View Full Version : Ecco gli scatti realizzati con l’ultimo rullino Kodachrome prodotto: firmati McCurry
Redazione di Hardware Upg
11-02-2013, 15:17
Link alla notizia: http://www.fotografidigitali.it/news/ecco-gli-scatti-realizzati-con-l-ultimo-rullino-kodachrome-prodotto-firmati-mccurry_45822.html
Steve McCurry ha pubblicato le fotografie realizzate nel 2009 con l’ultimo rullino di Kodachrome regalatogli da Eastman Kodak
Click sul link per visualizzare la notizia.
Non credo che il realismo, l'interpretazione del fotografo, la profondità, luci, ombre e i colori dei rullini chimici verranno mai eguagliati dal digitale.
Non credo che il realismo, l'interpretazione del fotografo, la profondità, luci, ombre e i colori dei rullini chimici verranno mai eguagliati dal digitale.
Se sei un buon fotografo, quanto hai scritto sopra l'ottieni molto bene anche con il digitale.
bonzoxxx
11-02-2013, 16:03
wow. non ho altro da dire.
Non credo che il realismo, l'interpretazione del fotografo, la profondità, luci, ombre e i colori dei rullini chimici verranno mai eguagliati dal digitale.
Direi che la penso in modo diametralmente opposto.
Prendi una pellicola 24x36 a colori (la migliore del mondo), poi mettila di fianco ad un RAW di una full frame di oggi e vedi un po' chi prende schiaffi. :rolleyes:
La "pellicola is the best" è veramente una frase fatta e tristemente stereoptipata a uso "eh ma non fanno più le macchine di una volta".
Un scatto a pellicola ha solo il buon fascino malinconico delle cose di una volta.
Eraser|85
11-02-2013, 16:26
Direi che la penso in modo diametralmente opposto.
Prendi una pellicola 24x36 a colori (la migliore del mondo), poi mettila di fianco ad un RAW di una full frame di oggi e vedi un po' chi prende schiaffi. :rolleyes:
La "pellicola is the best" è veramente una frase fatta e tristemente stereoptipata a uso "eh ma non fanno più le macchine di una volta".
Un scatto a pellicola ha solo il buon fascino malinconico delle cose di una volta.
Quoto e straquoto. Possessore di una Nikon D60 (macchinetta entry level, robetta da poco pagata una follia prima dell'inondazione delle varie reflex della serie 3/5000) e di una Canon EOS 50 (salvata in extremis dal bidone della spazzatura).
La canon è una 135 mentre la nikon è un aps-c. Indubbiamente con un rullino di qualità il full frame dice la sua, ma la pulizia e la nitidezza di un economico e piccolo sensore da 10 mpixel è inconfutabile.
Tuttavia, secondo me, per noi "fotografi digitali" moderni, è altamente consigliabile scattare un po' a rullino. Quando da un momento all'altro ti ritrovi senza la possibilità di rivedere la foto appena scattata, dover ponderare bene cosa e come fotografare perché si hanno poche pose a disposizione e dover necessariamente stampare i suddetti lavori, si acquisisce una consapevolezza tutta nuova del significato di scattare una fotografia.
(edit: se poi fate come me che da una D60 con i suoi obiettivi con AF, passate ad una Hasselblad 500C che manca pure dell'esposimetro.. il salto è davvero grande :D )
Direi che la penso in modo diametralmente opposto.
Prendi una pellicola 24x36 a colori (la migliore del mondo), poi mettila di fianco ad un RAW di una full frame di oggi e vedi un po' chi prende schiaffi. :rolleyes:
La "pellicola is the best" è veramente una frase fatta e tristemente stereoptipata a uso "eh ma non fanno più le macchine di una volta".
Un scatto a pellicola ha solo il buon fascino malinconico delle cose di una volta.
Non c'è nulla di stereotipato nè di nostalgico in campo artistico, è tutto molto soggettivo, evidentemnte i tuoi occhi vedono diversamente dai miei e i nostri diversamente da altri.
franzing
11-02-2013, 18:17
Bei ritratti per carità, ma io avrei anche immortalato qualche altro soggetto, giusto per l'occasione. Sarà che i ritratti mi dicono poco da sempre :asd:
Comunque io ho iniziato a fare foto da ragazzino con una reflex zenith che pesava un quintale e ci ho fatto delle foto meravigliose, il discorso non è la qualità o quale mezzo fa le foto migliori, è un approccio totalmente diverso. Con la pellicola gran parte del risultato lo devi prevedere con l'esperienza. Il fatto di poter vedere almeno un anteprima della foto fatta direttamente "sul campo" comporta un sacco di differenze, anche solo per il fatto di avere infiniti tentativi per raggiungere il risultato voluto. Senza contare poi la post produzione. Forse oggi è tutto un po' più "freddo", perchè ci si può permettere qualche errore in più con la macchina in mano. E' tutto diverso, non migliore o peggiore. Ma questo riguarda un po' tutto, mica solo la fotografia
Non sono un fun di Mc Curry ma....wow ragazzi. Tutti i premi che ha preso se li e' meritati. Trovo abbia una incredibile capacita' comunicativa.
