano questi articoli, tempo fa fui sospeso su questo stesso sito per aver detto cose simili a quelle dell'articolo.
1) In un momento di depressione dei consumi come quello odierno, aumentare tasse/oboli e menate varie dimostra la miopia, l'incompetenza e l'idiozia della nostra classe politica, sempre più asservita ai propri interessi, a quelli delle lobbies e di parassiti vari, fregandosene altamente dei diritti e delle esigenze dei cittadini.
2) Una misura del genere non fa altro che incentivare e (imho) legittimare la pirateria... se il consumatore paga già l'equo compenso al momento dell'acquisto di un dispositivo di memorizzazione (o di qualsiasi strumento che ne contenga uno), perchè mai dovrebbe acquistare materiale audiovisivo originale ?
Evangelion01
18-12-2013, 17:08
sono d'accordo con chi sostiene che questa tassa sia una "liberalizzazione della pirateria", visto che chiunque ne viene colpito, chiunque paga il cosiddetto "equo compenso" e quindi, visto che chiunque paga, chiunque deve avere la possibilita' di scaricare quello che vuole, a questo punto, legalmente, visto che ogni tipo di supporto di memorizzazione che sia in grado di salvare anche un solo bit, è soggetto a questa TASSA.
Poi, vorrei capire come si possa giudicare "equo" far pagare a tutti, comunque, a prescindere e, non solo una volta sola, questa fesseria di imposizione...
Continuo a sostenere che non esiste nessuna prova scientifica che possa sostenere che 1 file scaricato = 1 cd audio/fim/opera dell'ingegno non venduta.
La pirateria funziona come il mercato ed è in proporzione con le vendite di quel prodotto.
Copie pirata di un'opera dell'ingegno sono direttamente proporzionali al successo di quell'opera (e quindi anche alle vendite)
Un esempio? Avatar è il film che ha prodotto più soldi nella storia del cinema ed è anche il film più scaricato illegalmente nella storia del cinema.
Credede che freghi qualcosa a Cameron, produttore, oltre che regista, del film, delle copie scaricate illegamente?
Avete mai saputo di attori e/o cantanti famosi, che siano finiti sotto i ponti, per colpa della pirateria?
Perché, in genere, questi finiscono sotto i ponti, solo perché il loro successo è terminato e non sono stati in grado di gestire le proprie finanze...
sacrosanto e aggiungo : i diritti vengono pagati in base alla "piratabilità" di un autore, ovvero tanto più esso è grosso e ha successo ( un Vasco, un paoli - il minuscolo è voluto - ecc. ) , tanto più incassa. Un piccolo autore, di quei soldi vede poco o nulla. :rolleyes:
Dimenticavo di esporre il mio parere:
so che qualcuno storcerà parecchio il naso per questo ma per me l'equo compenso è una misura del tutto analoga alle altre trattenute di carattere mutualistico.
E' facile dire "io non scarico illegalmente i prodotti dell'ingenio altrui, ovvero li compro e li pago, ergo perché dovrei subire un prelievo preventivo per compensarre le ruberie degli altri?", è un ragionameno logico e fondato, ma con lo stesso meccanismo si potrebbe pensare: perché dalla mia busta paga vengono prelevati soldi per pagare sussidi di disoccupazione, cassa integrazione eccetera se io lavoro? Perché devo versare soldi per mantenere la sanità nazionale se lepoche volte che faccio una visita la faccio privatamente? PErché i soldi che verso vengono usati per pagare gli assegni familiari se io non ho figli? Perché contribuisco a mantenere il sistema scolastrico e universitario se non sono più studente da parecchi anni e all'università non ci sono potuto andare perché ho dovuto iniziare subito a lavorare? PErché contribuisco a pagare le pensioni se i miei nonni sono tutti morti?
Detto questo io credo che l'equo compenso sia dovuto, ciò che è discutibile è il suo importo e le modalità con cui avviene il prelievo all'atto pratico.
Tu lo sai il perchè. Perchè sono tutti servizi che fanno parte di un sistema sociale! Tu paghi le IMPOSTE (che almeno giuridicamente sono ben diverse dalle tasse anche se pure i nostri politici sembrano ignorarlo!) come me e milioni di altre persone, per sostenere servizi di pubblica utilità e lo welfare. E' vero, tu potresti dire "non voglio pagare un centesimo di tasse, in cambio giuro di non usufruire di nulla e se voglio rifare la carta d'identità invece di 5 euro ne pagherò 100!!!!!". sacrosanto e legittimo. In effetti sarebbe interessante vedere quanti aderirebbero a questo sistema... TUTTI! Sai quanti poi manterrebbero la parola? Solo chi ha uno stipendio tale da rendere la questione puramente accademica. Se tu lo hai già, buon per te. Io e molti altri milioni di persone, no.
Canzoni, libri, film, vengono già remunerati all'acquisto. Toglimi una curiosità, dici che l' "equo" compenso deve essere dovuto, come mai quando non esisteva internet nessuno ne ha mai fatto questioni di vita o di morte? abbiamo tutti duplicato decine e decine di cassette e registrato film dalla tv con le VHS. Nessuno ha mai detto nulla. Adesso improvvisamente si scopre l'acqua calda e per tutti la pirateria è diffusissima... sarà, io ricordo che l'unica scomodità rispetto ad adesso, era il tempo necessario a duplicare una cassetta, mentre la difficoltà era 0!
ps: come ha detto qualcuno, sto ancora aspettando di sentire quale cantante/attore è finito sotto i ponti per la pirateria...
Ultima cosa: io pago il diritto d'autore a chi ha creato l'opera perchè è frutto del suo ingegno e della sua creatività. Bene, giusto. Questo vuol dire che quando l'autore muore, muore anche il creatore di quell'opera. Perchè io devo continuare a pagare lo stesso il copyright? A chi? Agli eredi? E per quale motivo dovrebbero camparci sopra visto che non l'hanno creata loro? E chi non ha lasciato eredi?
sacrosanto e aggiungo : i diritti vengono pagati in base alla "piratabilità" di un autore, ovvero tanto più esso è grosso e ha successo ( un Vasco, un paoli - il minuscolo è voluto - ecc. ) , tanto più incassa. Un piccolo autore, di quei soldi vede poco o nulla. :rolleyes:
Infatti e aggiungo, un piccolo autore, se distribuisci le sue opere anche gratuitamente, gli fai un favore perchè lui per primo desidera che la gente lo conosca. Poi, se veramente varrà qualcosa, il suo successo crescerà da solo! In caso contrario il mondo non ne sentirà la mancanza.
Il Porcellum è stato dichiarato incostituzionale per molto meno di quello che viene inflitto ai cittadini italiani per fare gli interessi di quello che in ultima analisi è un ente privato.
songohan
18-12-2013, 17:38
Dimenticavo di esporre il mio parere:
so che qualcuno storcerà parecchio il naso per questo ma per me l'equo compenso è una misura del tutto analoga alle altre trattenute di carattere mutualistico.
E' facile dire "io non scarico illegalmente i prodotti dell'ingenio altrui, ovvero li compro e li pago, ergo perché dovrei subire un prelievo preventivo per compensarre le ruberie degli altri?", è un ragionameno logico e fondato, ma con lo stesso meccanismo si potrebbe pensare: perché dalla mia busta paga vengono prelevati soldi per pagare sussidi di disoccupazione, cassa integrazione eccetera se io lavoro? Perché devo versare soldi per mantenere la sanità nazionale se lepoche volte che faccio una visita la faccio privatamente? PErché i soldi che verso vengono usati per pagare gli assegni familiari se io non ho figli? Perché contribuisco a mantenere il sistema scolastrico e universitario se non sono più studente da parecchi anni e all'università non ci sono potuto andare perché ho dovuto iniziare subito a lavorare? PErché contribuisco a pagare le pensioni se i miei nonni sono tutti morti?
Detto questo io credo che l'equo compenso sia dovuto, ciò che è discutibile è il suo importo e le modalità con cui avviene il prelievo all'atto pratico.
Purtroppo fai un errore di attribuzione. Ovvero, attribuisci al soggetto in questione una qualita' che non ha.
L'equo compenso non e' assimilabile alle tasse poiche' queste ultime servono per finanziare BENI e SERVIZI di pubblica utilita', mentre il primo serve a COPRIRE un MANCATO PROFITTO tra l'altro PRESUNTO di soggetti e/o organizzazioni PRIVATI/E.
Giulio.
+Benito+
18-12-2013, 17:49
Gino Paoli è un vecchio, ha un grande passato ma i vecchi non sono adeguati per natura ad avere un parere importante sul presente, tantomeno sul futuro.
senza che ne abbia una colpa non è diverso da tutti i vecchi, nessuno escluso.
Dimenticavo di esporre il mio parere:
hai dimenticato molte altre cose
so che qualcuno storcerà parecchio il naso per questo ma per me l'equo compenso è una misura del tutto analoga alle altre trattenute di carattere mutualistico.
no...
esempio 1: dal momento che non sei un artista non potrai mai usufruire del balzello.
esempio 2: le trattenute le hai solo quando percepisci lo stipendio, non quando trasferisci i soldi da un conto all'altro, fai prelievi and so on...
esempio 3: le trattenute valgono per tutti. ma sembrerebbe che rai e mediaset non paghino i diritti siae. io non ci credo eh...
http://www.lettera43.it/economia/macro/siae-rai-guerra-d-autore_4367556791.htm
esempio 4: gli autori non vengono tutelati tutti allo stesso modo... ci sarebbe da valutare la situazione di artisti emergenti e autori che pubblicano online presso servizi come itunes e amazon.
E' facile dire "io non scarico illegalmente i prodotti dell'ingenio altrui, ovvero li compro e li pago, ergo perché dovrei subire un prelievo preventivo per compensarre le ruberie degli altri?", è un ragionameno logico e fondato, ma con lo stesso meccanismo si potrebbe pensare: perché dalla mia busta paga vengono prelevati soldi per pagare sussidi di disoccupazione, cassa integrazione eccetera se io lavoro?
perché potresti ritrovarti anche tu, un giorno, senza lavoro.
Perché devo versare soldi per mantenere la sanità nazionale se lepoche volte che faccio una visita la faccio privatamente?
la sanità non funziona come dovrebbe.
PErché i soldi che verso vengono usati per pagare gli assegni familiari se io non ho figli?
sei stato figlio, prima di tutto?
Perché contribuisco a mantenere il sistema scolastrico e universitario se non sono più studente da parecchi anni e all'università non ci sono potuto andare perché ho dovuto iniziare subito a lavorare?
senza ricerca neppure le aziende potrebbero lavorare?
PErché contribuisco a pagare le pensioni se i miei nonni sono tutti morti?
alla tua pensione non ci pensi? almeno dal punto di vista nominale dovresti averla.
Detto questo io credo che l'equo compenso sia dovuto, ciò che è discutibile è il suo importo e le modalità con cui avviene il prelievo all'atto pratico.
infatti si discute proprio di importo e modalità di prelievo.
si dovrebbe discutere anche di modalità di ripartizione tra gli autori, e delle spese vive del carrozzone in se:
quanto prende il direttore della siae?
i dipendenti?
quanti dei soldi raccolti vanno agli autori e quanti ai dipendenti?
http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/01/25/siae-diete-che-ingrassano/480216/
si tratta di pagare i diritti siae o i dritti siae ??
Gino Paoli è un vecchio, ha un grande passato ma i vecchi non sono adeguati per natura ad avere un parere importante sul presente, tantomeno sul futuro.
senza che ne abbia una colpa non è diverso da tutti i vecchi, nessuno escluso.
ma anche no...
non è una questione di anagrafe...
se uno è capace e lungimirante è in grado di dare pareri importanti anche a 90 anni...
chi difende una posizione di privilegio ragiona in quei termini a prescindere dalla età...
non è il primo che, glissando sul fatto di essere dove è per via del nome che porta, si concede di sparare minchiate anche in "tenera" età...
ne abbiamo sentite parecchie, ultimamente...
Sostituite nel testo "pirateria" con "evasione fiscale" e "equo compenso" con "tassa equa" e si ritroverà un'argomentazione in cui si asserisce che siccome vi sono evasori fiscali, allora è giusto far pagare a tutti una tassa aggiuntiva per sopperire ad eventuali loro guadagni non dichiarati, anche se in futuro questo non dovesse avvenire mai.
Come al solito tale genere di ragionamenti è totalmente sbagliato poichè a rimetterci più di tutti sono ancora una volta le persone oneste.
Therinai
18-12-2013, 18:56
Tu lo sai il perchè. Perchè sono tutti servizi che fanno parte di un sistema sociale! Tu paghi le IMPOSTE (che almeno giuridicamente sono ben diverse dalle tasse anche se pure i nostri politici sembrano ignorarlo!) come me e milioni di altre persone, per sostenere servizi di pubblica utilità e lo welfare. E' vero, tu potresti dire "non voglio pagare un centesimo di tasse, in cambio giuro di non usufruire di nulla e se voglio rifare la carta d'identità invece di 5 euro ne pagherò 100!!!!!". sacrosanto e legittimo. In effetti sarebbe interessante vedere quanti aderirebbero a questo sistema... TUTTI! Sai quanti poi manterrebbero la parola? Solo chi ha uno stipendio tale da rendere la questione puramente accademica. Se tu lo hai già, buon per te. Io e molti altri milioni di persone, no.
Canzoni, libri, film, vengono già remunerati all'acquisto. Toglimi una curiosità, dici che l' "equo" compenso deve essere dovuto, come mai quando non esisteva internet nessuno ne ha mai fatto questioni di vita o di morte? abbiamo tutti duplicato decine e decine di cassette e registrato film dalla tv con le VHS. Nessuno ha mai detto nulla. Adesso improvvisamente si scopre l'acqua calda e per tutti la pirateria è diffusissima... sarà, io ricordo che l'unica scomodità rispetto ad adesso, era il tempo necessario a duplicare una cassetta, mentre la difficoltà era 0!
ps: come ha detto qualcuno, sto ancora aspettando di sentire quale cantante/attore è finito sotto i ponti per la pirateria...
Purtroppo fai un errore di attribuzione. Ovvero, attribuisci al soggetto in questione una qualita' che non ha.
L'equo compenso non e' assimilabile alle tasse poiche' queste ultime servono per finanziare BENI e SERVIZI di pubblica utilita', mentre il primo serve a COPRIRE un MANCATO PROFITTO tra l'altro PRESUNTO di soggetti e/o organizzazioni PRIVATI/E.
Giulio.
hai dimenticato molte altre cose
no...
esempio 1: dal momento che non sei un artista non potrai mai usufruire del balzello.
esempio 2: le trattenute le hai solo quando percepisci lo stipendio, non quando trasferisci i soldi da un conto all'altro, fai prelievi and so on...
esempio 3: le trattenute valgono per tutti. ma sembrerebbe che rai e mediaset non paghino i diritti siae. io non ci credo eh...
http://www.lettera43.it/economia/macro/siae-rai-guerra-d-autore_4367556791.htm
esempio 4: gli autori non vengono tutelati tutti allo stesso modo... ci sarebbe da valutare la situazione di artisti emergenti e autori che pubblicano online presso servizi come itunes e amazon.
perché potresti ritrovarti anche tu, un giorno, senza lavoro.
la sanità non funziona come dovrebbe.
sei stato figlio, prima di tutto?
senza ricerca neppure le aziende potrebbero lavorare?
alla tua pensione non ci pensi? almeno dal punto di vista nominale dovresti averla.
infatti si discute proprio di importo e modalità di prelievo.
si dovrebbe discutere anche di modalità di ripartizione tra gli autori, e delle spese vive del carrozzone in se:
quanto prende il direttore della siae?
i dipendenti?
quanti dei soldi raccolti vanno agli autori e quanti ai dipendenti?
http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/01/25/siae-diete-che-ingrassano/480216/
si tratta di pagare i diritti siae o i dritti siae ??
Attenzione che le obiezioni che ho portato come esempio(perché pago la sanità? perché l'istruzione? Eccetera), l'ho dato per scontato ma ci tengo a metterlo in chiaro, hanno lo scopo di proiettare il pensiero verso ciò a cui può portare il rifiuto dell'equo compenso a livello di concetto, io sono ben fiero di contribuire a sostenere lo stato con il mio umile stipendio.
