View Full Version : Google e UE contro ITU: la libertà di internet è a rischio?
Redazione di Hardware Upg
27-11-2012, 14:46
Link all'Articolo: http://www.hwfiles.it/articoli/3452/google-e-ue-contro-itu-la-liberta-di-internet-e-a-rischio_index.html
C'è fermento fra i grandi nomi di internet e non solo, in vista di una revisione del trattato che regolamenta le telecomunicazioni a livello internazionale, in vigore dal 1988. Cerchiamo di capire cosa succede
Click sul link per visualizzare l'articolo.
mentalray
27-11-2012, 15:07
Be non mi è chiara una questione che ritengo molto semplice. C'è questa ITU che dovrebbe legiferare a porte chiuse e le decisioni le prenderanno i rappresentati (non si capisce chi siano e da chi sono stati eletti) dei vari governi. A questa WCIT 2012 parteciperanno anche i paesi dell'unione Europea e gli stati uniti (che ragionevolmente saranno dalla parte di google). Ora l'unione europea e google da quanto si legge non vogliono che ci siano restrizione liberticide, quindi per semplificare in maniera becera la cosa direi che Europa e USA sono per lasciare le cose piu' o meno invariate. Visto che i primi a voler censurare internet e di conseguenza a dare meno potere agli USA credo siano soprattutto Cina e Russia, mi chiedo solo chi è che manovra questa ITU, visto che nessuno sentiva il bisogno di andare a mettere le mani su uno strumento come internet.
Detto questo, c'è da dire anche che l'unione europea (la Francia su tutti) sta chiedendo il conto a google per i contenuti che diffonde "gratuitamente" e sui quali in realtà lucra coi banner pubblicitari e non paga nemmeno le tasse. Ma questo forse non sarà all'ordine del giorno del WCIT.
l'unica paura di google e' di dover pagare le tasse !!!!!!!
Il problema e' chi dice che vuole internet libero sono solo le persone che vogliono piratare software, film e musica.
Oppure gli anarchici che vogliono diffondere le loro tesi di odio.
Ma internet non e' libera:
non si puo' mettere una foto di un seno nudo su facebook anche altrimenti i censori cattolici insorgono
non si puo' parlare di islam altrimenti gli islamici uccidono 100 persone
non si puo' parlare di tibet in cina
non si puo' fare nulla o quasi a cuba, korea del nord e venezuela senza poi rischiare di essere torturati
Nei paesi arabi basta un niente ed una donna viene uccisa a pietrate, basta che dica che forse probabilmente a casa la notta toglie il velo per lavare i capelli e viene messa a morte.
Ma anche da noi, non si puo' comprare sigarette o altre cose legali ma supertassate.
Ma si puo' diffamare altrimenti wikipedia insorge (ma il capo e' un altro dittatore che per non renderlo commerciale, sfrutta il lavoro gratuito, mentre ora potrebbe essere un sito da 50mila posti di lavoro, invece di 30 persone sottopagate)
Poi c'e' google che ha mezzo internet ma non paga le tasse e sfugge da qualsiasi regola si vuole imporre.
Avrei preferito che leggi le mettevano bene 20 anni fa.
con una chiara e ben definito ambito dei siti.
e tutto libero ma con regole certe.
cosi si discute sulla singola regola di volta in volta.
Pier de Notrix
27-11-2012, 16:33
...
Ma si puo' diffamare altrimenti wikipedia insorge
...
Ci mancherebbe pure che fosse sancito il "diritto alla diffamazione". :mbe:
Il problema e' chi dice che vuole internet libero sono solo le persone che vogliono piratare software, film e musica.
Oppure gli anarchici che vogliono diffondere le loro tesi di odio.
Ma internet non e' libera:
non si puo' mettere una foto di un seno nudo su facebook anche altrimenti i censori cattolici insorgono
non si puo' parlare di islam altrimenti gli islamici uccidono 100 persone
non si puo' parlare di tibet in cina
non si puo' fare nulla o quasi a cuba, korea del nord e venezuela senza poi rischiare di essere torturati
Nei paesi arabi basta un niente ed una donna viene uccisa a pietrate, basta che dica che forse probabilmente a casa la notta toglie il velo per lavare i capelli e viene messa a morte.
Ma anche da noi, non si puo' comprare sigarette o altre cose legali ma supertassate.
