View Full Version : Programmazione,quali sono i settori piu in voga?
hollywoodundead
04-05-2013, 10:05
Volevo chiedere per semplice curiosità quali sono i campi o i settori dove c'è una maggiore richiesta di programmatori (indipendentemente dal linguaggio utilizzato) e che secondo voi nel futuro tenderà ad aumentare anzichè a diminuire.Insomma il settore su cui vale la pena investire per il futuro e quelli che invece tenderanno ad eclissarsi.Tra i settori che mi vengono in mente,sicuramente ne dimenticherò qualcuno,penso a quello industriale,finanziario e bancario,mobile apps
,telecomunicazioni,database etc..mi piacerebbe sentire anche pareri da chi lavora proprio nel settore :)
Io invece volevo chiedere quali sono i settori MENO considerati e che quindi hanno più richiesta e maggior compenso.
Inviato dal mio Galaxy Nexus con Tapatalk 2
hollywoodundead
04-05-2013, 10:24
Io invece volevo chiedere quali sono i settori MENO considerati e che quindi hanno più richiesta e maggior compenso.
Inviato dal mio Galaxy Nexus con Tapatalk 2
Ci tengo a precisare che non mi riferisco solo al mercato italiano ma anche al mercato europero in generale,in particolare quello del nord europa.
xphone Sicuramente i settori che sono meno richiesti dai programmatori (causa possibilità,non per altro) sono quelli che richiedono la specializzazione,ma sono pochi i posti di questo tipo.Non c'è dubbio che il compenso è ai massimi livelli.
Mentre invece quello che intendo io è diverso :) .Cioè,vorrei capire quali sono i settori che avranno piu successo nel futuro (quindi che ti permetteranno di avere una certa stabilità contrattuale in quel campo) piuttosto che settori che nei prossimi anni non avranno grandi possibilità di sviluppo.Ad esempio a londra da quello che leggo in giro,il settore delle applicazioni per mobile (Android e iOS)va abbastanza forte,come anche quello bancario.Ma sono vere queste voci?e sopratutto è un successo momentaneo quello delle apps per mobile o ha anche un futuro vero e proprio?
il COBOL va un casino quest'anno (cit)
secondo me ci sarà sempre richiesta in tutti i settori e in tutte le tecnologie, cobol nel bancario, objective c nel mobile, python/ruby nelle app web, etc etc
The_ouroboros
04-05-2013, 10:32
Hai una palla di cristallo? Cmq conoscenze specifiche sono sempre ben pagate
Inviato dal mio Sony Xperia P
hollywoodundead
04-05-2013, 11:05
Hai una palla di cristallo? Cmq conoscenze specifiche sono sempre ben pagate
Inviato dal mio Sony Xperia P
No che palla di cristallo :P..ci sarà un settore piu richiesto di un altro dal mercato dove non si debba andare avanti sempre con contratti a progetto ma ci si possa costruire un rapporto di lavoro di lunga durata (non a tempo inderterminato) che non duri sempre i soliti 6 mesi.
Volevo chiedere per semplice curiosità quali sono i campi o i settori dove c'è una maggiore richiesta di programmatori (indipendentemente dal linguaggio utilizzato) e che secondo voi nel futuro tenderà ad aumentare anzichè a diminuire.Insomma il settore su cui vale la pena investire per il futuro e quelli che invece tenderanno ad eclissarsi.
Prova a leggere questo report della mia scuola di provenienza, che tratta del come hanno ristrutturato il curriculum in vista delle necessità odierne e future:
http://reports-archive.adm.cs.cmu.edu/anon/2010/CMU-CS-10-140.pdf
e anche http://www.cmu.edu/news/archive/2011/May/may2_introcompsci.shtml
Concorrenza, logica e processi di verifiche "semi-formali"/formali e parallelismo nel software sono quello in cui sono più o meno direttamente immerso da un 6 anni a questa parte. Con mia grande sorpresa, la stragrande maggioranza degli ingegneri/informatici/matematici/practitioners del software a vari livelli continua ad essere *a zero* al riguardo - in troppi sono ancora fermi sulle più banali questioni di SWE e testing e giù di lì. Ne risulta che, tanto per i big players quanto per le piccole realtà d'avanguardia, è difficile ingaggiare le persone giuste (leggi: ottime posizioni su progetti interessanti con condizioni di lavoro e compensi ben sopra la media possono restare scoperti anche per parecchio tempo...). Se fossi uno studente, un junior o stessi cercando dove investire in termini di conoscenze a lungo termine, quelli sono gli ambiti che sicuramente preferirei in quanto a giusto compromesso tra soddisfazioni personali e ritorno economico-professionale.
