View Full Version : Qualcuno sta cercando di uccidere il mondo dei videogiochi
Redazione di Hardware Upg
07-03-2013, 14:19
Link all'Articolo: http://www.gamemag.it/articoli/3557/qualcuno-sta-cercando-di-uccidere-il-mondo-dei-videogiochi_index.html
Il media videoludico ha da sempre incontrato diverse difficoltà e, ancora oggi, non è riuscito a imporsi in maniera totale. Si tratta di un media senza una storia, senza forti canali di veicolazione delle informazioni che lo riguardano e ignorato da molte fasce di utenza. Le cose si complicano, adesso, con la crisi economica e le emergenti forme di gaming.
Click sul link per visualizzare l'articolo.
netcrusher
07-03-2013, 14:37
Qualcuno?????? Qualcunooooooooooooo??????????
Ma per piacere siate onesti e dite chi lo sta rovinando!!
Qualche nome, Electronic Arts tanto per dirne uno, stanno distruggendo totalmente brand di alto livello nel nome del profitto a tutti i costi, poi non dimentichiamo il grande danno subito dalla sempre più totale partecipazione del mondo del cinema con quello videoludico, hanno portato il concetto cinematografico nei videogiochi snaturandoli e facendo lievitare i costi di sviluppo dei videogiochi in modo assurdo, quando il cinema si faceva i ca..i suoi e i videogiochi non risentivano così pesantmente c'era un mondo tutto da scoprire, adesso è tutta immondizia, ma le major se ne fregano se hanno rovinato tutto, continuano imperterrite a sfornare mondezza perchè coscienti del circolo vizioso che hanno oramai innescato, la soluzione è una sola, via Hollywood dal mondo dei videogiochi subito!!!
Benjamin Reilly
07-03-2013, 14:50
i giochi costano troppo (50 euro in media).
costituendo un bene volutuario vi si rinuncia.
io rigioco ciclicamente, gli stessi senza problemi.
Ulteriore questione economica: pare che determinati titoli presuppongano l'acquisto di nuovi PC perchè presuppongono maggiori risorse sistemiche... senza sfruttare adeguatamente quelle possedute. Un caso? secondo me no. Fanno i furbi, tuttavia essendo tali dimostrano la propria stoltezza: l'utenza non è disposta a sostenere ONERI AGGIUNTIVI.
(Es.: giochi di grafica e complessità maggiore programmati bene consumano meno risorse di giochi meno complessi e di grafica peggiore scritti male. Tomb raider anniversary è superiore a Tomb RAider Legend ma consuma meno risorse hardware.)
Le console hanno contribuito a ridurre la passione perchè inducono ad acquistare un supporto hardware dedicato del tutto superfluo, considerata l'innata versatilità del computer.
Le console sono rinnovate periodicamente per giocare specifici giochi.... quindi l'utenza rischia di doverne farne incetta.
Infine: ormai è tutto uno spara-tutto in cui il giocatore deve pigiare 2 tasti eliminando una pletora di nemici brutali.
I giochi appassionanti di un tempo che coinvolgevano maggiormente l'intelletto sono stati sopraffatti da quelli puramente emozionali e truculenti. Ne pratichi uno, li hai giocati tutti.
Il problema principale cmq è quello menzionato: COSTANO TROPPO.
Qualcuno?????? Qualcunooooooooooooo??????????
Ma per piacere siate onesti e dite chi lo sta rovinando!!
Qualche nome, Electronic Arts tanto per dirne uno, stanno distruggendo totalmente brand di alto livello nel nome del profitto a tutti i costi, poi non dimentichiamo il grande danno subito dalla sempre più totale partecipazione del mondo del cinema con quello videoludico, hanno portato il concetto cinematografico nei videogiochi snaturandoli e facendo lievitare i costi di sviluppo dei videogiochi in modo assurdo, quando il cinema si faceva i ca..i suoi e i videogiochi non risentivano così pesantmente c'era un mondo tutto da scoprire, adesso è tutta immondizia, ma le major se ne fregano se hanno rovinato tutto, continuano imperterrite a sfornare mondezza perchè coscienti del circolo vizioso che hanno oramai innescato, la soluzione è una sola, via Hollywood dal mondo dei videogiochi subito!!!
Straquoto! E' esattamente ciò che penso anch'io.
Di recente sto giocando a System Shock 2, che mi ero perso all'uscita ed, a differenza dello schifo che ci propinano oggi, è 100000 spanne avanti. Si è perso tutto il gusto del videogiocare, oggi i giochi li finisci e non ti lasciano nulla a parte le bestemmie per averlo finito in meno di 5 ore e per la difficoltà verso il basso che ormai colpisce il 99% dei videogiochi. Videogiochi tutti uguali e tutti lineari. Poi ci mettono il multi, un multi a misura di bimbominkia in cui non conta nulla saper giocare, ma conta la roba figa che hai sbloccato e che mirino, abilità speciale o arma del cazzo hai sbloccato.
Che si ritorni al periodo in cui i videogiochi erano videogiochi e non dei film interattivi per bambini dementi :muro:
Straquoto! E' esattamente ciò che penso anch'io.
Di recente sto giocando a System Shock 2, che mi ero perso all'uscita ed, a differenza dello schifo che ci propinano oggi, è 100000 spanne avanti. Si è perso tutto il gusto del videogiocare, oggi i giochi li finisci e non ti lasciano nulla a parte le bestemmie per averlo finito in meno di 5 ore e per la difficoltà verso il basso che ormai colpisce il 99% dei videogiochi. Videogiochi tutti uguali e tutti lineari. Poi ci mettono il multi, un multi a misura di bimbominkia in cui non conta nulla saper giocare, ma conta la roba figa che hai sbloccato e che mirino, abilità speciale o arma del cazzo hai sbloccato.
Che si ritorni al periodo in cui i videogiochi erano videogiochi e non dei film interattivi per bambini dementi :muro:
Vedo che sei perfettamente entrato in sintonia con il pezzo, ribaltandone diametralmente il senso.
Dunque, analizziamo il trend.... Sequel di sequel di sequel di fps-spegni-cervello-e-spara-a-qualsiasi-cosa-anche-se-non-si-muove + minima interattività e minimo impegno richiesti al giocatore, ma bellissimi da guardare (almeno per 10 minuti) in cui il 95% del budget è investito nel comparto tecnico e artistico... che costano come andare a vedere 4-5 bei film al cinema (che sono "fotorealistici" :Prrr: )
Già, chissà come mai stanno finendo male? Non me lo spiego.
Intanto giochi "semplici" e fatti bene come 'Legend of Grimrock' che si ispirano a vecchie glorie senza grafica cinematografica e senza l'ultima super-tassellizzazione hanno successo e vengono ripagati in termini di pubblico, denaro e apprezzamento dalla critica...
Forse qualcosa sta cambiando, perché l'utenza niubba è stata ampiamente raggiunta e la nicchia colmata dalle ondate di fps tutti uguali, che più di quella cifra non riescono a fatturare. Oltre quella cifra forse c'è un'utenza più raffinata, con più esperienza sulle spalle e più furba a cui non bastano certe carotine appetitose e ben confezionate.
Donbabbeo
07-03-2013, 15:38
Vedo che sei perfettamente entrato in sintonia con il pezzo, ribaltandone diametralmente il senso.
Beh dopotutto è un suo parere ed onestamente in (gran) parte condivisibile.
Alla fin fine il punto 2 della lista è diretta causa del punto 1 ed a ragion veduta, non lo vedo affatto come un eccessiva critica verso i prodotti; chi li critica è generalmente perché non si riconosce più nei target a cui le software house mirano.
È indiscutibile che il gameplay dei giochi negli ultimi 10 anni sia andato verso la semplificazione a tutti i costi per venire incontro all'utente tipo che non è più il gildo88 o il netcrusher di turno (o il Donbabbeo, anche io sono dello stesso partito), ma è piuttosto la signora Bianchi, il signor Rossi o il piccolo Marchino (anni 12) perché qualcuno deve pagare le produzioni ultramilionarie ed il marketing a palla e quindi è inevitabile che il gioco debba piacere alla più ampia fetta di pubblico possibile. Peccato che così facendo stanno scontentando coloro che li hanno portati dove sono oggi.
Ai nuovi utenti potrà pure piacere il sistema a microtransazioni, la marea di DLC che ci propinano ora, la difficoltà da cerebroleso (vogliamo parlare delle dichiarazioni fatte dai devs su Dishonored?) e la durata media di 6 ore, ma all'utente più navigato, che giocava già 10 o 20 anni fa tutto questo difficilmente va a genio e ne è la prova il fiorire del mercato indie e di Kickstarter, dove sempre più vecchie glorie si stanno rifugiando riportando in auge generi e titoli sconosciuti ai più con enorme successo perché riescono a fare ciò per cui le grosse produzioni vengono criticate e cioè videogiochi per giocatori e non videogiochi per chiunque.
Provate a presentare un progetto come Torment ora ad un qualsiasi publisher, vi sputerebbe in un occhio perché non rientra più nei target attuali; peccato che sia attualmente il progetto di Kickstarter con maggior successo di sempre.
Di certo non si può essere sempre nel giusto nel criticare ad oltranza ed una certa colpa va anche all'atteggiamento un pò "hipster" e protezionista di noi utenti "Io giocavo ai videogiochi prima che diventasse figo!" ma non si può neanche produrre giochi con lo stampino ogni anno, togliere pezzi di gioco già pronti per rilasciarli come DLC come se fosse la cosa più naturale del mondo e rendere la vita impossibile per giocare al proprio titolo solo per seguire la moda del socialgame à la Facebook.
My 2 cent.
Esattamente.
Kickstarter fortunatamente ci salverà dalle scelte cieche e mirate solo al fatturato delle major.
Giochi scelti e voluti innanzi tutto dai video-giocatori dove progetti come un nuovo Elite (http://www.kickstarter.com/projects/1461411552/elite-dangerous), Torment (http://www.kickstarter.com/projects/inxile/torment-tides-of-numenera), Star Citizen (http://www.kickstarter.com/projects/cig/star-citizen?ref=live) (il vecchio Wing Commander) fanno cifre milionarie, e senza publisher con cui sparitre la grossa fetta dei ricavi...
I tempi dei vecchi team di sviluppo relativamente "piccoli" in cui nel garage di casa creavano piccoli capolavori mai dimenticati e senza compromessi per accontentare questo o quell'altro padrone forse stanno tornando, per la felicità degli utenti e con l'imbarazzo dei grossi produttori...
Dall'articolo:
"Chi scrive di videogiochi sa che non si tratta solamente di dedicare tante ore al gaming su PC o su console, o su mobile ormai, ma bisogna anche avere occhio critico, fare delle analisi, rapportare quanto si sta vedendo con il passato, e mille altre cose che non sto qui a elencare."
Occhio critico, dubito che lei ne sia dotato.
"Nessun videogioco può essere ottimizzato per una longevità superiore alle 100/200 ore. Se qualcuno gioca sullo stesso titolo per una quantità di tempo maggiore, secondo me, deve iniziare a porsi delle domande. Può sicuramente continuare a giocare nella massima libertà, ma non può accusare lo sviluppatore di sbilanciamenti o di inadeguatezze che emergono dopo un gameplay così lungo. Se nascono dei motivi di sconforto, insomma, dopo aver giocato per così tanto tempo sullo stesso titolo, questi dipendono principalmente da un'insoddisfazione interna del giocatore, piuttosto che da mancanze di chi sviluppa."
Secondo me la sua prospettiva è ristretta è circoscritta ad un vecchio modo di vedere i videogiochi.
Io ho quasi 30 anni, le mie esigenze sono cambiate, non voglio più comprare un gioco e aspettarmi 30-40 ore di gioco, anzi tempo fa non pensavo nemmeno a quanto mi sarebbe durato un gioco.
Oggi è diverso e questo problema me lo pongo, sopratutto se ho speso 60€ per un prodotto che viene da una delle software house più ricche e potenti dell'industria, che anni fa nemmeno immaginavano potessero esistere.
La longevità "infinita" secondo me è la prossima frontiera da raggiungere.
La sua prospettiva che i giochi non possono durare più di 100/200 ore non fa altro che corroborare i pregiudizi di quelli che la guardano male quando dice di lavorare con i giochi.
Finchè il videogame sarà un bene da consumare e accantonare dopo poche ore sarà sempre visto come un qualcosa di non serio. Come bene prettamente di consumo e non un qualcosa che diventa passione.
Se i giochi fossero seriamente più completi e longevi verrebbero probabilmente presi più sul serio.
Forse più che adottare una prospettiva da "hater" verso coloro che criticano "senza ragione" un videogioco e più che pensare che coloro che si lamentano sono "internamente insoddisfatti" dovrebbe porsi con un'ottica più aperta e pensare a come effettivamente potrebbero essere i giochi al giorno d'oggi per far si che quelle lamentele non arrivino più.
"I giocatori di vecchia data, a mio modo di vedere le cose, stanno criticando eccessivamente il media, spesso senza ragione."
Il fatto che non ne comprende la ragione non significa che non ci sia effettivamente una.
Ha per caso seguito le vicende di Diablo 3? 12 milioni di copie vendute per una beta. Un prodotto venduto a 60€, completamente lacunoso, privo di idee, sbilanciatissimo, insoddisfacente sotto ogni punto di vista.
In quel caso non esisteva una ragione? Da una software house che fa 130 milioni di € al mese solo con wow, ci si aspettava un pochino di più...
Prendiamo anche Skyrim, un prodotto buggatissimo, per nulla ottimizzato, con caratteristiche insensate che sono state moddate subito con un consenso plebiscitario dalla community.
Queste software house devono essere criticate, eccome, altro che insoddifazione interna. Me la fanno venire loro l'insoddisfazione.
Le software house devono investire di più nella ricerca, chiedere consulenze a psicologi, ergonomi, aprire closed beta e focus group con gli utenti eccetera eccetera...
Potrebbero fare cose grandiose invece ci si ritrova a pagare 60€ per un gioco che vale la metà del predecessore, o che comunque delude il giocatore navigato che ormai le ha già viste tutte.
In proporzione a quanto si sono arricchite le software house l'innovazione non è andata di pari passo. Parlo di idee, non di tecnologie.
Posso dire che siamo nella merda fino al collo, tutta colpa di chi gioca tanto per giocare, tanto per fare un esempio, Doom3 è uno dei migliori in assoluto di tutti i tempi e mi aspettavo dalla ID software un qualcosa di decente invece ha fatto Rage, che si e no 15 min (se metti insieme pezzi buoni del gioco, non tutti di fila :( )di divertimento vecchio stile e per il resto spazzatura odierna. Sono contento che Half life ep3 non è più uscito mi sono risparmiato un ennesima delusione. Per non parlare del fatto che 90% (e sono ottimista) dei giochi sono pure coppie di altri titoli, quanto è uscito Modern Warfare tutti iniziarono di fare giochi di quel tipo, da fessi, perchè affinché c'è uno o due titoli di quel tipo in giro ci può pure stare ma se fanno tutti la stessa che gusto c'è nel giocarli? Sono contento che i generi di giochi che hanno un numero ristretto di fan (e quindi solo chi ci capisce veramente qualcosa ci gioca) sono stati colpiti di meno, tanto per citare i GDR, se ne vedono molti in giro originali e validi. In conclusiva vi posso dire questo: è vero che giocatori hanno influenza negativamente lo sviluppo, ma è anche vero che la colpa maggiore hanno le case produttrici. Il motivo è semplice, un tempo uscivano molti più titoli perchè ci lavoravano per lo più team di sviluppo, per creare qualcosa di nuovo, di bello era quasi una sfida per loro, far vedere chi è il migliore, oggi team di sviluppo sono solo dei dipendenti, che fanno ciò che economisti ed analisti dicono di fare e quest'ultimi pensano solo al guadagno. Quindi la soluzione è quella di dare il via libera ai team di sviluppo e mandare a casa quella gentaglia inutile, ma questo non può accadere perchè economia è quella che è quindi dobbiamo solo sperare di non ritrovarci un giorno a giocare un "Film".
Vedo che sei perfettamente entrato in sintonia con il pezzo, ribaltandone diametralmente il senso.
E' semplicemente quello che penso. Le critiche le faccio perchè non mi riconosco con il tipo di utenza a cui, ormai da un bel pò di tempo, hanno scelto di indirizzare i propri titoli.
Io vedo che ormai sempre più i videogiochi si stanno allontanando da quello che erano e si stanno avvicinando sempre più al cinema, che vedo più come un'esperienza chiusa, che non offre molta interazione con il fruitore del mezzo (cinematografico in questo caso). Questo senza nulla togliere al cinema. I videogiochi, secondo me, invece possono offrire molto di più del cinema perchè prevedono un'apertura maggiore al fruitore del mezzo (videoludico in questo caso) ed una maggiore interazione, tutte cose che si vanno sempre di più perdendo a favore di una cinematograficità ed un "prendere per manina e guidarti dove dico io, ed attento che li c'è una buca e ti fai la bua se inciampi" non richiesta per quel che riguarda i videogiochi. Che poi a ben vedere per i videogiochi di questa generazione, si tenta di emulare i film, ma siccome le trame sono veramente pessime si riempie il titolo di effetti speciali (alias grafica pompata), in modo che piuttosto che trovarci con un Full metal Jacket, ci troviamo con un Transformer (la classica baracconata di effetti speciali fine a se stessa).
Non posso nemmeno incacchiarmi per tutto questo? Che devo fare? Sperare che case come EA e Ubisoft smettano di fare porcate? Mi spiace ma ho smesso di dare fiducia a quest'ultime.
Del primo punto se ne è discusso tantissimo. Le nostre madri, prima dell'avvento dei tablet, probabilmente non giocavano, così come non lo facevano le nostre ragazze, perché sentivano la necessità di interagire in maniera più diretta, coinvolgendo gran parte del loro corpo. Insomma, un cambiamento nel target di riferimento per il media videoludico epocale, che non può non modificare le strategie di fatturazione di produttori e di sviluppatori. Nessuno può accollarsi dei progetti destinati solamente a una nicchia quando si ha la possibilità di coinvolgere molto più pubblico. Per cui non si possono attribuire troppe colpe a quei produttori che hanno bisogno di fatturare perché ormai diventati pachidermici: fatturare per un gruppo di 300 impiegati è una cosa, fatturare per un gruppo ormai di 5 mila impiegati è un'altra cosa.
Vorrei proprio sapere il motivo di questa pachidermia. Ormai quasi la totalità dei titoli tripla A sono delle schifezze mostruose, spesso si liminao ad essere map pack di un gioco precedente, che a qua volta era un map pack di un altro gioco e via dicendo, mentre molti giochi amatoriali o crowdsourced, sviluppati da piccoli team con pochi fondi a disposizione, sono dei capolavori. Mistero. E comunque l'essere pachidermici non gli pregiudica incassi miliardari.
Il secondo punto, però, mi sta particolarmente a cuore. I giocatori di vecchia data, a mio modo di vedere le cose, stanno criticando eccessivamente il media, spesso senza ragione, modificando anche il modo di comportarsi di certi sviluppatori. Penso alle critiche sul finale di Mass Effect 3, che da un certo punto di vista ci possono stare, ma che sono quasi completamente fine a sé stesse: BioWare, infatti, ha ascoltato in parte queste critiche, ma non ha modificato il concetto che sta alla base del finale di quel gioco. Ma non per questo si può dire che Mass Effect 3 sia un gioco fallimentare, anzi i più ritengono ancora che sia uno dei migliori titoli in assoluto di questa generazione.
Molti si aspettano una profondità dai giochi che semplicemente non può esistere, e stavolta penso a un titolo come Battlefield 3. Nessun videogioco può essere ottimizzato per una longevità superiore alle 100/200 ore. Se qualcuno gioca sullo stesso titolo per una quantità di tempo maggiore, secondo me, deve iniziare a porsi delle domande. Può sicuramente continuare a giocare nella massima libertà, ma non può accusare lo sviluppatore di sbilanciamenti o di inadeguatezze che emergono dopo un gameplay così lungo. Se nascono dei motivi di sconforto, insomma, dopo aver giocato per così tanto tempo sullo stesso titolo, questi dipendono principalmente da un'insoddisfazione interna del giocatore, piuttosto che da mancanze di chi sviluppa.
E non si può neanche richiedere allo sviluppatore un impegno così prolungato, a fronte di una spesa di 60 euro avvenuta molti anni prima. Ritengo che sia fondamentalmente sbagliato pretendere da qualcuno certe prestazioni senza che questi riceva un adeguato compenso. I giocatori sanno bene di cosa sto parlando e di quanto sia difficile trovare certi equilibri e accontentare tutti.
Non sono assolutamente d'accordo. Ovviamente nessuno chiede una tale longevità in single player, ma non posso nemmeno ritenere ammissibile che un gioco pagato 60 o più euro duri 6 ore! Un altro grosso problema è che per venire incontro ad un pubblico sempre più vasto non esiste più sfida, la massima difficoltà si assesta sul livello "cazzata" e, spesso, si pensa quasi unicamente alla narrazione in senso cinematografico, il che può anche andare bene, ma a patto che il gameplay non scada nel ridicolo. Se voglio vedere un film me ne vado al cinema, non compro un videogame.
Per quanto riguarda il multiplayer in linea teorica hai ragione, ma se il publisher mi obbliga ad acquistare DLC ogni tre mesi anche questo ragionamento cade nel vuoto, perchè non parliamo più di 60 euro spesi anni prima, ma più di 100 in due anni. Battlefield 3 ne è l'esempio lampante: 60 euro all'uscita + 50 euro di premium, o 15€ a dlc. E' tantissimo, ed è giusto pretendere una longevità ben superiore alle 100 ore. Ah, tra parentesi, per garantire una maggiore longevità senza spendere una lira basterebbe rendere il gioco moddabile, cosa che ultimamente viene negata sempre più spesso, con il preciso intento di costringere la gente ad acquistare il sequel.
Insomma, la situazione è grave. Rischiamo seriamente di perdere i videogiochi così come li abbiamo intesi fino a oggi, e serve che ognuno di noi collabori per salvare il nostro media preferito. Penso che la motivazione che mi spinge a dedicare tantissimo tempo alla gestione di questo sito di videogiochi riguardi proprio questo aspetto: voglio dare il mio contributo al media videoludico. Ma non basta, serve un contributo eterogeneo da parte di tutti. Criticare di meno, quando non è costruttivo, insomma mi sembra un ottimo punto di partenza. Oltre che continuare a comprare i giochi di vecchia concezione (eh si, Battlefield 3 lo è, e alla grande!), pur con tutti i limiti che la crisi impone sulla vita quotidiana di ognuno di noi.
Dobbiamo difendere il nostro media preferito, continuare a supportarlo, aiutare gli sviluppatori a trovare le soluzioni più adatte, non andare contro tutto e tutti. Le persone, secondo me, dovrebbero imparare ad elogiare le cose che preferiscono, piuttosto che andare contro ai gusti degli altri e criticare ciecamente il modo di intrattenersi degli altri.
Gli sviluppatori sanno benissimo qual'è la soluzione più adatta: puntare al casual ed al social, anche se significa abbassare drasticamente il livello qualitativo del prodotto finale. Se la critica è costruttiva, perchè smettere di criticare questo modus operandi sempre più dilagante ? Personalmente acquisto solo giochi originali, ma ovviamente solo quelli che ritengo prodotti di qualità, e ormai sono pochi. Ok supportare i videogames, ma fino ad un certo punto.