Ma si puo' diffamare altrimenti wikipedia insorge (ma il capo e' un altro dittatore che per non renderlo commerciale, sfrutta il lavoro gratuito, mentre ora potrebbe essere un sito da 50mila posti di lavoro, invece di 30 persone sottopagate)
Poi c'e' google che ha mezzo internet ma non paga le tasse e sfugge da qualsiasi regola si vuole imporre.
Avrei preferito che leggi le mettevano bene 20 anni fa.
con una chiara e ben definito ambito dei siti.
e tutto libero ma con regole certe.
cosi si discute sulla singola regola di volta in volta.
Mi pare una visione un tantino limitativa. Probabilmente poichè vista dalla finestra di un piccolo giardino. Facebook è un social-network e se ci partecipi, lo fai rispettandone le regole di condotta. Ma quì si parla di internet non di FB, ed internet è strapiena di pornografia. Gli esempi che fai riguardo al mondo orientale o più in generale ai paesi culturalmente sottosviluppati, non sono altro che una parentesi aperta circa la mancanza di rispetto dei diritti umani. Internet in tal senso non fa altro che rispecchiare quel che succede sia che qualcuno sia collegato, oppure no. Il fumo uccide il corpo, la stupidità la mente. Quindi lascerei il problema a chi si autoflagella ed ai loro familiari. Non ho capito bene la parte sulla presunta dittatorialità del titolare di wikipedia, ma non credo che i dipendenti lavorino con una pistola puntata alla tempia.
Hai ragione, è ora che Google paghi le tasse!
Vedi il fatto è che internet è un mezzo di comunicazione tanto quanto lo può essere la posta ed il telefono. Credo che l'interesse di alcuni attivisti sia quello di evitare che chi controlla internet possa decidere di vedere sempre cosa spedisci o ascoltare sempre le tue telefonate. Un'azione che di certo viola la tua privacy e che semmai dovrebbe essere effettuata solo tramite la richiesta di una magistratura che cerchi di dimostrare un reato e non certo come forma "preventiva". E' per questo che si parla di controllo dall'alto e di tutela della libertà di espressione.
Curioso: secondo wikipedia (http://it.wikipedia.org/wiki/File:Internet_Censorship_World_Map.svg) il livello di censura in Russia è paragonabile a quello italiano (e quindi l'Italia e gran parte dei paesi europei ricadrebbero secondo Google sui 42 paesi con norme restrittive).
Ne consegue che mettere insieme Google (che secondo un modello molto americano pensa a strumenti di gestione del potere non basati sulla normativa ma sui rapporti di forza) ed EU è MOLTO fuorviante: leggendo quanto scritto si vede bene che lo scopo di Google è quello di avere le mani libere, non pagare né tasse né infrastrutture. Lo scopo dell'EU è probabilmente quello di garantire la privacy e di non investire affinché Google abbia maggiori guadagni da portare all'estero.
Ma, appunto, la posizione di Google è presentata abbastanza in dettaglio, mentre di quella europea non si parla, facendo credere che siano uguali (sarei molto molto stupito se la posizione europea fosse quella di non tassare Google...)
(Piccolo inciso: dal grafico citato sopra si vede che gli Stati Uniti non hanno invece norme restrittive: infatti, per bloccare wikileaks non hanno promosso leggi, ma hanno fatto pressione sui sistemi di controllo dei finanziamenti come american express, paypal, ecc. per strozzarla finanziariamente: quindi loro risultano puri)
PS @mentalray: i rappresentanti di uno stato a una conferenza come questa sono (com'è giusto che sia) definiti dal governo e, in un numero limitato di casi, dal parlamento: da nessuna parte sono eletti, neppure negli Stati Uniti.
Vedi il fatto è che internet è un mezzo di comunicazione tanto quanto lo può essere la posta ed il telefono. Credo che l'interesse di alcuni attivisti sia quello di evitare che chi controlla internet possa decidere di vedere sempre cosa spedisci o ascoltare sempre le tue telefonate. Un'azione che di certo viola la tua privacy e che semmai dovrebbe essere effettuata solo tramite la richiesta di una magistratura che cerchi di dimostrare un reato e non certo come forma "preventiva".
Sacrosanto.
Vale forse la pena ricordare che tra i paesi in cui la polizia può controllare i tuoi dati sui provider senza la richiesta della magistratura NON ci sono paesi europei importanti (compresa l'Italia che ha da questo punto di vista una normativa buona), ma oltre alla solita Cina, Russia, ecc. ci sono anche gli Stati Uniti.