Sul punto Italia e nord-europa, per me la questione non si pone nemmeno - quando lavoro in Italia lo faccio solo temporaneamente e a condizioni/contratto per l'appunto nord-europei (tedesco prima, ora francese).
pabloski
04-05-2013, 16:00
http://www.cmu.edu/news/archive/2011/May/may2_introcompsci.shtml
Ah, questo farà girare i cocomeri a parecchi sostenitori del "il C è una scelta sbagliatissima per chi inizia a programmare" :D
hollywoodundead
04-05-2013, 17:56
Prova a leggere questo report della mia scuola di provenienza, che tratta del come hanno ristrutturato il curriculum in vista delle necessità odierne e future:
http://reports-archive.adm.cs.cmu.edu/anon/2010/CMU-CS-10-140.pdf
e anche http://www.cmu.edu/news/archive/2011/May/may2_introcompsci.shtml
Concorrenza, logica e processi di verifiche "semi-formali"/formali e parallelismo nel software sono quello in cui sono più o meno direttamente immerso da un 6 anni a questa parte. Con mia grande sorpresa, la stragrande maggioranza degli ingegneri/informatici/matematici/practitioners del software a vari livelli continua ad essere *a zero* al riguardo - in troppi sono ancora fermi sulle più banali questioni di SWE e testing e giù di lì. Ne risulta che, tanto per i big players quanto per le piccole realtà d'avanguardia, è difficile ingaggiare le persone giuste (leggi: ottime posizioni su progetti interessanti con condizioni di lavoro e compensi ben sopra la media possono restare scoperti anche per parecchio tempo...). Se fossi uno studente, un junior o stessi cercando dove investire in termini di conoscenze a lungo termine, quelli sono gli ambiti che sicuramente preferirei in quanto a giusto compromesso tra soddisfazioni personali e ritorno economico-professionale.
Sul punto Italia e nord-europa, per me la questione non si pone nemmeno - quando lavoro in Italia lo faccio solo temporaneamente e a condizioni/contratto per l'appunto nord-europei (tedesco prima, ora francese).
Quindi secondo te bisognerebbe approfondire maggiormente il C come linguaggio di programmazione di medio livello e non specializzarsi troppo su linguaggi come il java che in un certo senso ti fanno vedere il codice in modo astratto e non tanto vicino al linguaggio macchina?
Per quanto riguarda i settori,sicuramente quello da te citato ha delle potenzialità enormi,ma per me comune mortale che ho una certa passione per le web e le mobile applications,credi che questi due settori avranno un futuro roseo come lo stanno avendo in questi ultimi anni?
beh, buttarsi nella programmazione nel settore PIU' affollato è esattamente il modo migliore per trovarsi un lavoro sottopagato :D
IMO l'unico modo per rischiare di avere una carriera (oggi non è più garantito nulla, manco se sei espertissimo) è specializzarsi in qualcosa dove puoi dire di valere più della massa che segue le mode.
Ad es. negli ultimi anni il mercato delle Apps è stato quello con la maggior crescita, e oggi il settore è paragonabile a quello dei siti web negli anni 2000... decine e decine di "programmatori" che sanno tirare assieme roba in ObjC fanno apps per un tozzo di pane.
Per cui boh, ti consiglio di scegliere il settore dove pensi di essere più bravo :D
@pabloski C oggi è un linguaggio pessimo per iniziare o anche per fare qualsiasi programma, così come lo è Assembly.
Però imo chi vuole lavorare come programmatore DEVE approfondire le sue conoscenze imparando e usando il C prima o poi, altrimenti rimane uno "scripter" incapace di fare scelte tecniche fondate che coda a botte di "best practices". E se ne vedono tanti eh.
cdimauro
05-05-2013, 06:42
Ah, questo farà girare i cocomeri a parecchi sostenitori del "il C è una scelta sbagliatissima per chi inizia a programmare" :D
Direi proprio di no. Come si suol dire, una rodine non fa primavera, e la scelta di un'università, per quanto prestigiosa, non può certo rappresentare il punto di riferimento da seguire, altrimenti potrei citarti il MIT e il fatto che abbiano introdotto Python qualche anno fa per il corso di introduzione alla programmazione.
