Redazione di Hardware Upg
21-05-2013, 07:01
Link alla notizia: http://www.businessmagazine.it/news/cloud-in-azienda-il-66-dei-dipendenti-lo-usa-senza-autorizzazione_47088.html
Una ricerca VMware mette in luce come i servizi cloud siano richiesti dai dipendenti dell'azienda a tal punto da spingerli ad aggirare i dettami del dipartimento IT
Click sul link per visualizzare la notizia.
avvelenato
21-05-2013, 10:43
Tutto ciò dimostra solo la scarsa elasticità dei dirigenti nei reparti IT delle aziende italiane, e nei reparti non IT che dovrebbero convogliare adeguati finanziamenti e pressioni sull'informatizzazione. Nella mia azienda la burocrazia interna è talmente lenta che lo staff si autocostruisce i tool necessari per le varie analisi: chi si studia access a casa, chi smanetta con excel, chi utilizza google maps, ecc.
I risultati ci sono, ma a costo di inefficienze, perdite di dati, di tempo, e di qualità.
La ricerca di VmWare poteva cercare di quantificare questi costi, in quanto un servizio cloud certificato è in grado di mantenere un livello qualitativo costante, verificato e misurabile, senza spese occulte, e quindi semplificare la gestione economica del budget it. Quantificare il costo del servizio "clandestino" infatti è semplice, ma è estremamente più difficoltoso quantificare quanto costi utilizzare un servizio non supportato dal reparto IT (e quindi senza escalation operativa in caso di comportamenti inattesi o indesiderati, e quindi in ultima istanza l'improvvisazione del personale su compiti squisitamente attinenti alla sfera IT).
... Quantificare il costo del servizio "clandestino" infatti è semplice ...
resterebbe da capire quanto questo costo clandestino pesi sul dipendente o se passi comunque per l'azienda ... :mbe:
nel secondo caso il reparto acquisti si ritroverebbe a far passare tipo 10 acquisti di soluzioni cloud, magari neanche tutte utilizzate al 100% .. in quel caso è uno spreco incredibile
ma temo che potrebbe trattarsi dell'altra opzione ...
Ne ho la prova sotto gli occhi ormai da tempo.
Molto spesso lo si fa senza nemmeno pensare al fatto che si tratti di qualcosa di "sbagliato".
avvelenato
21-05-2013, 18:19
resterebbe da capire quanto questo costo clandestino pesi sul dipendente o se passi comunque per l'azienda ... :mbe:
nel secondo caso il reparto acquisti si ritroverebbe a far passare tipo 10 acquisti di soluzioni cloud, magari neanche tutte utilizzate al 100% .. in quel caso è uno spreco incredibile
ma temo che potrebbe trattarsi dell'altra opzione ...
Io parlo di costi aziendali occulti: quanto costa ad un ufficio perdere tutta una giornata di raccolta dati perché anziché avere un servizio strutturato di data entry si ricorre, ad esempio, a un foglio di calcolo condiviso su google drive creato da qualche ing. gest. dei miei stivali, e qualche capra inavvertitamente lo cancella?
Io ste cose le vivo ogni giorno, vedo colleghi inserire 3 o 4 volte gli stessi dati su fogli di calcolo e gestionali su intranet differenti, che puntualmente non funzionano, ogni tanto qualcuno mi chiama dicendo "ma come mai quel file tal dei tali è sparito?", e io "boh, se qualcuno l'ha cancellato io che ci posso fare".
Il mio lavoro benché venga definito "sistemista" è per lo più da tecnico, oggi c'ho il dente avvelenato perché mi sono dovuto installare 40 drivers di una stampante del menga su 40 client differenti, e per fortuna che con un pochino di smanettamento sono riuscito a scriptare la cosa in larga parte. Il mio referente poi mi ha "cazziato" perché giustamente dice che non sta né in cielo né in terra che in un'azienda delle mie dimensioni (non è una PMI) un povero cristo si debba installare centinaia di software a manella (ovviamente la formazione it è quasi una parolaccia da me, quindi il fatto che sappia scrivere qualche boiata sulla cmd o in vbs è una mera casualità), e visto che nessuno del reparto IT (di cui io non faccio parte, pur essendo almeno a parole "sistemista") ha provveduto alla software delivery avrei dovuto far emergere l'inerogabilità del servizio di stampa, secondo le policy aziendali.
Questo c'entra poco con l'argomento dell'articolo ma molto col fatto che chi deve lavorare, e non ha gli strumenti, tende ad arrangiarsi, e il fatto che in italia l'arrangismo sia maggiore che in altri paesi non dev'essere un motivo di vanto ma di preoccupazione.
Scusate l'incarognimento, sto giusto meditando se valga la pena iniziare a fare sciopero bianco (ovvero rispetto pedissequo delle regole aziendali, al limite del fanatismo, con tanto di timbratura precisa al minuto) o semplicemente cercare un nuovo lavoro.
Scusate l'incarognimento, sto giusto meditando se valga la pena iniziare a fare sciopero bianco (ovvero rispetto pedissequo delle regole aziendali, al limite del fanatismo, con tanto di timbratura precisa al minuto) o semplicemente cercare un nuovo lavoro.
... il fatto che in italia l'arrangismo sia maggiore che in altri paesi non dev'essere un motivo di vanto ma di preoccupazione.
vorrei quotarti in toto ... ma mi riduco a questi pezzetti .. ma hai tutta la mia comprensione !!!
io alla fine il mestiere l'ho cambiato, faccio lo psicologo .. e ogni tanto nel mio "nuovo mondo", quando si viene a sapere ciò che facevo prima, mi si chiede perché ho cambiato ... tra l'altro molti vedendo l'aura mistica e sciamanica del "tecnico" sono convinti che queste figure guadagnino stipendi da capogiro ... quando poi finisce la disquisizione di quanto sia strana la mia scelta chiedono se posso dargli una occhiata al pc ... gratis ovviamente
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