Insomma, se qualcuno sta distruggendo il mondo videoludico, imho non siamo noi Videogiocatori (che è ben diverso da casual gamers)
Perseverance
07-03-2013, 16:27
...così come non lo facevano le nostre ragazze, perché sentivano la necessità di interagire in maniera più diretta, coinvolgendo gran parte del loro corpo.
:oink: ma che ragazze strane che avete in redazione :rolleyes: lol
Nessun videogioco può essere ottimizzato per una longevità superiore alle 100/200 ore. Se qualcuno gioca sullo stesso titolo per una quantità di tempo maggiore, secondo me, deve iniziare a porsi delle domande.Io penso sia la solita storia, che poi la si può leggere con la chiave che più si preferisce ma: più qualità e meno quantità. C'è poco da girarci intorno, oggi privilegia la quantità e per forza di cose il resto porta fisiologicamente a delusione e incazzamento del pubblico dei Videogiocatori, mentre porta cazzeggiamento e qualunquismo nelle casalinghe che si dilettano a giochicchiare mentre aspettano la lavatrice.
Questo è quello che vogliono. La risposta sarà sempre la stessa da parte Nostra, che ormai non contiamo più niente e lo sappiamo. Tornate a valorizzarci e a produrre per Noi e allora vi tratteremo bene.
E non si può neanche richiedere allo sviluppatore un impegno così prolungato, a fronte di una spesa di 60 euro avvenuta molti anni prima.
E io ti chiedo autore: guarda a Unreal Tournament 99\03\...! E' un titolo che a distanza di 14 anni viene giocato tutt'oggi, tant'è che esistono ormai una pletora di server e mod. Colui che inventò il gioco fù molto lungimirante:
dotò il gioco della possibilità di serverizzare invece di far pagare un dedicato e chiuderlo quando non gli faceva più incassare.
dotò il gioco di vari render con possibilità di farlo girare su win, lin, mac senza problemi
dotò il gioco dello stesso editor usato per costruirlo
lo costruì pensando di fare un bel gioco con tanta passione
Io oggi non vedo più lungimiranza nel progettare i giochi, ma mi sembra che vengano prodotti col chiaro obbiettivo di esasperare l'obsolescienza al fine di avere un ricambio di titoli quanto più elevato possibile e nel minor tempo possibile...per questo ci sbattono fuori giochi con la velocità di una mitragliatrice che non hanno e non dicono niente.
Ma se è questo che vogliono, ripeto, la nostra risposta sarà sempre la stessa.
P.S. all'autore:
Ho giocato a Risen 2 anche xkè mi sentivo in obbligo dato che le mie domande furono pubblicate nell'intervista...l'ho giocato e sono rimasto molto incavolato\deluso\maronnamiacheschifohannofatto..non sono nemmeno arrivato a metà che mi prendeva lo sgomento, ho usato i cheat per vedere cosa succedeva con tutti i talenti...schifo uguale nn cambiava niente. Menomale che non l'ho pagato nulla xkè stavo giusto per comprarlo prima di provarlo :doh: mai fare questo errore xkè costava anche caro!
Ha per caso seguito le vicende di Diablo 3? 12 milioni di copie vendute per una beta. Un prodotto venduto a 60€, completamente lacunoso, privo di idee, sbilanciatissimo, insoddisfacente sotto ogni punto di vista.
In quel caso non esisteva una ragione? Da una software house che fa 130 milioni di € al mese solo con wow, ci si aspettava un pochino di più...
Ma sopratutto... E' normale che Blizzard con tutti i guadagni fatti con Wow se ne esca con uno scialbo Diablo 3, pretendendo anche il pagamento di 60 euro, mentre nel contempo esce un titolo come Path of Exile che, non solo è migliore di Diablo 3 (più possibilità di personalizzazione, più difficile, più tutto), ma che è anche COMPLETAMENTE GRATUITO (eccetto delle trascurabilissime personalizzazioni estetiche)? E' normale che tanta gente sia incacchiata con Blizzard, visto che sicuramente Blizzard aveva molte più risorse rispetto agli sviluppatori di Path of exile.
EDIT: Altra cosa, ho notato un netto cambiamento in peggio nella stragrande maggioranza delle recensioni dei vari siti (non faccio i nomi ma credo che abbiate capito) e testate giornalistiche, quasi ad adeguarsi all'appiattimento generale dei videogiochi di questa generazione, premiando spesso e volentieri videogiochi che, se uscivano in altre generazioni videoludiche, e in tempi "più seri", prendevano una sufficienza appena nel migliore dei casi. Spesso poi si fanno notare difetti molto gravi e una totale mancanza di inventiva, spesso facendo notare che il "titolo rimane lo stesso del prequel", ma nonostante questo le recensioni (parlo in generale non di questo sito in particolare, in cui certe volte sono in accordo con le recensione e altre volte no) rimangono con voti troppo elevati.
Sembra quasi che si sia persa un pò di obiettività e le recensioni siano meno severe rispetto al passato, e spesso si sorvola su molti aspetti che meriterebbero un maggior approfondimento e una valutazione più critica. Sarebbe più piacevole vedere recensioni dalla parte del videogiocatore e non dalla parte del videogioco (o di chi altro, non voglio entrare in merito ai fin troppo chiacchierati vari interessi tra siti di recensioni e Pubblisher).
Dall'articolo:
"Chi scrive di videogiochi sa che non si tratta solamente di dedicare tante ore al gaming su PC o su console, o su mobile ormai, ma bisogna anche avere occhio critico, fare delle analisi, rapportare quanto si sta vedendo con il passato, e mille altre cose che non sto qui a elencare."
Occhio critico, dubito che lei ne sia dotato.
"Nessun videogioco può essere ottimizzato per una longevità superiore alle 100/200 ore. Se qualcuno gioca sullo stesso titolo per una quantità di tempo maggiore, secondo me, deve iniziare a porsi delle domande. Può sicuramente continuare a giocare nella massima libertà, ma non può accusare lo sviluppatore di sbilanciamenti o di inadeguatezze che emergono dopo un gameplay così lungo. Se nascono dei motivi di sconforto, insomma, dopo aver giocato per così tanto tempo sullo stesso titolo, questi dipendono principalmente da un'insoddisfazione interna del giocatore, piuttosto che da mancanze di chi sviluppa."
Secondo me la sua prospettiva è ristretta è circoscritta ad un vecchio modo di vedere i videogiochi.
Io ho quasi 30 anni, le mie esigenze sono cambiate, non voglio più comprare un gioco e aspettarmi 30-40 ore di gioco, anzi tempo fa non pensavo nemmeno a quanto mi sarebbe durato un gioco.
Oggi è diverso e questo problema me lo pongo, sopratutto se ho speso 60€ per un prodotto che viene da una delle software house più ricche e potenti dell'industria, che anni fa nemmeno immaginavano potessero esistere.
La longevità "infinita" secondo me è la prossima frontiera da raggiungere.
La sua prospettiva che i giochi non possono durare più di 100/200 ore non fa altro che corroborare i pregiudizi di quelli che la guardano male quando dice di lavorare con i giochi.
Finchè il videogame sarà un bene da consumare e accantonare dopo poche ore sarà sempre visto come un qualcosa di non serio. Come bene prettamente di consumo e non un qualcosa che diventa passione.
Se i giochi fossero seriamente più completi e longevi verrebbero probabilmente presi più sul serio.
Forse più che adottare una prospettiva da "hater" verso coloro che criticano "senza ragione" un videogioco e più che pensare che coloro che si lamentano sono "internamente insoddisfatti" dovrebbe porsi con un'ottica più aperta e pensare a come effettivamente potrebbero essere i giochi al giorno d'oggi per far si che quelle lamentele non arrivino più.
"I giocatori di vecchia data, a mio modo di vedere le cose, stanno criticando eccessivamente il media, spesso senza ragione."
Il fatto che non ne comprende la ragione non significa che non ci sia effettivamente una.
Ha per caso seguito le vicende di Diablo 3? 12 milioni di copie vendute per una beta. Un prodotto venduto a 60€, completamente lacunoso, privo di idee, sbilanciatissimo, insoddisfacente sotto ogni punto di vista.
In quel caso non esisteva una ragione? Da una software house che fa 130 milioni di € al mese solo con wow, ci si aspettava un pochino di più...
Prendiamo anche Skyrim, un prodotto buggatissimo, per nulla ottimizzato, con caratteristiche insensate che sono state moddate subito con un consenso plebiscitario dalla community.
Queste software house devono essere criticate, eccome, altro che insoddifazione interna. Me la fanno venire loro l'insoddisfazione.
Le software house devono investire di più nella ricerca, chiedere consulenze a psicologi, ergonomi, aprire closed beta e focus group con gli utenti eccetera eccetera...
Potrebbero fare cose grandiose invece ci si ritrova a pagare 60€ per un gioco che vale la metà del predecessore, o che comunque delude il giocatore navigato che ormai le ha già viste tutte.
In proporzione a quanto si sono arricchite le software house l'innovazione non è andata di pari passo. Parlo di idee, non di tecnologie.
Molti videogiochi di ultima generazione hanno spinto i limiti del media verso avanti in maniera incredibile, ed è assurdo che questo non venga riconosciuto. Skyrim, ad esempio, offre un mondo di gioco ampio e con un livello di dettaglio molto alto, cosa che non era possibile nei giochi precedenti. Molti dei fan di Elder Scrolls sono rimasti contenti per questo, riconoscendo che la maggior parte dei limiti di Oblivion erano stati finalmente risolti.
Se negli ultimi anni il gaming è diventato intrattenimento a tutto tondo, ha coinvolto tantissimi giocatori e ha fatto fatturare molti soldi ci sarà un motivo. Non si può dire semplicemente che è "idiota" o "scema" la gente che non la pensa come noi.
Alcuni, è vero, palesano un'insoddisfazione verso i cambiamenti che si sono verificati, molto spesso perché si considerano troppo grandi o sono considerati troppo grandi e per questo si lasciano condizionare, criticando tutto indifferentemente. Se i produttori fanno certe scelte ci saranno delle ragioni e ci saranno delle persone a cui piacciono le nuove impostazioni, criticare indiscriminatamente non aiuta nessuno.
Per cui, dico io, se non vi piacciono i videogiochi di oggi non li comprate, ma non criticate a testa bassa chi li compra e non danneggiate l'esperienza di gioco e di intrattenimento degli altri.
Per cui, dico io, se non vi piacciono i videogiochi di oggi non li comprate, ma non criticate a testa bassa chi li compra e non danneggiate l'esperienza di gioco e di intrattenimento degli altri.
Ma questo, imho, è sbagliato. Se non ci fossero le critiche vedresti solo una "faccia" del videogioco, quella delle persone a cui il videogioco è piaciuto e quella delle persone che lo elogiano sempre. Invece è importante anche l'altra "faccia", delle persone insoddisfatte e che non si accontentano di quanto proposto. Sono le critiche che fanno crescere, non l'elogio continuo.
Il gioco commerciale - inteso come grande produzione - non ha più niente da dare da un pezzo. Si salvano poche eccezioni come dishonored (comunque dumbizzato da matti), deus ex: human revolution (buono, ma anche lui semplificato all'inverosimile) ed il prossimo bioshock infinite (da quel poco che si è visto sembra all'altezza dei predecessori). Il resto è semplicemente composto da prodotti indirizzati a più gente possibile, e più gente deve essere accontentata più compromessi bisogna fare con la giocabilità.
Tra i publisher minori la situazione è migliore:
- cdproject con the witcher ha dimostrato che si può fare un gdr come si deve anche senza andare a rincorrere i macachi
- paradox continua a produrre titoli eccellenti investendo poco niente
- 1c publishing produce gran parte dei titoli a turni di qualità
Infine ci sono i titoli indie ed i progetti kickstarter che hanno successo proprio perchè si rivolgono ad una nicchia di giocatori che non vuole compromessi; quindi con investimenti relativamente contenuti (e spesso finanziati direttamente dai suddetti giocatori) riescono a realizzare utili sicuri.
Molti videogiochi di ultima generazione hanno spinto i limiti del media verso avanti in maniera incredibile, ed è assurdo che questo non venga riconosciuto.
Giustissimo!
Se negli ultimi anni il gaming è diventato intrattenimento a tutto tondo, ha coinvolto tantissimi giocatori e ha fatto fatturare molti soldi ci sarà un motivo.
Il motivo è appunto quello che c'è tutto uno studio dietro per fare soldi, non gli interessa il prodotto in se, seguono la moda, fanno ciò che fa guadagnare, ripetendo la stessa cosa, è tutto un gioco psicologico, investono soldi per fare altri soldi!
Alcuni, è vero, palesano un'insoddisfazione verso i cambiamenti che si sono verificati, molto spesso perché si considerano troppo grandi o sono considerati troppo grandi e per questo si lasciano condizionare, criticando tutto indifferentemente. Se i produttori fanno certe scelte ci saranno delle ragioni e ci saranno delle persone a cui piacciono le nuove impostazioni, criticare indiscriminatamente non aiuta nessuno.
Innovazioni si, io adoro le innovazioni, ma il punto è un'altro, il gioco deve rispettare la propria categoria, non puoi dire di aver sviluppato un GDR tripla A, e poi magari mi ritrovo un Need For Speed, che è bello si ma non c'entra nulla!
Per cui, dico io, se non vi piacciono i videogiochi di oggi non li comprate
Esatto, cosi la smetteranno di fare schifezze
ma non criticate a testa bassa chi li compra e non danneggiate l'esperienza di gioco e di intrattenimento degli altri.
Comunque per migliorare bisogna criticare.
Molti videogiochi di ultima generazione hanno spinto i limiti del media verso avanti in maniera incredibile, ed è assurdo che questo non venga riconosciuto. Skyrim, ad esempio, offre un mondo di gioco ampio e con un livello di dettaglio molto alto, cosa che non era possibile nei giochi precedenti. Molti dei fan di Elder Scrolls sono rimasti contenti per questo, riconoscendo che la maggior parte dei limiti di Oblivion erano stati finalmente risolti.
Se negli ultimi anni il gaming è diventato intrattenimento a tutto tondo, ha coinvolto tantissimi giocatori e ha fatto fatturare molti soldi ci sarà un motivo. Non si può dire semplicemente che è "idiota" o "scema" la gente che non la pensa come noi.
Alcuni, è vero, palesano un'insoddisfazione verso i cambiamenti che si sono verificati, molto spesso perché si considerano troppo grandi o sono considerati troppo grandi e per questo si lasciano condizionare, criticando tutto indifferentemente. Se i produttori fanno certe scelte ci saranno delle ragioni e ci saranno delle persone a cui piacciono le nuove impostazioni, criticare indiscriminatamente non aiuta nessuno.
Per cui, dico io, se non vi piacciono i videogiochi di oggi non li comprate, ma non criticate a testa bassa chi li compra e non danneggiate l'esperienza di gioco e di intrattenimento degli altri.
In primo luogo devi spiegarmi come la critica verso un prodotto possa in qualche modo danneggiare l'esperienza di gioco altrui. Inoltre, senza critica, non vedo come si possa migliorare. Poi non è che gli altri siano scemi, semplicemente non giocano per passione e vedono il gaming come un passatempo come un altro, quindi cercano facilità ed immediatezza a tutti i costi.
Secondo, la ragione per cui molti produttori fanno certe scelte è solo una: venire incontro alle esigenze della massa.
Fortunatamente c'è chi ha centrato l'obiettivo offrendo un prodotto di grande qualità capace di soddisfare anche gli appassionati più esigenti, ma (molti) altri se ne sono fregati della qualità.
Francamente questo spostamento del limite in avanti di cui parli non lo vedo proprio, anzi generalmente i giochi, da qualche tempo, sono tecnicamente al palo e involuti per quel che riguarda difficoltà ed il gameplay.
PS quando dici "se non vi piacciono i videogiochi di oggi non li comprate" hai ragione. Infatti io non li compro, tranne qualche raro caso che merita di essere acquistato.
Molti videogiochi di ultima generazione hanno spinto i limiti del media verso avanti in maniera incredibile, ed è assurdo che questo non venga riconosciuto. Skyrim, ad esempio, offre un mondo di gioco ampio e con un livello di dettaglio molto alto, cosa che non era possibile nei giochi precedenti. Molti dei fan di Elder Scrolls sono rimasti contenti per questo, riconoscendo che la maggior parte dei limiti di Oblivion erano stati finalmente risolti.
Mah. La serie elder scrolls è seduta sugli allori da anni. Ogni episodio è un miglioramento del precedente, ma non c'è un grande stacco in termini di idee.
Io sono il promo ad apprezzare Skyrim, però il mio discorso si fondava su quanto le software house hanno guadagnato e quanto in proporzione i prodotti sono migliorati.
Non si può certo dire che Skyrim sia un prodotto completo e stabile, solo dopo qualche patch ha raggiunto un buon livello di stabilità e performance.
I modder continuano a rilasciare bugfixes come se piovesse e ripeto, alcuni mod hanno avuto un consenso plebiscitario, cosa che fa pensare "perchè non ci hanno pensato prima loro?".
Stesso discorso per Diablo 3, arrivato ad una versione "accettabile" son con l'ultima patch. Hanno implementato in fretta e furia alcune cose suggerite dalla community e continuano ad implementare e implementeranno vagonate di idee suggerite nei forum.
Se negli ultimi anni il gaming è diventato intrattenimento a tutto tondo, ha coinvolto tantissimi giocatori e ha fatto fatturare molti soldi ci sarà un motivo. Non si può dire semplicemente che è "idiota" o "scema" la gente che non la pensa come noi.
Alcuni, è vero, palesano un'insoddisfazione verso i cambiamenti che si sono verificati, molto spesso perché si considerano troppo grandi o sono considerati troppo grandi e per questo si lasciano condizionare, criticando tutto indifferentemente. Se i produttori fanno certe scelte ci saranno delle ragioni e ci saranno delle persone a cui piacciono le nuove impostazioni, criticare indiscriminatamente non aiuta nessuno.
Per cui, dico io, se non vi piacciono i videogiochi di oggi non li comprate, ma non criticate a testa bassa chi li compra e non danneggiate l'esperienza di gioco e di intrattenimento degli altri.
Il punto è che le software house vanno incontro al profitto e alle masse, senza preoccuparsi effettivamente di investire denaro nella ricerca per sfornare qualcosa che possa accontentare il più alto numero possibile di giocatori.
Al massimo fanno le closed-beta che servono soltanto a testare le macchine per la stabilità. Non certo a fornire un feedback utile per il prodotto in sè.
ci sono un pò troppe cose messe sul piatto per fare un ragionamento concreto.
se il culmine della situazione attuale sarà la realtà aumentata, prima di chiedermi se faranno ancora "i giochi di una volta" mi chiederei cosa porterà in più (o in meno) questa cosa nelle nostre vite.
concordo sul fatto della iper-criticità distruttiva che spesso manifestano i giocatori di vecchia data, che secondo me rappresenta quasi una forzatura, un carattere distintivo per dare l'idea che si è "vecchi" ed esperti, criticando tutto il nuovo per dare risalto ai 'bei tempi' che sono sempre ed inesorabilmente passati.
ovviamente tale tipo di critica si realizza con gusti e pareri personali che diventano assoluti e col giudizio stroncante rispetto alle ultime leve videoludiche, giudicate simili a cerebrolesi al 'servizio' dei publisher.
normale che un livello di critica del genere sia poco utile, con l'ulteriore "rischio" di avere come interlocutori con cui si può discutere solo le nuove leve o i fruitori più casual.
quindi attenzione, perchè nel futuro gli skyrim, i crysis, i mass effect e tanta altra roba subissata di critiche dagli 'esperti' potrebbe addirittura sparire -insieme a tutto il resto- per lasciare spazio a qualche giochetto da sala d'attesa dove paghi le vite 5 euro l'una..(vabbè ho esagerato :fagiano: )
Beh dopotutto è un suo parere ed onestamente in (gran) parte condivisibile.
Alla fin fine il punto 2 della lista è diretta causa del punto 1 ed a ragion veduta, non lo vedo affatto come un eccessiva critica verso i prodotti; chi li critica è generalmente perché non si riconosce più nei target a cui le software house mirano.
È indiscutibile che il gameplay dei giochi negli ultimi 10 anni sia andato verso la semplificazione a tutti i costi per venire incontro all'utente tipo che non è più il gildo88 o il netcrusher di turno (o il Donbabbeo, anche io sono dello stesso partito), ma è piuttosto la signora Bianchi, il signor Rossi o il piccolo Marchino (anni 12) perché qualcuno deve pagare le produzioni ultramilionarie ed il marketing a palla e quindi è inevitabile che il gioco debba piacere alla più ampia fetta di pubblico possibile. Peccato che così facendo stanno scontentando coloro che li hanno portati dove sono oggi.
Ai nuovi utenti potrà pure piacere il sistema a microtransazioni, la marea di DLC che ci propinano ora, la difficoltà da cerebroleso (vogliamo parlare delle dichiarazioni fatte dai devs su Dishonored?) e la durata media di 6 ore, ma all'utente più navigato, che giocava già 10 o 20 anni fa tutto questo difficilmente va a genio e ne è la prova il fiorire del mercato indie e di Kickstarter, dove sempre più vecchie glorie si stanno rifugiando riportando in auge generi e titoli sconosciuti ai più con enorme successo perché riescono a fare ciò per cui le grosse produzioni vengono criticate e cioè videogiochi per giocatori e non videogiochi per chiunque.
Provate a presentare un progetto come Torment ora ad un qualsiasi publisher, vi sputerebbe in un occhio perché non rientra più nei target attuali; peccato che sia attualmente il progetto di Kickstarter con maggior successo di sempre.
Di certo non si può essere sempre nel giusto nel criticare ad oltranza ed una certa colpa va anche all'atteggiamento un pò "hipster" e protezionista di noi utenti "Io giocavo ai videogiochi prima che diventasse figo!" ma non si può neanche produrre giochi con lo stampino ogni anno, togliere pezzi di gioco già pronti per rilasciarli come DLC come se fosse la cosa più naturale del mondo e rendere la vita impossibile per giocare al proprio titolo solo per seguire la moda del socialgame à la Facebook.
My 2 cent.
Quoto tutto e quoto anche il discorso di capozz e gildo88...
anche per me alla fin fine è una specie di serpente che si morde la coda
Se ci sono giochi tripla A che sfruttano troppo le manovre DLC, che hanno DRM always online, poche ore di gioco, poca "rigiocabilità", gameplay poco ispirato, è perchè c'è una non indifferente fetta di consumatori la fuori, che è disposta ad acquistare tale prodotto sotto quelle forme lì, soprattutto se questi aspetti non vengono ben evidenziati durante le campagne pubblicitarie.
A dire il vero questo discorso può essere esteso anche ad altri campi...più o meno attingenti al vasto panorama dell'arte dell'intrattenimento in generale, ma la cosa diventa imho assai più interessante quando questo schema viene applicato alla politica: http://www.youtube.com/watch?v=07w9K2XR3f0
Se c'è un certa manica di politici che hanno portato il nostro paese a quello che è oggi, non è tanto colpa loro, tanto quanto lo è dell'elettorato, che anno dopo anno hanno continuato a rieleggerli.
...e quindi reiterato al mondo videoludico: "Maybe it's not the games that suck, maybe, just maybe...it's the consumers that buy those games, that suck!"
