c.m.g
31-01-2013, 10:23
giovedì 31 gennaio 2013
Le grandi aziende statunitensi classificate in base alla fiducia accordata dagli utenti in materia privacy. Migliorano Microsoft e Mozilla, sprofondano Apple e Google. Ma i netizen americani non sono per nulla ottimisti
Roma - Il Ponemon Institute ha pubblicato la versione 2012 del suo studio sulle aziende più affidabili per la privacy (http://www.prweb.com/releases/2013/1/prweb10363796.htm) secondo i netizen statunitensi. Nella "Top 20" le corporation IT la fanno da padrone, con esclusioni particolarmente pesanti che comprendono Google, Apple, Yahoo! e altri.
Basato su un'indagine condotta su 100mila consumatori adulti e 6.704 risposte, la classifica Ponemon incorona American Express, Hewlett-Packard e Amazon come le aziende a cui gli utenti guardano con maggior fiducia quando si tratta della gestione dei dati personali, la cessione a terzi di questi dati e questioni similari.
Per quanto riguarda i maggiori protagonisti del mercato telematici, eBay si piazza al nono posto mentre Microsoft e Mozilla riescono per il primo anno a entrare nella Top 20 rispettivamente in 17esima e 20esima posizione.
Apple, Google, Yahoo? Per gli utenti statunitensi interpellati sono i "cattivi" e non meritano particolare fiducia, almeno sul fronte della riservatezza e del trattamento dei dati personali. Mozilla, dal canto suo, sottolinea (https://blog.mozilla.org/blog/2013/01/28/privacy-day-2013/) la conquista del titolo di "Most Trusted Internet Company for Privacy" anche se nella Top 20 si è piazzata buon'ultima.
Ma al di là dei brand altisonanti chiamati in causa, la ricerca Ponemon evidenzia (http://news.cnet.com/8301-1009_3-57566446-83/internet-social-media-least-trusted-industries-for-privacy/) soprattutto la scarsissima (e decrescente) fiducia degli utenti nei confronti del mondo tecnologico: il 59 per cento degli utenti sostiene che i diritti alla privacy si vanno via via indebolendo, il 77 per cento dice di aver ricevuto notifiche di violazione dei dati e solo il 35 per cento (in caduta rispetto agli anni passati) sente di avere il pieno controllo sulle informazioni personali fornite a quel famelico mostro di identità digitali in cui si è trasformata l'industria IT.
Alfonso Maruccia
Fonte: Punto Informatico (http://punto-informatico.it/3704442/PI/News/privacy-chi-si-fidano-utenti.aspx)
Le grandi aziende statunitensi classificate in base alla fiducia accordata dagli utenti in materia privacy. Migliorano Microsoft e Mozilla, sprofondano Apple e Google. Ma i netizen americani non sono per nulla ottimisti
Roma - Il Ponemon Institute ha pubblicato la versione 2012 del suo studio sulle aziende più affidabili per la privacy (http://www.prweb.com/releases/2013/1/prweb10363796.htm) secondo i netizen statunitensi. Nella "Top 20" le corporation IT la fanno da padrone, con esclusioni particolarmente pesanti che comprendono Google, Apple, Yahoo! e altri.
Basato su un'indagine condotta su 100mila consumatori adulti e 6.704 risposte, la classifica Ponemon incorona American Express, Hewlett-Packard e Amazon come le aziende a cui gli utenti guardano con maggior fiducia quando si tratta della gestione dei dati personali, la cessione a terzi di questi dati e questioni similari.
Per quanto riguarda i maggiori protagonisti del mercato telematici, eBay si piazza al nono posto mentre Microsoft e Mozilla riescono per il primo anno a entrare nella Top 20 rispettivamente in 17esima e 20esima posizione.
Apple, Google, Yahoo? Per gli utenti statunitensi interpellati sono i "cattivi" e non meritano particolare fiducia, almeno sul fronte della riservatezza e del trattamento dei dati personali. Mozilla, dal canto suo, sottolinea (https://blog.mozilla.org/blog/2013/01/28/privacy-day-2013/) la conquista del titolo di "Most Trusted Internet Company for Privacy" anche se nella Top 20 si è piazzata buon'ultima.
Ma al di là dei brand altisonanti chiamati in causa, la ricerca Ponemon evidenzia (http://news.cnet.com/8301-1009_3-57566446-83/internet-social-media-least-trusted-industries-for-privacy/) soprattutto la scarsissima (e decrescente) fiducia degli utenti nei confronti del mondo tecnologico: il 59 per cento degli utenti sostiene che i diritti alla privacy si vanno via via indebolendo, il 77 per cento dice di aver ricevuto notifiche di violazione dei dati e solo il 35 per cento (in caduta rispetto agli anni passati) sente di avere il pieno controllo sulle informazioni personali fornite a quel famelico mostro di identità digitali in cui si è trasformata l'industria IT.
Alfonso Maruccia
Fonte: Punto Informatico (http://punto-informatico.it/3704442/PI/News/privacy-chi-si-fidano-utenti.aspx)