Poi sì, è vero, ci sono stati in Italia casi di censura preventiva richiesti da un giudice: personalmente sono critico sui singoli giudici ma prima di criticare la magistratura o la normativa aspetterei la decisione (che prima o poi ci sarà) della Cassazione.
noto sempre che quando si parla di liberta' digitali c'e' sempre chi non capisce quando termina la propria liberta' e comincia il diritto degli altri a non essere offesi o diffamati
mentalray
27-11-2012, 17:34
la libertà non c'entra una fava, il mondo gira intorno ai soldi ed è per questo che si "scomodano" i grandi.
Andreax86
27-11-2012, 18:02
"Ora, tutto si può dire tranne che l'ONU abbia in passato posto veti nei confronti della libertà di espressione, oppure operato andando contro quelli che sono i diritti umani."
è una battuta vero?
Comunque bell'articolo!
Sputafuoco Bill
27-11-2012, 18:47
"spostare i poteri di governance della rete dall'ICANN, realtà non-profit californiana che si occupa dell'assegnazione degli indirizzi IP e della gestione dei nomi a dominio di primo livello, proprio all'ITU".
Sarebbe una pazzia togliere questo compito ad una associazione privata, dunque libera dallo Stato, per darla all'ITU, cioè l'ONU che è governata dagli Stati.
Per non parlare del rischio tasse, che coincidono sempre con minore libertà.
Faster_Fox
27-11-2012, 19:06
[conspiracy on] http://www.youtube.com/watch?v=AsoYXIDVQQw&list=PLKLbGMia1ZASRfeMVkH-AP7wd8orWQ-K6&index=2&feature=plpp_video
18:22
[conspiracy off]
:D
f.ellisseri
27-11-2012, 19:32
noto sempre che quando si parla di liberta' digitali c'e' sempre chi non capisce quando termina la propria liberta' e comincia il diritto degli altri a non essere offesi o diffamati
come non darti ragione... penso che questo problema sia vecchio tanto quanto lo è internet..
Pier2204
27-11-2012, 20:57
Internet non ha bisogno di un Governo, si è autoregolamentata fino ad oggi più o meno bene, in più ogni paese ha le proprie leggi, per esempio la diffamazione è punita sia verbalmente, che su mezzo stampa che sul web, quindi internet non ne è certo esclusa..
Il confine tra governo e censura è molto labile, attenzione se qualcuno comincia con le buone intenzioni e tra un decreto ed un altro si arriva alla censura totale, si sa quando si inizia ma non si sa dove si finisce.
Ho gli stessi timori della UE e guarda caso quando c'è da censurare Cina e Russia sono sempre in prima linea...
sono gli interessi economici che muovono tutti.Illusi finite di riempirvi la bocca di parole inutili di liberta'.Evitiamo poi di associare il concetto di liberta' alla comunita' europea che e' una comunita' solo economica,e gli interessi sono solo dei membri piu' forti economicamente.
Mi piace che i governi di cina russia e altri abbiano la possibilita' di decidere per conto loro
max
Pier2204
27-11-2012, 21:16
sono gli interessi economici che muovono tutti.Illusi finite di riempirvi la bocca di parole inutili di liberta'.Evitiamo poi di associare il concetto di liberta' alla comunita' europea che e' una comunita' solo economica,e gli interessi sono solo dei membri piu' forti economicamente.
Mi piace che i governi di cina russia e altri abbiano la possibilita' di decidere per conto loro
max
In particolare quando sono governi democraticamente eletti...:asd:
Oppure gli anarchici che vogliono diffondere le loro tesi di odio.
Prego? A parte il nonsense del costrutto "tesi di odio", ma di cosa parliamo? Quanta ignoranza.
Informarsi sull'anarchia, prima di sparare fesserie a casaccio.
google non teme le tasse, ma teme la destrutturizzazione della rete... e' un parolone grosso, ma indica solo che se e' l'ITU a prendere potere della rete, sono in effetti i singoli stati a farlo, la politica, e non lo fanno certo a vantaggio della rete globale, ma solo per prorio interesse locale.
