Redazione di Hardware Upg
23-05-2013, 08:52
Link alla notizia: http://www.businessmagazine.it/news/intel-piu-ricerca-e-piu-varia-oltre-i-10-nanometri_47121.html
Il futuro oltre i 10 nanometri è nebuloso: Intel avverte che è necessario differenziare la ricerca, per poter portare avanti parallelamente più strade che possano consentire il prosieguo della legge di Moore
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Ottima strategia, è la base per proporre ottimi prodotti all'utenza. Sono contento di leggere che non si va verso un'unica strada ma se ne sondano di diverse.
AleLinuxBSD
23-05-2013, 19:01
Ottima strategia, è la base per proporre ottimi prodotti all'utenza. Sono contento di leggere che non si va verso un'unica strada ma se ne sondano di diverse.
Diciamo che nessuno ha la sfera di cristallo per sapere in anticipo quale strada percorrere per il raggiungimento dell'obiettivo prefisso quindi più che di strategia parlerei di semplice necessità abbinata a buon senso (elemento più unico che raro di questi tempi ...).
Per il resto però io non sono così convinto che risulti davvero impellente e determinante riuscire a sviluppare processi produttivi ancora più miniaturizzati per "salire a più alte vette".
Da un punto di vista meramente hardware, a parità di processo produttivo, Arm ha dimostrato che è possibile ottenere un rapporto prezzo/prestazioni/consumi migliore, poi ci sarebbe pure il discorso di aumentare l'efficienza delle connessioni tra i vari componenti del Pc e l'importante parte software (1) che, pur essendo spesso determinante per riuscire ad usare al meglio un determinato hardware, risulta sempre languire, in ritardo.
Poi, si spera, che prima o poi pure il sonnolento settore delle batterie si risvegli dal suo torpore, in modo da ottenere soluzioni migliori, sia al livello di capacità, che di costi, in modo da rendere meno importante, pure nel segmento dei dispositivi portatili, il problema dell'autonomia delle batterie, dove l'attuale esigenza di miniaturizzazione risulta più sentita proprio perché è il modo relativamente più "semplice", per ridurre il problema.
In tutto questo speriamo però che i vari Governi non si facciano influenzare dalle lobby (intel o simili) per finanziare indirettamente questo tipo di progetti, quanto meno nel caso questi prodotti non risultino necessari oppure impiegati male.
Per dire un conto è usare certe potenze di calcolo per previsioni del tempo e simili, cioè ad usi civili, ben diverso è il caso per impieghi di tipo militare oppure, magari, spionistico per l'elaborazione di informazione privata, con buona pace a vari diritti ...
Giusto per decriptare la frase "percezione dei Governi" dell'articolo.
1) Sia al livello di software realmente ottimizzati per l'uso di sistemi multi-core che per l'uso delle Gpu.
rockroll
24-05-2013, 03:48
Intel sta raschiando il fondo del barile!
Lo dissi tempo fa, e ne sono sempre più convinto oggi.
Sopratutto direi che non merita assolutamente continuare a raschiare, a prezzo di notevoli costi non suffragati da alcuna certezza, per ottenere miglioramenti ormai marginali: e perDIo, cosa costa ad Intel abbandonare le sua immensa presunzione (come in realtà accenna a fare) e smetterla con la fissazione della legge di Moore: è una battaglia che ormai combatte solo contro se stessa, e che è destinata a procurarle solo problemi e perdite.
Ben diverso è il discorso della pura ricerca, che non ha gli obiettivi commerciali che Intel ha sempre avuto, come hanno sempre dimostrato le sue politiche più o meno pulite.
Quando la pura ricerca, anche da parte di Intel ma certo non solo di lei, libera da pressanti scopi di ritorni economici a breve termine, avrà individuato qualcosa di totalmente nuovo su cui basare l'HW del futuro, inizierà per tutto il settore a livello mondiale e no solo per Intel una nuova fase di produzione, che non mi meraviglierà se porterà a valori di un altro ordine di grandezza, e magari a trend di crescita esponenziali, altro che la vetusta legge di Moore.
Se intel ne fa una questione di principio a rispettare suddetta legge sulle attuali tecnologie, va a finire che si svena inutilmente.
Ma daltronde, che si sveni o meno, arrivati al limite fisico delle tecnologie sulle quali insiste, non potrà che farsi raggiungere da una concorrenza che si sta facendo più agguerrita, e che non potendo contare sull'avanguardia tecnologica di produzione raggiunta da Intel, ha dovuto trovare altre soluzioni, essenzialmente architetturali, per poter in qualche modo competere.
A meno di una qualche improvvisa ed inopinabile scoperta nei suoi laboratori di ricerca prima che si costituisca un consorzio mondiale che proceda su questa strada, Intel è destinata a perdere tutto il vantaggio fin qui in un modo o nell'altro acquisito.
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