L'equo compenso, attenzione, ripeto, CONCETTUALMENTE, è un mezzo per recuperare parte di quanto potenzialmente viene meno alle casse della siae, ovvero autori, per via della pirateria. Ergo se accetto che una parte del mio stipendio venga trattenuta per pagare, per esempio, i sussidi per aiutare i redditi deboli, perché non dovrei accettare quest'altra forma di sussidio? Io non rubo le opere altrui ma è certo che qualcuno lo fa e lo farà.
Prima ho evitato la sparata per non ampliare ulteriormente la discussione, ma bisogna ricordarsi che il mostro siae di cui si parla e i grandi publisher, siano essi case discografiche, editici o altro, non sono gli unici ad usufruire di questo equo compenso, sotto siae ci sono migliaia di piccoli autori che capano della loro produzione, che non hanno una busta paga e se incassano poco o non incassano solo solo cavoli loro. E se proprio vi impuntante sulle ruberie siae e delle multinazionali allora rivoltatevi prima di tutto contro i prelievi statali, quelli oltre a sanità, pensioni eccetera servono a pagare caccia F35, rimborsi ai partiti, rimborsi ad una miriade di assessori, eccetera. Per questo sostengo che l'equo compenso sia dovuto, stiamo parlando di uno sforzo economico, per il consumatore, che è una goccia nel mare, dove il mare, per esempio nel caso del normale dipendente, è costituito da trattenute di svariate centinaia di euro ogni mese sulla busta.
Insomma insisto a dire che il problema non sia se l'equo compenso sia giusto o meno, ma con quali modalità viene attuato.
hibone hai commentato punto per punto il mio parere ma sei stato un po' sommario, potrei contro obiettare ad ogni tua obiezione:
-hai dimenticato molte altre cose: non sono onnisapiente, e il mio era solo una esposizione ridotta all'osso di quello che penso.
-dal momento che non sei un artista non potrai mai usufruire del balzello: come fai a saperlo?
-le trattenute le hai solo quando percepisci lo stipendio, non quando trasferisci i soldi da un conto all'altro, fai prelievi and so on...: questa neanche ho capito cosa c'entra
-le trattenute valgono per tutti. ma sembrerebbe che rai e mediaset non paghino i diritti siae. io non ci credo eh...: anche in questo caso non mi è chiaro come l'obiezione si correli al tema di discussione.
-gli autori non vengono tutelati tutti allo stesso modo... ci sarebbe da valutare la situazione di artisti emergenti e autori che pubblicano online presso servizi come itunes e amazon.: lo so e in fatti ho precisato in un altro commento che non intendo approfondire il tema perché si innescerebbe una discussione infinita già in essere, se vuoi un input interessante ti basti sapere che non è obbligatorio per un artista aderire alla siae...
Sulle altre obiezioni ho già risposto sopra.
PS: e ancora nessuno che abbia pronunciato l'espressione "EVASIONE FISCALE" :asd: , la piraterie è evasione...
Althotas
18-12-2013, 18:59
Un esercito di incapaci e parassiti quelli che ci governano da vent'anni, e incapaci e parassiti sono le istituzioni come questa che loro hanno creato, ed i personaggi che hanno messo a gestirle. Una parte di quella gente, la parola "equo", non sa nemmeno lontanamente cosa voglia dire. L'altra parte, invece, lo sa bene, e ci prende in giro usando quei termini, ben sapendo che si tratta invece di imposizioni inique, non eque. Ma deve venire una vera rivoluzione in questo povero Paese, perchè non è possibile che le cose continuino ad andare in questo modo.
E son pronto a scommettere che, nei prossimi giorni, salterà fuori come al solito che nella manovra finanziaria (questa è, e non "legge di stabilità" dei miei ***) appena proposta, hanno nascosto da qualche parte qualche altra schifezza che non c'entra un piffero, ma che a qualcuno di loro torna molto comoda.
Alessandro Bordin
18-12-2013, 19:08
Corretto il link per il libro, grazie della segnalazione.
Metto anche qui:
http://www.fga.it/pubblicazioni/tutti-i-volumi/dettaglio-pubblicazione/article/dal-vinile-a-internet-economia-della-musica-tra-tecnologia-e-diritti-317.html#.UrHxW_TuJ8F
"La grande famiglia dei dipendenti Siae Quattro su dieci legati da «parentela»"
http://www.corriere.it/cronache/12_giugno_26/grande-famiglia-dipendenti-siae-quattro-su-dieci-legati-da-parentela-sergio-rizzo_37f7a81e-bf53-11e1-8089-c2ba404235e2.shtml
Ma quanto è lunga la lista di lazzaroni che dobbiamo mantenere in Italia?
Ma fino a quando è che si andrà avanti?
Davvero surreale ...
Non centra nulla ma lo dico lo stesso:è come dire "facciamo una legge che decurti il 5% dello stipendio dei parlamentari in quanto c'è una grossa probabilita' che rubino e quindi a tutela dello stato etico,gli prendiamo un po' di soldi.
Non centra nulla ma lo dico lo stesso:è come dire "facciamo una legge che decurti il 5% dello stipendio dei parlamentari in quanto c'è una grossa probabilita' che rubino e quindi a tutela dello stato etico,gli prendiamo un po' di soldi.
Ti prego non chiamare in causa la statistica, quando la cosa è CERTA :D
BUFFONATE, SIAE FURTO LEGALIZZATO.
Althotas
18-12-2013, 21:24
Ho sentito poco fa a "La gabbia" su LA7, e domani lo riporterà anche qualche quotidiano, che i nostri "soliti noti" hanno preparato un nuovo bando per l'acquisto di ulteriori 210 auto BLU BLINDATE (incredibile ma vero :eek:), base d'asta 25.000.000 di euro. Mi piacerebbe sapere se poi ne finirà qualcuna anche a quelli della SIAE.
Non ho parole, anzi ce le avrei ma basta il pensiero :muro:
Attenzione che le obiezioni che ho portato come esempio(perché pago la sanità? perché l'istruzione? Eccetera), l'ho dato per scontato ma ci tengo a metterlo in chiaro, hanno lo scopo di proiettare il pensiero verso ciò a cui può portare il rifiuto dell'equo compenso a livello di concetto, io sono ben fiero di contribuire a sostenere lo stato con il mio umile stipendio.
L'equo compenso, attenzione, ripeto, CONCETTUALMENTE, è un mezzo per recuperare parte di quanto potenzialmente viene meno alle casse della siae, ovvero autori, per via della pirateria. Ergo se accetto che una parte del mio stipendio venga trattenuta per pagare, per esempio, i sussidi per aiutare i redditi deboli, perché non dovrei accettare quest'altra forma di sussidio? Io non rubo le opere altrui ma è certo che qualcuno lo fa e lo farà.
Prima ho evitato la sparata per non ampliare ulteriormente la discussione, ma bisogna ricordarsi che il mostro siae di cui si parla e i grandi publisher, siano essi case discografiche, editici o altro, non sono gli unici ad usufruire di questo equo compenso, sotto siae ci sono migliaia di piccoli autori che capano della loro produzione, che non hanno una busta paga e se incassano poco o non incassano solo solo cavoli loro. E se proprio vi impuntante sulle ruberie siae e delle multinazionali allora rivoltatevi prima di tutto contro i prelievi statali, quelli oltre a sanità, pensioni eccetera servono a pagare caccia F35, rimborsi ai partiti, rimborsi ad una miriade di assessori, eccetera. Per questo sostengo che l'equo compenso sia dovuto, stiamo parlando di uno sforzo economico, per il consumatore, che è una goccia nel mare, dove il mare, per esempio nel caso del normale dipendente, è costituito da trattenute di svariate centinaia di euro ogni mese sulla busta.
Insomma insisto a dire che il problema non sia se l'equo compenso sia giusto o meno, ma con quali modalità viene attuato.
L'equo compenso, per quanto mi riguarda, non è una "forma di sussidio".
Il musicista o più in generale l'artista che non riesce ad arrivare a fine mese col frutto del proprio lavoro è una persona che molto probabilmente ha comunque diritto ad un sussidio di disoccupazione (che SIAE o meno gli verrà garantito) e avrà comunque diritto ad una pensione (che SIAE o meno gli verrà garantita, seppur la minima, come è stata garantita anche ad altre categorie che hanno versato poco o nulla all'INPS). In altre parole l'anello debole della categoria che sta sotto la SIAE ha già determinate garanzie anche senza l'equo compenso perché tutti già paghiamo perché questo sia possibile.
Inoltre, l'equo compenso parte dal presupposto che qualcuno usufruirà di alcune opere senza averle acquistate (qualcuno ti dirà che non è un furto e men che meno evasione fiscale, ma è un altro discorso). Ma gente pressoché sconosciuta, quelle migliaia di artisti che potrebbero aver bisogno del "sussidio", proprio perché praticamente sconosciuti, sono quasi sicuramente anche i meno penalizzati in tal senso. In altre parole la grossa fetta del "sussidio" probabilmente (qualcuno più informato è libero di smentirmi) va a chi non ne ha proprio bisogno.
Poi, sanità, istruzione, alcuni ammortizzatori sociali, servono a garantire la popolazione trasversalmente rispetto al loro lavoro. Nel caso specifico si tratta di denaro che va ad una specifica categoria di lavoratori o forse sarebbe meglio definirli professionisti. E questo senza aver quantificato le reali esigenze economiche dei "bisognosi" che appartegono a tale categoria (mentre per sanità, istruzione, etc. sappiamo che servono una barca di soldi e non ce ne sono mai abbastanza). Potrebbe sembrare una cosa analoga al fondo di garanzie per le vittime della strada (costituito attraverso parte dell'RCA che versano gli automobilisti) ma anche in questo caso le vittime non sono necessariamente automobilisti (trasversalità) e se non sappiamo l'entità del danno (la solita diatriba sulla pirateria) non siamo nemmeno in grado di stabilire l'entità del risarcimento.
Se a quanto sopra aggiungiamo che SIAE è cronicamente in passivo di svariati milioni, uno dei tanti covi degli amici degli amici, e che probabilmente qualcuno dei suoi protetti attinge anche alla botte del FUS (fondo unico per lo spettacolo) che l'ultimo moribondo governo Berlù ha voluto rimpolpare con un aumento delle accise sui carburanti, puoi ben capire che prima di chiedere altri soldi sempre ai soliti devono iniziare tutti a darsi una regolata e una sana botta di trasparenza ...
PS. E sui soldi spesi per la politica meglio stendere un velo pietoso. Dubito che troverai qualcuno che non sia favorevole a prendere qualche politico a calci nel sedere di questi tempi, e tra le altre su questo forum non si parla di politica.
Pier2204
18-12-2013, 21:52
Ho sentito poco fa a "La gabbia" su LA7, e domani lo riporterà anche qualche quotidiano, che i nostri "soliti noti" hanno preparato un nuovo bando per l'acquisto di ulteriori 210 auto BLU BLINDATE (incredibile ma vero :eek:), base d'asta 25.000.000 di euro. Mi piacerebbe sapere se poi ne finirà qualcuna anche a quelli della SIAE.
Ecco cosa mancava all'Italia, altre auto Blu :doh:
Non bastavano le 60.000 che abbiamo, ce ne vogliono altre, neppure gli Stati Uniti con 6 volte la nostra popolazione ha tutte quelle auto Blu.
Poi abbiamo macchine della Polizia che stanno ferme nel garage per mancanza di carburante...:doh:
Senza nessuna vergogna....
Notturnia
18-12-2013, 22:22
non ci avevo mai pensato.. sto pagando a quei cretini della siae un "equo" compenso per salvare le mie foto.. 1TB di foto in triplice copia (si sa mai che un disco si guasti) ...
già su quei 3 TB complessivi sto pagando a LORO per le MIE foto... senza considerare i dati di lavoro dei clienti etc..
un totale di 18 TB di dischi sul nas e altri 6-7 TB sui pc..
effettivamente sto sovvenzionando la siae senza averne alcun beneficio visto che mia moglie COMPRA la musica su iTunes... e che cavolo..
si puo' dire ladri ? :-D o è solo per i politici ? :-D
bacillo2006
18-12-2013, 22:24
e questo è solo l'inizio, guardatevi bene le proposte per "tutelarsi dal web" che i signori vogliono far passare!!!
Qui questa gente ci vuole spolpare e neppure vogliono che si sappia!!!
L'equo compenso, attenzione, ripeto, CONCETTUALMENTE, è un mezzo per recuperare parte di quanto potenzialmente viene meno alle casse della siae, ovvero autori, per via della pirateria. Ergo se accetto che una parte del mio stipendio venga trattenuta per pagare, per esempio, i sussidi per aiutare i redditi deboli, perché non dovrei accettare quest'altra forma di sussidio? Io non rubo le opere altrui ma è certo che qualcuno lo fa e lo farà.
PS: e ancora nessuno che abbia pronunciato l'espressione "EVASIONE FISCALE" :asd: , la piraterie è evasione...
Perdonami ma stai mischiando livelli completamente diversi: le trattenute , i sussidi,ecc... che vai citando esistono perchè abbiamo una forma di organizzazione sociale (o contratto sociale ) chiamato Stato a cui aderiamo (forzatamente o no è un altro discorso magari) per far si che tutti possano godere dei vantaggi dell'unione; quindi paghiamo tasse per avere servizi generali garantiti per tutti (in teoria dovremmo pagare per questo e non per chiudere buchi di bilancio fatti da cattive gestioni ma anche questo è un altro discorso); ad esempio citavi la scuola privata prima ma uno stato deve poter garantire a qualsiasi cittadino la possibilità dell'istruzione indipendentemente dalla sua situazione sociale ed economica e per questo ci si accolla tutti un pò di pagamento. Discorso valido per le emergenze (vedi alluvioni, terremoti,ecc...), era valido per le pensioni (prima erano pensate come accordo sociale tra vecchia generazione e nuova),era valido per tutto poichè il principio è con il gruppo ovviamo ad eventuali problemi di piccoli o sottogruppi (ovviamente di interesse generale).
La tassa imposta a tutti invece con la siae non riguardo il pubblico ma esclusivamente entità private che possono esistere o no senza che oggettivamente possa fregarne niente alla società o qualcuno (per chiarire: può sparire qualsiasi casa discografica e cantante, sarebbe un peccato ma non è certo un problema per il funzionamento della società).
Il principio per il quale si debba pagare l'utilizzo dela propria opera è assolutamente ragionevole e non penso ci siano problemi, il principio per il quale debba pagare preventivamente per eventuali attività illecite su dispositivi che non necessariamente possano far uso del materiale in questione fa ridere, non è una tassa a fini pubblici ma solo a scopo privato (ed i fondi presi non sono utilizzati in modo chiaro a quanto pare) .
Per inciso: la pirateria è più assoggettabile ad un'appropriazione indebita o furto (come ad esempio sarebbe la stessa cosa per un'organizzazione che nasce per tutelare certi soggetti ed invece non redistribuisce i soldi presi agli stessi....); anche il sottrarmi il soldi per un reato non ancora commesso e comunque non commesso da me immagino che sia ugualmente altrettanto illegale almeno in uno stato serio e questi soldi sottrattomi non mi forniranno alcun servizio di pubblica utilità di cui usufruire.
Ps: mi ha anticipato in modo più chiaro Estwald....
TigerTank
18-12-2013, 22:46
Perchè io devo pagare la siae per acquistare delle SD dove salvo le MIE foto scattate?!? Sono dei ladri e ci prendono quotidianamente per i fondelli...altro che meno tasse e meno spesa politica e pubblica. Il magna magna continua imperterrito.
Therinai
18-12-2013, 23:32
L'equo compenso, per quanto mi riguarda, non è una "forma di sussidio".
Il musicista o più in generale l'artista che non riesce ad arrivare a fine mese col frutto del proprio lavoro è una persona che molto probabilmente ha comunque diritto ad un sussidio di disoccupazione (che SIAE o meno gli verrà garantito) e avrà comunque diritto ad una pensione (che SIAE o meno gli verrà garantita, seppur la minima, come è stata garantita anche ad altre categorie che hanno versato poco o nulla all'INPS). In altre parole l'anello debole della categoria che sta sotto la SIAE ha già determinate garanzie anche senza l'equo compenso perché tutti già paghiamo perché questo sia possibile.