Quel qualcuno colpevole del titolo, imho non e poi chi sa quale misteriosa forza o burattinaio malefico che ha il totale controllo su un industria multimiliardaria; ovvio c'è chi è un po più responsabile di altri, ma se cercate quel qualcuno, "non c'è che guardarsi allo specchio" (cit.)
ci sono un pò troppe cose messe sul piatto per fare un ragionamento concreto.
se il culmine della situazione attuale sarà la realtà aumentata, prima di chiedermi se faranno ancora "i giochi di una volta" mi chiederei cosa porterà in più (o in meno) questa cosa nelle nostre vite.
concordo sul fatto della iper-criticità distruttiva che spesso manifestano i giocatori di vecchia data, che secondo me rappresenta quasi una forzatura, un carattere distintivo per dare l'idea che si è "vecchi" ed esperti, criticando tutto il nuovo per dare risalto ai 'bei tempi' che sono sempre ed inesorabilmente passati.
ovviamente tale tipo di critica si realizza con gusti e pareri personali che diventano assoluti e col giudizio stroncante rispetto alle ultime leve videoludiche, giudicate simili a cerebrolesi al 'servizio' dei publisher.
normale che un livello di critica del genere sia poco utile, con l'ulteriore "rischio" di avere come interlocutori con cui si può discutere solo le nuove leve o i fruitori più casual.
quindi attenzione, perchè nel futuro gli skyrim, i crysis, i mass effect e tanta altra roba subissata di critiche dagli 'esperti' potrebbe addirittura sparire -insieme a tutto il resto- per lasciare spazio a qualche giochetto da sala d'attesa dove paghi le vite 5 euro l'una..(vabbè ho esagerato :fagiano: )
Questo dell'iper-criticità dei videogiochi di questa generazione, non è affatto vero (parlo per me, ma credo di incarnare il pensiero anche degli altri, se sbaglio correggetemi). Si critica quando la presa in giro è palese, ma quando un gioco merita, lo si prende in considerazione e lo si apprezza.
Ad esempio io di questa generazione ho molto apprezzato il primo Mass Effect o ad esempio i due Borderlands, Bioshock, il primo Dead space e anche il tanto criticato Skyrim (si è vero i bug sono molti, ma a differenza di altri Bethesda mette a disposizione fin da subito gli strumenti per modificare il gioco, per lo meno su pc, ed il successo del gioco è stato decretato anche da questo). Ultimamente ho rivalutato giochi che in un primo momento non mi convincevano molto come Alan Wake e Binary Domain, che ho scoperto che hanno una trama al di sopra della media e sebbene rimangano anche loro abbastanza lineari nel gameplay, sono godibili a differenza di altri titoli ben più blasonati e di massa.
Altri utenti ti potrebbero citare altri giochi, come The witcher 2, Starcraft 2, i Total war o The walking dead ad esempio (per dire i primi titoli riconosciuti come validi che mi son venuti in mente).
Come vedi non si tratta di andare addosso al "nuovo" a prescindere, ma se si critica le critiche sono sensate e non campate in aria o fatte per partito preso o perchè "il vecchio" è sempre meglio (anche se spesso e volentieri lo è).
Slater91
07-03-2013, 22:19
"Nessun videogioco può essere ottimizzato per una longevità superiore alle 100/200 ore. Se qualcuno gioca sullo stesso titolo per una quantità di tempo maggiore, secondo me, deve iniziare a porsi delle domande. Può sicuramente continuare a giocare nella massima libertà, ma non può accusare lo sviluppatore di sbilanciamenti o di inadeguatezze che emergono dopo un gameplay così lungo. Se nascono dei motivi di sconforto, insomma, dopo aver giocato per così tanto tempo sullo stesso titolo, questi dipendono principalmente da un'insoddisfazione interna del giocatore, piuttosto che da mancanze di chi sviluppa."
Secondo me la sua prospettiva è ristretta è circoscritta ad un vecchio modo di vedere i videogiochi.
Io ho quasi 30 anni, le mie esigenze sono cambiate, non voglio più comprare un gioco e aspettarmi 30-40 ore di gioco, anzi tempo fa non pensavo nemmeno a quanto mi sarebbe durato un gioco.
Oggi è diverso e questo problema me lo pongo, sopratutto se ho speso 60€ per un prodotto che viene da una delle software house più ricche e potenti dell'industria, che anni fa nemmeno immaginavano potessero esistere.
La longevità "infinita" secondo me è la prossima frontiera da raggiungere.
La sua prospettiva che i giochi non possono durare più di 100/200 ore non fa altro che corroborare i pregiudizi di quelli che la guardano male quando dice di lavorare con i giochi.
Finchè il videogame sarà un bene da consumare e accantonare dopo poche ore sarà sempre visto come un qualcosa di non serio. Come bene prettamente di consumo e non un qualcosa che diventa passione.
Se i giochi fossero seriamente più completi e longevi verrebbero probabilmente presi più sul serio.
Se posso dire la mia: più che una durata infinita, che è interessante solo per chi è davvero appassionato al singolo titolo, trovo che sarebbe molto più utile e costruttivo avere un videogioco che lasci qualcosa dentro anche se dura poco. Anche un gioco che duri 10 ore ha un suo perchè, se lascia qualcosa al giocatore in termini di emozioni, di ricordi, di esperienza positiva.
Sarà che sono giovane e sono cresciuto con la prima PlayStation e giochi come Final Fantasy VII, Syberia ed Age of Empires II, senza vedere in realtà molti titoli "storici" - penso ai vari Myst, Planescape Torment, Doom, Quake... - però mi trovo nella condizione di dire: "non mi interessa che il gioco duri millemila ore, mi basta che sia intenso". Forse e soprattutto a causa dell'attuale generazione di videogame, che è il nulla più totale e che mi lascia proprio senza niente una volta completato un gioco, ormai mi sto buttando sui titoli di una volta e sui titoli indie.
L'ultimo titolo "attuale" che ho giocato è stato Mass Effect 2, che mi ha lasciato sconvolto per il nulla di cui è pieno. Non voglio continuare quest'infinita diatriba tra chi dice che è un bel gioco e chi lo disprezza, ma è da ammettere che è un videogame esemplare per mostrare quanto si è perso totalmente il coinvolgimento del giocatore ad un livello più profondo del fare sempre le stesse (poche e stupide) cose.
Sì, critico, perchè come tutti quanti qui dentro mi rifiuto di dare i miei (pochi) soldi per delle esperienze che sul momento possono essere appaganti, ma che poi non mi lasciano dentro nulla. Vogliamo prendere un KotOR qualunque e pensare al momento in cui si scopre che il personaggio principale è Revan il Sith?
Qualcuno?????? Qualcunooooooooooooo??????????
Ma per piacere siate onesti e dite chi lo sta rovinando!!
Qualche nome, Electronic Arts tanto per dirne uno, stanno distruggendo totalmente brand di alto livello nel nome del profitto a tutti i costi, poi non dimentichiamo il grande danno subito dalla sempre più totale partecipazione del mondo del cinema con quello videoludico, hanno portato il concetto cinematografico nei videogiochi snaturandoli e facendo lievitare i costi di sviluppo dei videogiochi in modo assurdo, quando il cinema si faceva i ca..i suoi e i videogiochi non risentivano così pesantmente c'era un mondo tutto da scoprire, adesso è tutta immondizia, ma le major se ne fregano se hanno rovinato tutto, continuano imperterrite a sfornare mondezza perchè coscienti del circolo vizioso che hanno oramai innescato, la soluzione è una sola, via Hollywood dal mondo dei videogiochi subito!!!
Quoto.
Una volta i filmati ("cinematics") erano solo di intermezzo. Ora li fanno giocabili, e' veramente uno schifo.
Al di la' di "scatolette" con hardware limitato, i giochi attuali non sono coinvolgenti, sono facili, non hanno bisogno di molto impegno, sono corti...
Per carita', il motivo principale e' proprio il bacino di utenza, dove anche noi vecchi videogiocatori hardcore ci siamo dovuti abituare ai casual games, ma d'altronde se i produttori vogliono fare cosi', o li ammazziamo tutti o non giochiamo piu' o ci adeguiamo...
Pero' anche i primi giochi dei Pokemon e di Yu-Gi-Oh sul gameboy erano molto piu' belli di queste schifezze moderne... Non e' il gioco in se che puo' far schifo o meno (al massimo e' solo questione di gusti), ma e' il COME viene fatto che ormai e' penoso.
Basta guardare anche il declino di tutti gli altri giochi, escludendo a priori la grafica: Crysis, il primo era una novita' ok, ma era spettacolare. Il 2 e' una presa in giro, il 3 leggo talmente tanti commenti negativi che lo prendero' forse quando costera' 5 euro. Idem Mass Effect, giocati di fila, il primo l'ho apprezzato per l'ennesima volta, il 2 stava diventando noioso, il 3 non sono nemmeno ad 1/3 della storia da quanto fa schifo.
CoD idem, mai giocato (ho provato MW solo perche' me l'hanno regalato e l'ho regalato ad altri dopo averlo finito) ma leggo vagonate di gente che dice che fino al 2 era bello, poi e' diventato uno schifo. Piu' o meno anche Battlefield (io ho apprezzato tantissimo il 2142).
E Ghost Recon? GRAW 1 e GRAW 2 erano spettacolari, anche giocare in coop. Future Soldier e' da cheat e penoso dal primo all'ultimo minuto, l'unica cosa bella e' la personalizzazione delle armi (dovevo registrare la scena dell'aereoporto fatta in coop con un amico che ad un certo punto ho sclerato e mi sono messo a correre sgozzando tutti e nessuno si e' accorto di me, causa IA inetta che se giochi fuori dagli schermi non sa che fare).
Rainbow Six ho giocato solo a Vegas 1 e 2 e mi e' piaciuto, speriamo che il suo successore non sia una schifezza immane ma ci credo poco.
Assassin's Creed non ne parliamo perche' non mi piace, Far Cry 1 non mi era piaciuto molto, il 2 mi sono fatto attirare dalla pubblicita' (e poi era un loop continuo inutile).
Gli unici che salvo, gusti personali ovviamente qui, sono la serie Elder's Scroll (gioco dal 3, Morrowind, anche questo e' peggiorato ma almeno c'e' liberta'), Fallout 3 e NV (non ho giocato a quelli precedenti, mea culpa :D), che in ogni caso sono espandibili grazie alle mod, Saints Row The Third (mai riso cosi' tanto) e altri giochi "originali" come Alice Madness Returns (successore del grande American McGee's Alice).
Attendo anche Cyberpunk 2077, sperando che non mi facciano uno scempio, mi basta che sia decente. Ci gioco su carta (2020) da poco piu' di 6 mesi e mi sta attirando come non mai, spero veramente di non rimanere deluso come con WarZ, The Secrect World e lo stupro indecente del nome MechWarrior e dell'intera saga con MWO...
Vorrei rivolgere questa mia risposta non al giornalista Grasso ma al videogiocatore Rosario, se mi si può concedere questa confidenza. :)
Premetto che parlo basandomi sull'esperienza che ho avuto su vari forum online e, soprattutto, qui su Hardware Upgrade (ormai mi incammino verso il quarto anno di militanza, se così si può dire :stordita:).
Innanzitutto non credo che le community di videogiochi siano la causa (o una delle cause) delle difficoltà del mondo videoludico perché una qualsiasi comunità si forma quando c'è amore per uno specifico oggetto di interesse; è altresì innegabile che l'atmosfera che si respira quando si affronta una discussione qualsiasi di un gioco a caso che ha elevata copertura mediatica è pesante, io stesso ho criticato un discreto numero di giochi definiti tripla A.
Allora mi sono chiesto il perché lo facessi: se era per odio, per noia, per disgusto, per il gusto di fare il bastian contrario. In realtà poi ho capito, con il passare del tempo, che lo facevo per amore del videogiocare; perché ammiro ciò che viene realizzato con passione ma desidero rilevare con altrettanta puntualità le mancanze o le debolezze; perché io desidero essere schietto e sincero con me stesso e, di riflesso, anche con gli altri.
Chiusa questa parentesi sulla community vorrei invece spostare l'ago della bilancia della riflessione su un aspetto che non è stato considerato sufficientemente nell'articolo e che invece, a mio (seppur modesto :fagiano:) parere, rischia di essere decisivo nel mondo videoludico: i publisher; quindi riporto i miei pensieri che avevo espresso giusto ieri in un'altra discussione di questo forum:
Il punto secondo me è un altro: le aziende pensano al profitto da sempre, non è mica una novità del 2013; il vero problema è il quantitativo di profitto da loro richiesto che supera qualsiasi contatto con la realtà.
Sentire al giorno d'oggi che vengono fatti investimenti per decine di milioni di $ in un progetto multimediale come un videogioco fa capire chiaramente che sono le aziende stesse ad aver perso il senso della misura perché prima si imbarcano in imprese mastodontiche e poi finiscono per martoriare tutti gli altri elementi della catena.
Ci sono gli utenti che:
- spendono sempre più soldi per avere un prodotto sempre più martoriato da errori di programmazione;
- devono dedicare tempo ed energie agli aggiornamenti e/o workaround che gli consentano di avere una fruizione del videogioco un po' meno travagliata;
- spendono altri soldi dopo l'uscita del gioco sotto forma di DLC/microtransazioni dal rapporto prezzo/contenuti sproporzionato rispetto a quello del gioco perché in pratica gli si fa pagare pure il supporto post-vendita (cioé le pezze che vengono messe dopo che si è fatto uscire frettolosamente il gioco).
Poi abbiamo gli sviluppatori che devono:
- rispettare le tempistiche di uscita su pressante richiesta del publisher in barba a qualsiasi problematica;
- completare il lavoro di sviluppo e rifinitura a gioco già rilasciato, con annessi insulti ricevuti da parte degli utenti paganti;
- inventarsi degli escamotage per fornire al publisher nuovi spunti di guadagno facile, anche se ciò altera il game design originario.
E infine consideriamo che gli investitori vogliono:
- entrate monetarie nell'immediato;
- rassicurazioni sui piani futuri;
- provvedimenti rapidi se qualcosa comincia a non andare come sperato.
Forse la coperta inizia ad essere un po' troppo corta per tutto questo :fagiano:
E forse c'è davvero qualcuno che sta cercando di uccidere il mondo dei videogiochi; e forse la risposta è da un'altra parte.
Nessun videogioco può essere ottimizzato per una longevità superiore alle 100/200 ore. Se qualcuno gioca sullo stesso titolo per una quantità di tempo maggiore, secondo me, deve iniziare a porsi delle domande
Questa affermazione non ha senso, per non dire offensiva.
Di giochi single player che superano abbondandemente le 100 ore ce ne sono tanti, dai vecchi JRPG alla Final Fantasy, all'ultimo Skyrim passado dagli Elder Scroll e i capolavori Black Isle.
Io le ho superate anche con i vari Grand Theft Auto, Gran Turismo/Forza Motorsport.
E sicuramente ci saranno anche appassionati di calcio che hanno giocato centinaia di ore a PES/FIFA o altri giochi sportivi.
Per non parlare dei MMORG poi, ci sono milioni di giocatori che stanno giocando allo stesso gioco, un certo "World of Warcraft" da più di 10 anni, e non c'è solo lui.
Così come negli FPS multiplayer in tanti hanno accumulato centinaia di ore di gioco, dal vecchio Quake 3 Arena (in tanti ci giocano ancora oggi), ai moderni Battlefield o COD, passando per American's Army.
Anche in giochi relativamente semplici come LOL e DOTA1/2 molti giocatori hanno accumulato centinaia di ore.
Tutti questi giocatori secondo il tuo punto di vista dovrebbero "avere dei problemi", e quindi dover porsi delle domande? :confused:
La trovo un tantino offensiva come affermazione, che ti pone sullo stesso livello di quelli che dopo la tua risposta riguardo al lavoro che fai, mostrano un certo sgomento e una qualche delusione nel volto.
Che poi mi chiedo che gente frequenti, anche io lavoro nel ramo della game industry e di solito quando lo dico gli interlocutori rimangono positivamente meravigliati, anche persone che poco hanno a che fare con i videogiochi. ;)
Crystal Dragon
08-03-2013, 02:26
Molti si aspettano una profondità dai giochi che semplicemente non può esistere, e stavolta penso a un titolo come Battlefield 3. Nessun videogioco può essere ottimizzato per una longevità superiore alle 100/200 ore. Se qualcuno gioca sullo stesso titolo per una quantità di tempo maggiore, secondo me, deve iniziare a porsi delle domande. Può sicuramente continuare a giocare nella massima libertà, ma non può accusare lo sviluppatore di sbilanciamenti o di inadeguatezze che emergono dopo un gameplay così lungo. Se nascono dei motivi di sconforto, insomma, dopo aver giocato per così tanto tempo sullo stesso titolo, questi dipendono principalmente da un'insoddisfazione interna del giocatore, piuttosto che da mancanze di chi sviluppa.
No, non ci siamo assolutamente, questo gioco è stato presentato dai DICE come il "True sequel of Battlefield 2", e su BF2 dopo 850 ore di gioco ero capitano, con davanti ancora 7 gradi su 22, quindi uno ci si aspetta come minimo un gameplay solido e bilanciato garantito per almeno 1000 ore di gioco su un gioco stabile e bugfree. Ora sono a 790 ore di BF3, e sono all'ultimo grado da mesi. Ci gioco solo perchè non c'è nessun altro fps con mezzi che abbia il gameplay che cerco, pur sapendo che questo titolo è il peggior battlefield mai uscito su pc dopo bc2, escludendo cagate come bf heroes e bf p4f, sbilanciato, buggato, distrutto dagli sviluppatori che non meritavano soldi ma solo un po' di sana tortura medievale.
Dynamizer
08-03-2013, 02:27
Non sono un giocatore incallito, ma appassionato di videogiochi si, in un senso abbastanza mainstream: mi piacciono molti generi, ne preferisco alcuni e mi interessano poco altri, comprendendo nel tutto anche i casual games, e ho cominciato a videogiocare sin dai tempi del vic 20/ le prime console 8 e 16 bit e le mitiche sale giochi, per cui ho passato, con alti e bassi, varie fasi del mondo dei vgames (questo per darvi un'idea di massima, ma cmq non mi sento inquadrabile facilmente).
Dico anche io i miei 5 cents (oramai 2 non bastano più con st'inflazione :sofico: ).
Innanzitutto sono abbastanza d'accordo con il resto dei commentatori qui sopra, non vedo perché bisogna invitare il pubblico di questo mondo a criticare di meno solo perché all'articolista sembrano critiche non costruttive: se sono critiche non costruttive lo si fa presente, e praticamente spesso si autofiltrano, anche perché spesso vengono mosse da pochi individui se non uno o due. Mentre quando le critiche vengono mosse da molte più persone, è già più difficile che siano poco costruttive, perché automaticamente sono indice di un diffuso malumore per quello o quell'altro problema; pur non dando del tutto torto all'articolista, cmq.
In secondo luogo, il leit-motiv (o come si scriva, non fatemi andare a googlare :p ) del "gioco vecchio" = "gioco bello". No dico, ma vi siete scordati di svariate ciofeche che nacquero nella storia (breve, ma pur sempre storia) del mondo videoludico? Mo' io non vi cito tutti o gran parte dei nomi perché sinceramente son pigro (e non ho memoria anche se qui potrei googlare), però un esempio, che non mi aveva coinvolto ma che mi è rimasto impresso dopo averne letto proprio qui in rete tempo fa, ve lo pongo: il famoso videogioco di ET, l'extra terrestre, che la leggenda vuole (non ho verificato e non posso verificare per ovvii motivi) che TUTTA la quantità di cartucce prodotte fù seppellito sottoterra tipo in New Mexico o cmq in un posto o discarica sperduta degli stati uniti americani :D
Se googlate ci sono in giro pure recensioni con screenshot che esprimono il senso di smarrimento di fronte ad un videogioco che non ha né capo né coda, non si capisce cosa bisogna fare o non fare e qual'era lo scopo del gioco. Ora è ovvio che questo è un esempio estremo, e pur tenendo conto che era un titolo di derivazione cinematografica, non cadiamo automaticamente anche nell'errore che le contaminazioni del mondo (tradizionalmente) a 24fps siano di per se un errore, altrimenti dovremmo condannare anche titoli (dell'epoca 16bittiana) come Indiana Jones e l'ultima crociata (per me uno dei capolavori dell'epoca per il suo genere)!
Insomma non facciamo di tutt'un'erba un fascio ovviamente, ma né in un senso né nell'altro.
Mi permetto a questo punto di tornare sui binari e quotare due degli interventi che più focalizzano il problema:
Se ci sono giochi tripla A che sfruttano troppo le manovre DLC, che hanno DRM always online, poche ore di gioco, poca "rigiocabilità", gameplay poco ispirato, è perchè c'è una non indifferente fetta di consumatori la fuori, che è disposta ad acquistare tale prodotto sotto quelle forme lì, soprattutto se questi aspetti non vengono ben evidenziati durante le campagne pubblicitarie.
Questo punto di vista è ovviamente largamente condivisibile (e lo condivido, non del tutto ma per la maggior parte si: i motivi del "non del tutto" sono subito dopo il prossimo quote) e ravvisa il malessere di noi utenti/clienti/pubblico pagante, che ci sentiamo sempre più sfruttati e spremuti, data la continua e sempre maggiore richiesta di denaro a fronte di servizi o contenuti non all'altezza: in breve un rapporto prezzo/prestazioni completamente sbilanciato a favore del produttore. E tutto questo senza considerare però quanto segue:
Se posso dire la mia: più che una durata infinita, che è interessante solo per chi è davvero appassionato al singolo titolo, trovo che sarebbe molto più utile e costruttivo avere un videogioco che lasci qualcosa dentro anche se dura poco. Anche un gioco che duri 10 ore ha un suo perchè, se lascia qualcosa al giocatore in termini di emozioni, di ricordi, di esperienza positiva.
Ecco, su questo mi trovo d'accordo su tutta la linea: alla fine qual'è lo scopo di un videogioco? Farci solo passare il tempo?? Quello lo possiamo fare anche stando seduti a far niente, o a dormire che è pure più salutare (non entro nel discorso cmq). O al limite a fare zapping in tv vedendo la prima stupidata che capita di cui ci frega poco o niente. No.
Lo scopo di un videogioco *DOVREBBE ESSERE* quello di intrattenerci. Ma nel senso più profondo del termine. Come fa un buon libro (no, non sono un appassionato di lettura, purtroppo) o un buon film. Intrattenerci non è solo passare il tempo, è anche divertirci, o emozionarci (che poi il divertimento E' un emozione), farci ridere, piangere, innamorarci, sognare, inorgoglirci in battaglie, o sentirsi fieri di aver risolto un puzzle o un quiz. O volendo al limite anche solo farci passare il tempo senza pensieri, quindi (si, in contrasto a quanto appena detto :Prrr: ) senza tutte le emozioni di cui sopra, a patto che ovviamente si CERCHI questo tipo di svago.
Quindi la domanda è: i giochi di oggi fanno tutto questo? Non ho la risposta, è una domanda da farsi di volta in volta, di titolo in titolo.
Tanto per fare qualche esempio: un arcade dovrebbe essere un titolo che per antonomasia dovrebbe farci passare più tempo possibile senza troppi sbattimenti, senza troppi pensieri, anche se ovviamente non ci può lasciare qualcosa dentro. Tipo un SuperMario che è un platform e quindi arcade: scopo del gioco? Andare da sinistra a destra, far fare varie cose al pg per collezionare monetine e evitare ostacoli/distruggere nemici/quelchel'è: cosa volete che vi lasci dentro un titolo come questo? Eppure ha un successo ogni volta che esce nella sua nuova salsa, semplicemente perché fa bene il suo lavoro. Si, sempre lo stesso poi (a me personalmente un po' stufa).