Google e' cosi' grande perche' la rete e' grande; vederla divisa in piu' unita' separate costringerebbe a cambiare il suo piano di business, separandolo per ogni singolo paese, con le relative perdite.
le tasse non sono un reale problema, rendetevene conto una volta per tutte!
non sono certo esclusivamente i colossi IT a sfruttare gli escamotage tributari, ma a differenza degli altri, questi non sono legati al territorio, non hanno fabbriche, quindi non sono ricattabili o comunque non portano benefici economici alla politica (non pagano tangenti), quindi sono i primi nemici della mala-politica ( e signori, ne abbiamo viste di tutti i colori in tutti i paesi in questi ultimi anni, e anche grazie alla liberta' di internet).
a prescindere dagli interessi di google, la battaglia ha comunque un senso per noi comuni cittadini (anche per quelli che considerano la liberta' in rete solo scaricare illegalmente; domani potresti non avere un mezzo del genere per dirlo a milioni di persone, giusto o sbagliato che sia).
mentalray
27-11-2012, 22:33
google non teme le tasse, ma teme la destrutturizzazione della rete... e' un parolone grosso, ma indica solo che se e' l'ITU a prendere potere della rete, sono in effetti i singoli stati a farlo, la politica, e non lo fanno certo a vantaggio della rete globale, ma solo per prorio interesse locale.
Google e' cosi' grande perche' la rete e' grande; vederla divisa in piu' unita' separate costringerebbe a cambiare il suo piano di business, separandolo per ogni singolo paese, con le relative perdite.
le tasse non sono un reale problema, rendetevene conto una volta per tutte!
non sono certo esclusivamente i colossi IT a sfruttare gli escamotage tributari, ma a differenza degli altri, questi non sono legati al territorio, non hanno fabbriche, quindi non sono ricattabili o comunque non portano benefici economici alla politica (non pagano tangenti), quindi sono i primi nemici della mala-politica ( e signori, ne abbiamo viste di tutti i colori in tutti i paesi in questi ultimi anni, e anche grazie alla liberta' di internet).
a prescindere dagli interessi di google, la battaglia ha comunque un senso per noi comuni cittadini (anche per quelli che considerano la liberta' in rete solo scaricare illegalmente; domani potresti non avere un mezzo del genere per dirlo a milioni di persone, giusto o sbagliato che sia).
Torno alla domanda che ho fatto all'inizio. L' ITU in realtà che cos'è? O meglio, chi è?
Non possiamo negare che l'economia e la politica mondiale sia influenzata, se non addirittura pilotata dagli U.S.A che di fatto incarnano la stessa google.
Facebook (secondo i dati di bloomberg) è stata una delle realtà piu' appoggiate e finanziate dai governi di quasi tutti i paesi. Di fatto internet è l'USA!!!
Vogliamo credere veramente che questa sorta di associazione fatta da un pezzo di carta straccia risalente agli anni '80 adesso vuole mettersi a regolamentare la rete e a dettare regole restrittive contro google e quindi anche contro gli USA? Mi sembra tutto abbastanza paradossale.
Io a parte il "pizzo" che vuole l'europa nei confronti di google non ci vedo altro, la cina stessa ha dimostrato già ampiamente che se vuole da internet si tira fuori e applica tutti i filtri e le censure che vuole. Al limite il problema potrebbe esserci per i paesi con risorse limitate che non vogliono itegrarsi alla rete così com'è e che non possono permettersi strumenti di controllo e di censura, ma di che parliamo pero'? Adesso i poveri contano piu' dei ricchi? C'è qualcosa che mi sfugge in tutto questo dibattito ...
Sevenday
27-11-2012, 23:06
Ci sono troppe sfumature di grigio e concetti troppo grandi per noi comuni.
Concettualmente internet sarebbe ben più di un fine economico; ma come sappiamo tutti, il mondo vive per questo fine...il resto conta ben poco.
alex-iron
28-11-2012, 00:06
la cosa che mi lascia perplesso è che vedo meno commenti qui che sull'ultimo modello uscito della Apple o di Google... comunque....
Io esprimo la mia idea, per prima cosa Google fa la stessa cosa in fatto di tasse che fa la Apple, la HP ma anche Fiat, Ferrero o altre aziende più o meno grandi italiane o non, pasta dire che Unicredit aveva spostato la sede di Pioneer Investments a Dublino per motivi di tasse, quindi... lasciamo perdere questo discorso.
Seconda cosa, in gioco c'è la possibilità per prima cosa di poter esprimere le nostre idee che solo internet ci da la possibilità di farlo in un modo che non ci riesce nessun'altro, un esempio è proprio questo forum dove possiamo esprimerci in tempo reale e a parte i vostri nick name non vi conosco e non so nemmeno dove siete e io potrei essere ovunque.