Cmq non pensiate che questi scatti siano usciti così come li vedete direttamente da quella pelliccola.
Dietro ogni fotografo c'e' sempre un ottimo laboratorio....digitale o analogico che sia :-)
Faster_Fox
11-02-2013, 20:50
in realtà è una cosa molto seoggettiva...io da poco ho ripreso in mano una K1000 e scatto ogni tanto con la pellicola. Secondo me non c'è nulla che la eguaglierà mai, ma non sto parlando della qualità (rumore digitale apparte)... è un qualcosa che non si può spiegare, quindi fondamentalmente soggettivo
Beh Fuji ad esempio in alcune sue fotocamere digitali aveva implementato l'effetto simulazione pellicola, segno che a molti la grana e la "temperatura" che caratterizzano le foto analogiche piace ancora. Io non so se riuscirei a distinguere da un file se si tratta di una foto fatta in digitale o se è stata fatta su pellicola, ma debbo dire che per molti lavori la pellicola è ancora impareggiabile. Qualcuno ha parlato di estrema pulizia del digitale, ok, ma in molti casi è proprio la grana della pellicola a creare quella magia che và al di là degli scatti iperpatinati e chirurgici da copertina di vogue ...
Apro un piccolo OT poi sugli strumenti e mi viene da ridere pensando alle vecchie reflex a pellicola che con tutta l'ottica avevano ingombri da attuale mirrorless ed erano costruite molto meglio di certi catafalchi di plastichetta venduti oggi a peso d'oro.
paolozac
11-02-2013, 21:11
Vedendo le foto di McCurry non posso che constatare che è un fuoriclasse, da una pista a tutte le foto del SWPA di quest'anno.
Sia con la pellicola che con la digitale riuscirebbe ad esprimere il suo stile.
La fotocamera, così come il supporto dell'immagine, sono puri mezzi, e come tali ininfluenti - entro limiti che non discuto qui - sul messaggio che devono veicolare, cambiando solo il procedimento, con la scelta che sarà dettata di volta in volta dalla personale inclinazione, dal talento, dalla disposizione d'animo e dalla condizione economica.
Ma l’analogico, a mio parere, presenta dei vantaggi.
Obbliga a riflettere prima, sia sullo scatto, che sulla composizione, e di conseguenza educa alla previsualizzazione e al colpo d'occhio, fondamentali nella fotografia di ogni tipo.
Non esisterebbe Cartier Bresson, per citarne uno.
Costringe ad educarsi all'immagine, sfogliando qualche libro di fotografia, sia tecnico che artistico, per evitare scarti, nel caso della pellicola, costosi – ricordate il 3 su 36?
Non permette - troppo facilmente - all'incapace di credersi un artista, e gli impedisce di mostrare al mondo, aprendo il suo sito dal nome improbabilmente professionale o esotico o entrambi, o il bloggetto flickeriano, le sue porcherie senza la minima qualità, che gridano vendetta al cospetto di dyo e dei soggetti ritratti.
La semplicità apportata dal digitale incrementa il sempre esistito scatto ignorante, trash, inutile, noioso, spocchioso, perché complice il cattivo gusto - comunque più diffuso di quello buono - disincentiva lo studio alla base di una buona foto.
L'arte come riproduzione di un emozione intendibile intraculturalmente, se non addirittura universalmente, non è democratica - checché ne dicesse Wharol - e quindi nessuno ha il diritto di inondarmi di bruttezza in nome del diritto all’espressione.
E purtroppo, dove guardi guardi, non riesci ad evitare di esserne inondato.
Il mezzo conta poco; molto più importante è avere occhio, idee, creatività, tecnica ed esperienza: se hai tutto questo, puoi fare foto interessanti anche con una macchinetta economica, analogica o digitale che sia; se invece non le hai, non c'è macchina sofisticata, analogica o digitale che sia, che possa farti sfornare delle foto degne d'essere guardate.
Il mezzo conta poco; molto più importante è avere occhio, idee, creatività, tecnica ed esperienza: se hai tutto questo, puoi fare foto interessanti anche con una macchinetta economica, analogica o digitale che sia; se invece non le hai, non c'è macchina sofisticata, analogica o digitale che sia, che possa farti sfornare delle foto degne d'essere guardate.
Condivido, anche se alla fine una macchina o una pellicola migliore, aggiunte alla bravura del fotografo, fanno una certa differenza :asd:
AleLinuxBSD
12-02-2013, 08:20
Francamente a me l'unica cosa che preoccupa è quale fine farà il patrimonio di Kodak, in termini di pellicole e carta fotografica.
Basta guardare gli aumenti sensazionali dei prezzi sulle stampe fatte da tutti i produttori rimasti ...
