View Full Version : Gli HD nei SO virtualizzati in linux
superpaolina
16-12-2013, 07:35
Ho ubuntu e ho virtualizzato windows con virtualbox.
Non riesco a capire le differenze ntfs, fat, fat32... ecc
Linux l'ho installato due giorni fa, vedete voi :)
Di solito imparo provando ma ho paura che se collego il mio hd esterno rischio di perdere i dati.
- https://help.ubuntu.com/community/LinuxFilesystemsExplained
superpaolina
16-12-2013, 13:29
Uffiii, carissimo grazie ma non capisco ;(
Non perchè è in iglese, ma perchè è difficile.
Ci vorrebbe una nozioncina terra terra.
Come posso organizzare il mio hard disk in un notebook con dual boot linux e windows e con un'altra partizione per metterci solo dati da ambo due i SO e per usarli pure sul mac (tramite un hd esterno)??
Il modo piu' semplice per non saperne niente?
Ti compri un NAS, e usi un filesystem di rete: http://www.amazon.it/s/ref=nb_sb_noss?__mk_it_IT=%C3%85M%C3%85%C5%BD%C3%95%C3%91&url=search-alias%3Daps&field-keywords=nas
E funziona con linux, win e osx.
Oppure usi uno di quei servizi tipo dropbox per poca roba, e al massimo una chiavetta USB (che e' in FAT) che pero' e' molto fragile.
...se no bella mia bisogna sciappinare sia per mettelo su che per tenerlo in piedi :muro:
prenditi un HD esterno USB formattato in vfat (fat32) e ti passa la paura.
prenditi un HD esterno USB formattato in vfat (fat32) e ti passa la paura.
See... Prova a mettere qualche centinaio di gigabytes su un hd removibile con FAT e vedi quanto ci mettere a perdere i dati.
Non ha un journal, la prima volta che stacca / spegne il sistema senza un flush scassa il fs, non tiene permessi e privilegi qundi non ci puo' mettere progammi ma solo dati...
Spendi 20/30 euro in piu' di un hd usb e prendine uno con una porta di rete: cosi' potrai avere sul disco un filesystem decente e c'e' un software che serve appunto pe condividere i dati.
superpaolina
24-12-2013, 17:21
Cosa dite di quello che dice veej?
Ci spieghi meglio di cosa si tratta?
Io preferirei di gran lunga avere i miei dati su ext4 che in ntfs, nell'ottica di dover poi accedere a questi tramite sistemi operativi diversi (tra cui OSX), tramite emulazione di controller sata o libvirt che devono interagire con un filesystem (ntfs) bastardo mal documentato e supportatpo rispetto ai nativi.
E sottolineo il fatto che tu vuoi acedere agli stessi dati tramite macchine virtuali, tra le quali OSX. Le macchine virtuali gia' sono strambe di loro, poi tipicamente sono piu' istanze che vogliono accedere agli stessi dati con tutti i problemi del caso, come nel tuo caso hanno diverse preferenze con filesystenm diversi.
Per questi motivi il modo preferito per propinare dati alle VM e' un filesystem di rete: un layer di astrazione sul filesystem che si occupa di accessi multipli, sa gestire disconessioni, privilegi e permessi su sistemi che possono avere diversi sistemi di autenticazione e tabelle di utenti / gruppi.
Perche' le macchine virtuali possono far casini a caricare FS a loro non familiari direttamente, speialmente se sono mal documentati e prevedibili come NTFS. Poi possono avere problemi di prestazioni: usare libvirt per accedere ntfs? No grazie!
Invece nessuna macchina virtuale ha problemi ad accedere alla rete, e tutti gli os possono accedere a CIFS / NFS / protocolli scemi per accedere a documenti multimediali presenti su un NAS.
Quindi se devi devi comunque comprarti un disco esterno tanto vale che spendi qualche decina di euro in piu' e prendi un NAS, per altro se non ti scofiffera usarlo come storaggio di rete potrai sempre utilizzare direttamente il disco.
Ma ti avverto: se sei poco esperta montare una risorsa di rete su una macchina virtuale e' cosa relativamente semplice e conosciuta, mentre montare un NTFS contemporaneamente su linux e OSX ti espone a dinamiche di gestione delle UID|GID non particolarmente amichevoli, oltre a maggiore probabilita' di scassare tutto e perdere dei dati ogni volta che una singola macchina virtuale fa casino a basso livello.
Poi se te vuoi risparmiare al massimo, i dati li puoi anche perdere perche' non sono importanti, oppure ti vuoi mettere a studiare come partizionare, ridimensionare e spostare partizioni e filesystem per accedere allo stesso disco con molteplici OS virtualizzati -> vai pure con NTFS o con un'utility che ti fa vedere ext2 su windows (OSX non dovrebbe avere problemi con ext2 suppongo).
ntfs-3g funziona bene
MA mantenere i privilegi di accesso degli utenti dei diversi sistemi operativi è piuttosto difficile.
devi impostare delle user maps per rendere noto a linux quali sono i privilegi degli utenti windows (più info qui http://www.tuxera.com/community/ntfs-3g-advanced/user-mapping/) in modo che linux non faccia disastri mettendo ogni file che modifichi di proprietà root :stordita:
e ci vogliono delle particolari opzioni di mount in fstab, che ora non mi ricordo.
c'è anche il problema che se usi l'ibernazione in windows, poi linux si rifiuta di usare il disco perché il FS non è stato "chiuso" correttamente.
qui dice che la soluzione è usare ntfsfix http://alexiobash.com/ntfs-partition-is-in-an-unsafe-state-linux-windows-88-1/ e che si può automatizzare.
secondo me è meglio evitare questi problemi ed usare un disco di rete (e tralaltro, ne vendo uno :spam:) o meglio un vero e proprio NAS
comunque la risposta alla tua domanda riguardo al dual boot sarebbe:
HD interno
- partizione primaria ext2 per il bootloader (fat32 se EFI)
- partizione primaria ntfs per windows
- partizione primaria
. partizione estesa ext4 per linux
. partizione estesa swap facoltativa
. partizione estesa ext4 per /home facoltativa
- partizione primaria ntfs per i dati (ma non /home)
HD esterno
- partizione ntfs
invece per accedere ai dati dal windows virtualizzato non serve che tocchi i file system.
basta che condividi le cartelle che ti servono (in virtualbox l'opzione si chiama shared folders), e queste appariranno come risorse di rete nella macchina virtuale
ciao
Bravo v1nline, per me hai centrato il problema.
Se uno non vuole sciappinare troppo si prende un NAS esterno su cui gira nativamente un software di condivisione di rete che si occupa di privile gi e amenita.
Se invece uno vuole hackerare un po' puo' usare un software di condivisione tipo samba/nfs da far girare sulla workstation per rendere disponibile i fari FS alle macchine virtuali locali. E se Virtualbox lo fa adeguatamente di default potrebbe essere la soluzione definitiva.
Gli utenti *unix faranno bene a predere l'abitudine di darsi delle UID/GID costanti in /etc/passwd per i propri utenti soliti, tipo sopra al 2000, perche' l'alternativa di un sistema di autenticazione centralizzato (LDAP) potrebbe essere eccessiva per una micro LAN con 3 utenti in croce.
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