Mentre titoli per l'appunto come Final Fantasy sono *quelli che ti lasciano qualcosa dentro* (come già detto, lo so): ma è anche logico, se non avesse una trama e dei binari percorribili (magari non obbligati) alla fine a cosa servirebbe?? Potrebbe diventare un altro platform con grafica diversa, ma originariamente lo scopo è tutt'altro.
Poi vabbé abbiamo esempi fuori dal comune come il famosissimo indie Doukutsu Monogatari (Cave Story), che spiazza poi tutti quanti: titolo "recentissimo"... vabbé, diciamo: "titolo nato nell'era della grafica tridimensionale" ma che usa concetti e grafica (e musiche!) degli anni '80/primi '90, che ha una giocabilità da platform decisamente appagante nonché longeva e persino lunga (quante volte l'avete rigiocato? come minimo... non dico altro hehe ;) ), e che grazie ad una trama ben scritta e dei personaggi a cui il giocatore si affeziona (mix terribilmente funzionante!) ti lascia pure qualcosa dentro (e che cosa! *_*).
E la cosa che più lascia frastornati è che quest'ultimo è stato ideato e realizzato completamente da un unica persona (oramai eletto ad un posto nell'olimpo degli dei informatici/videoludici, anche se, non seguendone le vicende, non so che cosa stia facendo in questi anni da allora) e reso disponibile completamente gratis a tutti gli internauti (e non solo, credo).
Ora, io non credo che gli indie e i kickstarter ci salveranno, perché imho avrebbero cmq una lunga strada davanti, piena di ostacoli, probabilmente pure messi davanti dalle grandi compagnie, e potrebbero cadere pure loro nella tentazione di scendere di qualità per sopravvivere: lo so che sono un po' pessimista, ma preferisco non avere un eccesso di aspettative; d'altra parte però ho fiducia in loro e credo che il loro contributo sarà molto importante e sicuramente un grosso aiuto in generale a tutto il panorama (d'altronde lo stanno già facendo!).
Infine una nota: donbabbeo dice "videogiochi per giocatori e non videogiochi per chiunque" (si lo so, ho estratto questo pezzo decontestualizzandolo, ma non credo di sbagliare se dico che in linea di massima sei d'accordo con questo "slogan" no?).
Ecco, mi sento di dire: i videogiochi per chiunque non devono mica sparire! Anzi, benvengano, primo perché c'è libertà e democrazia e chiunque e ogni software house ha il diritto di farli, e secondo perché cmq hanno anche il diritto di guadagnare come meglio credano, però che siano fatti SPECIFICAMENTE e in modo trasparente per quel target. E che non contamini invece i "videogiochi per giocatori", che devono essere fatti appunto specificamente per questo target (più esigente), che non va assolutamente ignorato (questo anche per dire che per l'appunto non dovrebbero spostarsi completamente sul target "per tutti" perché potrebbe essere poco lungimirante per loro, e irritante per noi).
Quello che IMO è da accusare maggiormente è la mancanza di trasparenza, anche se ora sui due piedi non ho una proposta o una soluzione da proporre per colmare questa lacuna (ma, primo andava cmq sottolineato, secondo la soluzione si trova, prima o poi, visto che non ci sono mica solo io a pensare).
In ogni caso, MAI chiedere di smettere di criticare, dirci di stare zitti invece ci fa imbestialire di più e alzare ancora di più la voce (ma questo vale per tutti non solo per i gamers, di qualsiasi tipo essi siano), casomai l'invito deve essere per indirizzare la critica verso la costruttività.
EDIT: Altra cosa, ho notato un netto cambiamento in peggio nella stragrande maggioranza delle recensioni dei vari siti (non faccio i nomi ma credo che abbiate capito) e testate giornalistiche, quasi ad adeguarsi all'appiattimento generale dei videogiochi di questa generazione, premiando spesso e volentieri videogiochi che, se uscivano in altre generazioni videoludiche, e in tempi "più seri", prendevano una sufficienza appena nel migliore dei casi. Spesso poi si fanno notare difetti molto gravi e una totale mancanza di inventiva, spesso facendo notare che il "titolo rimane lo stesso del prequel", ma nonostante questo le recensioni (parlo in generale non di questo sito in particolare, in cui certe volte sono in accordo con le recensione e altre volte no) rimangono con voti troppo elevati.
Sembra quasi che si sia persa un pò di obiettività e le recensioni siano meno severe rispetto al passato, e spesso si sorvola su molti aspetti che meriterebbero un maggior approfondimento e una valutazione più critica. Sarebbe più piacevole vedere recensioni dalla parte del videogiocatore e non dalla parte del videogioco (o di chi altro, non voglio entrare in merito ai fin troppo chiacchierati vari interessi tra siti di recensioni e Pubblisher).
...Te lo riassumo io: qualunquismo e consumismo acritico. Piaghe che affliggono le nuove generazioni (ma fortunatamente non tutti) temo e di cui non sembrano minimamente rendersi conto.
A chi dice che qualitativamente siamo molto (troppo?) progrediti rispondo che NO, l'unica cosa che è cresciuta esponenzialmente è il budget dedicato al lato artistico/grafico (di sicuro, facile da comprendere, immediato impatto) nelle produzioni videoludiche attuali. Game/level designers, sceneggiatori, vengono presi all'ultimo momento col 5% del restante budget come semplici impiegati necessari (ma forse a breve scompariranno del tutto con qualche game-maker-kit preconfezionato). Non c'è da stupirsi dei risultati...
Vorrei rivolgere questa mia risposta non al giornalista Grasso ma al videogiocatore Rosario, se mi si può concedere questa confidenza. :)
Premetto che parlo basandomi sull'esperienza che ho avuto su vari forum online e, soprattutto, qui su Hardware Upgrade (ormai mi incammino verso il quarto anno di militanza, se così si può dire :stordita:).
Innanzitutto non credo che le community di videogiochi siano la causa (o una delle cause) delle difficoltà del mondo videoludico perché una qualsiasi comunità si forma quando c'è amore per uno specifico oggetto di interesse; è altresì innegabile che l'atmosfera che si respira quando si affronta una discussione qualsiasi di un gioco a caso che ha elevata copertura mediatica è pesante, io stesso ho criticato un discreto numero di giochi definiti tripla A.
Allora mi sono chiesto il perché lo facessi: se era per odio, per noia, per disgusto, per il gusto di fare il bastian contrario. In realtà poi ho capito, con il passare del tempo, che lo facevo per amore del videogiocare; perché ammiro ciò che viene realizzato con passione ma desidero rilevare con altrettanta puntualità le mancanze o le debolezze; perché io desidero essere schietto e sincero con me stesso e, di riflesso, anche con gli altri.
Chiusa questa parentesi sulla community vorrei invece spostare l'ago della bilancia della riflessione su un aspetto che non è stato considerato sufficientemente nell'articolo e che invece, a mio (seppur modesto :fagiano:) parere, rischia di essere decisivo nel mondo videoludico: i publisher; quindi riporto i miei pensieri che avevo espresso giusto ieri in un'altra discussione di questo forum:
E forse c'è davvero qualcuno che sta cercando di uccidere il mondo dei videogiochi; e forse la risposta è da un'altra parte.
Qui non c'è nessun giornalista, ma siamo tutti giocatori ;)
È chiaro che ognuno di noi ha passione verso i videogiochi e cerca a modo suo di sostenerli, sennò che senso avrebbe frequentare questo sito e leggere certe news?
Mi rammarica molto vedere che i commenti a certe news sono sempre dello stesso tono, ma non perché si sia giocato effettivamente il gioco, ma per partito preso. Perché criticare un gioco che uscirà tra mesi e mesi? Perché il produttore sta facendo una scelta che "ideologicamente" non corrisponde con la propria visione del mondo.
Io possono anche essere d'accordo con la tutela delle ideologie, ma che ognuno si tenga stretta la propria, invece che andare a criticare quelle degli altri.
Quando parlo di iper-criticisimo che danneggia il mondo dei videogiochi mi riferisco proprio all'immagine che diamo del gaming al di fuori del mondo del gaming. Come facciamo a rendere questo settore appetibile agli occhi di terzi quando siamo i primi a criticarlo dall'interno, sempre e per qualunque cosa? C'è troppo ostracismo verso produttori di videogiochi che invece hanno dato veramente tanto per l'evoluzione del media (penso alle critiche a Carmack, alla Blizzard, ma vi rendete conto di che tipo di persone state criticando? Senza loro i videogiochi non esisterebbero come li intendiamo oggi).
Molto spesso si dice: questo gioco è uno "scempio", questo è "incomprabile", e poi si viene a sapere che chi critica non ha neanche aperto la scatola. Anzi, come dicevo, queste critiche avvengono nel momento dell'annuncio. Qui siamo meramente nel campo dei preconcetti.
Donbabbeo
08-03-2013, 09:42
Qui non c'è nessun giornalista, ma siamo tutti giocatori ;)
È chiaro che ognuno di noi ha passione verso i videogiochi e cerca a modo suo di sostenerli, sennò che senso avrebbe frequentare questo sito e leggere certe news?
Mi rammarica molto vedere che i commenti a certe news sono sempre dello stesso tono, ma non perché si sia giocato effettivamente il gioco, ma per partito preso. Perché criticare un gioco che uscirà tra mesi e mesi? Perché il produttore sta facendo una scelta che "ideologicamente" non corrisponde con la propria visione del mondo.
Io possono anche essere d'accordo con la tutela delle ideologie, ma che ognuno si tenga stretta la propria, invece che andare a criticare quelle degli altri.
Quando parlo di iper-criticisimo che danneggia il mondo dei videogiochi mi riferisco proprio all'immagine che diamo del gaming al di fuori del mondo del gaming. Come facciamo a rendere questo settore appetibile agli occhi di terzi quando siamo i primi a criticarlo dall'interno, sempre e per qualunque cosa? C'è troppo ostracismo verso produttori di videogiochi che invece hanno dato veramente tanto per l'evoluzione del media (penso alle critiche a Carmack, alla Blizzard, ma vi rendete conto di che tipo di persone state criticando? Senza loro i videogiochi non esisterebbero come li intendiamo oggi).
Molto spesso si dice: questo gioco è uno "scempio", questo è "incomprabile", e poi si viene a sapere che chi critica non ha neanche aperto la scatola. Anzi, come dicevo, queste critiche avvengono nel momento dell'annuncio. Qui siamo meramente nel campo dei preconcetti.
Però certe volte non è neanche necessario aver giocato un titolo per capire quale sarà il risultato e criticarlo.
Quando D3 fu annunciato che avrebbe contenuto esclusivamente il singleplayer online e la casa d'aste con soldi reali io fin da subito criticai la cosa (potete controllare direttamente nel thread aspettando che avevo aperto io nel lontano 2008) sostenendo che avrebbe influito negativamente sul gioco.
Poi quando lo provammo tutti ci accorgemmo che fu effettivamente così.
Le critiche alla Blizzard ci stanno tutte, mi costringi a giocare ad un titolo singleplayer permanentemente collegato al server (con ovvi problemi di lag per chi ha connessioni non performanti come la mia) solamente perché è l'unico DRM che funziona? Se non riesco a collegarmi non ci si può lamentare che venga criticata aspramente.
Le critiche a EA di questi giorni ci stanno tutte perché il nuovo SimCity oltre ad avere lo stesso problema di Diablo3 è una completa involuzione rispetto al predecessore e gli appassionati non possono che esserne delusi.
uazzamerican
08-03-2013, 10:12
Nessuno ammazza niente.
Si suicidano da soli.
A noi resta Kickstarter e chi non si suiciderà. Punto.
cronos1990
08-03-2013, 10:14
Molti videogiochi di ultima generazione hanno spinto i limiti del media verso avanti in maniera incredibile, ed è assurdo che questo non venga riconosciuto. Skyrim, ad esempio, offre un mondo di gioco ampio e con un livello di dettaglio molto alto, cosa che non era possibile nei giochi precedenti. Molti dei fan di Elder Scrolls sono rimasti contenti per questo, riconoscendo che la maggior parte dei limiti di Oblivion erano stati finalmente risolti.Ho letto l'articolo con interesse perchè, al di là delle specifiche affermazioni, offre temi interessanti su cui discutere.
In questo commento che ho quotato però, a mio avviso, si evidenzia quanto sia sbagliata la prospettiva attuale. E mi spiego.
Se prendete solo i miei post in questo forum, noterete che ho sempre criticato i giochi della serie TES. Critica che, beninteso, si basa anche su 300 e passa ore dedicate solo ad Oblivion+Skyrim, quindi non piazzata là tanto per dire. Lo dico subito, tanto per essere il più sinceri possibili.
Quando leggo cose tipo "mondo di gioco ampio e con un livello di dettaglio molto alto, cose che non era possibile nei giochi precedenti", sinceramente mi verrebbe da prendere a testate chi fa affermazioni di questo genere (metaforicamente, ovvio).
Perhcè i giochi della serie TES, in particolare gli ultimi 2 ma anche Morrowind a suo modo (che rimane nettamente superiore e che, sarà un caso, è il più vecchio tra questi 3 titoli) non sono altro che un'immensa mappa riempita geograficamente, spesso in maniera banale e ripetitiva, nel quale i programmatori si sono limitati a piazzare a caso tutta una serie di NPC, mostri e quest tutte scollegate tra loro e quasi mai degne di nota.
Questo NON è un livello di dettaglio molto alto; è come avere il mercatino dell'usato per strada dove trovi il cesto con le cose più disparate al suo interno che se butti a mare forse sarebbe meglio.
E non entro nel merito di tanti altri aspetti di quel gioco: bilanciamento del ruleset fatto a caso, animazioni tra le peggiori in assoluto in tutta la storia videoludica (altro che livello di dettaglio molto alto), incoerenze macroscopiche a livello di trama, ambientazioni e mosse/crescita del personaggio, moltitudine di bug mai corretti, affermazioni false e tendezione (neve dinamica, motore di gioco nuovo da Oblivion)...
Questo è prendere in giro i videogiocatori "veri", ed è solo un esempio dei tanti che ci sono al mondo. Si, le SH oggi si sono ingrandite ben oltre la loro necessità, aumentando notevolmente i costi e quindi dovendo allargare la base d'utenza per sopravvivere. Ma queste mosse sono comunque "volute" alla ricerca di un sempre maggior guadagno.
Perchè se è vero che team di massimo 10 persone, magari lavorando nello scantinato sotto casa con un PC che va a carbone, da anni oramai sfornano titoli superiori sotto parecchi punti di vista dai titoli Tripla AAA, è perchè questi puntano a creare giochi di qualità per i videogiocatori. E ci riescono con spese ridottissime, e spesso attraverso un lavoro che non è, per forza di cose, la loro attività principale per poter vivere (a differenza di chi lavora per una SH).
Le spese sostenute dalle grosse produzioni da un lato posso anche capirle: asset/grafica migliori, suoni più coinvolgenti ed in multicanale, storie narrate meglio, maggior considerazione per i particolari e, perchè no, aggiunta di cut-scenes e visuali anche cinematografiche.
Ma questo "più", che è comprensibile, è il "meno" rispetto a tutti gli altri costi, spesso assurdi: licenze, contratti con i Publisher, Merchandaising (o come cavolo si scrive :asd: ), pubblicità, interviste, eventi, mostre, fiere, pagamenti alle riviste per alzare le valutazioni. Senza contare un numero pressochè assurdo di persone che si fanno lavorare ad un progetto: se una manciata di persone riesce a produrre un titolo come Path of Exile, perchè la Blizzard (per un prodotto ben peggiore) ne usa 150/200 o quel che sono? E ricordiamo che Path of Exile è gratuito.
In queste situazioni, e considerando l'attuale crisi economica, le SH semplicemente puntano ancor di più a massificare i loro prodotti: tutti i punti letti in questi commenti, in primis la difficoltà ridicola dei titoli, ma anche la durata ridicola (posso capire che un gioco difficilmente risulta bilanciato dopo 100/200 ore di gioco, ma qui si parla di titoli che ormai durano 4/6/8/10 ore al massimo e te li fanno ripetere solo con il meccanismo subdolo degli archievement) e la maggior parte degli investimenti volti alla spettacolarizzazione del titolo... sono tutti elementi che hanno il solo scopo di far vendere quante più copie possibili.
E dato che le passioni vere, quali è anche quella del videogiocare, generalmente raccoglie solo una piccola parte di persone perchè si basa su aspetti specifici e spesso estremizzati, è OVVIO che il primo a rimetterci da questa situazione è proprio il videogiocatore.
Poi parliamoci chiaro: le SH comunque non hanno nessun obbglio di fronte al tipo d'utenza che NOI rappresentiamo, ma se il videogioco, nel suo senso più puro, andrà a morire sarà SOLO ed ESCLUSIVAMENTE per la sete di denaro e di grandezza che quasi tutte le SH hanno ormai acquistato, dopo che sono nate, vissute e cresciute grazie a NOI videogiocatori.
La realtà è che i futuri videogiochi verranno acquistati da chiunque tranne che dai videogiocatori, e questo dovrebbe far riflettere su che direzione ha preso questo media.
C'è troppo ostracismo verso produttori di videogiochi che invece hanno dato veramente tanto per l'evoluzione del media (penso alle critiche a Carmack, alla Blizzard, ma vi rendete conto di che tipo di persone state criticando? Senza loro i videogiochi non esisterebbero come li intendiamo oggi).
Ma che ragionamenti sono ? Anche se parliamo di uomini e/o società che hanno fatto la storia dei videogiochi, se iniziano a fare porcherie (perchè diablo III e Rage sono porcherie) perchè non dovremmo criticarli ?
cronos1990
08-03-2013, 10:28
Quando parlo di iper-criticisimo che danneggia il mondo dei videogiochi mi riferisco proprio all'immagine che diamo del gaming al di fuori del mondo del gaming. Come facciamo a rendere questo settore appetibile agli occhi di terzi quando siamo i primi a criticarlo dall'interno, sempre e per qualunque cosa? C'è troppo ostracismo verso produttori di videogiochi che invece hanno dato veramente tanto per l'evoluzione del media (penso alle critiche a Carmack, alla Blizzard, ma vi rendete conto di che tipo di persone state criticando? Senza loro i videogiochi non esisterebbero come li intendiamo oggi). La critica attuale rivolta da un certo tipo di utenza è consequenziale a quanto si è snaturato il genere.
E' vero, criticare senza ritegno danneggia questo mondo... ma da che mi risulta è un mondo che fa fatturati superiori rispetto anche a quello del cinema. Quindi, di che morte stiamo parlando?
Perchè la grandezza di questo mercato è da legare PROPRIO alla morte prossima del concetto centrale del videogioco stesso. Questo media sta venendo ucciso volutamente proprio da chi i videogiochi li crea e li distribuisce, perchè sa che questa è la via per avere maggiori guadagni.
Poi è ovvio che questo sistema porta (come in tanti altri campi) alla formazioni di grosse aziende ed alla morte di quelle piccole.
Anzi, c'è da ringraziare il fatto che in questo mondo sono messi a disposizione gratuitamente, od a bassi costi, tantissimi tools per permettere di creare videogiochi, ed esistono internet e piattaforme digitali per la loro distribuzione. Il fenomeno dei giochi Indie altrimenti non sarebbe mai esistito.
Ma va da se che in quest'ottica è più che normale una critica (iper-critica, come dici) da parte dei videogiocatori che ancora vivono il media in questione come dovrebbe essere, ovvero guardandolo e valutandolo nei suoi aspetti fondamentali, quelli principali che lo caratterizzano. Perchè sono proprio gli aspetti che vengono colpiti (in favore di altri che sono secondari o del tutto inutili) per massificare il genere.
Raghnar-The coWolf-
08-03-2013, 10:29
Bah a me sembra si faccia troppo rumore per nulla.
Ci sono giochi tripla del cavolo, e giochi tripla A (o doppia magari) stupendi, come è sempre stato.
Ci sono Crysis e Assassin's Creed (due franchise imho del cavolo per motivi quasi opposti, uno dalla storia impalpabile l'altro dalla giocabilità ripetitiva al massimo), ma abbiamo Deus Ex:HR e Batman Arkham Asylum/City.
Così come avevamo Far Cry e Half Life 10 anni fa e Final Fantasy VII, Sam e Max e chissà-quante-altre-porcate-per-cui-abiam-speso-piùdi50milalire-che-fortunatamente-ho-rimosso-dalla-memoria 15 e più anni fa.
Ci sono sempre stati giochi buoni e giochi meno buoni... Ci sono sempre stati giocatori che valorizzavano i giochi più studiati, e giocatori più superficiali...
Ora la cosa è amplificata dalla cassa di risonanza "internet", dalla nostra selettività ed esperienza oramai ventennale, ma quanti compagni di classe che non capivano un cazzo ci siamo sorbiti con un "quanto-è-bello-salcazzo-racing-che-posso-avere-la-macchina-ventordici-mila-cavalli-e-tenere-le-curve-che-manco-alesì-senza-staccare-il-tasto-accelera"?
Quanti amici ci hanno sfottuto Diablo e Baldur's Gate a favore del solito clone di Quake?
Dai su, un po' di prospettiva storica...
Guardate cosa sta succedendo con Sim City... è l'esempio lampante di come l'EA si stia suicidando :sofico:
Krusty93
08-03-2013, 10:51
Complimenti all'autore, ma nel punto 2 mi trovo in disaccordo.
Cito alcuni giochi.
Hitman Absolution: la più grande delusione nella mia storia videoludica. Ho sempre amato la serie Hitman, ritenendola la mia preferita. Ho aspettato 7 anni per vedere un nuovo capitolo, pre ordinato e giocato il primo giorno. L'ho comprato a novembre e ancora non l'ho finito. Perchè? Perchè è una schifezza immane, appunto per la generazione attuale di console. Non a caso nessuno conosceva Hitman e in questo inverno più di una persona son venuti a dirmi che Absolution è una figata..E gli altri 4 capitoli che son dei CAPOLAVORI? :doh:
Assassin's Creed: non c'è molto da dire, soprattutto in questi giorni. Un gioco con un potenziale incredibile, l'uno e il due veramente belli per poi spremere il brand a più non posso. Brotherhood e Revelations giocati a forza, il 3 non ancora installato..e ora ne hanno annunciato un altro :muro:
Splinter Cell: un altro gioco bellissimo. I primi 4 (soprattutto Chaos Theory) sono destinati a rimanere nella storia dei videogiochi. Poi, Ubisoft (e quando mai), vuole altri soldi e cosi deve fare un gioco per bbk (Conviction) e mandare a quel paese una saga bellissima. Addirittura si è inventato che la figlia di Sam è viva, quando anche nei libri è sempre stata morta ed è un punto cardine del carattere di Sam (il carattere di un personaggio virtuale). Ora è in arrivo l'ultimo capitolo in cui Sam è una scimmia.
