Joe Foker
18-05-2002, 15:26
18 maggio 2002
Il Regno Unito è uno dei paesi europei dove il consumo di SMS è maggiore. I messaggi sono ormai diventati croce e delizia del popolo anglosassone, particolarmente dei giovani. Due significativi esempi arrivano proprio in questi giorni. Il primo riguarda un ragazzino di 14 anni, che dopo aver ricevuto in regalo un telefonino dal padre, corredato di abbonamento telefonico, ha cominciato a spedire centinaia e centinaia di SMS, in media 80 al giorno. In un solo mese il ragazzo ha spedito qualcosa come 2500 messaggi ad amici, parenti e conoscenti.
Quando il gestore ha notificato la bolletta al genitore, questi era a dir poco incredulo e pensava si trattasse di un errore, dato che ammontava a qualcosa come 420 Euro. Alla richiesta del dettaglio delle chiamate effettuate, il poco attento signore inglese si è visto recapitare un fax lungo 38 pagine, pieno zeppo di notifiche di SMS. Ovviamente il tutto poteva essere facilmente evitato se il signore avesse comprato una scheda prepagata al figlio invece di dargli un abbonamento.
Il secondo esempio della pervasività degli SMS riguarda stavolta la scuola. Il Ministero della Pubblica Istruzione britannico sta seriamente pensando, infatti, di recapitare i risultati degli esami di fine anno via SMS, piuttosto che tramite la normale posta. Il tutto farebbe risparmiare diversi soldi alle casse dello stato e sarebbe oltretutto più comodo per gli studenti stessi. Il problema è raccogliere oltre 4 milioni di numeri telefonici di studenti. Inoltre da tale numero andrebbero escluse le SIM prepagate, la grande maggioranza di quelle in circolazione, in particolar modo tra i giovanissimi. Il piano è stato, quindi, rallentato da tali problematiche, ma non è detto che in futuro non possa essere attuato, magari congiuntamente al vecchio sistema, quantomeno inizialmente.
Il Regno Unito è uno dei paesi europei dove il consumo di SMS è maggiore. I messaggi sono ormai diventati croce e delizia del popolo anglosassone, particolarmente dei giovani. Due significativi esempi arrivano proprio in questi giorni. Il primo riguarda un ragazzino di 14 anni, che dopo aver ricevuto in regalo un telefonino dal padre, corredato di abbonamento telefonico, ha cominciato a spedire centinaia e centinaia di SMS, in media 80 al giorno. In un solo mese il ragazzo ha spedito qualcosa come 2500 messaggi ad amici, parenti e conoscenti.
Quando il gestore ha notificato la bolletta al genitore, questi era a dir poco incredulo e pensava si trattasse di un errore, dato che ammontava a qualcosa come 420 Euro. Alla richiesta del dettaglio delle chiamate effettuate, il poco attento signore inglese si è visto recapitare un fax lungo 38 pagine, pieno zeppo di notifiche di SMS. Ovviamente il tutto poteva essere facilmente evitato se il signore avesse comprato una scheda prepagata al figlio invece di dargli un abbonamento.
Il secondo esempio della pervasività degli SMS riguarda stavolta la scuola. Il Ministero della Pubblica Istruzione britannico sta seriamente pensando, infatti, di recapitare i risultati degli esami di fine anno via SMS, piuttosto che tramite la normale posta. Il tutto farebbe risparmiare diversi soldi alle casse dello stato e sarebbe oltretutto più comodo per gli studenti stessi. Il problema è raccogliere oltre 4 milioni di numeri telefonici di studenti. Inoltre da tale numero andrebbero escluse le SIM prepagate, la grande maggioranza di quelle in circolazione, in particolar modo tra i giovanissimi. Il piano è stato, quindi, rallentato da tali problematiche, ma non è detto che in futuro non possa essere attuato, magari congiuntamente al vecchio sistema, quantomeno inizialmente.