Detto in altri termini l'assenza di concorrenza fà molto male all'utente finale ed il titolo dell'articolo potrebbe divenire lo spunto per fare considerazioni a tutto tondo.
La fotocamera, così come il supporto dell'immagine, sono puri mezzi, e come tali ininfluenti - entro limiti che non discuto qui - sul messaggio che devono veicolare, cambiando solo il procedimento, con la scelta che sarà dettata di volta in volta dalla personale inclinazione, dal talento, dalla disposizione d'animo e dalla condizione economica.
Ma l’analogico, a mio parere, presenta dei vantaggi.
Obbliga a riflettere prima, sia sullo scatto, che sulla composizione, e di conseguenza educa alla previsualizzazione e al colpo d'occhio, fondamentali nella fotografia di ogni tipo.
Non esisterebbe Cartier Bresson, per citarne uno.
Costringe ad educarsi all'immagine, sfogliando qualche libro di fotografia, sia tecnico che artistico, per evitare scarti, nel caso della pellicola, costosi – ricordate il 3 su 36?
Non permette - troppo facilmente - all'incapace di credersi un artista, e gli impedisce di mostrare al mondo, aprendo il suo sito dal nome improbabilmente professionale o esotico o entrambi, o il bloggetto flickeriano, le sue porcherie senza la minima qualità, che gridano vendetta al cospetto di dyo e dei soggetti ritratti.
La semplicità apportata dal digitale incrementa il sempre esistito scatto ignorante, trash, inutile, noioso, spocchioso, perché complice il cattivo gusto - comunque più diffuso di quello buono - disincentiva lo studio alla base di una buona foto.
L'arte come riproduzione di un emozione intendibile intraculturalmente, se non addirittura universalmente, non è democratica - checché ne dicesse Wharol - e quindi nessuno ha il diritto di inondarmi di bruttezza in nome del diritto all’espressione.
E purtroppo, dove guardi guardi, non riesci ad evitare di esserne inondato.
Guarda che questo approccio lo devi avere anche con il digitale.
Non è che con il digitale si scatta a capoccia.
I fondamentali della fotografia si applicano sia per l'anaglogico che per il digitale.
Volete fare delle buone foto e che hanno una certa personalità/esclusività? Allora non date troppo peso a tutti questi stereotopi che non fanno altro che offuscarvi la mente e le idee.
Trovate invece un Vostro stile, scattate e fatevi riconoscere per questo.
Non sono un fun di Mc Curry ma....wow ragazzi. Tutti i premi che ha preso se li e' meritati. Trovo abbia una incredibile capacita' comunicativa.
Cmq non pensiate che questi scatti siano usciti così come li vedete direttamente da quella pelliccola.
Dietro ogni fotografo c'e' sempre un ottimo laboratorio....digitale o analogico che sia :-)
Su questo non ci piove proprio, nel senso che è proprio come dici tu!
Non credo che il realismo, l'interpretazione del fotografo, la profondità, luci, ombre e i colori dei rullini chimici verranno mai eguagliati dal digitale.
Ci sono un'infinità di esempi/foto che possono smentire quanto affermi.
Non c'è nulla di stereotipato nè di nostalgico in campo artistico, è tutto molto soggettivo, evidentemnte i tuoi occhi vedono diversamente dai miei e i nostri diversamente da altri.
In campo artistico si.
Ma qui parliamo di qualità oggettiva e misurabile di uno scatto a pellicola rispetto ad uno scatto identico su sensore digitale.
E non ci sono proprio paragoni. Nemmeno alla lontana.
poi se uno vuole può fare lo scatto col digitale e peggiorarne la qualità oggetiva con appositi filtri che rendano l'effetto pellicola.
Da profano, non capisco quale sia il messaggio: se io usassi macchina+pellicola utilizzate da McCurry, e lui usasse la mia digitale da 100€, credete che le mie foto sarebbero più espressive delle sue?
Credete che quelle foto, analogiche digitalizzate, non abbiano subito un processo di postproduzione?
Mah...
Se poi si parla di qualità, non credo che, parlando di foto artistiche, possa essere un parametro da dover tenere così in considerazione (appurato che la qualità delle digitali non è che sia fuffa).
Prendete una buona digitale professionale, spaccate lo schermo, e girate con una scheda di memoria da 1 giga. :D
windspirit
14-02-2013, 14:53
Ok per chiarire e per far discutere a chi dice meglio il digitale o meglio la pellicola.
Il digitale come tale rimane sempre un approssimazione di un segnale analogico e per quanto tu possa raffinarlo rimane comunque privo di infinite sfumature che invece presenta l'analogico e quindi la pellicola per definizione di analogico rimane superiore come rimane superiore un vinile rispetto ad un cdrom.
La luce essendo un onda è per definizione analogica e quindi il colore equivale ad onda.
Il suono anch'esso è un onda e come tale e analogico e quindi sintetizzare la sua forma equivale a diminuirne la qualità.
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