Si tratta di una scelta che ha delle sue motivazioni, se hai letto attentamente il link in questione, che è percepibile già dal sotto titolo ("New Curriculum Emphasizes Parallel Computation") e dalle prime battute ("The new courses reflect a more rigorous approach to developing reliable software and a greater emphasis on parallel computation", "Computation’s central and growing role in science, the arts and commerce").
Peraltro è interessante notare questo aspetto:
"Students in that class use a subset of the C programming language and learn to annotate, or write “contracts,” for each step in their programs. Pfenning said annotating code is not a new idea, but it is now being taught at the freshman level because it enables students to quickly find bugs in their programs."
che è abbastanza eloquente.
Comunque puoi sempre chiedere a van9 la sua opinione riguardo al corso introduttivo alla programmazione. ;)
fosse per me all'università programmazione 1 dovrebbe essere c. ora tendenzialmente usano insegnare java, e ci si è arrivati passando direttamente dal turbo pascal. il problema è che quasi sempre dipende tutto dai docenti, e anche loro non è che si aggiornino con frequenza.. purtroppo
cdimauro
05-05-2013, 14:20
Io, invece, suggerisco un po' di sano linguaggio macchina: non c'è niente di meglio per sfruttare al massimo un'architettura. Basta stamparsi o recuperare una buona opcode table come riferimento per le istruzioni, e una calcolatrice per effettuare i calcoli dei salti relativi (col tempo poi, non servirà nemmeno questa, perché si farebbe tutto a mente).
Non serve altro, a parte i rotoli di carta igienica per chi ama la carta, oppure un qualunque editor di testo anche primordiale per digitare le sequenze di digit in binario o esadecimale, a scelta.
Se sopravviv, ehm, se finisci il corso puoi star sicuro che potrai affrontare qualunque problema che ti si ponga davanti. :fagiano:
Io, invece, suggerisco un po' di sano linguaggio macchina: non c'è niente di meglio per sfruttare al massimo un'architettura. Basta stamparsi o recuperare una buona opcode table come riferimento per le istruzioni, e una calcolatrice per effettuare i calcoli dei salti relativi (col tempo poi, non servirà nemmeno questa, perché si farebbe tutto a mente).
Non serve altro, a parte i rotoli di carta igienica per chi ama la carta, oppure un qualunque editor di testo anche primordiale per digitare le sequenze di digit in binario o esadecimale, a scelta.
Se sopravviv, ehm, se finisci il corso puoi star sicuro che potrai affrontare qualunque problema che ti si ponga davanti. :fagiano:
hai ragione, ma assembly si fa in architettura degli elaboratori,e non in programmazione (è già così). effettivamente ha senso, anche se poi il progetto che ti fanno sviluppare, invece che una qualche routine per un distributore di caffè o per una lavatrice, è un programma che calcoli i numeri romani su piattaforma mips2000..... ahhhhhhhhhhh
ingframin
06-05-2013, 11:31
hai ragione, ma assembly si fa in architettura degli elaboratori,e non in programmazione (è già così). effettivamente ha senso, anche se poi il progetto che ti fanno sviluppare, invece che una qualche routine per un distributore di caffè o per una lavatrice, è un programma che calcoli i numeri romani su piattaforma mips2000..... ahhhhhhhhhhh
:muro: :D
Il buon Cesare era ironico mi sa... :sofico:
Io non credo che valga la pena seguire le mode invece, e' molto piu' salutare un corso fatto bene che faccia capire la teoria
in modo indipendente dal linguaggio.
Una volta capito come "gira il mondo" non e' affatto difficile saltare da un linguaggio all'altro o da una tecnologia all'altra nel momento del bisogno.
Io ho studiato Java il primo anno di universita' e un pochino di assembler.
Nel corso della mia carriera ho programmato in C (microcontrollori e DLL per qindows), Python (un po' di tutto, dalla programmazione di rete all'interfacciamento con gli strumenti alle GUI), Matlab (Sia programmi per interfacciare strumenti che elaborazione dati).
Non ho mai seguito alcun corso specifico ma non ho mai avuto difficolta' a passare dall'uno all'altro.