Fifa 13: non giocavo a un gioco di calcio credo dal 2005 o giu li, quest'anno ci gioco ogni tanto per stare in compagnia. La qualità di questo gioco fa rabbrividire
F1 2012: gameplay divertente, immediato, sisi..Ma ciò che si vede in questo gioco ha dell'incredibile. I risultati di concedere la licenza in esclusiva sono questi. Ci faccio campionati online e quindi so di cosa parlo :doh:
Call of Duty: va be, sappiamo tutti a che punto siamo
Per fortuna negli ultimi mesi sono usciti 3 nomi molto promettenti: Company of Heroes 2 (guarda caso RTS, che su console non c'è), Project CARS (in pre alpha ed è stupendo: guarda caso lo sviluppo su pc è separato da quello su console), Assetto Corsa (lo stesso) :rolleyes:
I videogiochi, in Italia ancor più che in altri posti, sono giudicati da moltissime persone come un media non adulto, non ancora diffusamente affermato, senza la forza per imporsi alla totalità della popolazione.
L'Italia è un paese tecnologicamente arretrato e, per i vecchi media e per le persone che hanno superato gli -anta, chi smanetta col piccì è un akkker-crakkkker che ruba i soldi dalle carte di credito, e chi fa i giochini è tendenzialmente un omicida seriale. E, no, non sono ironico, è una constatazione.
Detto questo, specie in questo prolungato periodo di crisi, e facendo un paragone con la qualità (grafica ed a livello di bug e storyline) dei giochi risalenti a dieci e più anni fa, trovo i prezzi attuali totalmente ingiustificati.
Per fortuna negli ultimi mesi sono usciti 3 nomi molto promettenti: Company of Heroes 2 (guarda caso RTS, che su console non c'è), Project CARS (in pre alpha ed è stupendo: guarda caso lo sviluppo su pc è separato da quello su console), Assetto Corsa (lo stesso) :rolleyes:
Anche se non e' il mio genere, un paio di amici stanno provando la alpha di Arma3 e mi dicono essere molto promettente. :)
Horizont
08-03-2013, 12:42
E che dire della fantastica idea del puntare sull' always online....ahhhh che bella ventata di aria fresca!!!
E non mi fate parlare dei DLC!!! uhhhhh che goduria, come saremmo potuti andare avanti senza!
....sigh
ECCO IL VERO PROBLEMA..si'sono usciti buoni titoli free to play,pero' provate per un attimo a pensare se IN FUTURO questa tendenza diventerebbe predominante su pc..scarichi un gioco(ok,''teoricamente'' gratis''),poi ti accorgi che per proseguire SEI obbligato a ''cliccare'' sugli odiosi menu o banner '' potenziamenti a pagamento''..QUESTO SAREBBE LA MORTE DEL GAMING SU PC, finche' questo fenomeno rimane su ''mobile'',il pc è al sicuro, e visto che grazie a DIO , anche la prossima generazione di consol NON si baserà sul free to play, per un decina di anni , anche al costo di ''subire'' porting in maggioranza,come per questa generazione,''siamo al sicuro'', pero' sè da un lato è chiaro che ps vita e 3ds,saranno sempre piu' di nicchia(basta contare il numero di release di giochi ps vita dopo una anno..e la mia prende polvere..)il mercato pc è al sicuro dal free to play..perchè per come la penso..io ODIO esser costretto a pagare a rate in gioco,perchè se un conto è un dlc con nuove armi o personaggi, uno è acquistare punti esperienza con soldi reali,una cosa schifosa,che snatura completamente un gioco..(''provate'' l'ultimo action rpg free to play per pc di American McGee se volete avere idea di cosa parlo..)..o uno dei titoli ''free to play'' della gameloft su android o apple e ''immaginate'' se il ''futuro'' dei giochi su pc sara' cosi'...RABBRIVIDISCO AL SOLO PENSIERO..mal che vada andro' avanti col retrogaming o finiro' di esporarmi morrowind dopo 250 ore..ah , quello sì che era un gioco(e dopo 20 goblin uccisi non mi appariva il banner ''hai guadagnato il ''trofeo SCANNAGOBLIN'',ma questo è un altro discorso...)
Saluti
NateJr
p.s immaginte pure se tutte le matterie prime di dead space 3 si potevano SOLO acquistare con micro transazioni...
nice_cool
08-03-2013, 14:04
Molto interessante l'articolo anche se in alcuni punti io avrei maggiormente approfondito l'argomento. Ad esempio non comprendo bene chi dovrebbe essere il killer nell'antitesi uomo -> macchina -> videogioco e i motivi che dovrebbero circuitare il sistema a scapito del gaming mobile (nel mobile ci infilo anche le console portatili le quali sono ormai presenti nel sistema da ormai vent'anni).
Non c'è un riferimento specifico all'appiattimento del sistema, alla cannibalizzazione di certe compagnie, alla crescita dei costi di sviluppo e al successo di Nintendo che rifiutando tutto il merchandising corporativo del sistema si è ritrovata fortemente vincitrice e rinvigorita dal successo.
L'ingrediente che manca veramente al giro di boa del sistema è la fantasia. Hanno messo la tecnologia, ci hanno messo il marketing, ci hanno messo i soldi ma hanno tolto fantasia e di conseguenza Lo stile nell'esercizio della creazione del media.
Giochi come Torment, System Shock, AOE, Fallout o come Diablo oggi non ci sono più ci sono giochi come The Witcher 2 che al PC si giocano con il pad. Giochi ibridizzati che si alternano in scatole e confezioni differenti ma sono tutti figli dello stesso padre e che durano l'istante di uno sguardo.
Qui non c'è nessun giornalista, ma siamo tutti giocatori ;)
È chiaro che ognuno di noi ha passione verso i videogiochi e cerca a modo suo di sostenerli, sennò che senso avrebbe frequentare questo sito e leggere certe news?
Mi rammarica molto vedere che i commenti a certe news sono sempre dello stesso tono, ma non perché si sia giocato effettivamente il gioco, ma per partito preso. Perché criticare un gioco che uscirà tra mesi e mesi? Perché il produttore sta facendo una scelta che "ideologicamente" non corrisponde con la propria visione del mondo.
Io possono anche essere d'accordo con la tutela delle ideologie, ma che ognuno si tenga stretta la propria, invece che andare a criticare quelle degli altri.
Quando parlo di iper-criticisimo che danneggia il mondo dei videogiochi mi riferisco proprio all'immagine che diamo del gaming al di fuori del mondo del gaming. Come facciamo a rendere questo settore appetibile agli occhi di terzi quando siamo i primi a criticarlo dall'interno, sempre e per qualunque cosa? C'è troppo ostracismo verso produttori di videogiochi che invece hanno dato veramente tanto per l'evoluzione del media (penso alle critiche a Carmack, alla Blizzard, ma vi rendete conto di che tipo di persone state criticando? Senza loro i videogiochi non esisterebbero come li intendiamo oggi).
Molto spesso si dice: questo gioco è uno "scempio", questo è "incomprabile", e poi si viene a sapere che chi critica non ha neanche aperto la scatola. Anzi, come dicevo, queste critiche avvengono nel momento dell'annuncio. Qui siamo meramente nel campo dei preconcetti.
Magari fosse una "banale" questione ideologica, per quanto mi riguarda si tratta di consapevolezza della realtà.
Consapevolezza del fatto che esistono serie come Need For Speed che negli ultimi 5 anni è stata svilita del carisma e del divertimento di cui si faceva portatrice sana da anni; una volta avevamo Porsche Unleashed e Underground 2 che si potevano rigiocare diverse volte e con diverse periferiche (tastiera e volante, nel mio caso), il tutto con l'entusiasmo equiparabile a quello della prima ora di gioco; io sono stato co-artefice (nel mio piccolo) nel successo della serie NFS e cosa ricevo in cambio? The Run o Most Wanted 2012, inni alla noia videoludica automobilistica attanagliati da:
- DRM invasivi, che a me non servono in quanto utente pagante ma mi complicano inutilmente la fruizione;
- DLC, perché mi sembra giusto che dopo aver comprato il gioco io debba sborsare altri soldi per ciò che poteva essere integrato nel gioco stesso;
- profondità videoludica zero, ti metti lì con il pad a muovere due levette tra uno sbadiglio e un incidente (virtuale);
- programmazione approssimativa, i bug sono molteplici e in più reparti e non vengono sistemati neanche dalla tattica ormai abusata del "rilascio al day one una beta decente e finisco lo sviluppo nei mesi a venire".
Con questo non dico che Underground 2 e Porsche Unleashed fossero perfetti ma erano adatti allo scopo del videogiocare divertendosi, obiettivo che è stato totalmente mancato negli ultimi NFS.
Di conseguenza, come faccio a premiare chi mi ha voltato le spalle dopo avergli dato la possibilità di vantare una serie importante nel proprio curriculum videoludico? Come faccio a guardare con fiducia al prossimo Need For Speed? Dico NFS quando potrei inserire al suo posto il nome di un'altra serie videoludica, perché il discorso è (ahinoi) sistemico.
questo articolo non ha nessun senso a mio avviso. cercare di fare trending contro il trend?
a mio modesto parere andare contro l'evoluzione naturale del mercato non ha senso. si possono pensare cento esempi in cui c'è un evoluzione tecnologica o di linguaggio di un media e c'è qualcuno che si lamenta.
basta pensare ai libri e da come è cambiato il mercato mano a mano che tecnologicamente ci si poteva permettere di pubblicare anche libri che non erano letteratura, e come piano piano il mercato adesso si potrebbe trasformare in "ognuno è l'editore di se stesso";
basta pensare alla TV, a come è cambiata nei contenuti;
fare discorsi nostalgici non serve a nulla, non ho motivo di rivivere l'infanzia di mio padre guardando il carosello così come nessun ragazzino di oggi apprezzerebbe asteroid... ognuno ha la sua prospettiva nella storia.
il vero problema invece è quando la tendenza a costruire un prodotto generalista, cioè volutamente per un pubblico vasto, invece di produrre un buon frullato si traduce in una melma di diarrea.
imho
articolo fuffa...
la realta è che il videogioco è diventato mainstream e come in tutte le cose per aumentare il bacino devi abbassare e livellare il gioco nei vari aspetti....quindi gioco piu scemo, perche la dotazione duo-neuronica è la piu diffusa, piu corto perche perche perche perche ormai devi fare 100000 cose senno non sei cool e facendolo corto costa meno perche non devi pagare grosse menti per creare delle storie, e di scarsa qualita tecnica, perche deve adattarsi al maggior numero di macchine o semplicemente è per console....è la fottuta curva gaussiana
e dove c'è il mainstream nascono le peggio porcate, speculazioni ovunque,
prima era il dlc, poi venne il free to play, ma se paghi se il piu forte (prima forma di discriminazione sociale nei videogiochi :asd:), ora c'è se compri prima spendi meno e partecipi alla beta(per la serie mi paghi prima di vedere finito il prodotto), come se pagassi una macchina per intera, mentre ancora hanno progettato solo il telaio (bah), alla prossima tappa busseranno alla porta e diranno: senti mi programmi un gioco tot e tot che poi te lo vendo?
sono 20 anni che cercano di fare un remake di ufo enemy unknown eppure il primo titolo della microprose è tutt'ora il migliore senza ombra di dubbio. le avventure grafiche punta e clicca della lucasfilm (arts), gli strategici e i gestionali tipo settlers (fino al 3), age of empires (fino al 2), civilization.. titoli che nonostante le arretratezze tecniche sono insuperati. magari prima di gridare al complotto, che siano i produttori di videogiochi a fare un pensierino al lavoro che fanno. il comparto tecnico non è tutto, ma è un interessante specchietto per le allodole. il mondo dei videogiochi è come quello della pornografia, tutti ne fruiscono, pochi lo dicono, i più si indignano.
chi ha scritto l'articolo soffre di manie di persecuzione ed ha bisogno di uno psichiatra, che faccia il suo lavoro e stop.
Dynamizer
09-03-2013, 09:26
fare discorsi nostalgici non serve a nulla, non ho motivo di rivivere l'infanzia di mio padre guardando il carosello così come nessun ragazzino di oggi apprezzerebbe asteroid... ognuno ha la sua prospettiva nella storia.
Stai facendo confusione, IMO, qui nessuno fa discorsi nostalgici, fa piuttosto paragoni con titoli del passato a livello qualitativo.
E ti devo anche contraddire sul "nessun ragazzino di oggi apprezzerebbe asteroid": ho personalmente alcuni esempi di ragazzini di oggi che cercano vecchie glorie e giochi anni '80 del commodore 64. Fuori dal discorso videogiochi, pochi anni fa ho conosciuto persino un ragazzino, cioé un bambino proprio, che apprezzava (e forse apprezza ancora) tantissimo Mila e Shiro, e mi disse una cosa tipo "Una volta si che facevano dei bei cartoni, oggi invece fanno tutte quelle schifezze con carte da gioco e magie"!!
Stai facendo confusione, IMO, qui nessuno fa discorsi nostalgici, fa piuttosto paragoni con titoli del passato a livello qualitativo.
E ti devo anche contraddire sul "nessun ragazzino di oggi apprezzerebbe asteroid": ho personalmente alcuni esempi di ragazzini di oggi che cercano vecchie glorie e giochi anni '80 del commodore 64. Fuori dal discorso videogiochi, pochi anni fa ho conosciuto persino un ragazzino, cioé un bambino proprio, che apprezzava (e forse apprezza ancora) tantissimo Mila e Shiro, e mi disse una cosa tipo "Una volta si che facevano dei bei cartoni, oggi invece fanno tutte quelle schifezze con carte da gioco e magie"!!
è possibile che io faccia confusione, ma credo che questa sia un classico esempio di distorsione da prospettiva. il fatto che ad oggi ricordiamo del passato i giochi belli di quando noi eravamo piccoli non significa che non c'erano giochi schifosi. con uno sforzo di memoria ho sfondato il tape player del commodore 64 a furia di saltare da un gioco all'altro perchè facevano veramente schifo, una particolarità della memoria è che tendiamo a ricordare solo alcune cose selezionate e dunque a non fare un'analisi realistica, ma vediamo le cose solo da una prospettiva, sbagliata.
io credo ai bambini che hai conosciuto ma vorrei far notare che i prodotti televesivi si sono evoluti fino ad abbracciare un pubblico vastissimo tra i giovanissimi. per ogni bambino che conosci che magari ha un motivo personale per non apprezzare i giochi di carte o per apprezzare mila e shiro perché gli piace l'argomento, ce ne sono 10 o 100 che invece vanno nell'altra direzione e lo dimostra il successo stesso che in realtà questi programmi hanno, soprattutto nella vendita dei prodotti correlati.
quando ero piccolo e avevo kenshiro i cavalieri dello zodiaco e compagnia bella i miei fratelli più grandi avevano avuto solo ufo robot e sinceramente non li invidiavo ma loro certamente non apprezzavano i cartoni della mia infanzia essendo ormai cresciuti, come oggi io non apprezzo molto i cartoni di oggi e ovviamente ho ridimensionato quelli del passato. sinceramente me ne sono rivisti alcuni ed erano una mezza zozzeria anche se ai tempi ne ero ossessionato.
il discorso è che i giochi belli sono pochi, probabilmente i giovani di oggi dimenticheranno il 90% dei giochi che hanno giocato e ricorderanno solo il meglio, che di fatto è quello che abbiamo fatto noi, IMHO.
per esempio il discorso inverso si può fare sui telefilm, oggi sono molto di moda queste produzioni e di fatto si hanno cose pregevoli rispetto tutto sommato il mcgyver alle charlie's angels agli a-Team, certo miti del passato, ma avete provato a guardarvi alcune di quelle puntate oggi? fanno veramente sorridere. i telefilm di oggi se li accosti sono per lo più migliori, anche se non tutti se ne rendono conto.
insomma per me la realtà è che in passato non avevamo una capacità critica che invece si è formata in noi nel tempo e nell'aver vissuto in prima persona i cambiamenti del media, e soprattutto nel fatto che non avevamo capacità critica, non è un caso che gli adulti (già passati per la lettura e il buon cinema) per lo più non guardavano quei prodotti.
ciò non toglie che nel passato ci sono stati grandi capolavori, ma quando guardo a Braid, a Limbo, a portal, in misura inferiore anche il gameplay di mirror's edge o il primo penumbra, sinceramente questi giochi non hanno niente da invidiare al passato. il problema è che oggi ci influenzano comunque di meno
è possibile che io faccia confusione, ma credo che questa sia un classico esempio di distorsione da prospettiva. il fatto che ad oggi ricordiamo del passato i giochi belli di quando noi eravamo piccoli non significa che non c'erano giochi schifosi. con uno sforzo di memoria ho sfondato il tape player del commodore 64 a furia di saltare da un gioco all'altro perchè facevano veramente schifo, una particolarità della memoria è che tendiamo a ricordare solo alcune cose selezionate e dunque a non fare un'analisi realistica, ma vediamo le cose solo da una prospettiva, sbagliata.
io credo ai bambini che hai conosciuto ma vorrei far notare che i prodotti televesivi si sono evoluti fino ad abbracciare un pubblico vastissimo tra i giovanissimi. per ogni bambino che conosci che magari ha un motivo personale per non apprezzare i giochi di carte o per apprezzare mila e shiro perché gli piace l'argomento, ce ne sono 10 o 100 che invece vanno nell'altra direzione e lo dimostra il successo stesso che in realtà questi programmi hanno, soprattutto nella vendita dei prodotti correlati.
quando ero piccolo e avevo kenshiro i cavalieri dello zodiaco e compagnia bella i miei fratelli più grandi avevano avuto solo ufo robot e sinceramente non li invidiavo ma loro certamente non apprezzavano i cartoni della mia infanzia essendo ormai cresciuti, come oggi io non apprezzo molto i cartoni di oggi e ovviamente ho ridimensionato quelli del passato. sinceramente me ne sono rivisti alcuni ed erano una mezza zozzeria anche se ai tempi ne ero ossessionato.
il discorso è che i giochi belli sono pochi, probabilmente i giovani di oggi dimenticheranno il 90% dei giochi che hanno giocato e ricorderanno solo il meglio, che di fatto è quello che abbiamo fatto noi, IMHO.
per esempio il discorso inverso si può fare sui telefilm, oggi sono molto di moda queste produzioni e di fatto si hanno cose pregevoli rispetto tutto sommato il mcgyver alle charlie's angels agli a-Team, certo miti del passato, ma avete provato a guardarvi alcune di quelle puntate oggi? fanno veramente sorridere. i telefilm di oggi se li accosti sono per lo più migliori, anche se non tutti se ne rendono conto.
insomma per me la realtà è che in passato non avevamo una capacità critica che invece si è formata in noi nel tempo e nell'aver vissuto in prima persona i cambiamenti del media, e soprattutto nel fatto che non avevamo capacità critica, non è un caso che gli adulti (già passati per la lettura e il buon cinema) per lo più non guardavano quei prodotti.
ciò non toglie che nel passato ci sono stati grandi capolavori, ma quando guardo a Braid, a Limbo, a portal, in misura inferiore anche il gameplay di mirror's edge o il primo penumbra, sinceramente questi giochi non hanno niente da invidiare al passato. il problema è che oggi ci influenzano comunque di meno
No aspetta, qui nessuno sta dicendo che i giochi brutti prima non c'erano (c'erano e come), ma che molti di quelli che oggi vengono spacciati per capolavori o ottimi giochi (che prendono voti dall'8 al quasi 10) dalle varie recensioni (e da utenti più casual che si accontentano di poco o niente, ma parlano da grandi espertoni quali non sono) sono invece giochi solo mediocri, o pessimi nel peggiore dei casi, mentre in passato un gioco che veniva acclamato come capolavoro potevi star pur certo che nel 99,999% dei casi il gioco in questione aveva le qualità necessarie per meritare l'appellativo di capolavoro o di ottimo gioco.
Oggi invece vengono acclamati come capolavori e prendono voti sul 9 o più, giochi del tipo uno dei millemila cod tutti uguali, uno degli altrettatanto tutti uguali AC, Bf3, l'ultimo Tomb raider, Crysis 2 e 3 ecc.
A me sembra che qualcosa non quadra...
... peggio ancora quando poi nelle recensioni lo stesso articolista mette in evidenza grosse lacune, eppure alla fine, solo perché ha un comparto grafico curato dall'8 in su non glielo leva nessuno! Sbagliato, profondamente sbagliato.
Non si facciano passare poi quelli "che criticano" per vecchi nostalgici, pleaze! Come ci sono oggi, ci sono sempre stati anche in passato giochi indegni. La differenza forse è che una volta quei giochi prendevano pure 7-8 di grafica (scusate se insisto ma ormai è solo questa che fa vendere, e l'hanno capito le major che investono il 95% del budget solo lì...) ma nel complesso il giudizio non poteva superare 6/10 perché il resto non era all'altezza! C'era equilibrio e razionalità nelle recensioni...
... peggio ancora quando poi nelle recensioni lo stesso articolista mette in evidenza grosse lacune, eppure alla fine, solo perché ha un comparto grafico curato dall'8 in su non glielo leva nessuno! Sbagliato, profondamente sbagliato.
Non si facciano passare poi quelli "che criticano" per vecchi nostalgici, pleaze! Come ci sono oggi, ci sono sempre stati anche in passato giochi indegni. La differenza forse è che una volta quei giochi prendevano pure 7-8 di grafica (scusate se insisto ma ormai è solo questa che fa vendere, e l'hanno capito le major che investono il 95% del budget solo lì...) ma nel complesso il giudizio non poteva superare 6/10 perché il resto non era all'altezza! C'era equilibrio e razionalità nelle recensioni...
Esattamente, la vedo allo stesso modo, manca la qualità intrinseca affinchè certi titoli meritino quei voti. Non basta addobare a festa un videogioco e mettere il solito multiplayer fotocopia di cui veramente non se ne può più (è tutto uno sblocca, sblocca senz'anima, per essere più competitivo dell'aversario, e l'abilità nel saper giocare non conta nulla), se poi il gameplay, la longevità e il resto fanno schifo :muro:
nice_cool
09-03-2013, 21:36
fare discorsi nostalgici non serve a nulla[...]
il vero problema invece è quando la tendenza a costruire un prodotto generalista, cioè volutamente per un pubblico vasto, invece di produrre un buon frullato si traduce in una melma di diarrea.[/U]
imho
La quale melma porta comunque a confrontarsi con il passato e senza passato non c'è futuro che tenga.
Perseverance
09-03-2013, 21:39
Tanto per tirare fuori una cosa "nostalgica": la saga di Thief ha inventato il genere stealth...nata e morta con lui. Ma che capolavoro thief! Resta sepolta per un po' di anni a questa parte. Poi recentemente in alcuni giochi famosi (dark messiah of might and magic, deus ex 3, etc...) viene rispolverata integrandola nel gameplay tant'è che io ho finito la prima volta DX3 usando la furtività per quanto mi era possibile e a tratti mi è sembrato di rigiocare a thief (colpisci, nascondi il corpo, ripendi postazione e attendi ispezionando le ronde) forse è stata questa la cosa che mi ha fatto piacere DX3 "assai molto tanto"
nice_cool
09-03-2013, 21:45
Come ci sono oggi, ci sono sempre stati anche in passato giochi indegni.
L'articolo non ricerca lo scontro esistenziale. ;)
La situazione rispetto al passato è legata al sistema: i videogiochi di oggi sono produzioni seriali, ripetitive e asservite al distributore. Copie su copie delle stesse copie prive di anima snaturalizzate e senza fantasia dove ogni dodici mesi si trovano a scaffale due copie dello stesso gioco moltiplicato per tutte le console e i SO presenti sul mercato.
... peggio ancora quando poi nelle recensioni lo stesso articolista mette in evidenza grosse lacune, eppure alla fine, solo perché ha un comparto grafico curato dall'8 in su non glielo leva nessuno! Sbagliato, profondamente sbagliato.