Altra cosa grazie a internet sono nate aziende come Google o anche tante altre aziende che non conosciamo ma che grazie a loro si stanno creando posti di lavoro, pochi in Italia per la verità ma perchè in Italia non ci sono le condizioni che si trovano in altri paesi, purtroppo, ma è anche vero che grazie alla rete così come la conosciamo oggi Google è nata e si è sviluppata come Mozilla e company.
Seconda cosa, le leggi per la diffamazione quelle devo essere a livello locale e se devo dire la mia la censura preventiva mi sembra una cagata, chiedo scusa, è come dire guarda che tale politico ha una condanna a titolo definitivo per tale reato e il tale mi denuncia per diffamazione, beh essendo che sei anche stipendiato dalle tasse che pago io scusami ma vorrei sapere per chi voto, provate a cercare lavoro con la fedina sporca e vedete chi vi assume.
Quindi, va bene che google forse vuole curare i suoi interesi ma è anche vero che qui c'è qualcosa di molto più grande di quello che sono un po di tasse, dopo tutto io mi scandalizzo di più nel vedere aziende che dopo avere combinato porcherie chiedono ancora soldi ai governi per rifinanziare i buchi che hanno creato, utilizzando quindi soldi nostri e magari di mezzo c'erano pure i risparmi di una vita di persone che fatto solo gli operai.... quindi fatemi il piacere scandalizzatevi per altro...
maxmax80
28-11-2012, 00:18
ragazzi, google non è il paladino della libertà del genere umano..
che poi stanno censurando sempre più paesi questo è vero tanto quanto il fatto che il sistema monetario internazionale collasserà, e la gente se verrà ridotta a fare la fame di incaz*erà come mai prima nella storia del genere umano..:O
Fire-Dragon-DoL
28-11-2012, 02:36
l'unica paura di google e' di dover pagare le tasse !!!!!!!
Eccolo li, un altro branco di pescelessi.
Allora, vi prego di leggere attentamente quello che sto scrivendo perchè queste notizie stanno creando un clima "anti google" per una cosa completamente diversa dal pagamento delle tasse.
Google paga poco o nulla di tasse nelle nazioni dove vende. Quest è scorretto, siamo tutti d'accordo e qui deve pagare.
Ora, in un'altra, totalmente diversa notizia (questa) , le NAZIONI vogliono tassare google perchè i suoi siti sono tanto visitati rispetto gli altri.
Ora, io vorrei farvi notare che google PAGA la banda per i suoi server, per mantenerli online, non solo, VOI PAGATE già la vostra banda internet per poter visitare i siti che volete, quelli di google compresi. Mentre LE NAZIONI vogliono aggiungere una tassa perchè "tanta gente va sui siti di google", esattamente questo, mentre google già paga la banda internet ed è l'unica certezza perchè in informatica se non paghi, ti staccano tutto con molta semplicità.
Detto questo vorrei farvi notare che quella campagna è importante seguirla e diffonderla. Questa tassa la si può definire "la tassa del successo": Facebook ha milioni di utenti e di visite e anche lui deve pagare (non è solo google tirato in causa) se viene messa questa tassa. Che colpa ha facebook? Semplice, è diventato famoso e quindi di ampio utilizzo.
Dico io, veramente volete una tassa del genere? Avete i prosciutti sugli occhi o vi rendete conto che è un abuso di potere?
tassa sul successo?
no... non capisco se non e' chiaro o alcuni si ostinano a vedere le cose come sono...
la "tassa sul successo" non sarebbe tassa, ma esclusivamente "equo compenso" rispetto all'editoria classica o quella on-line che pero' viene linkata da google news, ma non centra nulla con questo discorso; e' disgiunta come quella dell'IRPEF.
la battaglia che sta' portando avanti google e' nel rispetto della continuita' di internet, come e' oggi, perche' qualsiasi cambiamento porterebbe, oggi, a risultati devastanti per un'azienda come google, e non perche' e' americana, ma solo perche' usa bene la rete.