Onestamente la cosa migliore per emergere dalla massa e' cercare di dare il massimo e avere una solidissima preparazione teorica.
Il resto sono per lo piu' chiacchiere.
E io non ho manco studiato informatica...
Quindi secondo te bisognerebbe approfondire maggiormente il C come linguaggio di programmazione di medio livello e non specializzarsi troppo su linguaggi come il java che in un certo senso ti fanno vedere il codice in modo astratto e non tanto vicino al linguaggio macchina?
Per quanto riguarda i settori,sicuramente quello da te citato ha delle potenzialità enormi,ma per me comune mortale che ho una certa passione per le web e le mobile applications,credi che questi due settori avranno un futuro roseo come lo stanno avendo in questi ultimi anni?
Non è possibile aver letto il report e trarne che CMU insegni il C a chi non ha alcuna esperienza di programmazione e Computer Science. Come pure la tua conclusione sul perchè del dialetto C utilizzato nel corso 15-122 al posto di un eventuale Java, completamente arbitraria.
Se qualcuno dovesse effettivamente leggerlo e fosse interessato a discuterne, sono a disposizione.
Riguardo invece a quando scrivi "per me comune mortale", sono molto interessato a capire cosa effettivamente intendi con questo: se ti riferisci alle tue aspirazioni/inclinazioni/capacità/gusti/possibilità, combinazioni di queste o che altro.
cdimauro
06-05-2013, 14:14
:muro: :D
Il buon Cesare era ironico mi sa... :sofico:
Solo un pochino. :fiufiu:
Comunque non c'è niente di meglio della meccanica statistica per imparare a programmare. :O
The_ouroboros
06-05-2013, 14:29
Solo un pochino. :fiufiu:
Comunque non c'è niente di meglio della meccanica statistica per imparare a programmare. :O
brrrr.... ricordi da brivido.
Cmq è un pelo difficile prevedere il futuro.
Ciò detto, una buona conoscenza generale e una specifica non fanno male :D
cdimauro
06-05-2013, 14:48
Assolutamente sì. Un informatico che s'interessi soltanto del proprio orticello senza espandere le proprie conoscenze e aggiornarsi, a mio avviso rappresenta una contraddizione vivente.
Il problema è, come al solito, in che modo arrivarci. Come diventare dei buoni programmatori insomma. E lì credo che non ci sia storia: l'astrazione è la via maestra da seguire. ;)
Assolutamente sì. Un informatico che s'interessi soltanto del proprio orticello senza espandere le proprie conoscenze e aggiornarsi, a mio avviso rappresenta una contraddizione vivente.
Il problema è, come al solito, in che modo arrivarci. Come diventare dei buoni programmatori insomma. E lì credo che non ci sia storia: l'astrazione è la via maestra da seguire. ;)
purtroppo è vero ormai anche negli embedded si fà un ricorso massiccio all'OO
comunque una specializzazione che ha ancora molto richiesta un un buon guadagno è la programmazione di plc siemens anche se li devi appendere famiglia e amicizie al chiodo visto che si fà generalmente vita d'albergo
ingframin
06-05-2013, 15:28
Solo un pochino. :fiufiu:
Comunque non c'è niente di meglio della meccanica statistica per imparare a programmare. :O
Quello magari e' troppo ma un buon corso di elettronica digitale lo farei fare a tutti quelli che si occupano di informatica.
Tanti dei "misteri" di basso livello si dileguano quando sai come funziona un computer (processore, ram, bus vari, ecc...) e tanti vincoli diventano ovvi perche' non sono altro che un riflesso dei limiti fisici della macchina.
The_ouroboros
06-05-2013, 15:45
Quello magari e' troppo ma un buon corso di elettronica digitale lo farei fare a tutti quelli che si occupano di informatica.
.
questo mi manca in modo formale.
Informalmente negli anni qualcosa l'ho visto..:)
cdimauro
07-05-2013, 05:02
purtroppo è vero ormai anche negli embedded si fà un ricorso massiccio all'OO
Che non è certo un male. Alla fine si tratta di uno strumento che ha i suoi pregi e difetti, e sta al programmatore usarlo sapientemente per ottenere il "miglior" risultato possibile.
comunque una specializzazione che ha ancora molto richiesta un un buon guadagno è la programmazione di plc siemens anche se li devi appendere famiglia e amicizie al chiodo visto che si fà generalmente vita d'albergo
Perché stai sempre in giro coi clienti? E quando programmi? :p
Quello magari e' troppo ma un buon corso di elettronica digitale lo farei fare a tutti quelli che si occupano di informatica.
