PDA

View Full Version : Scoperto "dietro l'angolo" un pianeta simile alla Terra


frankytop
18-10-2012, 01:05
Ruota molto strettamente attorno a una delle tre stelle che formano il sistema di Alfa Centauri. La sua scoperta, realizzata grazie alla misurazione di minime oscillazioni nello spettro della stella, indica che la maggior parte dei pianeti piccoli si trova in sistemi stellari multipli, dove i ricercatori sperano di individuarne presto uno situato nella ristretta "zona abitabile" attorno alla stella

Un pianeta di massa simile a quella della Terra in orbita intorno a una stella del sistema di Alfa Centauri - il più vicino alla Terra - è stato scoperto da un gruppo di ricercatori europei grazie al telescopio da 3,6 metri all'Osservatorio di La Silla dell'ESO in Cile.

Come si legge su “Nature”, il pianeta è anche quello con la massa più piccola scoperto finora attorno a una stella simile al Sole.

"Questo è il primo pianeta di massa simile a quella della Terra mai trovato intorno a un stella simile al Sole. La sua orbita è molto vicina alla stella e deve essere troppo caldo per la vita come la conosciamo - spiega Stéphane Udry, dell’Osservatorio di Ginevra, che ha diretto la ricerca - ma potrebbe anche essere uno tra tanti in un sistema planetario".

http://www.lescienze.it/images/2012/10/17/100731175-8d60073b-f9d6-406a-bac8-432f6958ca4f.jpg

A soli 4,3 anni luce di distanza Alfa Centauri è un sistema triplo costituito da due stelle simili al Sole in orbita stretta l'una intorno all'altra, Alfa Centauri A (la più brillante)e B, e da una stella rossa più distante e decisamente più debole, Proxima Centauri.

Alfa Centauri B è molto simile al Sole ma leggermente più piccola e debole. Il pianeta appena scoperto, di massa poco più grande di quella della Terra, orbita a circa sei milioni di chilometri della stella, molto più vicino di quanto sia Mercurio al Sole.

Da quando nel 1995 è stato individuato il primo esopianeta (da questo stesso gruppo di ricercatori), ne sono stati scoperti oltre 800 esopianeti, ma la maggior parte è di essi è molto più grande della Terra, essendo per lo più delle dimensioni di Giove.

“Gli altri risultati che abbiamo ottenuto con HARPS così come le nuove scoperte di Kepler – ha proseguito Udry - mostrano chiaramente che la maggioranza dei pianeti di piccola massa si
trova in sistemi stellari complessi". La sfida con cui gli astronomi si devono confrontare ora è di trovare e caratterizzare un pianeta di massa simile a quella della Terra in orbita nella zona abitabile intorno a un'altra stella, ossia in quella stretta regione anulare intorno alla stella dove l'acqua può essere presente in forma liquida se le condizioni sono adatte.

http://www.lescienze.it/images/2012/10/17/100806406-edbf625e-b532-447b-af0e-0483a4ceed52.jpg
Il telescopio dell'ESO da 3,6 metri a La Silla. (Cortesia Iztok Boncina/ESO)

I ricercatori sono riusciti a individuare il pianeta osservando le piccole oscillazioni nel moto della stella Alfa Centauri B, dovute all'attrazione gravitazionale del pianeta in orbita. L'effetto è in realtà molto piccolo e .l’entità delle variazioni – non superiori ai 51 centimetri al secondo, ossia 1,8 chilometri all’ora – è quasi al limite delle capacità di rilevazione dello strumento HARPS, lo spettrografo di alta precisione montato sul telescopio utilizzato per la scoperta, che permette di rilevare minime variazioni nello spettro della stella, che per l’effetto doppler slitta verso lunghezze d'onda più lunghe quando la stella si allontana e verso lunghezze d'onda più corte quando si avvicina.

"Le nostre osservazioni con lo strumento HARPS si svolgono su un periodo di più di quattro anni e hanno rivelato un segnale piccolo, ma reale, da un pianeta che orbita intorno a Alfa Centauri B ogni 3,2 giorni" spiega Xavier Dumusque dell’Osservatorio di Ginevra, primo firmatario dell'articolo. "È una scoperta straordinaria e ha spinto al limite la nostra tecnica!".

Scoperto "dietro l'angolo" un pianeta simile alla Terra - Le Scienze (http://www.lescienze.it/news/2012/10/17/news/esopianeta_simile_terra_alfa_centauri-1316138/)

Notevole....riescono a misurare una variazione di soli 1.8 chilometri all'ora.

masand
18-10-2012, 09:06
Notevole,

ma oltre al fatto che si stanno finalmente affinando le tecnologie per individuare esopianeti "rocciosi", non vedo niente di nuovo sotto il "sole"...

Solo che tutte le teorie di Rubbia, Fermi e "compagnia bella", risultano sempre più concrete...

Sembra che siamo l'unica civiltà tecnologica in giro... o per lo meno nelle vicinanze... :)

gino46
18-10-2012, 12:35
Notevole,

ma oltre al fatto che si stanno finalmente affinando le tecnologie per individuare esopianeti "rocciosi", non vedo niente di nuovo sotto il "sole"...

Solo che tutte le teorie di Rubbia, Fermi e "compagnia bella", risultano sempre più concrete...

Sembra che siamo l'unica civiltà tecnologica in giro... o per lo meno nelle vicinanze... :)

Per la vita come la conosciamo noi ;) , chi dice che non possano esserci esseri tecnologici in giro per l'universo che necessitano di CO2 per vivere, come noi lo necessitiamo di O2?

