Redazione di Hardware Upg
29-11-2012, 14:44
Link all'Articolo: http://www.businessmagazine.it/articoli/3454/agenda-digitale-italiana-parliamone-tutti_index.html
Una ricerca condotta dall'ISPO evidenzia come il tema dell'Agenda Digitale sia noto solamente ad una minoranza della popolazione, sebbene si tratti di un argomento che potrà presto toccare, e migliorare, la vita quotidiana di tutti noi
Click sul link per visualizzare l'articolo.
maxmax80
29-11-2012, 22:34
grande lavoro della redazione per redigere questa news, bravi.
il termine Agenda Digitale di cui tanti addetti ai lavori si riempiono la bocca nei discorsi è il "normale" progresso informatico dell' UE regolamentato come sempre da un piano che i paesi virtuosi riescono ad attuare, quelli meno virtuosi un po' meno, e quelli in crisi meno ancora...
direi che più che dell' Agenda Digitale in Europa c'è bisogno di altro, ma tant'è..
l' appello del Corriere della sera ha un che di patetico, e se fornire migliaia di iPAD alle scuole italiane quando le scuole stesse cadono a pezzi ed i programmi di studio sono vecchi di decenni, beh, non ci siamo proprio..
Usato in questa accezione, "agenda" non esiste in italiano. Si dice "progetto" o "piano". E' un anglicismo, e già così partiamo col piede sbagliato, guardando agli altri invece che a noi stessi.
La Pubblica Amministrazione è fatta di persone che sono entrate in un determinato sistema e, a meno di esserci entrate già con una formazione sulle nuove tecnologie, tenderanno a perpetuare il sistema così com'è per semplice conservativismo ed esclusionismo, per personale, individuale preservazione e comodità. Una mossa reale e coraggiosa in questo contesto? Investire soldi in una formazione seria e mirata alle diverse realtà culturali e di età della PA, mirata a far affrontare una seria revisione delle qualifiche per l'esecuzione del proprio lavoro, con il fine di mettere persone realmente in grado di sfruttare al massimo le possiblità odierne, che spesso sono al contempo le necessità. Mi domando quanto sia visibile, come lo è secondo me se si sa dove guardare, il fatto che, nella PA, il tecnico informatico, a tutti i livelli, è un jolly considerato, a ragione o a torto in base alle sue capacità, un nullafacente che tanto vale impiegare in altri compiti, o dedito ad attività imperscrutabili, pertanto difficili da controllare e che vanno soffocate, e in ogni caso ci di cui si occupa è una questione superflua invece del solo reale possibile garante del continuato funzionamento di un'infrastruttura sempre più vitale per garantire i servizi che dovrebbero essere il fulcro della vita della PA stessa.
O forse me l'immagino io soltanto.
Tutti discorsi ridicoli quando neanche nel centro dell'industrializzatissima pianura veneta (non sulla cime di un monte) si riesce a portare l'adsl.
Dopo decenni di promesse e progetti falliti non li considero nemmeno i piani statali o europei, conto solo sull'iniziativa dei privati sperando che non chiedano un'occhio in cambio.
Ho seguito la faccenda del Wi-Max che doveva risolvere il digital-divide obbligatoriamente entro tempi prestabiliti pena la perdita delle licenze ed invece si è fatto poco in alcune zone e assolutamente nulla in altre, senza alcuna conseguenza per chi non ha rispettato le direttive.
Ora l'LTE seguirà la stessa strada, basta guardare le prime offerte, dovrebbe andare a 100Megabit al secondo ma le danno a 20 GB/mese, questo la dice tutta su quanto funzionano, per non parlare della copertura non solo del 4G ma anche del 3G.
concordo sul bel lavoro fatto nell'articolo. Appartengo a quelli che non avevano mai fatto caso al termine "agenda digitale" heehehh
Comunque sembra che finalmente per i prossimi anni (già nei prossimi due) ci siano in progetto bei sviluppi per l'italia. Va beh che sono cose che si sarebbero potute fare anni fa... ma meglio tardi che mai xD
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