fino ad oggi le scaramucce con ICANN hanno riguardato poca cosa (prenotazione dei domini, assegnazione dei nomi) e gli unici reali problemi evidenti sono la differenziazione del costo di asseganzione (in usa si paga meno, ma sono centesimi) ed il fatto che comunque ICANN e' pagato dagli USA, che ne approvano comunque il fittizio budget (che in verita' si ripaga con il costo di registrazione quindi gli USA hanno un marginale controllo), ma il controllo di tutti gli stati e' possibile attraverso il GAT, che puo' osteggiare decisioni di percorso dell'ICANN.
i problemi sono subdoli:
ICANN puo' indirizzare o meno la formazione di nuove dorsali (se non assegna domini non c'e' ragione di aprirne altre in tal regione);
ICANN permette uno standard di equipollenza, ossia internet funziona tutta allo stesso modo;
il GAT puo' osteggiare, ma non promuovere, e' solo ICANN che puo' cambiare i suoi standard o accogliere proposte con i suoi tempi.
questo non permette di:
spiare con sistemi tipo echelon su nodi di dorsale (echelon lo faceva sulle comunicazioni satellitari e non sui nodi);
di evitare blacknet statali, ossia di evitare che uno stato imponga un protocollo diverso, rendendo di fatto inapplicabile qualsiasi equipollenza diretta (censura HW);
implementare nuovi protocolli proprietari o meno, in quanto non tutti gli stati sono "liberi", quindi se una subnet si basasse solo su un protocollo proprietario dell'azienza XXX nel paese XXX perche' tale azienda ha potere diretto sulla politica, ne salterebbe fuori un gran casino.
lo si puo' vedere con IPv6: ci mettera' altri 10 anni ad essere pienamente implementato, ed e' uno standard libero, ma se non si fa' con questa tempistica 1/4 della rete deventa blacknet.
insomma, le cose fino ad oggi sono andate piu' o meno bene; internet e' ancora una zona neutrale e pienamente libera;
metterla in mano a ITU e' una prospettiva drammatica per questi ed altri punti piu' importanti che non saprei nemmeno elencare, perche' e' appunto una questione molto delicata, molto tecnica, ma far prendere queste decisioni ai singoli stati (ITU) e' sicuramente perggio di averle in mano a ICANN con GAT a controllo.
google sa' gia' che il cambiamento delle regole pesera' sui suoi affari, e sfrutta comunque il fatto che non cambierebbe sicuramente in meglio le cose per i singoli utilizzatori (anzi, le probabilita' di un peggioramento ci sono ed anche elevate), e visto che google HA SICURAMENTE LA COMPETENZA per capirlo, come ben pochi, che combatta per avere una discussione a porte aperte e' piu' che lecito, anche perche' non sta' dicendo che vuole entrare solo lei (o meglio lo ha fatto ma gli hanno chiuso le porte in faccia), ma di farle pubbliche, in modo che tutti possano partecipare, anche EFF, ad esempio.
quindi il "diavolo" oggi porta le ali piumate di un arcangelo, cercate di comprenderlo, perche' ne va' effettivamente di mezzo la reale liberta' individuale (anche quella dei paesi ricchi, non solo del 2° e 3° mondo... anzi, se la differenza tra' 1°, 2° e 3° mondo si assottigliasse, google farebbe ancora piu' affari perche' starebbero meglio piu' persone, ma civilmente il risultato e' che STAREBBERO MEGLIO PIU' PERSONE, non che google guadagna di piu').
mentalray
28-11-2012, 10:07
tassa sul successo?
no... non capisco se non e' chiaro o alcuni si ostinano a vedere le cose come sono...
la "tassa sul successo" non sarebbe tassa, ma esclusivamente "equo compenso" rispetto all'editoria classica o quella on-line che pero' viene linkata da google news, ma non centra nulla con questo discorso; e' disgiunta come quella dell'IRPEF.
la battaglia che sta' portando avanti google e' nel rispetto della continuita' di internet, come e' oggi, perche' qualsiasi cambiamento porterebbe, oggi, a risultati devastanti per un'azienda come google, e non perche' e' americana, ma solo perche' usa bene la rete.
fino ad oggi le scaramucce con ICANN hanno riguardato poca cosa (prenotazione dei domini, assegnazione dei nomi) e gli unici reali problemi evidenti sono la differenziazione del costo di asseganzione (in usa si paga meno, ma sono centesimi) ed il fatto che comunque ICANN e' pagato dagli USA, che ne approvano comunque il fittizio budget (che in verita' si ripaga con il costo di registrazione quindi gli USA hanno un marginale controllo), ma il controllo di tutti gli stati e' possibile attraverso il GAT, che puo' osteggiare decisioni di percorso dell'ICANN.