Non si facciano passare poi quelli "che criticano" per vecchi nostalgici, pleaze! Come ci sono oggi, ci sono sempre stati anche in passato giochi indegni. La differenza forse è che una volta quei giochi prendevano pure 7-8 di grafica (scusate se insisto ma ormai è solo questa che fa vendere, e l'hanno capito le major che investono il 95% del budget solo lì...) ma nel complesso il giudizio non poteva superare 6/10 perché il resto non era all'altezza! C'era equilibrio e razionalità nelle recensioni...
sono d'accordo con la critica che poni, il punto che preme me però è cercare di far riflettere che in fondo non è cambiato nulla rispetto al passato, anzi. ci sono stati periodi in cui si davano grandi voti a delle specie di film interattivi che oggi si farebbe fatica a chiamare videogiochi. la grafica è sempre stata premiata e forse ieri più di oggi. sicuramente si possono pensare a sistemi di punteggio migliori ma comunque mi chiedo quanto davvero i voti pilotino gli acquisti e quanto davvero i giocatori siano sprovveduti da questo punto di vista, sentendosi tratti in inganno dopo l'acquisto... in più mi chiedo se cambierebbe l'atteggiamento delle persone se un crysis avesse un 6, o magari un gioco superpopolare come GTA o modern warfare, al di la della controversia di dare un "6 e mezzo politico" motivandolo con il fatto per esempio che il gioco non è originale e che di fatto è il clone di quello precedente, cambierebbe l'atteggiamento dell'industria? davvero pensiamo che la gente non lo comprerebbe per questo?
me lo domando perché i critici da tempo stroncano le superproduzioni holywoodiane ma di fatto i botteghini parlano chiaro alla fine. Certo dopo 20 anni di cacca qualcuno forse smette di andare al cinema. le vere soluzioni sono il sistema di voti della comunità di IMDB oppure di metacritic, che fornisce un voto della critica e un voto degli utenti
Tanto per tirare fuori una cosa "nostalgica": la saga di Thief ha inventato il genere stealth...nata e morta con lui. Ma che capolavoro thief! Resta sepolta per un po' di anni a questa parte. Poi recentemente in alcuni giochi famosi (dark messiah of might and magic, deus ex 3, etc...) viene rispolverata integrandola nel gameplay tant'è che io ho finito la prima volta DX3 usando la furtività per quanto mi era possibile e a tratti mi è sembrato di rigiocare a thief (colpisci, nascondi il corpo, ripendi postazione e attendi ispezionando le ronde) forse è stata questa la cosa che mi ha fatto piacere DX3 "assai molto tanto"
sinceramente io mi giocai metal gear solid e lo trovai un capolavoro di gameplay stealth, thief veniva nominato ovunque e ci misi le mani qualche anno dopo quando uscì per una rivista ma lo trovai un gioco decisamente sottotono. anche qui è una questione di prospettive, cosa hai giocato prima e dopo. sicuramente thief era un buon titolo in se, ma avendo provato altri giochi non lo apprezzai. in ogni caso non penso che abbia inventato il genere ma ci si è accodato. tenchu era un altro titolo stealth che ho giocato prima di thief. per quanto mi riguarda quando mi accostai a questa serie il gameplay stealth l'avevo già snocciolato e thief non aggiungeva nulla
Krusty93
10-03-2013, 01:30
... peggio ancora quando poi nelle recensioni lo stesso articolista mette in evidenza grosse lacune, eppure alla fine, solo perché ha un comparto grafico curato dall'8 in su non glielo leva nessuno! Sbagliato, profondamente sbagliato.
Non si facciano passare poi quelli "che criticano" per vecchi nostalgici, pleaze! Come ci sono oggi, ci sono sempre stati anche in passato giochi indegni. La differenza forse è che una volta quei giochi prendevano pure 7-8 di grafica (scusate se insisto ma ormai è solo questa che fa vendere, e l'hanno capito le major che investono il 95% del budget solo lì...) ma nel complesso il giudizio non poteva superare 6/10 perché il resto non era all'altezza! C'era equilibrio e razionalità nelle recensioni...
Quotone!
Che poi, il comparto grafico non è nemmeno sto granché, perchè su console è vecchio, e su pc si fanno porting tremendi.
Tutta sta bella grafica io sinceramente non la vedo..
TigerTank
10-03-2013, 10:58
Io dico solo che più passa il tempo e più i giochi sono merchandising per fare utile(dlc, microtransazioni) e sempre meno quei prodotti ottimizzati e curati che dovrebbero essere. Sono sempre più "vetrina"(grafica pompata, effetti cinematografici) e sempre meno sostanza (gameplay, trama, coinvolgimento, difficoltà).
in più mi chiedo se cambierebbe l'atteggiamento delle persone se un crysis avesse un 6, o magari un gioco superpopolare come GTA o modern warfare, al di la della controversia di dare un "6 e mezzo politico" motivandolo con il fatto per esempio che il gioco non è originale e che di fatto è il clone di quello precedente, cambierebbe l'atteggiamento dell'industria? davvero pensiamo che la gente non lo comprerebbe per questo?
Rispettare l'onestà intellettuale non è mai sbagliato e necessita di coraggio anche andando contro l'opinione comune.
Come minimo porrebbe delle domande e dei dubbi, non in tutti, ma in una sempre maggiore fetta di videogiocatori sicuramente sì, e a lungo andare condizionerebbe forse le scelte dei produttori causa cali nelle vendite...
L'alternativa qual è? Ridurci a guardare belle tech-demo grafiche pagate 50-60€? Perché ormai è questo il tragico trend...
Kickstarter tutta la vita!
Io ho la fortuna di venire dagli anni d'oro delle Demo, mega-demo, 4k intro etc. su Amiga: maestria nell'arte del codice macchina per stupire con effetti video sensazionali... Erano belli, erano gratis, erano arte elettronica. Oggi pagare 50€ per vedere i capelli di Lara muoversi col TressFX per un non-gioco lo trovo ridicolo e un insulto all'acquirente. Perché manca tutto il resto che è a livelli insoddisfacenti. Come ho già detto poi con 50€ ti compri 5 libri, ti vedi 5 bei film al cinema (in vera grafica "fotorealistica"! :Prrr: ) che ha molto più senso invece di spenderli in un non-gioco praticamente solo da guardare e che dura pure poco....
Krusty93
10-03-2013, 12:05
in più mi chiedo se cambierebbe l'atteggiamento delle persone se un crysis avesse un 6, o magari un gioco superpopolare come GTA o modern warfare, al di la della controversia di dare un "6 e mezzo politico" motivandolo con il fatto per esempio che il gioco non è originale e che di fatto è il clone di quello precedente, cambierebbe l'atteggiamento dell'industria? davvero pensiamo che la gente non lo comprerebbe per questo?
Hitman Absolution, ha ricevuto alcuni 8/9 regalati, ma alcuni giornali importanti (leggasi Wikipedia.) gli han dato 4/5/6, dicendo che il gioco è un'emerita schifezza ma non è da tutto da buttare in quanto "Hitman Blood Money (4) è un ottimo checkpoint da dove ripartire".E IO Interactive come ha risposto un mese dopo? "Faremo un Hitman all'anno, in quanto uno studio esterno si alternerà con quello classico e coopereranno fra di loro".
Peggio di cosi non poteva andare :doh:
Eh si che ho aspettato 7 anni....Mi vien da piangere :cry:
Scusate se insisto con Hitman Absolution, ma secondo me rappresenta l'apice (o il fondo, vedete voi) dei videogiochi odierni: un gioco si con le sue pecche, ma con un gameplay eccezionale che lascia tutto in mano al giocatore senza imporre la minima cosa, grafica bella ma non magnifica, e una TRAMA veramente studiata, dal primo al quattro, ma soprattutto realistica (a parte il fatto che 47 è un clone, punto fondamentale nel primo e nel secondo). Con il quinto episodio hanno dovuto favorire tutta la massa che, non aveva giocato ai precedenti, ma che veniva attirata per effetti da cinema: missione di tutorial, uccisione di un punto cardine e storico degli altri capitoli cosi nessuno si domanda chi fosse Diana. E poi tutto il resto, che non ha nulla a che fare con i capitoli precedenti, anzi una trama fantascientifica (addirittura centri per esperimenti sotto terra, scienziati pazzi...stiamo delirando :doh: )
E ripeto, Splinter Cell un altro..
Comunque dimenticavo, un altro gioco bello, molto bello dell'ultimo anno è stato Limbo
Rispettare l'onestà intellettuale non è mai sbagliato e necessita di coraggio anche andando contro l'opinione comune.
Come minimo porrebbe delle domande e dei dubbi, non in tutti, ma in una sempre maggiore fetta di videogiocatori sicuramente sì, e a lungo andare condizionerebbe forse le scelte dei produttori causa cali nelle vendite...
L'alternativa qual è? Ridurci a guardare belle tech-demo grafiche pagate 50-60€? Perché ormai è questo il tragico trend...
Kickstarter tutta la vita!
Io ho la fortuna di venire dagli anni d'oro delle Demo, mega-demo, 4k intro etc. su Amiga: maestria nell'arte del codice macchina per stupire con effetti video sensazionali... Erano belli, erano gratis, erano arte elettronica. Oggi pagare 50€ per vedere i capelli di Lara muoversi col TressFX per un non-gioco lo trovo ridicolo e un insulto all'acquirente. Perché manca tutto il resto che è a livelli insoddisfacenti. Come ho già detto poi con 50€ ti compri 5 libri, ti vedi 5 bei film al cinema (in vera grafica "fotorealistica"! :Prrr: ) che ha molto più senso invece di spenderli in un non-gioco praticamente solo da guardare e che dura pure poco....
si ma sinceramente mi sembra una visione eccessivamente ottimistica di vedere il problema. ripeto la gente va a vedere molti colossal nonostante siano stronacati dalla critica. alla fine chi è appassionato di FPS difficilmente si fa sfuggire certi titoli.
Prendiamo ad esempio The Avengers, bhe io l'ho visto e il film poteva anche intrattenere ma la trama sembrava scritta da qualcuno che non ha finito le elementari. in realtà, come qualcuno ha già detto, basterebbe questo per stroncarlo in un mercato in cui il 99% dei film ha una trama buona, e invece il film viene apprezzato per le altre sue qualità evidentemente. ma è più il passaparola che funziona in questo caso a mio avviso, dunque dare un voto basso ad un qualcosa di popolare secondo me non inficia molto le vendite.
diciamoci la verità non si può pensare che si vendono 30 milioni di copie di modern warfare solo perchè ha un voto alto, per quanto sia, la gente lo apprezza e ci gioca.
in più c'è un fattore di competizione, sinceramente sono tantissimi che sento lamentarsi della qualità di GTA4, anch'io ho avuto molte perplessità sul gioco pur avendo apprezzato la serie in generale. ma quando chiedo quali altri giochi di quel tipo (non rockstar) abbiano giocato ed erano migliori in questa generazione, mi fanno tutti la scena muta. Quando è così si pone il problema del fatto che comunque il titolo è lo "stato dell'arte" a prescindere da una valutazione oggettiva sul prodotto. Un giornalista non conosce i problemi che affrontano gli sviluppatori e il semplice fatto che sia il miglior gioco in circolazione potrebbe far pensare che non è plausibile pensare di fare meglio.
a questo punto scegliere la linea da seguire per la valutazione è complicato, così come un eventuale compromesso.
da cosa si deve partire per valutare il gioco? le persone che hanno giocato i precedenti capitoli di GTA ripenseranno a ciò che i predecessori hanno portato al genere e si aspettano lo stesso salto in avanti. altri che non ci hanno giocato hanno per le mani la miglior sandbox in circolazione e magari gli piace... in molti sono semplicemente nostalgici di Vice city e si aspetterebbero le stesse emozioni che provarono allora e puntualmente rimangono delusi, salvo poi reinstallare vice city e rendersi conto che non era come lo ricordavano ma molto più rozzo e arretrato sotto ogni punto di vista, anche rispetto al meno apprezzato (ma molto migliore tecnicamente) san andreas.
Insomma in realtà siamo tutti in balia delle nostre percezioni spesso poco obiettive, altrettanto succede in misura minore per i film, ma ritengo che nei libri e soprattutto nei videogiochi essendo un'esperienza in cui ci mettiamo molto del nostro, questo aspetto è potenziato al massimo.
Io dico solo che più passa il tempo e più i giochi sono merchandising per fare utile(dlc, microtransazioni) e sempre meno quei prodotti ottimizzati e curati che dovrebbero essere. Sono sempre più "vetrina"(grafica pompata, effetti cinematografici) e sempre meno sostanza (gameplay, trama, coinvolgimento, difficoltà).
va bene, ma non sono i nuovi prodotti strampalati che avvelenano il mercato, è il mercato che cambia le produzioni.
un tempo 3 persone in un garage facevano un videogioco in un anno. oggi servono investimenti enormi per fare i giochi di prima fascia. è questo il motivo dell'ascesa dei giochi Indie, dai quali basta capare bene per scegliere delle perle. (in mezzo a molta mediocrità ovviamente)
Tuttavia ripeto, un tempo semplicemente non esistevano certi metodi per fare soldi come oggi con la rete, però uscivano continuamente gli Shareware per esempio. ci si è sempre ingegnati per cercare di spingere i prodotti e oggi nascono altri modelli di business grazie alla tecnologia, che per il momento sono comunque marginali IMHO. non è vero che hanno preso piede e hanno cambiato l'industria, ci stanno solo provando.
Insomma in realtà siamo tutti in balia delle nostre percezioni spesso poco obiettive, altrettanto succede in misura minore per i film, ma ritengo che nei libri e soprattutto nei videogiochi essendo un'esperienza in cui ci mettiamo molto del nostro, questo aspetto è potenziato al massimo.
Invece i vg offrono metri di giudizio molto più semplificati rispetto a esperienze "complete" come libri o film: giudichi i singoli aspetti (audio, grafica, giocabilità, durata...) e poi dai un giudizio complessivo (che non deve essere la media, attenzione!) in cui c'è anche ovviamente un fattore umano ed emotivo (immagina se il recensore ama particolarmente una certa atmosfera rappresentata egregiamente in un titolo però carente sotto molti altri aspetti). Il punto però è avere l'onestà intellettuale di non sparare un 8-9-10 regalato ma da 6 a 6.5-7 magari (con spiegazione nel commento conclusivo). Oggi per avere un idea più corretta del valore di un vg bisogna leggere la recensione e poi dal voto sottrarre mediamente 2-3/10 punti (1 stella o 1.5 stelle per le recensioni ospitate qui).
Oggi invece per la maggior parte dei recensori passa tutto in secondo piano se il gioco ha una bella grafica e/o realizzazione tecnica.
Ma io mi accorgo che le cose stanno cambiando: Kickstarter, sempre più lamentele, i CD Projekt che dichiarano questo (http://www.gamemag.it/news/cd-projekt-l-indipendenza-una-parte-cruciale-della-nostra-strategia_46153.html).... Sarò ottimista io ma è evidente che la percezione di "qualcosa che non va" è sempre più palese a tutti.
Non siamo pazzi e rompiballe noi, siamo solo stati i primi a montare una giusta critica e solo ora anche gli altri se ne stanno rendendo conto.
SevenS18
10-03-2013, 14:42
Non ho letto tutti i commenti e forse qualcuno avra gia espresso il concetto.
Basta guardare la serie tes
Da morrowind a skyrim hanno:
Tolto skills (il prossimo ne avra 5?)
Inserito il viaggio automatico (che porcheria)
Tolto componenti dell armatura
Tolto il nordico nudo e ubriaco che ti chedeva 1 mano x trovare la sua ascia
Consolizzato l interfaccia
E il mago?
X fortuna non hanno tolto i mod
Nella prossima versione metteranno il pilota automatico che finche uno e a scuola o al lavoro bastera lasciare acceso pc o consolle
I successori mancano di profondita
Potrei citare un sacco di altri giochi ma questo esprime al massimo il concetto.
Tra fallout 2 e 3?
A mio modo di vedere bastava davvero poco x fare dei veri capolavori.
Donbabbeo
10-03-2013, 14:52
Questo è quello che dichiarò un'anno fa Maxis riguardo SimCity:
buona lettura (http://www.pcgamer.com/2012/03/08/simcity-is-built-to-be-moddable-say-maxis/)
sono davvero dispiaciuto per loro ed è l'ulteriore conferma che EA e compagnia bella sono uno dei principali indiziati dell'omicidio.
Krusty93
10-03-2013, 15:37
Aggiungi Ubisoft, che fa solo porcherie
Non ho letto tutti i commenti e forse qualcuno avra gia espresso il concetto.
Basta guardare la serie tes
Da morrowind a skyrim hanno:
Tolto skills (il prossimo ne avra 5?)
Inserito il viaggio automatico (che porcheria)
Tolto componenti dell armatura
Tolto il nordico nudo e ubriaco che ti chedeva 1 mano x trovare la sua ascia
Consolizzato l interfaccia
E il mago?
X fortuna non hanno tolto i mod
Nella prossima versione metteranno il pilota automatico che finche uno e a scuola o al lavoro bastera lasciare acceso pc o consolle
I successori mancano di profondita
Potrei citare un sacco di altri giochi ma questo esprime al massimo il concetto.
Tra fallout 2 e 3?
A mio modo di vedere bastava davvero poco x fare dei veri capolavori.
Ecco, questo della serie TES è l'esempio più lampante della tendenza di oggi.
Sia chiaro a me la saga di Tes da Morrowind (forse il mio gioco preferito) in poi è sempre piaciuta, però nonostante mi possa ritenere un fan della saga, è innegabile che da Morrowind a Skyrim siano state semplificate mooooltissime cose. Oltre a quello che hai citato tu (anche se non ho capito la storia del nordico nudo :asd: ) potrei anche aggiungere:
- Tolte le statistiche come forza, resistenza, velocità ecc. In Skyrim rimangono solo salute, magika e vigore.
- Numero delle gilde e delle fazioni a cui il giocatore può appartenere drasticamente ridotto. Si è passati da: gilda dei guerrieri, gilda dei maghi, gilda dei ladri, Blades, Legione imperiale, culto imperiale, tempio, casata Redoran, casata Telvanni, casata Hlaalu, Morag tong, Camonna tong e 3 clan dei vampiri (a cui si aggiungono le 2 altre fazioni delle espansioni), di Morrowind alle sole 5 gilde + 2 fazioni di Skyrim: compagni, gilda dei ladri, confraternita oscura, colleggio di Winterhold, accademia dei bardi (se la vogliamo considerare una gilda), Legione imperiale e manto tempesta.
- Mancanza del sistema che ti impediva di partecipare indistintamente a tutte le gilde. In Morrowind per avanzare di grado in una gilda dovevi possedere i requisiti nelle abilità principali della gilda in questione (e trovavo la cosa molto realistica e ben fatta). In Skyrim può farle tutte senza nessuna restrizione.
- Scomparsa la creazione delle magie.
- Scomparsi i kit alchemici.
Sicuramente ci saranno pure altre robe che mi son scordato, ma è palese quanta roba hanno tolto, prima in Oblivion e poi ancora di più in Skyrim :muro:
Aggiungo che la trama di Morrowind e le missioni delle varie gilde e quelle secondarie, imho, erano più evocative e mature.
Non ho letto tutti i commenti e forse qualcuno avra gia espresso il concetto.
Basta guardare la serie tes
Da morrowind a skyrim hanno:
Tolto skills (il prossimo ne avra 5?)
Inserito il viaggio automatico (che porcheria)
Tolto componenti dell armatura
Tolto il nordico nudo e ubriaco che ti chedeva 1 mano x trovare la sua ascia
Consolizzato l interfaccia
E il mago?
X fortuna non hanno tolto i mod
Nella prossima versione metteranno il pilota automatico che finche uno e a scuola o al lavoro bastera lasciare acceso pc o consolle
I successori mancano di profondita
Potrei citare un sacco di altri giochi ma questo esprime al massimo il concetto.
Tra fallout 2 e 3?
A mio modo di vedere bastava davvero poco x fare dei veri capolavori.
tutto ok, peccato però che skyrim è un successo commerciale incredibile, che molte, molte più persone lo hanno comprato giocato e apprezzato rispetto a morrowind. In altre parole lo stai comparando alle produzioni del passato ma secondo me non ha molto senso. quello che è cambiato è il pubblico, non i giochi. un tempo chi giocava era una schiera limitata che apprezzava un certo tipo di giochi, oggi se riproponi le stesse meccaniche vendi un terzo delle copie sempre agli stessi di 15 anni fa, e magari non li fai nemmeno tanto contenti perchè è troppo simile al gioco vecchio.
sinceramente io ho apprezzato sia skyrim che morrowind per quello che avevano di positivo, ma non posso far finta di ricordare che morrowind aveva anche un sacco di problemi, se avevi delle buone caratteristiche entravi da un mercante con un soldo di cacio, e con qualche transazione uscivi con tutto il suo inventario più tutti i suoi soldi. per non parlare dell'acrobatica da canguro.
hanno reso il gioco forse più accessibile per certi versi ma non l'hanno banalizzato più di tanto in fondo. secondo me non è sbagliato cambiare in se, pensare di proporre le stesse identiche meccaniche del passato per loro sarebbe molto semplice tutto sommato, il problema è che in realtà non funziona. dunque sperano di accattivarsi il vecchio pubblico della serie ma con un gioco nuovo, adatto a tutti, soprattutto per fallout
sinceramente skyrim semmai va paragonato ad oblivion, e secondo me c'è stata una buona progressione.
non capisco chi si lamenta del viaggio automatico, non lo usate. basta avere un po' di buon senso, ad alcuni piace giocare così, ad altri no, ma così com'è implementato non è necessario, dunque dovrebbe accontentare tutti, invece no... sinceramente mi sfugge il perché.
sulla consolizzazione dell'interfaccia, è semplicemente una vergogna, non vanno comprati i giochi così.
Lasciamo perdere Skyrim che ahimè conosco "dietro le quinte" più che bene (vedere mie mod a nome rolloLG su TesNexus, nonché la mia USKP ita...) su cui ci sarebbe da scrivere un'intera pagina per l'incomprensibile cecità di quasi tutti i recensori del mondo nel dare a questo titolo un quasi 10/10 pieno e univoco (che a casa mia significherebbe 'capolavoro assoluto e pressoché perfetto'), quando solo per colpa delle MIGLIAIA (!!) di bug e dell'incuria generale meritava max 7.5-8/10 ("potenzialmente" un 9/10 ci stava ma di fatto non se lo meritava affatto, anche solo per la presa in giro del Creation Engine = Gamebryo di 10 anni fa un po' più hackato e con evidenti limiti tecnici e problemi di vario tipo!)... come hanno invece ricevuto molti altri titoli tartassati ad ogni piccolo difetto a cui non è stato risparmiato nulla. Due pesi e due e misure... :rolleyes:
Lasciamo perdere Skyrim che ahimè conosco "dietro le quinte" più che bene (vedere mie mod a nome rolloLG su TesNexus, nonché la mia USKP ita...) su cui ci sarebbe da scrivere un'intera pagina per l'incomprensibile cecità di quasi tutti i recensori del mondo nel dare a questo titolo un quasi 10/10 pieno e univoco (che a casa mia significherebbe 'capolavoro assoluto e pressoché perfetto'), quando solo per colpa delle MIGLIAIA (!!) di bug e dell'incuria generale meritava max 7.5-8/10 ("potenzialmente" un 9/10 ci stava ma di fatto non se lo meritava affatto, anche solo per la presa in giro del Creation Engine = Gamebryo di 10 anni fa un po' più hackato e con evidenti limiti tecnici e problemi di vario tipo!)... come hanno invece ricevuto molti altri titoli tartassati ad ogni piccolo difetto a cui non è stato risparmiato nulla. Due pesi e due e misure... :rolleyes:
sono d'accordo in generale ma allora perché è il gdr più apprezzato e giocato al mondo? perchè è così venduto e giocato e moddato? solo perché gli hanno rifilato un buon voto?