Inoltre, l'equo compenso parte dal presupposto che qualcuno usufruirà di alcune opere senza averle acquistate (qualcuno ti dirà che non è un furto e men che meno evasione fiscale, ma è un altro discorso). Ma gente pressoché sconosciuta, quelle migliaia di artisti che potrebbero aver bisogno del "sussidio", proprio perché praticamente sconosciuti, sono quasi sicuramente anche i meno penalizzati in tal senso. In altre parole la grossa fetta del "sussidio" probabilmente (qualcuno più informato è libero di smentirmi) va a chi non ne ha proprio bisogno.
Poi, sanità, istruzione, alcuni ammortizzatori sociali, servono a garantire la popolazione trasversalmente rispetto al loro lavoro. Nel caso specifico si tratta di denaro che va ad una specifica categoria di lavoratori o forse sarebbe meglio definirli professionisti. E questo senza aver quantificato le reali esigenze economiche dei "bisognosi" che appartegono a tale categoria (mentre per sanità, istruzione, etc. sappiamo che servono una barca di soldi e non ce ne sono mai abbastanza). Potrebbe sembrare una cosa analoga al fondo di garanzie per le vittime della strada (costituito attraverso parte dell'RCA che versano gli automobilisti) ma anche in questo caso le vittime non sono necessariamente automobilisti (trasversalità) e se non sappiamo l'entità del danno (la solita diatriba sulla pirateria) non siamo nemmeno in grado di stabilire l'entità del risarcimento.
Se a quanto sopra aggiungiamo che SIAE è cronicamente in passivo di svariati milioni, uno dei tanti covi degli amici degli amici, e che probabilmente qualcuno dei suoi protetti attinge anche alla botte del FUS (fondo unico per lo spettacolo) che l'ultimo moribondo governo Berlù ha voluto rimpolpare con un aumento delle accise sui carburanti, puoi ben capire che prima di chiedere altri soldi sempre ai soliti devono iniziare tutti a darsi una regolata e una sana botta di trasparenza ...
PS. E sui soldi spesi per la politica meglio stendere un velo pietoso. Dubito che troverai qualcuno che non sia favorevole a prendere qualche politico a calci nel sedere di questi tempi, e tra le altre su questo forum non si parla di politica.
Perdonami ma stai mischiando livelli completamente diversi: le trattenute , i sussidi,ecc... che vai citando esistono perchè abbiamo una forma di organizzazione sociale (o contratto sociale ) chiamato Stato a cui aderiamo (forzatamente o no è un altro discorso magari) per far si che tutti possano godere dei vantaggi dell'unione; quindi paghiamo tasse per avere servizi generali garantiti per tutti (in teoria dovremmo pagare per questo e non per chiudere buchi di bilancio fatti da cattive gestioni ma anche questo è un altro discorso); ad esempio citavi la scuola privata prima ma uno stato deve poter garantire a qualsiasi cittadino la possibilità dell'istruzione indipendentemente dalla sua situazione sociale ed economica e per questo ci si accolla tutti un pò di pagamento. Discorso valido per le emergenze (vedi alluvioni, terremoti,ecc...), era valido per le pensioni (prima erano pensate come accordo sociale tra vecchia generazione e nuova),era valido per tutto poichè il principio è con il gruppo ovviamo ad eventuali problemi di piccoli o sottogruppi (ovviamente di interesse generale).
La tassa imposta a tutti invece con la siae non riguardo il pubblico ma esclusivamente entità private che possono esistere o no senza che oggettivamente possa fregarne niente alla società o qualcuno (per chiarire: può sparire qualsiasi casa discografica e cantante, sarebbe un peccato ma non è certo un problema per il funzionamento della società).
Il principio per il quale si debba pagare l'utilizzo dela propria opera è assolutamente ragionevole e non penso ci siano problemi, il principio per il quale debba pagare preventivamente per eventuali attività illecite su dispositivi che non necessariamente possano far uso del materiale in questione fa ridere, non è una tassa a fini pubblici ma solo a scopo privato (ed i fondi presi non sono utilizzati in modo chiaro a quanto pare) .
Per inciso: la pirateria è più assoggettabile ad un'appropriazione indebita o furto (come ad esempio sarebbe la stessa cosa per un'organizzazione che nasce per tutelare certi soggetti ed invece non redistribuisce i soldi presi agli stessi....); anche il sottrarmi il soldi per un reato non ancora commesso e comunque non commesso da me immagino che sia ugualmente altrettanto illegale almeno in uno stato serio e questi soldi sottrattomi non mi forniranno alcun servizio di pubblica utilità di cui usufruire.
Ps: mi ha anticipato in modo più chiaro Estwald....
Ok ma allora decidetevi (non solo voi due, ma in generale per chi è interessato), l'equo compenso è sbagliato e basta o è il modo in cui viene applicato che non va bene? Per me l'errore è come viene applicato.
skadex come ho fatto notare a qualcun'altro prima sei troppo sommario. L'espressione molto probabilmente ha comunque diritto ad un sussidio non ha senso. Ce l'hanno ho no un "sussidio"? Nel momento in cui si trovano senza reddito, gli artisti/autori, hanno un supporto economico diretto dallo stato? La risposta è no.
Poi:
-l'equo compenso parte dal presupposto che qualcuno usufruirà di alcune opere senza averle acquistate
- forma di organizzazione sociale (o contratto sociale ) chiamato Stato a cui aderiamo (forzatamente o no è un altro discorso magari) per far si che tutti possano godere dei vantaggi dell'unione
Dai ragionate, sono la stessa cosa, come ho detto prima se non si accetta l'equo compenso non si possono accettare i prelievi dello stato, sono la stessa cosa, hanno la stessa natura previdenziale. La siae ruba e ha manager strapagati e spreconi? E la macchina statale invece è perfetta? Sono due cose separate che non c'entrano l'una coll'altra? La siae gestisce soldi, mica favole...
Alro:
La tassa imposta a tutti invece con la siae non riguardo il pubblico ma esclusivamente entità private che possono esistere o no senza che oggettivamente possa fregarne niente alla società
Qua altro che sommarietà, siamo al degenero. Non comprendo la distinzione che fai tra pubblico e privato, non è coerente con il contesto. Gli autori che ricevono soldi dalla siae sono normalissimi cittadini, e l'equo compenso loro lo pagano come tutti gli altri tra l'altro.
Questi autori di cui si parla sono in fin dei conti imprenditori, come il panettiere sotto casa. Solo che loro i soldi li vedono una volta all'anno se gli va bene, macchina siae permettendo.
E se la società può farne a meno non è in discussione, sono problemi tuoi se non senti il bisogno del frutto dell'ingenio altrui, gravi temo.
Insomma insisto a dire che il problema non sia se l'equo compenso sia giusto o meno, ma con quali modalità viene attuato.
credo che sia l'opinione di tutti...
hibone hai commentato punto per punto il mio parere ma sei stato un po' sommario, potrei contro obiettare ad ogni tua obiezione:
indubbiamente, il punto era solo sottolineare che il paragone tra equo compenso e trattenute sullo stipendio non regge.
È vero che le trattenute finiscono in generale nelle tasche altrui, ma questo avviene (dovrebbe avvenire) in due circostanze:
- in cambio della prestazione di un servizio (dipendenti pubblici)
- come forma di assistenza
-dal momento che non sei un artista non potrai mai usufruire del balzello: come fai a saperlo?
consideralo un "tu impersonale", se fosse come dici sarebbe una tassa che si pagherebbero gli artisti per la loro previdenza...
del resto le trattenute sullo stipendio non vengono indirizzate ad una specifica categoria di lavoratori, gli artisti non fanno eccezione in tal senso.
-le trattenute le hai solo quando percepisci lo stipendio, non quando trasferisci i soldi da un conto all'altro, fai prelievi and so on...: questa neanche ho capito cosa c'entra
l'equo compenso non interessa più solo i supporti che contengono "ab origine" materiale multimediale protetto da diritti (l'album venduto su cd per intenderci), come era anni fa...
con la scusa del digitale, per coprire tutti i possibili supporti su cui un contenuto multimediale protetto da diritti può finire, hanno applicato la tassa a cd, dvd, hard disk, masterizzatori, pc e quant'altro...
si salvano solo i codec (e forse non tutti), ma non so ancora se per ignoranza o perché anche i codec sono frutto dell'ingegno.
in quest'ottica, se equo compenso e trattenute sullo stipendio fossero equivalenti, le modalità di tassazione dovrebbero essere le stesse, cioè le trattenute dovresti applicarle non solo alla fonte, ma contemporaneamente anche a tutti i "supporti" in cui il tuo stipendio può finire, ovvero conti in banca, libretto postale, cassaforte di casa etc etc...
va da se che le trattenute e l'equo compenso, almeno nelle forme attuali, non rispondono alla stessa logica...
-le trattenute valgono per tutti. ma sembrerebbe che rai e mediaset non paghino i diritti siae. io non ci credo eh...: anche in questo caso non mi è chiaro come l'obiezione si correli al tema di discussione.
la correlazione è data dal fatto che puntualmente l'esborso tocca a chi non può reagire. Verso chi invece può fare la voce grossa si lascia correre, o si finisce col lasciar correre.
-gli autori non vengono tutelati tutti allo stesso modo... ci sarebbe da valutare la situazione di artisti emergenti e autori che pubblicano online presso servizi come itunes e amazon.: lo so e in fatti ho precisato in un altro commento che non intendo approfondire il tema perché si innescerebbe una discussione infinita già in essere, se vuoi un input interessante ti basti sapere che non è obbligatorio per un artista aderire alla siae...
certo, non è obbligatorio, ma questo parrebbe non impedisce alla siae di intralciare chi non si iscrive...
http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/09/21/siae-dove-sta-scritto-che-gli-autori-non-iscritti-debbano-pagare/718698/
In altri termini, la siae sembrerebbe avere il vizietto di imporre con le buone, ma anche con le cattive, la tutela coatta...
In quest'ottica, se pure è giusto pagare un sussidio agli artisti (in teoria c'era già un sussidio alla cultura), questa non può diventare una scusa dei dipendenti siae per concedersi lauti compensi, che è la reale forma che si nasconde dietro la litania dell'equo compenso, e motivo per cui in tanti storcono il naso all'idea di doverla pagare (visto che non può essere evasa)...
Ironia della sorte, almeno fino a qualche anno fa, chi andava al cinema, pagando ovviamente anche il "supposto" compenso, veniva implicitamente tacciato di pirateria dai primi fotogrammi della pellicola. Oltre al danno la beffa...
Vedrete che tra breve vorranno soldi da noi anche se fischiettiamo sotto la doccia...In casi del genere, l'unica arma contro questi soprusi è il boicottaggio totale.
Althotas
19-12-2013, 06:43
La SIAE rispecchia perfettamente il nostro Governo, sia nella mentalità che nell'operato. Di seguito alcune informazioni degne di nota, e sono solo il frutto di qualche rapida ricerca sul Web.
SIAE - Organigramma al 6 novembre 2013:
Presidente: Gino Paoli
Direttore generale: Gaetano Blandini
Vicedirettore generale: Sabina Riccardelli
(Fonte: http://it.wikipedia.org/wiki/Societ%C3%A0_Italiana_degli_Autori_ed_Editori)
Estratto da: "Atto Senato - Interrogazione a risposta scritta 4-06311 presentata da GIOVANNI LEGNINI, martedì 29 novembre 2011, seduta n.638" (Fonte: http://parlamento16.openpolis.it/atto/documento/id/72042)
"in data 14 luglio 2011 è stato approvato il bilancio consuntivo 2010 della SIAE, che presenta una perdita per l'esercizio 2010 di 18.696.871 euro, di fatto interamente ascrivibile alla costituzione di Fondi rischi per far fronte al disavanzo del bilancio tecnico attuariale al 31 dicembre 2010 del Fondo pensioni SIAE (4.169.000 euro) e svalutazione di anticipazioni per il 100 per cento delle somme anticipate negli anni 2009 e 2010 (13.443.664 euro), imputabili alla gestione del Fondo pensioni per il personale di ruolo della SIAE, giustificando tale decisione, tra l'altro, con il rischio che gli ulteriori esborsi futuri per la SIAE non risultino integralmente fronteggiati da adeguato patrimonio del Fondo;
il bilancio consuntivo è stato approvato dal commissario straordinario nonostante le perplessità della società di revisione Ernst & Young e nonostante il collegio dei revisori della SIAE, nella sua relazione al bilancio consuntivo 2010, abbia espresso parere negativo alla costituzione di tali fondi rischi, ritenendoli ingiustificati e dichiarando, tra l'altro, che l'ipotesi di rischio paventata dalla gestione commissariale appare ad oggi remota, poiché nel lungo periodo il credito della SIAE risulta ampiamente compensato dal valore degli immobili del Fondo e quindi il collegio dei revisori non può condividere la svalutazione degli anticipi erogati e l'accantonamento al fondo rischi effettuato dalla gestione commissariale;
nei due anni di permanenza del dottor Blandini a direttore generale della SIAE sono stati assunti 7 nuovi dirigenti, tra cui il dottor Gianfranco Cerasoli con l'incarico di responsabile delle relazioni industriali, che risulta rivestire anche l'incarico di dirigente sindacale UIL presso il Ministero per i beni e le attività culturali, in palese contrasto con quanto previsto dalla circolare n. 11 emanata il 6 agosto 2010 dal Ministro per la pubblica amministrazione e l'innovazione Renato Brunetta, che prevede limitazioni per il conferimento degli incarichi dirigenziali sulle strutture che gestiscono il personale dovute alla titolarità attuale o passata di cariche in organizzazioni sindacali o partiti politici e all'aver avuto rapporti di collaborazione con tali organizzazioni;
nel mese di settembre 2011 è stato rinnovato il contratto collettivo nazionale di lavoro del personale dirigente della SIAE, con un costo stimato a regime per la società di oltre 2 milioni di euro;
nel mese di ottobre 2011 il direttore generale della SIAE, Gaetano Blandini, ha disdetto tutti gli accordi vigenti relativi al personale non dirigente, con il dichiarato intento di procedere a drastici tagli sotto i profili normativi ed economici, giustificando tale provvedimento con la necessità di risanare il grave stato di crisi economico-finanziaria in cui si trova la SIAE e ipotizzando l'esubero di circa 200 dipendenti di ruolo;
il dottor Gaetano Blandini percepisce un compenso annuo di 350.000 euro, cui si aggiungono 50.000 euro per la funzione di responsabile per la sicurezza e 100.000 euro a titolo di premio per il raggiungimento degli obbiettivi prefissati, che è stato erogato per l'anno 2010 all'interessato nonostante il bilancio consuntivo in perdita;
attualmente in SIAE risultano attribuite circa 100 consulenze esterne, per un costo annuo stimabile in oltre 4 milioni di euro"
Estratto da wikipedia: "Società Italiana degli Autori ed Editori" (Fonte: http://it.wikipedia.org/wiki/Societ%C3%A0_Italiana_degli_Autori_ed_Editori)
"Equo compenso - tassazione preventiva
La SIAE acquisisce un compenso (denominato equo compenso) sui dispositivi di memorizzazione venduti in Italia. Ciò significa che esiste una tassazione preventiva su pellicole fotografiche, musicassette, VHS, CD, DVD, HD DVD, Blu ray, masterizzatori, hard disk, pendrive, schede di memoria, personal computer, decoder, lettori MP3, telefoni cellulari, ecc. poiché viene assunto a priori che vi si registrerà una copia privata di materiale protetto dai diritti d'autore, indipendentemente dal fatto che poi ciò realmente accada. L'ammontare complessivo degli introiti da equo compenso viene stimato, da Confindustria e Assinform, in 300.000.000 Euro all'anno. A fronte di ciò, la SIAE dichiara che tuttavia non può essere pienamente soddisfatta dei livelli di compenso che il decreto oggi fissa, non ritenendolo ancora pienamente "equo. 15-Gen-2010".