i problemi sono subdoli:
ICANN puo' indirizzare o meno la formazione di nuove dorsali (se non assegna domini non c'e' ragione di aprirne altre in tal regione);
ICANN permette uno standard di equipollenza, ossia internet funziona tutta allo stesso modo;
il GAT puo' osteggiare, ma non promuovere, e' solo ICANN che puo' cambiare i suoi standard o accogliere proposte con i suoi tempi.
questo non permette di:
spiare con sistemi tipo echelon su nodi di dorsale (echelon lo faceva sulle comunicazioni satellitari e non sui nodi);
di evitare blacknet statali, ossia di evitare che uno stato imponga un protocollo diverso, rendendo di fatto inapplicabile qualsiasi equipollenza diretta (censura HW);
implementare nuovi protocolli proprietari o meno, in quanto non tutti gli stati sono "liberi", quindi se una subnet si basasse solo su un protocollo proprietario dell'azienza XXX nel paese XXX perche' tale azienda ha potere diretto sulla politica, ne salterebbe fuori un gran casino.
lo si puo' vedere con IPv6: ci mettera' altri 10 anni ad essere pienamente implementato, ed e' uno standard libero, ma se non si fa' con questa tempistica 1/4 della rete deventa blacknet.
insomma, le cose fino ad oggi sono andate piu' o meno bene; internet e' ancora una zona neutrale e pienamente libera;
metterla in mano a ITU e' una prospettiva drammatica per questi ed altri punti piu' importanti che non saprei nemmeno elencare, perche' e' appunto una questione molto delicata, molto tecnica, ma far prendere queste decisioni ai singoli stati (ITU) e' sicuramente perggio di averle in mano a ICANN con GAT a controllo.
google sa' gia' che il cambiamento delle regole pesera' sui suoi affari, e sfrutta comunque il fatto che non cambierebbe sicuramente in meglio le cose per i singoli utilizzatori (anzi, le probabilita' di un peggioramento ci sono ed anche elevate), e visto che google HA SICURAMENTE LA COMPETENZA per capirlo, come ben pochi, che combatta per avere una discussione a porte aperte e' piu' che lecito, anche perche' non sta' dicendo che vuole entrare solo lei (o meglio lo ha fatto ma gli hanno chiuso le porte in faccia), ma di farle pubbliche, in modo che tutti possano partecipare, anche EFF, ad esempio.
quindi il "diavolo" oggi porta le ali piumate di un arcangelo, cercate di comprenderlo, perche' ne va' effettivamente di mezzo la reale liberta' individuale (anche quella dei paesi ricchi, non solo del 2° e 3° mondo... anzi, se la differenza tra' 1°, 2° e 3° mondo si assottigliasse, google farebbe ancora piu' affari perche' starebbero meglio piu' persone, ma civilmente il risultato e' che STAREBBERO MEGLIO PIU' PERSONE, non che google guadagna di piu').
Tutto molto interessante, ma non si capisce ancora per quale motivo dovrebbero cambiare le carte in tavola in maniera cosi' radicale.
Questa ITU è composta da persone che hanno nome, cognome e soprattutto nazionalità e siccome gli enti di controllo indipendenti di fatto non esistono, quelle persone che ne fanno parte sono state messe li dai governi che hanno piu' potere politico ed economico.
UE e USA non penso abbiano intenzione di stravolgere il funzionamento di internet per farla diventare una sorta di grossa televisione gestita localmente con tanto di diritti e censure e contestualmente far nascere tante "Google" parallele geolocalizzate per controllare traffico e contenuti sul territorio. Sarebbe come regredire di 20 anni. Quindi qual'è il fine ultimo di questi signori?
sollazzoman
28-11-2012, 11:24
Perchè mai dev'essere a porte chiuse? Perchè io non posso sapere (con una diretta streaming magari!), quello che stanno decidendo i nostri rappresentanti, del genere umano, sulle tecnologie che devono favorire il nostro sviluppo, conoscenza e benessere?
Questa è una cosa che mi fa imbestialire prima ancora dei motivi di questo meeting decisionale.