Tanti dei "misteri" di basso livello si dileguano quando sai come funziona un computer (processore, ram, bus vari, ecc...) e tanti vincoli diventano ovvi perche' non sono altro che un riflesso dei limiti fisici della macchina.
Buona parte si fa all'università nel classico corso di architettura degli elaboratori.
Oppure se, invece, hai avuto la fortuna di frequentare un buon ITIS, è possibile che un paio d'anni di elettronica digitale te li faccia. E magari in sistemi ti può capitare di studiare il funzionamento interno dello Z80.
Ma per iniziare siamo a un livello di astrazione troppo basso...
sempre se non vado ot, quindI quali sono le specializzazioni meno frequentate?
Inviato dal mio Galaxy Nexus con Tapatalk 2
sempre se non vado ot, uomini quindI quali sono le specializzazioni meno frequentate?
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che ha perso moltissimo e se ne parla anche meno, negli ultimi anni, ma c'è ancora un mondo sommerso che ne fa uso Cobol e RPG su AS400 per settori bancari, ospedalieri e grandi produzioni industriali
Che non è certo un male. Alla fine si tratta di uno strumento che ha i suoi pregi e difetti, e sta al programmatore usarlo sapientemente per ottenere il "miglior" risultato possibile.
non quando devi fare applicazioni hrt su micro che dire risicati è fargli un complimento :mad:
Perché stai sempre in giro coi clienti? E quando programmi? :p
la programmazione plc non si fà in ufficio si fà sull'impianto produttivo cina brasile india....
Buona parte si fa all'università nel classico corso di architettura degli elaboratori.
Oppure se, invece, hai avuto la fortuna di frequentare un buon ITIS, è possibile che un paio d'anni di elettronica digitale te li faccia. E magari in sistemi ti può capitare di studiare il funzionamento interno dello Z80.
Ma per iniziare siamo a un livello di astrazione troppo basso...
in rosso
ingframin
07-05-2013, 08:55
Se proprio uno vuole seguire le mode:
1) ho notato un fioccare di offerte di lavoro per programmatori C# ultimamente
2) Con Java non sbagli mai, c'e' sempre qualcosa
3) Ci sono un sacco di offerte per programmatori iOS e Android (quindi Objective C :Puke: e Java)
4) Nel mondo dell'elettronica invece programmatori C e C++ come se piovesse,
e se vuoi fare una cosa veramente figa la progettazione digitale e' anche ricercata (si "programma" in VHDL o Verilog o similare che sono linguaggi per descrivere un circuito, non sono linguaggi di programmazione come java o c eh...)
5) Spesso (ma piu' qui in Belgio che in Italia) escono offerte per programmatori Python, ma per lo piu' per applicazioni scientifiche (laboratori di aziende o universita') o web (in coppia con Django).
Valuta tu quello che ti piace di piu' e che Dio te la mandi buona :)
andrò contro corrente ma son dell'idea che uno debba studiare e focalizzarsi su quello che gli piace, a maggior ragione in un periodo di crisi come questo.
pabloski
07-05-2013, 10:41
Però ho notato che nessuno ha citato il settore della sicurezza informatica. Tra creatori di malware e combattenti anti-malware, c'è da fare bei dindini :D
The_ouroboros
07-05-2013, 10:49
Però ho notato che nessuno ha citato il settore della sicurezza informatica. Tra creatori di malware e combattenti anti-malware, c'è da fare bei dindini :D
sicurezza informatica non è solo quello ..... anzi... è la minima parte :D
Però ho notato che nessuno ha citato il settore della sicurezza informatica. Tra creatori di malware e combattenti anti-malware, c'è da fare bei dindini :D
troppo complicato entrarci, troppi pochi posti e troppo di nicchia (la maggior parte di loro sono tutti dei matematici con le sfere cubiche )
pabloski
07-05-2013, 13:33
sicurezza informatica non è solo quello ..... anzi... è la minima parte :D
questo è vero, ma per un programmatore quello è il muro più basso da superare
troppo complicato entrarci, troppi pochi posti e troppo di nicchia (la maggior parte di loro sono tutti dei matematici con le sfere cubiche )
anche questo è vero, ma bisogna sudare per avere un risultato :D
Direi proprio di no. Come si suol dire, una rodine non fa primavera, e la scelta di un'università, per quanto prestigiosa, non può certo rappresentare il punto di riferimento da seguire, altrimenti potrei citarti il MIT e il fatto che abbiano introdotto Python qualche anno fa per il corso di introduzione alla programmazione.