"Eventi non lucrativi
La SIAE può esigere il compenso anche per eventi di natura non lucrativa. Vi sono stati vari casi emblematici che hanno sollevato molte critiche:
Richiesta di pagamento ad un'associazione che aveva improvvisato una piccola festa con dei bambini di Chernobyl che avevano cantato una canzone popolare bielorussa per ringraziare le famiglie del Progetto accoglienza di Chernobyl che li avevano ospitati in Italia.
Richiesta di pagamento al Circolo Pensionati ed Anziani di Predazzo per aver cantato alcune canzoni della tradizione locale durante la tradizionale festa degli ultranovantenni del paese.
Richieste di pagamento per il noleggio dello spartito dell'inno nazionale della Repubblica Italiana.
Richiesta di pagamento forfettario per l'attività di fotocopiatura nelle biblioteche universitarie.
Richiesta di pagamento per la trasmissione di trailer che includono musica.
La pretesa della SIAE di richiedere compensi per diritto d'autore anche per le attività didattiche è stata oggetto di un'interrogazione al Governo da parte del senatore Mauro Bulgarelli, che ha anche proposto di valutare l'opportunità di estendere anche in Italia il concetto del fair use."
"Squilibri di ripartizione e di diritto
Il 65% degli artisti registrati alla SIAE alla fine dell'anno percepisce in ripartizione dei diritti meno di quanto versa all'ente per la quota di iscrizione.
Nelle deliberazioni assembleari il peso del voto non è uguale per tutti i soci ma in funzione di quanto percepito dall'associato.
La SIAE svolge un ruolo preponderante nel Comitato consultivo permanente per il diritto d'autore in base a norme poste in essere quando vigeva il Diritto corporativo.
La SIAE detiene nel territorio italiano un monopolio legale (ovvero concesso dallo Stato) sull'attività di intermediazione. Più volte è stato sollevato il problema dell'effettiva correttezza di una posizione del genere. Alcuni enti, come la FIMI, hanno chiesto che venisse modificato l'articolo 180 in favore di un mercato più concorrenziale.
Negli ultimi anni è in vigore una complessa "Ordinanza di Ripartizione dei diritti" che di fatto fa sì che per alcune classi e attività (ad esempio i "concertini"), non vi sia certezza per l'autore di percepire i diritti, che pur i locali pagano."
"Confusione della materia
La SIAE mette sullo stesso piano copyright e diritto d'autore, impedendo la libertà di un autore di condividere la propria opera con chiunque, anche senza scopo di lucro. Infatti secondo l'art.27 del Regolamento Generale della società: è vietato all'iscritto di rilasciare direttamente permessi di utilizzazione, anche se a titoli gratuito, ossia rilasciare opere e/o altro materiale sotto differente licenza (ad esempio Creative Commons)."
"Proposta di abolizione
I radicali propongono da sempre l'abolizione del monopolio SIAE e in merito hanno presentato numerose proposte di legge"
Articolo di Sergio Rizzo apparso sul Corriere della sera il 26 giugno 2012 (Fonte: http://www.corriere.it/cronache/12_giugno_26/grande-famiglia-dipendenti-siae-quattro-su-dieci-legati-da-parentela-sergio-rizzo_37f7a81e-bf53-11e1-8089-c2ba404235e2.shtml)
La grande famiglia dei dipendenti Siae
Quattro su dieci legati da «parentela»
Stipendio di 64 mila euro e benefit: bonus lavanderia
e di penna. Eppure ci sono 189 cause di lavoro
"ROMA - Per far sentire i propri dipendenti come in famiglia la Siae non ha rivali: pensa anche al bucato. Chi va in missione può far lavare e stirare camicie e mutande a spese dell'azienda. Dieci euro e 91 centesimi vale la speciale «indennità lavanderia» quotidiana che scatta in busta paga dopo il quarto giorno passato fuori sede.
Quanti lo ritengono un privilegio anacronistico non sanno che la Società degli autori ed editori è anche tecnicamente un gruppo familiare. Al 42 per cento. Nel senso che ben 527 dei 1.257 assunti a tempo indeterminato (il 42 per cento del totale, appunto) vantano legami di famiglia o di conoscenza. Ci sono figli, nipoti, mariti e mogli di dipendenti ed ex dipendenti. Ma anche congiunti di mandatari (cioè gli esattori dei diritti) di sindacalisti e perfino di soci. E poi rampolli di compositori e parolieri, perfino delle guardie incaricate della vigilanza nella sede centrale.
La lista è sterminata, con intrecci che attraversano ogni categoria. Dei 559 entrati alla Siae durante gli anni per chiamata diretta, ben 268 sono parenti. Idem 57 dei 128 reclutati tramite il collocamento obbligatorio. E 55 dei 154 che hanno superato le selezioni speciali. Ma perfino 147 dei 416 assunti per concorso hanno rapporti di parentela.
I nomi dicono poco o nulla. Ciò che importa è che in questo clan familiare gigantesco finora tutto sia filato liscio, senza bisogno di mettere nulla per iscritto. Ecco spiegato perché alla Siae non esiste nemmeno un contratto di lavoro vero e proprio. I rapporti fra l'azienda e i dipendenti, come hanno toccato con mano il commissario Gian Luigi Rondi, i suoi due vice Mario Stella Richter e Domenico Luca Scordino, nonché i loro collaboratori, sono regolati da micro accordi che hanno determinato condizioni senza alcun paragone in realtà aziendali di questo Paese. Cominciando dallo stipendio: 64 mila euro in media per i dipendenti e 158 mila per i dirigenti. Con un sistema di automatismi che fa lievitare le buste paga a ritmi biennali fra il 7,5 e l'8,5 per cento. Per non parlare della giungla dei benefit che prevede, oltre alla già citata indennità per il bucato, quella che in Siae viene chiamata in modo stravagante «indennità di penna». Altro non è che una somma mensile, da un minimo di 53 a un massimo di 159 euro, riconosciuta a tutto il personale per il passaggio dalla «penna» al computer. C'è poi il «premio di operosità», la gratifica per l'Epifania, tre giorni di franchigia per malattia senza obbligo di certificato medico, 36 giorni di ferie... Le conseguenze? Sono nelle cifre delle perdite operative accusate dalla Siae negli ultimi anni: 21,4 milioni nel 2006, 34,6 nel 2007, 20,1 nel 2008, 20,9 nel 2009, 27,2 nel 2010. Cifre cui dà il suo piccolo contributo anche il costo del contenzioso. Perché si litiga anche nelle migliori famiglie. Nonostante condizioni di favore che non hanno eguali nel panorama degli enti pubblici o parapubblici, negli ultimi cinque anni i dipendenti della Siae hanno attivato 189 cause di lavoro. Con un costo medio per l'azienda di un milione 469 mila euro l'anno.
Insomma, un bagno di sangue. Del quale ancora non si vede la fine. I commissari hanno tagliato 2,8 milioni di spese generali e un milione e mezzo di costi della dirigenza, sperando poi di risparmiarne altri 3 rivedendo gli accordi con i mandatari: un groviglio di 605 agenzie disseminate irrazionalmente sul territorio con dimensioni medie ridicole, se si pensa che il ricavo medio di ciascuna è di 128 mila euro l'anno. Ma il vero problema è quello del personale, perché finora tutti tentativi di normalizzare la situazione applicando un qualsiasi contratto di lavoro sono miseramente naufragati nella melma di uno stato d'agitazione proclamato dai sindacati interni.
La questione fa il paio con la vicenda del Fondo pensioni, istituito nel 1951, che deve provvedere al pagamento degli assegni di quiescenza del personale ed è una delle cause principali del dissesto che ha portato un anno fa al commissariamento. Ha un patrimonio interamente investito in immobili, con un valore di mercato di 205 milioni. Ma che non rende praticamente nulla. Tanto che finora, per riuscire a pagare le pensioni, la Siae ha dovuto mettere costantemente mano al portafoglio, aggravando non poco il proprio conto economico. Basta dire che il Fondo ha assorbito 130 milioni di contributi aziendali, con la previsione di ingoiarne altri 60 nei prossimi dieci anni.
Nel tentativo di rimetterlo in sesto, e anche in conseguenza delle nuove regole sugli investimenti degli enti previdenziali, sono stati istituiti due fondi immobiliari. Il che ha scombinato i piani di vendita di alcuni stabili di proprietà della Siae a condizioni favorevolissime: minimo anticipo e dilazioni di pagamento quarantennali. Parliamo degli immobili a destinazione residenziale occupati fra l'altro dai dipendenti della Società degli autori ed editori. Che hanno una caratteristica comune: su 37 affittuari, 34 sono sindacalisti. Fra di loro figura anche il contabile dello stesso Fondo pensioni. Si tratta di Roberto Belli, responsabile della Slc-Cgil nonché fratello di una dipendente attualmente in servizio e di una ex dipendente Siae (rispettivamente Antonella e Patrizia Belli), destinatario di una recentissima e sorprendente contestazione disciplinare. Il 13 giugno la direzione generale gli ha spedito una lettera dove si dice che una verifica condotta dalla Ria&partners, la società di revisione del bilancio del Fondo, ha fatto saltare fuori alcuni bonifici per un totale di 30 mila euro che insieme ad alcuni assegni e versamenti, c'è scritto, «non risultano autorizzati e non trovano riscontro nelle registrazioni contabili». Denaro, dicono i documenti bancari, trasferito dal conto Bancoposta del Fondo stesso ai conti correnti bancari personali di Belli e della sua compagna. Inevitabile, adesso, la richiesta di spiegazioni convincenti.
Sergio Rizzo"
Che dire? Davanti a quanto sopra, a me il Conte Dracula sembra un novellino a confronto. Ma come può il Popolo italiano, ormai ridotto alla fame, tollerare simili situazioni?
Se non ne avete avuto ancora abbastanza, potete leggere anche questo articolo uscito qualche giorno fa "Equo compenso, la Siae batte cassa: da gennaio nuova tassa su smartphone, tablet, computer e Smart TV": http://notizie.tiscali.it/articoli/economia/13/12/16/equo-compenso-siae-batte-cassa-tassa-smartphone-tablet-computer.html
Atarix71
19-12-2013, 07:13
Fatta la legge trovato l'inganno. quella cariatide in crisi creativa rispondente al nome di gino paoli ritiene corretto applicare una ulteriore tassa sull'intenzione, sulla probabilità e non sull'avvenuto fatto? Benissimo e noi compriamo in paesi dove questo "compenso" - che negli ambienti mafiosi viene chiamato pizzo - non esiste. Io ho sempre acquistato su internet tutto quello che ho di elettronico, a ginevra ho acquistato un ipad ed un ipad mini in un apple store risparmiando 200 e rotti euro, i cd musicali li acquisto dagli stati uniti (mai fermati alla dogana) o comunque da amazon, dove costano molto meno che nei negozi. L'ignoranza di massa è una brutta bestia, meglio combatterla.
Una domandina all'esimio paoli la vorrei fare anche io: lui, in quanto presidente della siae potrebbe mettere la mano sul fuoco sul fatto che nessuno dei dipendenti - dal primo all'ultimo, dirigenti compresi ovviamente - di quell'associazione a delinquere legalizzata abbia in casa materiale artistico digitale piratato? E lui le tasse le paga tutte fino all'ultimo centesimo oppure si ritiene superiore a certe cose? Quis custodiet ipsos custodes caro paoli? Eravate quattro amici al bar, ma pensavate solo ad ubriacarvi, non a cambiare il mondo in maniera oggettiva...
Althotas
19-12-2013, 07:28
Fatta la legge trovato l'inganno. quella cariatide in crisi creativa rispondente al nome di gino paoli ritiene corretto applicare una ulteriore tassa sull'intenzione, sulla probabilità e non sull'avvenuto fatto? Benissimo e noi compriamo in paesi dove questo "compenso" - che negli ambienti mafiosi viene chiamato pizzo - non esiste.
Non è quello il modo per "combattere" certe situazioni, quel sistema non muterebbe la situazione del Paese. Quando un corpo è stato attaccato da un parassita, che gli succhia le risorse vitali ed in cambio non gli dà nulla, l'unica cura possibile è estirpare il parassita.
gd350turbo
19-12-2013, 07:47
Non è solo una tua impressione, l'equo compenso è di fatto un balzello per mantenere il carrozzone siae ;) E la siae tutela gli autori sotto la sua cupola, e qua si apre un altro discorso che non approfondisco perché non lo conosco nel dettaglio e perché è materia di discussioni ormai perenni, ovvero come la siae distribuisce i soldi raccolti tra i vari autori.
Il concetto è che quello che la siae incassa tra dirittid d'autore ed equo compenso finisce in un unica cassa e il malloppo viene annualmente distibuito agli autori... ma qui davvero vado a memoria e "a naso" e ora mi sto dedicando a tutt'altro e non ho tempo per approfondire.
Okey va bene...
cè una società che prende i soldi e li divide tra gli artisti, va bene...
ma questa società NON PUO' avere un buco di decine di milioni !
Se prendi 100 milioni, togli le spese, e distribuisci il restante...
Come fai ad avere un buco del genere ?
Distribuisci soldi che non hai ?
Dare soldi che non si possiedono, è una cosa legale ?
Se vado in negozio e pago con un assegno a vuoto, commetto un reato !
Quindi è giusto dare un equo compenso per la pirateria a una società che lei stessa si comporta in maniera diciamo " poco legale" ?
Budiulik
19-12-2013, 08:03
bene, quando entrerà in vigore tutti si sentiranno più tranquilli scaricando canzoni piratate, e chi già non lo fa sarà invitato a farlo. Tu, ragazzo che salvi le foto sull'HD esterno, mettici anche 5 film scaricati da emule per ottimizzare la spesa per l'acquisto dell'HD!! ;)
Seph|rotH
19-12-2013, 08:46
L'equo compenso, per quanto mi riguarda, non è una "forma di sussidio".
Il musicista o più in generale l'artista che non riesce ad arrivare a fine mese col frutto del proprio lavoro è una persona che molto probabilmente ha comunque diritto ad un sussidio di disoccupazione (che SIAE o meno gli verrà garantito) e avrà comunque diritto ad una pensione (che SIAE o meno gli verrà garantita, seppur la minima, come è stata garantita anche ad altre categorie che hanno versato poco o nulla all'INPS). In altre parole l'anello debole della categoria che sta sotto la SIAE ha già determinate garanzie anche senza l'equo compenso perché tutti già paghiamo perché questo sia possibile.
Che non è granchè sensato. Se fallisco come informatico, vado a fare il cameriere, non pretendo un sussidio o una pensione perchè ho fallito come informatico e quello volevo fare.
Non è che uno ha il diritto di vivere di musica, se ci riesce con le sue gambe bene, se fallisce fa dell'altro, come tutte le persone normali.
paoli fa parte dei pseudo-artisti venduti a escremento-set non dovrebbe avere neanche il diritto di parlare. questa vicenda è strettamente connessa alla azione proposta da agcom per censurare il web.
il tutto serve a fare cassa ma anche per rialzare gli asfittici ascolti di escremento-set, e quindi riportare in alto i voti di forza-escremento
La cosa più divertente è, che in tutto questo magna magna, gli artisti non vedranno un centesimo :asd:
Okey va bene...
cè una società che prende i soldi e li divide tra gli artisti, va bene...
ma questa società NON PUO' avere un buco di decine di milioni !
Se prendi 100 milioni, togli le spese, e distribuisci il restante...
Come fai ad avere un buco del genere ?
Distribuisci soldi che non hai ?
Dare soldi che non si possiedono, è una cosa legale ?
Se vado in negozio e pago con un assegno a vuoto, commetto un reato !
Quindi è giusto dare un equo compenso per la pirateria a una società che lei stessa si comporta in maniera diciamo " poco legale" ?
Mi duole avvisarti che, ultimamente, in Italia l'andazzo sia proprio quello:muro:
gd350turbo
19-12-2013, 09:18
Mi duole avvisarti che, ultimamente, in Italia l'andazzo sia proprio quello:muro:
Lo so... ( purtroppo )
era una domanda retorica !
franzing
19-12-2013, 09:41
PS: e ancora nessuno che abbia pronunciato l'espressione "EVASIONE FISCALE" , la piraterie è evasione...