Detto questo, anche io penso che questi temi siano più grandi di noi (fino a quando faranno di tutto per renderli inaccessibili), ma penso che si tenti comunque di controllare il più possibile "l'incontrollabile", ovvero la profonda democrazia e libertà che si è stabilita su Internet ai tempi d'oggi. Il problema è che su internet davvero uno vale uno, e questo è scomodo a chi ha il potere. Ci sono di sicuro dei punti da rivedere profondamente, come la facilità di piratare contenuti, di assumere false identità ecc.
Visto quanto succede in cina e soprattutto in Iran, sono preoccupato, spero che l'altro piatto della bilancia si faccia valere.
Eccolo li, un altro branco di pescelessi.
Allora, vi prego di leggere attentamente quello che sto scrivendo perchè queste notizie stanno creando un clima "anti google" per una cosa completamente diversa dal pagamento delle tasse.
Google paga poco o nulla di tasse nelle nazioni dove vende. Quest è scorretto, siamo tutti d'accordo e qui deve pagare.
Ora, in un'altra, totalmente diversa notizia (questa) , le NAZIONI vogliono tassare google perchè i suoi siti sono tanto visitati rispetto gli altri.
Ora, io vorrei farvi notare che google PAGA la banda per i suoi server, per mantenerli online, non solo, VOI PAGATE già la vostra banda internet per poter visitare i siti che volete, quelli di google compresi. Mentre LE NAZIONI vogliono aggiungere una tassa perchè "tanta gente va sui siti di google", esattamente questo, mentre google già paga la banda internet ed è l'unica certezza perchè in informatica se non paghi, ti staccano tutto con molta semplicità.
Detto questo vorrei farvi notare che quella campagna è importante seguirla e diffonderla. Questa tassa la si può definire "la tassa del successo": Facebook ha milioni di utenti e di visite e anche lui deve pagare (non è solo google tirato in causa) se viene messa questa tassa. Che colpa ha facebook? Semplice, è diventato famoso e quindi di ampio utilizzo.
Dico io, veramente volete una tassa del genere? Avete i prosciutti sugli occhi o vi rendete conto che è un abuso di potere?
se a te sembra giusto che in inghilterra google guadagna 4000 milioni di euro e ne paga 30 di tasse e' meno dell'1% ho scritto i numeri in milioni cosi magari la gente capisce le grandezze
per l'italia non ho i numeri seno li avrei messi pero l'ordine di grandezza e' quello circa
Lo stesso discorso si puo fare per tutte le multinazionali americane .......
oh guarda google ha evaso il pagamento dell'iva per 96 milioni ...
http://www.tomshw.it/cont/news/google-non-ha-versato-96-milioni-di-euro-di-iva-pinzata/41428/1.html
Obelix-it
28-11-2012, 16:28
se a te sembra giusto che in inghilterra google guadagna 4000 milioni di euro e ne paga 30 di tasse e' meno dell'1%
C'e' una legge, gli inglesi la cambino, oppure smettano di piangere... quando VR non pagava le tasse qui perche' le pagava li', mica si lamentavano....
Lo stesso discorso si puo fare per tutte le multinazionali americane .......
Anche per quelli italiote all'estero, sai ??
oh guarda google ha evaso il pagamento dell'iva per 96 milioni ...
http://www.tomshw.it/cont/news/google-non-ha-versato-96-milioni-di-euro-di-iva-pinzata/41428/1.html
una volta tanto, sarebbe *gradevole* che i ministeri italioti sapessero di che parlano: 96 milioni di IVA su un reddito imponibile di 240mln gia' non ci azzecca una beata sega (il reddito imponibile e l'IVA son due entita', come dire, diverse...) ma in ogni caso, l'IVA al 40% l'ha vista solo il sottosegretario di turno..
Althotas
28-11-2012, 22:32
I timori espressi da Google e altre realtà, mi sembrano più che leciti e pieni di buonsenso. Buon senso che quasi mai vedo nei politici, a cominciare dai nostri.
Se i "soliti" Paesi dove la democrazia è mal vista dalla notte dei tempi, si sono lamentati del potere "USA-centrico" di tutto ciò che è internet, si diano da fare e investano anche loro su Internet anzichè lamentarsi. Il punto è che mirano a ben altro, quindi continueranno con le stesse tiritere e cercheranno di cambiare la situazione in peggio, perchè mirano al controllo delle popolazioni e non al loro benessere.
che fastidio la gente che scrive italioti personalmente l'ho sempre ritenuto offensivo per tutti gli italiani pero dato che l'ha detto un comico non bisogna offendersi .......
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