c.m.g
06-03-2013, 10:53
mercoledì 6 marzo 2013
In una prigione a sud di Londra un assistente al laboratorio informatico ha permesso ad un pericoloso cyber-criminale di accedere alla rete di computer. Da arrestato, Nicholas Webber ha colpito ancora
Roma - Condannato a cinque anni di reclusione per aver gestito in prima persona un vero e proprio supermercato del crimine informatico, il giovane cracker britannico Nicholas Webber non avrà creduto ai suoi occhi (http://www.dailymail.co.uk/news/article-2287138/Public-schoolboy-hacker-masterminded-15m-fraud-jails-IT-class--hacks-prisons-system.html). Lasciato libero di smanettare sulla rete interna alla sua stessa prigione, la HMP Isis a sud di Londra.
Nei guai (http://www.theverge.com/2013/3/4/4064086/cyber-criminal-nicholas-webber-allowed-into-prison-it-class) è immediatamente finito Michael Fox, assistente al laboratorio informatico della prigione britannica. Del tutto ignaro dei precedenti penali di Webber - rinchiuso nel maggio 2011 per le attività fraudolente del suo GhostMarket, forum frequentato da cracker, spammer e altri malviventi cibernetici - il tutor ha permesso al 21enne smanettone di accedere ad uno dei computer della rete carceraria.
Nulla di più sbagliato (http://gizmodo.com/5988546/jailed-cyber-criminal-joins-prisons-computer-class-hacks-its-network): Webber ne ha subito approfittato per intrufolarsi nelle infrastrutture informatiche del carcere londinese, scatenando il panico, e provocando il licenziamento dell'insegnante.
Per ammissione degli stessi responsabili della HMP Isis, Webber non avrebbe causato alcun danno al sistema, evitando di accedere a contenuti o informazioni nei database della prigione.
Mauro Vecchio
Fonte: Punto Informatico (http://punto-informatico.it/3734585/PI/Brevi/uk-cracker-non-perde-vizio.aspx)
In una prigione a sud di Londra un assistente al laboratorio informatico ha permesso ad un pericoloso cyber-criminale di accedere alla rete di computer. Da arrestato, Nicholas Webber ha colpito ancora
Roma - Condannato a cinque anni di reclusione per aver gestito in prima persona un vero e proprio supermercato del crimine informatico, il giovane cracker britannico Nicholas Webber non avrà creduto ai suoi occhi (http://www.dailymail.co.uk/news/article-2287138/Public-schoolboy-hacker-masterminded-15m-fraud-jails-IT-class--hacks-prisons-system.html). Lasciato libero di smanettare sulla rete interna alla sua stessa prigione, la HMP Isis a sud di Londra.
Nei guai (http://www.theverge.com/2013/3/4/4064086/cyber-criminal-nicholas-webber-allowed-into-prison-it-class) è immediatamente finito Michael Fox, assistente al laboratorio informatico della prigione britannica. Del tutto ignaro dei precedenti penali di Webber - rinchiuso nel maggio 2011 per le attività fraudolente del suo GhostMarket, forum frequentato da cracker, spammer e altri malviventi cibernetici - il tutor ha permesso al 21enne smanettone di accedere ad uno dei computer della rete carceraria.
Nulla di più sbagliato (http://gizmodo.com/5988546/jailed-cyber-criminal-joins-prisons-computer-class-hacks-its-network): Webber ne ha subito approfittato per intrufolarsi nelle infrastrutture informatiche del carcere londinese, scatenando il panico, e provocando il licenziamento dell'insegnante.
Per ammissione degli stessi responsabili della HMP Isis, Webber non avrebbe causato alcun danno al sistema, evitando di accedere a contenuti o informazioni nei database della prigione.
Mauro Vecchio
Fonte: Punto Informatico (http://punto-informatico.it/3734585/PI/Brevi/uk-cracker-non-perde-vizio.aspx)