E' vero. Come è vero che dare del pirata o dell'evasore a qualcuno per presunzione senza che questo abbia evaso o piratato nulla si chiama diffamazione. E far pagare alla gente onesta i danni fatti da evasori perchè tu come stato non sei in grado di porvi rimedio è incivile, per essere gentili. Magari si può discutere di questo più che della pensione o del sussidio di qualche parassita che sarebbe più utile se andasse a spalare il letame o la monnezza, invece di produrla e distribuirla su radio e dischi
IlCavaliereOscuro
19-12-2013, 09:49
Certa gente ha veramente la faccia troppo tosta.
Ma che tornasse con i suoi 4 amici al bar invece di dire sciocchezze...
Evangelion01
19-12-2013, 10:25
La cosa più divertente è, che in tutto questo magna magna, gli artisti non vedranno un centesimo :asd:
eh, però i loro diritti verranno tutelati ! Vieeeni, che ti phrotheggo io piccirillo... :D
Non trovo alcun aggettivo sufficientemente adeguato a commentare una tale quantità di idiozie da parte di questa persona.
1. Se lo fanno da altre parti non è detto che sia giusto. Altrimenti siccome in certe parti del mondo ci si fa giustizia da soli, è corretto farlo anche da noi.
2. In Germania e Francia, faccio un esempio a caso, quello che da noi viene chiamato "bollo auto", da loro ha un costo di 10€ all'anno per un auto utilitaria di media cilindrata.
3. L'equo compenso è illegittimo e anti costituzionale, in quanto limita la libertà personale e adduce che ogni singolo individuo sia potenzialmente portato a commettere illecito, quindi per questo deve essere punito in anticipo.
Un po' come dire: hai comprato un auto, quindi potresti violare il codice della strada. Quindi ti facciamo una bella multa appena compri l'auto.
jotaro75
19-12-2013, 11:19
il problema più grave di tutto ciò sapete cos'è??? neanche l'aumento dell'equo compenso...ma il fatto che si dà in mano il potere di queste decisioni a persone da geriatrico che pensano che il mondo funzioni ancora come quando avevano 40 anni...nessuno ha spiegato al signor Paoli che oggi esiste la comunità europea e la libera circolazione delle merci e perciò se mi aumenti un HD di 50 euro a causa dell'equo compenso...io allora non li acquisto più in Italia ma mi metto ad acquistarli in maniera REGOLARE dalla germania(o francia o qualunque paese x dellla UE) senza che debba riconoscere NULLA alla siae e in più lo stato italiano perde pure iva/tasse e introiti vari...così la siae oltre a non ricevere l'aumento dell'equo compenso...non riceve nemmeno la vecchia quota...
finchè si continuerà a ragionare in Italia che per prendere decisioni importanti devi avere un'età compatibile con il fatto di essere almeno un nonno(ma se hai l'età per essere bisnonno ancora meglio...) non andremo da nessuna parte...
gd350turbo
19-12-2013, 11:27
il problema più grave di tutto ciò sapete cos'è??? neanche l'aumento dell'equo compenso...ma il fatto che si dà in mano il potere di queste decisioni a persone da geriatrico che pensano che il mondo funzioni ancora come quando avevano 40 anni...nessuno ha spiegato al signor Paoli che oggi esiste la comunità europea e la libera circolazione delle merci e perciò se mi aumenti un HD di 50 euro a causa dell'equo compenso...io allora non li acquisto più in Italia ma mi metto ad acquistarli in maniera REGOLARE dalla germania(o francia o qualunque paese x dellla UE) senza che debba riconoscere NULLA alla siae e in più lo stato italiano perde pure iva/tasse e introiti vari...così la siae oltre a non ricevere l'aumento dell'equo compenso...non riceve nemmeno la vecchia quota...
finchè si continuerà a ragionare in Italia che per prendere decisioni importanti devi avere un'età compatibile con il fatto di essere almeno un nonno(ma se hai l'età per essere bisnonno ancora meglio...) non andremo da nessuna parte...
Poi si Gino Paoli...
E' rimasto agli anni 60, quando andava a san remo, faceva un milione di dischi e la gente li comperava tutti !
Ora il mondo è cambiato e cambierà ancora, ma se rimangono a concetti di 50 anni fa, non si troveranno mai bene !
Non trovo alcun aggettivo sufficientemente adeguato a commentare una tale quantità di idiozie da parte di questa persona.
1. Se lo fanno da altre parti non è detto che sia giusto. Altrimenti siccome in certe parti del mondo ci si fa giustizia da soli, è corretto farlo anche da noi.
2. In Germania e Francia, faccio un esempio a caso, quello che da noi viene chiamato "bollo auto", da loro ha un costo di 10€ all'anno per un auto utilitaria di media cilindrata.
3. L'equo compenso è illegittimo e anti costituzionale, in quanto limita la libertà personale e adduce che ogni singolo individuo sia potenzialmente portato a commettere illecito, quindi per questo deve essere punito in anticipo.
Un po' come dire: hai comprato un auto, quindi potresti violare il codice della strada. Quindi ti facciamo una bella multa appena compri l'auto.
Come non quotarti...
Aggiungerei, che la SIAE è solo un piccolo tassello di una macchina mangia soldi molto più grande, lo stato!
Se andiamo avanti così, saremo costretti ad abbandonare la nave, per avere un futuro DEGNO.
Se i miei piani vanno a buon fine, userò (mi piace usare questo termine, data la circostanza) la Germania (nazione che almeno per qualche altro anno non sarà nel mirino dei "capi burattinai" dell'alta finanza, e userà a proprio vantaggio questa crisi indotta) come trampolino di lancio (chiederò il trasferimento con un lavoro già attivo) per l'Australia o Nuova Zelanda (che almeno per ora non sono intaccate da questo sistema marcio e corrotto americano/europeo). O al limite in Norvegia o in Islanda perché mi sto seriamente rompendo i c****** di stare in mezzo a una massa di capre Italiote, che difendono questo sistema di m****.
come dicevo già qualche anno fa:
ottengono così solo la migrazione degli acquisti all'estero dove "fuori dal territorio italiano, e per uso privato, non si è sottoposti al regime Siae"
già nel 2005 chi voleva avere CD e DVD (vergini) a prezzi umani andava ad acquistarli come privato in Slovenia o Germania.
Sottolineo comunque come la cultura di Gino Paoli sia rapportata giustamente alla sua età e che le sue dichiarazioni non prendano minimamente in considerazione alcun aspetto Reale in fatto di musica e fruizione.
Io sono un autore di brani musicali NON iscritto a Siae, grazie a Spotify e iTunes io posso pubblicare e "vendere" le mie opere, tuttavia la Siae mi obbliga a non poter eseguire in pubblico le mie opere perchè non iscritto; se io mi iscrivessi alla Siae dovrei redigere comunque il borderò e pagare per la serata in cui io mi esibisco (200 euro) di quei 200 euro io vedrò depositati sul mio conto il 35% lordo che tramite tasse varie, Iva e compensi si traducono in circa 14 euro.
Ne varrebbe la pena? Spotify mi da come minimo il 70% e iTunes il 90% (io ho pagato solo 24 euro per la pubblicazione di un album per 1 anno).
Fatto è che io continuerò ad acquistare supporti vergini e dischi all'estero evitando ogni balzello Siae esistente solo in Italia.
Sono molto felice di aver letto questo articolo, voi giustamente lo mettete dal punto di vista dell'"utente" finale, io vorrei aggiungere il punto di vista mio personale da DJ/autore.
La SIAE purtroppo è una associazione a delinquere creata per spennare per i poveri malcapitati che devono utilizzarla, soprattutto i gestori di locali, i quali pagano un canone ANNUO alla SIAE in base al numero di apparecchi che possono riprodurre musica.
Vi faccio un esempio: se un locale ha 2 televisori e 6 casse acustiche il locale dovrà pagare per un anno TOT soldi perchè può riprodurre il suono da queste fonti, addirittura viene segnalato il polliciaggio dei televisori, a maggior polliciaggio aumenta il versamento.
Inoltre il locale tutte le volte che vuole eseguire un "concertino" (vero termine "tecnico" usato dalla siae) cioè vuol far suonare un gruppo o un DJ deve pagare un fisso (dai 50€ in su) e il 4% dell'incasso della serata.
Il DJ o capogruppo durante la serata deve scrivere il borderò, ovvero il programma delle canzoni eseguite in serata, indicando autore e titolo del brano e da questo borderò verrà consegnata una quota per brano all'autore indicato (circa 10/30 centesimi a brano, dipende dalla quota di partecipazione ma è tutt'altro argomento)
Considerate che in un borderò solitamente si indicano 40/50 canzoni...
Da qui sorge la domanda: dove finiscono tutti i soldi che avanzano??? ovviamente servono per il famoso equo compenso che avete nominato per mantenere i classici pezzi grossi all'interno della SIAE e gli autori più grossi (Morricone e Vasco su tutti)
Passo all'esperienza personale.
Io come DJ per poter suonare un brano in pubblico devo acquistare un supporto (cd/vinile/dvd/bluray) dotato del famoso bollino SIAE.
Se acquisto LEGALMENTE un brano in digital downloading NON posso suonarlo!
Devo fare una licenza apposita di 240€ all'anno per poter usare al massimo 2000 brani scaricati legalmente.
Inoltre mi ritrovo a pagare ovviamente l'equo compenso sul supporto di memorizzazione...
Quindi un DJ che lo fa come "professione" o comunque seriamente si ritrova a pagare 3 volte la SIAE.
PS: sono anche autore e la SIAE per la prima iscrizione richiede la bellezza di circa 250€ e poi circa 100€ annui per rimanere iscritti... vedete voi...
kaio1000
19-12-2013, 16:18
ma perchè non linkiamo tutti il link di questa news sulla pagina fb della SIAE, o meglio ancora questo ed il link youtube del servizio di report?
Shotokhan
19-12-2013, 16:43
Poi si lamentano che la gente scarica a palla... proprio gino paoli poi che chi lo c**a al giorno d'oggi???? Dubito che la maggior parte del suo pubblico sappia scaricare! Secondo me sta roba l'hanno messa su proprio quelli che vendono di meno. Per me la SIAE per come è organizzata è quasi n'associazione a delinquere anche perché tutela solo gli artisti famosi e non quelli emergenti. Per quanto mi riguarda spero che la pirateria aumenti così gli sta bene a sti st****i!!! :mad:
Althotas
19-12-2013, 17:10
Per comportarsi in quel modo, quella gente deve avere il pelo sullo stomaco non lungo 1 metro, bensì 1 chilometro. E come loro, anche i personaggi che da anni glielo consentono, ma questa non è una novità.
Dubito fortemente che in qualunque Paese che si possa definire "civile", potrebbero essere tollerate istituzioni che applicano simili misure. Anche in questo caso, tutto lo sforzo è concentrato nell'individuare balzelli di tutti i tipi da far pagare a destra e a manca, come se si fosse in puro regime dittatoriale. E in un regime dittatoriale, alla fine i soldi finiscono sempre, e solo, nelle tasche del dittatore.
La "caccia al nuovo balzello", applicata perennemente dalle istituzioni che ci governano, mi fa sempre venire in mente una vecchia di storia di Topolino (che possiedo), scritta nel 1960 dal mitico Romano Scarpa, e più precisamente questa: http://coa.inducks.org/story.php?c=I+TL++228-AP
Io non so veramente più cosa pensare di questo Paese.
"io non scarico illegalmente i prodotti dell'ingenio altrui, ovvero li compro e li pago, ergo perché dovrei subire un prelievo preventivo per compensarre le ruberie degli altri?"
No
Non è questo il punto
L' iniquo compenso non è un prelievo per compensare le perdite dovute alla pirateria, se così fosse sarebbe un attimo andare in tribunale e farsi restituire i soldi.
La scusa con cui si applica il balzello è quella di pagare per le copie legali che si fanno
Qualcuno penserà che se acquista legalmente un CD possa impunemente copiarsi la musica su qualsiasi supporto o farsi un backup, ma per i geni ( del male ) della SIAE non è così, secondo loro devi comunque pagare anche per fare una copia e quella cifra la riscuotono col cosiddetto "equo compenso"
Se qualcuno pensa che sia soltanto una supercazzola per drenare un po' di soldi dalle tasche della gente non sarò io a cercare di convincerli del contrario. :O
La siae raccoglie i soldi dei diritti e li distribuisce agli autori, che sono comuni cittadini e, a scanso di equivoci, ricordo che questi proventi li dichiarano e sono tassati come i soldi che ci sono nelle buste paghe, poi che ci comprino quello che gli pare, che c'entra questo...
Se li distribuissero veramente agli autori la SIAE sarebbe molto meno odiata da chi la musica la fa
A me sta/starebbe bene di pagare un equo compenso, però dopo, mi posso scaricare quello che mi pare senza che nessuno mi possa dire niente !
Pago...
Quindi non rubo nulla !
Come detto sopra l' equo compenso non compensa la pirateria ...
Però chiaramente non fa nulla per convincere la gente a rispettare la gente ... anzi
Leggendolo però mi è venuta in mente una similitudine interessante con un'altra tassa "mascherata": il mitico canone rai. Anche in quel caso si tratta in realtà di una vera e propria imposta che devi pagare se sei in possesso di un qualsiasi dispositivo che possa permetterti di visualizzare i canali rai, senza che si accerti se effettivamente li guardi.
Ni
Una TV generalmente viene usata per uno scopo solo e le pretese di far pagare tablet, PC, smartphone e citofoni (!) sono state cassate
Chiaramente esiste anche chi ha una TV ma non la usa per guardare la TV ... ma è un caso abbastanza infrequente
Qua invece devi pagare per roba che al 99% non viene usata per copiarci musica
Io non lo vedo altro come un meccanismo per garantire soldi agli autori anche se questi non producono/producessero un bel nulla (ripartizione dei soldi a parte (si diceva che andava quasi tutto nel liscio...)).
E' una società dove chi prende più compensi ha più voti, ma chi comanda distribuisce i compensi come gli pare ...
C' è la cordata del liscio che si pappa il 30% degli incassi a prescindere e quindi ha il 30% dei voti, poi ci sono gli autori "storici" che continuano a papparsi un altro 30% del totale anche se le canzoni che detengono non vengono mai suonate o trasmesse
Gli altri prendono le briciole
Okey va bene...
cè una società che prende i soldi e li divide tra gli artisti, va bene...
ma questa società NON PUO' avere un buco di decine di milioni !
Se prendi 100 milioni, togli le spese, e distribuisci il restante...
Come fai ad avere un buco del genere ?
La società è in perdita, ma alcuni soci sono pieni di soldi ( e pure i politici amici )
Ti basta come risposta ?
La cosa più divertente è, che in tutto questo magna magna, gli artisti non vedranno un centesimo :asd:
Magari
Secondo l' emendamento la quota per gli artisti sarà diminuita rispetto a prima :stordita:
la Siae mi obbliga a non poter eseguire in pubblico le mie opere perchè non iscritto;
Questa è una delle peggiori schifezze della SIAE :mad:
Therinai
19-12-2013, 20:13
No
Non è questo il punto
L' iniquo compenso non è un prelievo per compensare le perdite dovute alla pirateria, se così fosse sarebbe un attimo andare in tribunale e farsi restituire i soldi.
La scusa con cui si applica il balzello è quella di pagare per le copie legali che si fanno
Qualcuno penserà che se acquista legalmente un CD possa impunemente copiarsi la musica su qualsiasi supporto o farsi un backup, ma per i geni ( del male ) della SIAE non è così, secondo loro devi comunque pagare anche per fare una copia e quella cifra la riscuotono col cosiddetto "equo compenso"
Se qualcuno pensa che sia soltanto una supercazzola per drenare un po' di soldi dalle tasche della gente non sarò io a cercare di convincerli del contrario. :O
Se li distribuissero veramente agli autori la SIAE sarebbe molto meno odiata da chi la musica la fa
Si è questo il punto, non puoi copiare l'opera acquistata. Punto. Non era in discusisone questo. Se copi, pirati.
Girateci intorno quanto vi pare ma la tesi rimane sempre lì, l'equo compenso ha il suo perché, non è una ruberia infondata e basta. E di nuovo ripeto: io sto commentando il concetto alla base di questa iniziativa, se poi i manager siae si magnano i soldi non ho intenzione di parlarne in questa sede.