è giusto richiedere sempre maggiore qualità ma di fatto quando penso a giochi simili, che offrono la stessa esperienza, di quella complessità e privi di difetti ho un vuoto di memoria sinceramente. ritorniamo al discorso dello stato dell'arte.
da un lato è vero che è SEMPRE LO STESSO MOTORE, dall'altro però ha permesso agli sviluppatori di lavorare con qualcosa che già conoscevano bene e spremerne il massimo, è lo stesso esempio della serie di grand theft auto in 3D. di fatto gta3 e San andreas avevano lo stesso motore, ma la differenza tra i due giochi è ABISSALE se fai un paragone reale (non in base alle sensazioni che hai provato giocandoci).
intendiamoci le perplessità sul motore grafico sono anche le mie, legnosità delle animazioni, cavalli che salgono sulle persone (la folle coordinata y) ma alla fine mi chiedo quanto davvero debbano essere prese in considerazione e soprattutto rispetto alla concorrenza e rispetto a tutto ciò che offre il gioco e alla vera possibilità di rimediare a tutti i bug in un gioco così complesso. e poi se è plausibile aspettarsi un motore grafico ex novo ad ogni nuovo capitolo.
direi che bethesda ci ha marciato troppo, ma alla fine la gente il gioco lo ha apprezzato e questo comunque va messo nell'eqauzione IMHO.
detto questo, penso anch'io che con le votazioni si debba andare più piano, in particolare penso al modello di IMDB che fornisce un rating dei film molto severo e un film con 7 è gia buono da vedere. un videogioco con un voto sotto l'8 lo puoi quasi scartare a priori. è anche vero però che mentre puoi vedere un film al giorno difficilmente puoi cambiare un gioco a settimana, dunque nel pilotare i consumi, quasi necessariamente ti dicono "questo adesso lo devi giocare" e sinceramente non penso di potergli dare torto più di tanto, più che altro per le alternative...
sinceramente io sarei più indirizzato a giochi come stalker, non so se ci hai giocato ma è MOLTO meno complresso e infinitamente più buggato, tanto che pur apprezzandolo davvero tanto alla fine smetto di giocarci, ecco quello è un livello di buggaggine che davvero rende il gioco ingiocabile. skyrim ho riscontrato molti bug ma niente che impedisse di giocare seriamente.
altro esempio che mi è venuto in mente è la serie di GOTHIC. QUELLA è una serie che è caduta in disgrazia per i bug, il che rende evidente quanto è complicato veramente realizzare questi giochi con successo. il primo era straordinario, ma il terzo, UGH. quando capisci che le cose possono andare così male, si capisce perché dall'altra parte viene perdonato qualche bug sporadico
sono d'accordo in generale ma allora perché è il gdr più apprezzato e giocato al mondo? perchè è così venduto e giocato e moddato? solo perché gli hanno rifilato un buon voto?
Per tanti motivi e concause che ne hanno determinato il successo: hype, marketing (interi grattacieli tappezzati), in realtà è un action-adventure-rpg più massificato, bugie sparse da Todd prima del gioco definitivo, vuoto pneumatico del settore che vedeva tutti impegnati a sfornare solo fps di guerra, perché è moddabile e stravolgibile e sì, anche perché tutti urlavano al capolavoro (ma dopo appena 8 ore dall'uscita su YouTube era già pieno di video cercando "Skyrim bug")...
da un lato è vero che è SEMPRE LO STESSO MOTORE, dall'altro però ha permesso agli sviluppatori di lavorare con qualcosa che già conoscevano bene e spremerne il massimo
Non sai di cosa stai parlando... se solo avessi un'idea di quanto è fatto male e per nulla curato dietro a quelle belle texture... ;)
Unofficial Skyrim Patch (http://www.iguanadons.net/Unofficial%20Skyrim%20Patch%20Version%20History.html), letteralmente migliaia di bug, sviste gravi, leggere, di ogni tipo. Il gioco più buggato della storia dei vg, e non è un modo di dire ma un dato di fatto numerico e scientifico... e credo onestamente non si arriverà mai a fixarli tutti (siamo già oltre i 2000).
E loro sono professionisti che hanno guadagnato qualcosa come 900 Milioni di dollari.
A nessun altra software house è mai stata concessa tanta incuria e tanti bug senza critiche. Immagina solo se in un Assassin's Creed o un Tomb Raider ci fossero 1/100 dei bug di Skyrim che putiferio sarebbe esploso... Non è giusto.
Lascia perdere che è 3D (e sorvoliamo sul motore), non è l'unico RPG mai esistito che gestisca oggetti, luoghi, script, quest etc. su grosse mappe. Altri titoli l'hanno fatto e lo fanno senza le migliaia di bug dei Bugthesda.
Per farti un esempio: quando crei un'ascia orchesca, ma sbagli ad assegnargli le keyword, il materiale, i bonus scriptati, il suono associato all'impatto, l'applicazione dell'UV-map sull'oggetto 3D (sono tutte cose che con gli editor si creano e fixano in 5 minuti con pochi click del mouse. Poche scuse)... Non c'entra "eeeh, ma è grande la mappa!" ;) Lì c'è un problema di coordinazione nello sviluppo, di mancata cura, mancato controllo del QA e mancato betatesting. Queste sono le scuse in marketing-ese che spacciano in giro a chi non ne capisce e ripete a pappagallo...
E persino quanto tentano di rimetterci mano fanno macelli ancora peggiori con le patch ufficiali, loro che lo hanno creato! Leggi questo fix ad esempio, in basso l'history http://skyrim.nexusmods.com/mods/9536
Con un po' di cura e professionalità in più tranquillamente si sarebbe meritato onestamente tutto quello che gli hanno attribuito.
È passato più di un anno e siamo ancora in uno stato obiettivamente di "beta untested". È abbastanza grave, e se non glielo fa notare la stampa specializzata chi altri dovrebbe?
e rispetto a tutto ciò che offre il gioco e alla vera possibilità di rimediare a tutti i bug in un gioco così complesso.
Non immagini nemmeno l'entità e la banalità (= non curanza evidente) dei bug dietro alla sua costruzione... e che nulla hanno a che fare con la vastità delle mappe e possibilità offerte dal gioco.
Bethesda ha guadagnato 900 Milioni di Dollari ma non si degna ancora di predisporre un betatesting-team interno.
e poi se è plausibile aspettarsi un motore grafico ex novo ad ogni nuovo capitolo.
Ogni 5 anni? Certo, ma soprattutto perché era il caso, vista l'inadeguatezza tecnologica e i problemi derivanti dai limiti e bug noti del vecchio engine che vanno a riflettersi in bug e problemi di sviluppo ulteriori.
direi che bethesda ci ha marciato troppo, ma alla fine la gente il gioco lo ha apprezzato e questo comunque va messo nell'eqauzione IMHO.
Questo non cambia il fatto che sia un gioco che in una recensione obiettiva andava ridimensionato per tutta una serie di motivi anche gravi, TOTALMENTE ignorati.
detto questo, penso anch'io che con le votazioni si debba andare più piano,
E allora vedi che sei d'accordo. Il resto non conta ed è questo l'oggetto della discussione, non i gusti personali in cui preferisco non entrare...
E allora vedi che sei d'accordo. Il resto non conta ed è questo l'oggetto della discussione, non i gusti personali in cui preferisco non entrare...
ma si certo, solo che appunto abbassando il voto a tutti il risultato cambia di poco, finisce che alla fine mi giocherò anche i giochi da 7 così come mi guardo i film da 7 con il rating di IMDB
comunque non sono persuaso che sia il gioco più buggato della storia, basta considerare quelli che ho citato, Gothic 3 per esempio, che è una vera ciofeca da quel punto di vista, la serie stalker, questi sono giochi che non sono giocabili a causa dei bug e possono essere minimamente comparati come complessità. ma non certo assassin's creed, che a quanto ho capito è già criticato per il gameplay dei combattimenti, ma di fatto è un gioco d'azione e praticamente sui binari dentro la mappa. non è un open world, in cui puoi fare tutto quello che ti passa per la testa. dalla competenza che mostri non puoi non sapere che è molto meno complesso e dunque è chiaro che si può arrivare a togliere quasi tutti i bug. il problema con skyrim è che qualcuno sembra trovare 100 bug, altri sembrano praticamente non averne visti. forse dipende pure da quanto tempo ci si passa. io mi limito a dire che ne ho visti ma per me erano abbastanza marginali e almeno non inficiavano tanto il gameplay.
d'altronde basta andare su metacritic e vedere cosa ne pensa la gente che spesso è incline a lamentarsi, basta vedere come hanno fatto nero diablo 3 e il nuovo sim city per i problemi al lancio :asd:
http://www.metacritic.com/game/pc/the-elder-scrolls-v-skyrim
la versione ps3 con tutti i problemi avuti ha preso meno di 6 dagli utenti:
http://www.metacritic.com/game/playstation-3/the-elder-scrolls-v-skyrim
direi che l'8.2/8.4 degli utenti ci sta... non ci sta il 96 (soprattutto per la versione pc) di voto della critica. sono d'accordo che doveva essere tra 80 e 85...
nel senso io do credito alle tue analisi ma alla fine non possiamo non fare i conti con l'accoglienza calorosa benevola della gente. se il quadro fosse stato quello che dipingi te, il gioco avrebbe fatto la fine di gothic IMHO
SevenS18
10-03-2013, 22:08
Per l uomo nudo intendo quella componente 'particolare e strana' che era presente, vedi doom3 che in certi computer trovavi come fare le messe sataniche, o quake dove in giro per le mappe c' erano le teste degli sviluppatori impalate, su fallout2 gli incontri casuali con vacche che esplodono(e molti altri), la guida di vietcong...dettagli che non decidono se un gioco sia bello o no...ma che secondo me lo 'impreziosiscono'.
A me non dispiace skyrim se devo dargli un voto gli darei 7-7.5 ma morrowind vale almeno 9.(per me ovvio) e forse mi sono espresso male non volevo dire che skyrim fa schifo, mentre oblivion si era un aborto, sbilanciato e super facile.
Sul viaggio automatico, morrowind aveva un sistema di viaggio a pagamento (strider+gilda maghi) quindi x viaggiare veloce dovevi giocare e 'guadagnare' e questo credo dia un pelo di longevita in piu al gioco.
Secondo me la saga tes e' la fotografia di come sono stati semplificati i videogiochi.
Tutto qua
ma si certo, solo che appunto abbassando il voto a tutti il risultato cambia di poco, finisce che alla fine mi giocherò anche i giochi da 7 così come mi guardo i film da 7 con il rating di IMDB
Io no di certo. Certi "gioconi" che occupano la copertina di molte recenti riviste li lascerò passare più che felicemente (e c'è sempre il 75% di sconto dai vari servizi di DD prima o poi, quando quel titolo forse sarà uscito dalla fase beta con cui è stato venduto inizialmente, al limite ;) )
comunque non sono persuaso che sia il gioco più buggato della storia,
Puoi non crederci. Se tu avessi dimestichezza con il CK, TES5Edit e sapessi come funziona internamente il gioco (trigger che attivano gli script, quest scripts, oggetti con dipendenze e check conditions etc. etc. etc.) lo vedresti coi tuoi occhi che ci sono oltre 2000 bug al momento fixati da noi poveri modder e destinati a crescere ancora senza fine...
Gothic 3 per esempio
Sì era noto G3... ma non sfiora minimamente il numero di bug di Skyrim (che batte anche Oblivion, attualmente dopo 7 anni di lavoro ancora buggato e per cui escono aggiornamenti della UOP!!!!) che è 10 volte maggiore! ;) Certo di tanti nemmeno te ne rendi conto: armi i cui bonus magici per esempio sono totalmente cannati non vengono notati da molti che le usano lo stesso... Diciamo che la gente gioca a Skyrim senza nemmeno rendersi conto di quanti bug sta in quel preciso momento affrontando e poi ingenuamente dice "io non ho mai visto bug" ;)
Se ti vuoi fare 4 risate YouTube è piena di quelli più spettacolari e evidenti. Questo è uno dei più mitici legato alla replicazione di Louis Letrush (Riften) all'infinito, corretto prima dalla USKP e anche ufficialmente solo dopo la Skyrim patch 1.8: https://www.youtube.com/watch?v=PMYmgsEoAuc
Immagina solo se succedesse in Assassin's Creed, cosa sarebbe successo. Ma è Bethesda, quindi gli è concesso inspiegabilmente tutto.
direi che l'8.2/8.4 degli utenti ci sta... non ci sta il 96 (soprattutto per la versione pc) di voto della critica. sono d'accordo che doveva essere tra 80 e 85...
Personalmente, da fan della serie e amante di questo gioco non potrei dargli onestamente più del 75-80% per via dei bug e dell'incuria generale, nonché dello scarso livello tecnico. Da un punto di vista tecnico è obiettivamente disastroso, anche come engine grafico che è stravecchio. Vogliamo per esempio parlare della pessima gestione del distant LOD? Delle luci buggate in determinate condizioni e delle ombre sbagliate, del fatto che non ha manco l'HDR attivato (che Oblivion almeno aveva!), che giri solo in DX9 con Shader 2.0 (3.0 se li forzi vengono praticamente usati per 2 effettini solamente) che l'havok implementato sia pessimo e buggato etc. etc. etc. E non sono nemmeno sceso in tecnicismi aberranti come la gestione video del refresh sincronizzato a 64Hz che causa stuttering e il cui aggiornamento video dipendente dalla CPU va a sballare anche il timing interno del gioco a lungo anadare.... O anche solo la gestione del sonoro realizzata pessimamente e con volumi troppo bassi e canali audio che si sovrascrivono tra di loro...
Prendi già un Avalanche Engine 2.0 di Just Cause 2 di alcuni anni fa: è nettamente superiore al Gamebryo tenuto forzatamente in vita dai Bethesda.
Anzi non me la dovrei prendere col Gamebryo che ha dimostrato buone qualità in altri titoli... ma solo con Bethesda per quanto male l'abbia modificato e usato.
E io sono anche buono perché in fin dei conti sono un amante della saga...
In una dimensione parallela con un motore grafico diverso e nuovo e senza bug si poteva anche meritare il 9.0-9.5....
Sarei felice se coi prossimi capitoli la Bethesda si occupasse solo della sceneggiatura e della direzione artistica e lo lasciasse scrivere e programmare da un team esterno, molto più capace sicuramente...
nel senso io do credito alle tue analisi ma alla fine non possiamo non fare i conti con l'accoglienza calorosa benevola della gente. se il quadro fosse stato quello che dipingi te, il gioco avrebbe fatto la fine di gothic IMHO
Il pubblico dei consumer acritici di oggi è di bocca molto buona... Non me ne frega niente di quanto vende e di quanti l'apprezzino come è (milioni di persone mangiano anche quotidianamente ai fast-food e ascoltano musica pessima). Come recensione però sono stati francamente ridicoli i voti assegnatigli tralasciando cose gravi che invece dovevano pesare sul giudizio finale.
Gnubbolo
11-03-2013, 03:26
gioco a NS1 dal 2004, come gioco a scala quaranta dal 1990.. quindi non è necessario avere un gioco nuovo all'anno per fare contenti i capitalisti arrapati.
va bene NS1, come mi sta bene rtcw:enemyterritory non abbiamo intenzione di giocare ad altro, finchè arriverà qualche niubbo nuovo a sostenere la community si andrà avanti.
Prendi già un Avalanche Engine 2.0 di Just Cause 2 di alcuni anni fa: è nettamente superiore al Gamebryo tenuto forzatamente in vita dai Bethesda.
ma io non ho capito una cosa, gli engine che io sappia non sono così intercambiabili, cioè non è un caso che non si sviluppino dei GDR col motore grafico di crysis o di Grand theft auto. perciò non capisco perchè mi paragoni un open world con assasin's creed, tomb raider e altri titoli. è chiaro che che i bug aumentano esponezialmente rispetto alla complessità.
dammi 3 titoli che gestiscono una mappa del genere open world ma che non sono buggati. giochi comparabili a elder scrolls.
Sinceramente non so se hai giocato in effetti a Gothic 3 non patchato. non so come puoi dire che era giocabile, già nei primi secondi vedevi gli orchi volare sui tetti rimanere incastrati in mezzo alle pareti, correre avanti e indietro senza curarsi del nemico. e la cosa era SISTEMATICA, e non occasionale.
poi capisco che possono esserci tanti piccoli glitch ditro a skyrim, che se vai a guardare te ne accorgi ma sinceramente non capisco perché dovrei voler andare a guardare sotto il tappeto se non influisce in linea di massima sul gameplay.
Il pubblico dei consumer acritici di oggi è di bocca molto buona... Non me ne frega niente di quanto vende e di quanti l'apprezzino come è (milioni di persone mangiano anche quotidianamente ai fast-food e ascoltano musica pessima). Come recensione però sono stati francamente ridicoli i voti assegnatigli tralasciando cose gravi che invece dovevano pesare sul giudizio finale.
a me pare che invece la gente sia molto critica, soprattutto chi riscontra problemi come fai te, ho fatto notare che diablo3 e sim city, così come la versione ps3 di skyrim sono stati penalizzati molto nelle votazioni. Dunque far passare il messaggio che la gente si beve tutto mi pare fuorviante, forse non sappiamo quanti glitch ci sono sotto ma intanto ci siamo divertiti. il problema per me sorge solo quando i bug non mi permettono di apprezzare il titolo perché sistematici
ma io non ho capito una cosa, gli engine che io sappia non sono così intercambiabili, cioè non è un caso che non si sviluppino dei GDR col motore grafico di crysis o di Grand theft auto. perciò non capisco perchè mi paragoni un open world con assasin's creed, tomb raider e altri titoli. è chiaro che che i bug aumentano esponezialmente rispetto alla complessità.
dammi 3 titoli che gestiscono una mappa del genere open world ma che non sono buggati. giochi comparabili a elder scrolls.
Ma JC2 è calzante in quanto gestisce mappe e distant LOD anche maggiori di Skyrim (non lo conosci?), e molto meglio.
Tanto che gli Avalanche hanno dichiarato che ora si daranno agli open world! ;)
Basta con la favola del "È grande e complesso, ecco perché è buggato Skyrim" su... Se sapessi come funziona l'editor e come è realizzato capiresti che è una scusa, perché per ogni singola cosa realizzata bastava solo avere più cura, un QA, e betatesting. I fix li fanno i modder non pagati, forse ti dovrebbe far riflettere che non è così "enorme e complesso" come sembra a chi non lo conosce tecnicamente, se ci riescono dei ragazzi non professionisti nelle ore ritagliate durante la giornata a fare quello che Bethesda con 900Milioni di dollari non ha fatto...
Hai letto quello che avevo scritto prima? Perché non mi sembra...
Sinceramente non so se hai giocato in effetti a Gothic 3 non patchato.
1. Tu ti focalizzi sui giochi, cosa di cui non mi interessa parlare qui. Qui si discuteva sui nuovi metri di giudizio per i nuovi giochi e le relative recensioni e critiche dei giocatori, in generale... Il discorso era più ampio e profondo del "il gioco X meritava di più o di meno".
2. Tranquillo che conosco benissimo G3 comprese tutte le patch e le versioni Gold che posseggo... e se ti dico che Skyrim ha oltre 2000 bug REALI ce li ha, mentre Gothic 3 ne ha/aveva di meno, senza nulla togliergli in fatto di bug anche a lui. Skyrim ha battuto ogni record di bug della storia dei video giochi. Mi fa sempre sorridere quando incontro gli ostinati/ignari che non lo vogliono accettare e fanno di tutto arrampicandosi sugli specchi per difendere l'indifendibile. Neanche li pagasse Bethesda ;)
il problema per me sorge solo quando i bug non mi permettono di apprezzare il titolo perché sistematici
Ma guarda che Skyrim se lo giochi seriamente come GDR stando attento ai dettagli ne noti moltissimi di questi 2000 bug. Se invece lo affronti come action adventure tipo Diablo in 3D, potenziamenti e vai a uccidere tutti (non so se ti sei fermato mai a leggere più di 5 libri nel gioco) ovviamente no che non ti accorgi di tantissimi bug ma solo di quelli evidenti che ti bloccano le quest + random graphics bugs.
Ti ho già fatto l'esempio dell'ascia orchesca sopra, un esempio di bug che di certo non "blocca il gioco" ma che un giocatore "serio" nota e non è giustificabile con il solito mantra-salva-tutti "Eeeh, ma il gioco è grande!". La cosa sconvolgente di Skyrim non è che abbia bug (quasi tutti i giochi ne hanno, nessuno pretende la perfezione assoluta) ma la loro spropositata quantità...
Te ne dico altri, tanto per....: in Italiano hanno dimenticato di inserire parecchi file audio delle voci. Se esci dall'acqua nelle altre lingue c'è l'effetto *gasp* perché eri quasi senza fiato, in Italiano mancava e l'ho ripristinato con un fix su TesNexus (cerca Unofficial Skyrim Patch Ita by Hexaae)...
Non stiamo parlando di complessi script e quest intrecciate tra loro in modo articolato per cui è difficile fare il debugging di ogni caso che ti viene in mente (perché la gente questo pensa di Skyrim che sia complicatissimo e intricatissimo e perciò ne giustifica OGNI bug), ma di cose ben più terra-terra che Bethesda ha "tralasciato"... e per cui è stata premiata con 10/10 da molte riviste. Probabilmente per giudicare uno Skyrim senza bug e con un engine nuovo e migliore le riviste avrebbero inventato una nuova scala fino al 13/13 :asd:
Il punto resta: gli altri giochi NON hanno mai avuto così tanti bug.
Skyrim sì, andava puntualizzato e penalizzato nelle recensioni (al day 1 bastava entrare nel primo lago che incontravi per vedere un sacco di problemi nell'acqua o salire a cavallo e prendere una torcia in mano...), insieme al basso livello tecnico. Invece ha ricevuto solo 10/10 o 9+/10 ovunque che significa "gioco capolavoro assoluto e praticamente perfetto", che non è corretto come giudizio...
Ti "sei divertito"? Certo, allora diamo 10 politico a tutti i giochi e eliminiamo le recensioni e ogni forma di critica, perché in fondo ti diverti coi giochi...
P.S.
Per favore basta col discorso Skyrim o gioco X e gioco Y... lo sapevo che era meglio evitare di rispondere... Torniamo in topic.
BulletHe@d
14-03-2013, 06:49
Il problema secondo me non sono i giochi ma i videogiocatori, tralasciando la storia bug e affini il problema è che mentre in passato c'erano varie fasce di videogiocatori e di conseguenza di giochi ora invece si è tutto uniformato, ed è li il vero problema secondo me. Le SH che ovviamente puntano ai guadagni visto che ora sono società quotate in borsa se creano una saga fotocopia e ogni anno milioni di utenti comprano fregandosene di informarsi (o meglio lo fanno ma non gliene frega nulla) ovvio che le SH continuano per quella strada ovvero il massimo risultato col minimo sforzo, l'unico modo per invertire questo trend è cambiare il modo di pensare dei videogiocatori: se un gioco non vale la candela non lo si compra semplice, ed invece tutti criticano ma nessuno fa capire nell'unico modo comprensibile per le SH che devono cambiare modo di fare videogames ovvero se il gioco fa schifo lo si lascia sugli scaffali, fin quando loro venderanno milioni di copie potremo parlare all'infinito ma loro continueranno perché hanno ricavi da tutto ciò.