Si tratta di una scelta che ha delle sue motivazioni, se hai letto attentamente il link in questione, che è percepibile già dal sotto titolo ("New Curriculum Emphasizes Parallel Computation") e dalle prime battute ("The new courses reflect a more rigorous approach to developing reliable software and a greater emphasis on parallel computation", "Computation’s central and growing role in science, the arts and commerce").
Peraltro è interessante notare questo aspetto:
"Students in that class use a subset of the C programming language and learn to annotate, or write “contracts,” for each step in their programs. Pfenning said annotating code is not a new idea, but it is now being taught at the freshman level because it enables students to quickly find bugs in their programs."
che è abbastanza eloquente.
Comunque puoi sempre chiedere a van9 la sua opinione riguardo al corso introduttivo alla programmazione. ;)
Come chiaramente discusso nel report, il corso "introduttivo alla programmazione" è 15-110 e non 15-122
(il corso sulla programmazione imperativa che fa uso del dialetto del C con le annotations/contratti/logica/etc.).
15-110 è frequentato per la maggior parte da studenti degli altri corsi di laurea (scienze, legge, arti, ...), da chi fa un minor in Computer Science e in minoranza da chi fa un major in CS ma non ha alcuna esperienza di programmazione/CS. I contenuti sono i concetti fondamentali della CS e della programmazione, si seguono i dettami del Computational Thinking della Wing, si usano Python o Ruby.
In pratica serve da "precorso" per affrontare il curriculum vero e proprio e io trovo che sia pressocchè perfetto così dati l'audience e gli scopi.
15-122 al primo semestre e 15-150 "Principles of Functional Computation" al secondo sono invece il percorso standard previsto per la maggior parte degli ammessi a CMU e servono il loro scopo perfettamente per me (ho si dei dubbi sul 122 ma sono di natura diversa da quanto discusso qui).
Questo per chiarire sul punto primo corso di programmazione, che non era tra le richieste dell'OP ma che prevedibilmente era destinato a saltar fuori "a sentimento".
Riguardo la questione MIT che citi, i punti interessanti però sono ben altri rispetto al corso introduttivo alla programmazione 6.00/6.00SC e Python si/no. Hanno ristrutturato l'intero curriculum e certi corsi sono stati stravolti nel contenuto e nella forma, con il nuovo 6.01SC (al posto dello storico 6.001) che è passato dall'insegnare informatica pura ad un misto di programmazione di robot con sensori, oop, segnali e linear time invariants. La discussione completa della faccenda sarebbe davvero molto lunga - in sintesi estrema, per me hanno fatto un grosso errore con tutto il curriculum nuovo.
cdimauro
08-05-2013, 06:18
Grazie per le precisazioni e le informazioni. Anche secondo me hanno sbagliato coi nuovi corsi.
hollywoodundead
08-05-2013, 12:59
Come chiaramente discusso nel report, il corso "introduttivo alla programmazione" è 15-110 e non 15-122
(il corso sulla programmazione imperativa che fa uso del dialetto del C con le annotations/contratti/logica/etc.).
15-110 è frequentato per la maggior parte da studenti degli altri corsi di laurea (scienze, legge, arti, ...), da chi fa un minor in Computer Science e in minoranza da chi fa un major in CS ma non ha alcuna esperienza di programmazione/CS. I contenuti sono i concetti fondamentali della CS e della programmazione, si seguono i dettami del Computational Thinking della Wing, si usano Python o Ruby.
In pratica serve da "precorso" per affrontare il curriculum vero e proprio e io trovo che sia pressocchè perfetto così dati l'audience e gli scopi.
15-122 al primo semestre e 15-150 "Principles of Functional Computation" al secondo sono invece il percorso standard previsto per la maggior parte degli ammessi a CMU e servono il loro scopo perfettamente per me (ho si dei dubbi sul 122 ma sono di natura diversa da quanto discusso qui).