Ok ma allora decidetevi (non solo voi due, ma in generale per chi è interessato), l'equo compenso è sbagliato e basta o è il modo in cui viene applicato che non va bene? Per me l'errore è come viene applicato.
skadex come ho fatto notare a qualcun'altro prima sei troppo sommario. L'espressione molto probabilmente ha comunque diritto ad un sussidio non ha senso. Ce l'hanno ho no un "sussidio"? Nel momento in cui si trovano senza reddito, gli artisti/autori, hanno un supporto economico diretto dallo stato? La risposta è no.
Poi:
-l'equo compenso parte dal presupposto che qualcuno usufruirà di alcune opere senza averle acquistate
- forma di organizzazione sociale (o contratto sociale ) chiamato Stato a cui aderiamo (forzatamente o no è un altro discorso magari) per far si che tutti possano godere dei vantaggi dell'unione
Dai ragionate, sono la stessa cosa, come ho detto prima se non si accetta l'equo compenso non si possono accettare i prelievi dello stato, sono la stessa cosa, hanno la stessa natura previdenziale. La siae ruba e ha manager strapagati e spreconi? E la macchina statale invece è perfetta? Sono due cose separate che non c'entrano l'una coll'altra? La siae gestisce soldi, mica favole...
Non ho nessun problema a decidermi.
L'equo compenso, per il fatto di essere basato su un danno presunto e che in quanto tale nessuno sa e può quantificare, è ingiusto e sbagliato, va tolto completamente, punto e basta.
D'altro canto potrei essere favorevole ad un vero e proprio ammortizzatore sociale che vada a chi ne ha veramente bisogno, ma questo non può prescindere da una pesante riforma della SIAE e di tutto ciò che regolamenta i diritti d'autore.
Le casse dell'INPS, la sanità e l'istruzione pubblica, non sono amministrate da soci o persone elette dai soci ed inoltre, bene o male e nonostante malagestione a non finire, danno di più a chi più ha bisogno (diversamente da quanto avviene con la gestione SIAE nei confronti dei suoi associati).
Queste sono differenze che mettono equo compenso ed altre forme di versamento allo stato su due piani completamente diversi.
Per quanto riguarda il "probabilmente ha comunque diritto ad un sussidio" (che è una frase mia e non di skadex), ho detto "probabilmente" perché non sono perfettamente a conoscenza dei meccanismi che regolano i sussidi di disoccupazione. Ciò non toglie che nessun ammortizzare sociale è "ad infinitum", nemmeno per le categorie di lavoratori più comuni, e queste non hanno un presunto danno attraverso cui far leva per far arrivare più soldi nelle loro casse (o meglio nelle casse dei pochi che bazzicano i piani alti).
Che non è granchè sensato. Se fallisco come informatico, vado a fare il cameriere, non pretendo un sussidio o una pensione perchè ho fallito come informatico e quello volevo fare.
Non è che uno ha il diritto di vivere di musica, se ci riesce con le sue gambe bene, se fallisce fa dell'altro, come tutte le persone normali.
Infatti questo era un passo successivo nel ragionamento, i lavoratori stagionali nei campi sono ancora prevalentemente d'importazione.
Il problema è che qua c'è una lobby guidata da pochi e che usa metodi sostanzialmente coercitivi per avere più associati e fare maggior pressione a livello politico. In altre parole non sono musicisti falliti a pretendere il sussidio, sono personaggi benestanti e ben ammanicati che compiono una rapina ...
Si è questo il punto, non puoi copiare l'opera acquistata. Punto. Non era in discusisone questo. Se copi, pirati.
Ma copi che? Basta pensare a un servizio come Cloud Player di Amazon e a tutto ciò che ruota attorno al digital delivery in generale per rendersi conto che certi discorsi sulla copia di opere per le quali si è già pagato sono da paleolitico ormai ...
Si è questo il punto, non puoi copiare l'opera acquistata. Punto. Non era in discusisone questo. Se copi, pirati.
quindi comprare un libro in formato pdf e stamparlo sarebbe pirateria?
alex-iron
19-12-2013, 22:13
Io non capisco o almeno mi sembra di capire troppo.... vogliono pagare una "non tassa" che andrà a finire nelle tasche dei soliti noti per cosa? perchè una presunta copia che io farei di back up... Beh... io ultimamente utilizzo spotify e ascolto tutta la musica che voglio semplicemente ascoltando ogni tanto della pubblicità (che sono ben lieto di ascoltare per pagare i vostri diritti) la trovo pure più vantaggioso rispetto a torrent e muli vari dato che ascolto quello che voglio senza pagare e tenere il pc collegato per ore, inoltre c'è sempre youtube e mi fermo qua perchè di servizi in tal senso ce ne sono molti... Ma questa "non tassa" a questo punto mi autorizza a scaricare quello che voglio...pago! ah si e' vero chiedo scusa è per e copie di back up....peccato che vogliono che la pago per il mio pc, il mio smartphone, la xbox e la ps, la chiavettina usb, la tv dei miei che già pagano il canone e ho canali musicali, il decoder di sky e silvio? devo pagare anche li? possono trasmettere musica e film.... inoltre io non posso digitalizzarmi i vecchi vinili acquistati al mercato e noh devo pagare la SIAE per pagare dopo che ho pagato l'equo conpenso.. ah il navigatore satellitare ha un hdd dentro dovro' pagare l'equo compenso? Poi io vorrei sapere una cosa... a questo punto ma allora perchè viene preso di riferimento quante volte viene ascoltato un brano su youtube adesso? Perchè la gente per andare a vedere quel demente invecchiato di VR e Liga (che cambiano parole per dire sempre le solite cose) devono pagare 80 euro? Se voglio andare a vedere un concerto posso anche non pagare sto pagando della musica che forse non ascolterò mai... perchè gino posso comprare la TUA musica su itunes senza pagare la SIAE? https://itunes.apple.com/us/artist/gino-paoli/id24915563
GINO come si dice... ma vedi di andartene a......
alex-iron
19-12-2013, 22:16
ah... dimenticavo una cosa... che vorrei chiedere a gino.... come mai se questi beni sono così tassati negli altri paesi costano meno che in Italia?
Evangelion01
19-12-2013, 22:40
Si è questo il punto, non puoi copiare l'opera acquistata. Punto. Non era in discusisone questo. Se copi, pirati.
Girateci intorno quanto vi pare ma la tesi rimane sempre lì, l'equo compenso ha il suo perché, non è una ruberia infondata e basta. E di nuovo ripeto: io sto commentando il concetto alla base di questa iniziativa, se poi i manager siae si magnano i soldi non ho intenzione di parlarne in questa sede.
si si certo.. non è che sei parente di gino? :D
Er Monnezza
19-12-2013, 22:52
che pretendiamo da una società statale che segue ancora leggi e regolamenti del 1941, quando in Italia governava lui :asd: :asd:
http://biografieonline.it/img/bio/b/Benito_Mussolini.jpg
la siae è una vera a propria associazione a delinquere legalizzata, gestita da gente fuori dal mondo che ha una visione preistorica dei diritti d'autore, per quanto mi riguarda li manderei tutti a lavorare in qualche miniera di zolfo in Indonesia :ncomment:
sì, perchè ricadi nella limitazione SIAE del 15% (click (http://www.padovaoggi.it/cronaca/libri-fotocopiati-universita-padova-finanza-copisteria.html)).
Ho pure chiesto conferme alle persone "giuste".
Il fatto che tu abbia un libro in formato PDF, ti consente la lettura smodata solo in formato digitale personale, senza copiatura o divulgazione in altri formati (entro i limiti regolamentati dal Copyright).
mi pare una limitazione della libertà personale di usufruire del bene regolarmente pagato
Se leggere un libro su monitor causa fastidio agli occhi uno che fa?
Si attacca al tram? Deve comprarsi un e-reader che costa più dell'e-book? In quel caso è obbligato a cancellare l'originale dopo averne eseguita una copia sull'e-reader?
Sarebbe più onesto chiamarla noleggio, anziché vendita...
che pretendiamo da una società statale che segue ancora leggi e regolamenti del 1941, quando in Italia governava lui :asd: :asd:
http://biografieonline.it/img/bio/b/Benito_Mussolini.jpg
Peccato che lui abbia anche istituito la sanità pubblica e le pensioni...
Al giorno d'oggi il massimo cui riescono a pensare sono i tagli...
http://www.superdi.it/allegati/122_pagine_1306159567_menu_carne_inizio.jpg
Therinai
20-12-2013, 00:29
Ma copi che? Basta pensare a un servizio come Cloud Player di Amazon e a tutto ciò che ruota attorno al digital delivery in generale per rendersi conto che certi discorsi sulla copia di opere per le quali si è già pagato sono da paleolitico ormai ...
quindi comprare un libro in formato pdf e stamparlo sarebbe pirateria?
sì, perchè ricadi nella limitazione SIAE del 15% (click (http://www.padovaoggi.it/cronaca/libri-fotocopiati-universita-padova-finanza-copisteria.html)).
Ho pure chiesto conferme alle persone "giuste".
Il fatto che tu abbia un libro in formato PDF, ti consente la lettura smodata solo in formato digitale personale, senza copiatura o divulgazione in altri formati (entro i limiti regolamentati dal Copyright).
In poche parole il concetto è non copiare, non ci sono molte regole. Combrare bdieffe? usufruire di bidieffe. Combrare mb3? Usufruire di emmebidre. Eccetera
si si certo.. non è che sei parente di gino? :D
Mi hai preceduto, a questo punto stavo per ammetterlo di essere pro siae per parentilismo.
Peccato che lui abbia anche istituito la sanità pubblica e le pensioni...
Al giorno d'oggi il massimo cui riescono a pensare sono i tagli...
http://www.superdi.it/allegati/122_pagine_1306159567_menu_carne_inizio.jpg
Si, ha anche fatto il giro delle città con il carro armato, ha fatto i ponti e la stazione centrale a milano.
O C'è poco da fare, l'equo compenso sono spiccioli, se il problema è alla fonte "siae" prendetevela con essa, non con una iniziativa che un senso ce l'ha. E di nuovo ripeto e ora veramente sbrodolo dalla noia: è l'unico straccio di proto-previdenzialismo che un autore/artista possa avere, non accanitevi su di essa se tutto il contesto che la circonda fa pena...
franzing
20-12-2013, 08:42
non è una ruberia infondata e basta
Infatti, è pure peggio
Evitate discorsi esclusivamente politici, su personaggi attuali o passati. Non è questa la sede adatta.
O C'è poco da fare, l'equo compenso sono spiccioli, se il problema è alla fonte "siae" prendetevela con essa, non con una iniziativa che un senso ce l'ha. E di nuovo ripeto e ora veramente sbrodolo dalla noia: è l'unico straccio di proto-previdenzialismo che un autore/artista possa avere, non accanitevi su di essa se tutto il contesto che la circonda fa pena...
anche il fatto che abbia un senso è da dimostrare...
non esiste una tassa sugli elettrodomestici per risarcire l'enel dei furti di corrente, o una tassa sui beni di prima necessità per risarcire i supermercati...
Er Monnezza
20-12-2013, 10:53
se analizziamo il modo di agire della siae
ad esempio: io musicista non posso eseguire in pubblico la mia musica se non sono iscritto alla siae; oppure nel mio locale non posso eseguire musica senza pagare la tassa alla siae;
in questa pratica io non ci vedo nulla di diverso dalla mafia che chiede il pizzo ai commercianti per poter esercitare nel suo territorio, con la differenza che la siae è legalizzata e appartiene allo stato :asd: :asd:
Saberfang
20-12-2013, 10:57
C`è poco da aggiungere a quello che è stato detto. Qui non si fa il bene degli artisti ma solo di un carrozzone mangia soldi alla italiana.
Quello che mi fa bollire il sangue non è tanto il balzello quanto la solita arroganza con cui questi prelievi vengono presentati come un bene necessario che il popolo bove non è in grado di comprendere. È un approccio che poteva funzionare un po' di anni fa ma adesso la gente è perennemente sugli scudi e, oltre ad aver sviluppato una maggiore sensibilità verso le fregature, sta iniziando a percepire la parola esborso automaticamente come truffa....cosa che in questo caso non è per niente sbagliata.
Aggiungo che io avevo dato un'occhiata al testo della legge quando fu varata anni fa, ebbene la sua arcaicità sta non solo nel come viene trattata la materia interessata ma anche nel testo. Come spesso capita è scritta in maniera inutilmente fumosa apposta per confondere e tra i dispositivi citati l'esempio standard è il nastro magnetico....
Unrealizer
20-12-2013, 12:24
http://www.camera.it/leg17/794?shadow_deputato=306011&email=ribaudo_f@camera.it
volete scrivergli la vostra idea? (ammesso qualcuno la legga?)
Se non dovesse rispondere, mandatele a me. Abita vicino casa mia, appena lo becco gliele giro.
benderchetioffender
20-12-2013, 14:46
Si è questo il punto, non puoi copiare l'opera acquistata. Punto. Non era in discusisone questo. Se copi, pirati.
Girateci intorno quanto vi pare ma la tesi rimane sempre lì, l'equo compenso ha il suo perché, non è una ruberia infondata e basta. E di nuovo ripeto: io sto commentando il concetto alla base di questa iniziativa, se poi i manager siae si magnano i soldi non ho intenzione di parlarne in questa sede.
ok, ammettiamo per un attimo che questo compenso NON sia una specie di tassa camuffata per coprire le voragini in bilancio...
ammesso questo, ammesso che NON posso farmi una copia privata di qualsivoglia opera di ingegno, mi spieghi su quale base giuridica è possibile mettere un balzello su delle cose che "potrebbero" contenere copie illegali di opere di ingegno? è un palese no-sense (oltre che un arcaicismo dei miei kiwi, in quanto al giorno d'oggi con le possibilità di copia del digitale, parlare di "numeri di copie" è una emerita ...:doh:
cioè io a casa ho 200e rotti cd, e questi presumono che io ne abbia una copia digitale (illegale-secondo-loro) su ogni dispositivo di archiviazione? e per questo ed altro dovrei pagare?
per me possono morire di fame... compro e comprerò solo all'estero.
Althotas
20-12-2013, 15:53
Se non dovesse rispondere, mandatele a me. Abita vicino casa mia, appena lo becco gliele giro.
Ho letto qualche altro articolo su questa faccenda della SIAE, e si direbbe che la maggiore responsabilità di quello che alla fine è saltato fuori, sia proprio del parlamentare Franco Ribaudo del partito democratico (PD) (http://it.wikipedia.org/wiki/Franco_Ribaudo) del quale, mi auguro, spero ci ricorderemo tutti alle prossime elezioni (sia del partito in questione che del personaggio specifico).
Da un estratto dell'articolo "Siae ed Equo Compenso, rischio aumenti del 500% su tablet e smartphone" di ict4executive.it:
"A ben guardare comunque, il presidente Siae Gino Paoli aveva scritto già un mese fa al ministro dei Beni e delle Attività Culturali chiedendo un aumento dell'equo compenso ma proponendo anche un tavolo di confronto con tutte le rappresentanze di categoria interessate. L'emendamento della discordia però ora pare andare anche oltre, introducendo subito l'aumento, senza bisogno di tavoli tecnici."
"L'aumento, spiega Francesco Ribaudo (PD), primo firmatario dell'emendamento – (se l'emendamento supererà tutto il classico iter indenne ndr) - è giustificato con l'idea di portare l'equo compenso al livello della media europea, e punta a promuovere le attività culturali. «Il 50 per cento delle somme raccolte attraverso l'adeguamento dei parametri dell'equo compenso sarà destinato dalla Siae al sostegno delle attività previste dallo statuto della stessa società degli autori ed editori. E in particolare serviranno per erogare borse di studio, finanziamenti ed altri benefici in favore dei nuovi talenti nei campi della musica, del cinema, del teatro e della letteratura»" (Fonte: http://www.ict4executive.it/trade/news/siae-ed-equo-compenso-rischio-aumenti-del-500-su-tablet-e-smartphone_43672152328.htm )
Ma ancora più interessante, per certi versi, è un'altra frase di Ribaudo, che vi riporto si seguito.