Pensate se un CoD prodotto con milioni di dollari di budget venga lasciato sugli scaffali e loro non rientrino con le spese di produzione, immaginate cosa ne verrebbe fuori, questo secondo me è l'unico mezzo per noi videogiocatori di dare un segnale forte alle SH di fargli capire che devono cambiare modo di fare VG.
Il problema secondo me non sono i giochi ma i videogiocatori, tralasciando la storia bug e affini il problema è che mentre in passato c'erano varie fasce di videogiocatori e di conseguenza di giochi ora invece si è tutto uniformato, ed è li il vero problema secondo me. Le SH che ovviamente puntano ai guadagni visto che ora sono società quotate in borsa se creano una saga fotocopia e ogni anno milioni di utenti comprano fregandosene di informarsi (o meglio lo fanno ma non gliene frega nulla) ovvio che le SH continuano per quella strada ovvero il massimo risultato col minimo sforzo, l'unico modo per invertire questo trend è cambiare il modo di pensare dei videogiocatori: se un gioco non vale la candela non lo si compra semplice, ed invece tutti criticano ma nessuno fa capire nell'unico modo comprensibile per le SH che devono cambiare modo di fare videogames ovvero se il gioco fa schifo lo si lascia sugli scaffali, fin quando loro venderanno milioni di copie potremo parlare all'infinito ma loro continueranno perché hanno ricavi da tutto ciò.
Pensate se un CoD prodotto con milioni di dollari di budget venga lasciato sugli scaffali e loro non rientrino con le spese di produzione, immaginate cosa ne verrebbe fuori, questo secondo me è l'unico mezzo per noi videogiocatori di dare un segnale forte alle SH di fargli capire che devono cambiare modo di fare VG.
mi pare solo una parte del problema. un tempo realizzare un videogioco costava forse 100.000 euro, se ne vendevi un milione di copie avevi fatto una barca di soldi. oggi un gioco non lo realizzi nemmeno con 10 milioni di euro e se ne vendi un milione non ti rifai nemmeno del costo di realizzazione.
è per questo che alcuni progetti indie ultimamente profumano cari bei vecchi tempi. anzi quasi non te li fanno rimpiangere. perchè sono concettualmente meno pretenziosi ma comunque godibili.
per avere produzioni più grandi si è dovuto allargare la base di utenza, c'è sempre qualcuno che storce il naso quando questo avviene, ma finché la gente apprezza compra e gioca secondo me c'è poco da fare e lamentarsi non serve a molto, in fondo perché uno sviluppatore dovrebbe preferire il vecchio giocatore a quello nuovo? non c'è un motivo reale, se dieci sono più facili da accontentare perché impazzire per fare contento un solo appassionato? bisogna anche capire pragmaticamente che le società non cambiano modello di business finché funziona, anzi. e mi pare una cosa abbastanza naturale alla fine, tutto il mercato funziona così e non ha senso pensare di poter realizzare giochi per una minoranza di vecchi appassionati con gli stessi budget. dunque la soluzione (parziale) sono i giochi indie e i kickstart. se da li non viene nulla di buono non ha senso aspettarci che le SH facciano di meglio IMHO
@mau.c
È dall'inizio dei tuoi interventi che non ho capito bene dove vuoi arrivare....
Ok, devono fare i soldi... ma sei d'accordo che la qualità intrinseca è calata, che i voti sono ormai spesso troppo generosi, che c'è un dilagante riciclo.... e quindi la soluzione per te è "Zitti e mosca! Questo offre il mercato. Resistance is futile. Be happy!"
WOW... ;)
Senza mettere in dubbio nulla ma accettando solo le conseguenze dubito che ci sarebbe mai stata evoluzione. Se la risposta è la passività, beh io sto dall'altra parte.
@mau.c
È dall'inizio dei tuoi interventi che non ho capito bene dove vuoi arrivare....
Ok, devono fare i soldi... ma sei d'accordo che la qualità intrinseca è calata, che i voti sono ormai spesso troppo generosi, che c'è un dilagante riciclo.... e quindi la soluzione per te è "Zitti e mosca! Questo offre il mercato. Resistance is futile. Be happy!"
WOW... ;)
Senza mettere in dubbio nulla ma accettando solo le conseguenze dubito che ci sarebbe mai stata evoluzione. Se la risposta è la passività, beh io sto dall'altra parte.
no è solo che lamentarsi senza nemmeno pensare se esista o meno un'altra via mi sembra poco costruttivo, se un'altra via non esiste ci stiamo lamentando perchè piove, qualcosa che comunque è inevitabile.
in particolare per certi giochi mi pare che è come lamentarsi che non fanno più le "macchine di una volta" e chi guida oggi tra servosterzo ABS ecc. ecc. non ha mai veramente guidato una macchina. e che oggi si rompono troppo per l'eltettronica... bho... non sono sicuro che sia peggiorata la qualità dei giochi, penso che si sia leggermente appiattito lo spettro: meno tragedie e meno capolavori. in quest'ottica dare a tutti praticamente lo stesso voto anche se forse corretto da un punto di vista oggettivo e storico è poco pratico e decisamente insensato per chi non può avere una visione storica. dunque mi sembra un problema molto relativo, e individuo il problema vero nell'appiattimento dei titoli non nella votazione che secondo me s'è solo adeguata alle produzioni che ci sono...
anche io penso ai bei tempi di Tie fighter, poi ricordo freelancer e penso che si era su una buona strada che non è stata seguita, il gioco era più semplice e abbordabile sotto certi aspetti, ma di più ampio respiro e non banalizzato da renderlo inutile. in mezzo c'è una pletora di titoli più complessi o più stupidi. a me pare che ogni genere ha avuto sviluppi diversi dovuti quasi solo alle condizioni del mercato, basti pensare agli RTS che un tempo erano di moda e adesso sembrano spariti. la verità è che non si può pensare di riporporre lo stesso gioco perché evidentemente non funziona, mentre dall'altro lato ci sono tanti che apprezzano i nuovi giochi e vecchi giocatori che si lamentano che è cambiato tutto. certo non si può pensare che si andasse per fare giochi sempre più elitari e complessi, perché appunto essendo giochi la gente "normale" li usa per rilassarsi, non per altro, e certamente si vuole che più persone possibili apprezzino il contenuto, ma questo non significa necessariamente che si debba dare una schifezza.
insomma il processo di semplificazione per la massa è un fenomeno genrale che osservo anch'io ma non necessariamente dal mio punto di vista viene per nuocere se nel contempo il gioco sviluppa altre caratteristiche. quello di tie fighter e freelancer è emblematico. il primo era abbastanbza tosto e quasi solo (pseudo) simulativo, il secondo era decisamente più semplice nel controllo (ma anche efficiente) ma aggiungeva libertà d'azione, una trama coinvolgente, purtroppo il gioco aveva anche qualche pecca, ma così come è stato per tie fighter che poteva essere paragonato giusto a wing commander e come simulatore era migliore IMHO, il voto era maggiore perchè era il migliore in circolazione, se ce ne fosse stato uno migliore sarebbe stato ridimensionato. Freelancer aveva tante pecche ma in finale anche lui poteva essere paragonato quasi a nulla in quel periodo e dunque rimane per me l'esperienza più coinvolgente. ma se nessuno riesce a realizzare di meglio ha davvero senso (qualsiasi sia il motivo) stare a criticare ciò che è semplicemente riuscito ad arrivare sui negozi? si ha senso, ma solo fino ad un certo punto, l'importante è che uno se ne renda conto.
proprio per la stessa legge del mercato se qualcuno pensa di poter fare meglio è il benvenuto, ho chiesto più volte di farmi un esempio di titoli tipo skyrim e che sono migliori e non ho ricevuto risposte. Il paragone con il resto AL MOMENTO sul mercato per me è l'unico vero metro di giudizio, i paragoni intergenerazionali sono abbastanza azzardati. questo a meno di non sapere che qualcuno sta usando una posizione dominante per bloccare la concorrenza e imporre titoli fatti col sedere. ma a me pare che i titoli escono, solo che alcuni sono apprezzati molto meno.
Benjamin Reilly
15-03-2013, 12:11
il problema è che i giochi sono stati eccessivamente semplificati per garantirne la fruizione anche ai bambini, sebbene le trame spesso si rivolgano per la loro crudezza agli adulti, e di fatto pare che mutino personaggi, mutino contesto, ma l'utente è coinvolto esclusivamente nell'abbattere nemici schivando, mirando e sparando; attività intervallata dalle fasi cinematiche in cui si innesta la storia.
Io ancora ricordo i primi Alone in the dark dalla grafica a cubi e tanto suggestionanti, analitici e criptici, che coinvolgevano mente, emotività e fantasia assorbendo completamente. A volte evitavo di giocarlo la sera durante il particolare caso da affrontare, tale era l'ansia.
Ovviamente con il passare del tempo anche l'utente cambia, però quei ricordi permangono e fungono da raffronto.
Ho giocato diversi giochini strategici ed ho notato come con il passare del tempo la semplificazione eccessiva li abbia rovinati:
1) Joint Task Force il migliore giocato per complessità tatticismi, abilità, versatilità, durata /difficoltà/ anche dettagli/combinazione di possibilità: es. click tasto sinistro mouse militare esce dal veicolo, click mouse destro il militare esce dal veicolo ma resta selezionato il veicolo;(migliorabile: il cecchino è troppo potente/poteva prevedere la requisizione e il trasporto armi);
2) Dawn of War l'intera serie: affascinate dalla grafica essenziale; semplificato nella complessità rispetto al primo gioco citato e fondato specialmente sulla rapidità delle azioni di costruzione attacco difesa ed evoluzione tecnologica rispetto ai nemici;
3) company of heroes: analogo a dawn of war: semplificato nella giocabilità e nelle difficoltà-durata del gioco ridotta;
4) world in conflict: fa tutto il pc... gioco rimosso dopo alcuni minuti; cercavo le istruzioni per apprendere i vari comandi da impartire e per la realizzazione di strutture etc, ma non ne trovavo, compresa la ragione ho provveduto alla sua eliminazione.
Un gioco memorabile è Homeworld2: complessità abilità e versatilità sono ben combinate; ho anche il primo homeworld tuttavia nelle operazioni da eseguire pare accusare una superflua farraginosità che tedia, ma mi ripropongo di giocarlo con il necessario distacco dal II.
Gli sparatutto in prima persona personalmente li conosco poco perchè paiono abbastanza ripetitivi, inoltre noto come il personaggio sia monolitico con baricentro statico e con un braccio destro armato che compie sempre le stesse movenze e l'altro che lancia granate, caratteristiche queste tipiche giochi che coinvolgono esclusivamente l'emotività e fondati sull'abbattere + nemici possibili. Cià che disdegno del prima persona è che non si può avere contezza dell'azione compiuta perchè il personaggio non lo si vede. Ad esempio quando ci si ripara il personaggio è protetto solo perchè se ne ha convinzione, ma nella realtà potrebbe cmq essere esposto.... quindi alla fine si ha un mirino e un bersaglio che si alterna per la durata del gioco che se eccessiva lo renderebbe noioso. A questo punto i produttori fanno ricorso alle fasi cinematiche, ossia evitare la noia con l'introduzione della storia. Sicchè i giochi li hanno ridotti ad una serie di azioni ripetute semplificate intervallate da un film.
Questa è secondo me la spiegazione per cui l'utenza più adulta, che era abituata ad avere padronanza completa del gioco sviluppando la storia come protagonista, inizia ad essere insoddisfatta. In fondo stanno promuovendo giochi commerciali con abilità per bambini con storie da adulti, che a mio avviso risultano oltremodo poco edificanti ed educative.
il problema è che i giochi sono stati eccessivamente semplificati per garantirne la fruizione anche ai bambini, sebbene le trame spesso si rivolgano per la loro crudezza agli adulti, e di fatto pare che mutino personaggi, mutino contesto, ma l'utente è coinvolto esclusivamente nell'abbattere nemici schivando, mirando e sparando; attività intervallata dalle fasi cinematiche in cui si innesta la storia.
Io ancora ricordo i primi Alone in the dark dalla grafica a cubi e tanto suggestionanti, analitici e criptici, che coinvolgevano mente, emotività e fantasia assorbendo completamente. A volte evitavo di giocarlo la sera durante il particolare caso da affrontare, tale era l'ansia.
Ovviamente con il passare del tempo anche l'utente cambia, però quei ricordi permangono e fungono da raffronto.
secondo me i giochi, soprattutto quelli con contenuti da adulti non sono "semplificati" (che poi andrebbe chiarito se si intende "resi giocabili più facilmente") per andare incontro ai bambini ma proprio per andare incontro a quegli adulti che non hanno passato la loro vita sui videogiochi e non sarebbero in grado di approcciarsi ad un titolo troppo complesso perché scoraggiati da una curva di apprendimento troppo ripida. Faccio un esempio, con mio cugino sono cresciuto, quello che smanettava coi videogiochi ero io ma lui spesso partecipava, fino al megadrive almeno, anche lui aveva un pc ma smise di giocare forse ai tempi di DOOM. penso la prima console che si è comprato LUI è la ps1 per titoli come resident evil o gran turismo. una volta probabilmente dopo il 2000, entra nella mia stanza mentre gioco a qualche GDR in prima persona e si mette a ridere perchè uso CONTEMPORANEAMENTE mouse e tastiera, come se fosse chissà che abilità da nerd. li per li sono rimasto un po' interdetto perché mi sembrava normale eppure mi sono reso conto che lui non sarebbe stato in grado. Per lo stesso motivo (e il successo del wiimote lo dimostra) molti non videogiocatori sono spaventati dal semplice joypad.
io ci vedo una gerarchia tastiera>joypad>wiimote>Kinect
non sottovalutate la storiella, un'altra persona che conosco, molto più grande, appassionatissima di avventure grafiche, soprattutto della serie myst, non è assolutamente in grado di giocare a un gioco come penumbra in cui si richiede di coordinare mouse e WASD, sto parlando di una persona che è in grado di usare le due cose indipendentemente ma non in coordinazione, che se ci pensate un attimo è più complesso.
ma non sto comunque parlando di persone che hanno un cattivo gusto in fatto di videogiochi.
da giocatore di vecchia data è chiaro che mi fa incazzare che mi devo sorbire un'interfaccia da joypad su un gioco PC, almeno fate lo sforzo di adattarla, ma dall'altro capisco semplicemente che il 90% delle persone lo giocherà così e che per lo sviluppatore il mercato PC è visto come un obolo da pagare...
il discorso che fai su alone in the dark lo condivido, oggi sorrido al fatto che allora mi impressionava tantissimo quel gioco, mentre ora sono solo poligoni assurdi. ma ritorno al mio discorso dipende da cosa c'è in giro, non è un caso che resident evil riuscì a usare quel linguaggio ancora meglio e proporlo ad un pubblico più vasto, ma bisogna anche capire (così com'è per il cinema) che certi linguaggi (la suspence e l'horror) vengono esplorati, ma dopo un po' diventano anche qualcosa di già fatto, e chi si è visto le vecchie glorie difficilmente rimane impressionato da quello che si fa oggi.
Dunque il discorso che faccio io è che i videogiochi come qualsiasi forma d'arte, anche sottoposta ad un mercato, va vista come un linguaggio in evoluzione, va bene rimpiangere il latino ma certe volte guardiamo più pragmaticamente al futuro visto che è improbabile tornare al latino per molti motivi
no è solo che lamentarsi senza nemmeno pensare se esista o meno un'altra via mi sembra poco costruttivo, se un'altra via non esiste ci stiamo lamentando perchè piove, qualcosa che comunque è inevitabile.
Ma l'altra via c'è e funziona: Kickstarter ha dimostrato che fare i giochi che i giocatori vogliono premia, e senza un vero marketing dalle cifre colossali offerto di solito dai soliti distributori... Elite: Dangerous, il successore di Wing Commander (Star Citizen), il seguito di PlaneScape Torment ad es. hanno racimolato (solo in pre-order) per passa parola intorno ai 2M di Euro, non 200.000€! Sono giochi diversi dai soliti 2 generi che fanno vendere tanto, ma gli utenti li volevano...
Sarebbe ora che osassero di più le major o sindrome da Rocky 38 di Hollywood! Non c'è altra scelta o il lento e inesorabile declino... già avevo letto di qualche grossa saga abbandonata perché "ci sono stati cali nelle vendite"... vogliamo continuare così o è tempo di far sentire anche la voce dei consumatori?
Benjamin Reilly
15-03-2013, 23:57
condivido hexxae.
Ma l'altra via c'è e funziona: Kickstarter ha dimostrato che fare i giochi che i giocatori vogliono premia, e senza un vero marketing dalle cifre colossali offerto di solito dai soliti distributori... Elite: Dangerous, il successore di Wing Commander (Star Citizen), il seguito di PlaneScape Torment ad es. hanno racimolato (solo in pre-order) per passa parola intorno ai 2M di Euro, non 200.000€! Sono giochi diversi dai soliti 2 generi che fanno vendere tanto, ma gli utenti li volevano...
Sarebbe ora che osassero di più le major o sindrome da Rocky 38 di Hollywood! Non c'è altra scelta o il lento e inesorabile declino... già avevo letto di qualche grossa saga abbandonata perché "ci sono stati cali nelle vendite"... vogliamo continuare così o è tempo di far sentire anche la voce dei consumatori?
sono d'accordo, speriamo di vedere tanti progetti che funzionino. ma alla fine ce la devono fare con le loro gambe a imporsi nel mercato e ad avere il loro spazio.
io per questo acquisto spesso gli humble bundle proprio perché voglio nel mio piccolo incentivare progetti diversi e innovativi. Quell'ambito è totalmente diverso, però ad oggi non si sono visti veri competitor per i titoli tripla A. è comunque necessario più tempo.
non è detto comunque che kickstarter sia più efficiente economicamente, potrebbero essere più i soldi buttati nel sistema in progetti che non sopravvivono alla selezione naturale, rispetto al metodo tradizionale.
diamogli altri 3-4 anni per vedere il vero potenziale di kickstarter e prendiamo in considerazione sia il fatto che possa essere una nuova strada che una bolla alla moda da cui alla fine usciranno veramente poche cose interessanti, non diamo per scontato che kickstarter funzioni. fino ad oggi non ho visto titoli usciti da li che hanno fatto breccia, solo proposte e qualcuno che ha gettato la spugna
stelestele
21-03-2013, 18:36
"Insomma, vedere un film come Lincoln è una cosa che teoricamente ci si aspetta da chiunque, ma se un cinquantenne ti racconta della sua ultima esperienza con Mass Effect 3 probabilmente finisce per meravigliarti"
Sono totalmente daccordo.
A me MassEffect3 non piace, non mi piace l'ambiente futuristico e il timbro narrativo adottato... ma ho gustato Dragon Age Origins tanto per rimanere in EA.
Ritengo Red Dead Redeption un capolavoro. Stavo rigiocandolo di recente e gustavo l'alba sul pontile di balckwater... nella cutscene in cui entravo nella stazione di polizia c'e' un personaggio che ingnora la mia presenza e tutto cio' che accade dopo e non smette mai di contare! Piccoli dettagli di personaggi minori che danno a tutta il gioco uno stile e una attenzione e una maestria di regia che nulla a che invidiare al cinema...
Anche l'ambiente western non e' tra i miei preferiti ma quel protagonista che incontra quei personaggi, ognuno con una sua psicologia ben studiata e pensata, tutti quegli incastri, le musiche...
Certi videogiochi non hanno niente di meno rispetto al cinema ma aggiungono una profondita' che il cinema si sogna: l'interattivita', la possibilita' di far scegliere al fruitore quanto tempo guardare qull'alba, se fermarmi al tramonto, quando e se cacciare cosa...
Ci sono poi videogiochi immensi senza bisogno di budget alla Rockstar... limbo con la sua atmosfera... To the moon dove con una grafica 0 trasmetti emozioni pure..
E ancora non ho citato i maestri come Cage e Ueda!!!
Potrei continuare ma il senso credo che sia arrivato.
IL MOBILE HA ACCELERATO LA RIVOLUZIONE DIGITALE che ai tempi di Negroponte era gia' li', squadernata a livello teorico ma tutta da attuare! Lo smartphone e quello che si e' portato dietro (tablet ecc..) si e' trovato in posizione ottima in questa CONVERGENZA dei media nel digitale. ha portato nuove persone al computing. Vecchi dinosauri in via di estinzione come la TV... ma e anche il PC come scatolone-stufa-ciucciaenergia hanno gli anni contati, roba gia' morta da anni!
Da questo punto di vista secondo me le console sono piu' moderne e io ritengo che NON saranno un flop. E' propio di questi giorni che sempre piu' utenti in usa le usano per noleggiare e vedere film
vorrei aggiungere che Heavy Rain e L.A. . Sono in una posizione migliore del pc nel quadro della convergenza. Il pc entrera' in salotto, ma non come lo concepisce il videogiocatore: L.A. Noire li ha gustati anche mia moglie che non e' una Videogiocatrice! Io vedo bene l'allargamento dell'utenza, secondo me avvicinera' piu' giocatori al hardcore game. I giochi con una componente narrativa importante saranno vincenti verso il grande pubblico e saranno nel segno di quella inevitabile e salutare ibridazione tra settori prima totalmente separati. CONVERGENZA.
Nuove forme di fruizione digitale da questo punto di vista sono le benvenute no? La realta' virtuale in Team Fortess 2 perche' dovrebbe minacciare il media videoludico?
http://www.gamemag.it/news/realta-virtuale-in-team-fortress-2-con-oculus-rift_46304.html
Secondo me lo esalta! Anzi la ritengo molto piu' promettente del 3D! Sia per i VideoGiochi che per il Cinema!
Benjamin Reilly
21-03-2013, 19:36
@stelestele; la mia opinione è che l'interattività video-ludica soppianterà il cinema.
mi è piaciuta la tua impressione di red dead redemption .. non l'hanno realizzato per pc. peccato.
polkaris
22-03-2013, 10:09
Il problema sono i contenuti. Uncharted o Assassin's Creed, per esempio. Tecnicamente eccezionali, ambientazioni bellissime, ma la storia , la regia? Poca cosa rispetto a un bel film, e pochissima cosa rispetto a un buon libro. Anche il cinema è iniziato come spettacolo, ma poi si è evoluto verso l'arte e i contenuti. Nei videogame questo non è successo, o, almeno, è successo solo in parte. Ho visto la vostra recensione di Tomb Raider. Ottima recensione, tecnicamente tutto molto bello, ma mi sono chiesto: la trama dov'è? Da questo punto di vista si è rimasti ad uno stato primordiale. Se l'industria dei videogiochi assumesse artisti di spessore penso ne guadagnerebbe parecchio!
archangel987
22-03-2013, 20:10
Se l'industria dei videogiochi assumesse artisti di spessore penso ne guadagnerebbe parecchio!
Boh, alla fine anni fa questi artisti di spessore erano solo gente con idee e davvero appassionata che faceva il proprio lavoro con cura e dedizione.
Non sto a elencare capolavori di trama o idee geniali del passato...
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