Questo per chiarire sul punto primo corso di programmazione, che non era tra le richieste dell'OP ma che prevedibilmente era destinato a saltar fuori "a sentimento".
Riguardo la questione MIT che citi, i punti interessanti però sono ben altri rispetto al corso introduttivo alla programmazione 6.00/6.00SC e Python si/no. Hanno ristrutturato l'intero curriculum e certi corsi sono stati stravolti nel contenuto e nella forma, con il nuovo 6.01SC (al posto dello storico 6.001) che è passato dall'insegnare informatica pura ad un misto di programmazione di robot con sensori, oop, segnali e linear time invariants. La discussione completa della faccenda sarebbe davvero molto lunga - in sintesi estrema, per me hanno fatto un grosso errore con tutto il curriculum nuovo.
Come tasse quanto paghi all'anno al CMU (mi sembra di aver capito che hai frequentato la sede a pittsburgh)?
Il tuo è sicuramente un consiglio da tenere presente ma qui in italia ( a meno che qualcuno voglia smentirmi),corsi simili a quelli introdotti dal CMU non esistono in nessuna università italiana.Non tutti hanno la possibilità di trasferirsi economicamente cosi lontano,forse per un master a londra un percorso simile si puo ottenere con qualche borsa di studio o erasmus universitario ma sarebbe di gran lunga meglio iniziare un percorso simile sin dalla triennale che dal master.
Come tasse quanto paghi all'anno al CMU (mi sembra di aver capito che hai frequentato la sede a pittsburgh)?
Il tuo è sicuramente un consiglio da tenere presente ma qui in italia ( a meno che qualcuno voglia smentirmi),corsi simili a quelli introdotti dal CMU non esistono in nessuna università italiana.Non tutti hanno la possibilità di trasferirsi economicamente cosi lontano,forse per un master a londra un percorso simile si puo ottenere con qualche borsa di studio o erasmus universitario ma sarebbe di gran lunga meglio iniziare un percorso simile sin dalla triennale che dal master.
Quello sopra è il nuovo curriculum, io ho frequentato nei '90; oggi, un anno a CMU credo costi intorno ai 50mila dollari in totale. La maggior parte di chi è ammesso a CMU o istituzioni simili semplicemente non è "ricco", s'indebita con prestiti per studenti, usa borse di studio e meriti, cerca le migliori internships estive pagate, lavoro part-time etc., chi per poi puntare allo stipendio da graduate, chi a saldare i debiti con il primo lavoro.
Con l'economia che gira oggi, sono corsi di studio che consiglio solo a chi crede fermamente in se stesso e nelle sue capacità - per queste persone il potenziale è altissimo (vedi ad esempio http://www.forbes.com/sites/susanadams/2013/04/12/25-college-diplomas-with-the-highest-pay/ che è recente, le cifre per gli US posso confermare in prima persona siano quelle e le corrispettive in EU sono spesso più basse ma con molti meno costi di cui tener conto rispetto agli US com'è noto).
Ovviamente queste quattro righe sopra non spiegano nulla e non chiudono l'argomento, sono solo una risposta breve e se serve posso elaborare meglio.
Riguardo la presenza dei corsi in Italia, certo non ci sarà un curriculum introduttivo paragonabile ma gli insegnamenti centrali di quelle materie/ambiti ci sono tutti. Dopo anni d'esperienza sul campo e nel recruitment interno a diversi progetti anche piuttosto "particolari", posso assicurarti che più che un problema di scuole e istituzioni si tratta di un problema di singoli. Altrimenti non mi spiegherei proprio com'è che in giro per il mondo ho sempre incontrato persone in gamba provenienti dalle università di Bari, Milano, Catania, Roma, Pisa etc. che non avevano nulla da invidiare a nessun altro davvero. Se qualcosa t'interessa davvero, non sarà certo la mancanza di una manciata di corsi universitari a fermarti, o no?.
tacchinox
11-05-2013, 14:31
Programmatore plc trasfertista lo fai se:
Hai meno di 35 anni
o
Non hai una vita
o
Ti piace andare a tr***.
E poi e' un tipo di programmazione piu' rivolto a elettronici che a informatici.
Off Topic
Le sezioni chiuse non vengono riassorbite dalle altre, in questo caso SCUOLA E LAVORO
CLOSED!!
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