Tratto dall'articolo "L. STABILITA': RIBAUDO (PD), 50% EQUO COMPENSO DESTINATO A SIAE" di agenparl.it:
"(AGENPARL) - Roma, 13 dic - “Il 50 per cento delle somme raccolte attraverso l'adeguamento dei parametri dell'equo compenso sarà destinato dalla Siae al sostegno delle attività previste dallo statuto della stessa società degli autori ed editori. Ed in particolare serviranno per erogare borse di studio, finanziamenti ed altri benefici in favore dei nuovi talenti nei campi della musica, del cinema, del teatro e della letteratura”. E' quanto dichiara in una nota il deputato Pd, Francesco Ribaudo, componente della commissione Finanze, primo firmatario dell’emendamento alla Legge di Stabilita' che introduce disposizioni in materia di diritti d'autore. "L'adeguamento dei parametri dell'equo compenso alla media europea – precisa Ribaudo – non è una tassa mascherata da indennizzo, come erroneamente affermato da alcuni organi di informazione. Lo scorso 3 ottobre avevo presentato un ordine del giorno alla Camera volto proprio ad introdurre in Italia il principio di indirizzare parte dei compensi di copia privata ad attività di promozione culturale e di sostegno della creatività intellettuale, così come praticato in altri stati dell'Unione europea come Austria, Francia e Olanda. Nel mio intervento precisavo che nella situazione di crisi economica finanziaria che sta vivendo il nostro Paese è quanto mai necessaria una forma di finanziamento della promozione culturale che resti completamente estranea al perimetro della finanza pubblica." (Fonte: http://www.agenparl.it/articoli/news/politica/20131213-l-stabilita-ribaudo-pd-50-equo-compenso-destinato-a-siae)
In pratica, questo Francesco Ribaudo parlamentare del PD, primo firmatario dell'emendamento, oltre a non aver seguito le indicazioni che gli erano giunte da Gino Paoli (Presidente della SIAE), il quale aveva chiesto un aumento dell'equo compenso, ma proponendo anche un tavolo di confronto con tutte le rappresentanze di categoria interessate, che invece è stato poi ignorato dallo zelante parlamentare, dicevo, oltre a ciò, Francesco Ribaudo ci spiega che, vista la situazione di crisi economica finanziaria che sta vivendo il nostro Paese, è quanto mai necessario incrementare un balzello per tutelare la "promozione culturale".
Cioè, secondo quell'illustre parlamentare, siccome c'è una grave crisi che colpisce da anni la maggior parte della popolazione italiana, e che negli ultimi 6 anni ha raddoppiato le persone appartenenti alla "fascia di povertà", nonchè i disoccupati, allora una buona mossa è aumentare un balzello per evitare che la "cultura" ne possa risentire troppo.
Quanto prende al mese quel personaggio? 13-15.000 euro? Poi c'è ancora qualcuno di loro che si stupisce se il popolo li definisce "marziani" che vivono in un mondo completamente staccato dalla realtà, e che non capiscono minimamente la tragica situazione nella quale versa la popolazione, e di conseguenza il Paese.
Concludo segnalando questo altro articolo, che vi invito a leggere in quanto contiene qualche altro numero interessante, ed è di facile comprensione: http://100passijournal.info/smartphone-e-tablet-vittime-della-siae/
delle aziende che lavorano con i computer e i server.... anche qui si paga l'equo compenso per disegni progetti e documenti realizzati all'interno dell'azienda che però avranno parte dei guadagni dati a siae e artisti..
Althotas
20-12-2013, 18:10
A parte le doverose critiche, mi sorge spontanea la domanda:
che cosa possiamo fare, noi cittadini, per far finire questa vergogna?
Therinai
20-12-2013, 18:12
A parte le doverose critiche, mi sorge spontanea la domanda:
che cosa possiamo fare, noi cittadini, per far finire questa vergogna?
La risposta è sempre la stessa: non comprare.
Therinai
20-12-2013, 18:15
delle aziende che lavorano con i computer e i server.... anche qui si paga l'equo compenso per disegni progetti e documenti realizzati all'interno dell'azienda che però avranno parte dei guadagni dati a siae e artisti..
Obiezione molto interessante, infondo un disco enterprise difficilmente finisce nel pc di un cittadino qualsiasi e non viene utilizzato per fare copie irregolari di cd e dvd tanto alla leggera... vabbeh, al riguardo ormai non so che altro aggiungere.
La risposta è sempre la stessa: non comprare.
per come è la legge non devi comprare né supporti vergini, né pc né smartphone.
Therinai
20-12-2013, 18:19
per come è la legge non devi comprare né supporti vergini, né pc né smartphone.
Esatto, io faccio così, l'unica cosa sulla quale può capitarmi di "sgarrare" sono i dischi per pc.
Althotas
20-12-2013, 18:25
per come è la legge non devi comprare né supporti vergini, né pc né smartphone.
E nemmeno TV, perchè ormai son tutte un po' "smart" anche se poi tutte le persone di una certà età (ma non solo) le funzionalità "smart" non le usano mai, e non comprare nemmeno SD card per salvare le foto che fai con la tua fotocamera, etc etc.
E' evidente che non può essere certamente quella la soluzione. Problemi come questi vanno risolti alla fonte, perchè sono delle iniquità che non possono essere tollerate in un Paese che si definisce "civile".
non confondere i vari termini o fare come il comune italiano che interpreta a modo proprio...
Il liberamente pagato non ti dà facoltà di fare qualsiasi cosa (copie-divulgazione pubblica o altro), essendo opere intellettuali regolamentate dal Copyright.
Anche sotto Creative Commons ci son delle limitazioni...ma niente balzelli.
Dipende tutto da come vengono rilasciati i media.
non faccio il "comune italiano" né sono io che confondo i termini... se io compro "un'opera protetta da copyright" e pago i diritti d'autore per quell'opera, credo sia anche giusto che io possa "usufruire" dell'opera come mi resta più comodo. senza che questo significhi farci quello che mi pare...
usufruire non significa pubblicare, ne distribuire ne condividere. significa usufruire, ovvero godere del bene per cui ho speso i miei soldi. se l'opera è venduta in digitale, per ascoltarla sull'autoradio devo inserirla in un supporto. per forza di cose.
questo non spiega però perché il diritto d'autore devo pagarlo:
A- quando compro ogni singolo componente del pc
B- quando compro il supporto
C- quando compro l'autoradio
oltre a pagarlo quando compro il brano/album che intendo ascoltare.
i casi A,B,C sono un compenso per le presunte mancate vendite dovute a pirateria (=furto)?
benissimo, ma in quel caso perché quel tipo di compenso deve valere solo per gli autori, e non per le altre categorie di lavoratori? estendiamolo a tutti quelli che possono subire "mancate vendite" per un furto. allora si che sarebbe equo.
eee...ma quì si và sul personale...
ma anche no...
se io compro l'opera in digitale, almeno in linea di principio, posso decidere di visualizzarla su monitor o su carta... senza che questo significhi violare il diritto d'autore... ripeto, non parlo di ridistribuire, condividere o che. parlo di semplice uso del bene acquistato.
se compro il libro online e non posso portarmi il pc fisso in vacanza, non vedo perché non posso stampare il libro e portarmi via la carta.
nel momento in cui questo viene vietato, viene limitata la libertà personale dell'individuo. per assurdo equivarrebbe, per chi compra un libro cartaceo, ad essere obbligati a leggerlo solo in negozio...
L'unica arma del consumatore è NON comprare.
non è vero... io è una vita che non compro cd ne ascolto musica, se non alla radio, ma se compro un pc vado a pagare l'equo balzello per qualcosa che non voglio e non mi interessa.
mentre il pc mi serve per lavorarci e non posso fare a meno di comprarlo.
quindi no. non posso neppure scegliere di non comprare
sarebbe...mettila come vuoi...ma nemmeno il noleggio ti consente la copia o divulgazione pubblica.
nessuno ha preteso la divulgazione pubblica ne la copia a scopo di rivendita condivisione, cessione od altro.
Poi ognuno fa come meglio crede (e siamo nel Paese fove ognuno si arrangia) ma se viene pizzicato non ha nessuna scusante...è in torto palese.
senz'altro, ma questo vale anche con le leggi capestro, la segnaletica stradale messa ad minchiam, e con l'agente delle forze dell'ordine che cerca pretesti.
avere torto non significa che la legge sia giusta/equa/o abbia anche solo ragion d'essere...
Non si è d'accordo ? Non mi pare che andare sotto casa della SIAE e protestare porti ad un cambio di rotta del sistema...ed i forconi di questi giorni l'hanno dimostrato.
eh certo... si si, facciamo anche un plauso allo ius primenoctis e auguriamoci che torni presto in vigore...
:asd:
poi se vieni pizzicato, sei in torto palese...
Therinai
20-12-2013, 18:59
eh certo... si si, facciamo anche un plauso allo ius primenoctis e auguriamoci che torni presto in vigore...
:asd:
Ma lol, ti giuro di aver citato lo ius primae noctis in una delle ultime riunioni aziendali :asd:
Si è questo il punto, non puoi copiare l'opera acquistata. Punto. Non era in discusisone questo. Se copi, pirati.
No
Assolutamente no
La copia di backup come il trasferimento su altri dispositivi sono azioni perfettamente legali
Infatti l' equo pizzo lo paghi per gli usi legali che puoi fare
sì, perchè ricadi nella limitazione SIAE del 15% (click (http://www.padovaoggi.it/cronaca/libri-fotocopiati-universita-padova-finanza-copisteria.html)).
Ho pure chiesto conferme alle persone "giuste".
Non è detto
E non è neppure detto che le persone "giuste" sappiano bene cosa è legale e cosa no, specialmente la finanza ha preso parecchi granchi perchè ha creduto ciecamente a quello che dicono le licenze e hanno perso miseramente in tribunale.
Il fatto che tu abbia un libro in formato PDF, ti consente la lettura smodata solo in formato digitale personale, senza copiatura o divulgazione in altri formati (entro i limiti regolamentati dal Copyright).
non confondere i vari termini o fare come il comune italiano che interpreta a modo proprio...
Il liberamente pagato non ti dà facoltà di fare qualsiasi cosa (copie-divulgazione pubblica o altro), essendo opere intellettuali regolamentate dal Copyright.
Quello che conta è la legge, le cosiddette licenze non hanno alcun valore legale, e secondo la legge tu hai diritto di usufruire dell' opera acquistata secondo le modalità che preferisci, compreso anche il trasferire l' opera su un supporto diverso.
L' unico limite è dato dalla presenza di DRM che secondo la legge Urbani non possono essere aggirati ( nel caso si entra in una situazione dove due leggi dicono cose diametralmente opposte ... )
Ovviamente si parla di uso strettamente personale, il cd te lo puoi rippare e mettere nel telefonino per ascoltartelo in metro, non per distribuire gli mp3 a tutti gli amici ...
Therinai
20-12-2013, 21:04
No
Assolutamente no
La copia di backup come il trasferimento su altri dispositivi sono azioni perfettamente legali
Infatti l' equo pizzo lo paghi per gli usi legali che puoi fare
Non è detto
E non è neppure detto che le persone "giuste" sappiano bene cosa è legale e cosa no, specialmente la finanza ha preso parecchi granchi perchè ha creduto ciecamente a quello che dicono le licenze e hanno perso miseramente in tribunale.
Quello che conta è la legge, le cosiddette licenze non hanno alcun valore legale, e secondo la legge tu hai diritto di usufruire dell' opera acquistata secondo le modalità che preferisci, compreso anche il trasferire l' opera su un supporto diverso.
L' unico limite è dato dalla presenza di DRM che secondo la legge Urbani non possono essere aggirati ( nel caso si entra in una situazione dove due leggi dicono cose diametralmente opposte ... )
Ovviamente si parla di uso strettamente personale, il cd te lo puoi rippare e mettere nel telefonino per ascoltartelo in metro, non per distribuire gli mp3 a tutti gli amici ...
Aspetta forse stai travisando... puoi fare il backup ma non sfrittare il mezzo backup per usufruire dell'opera in forma diversa da quella che hai acquistato.
Se acquisti un disco musicale in formato compact disc puoi farne un backup, certo, ma non puoi ascoltarlo su supporti differenti come lettor emp3, smartphone eccetera. Hai capito? L'equo compenso non compensa il backup, ma il fatto che il backup del cd musicale spesso coincide col trasferimento dei contenuti su altri dispositivi...
Aspetta forse stai travisando... puoi fare il backup ma non sfrittare il mezzo backup per usufruire dell'opera in forma diversa da quella che hai acquistato.
Se acquisti un disco musicale in formato compact disc puoi farne un backup, certo, ma non puoi ascoltarlo su supporti differenti come lettor emp3, smartphone eccetera.
La legge dice esattamente il contrario
Te lo copio dal sito di satana della SIAE :
http://www.siae.it/Faq_siae.asp?click_level=4000.2100&link_page=MusicaMFV_CopiaPrivataFAQ.htm
Copia privata
Chi può effettuare la “copia privata” di fonogrammi e videogrammi ed a quali condizioni?
Solamente le persone fisiche, a condizione che la riproduzione di fonogrammi e videogrammi sia effettuata:
per uso esclusivamente personale, purché senza scopo di lucro e senza fini direttamente o indirettamente commerciali;
mediante l’utilizzazione di apparecchi di registrazione e supporti vergini per i quali sia stato corrisposto il compenso per “copia privata” previsto dalla legge.
Alle condizioni sopra indicate, le persone fisiche possono dunque legalmente effettuare riproduzioni di fonogrammi e videogrammi, senza il consenso preventivo (licenza) di autori, artisti e produttori.
Therinai
20-12-2013, 21:37
La legge dice esattamente il contrario
Te lo copio dal sito di satana della SIAE :
http://www.siae.it/Faq_siae.asp?click_level=4000.2100&link_page=MusicaMFV_CopiaPrivataFAQ.htm
Copia privata
Chi può effettuare la “copia privata” di fonogrammi e videogrammi ed a quali condizioni?
Solamente le persone fisiche, a condizione che la riproduzione di fonogrammi e videogrammi sia effettuata:
per uso esclusivamente personale, purché senza scopo di lucro e senza fini direttamente o indirettamente commerciali;
mediante l’utilizzazione di apparecchi di registrazione e supporti vergini per i quali sia stato corrisposto il compenso per “copia privata” previsto dalla legge.
Alle condizioni sopra indicate, le persone fisiche possono dunque legalmente effettuare riproduzioni di fonogrammi e videogrammi, senza il consenso preventivo (licenza) di autori, artisti e produttori.
Rileggi quanto tu stesso hai quotato:
mediante l’utilizzazione di apparecchi di registrazione e supporti vergini per i quali sia stato corrisposto il compenso per “copia privata” previsto dalla legge.
Puoi fare il backup ma non usufruirne con supporti differenti da quello che hai acquistato...
Rileggi quanto tu stesso hai quotato:
mediante l’utilizzazione di apparecchi di registrazione e supporti vergini per i quali sia stato corrisposto il compenso per “copia privata” previsto dalla legge.
Puoi fare il backup ma non usufruirne con supporti differenti da quello che hai acquistato...
:confused:
Guarda che c' è scritto esattamente il contrario
Puoi usufruirne su tutti gli apparecchi su cui hai corrisposto il "compenso per copia privata” ( = equo compenso )
Therinai
20-12-2013, 21:54
:confused:
Guarda che c' è scritto esattamente il contrario
Puoi usufruirne su tutti gli apparecchi su cui hai corrisposto il "compenso per copia privata” ( = equo compenso )
si mi sa che hai ragione... io continuo a pensare a questa menata mentre sto facendo tutt'altro mannaggia, poi qualunque sia la conclusione che possiamo trarne rimane un problema del tipo come faccio a cambiare le cose se non vanno bene...
In poche parole il concetto è non copiare, non ci sono molte regole.
Certo, il "non copiare" valeva durante l'età della pietra poi le cose sono cambiate:
http://www.dday.it/redazione/11498/AIRES-I-compensi-per-copia-privata-sono-antistorici.html
O C'è poco da fare, l'equo compenso sono spiccioli, se il problema è alla fonte "siae" prendetevela con essa, non con una iniziativa che un senso ce l'ha. E di nuovo ripeto e ora veramente sbrodolo dalla noia: è l'unico straccio di proto-previdenzialismo che un autore/artista possa avere, non accanitevi su di essa se tutto il contesto che la circonda fa pena...
L'iniziativa un senso "ce l'ha", e però è ... sbagliato :asd:
"Proto-previdenzialismo"? Dato che non è nè "proto" nè "previdenzialismo", nè nella forma nè negli intenti, io continuo a chiamarlo furto:
http://www.guidoscorza.it/?p=720
"società italiana autori ed editori che costa 109 milioni di euro e non riesce poi a garantire al 60% degli autori neppure la “restituzione” di poche centinaia di euro che incassa ogni anno per l’erogazione dei servizi di intermediazione"
Ho letto qualche altro articolo su questa faccenda della SIAE, e si direbbe che la maggiore responsabilità di quello che alla fine è saltato fuori, sia proprio del parlamentare Franco Ribaudo del partito democratico (PD) (http://it.wikipedia.org/wiki/Franco_Ribaudo) del quale, mi auguro, spero ci ricorderemo tutti alle prossime elezioni (sia del partito in questione che del personaggio specifico).
Queste iniziative anche in passato hanno avuto appoggi trasversali e se passerà anche questa sarà la stessa cosa.
delle aziende che lavorano con i computer e i server.... anche qui si paga l'equo compenso per disegni progetti e documenti realizzati all'interno dell'azienda che però avranno parte dei guadagni dati a siae e artisti..
Se non interpreto male ci sarebbe anche la possibilità di chiedere un rimborso:
http://www.siae.it/UtilizzaOpere.asp?click_level=0600.1100.0104&link_page=MusicaMFV_CopiaPrivataRimborsi.htm
Naturalmente la rottura di doversi giustificare coi signori del pizzo non te la toglie nessuno ...
ma anche no, non lo reputo giusto decidere secondo la propria comodità di fruizione...hai pagato per il contenuto del media, accettando le relative restrizioni..
che tu non lo reputi giusto è lecito, io invece lo trovo poco corretto, visto che non viene indicato da nessuna parte qualora lo volessi comprare.
se sul supporto ci sono restrizioni ( ad esempio DRM ) queste vanno indicate (ci sono sentenze passate in giudicato al riguardo)...
se non ho la proprietà sul bene, è un comodato d'uso, e andrebbe segnalato...
del resto per i sistemi operativi protetti da copyright le clausole contrattuali ci sono...
questo lo si dovrebbe chiedere a coloro che hanno deciso l'istituzione della SIAE e relativi balzelli
quando la SIAE venne istituita, tutti questi balzelli non c'erano, per cui, a quanto ne so, anche chi ha istituito la siae lo ha fatto in buona fede.
tanto per dire, le fotocopie non hanno mai rappresentato un problema, almeno fino a quando alla siae hanno imparato ad addurre la pirateria come scusa per praticamente qualsiasi cosa...
A quel punto anche le biblioteche sono divenute causa di danno (per la prima volta dopo millenni :read:)
no perchè sei tu, compratore, ad acquistare e perfezionare il contratto accettando le regole contenute in esso...non puoi parlarmi di limitazione della libertà...poichè hai deciso di tua spontanea volontà di comprare quel media.
sarò duro d'orecchi, come dici tu, ma se la tassa viene vessatoriamente applicata a qualsiasi articolo informatico, la mia libertà di non pagarla (e di non avere a che fare con opere protette da copyright) viene meno...
essere libero di fare a meno dei più basilari strumenti informatici, al giorno d'oggi, equivale ad essere libero di non mangiare o bere, o di darsi fuoco sulla pubblica piazza...
la libertà di cui parli è solo formale, non sostanziale, comunque la si guardi...
trovo arduo sostenere il contrario...
l'articolo all'inizio del thread, non a caso, parla di estensione dell'equo balzello ai telefoni cellulari. Vale a dire che io, pur comprando un telefono che userò solo per telefonare e mandare sms, mi trovo a pagare una tassa per qualcosa di cui non usufruisco. Venire a dire che "ho la libertà di rimanere senza telefono" onestamente, è una presa per i fondelli...
Ho letto qualche altro articolo su questa faccenda della SIAE, e si direbbe che la maggiore responsabilità di quello che alla fine è saltato fuori, sia proprio del parlamentare Franco Ribaudo del partito democratico (PD) (http://it.wikipedia.org/wiki/Franco_Ribaudo) del quale, mi auguro, spero ci ricorderemo tutti alle prossime elezioni (sia del partito in questione che del personaggio specifico).
che ti aspettavi da uno che il lavoro non sa neppure cos'è e pretende di difendere quello degli altri...
:asd:
"chi siete?"
"dove andate?"
"cosa portate?"
"un fiorino!"
io alle volte mi chiedo per quale caso, tra i tanti che hanno deciso di andare all'altro mondo per le troppe tasse, nessuno abbia pensato di fare l'ulteriore sacrificio di condividere la corsa con qualche politico nostrano...
:stordita:
Leggevo questo (http://www.dday.it/redazione/11499/Apple-conferma-i-compensi-SIAE-li-paga-il-consumatore.html) articolo...e pensavo su come alla fine il balzello lo paghi solamente l'utente finale...il consumatore...che l'IVA la scarica al gabinetto. :)
Un ulteriore incremento del gettito Iva su prodotti che ancora tirano è un bel punto di incontro tra una lobby e un governo in difficoltà.
Therinai
20-12-2013, 23:41
Questa (http://www.dday.it/redazione/11499/Apple-conferma-i-compensi-SIAE-li-paga-il-consumatore.html) petizione online porterà a qualcosa ?
Forse sì...forse no. :)
hai linkato l'articolo già linkato sopra, con l'esempio del prezzo del macpro
Non riesco a capire:
ieri sera e' stata votata la legge di stabilita', ho cercato informazioni stamattina sull'equo compenso ma nulla; e' stato aumentato oppure no?
poi mi pare che la legge debba ancora passare al senato, vero? Dove deve rimanere inalterata per divenire definitiva!
Althotas
21-12-2013, 08:46
poi mi pare che la legge debba ancora passare al senato, vero? Dove deve rimanere inalterata per divenire definitiva!
Dovrebbe essere (+ o -) così. Anche perchè, come avevo ipotizzato l'altro giorno qua: http://www.hwupgrade.it/forum/showpost.php?p=40448836&postcount=47 è saltata fuori quella proposta scandalosa (che poi ieri sera hanno promesso che la toglieranno), nascosta in un decreto "salva Roma" (robe da matti), che penalizza i Comuni "virtuosi" che cercano di ridurre il fenomeno slot-machines, ai quali verrebbero tagliati i fondi. L'altro ieri sera, il TG di LA7 aveva fatto un bel servizio su quella cosa, spiegando molto bene tutta la faccenda ;). Il TG2 (RAI 2), invece, ha fatto una bella porcheria, evidentemente causa le solite "pressioni" politiche.
Insomma, l'andazzo è sempre lo stesso. Continuano a provarci sempre, nella speranza che nessuno se ne accorga (o che stiano zitti).
franzing
21-12-2013, 09:18
Insomma, l'andazzo è sempre lo stesso. Continuano a provarci sempre, nella speranza che nessuno se ne accorga (o che stiano zitti).
C'è pure chi ste porcate riesce a giustificarle, figuriamoci
maumau138
21-12-2013, 12:23
Dimenticavo di esporre il mio parere:
so che qualcuno storcerà parecchio il naso per questo ma per me l'equo compenso è una misura del tutto analoga alle altre trattenute di carattere mutualistico.
E' facile dire "io non scarico illegalmente i prodotti dell'ingenio altrui, ovvero li compro e li pago, ergo perché dovrei subire un prelievo preventivo per compensarre le ruberie degli altri?", è un ragionameno logico e fondato, ma con lo stesso meccanismo si potrebbe pensare: perché dalla mia busta paga vengono prelevati soldi per pagare sussidi di disoccupazione, cassa integrazione eccetera se io lavoro? Perché devo versare soldi per mantenere la sanità nazionale se lepoche volte che faccio una visita la faccio privatamente? PErché i soldi che verso vengono usati per pagare gli assegni familiari se io non ho figli? Perché contribuisco a mantenere il sistema scolastrico e universitario se non sono più studente da parecchi anni e all'università non ci sono potuto andare perché ho dovuto iniziare subito a lavorare? PErché contribuisco a pagare le pensioni se i miei nonni sono tutti morti?
Detto questo io credo che l'equo compenso sia dovuto, ciò che è discutibile è il suo importo e le modalità con cui avviene il prelievo all'atto pratico.
Non è assolutamente lo stesso meccanismo.
E' come se pagassi una tassa calcolata sui metri quadri della tua casa e questa venisse distribuita agli architetti, perché gli architetti sono stati pagati solo la prima volta e il frutto del loro ingegno (la casa stessa) viene goduto da altri che non hanno versato niente agli architetti stessi.
C'è una sostanziale differenza nell'istituire un balzello e versarlo interamente ad un soggetto privato (credo sia l'unico caso) e pagare le tasse che poi verranno utilizzate (in Italia purtroppo molto male) per mantenere uno stato sociale, soprattutto per aiutare le fasce sociali più deboli.
maumau138
21-12-2013, 12:28
Se non interpreto male ci sarebbe anche la possibilità di chiedere un rimborso:
http://www.siae.it/UtilizzaOpere.asp?click_level=0600.1100.0104&link_page=MusicaMFV_CopiaPrivataRimborsi.htm
Naturalmente la rottura di doversi giustificare coi signori del pizzo non te la toglie nessuno ...
Se sei un privato no, anche se compri una pennetta per metterci sopra i tuoi documenti e solo quelli, pagherai comunque. Puoi anche masterizzare un cd con le tue foto e portarlo alla SIAE, al massimo ti rideranno in faccia.
Se sei un privato no, anche se compri una pennetta per metterci sopra i tuoi documenti e solo quelli, pagherai comunque. Puoi anche masterizzare un cd con le tue foto e portarlo alla SIAE, al massimo ti rideranno in faccia.
Infatti si parla di "soggetti diversi da persone fisiche". Sarei proprio curioso di sentire i commenti di qualcuno che abbia chiesto il rimborso ...
C'è pure chi ste porcate riesce a giustificarle, figuriamoci
già :muro:
cameracaldaia
26-12-2013, 17:30
Effettivamente uno sarebbe portato a fare questo ragionamento :sofico:!
Comunque mi complimento per l'articolo, ben scritto e argomentato. Leggendolo però mi è venuta in mente una similitudine interessante con un'altra tassa "mascherata": il mitico canone rai. Anche in quel caso si tratta in realtà di una vera e propria imposta che devi pagare se sei in possesso di un qualsiasi dispositivo che possa permetterti di visualizzare i canali rai, senza che si accerti se effettivamente li guardi.
Per quanto riguarda la pirateria condivido l'idea che mi pare anche l'autore dell'articolo faccia sua: il futuro è lo streaming. Chiaramente a tariffe competitive...con spotify già ci siamo, decisamente ci siamo. Per quanto riguarda lo streaming video la mia speranza è che quelli di netflix si decidano ad arrivare anche da noi. Ma lì ci vuole anche una connessione all'altezza e chiaramente quando si tratta di introdurre tasse mascherate sono sempre pronti, quando invece si tratta di investire per dotare il paese di infrastrutture all'altezza....c'è un po' più di lentezza :muro:!
non serve avere un dispositivo per vedere la tv
basta che vai a vivere per conto tuo, quindi hai la tua residenza e la rai o chi per lei ti manda il bollettino da pagare
ovviamente non importa se tu hai o no la tv a loro basta che sei un nuovo affittuario o neo proprietario di un immobile
cameracaldaia
26-12-2013, 17:32
un cd musicale finito con tanto di scatolo foglio illustrativo non arriva a piu di 5 euri
quando suonavo ho parlato con un produttore musicale ed a quei tempi finito costava 3,50 euri
sto parlando di circa dieci anni fa
jackal21
27-12-2013, 00:02
A questo punto scaricare copie di un qualsiasi film, album audio,ecc diventa legale, perche' si paga gia questo "equo compenso" quindi non dovrebbe essere pagato nient'altro, visto che si devono sborsare soldi perche' potenzialmente l'hdd serve a contenere materiale coperto da diritti d'autore, automaticamente viene pagato questo diritto al momento dell'acquisto.
A questo punto scaricare copie di un qualsiasi film, album audio,ecc diventa legale, perche' si paga gia questo "equo compenso" quindi non dovrebbe essere pagato nient'altro, visto che si devono sborsare soldi perche' potenzialmente l'hdd serve a contenere materiale coperto da diritti d'autore, automaticamente viene pagato questo diritto al momento dell'acquisto.
No, paghi per poter effettuare una copia privata di quanto hai già acquistato. Diversamente sarebbe stato un "appoggio" alla pirateria.
Pier2204
27-12-2013, 11:40
bene, quando entrerà in vigore tutti si sentiranno più tranquilli scaricando canzoni piratate, e chi già non lo fa sarà invitato a farlo. Tu, ragazzo che salvi le foto sull'HD esterno, mettici anche 5 film scaricati da emule per ottimizzare la spesa per l'acquisto dell'HD!! ;)
L'equo compenso non ti da diritto comunque ad avere canzoni piratate, in sostanza la tassa non sostituisce il diritto d'autore.
Ergo, tutti soldi spremuti per mantenere la macchina burocratica Italiana, che come un mostro degli abissi divora tutto quello che gli capita a tiro.
Pier2204
27-12-2013, 11:51
PER NON DIMENTICARE l'AUTORE INIZIALE .. si definisce poeta.. :asd:
http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/f/fa/Bondi.jpg/360px-Bondi.jpg
direi che l'equo compenso somiglia molto a questa tassa che c'è nel filmato...
http://www.youtube.com/watch?v=oODisCdWnf8#t=89
PER NON DIMENTICARE l'AUTORE INIZIALE .. si definisce poeta.. :asd:
si può sempre rimediare agli errori altrui, ma qui mi sa che si peggiora
:O Ah, Da http://www.festademocratica.it/doc/263566/convenzione-siae-2014.htm
Quest'anno, in considerazione del perdurare della grave crisi economica, la S.I.A.E ha deciso di non apportare aumenti ai compensi, lasciando invariate le tariffe.
Althotas
28-12-2013, 16:29
:O Ah, Da http://www.festademocratica.it/doc/263566/convenzione-siae-2014.htm
Ma lo "sconto" lo hanno fatto solo a quelli del PD? Non ho capito bene la faccenda nelle 4 righe di quell'articolo, ma la cosa non mi sorprenderebbe affatto, dal momento che il primo firmatario dei nuovi aumenti è quel "personaggio" del PD che avevo indicato giorni fa.
:O È da verificare ma penso a tutti, visto che poi hanno, appunto, aumentato a noi (che non contiamo nulla) altri, visto che evidentemente il "perdurare della grave crisi economica" vale solo per loro :D
Giusto per dire la mia.
L'equo compenso è nato per risarcire gli artisti di un diritto garantito dalla legge italiana. Ovvero quello di consentire ad ogni acquirente di un qualsiasi contenuto multimediale di effettuare una propria copia dell'opera in questione, per uso strettamente privato.
A meno che questa operazione non violi i sistemi di protezione volti ad impedire la copia stessa. Il che, in teoria, restringe il diritto alla sola musica. Quindi, la totalità delle utenze di strumenti digitali e/o informatici, è vessata da un imposta che gli consente di esercitare un diritto che in pratica non può esercitare...
Con la beffa che magari paghi i diritti una volta (servizio di streaming) e balzello sul prodotto che ti serve per visualizzare il diritto sopra pagato.
Il che appare oltre che ridicolo, profondamente ingiusto e, in ultima analisi, illegale.
Cioè, se la legge mi garantisce il diritto ad effettuare una copia per uso personale... fatemi pagare questo diritto sul supporto originale! E chiuso il discorso! Aspetta... no, non si può fare, che se aumento gli originali di 0,5€ mi calano le vendite e a sti scrocconi che scaricano non riesco più a estorcere una ceppa...
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