Imho queste teorie hanno un problema di fondo, non tengono conto che potrebbero esistere esseri, totalmente diversi biologicamente parlando!

masand
19-10-2012, 00:09
Per la vita come la conosciamo noi ;) , chi dice che non possano esserci esseri tecnologici in giro per l'universo che necessitano di CO2 per vivere, come noi lo necessitiamo di O2?

Imho queste teorie hanno un problema di fondo, non tengono conto che potrebbero esistere esseri, totalmente diversi biologicamente parlando!

Ma il problema infatti non è la traccia biologica che una eventuale forma di vita possa lasciare; io mi riferivo proprio alla traccia tecnologica...

Doraneko
20-10-2012, 10:35
Ma il problema infatti non è la traccia biologica che una eventuale forma di vita possa lasciare; io mi riferivo proprio alla traccia tecnologica...

Infatti!
Metti che nel sistema di Alpha centauri 500 anni fa ci fosse stata una civiltà all'apice della propria evoluzione che, come stiamo facendo noi, si sia messa a cercare tracce di vita intelligente cercando di captare segnali radio provenienti dallo spazio.
500 anni fa noi non eravamo ancora sicuri che la Terra fosse tonda e che girasse intorno al Sole e chi lo affermava veniva bruciato vivo.
Loro invece ci cercavano.
Poco dopo un meteorite (o chissà quale altro evento catastrofico) li ha estinti.
In quest'esempio nonostante la vicinanza ci siamo mancati per soli 500 anni.

Ecco che la distanza temporale inizia a pesare forse più di quella strettamente spaziale.

cama81
20-10-2012, 16:38
scusate ma a mala pena vediamo i pianeti e voi vorreste trovare tracce tecnologiche ?

le uniche tracce tecnologiche che potremmo rilevare sono i segnali radio ,che però sono lenti ,si degradano , e non è detto che vengano usati da altre , ipotetiche , civiltà .

-kurgan-
20-10-2012, 18:52
Ma il problema infatti non è la traccia biologica che una eventuale forma di vita possa lasciare; io mi riferivo proprio alla traccia tecnologica...

non avrei tutte queste certezze che altre civiltà (se esistono) lascino le nostre stesse tracce tecnologiche ;)
magari comunicano in altro modo, con altre tecnologie che per noi sono troppo costose o non adatte alla nostra biologia o chissà che altro.. per me umanizzare troppo (nei comportamenti, ma anche in altri ambiti) organismi nati e sviluppatisi in ambienti completamente diversi è un errore.

le uniche tracce tecnologiche che potremmo rilevare sono i segnali radio ,che però sono lenti ,si degradano , e non è detto che vengano usati da altre , ipotetiche , civiltà .

ecco si, concordo :D

masand
20-10-2012, 19:00
scusate ma a mala pena vediamo i pianeti e voi vorreste trovare tracce tecnologiche ?

le uniche tracce tecnologiche che potremmo rilevare sono i segnali radio ,che però sono lenti ,si degradano , e non è detto che vengano usati da altre , ipotetiche , civiltà .

non avrei tutte queste certezze che altre civiltà (se esistono) lascino le nostre stesse tracce tecnologiche ;)
magari comunicano in altro modo, con altre tecnologie che per noi sono troppo costose o non adatte alla nostra biologia o chissà che altro.. per me umanizzare troppo (nei comportamenti, ma anche in altri ambiti) organismi nati e sviluppatisi in ambienti completamente diversi è un errore.



ecco si, concordo :D

Qui non si tratta di umanizzare, ma di trovare un modello a cui ispirarsi per fare della assunzioni e l'unico modello che abbiamo, al momento, siamo noi e la nostra storia per cui è normale ci si basi su tale fattore, altrimenti si fa speculazone e non scienza.

Il problema è stato affrontato da Fermi con il suo famoso paradosso (http://it.wikipedia.org/wiki/Paradosso_di_Fermi).

Il SETI si questi si basa, altrimenti che senso avrebbe "cercare"? Uno cerca qualcosa che pensa di trovare...

Un saluto a tutti...
masand

-kurgan-
20-10-2012, 19:02
leggevo che alpha centauri è particolarmente interessante perchè oltre alle due stelle che orbitano una attorno all'altra, ha pure una nana rossa che orbita molto più lontana.. per i loro pianeti il cielo deve essere spettacolare :)

-kurgan-
20-10-2012, 19:06
Qui non si tratta di umanizzare, ma di trovare un modello a cui ispirarsi per fare della assunzioni e l'unico modello che abbiamo, al momento, siamo noi e la nostra storia per cui è normale ci si basi su tale fattore, altrimenti si fa speculazone e non scienza.

Il problema è stato affrontato da Fermi con il suo famoso paradosso (http://it.wikipedia.org/wiki/Paradosso_di_Fermi).

Il SETI si questi si basa, altrimenti che senso avrebbe "cercare"? Uno cerca qualcosa che pensa di trovare...

Un saluto a tutti...
masand

in linea teorica concordo.. ma, facendo i primi due esempi a caso che mi vengono in mente, civiltà acquatiche o che vivono sottoterra come le talpe sfuggirebbero al seti. Siamo costretti ad umanizzare (basandoci cioè su quanto conosciamo qui sulla terra) comportamenti alieni per procedere in modo scientifico, ma bisogna anche rendersi conto dei limiti di questo modo di lavorare.

masand
20-10-2012, 19:14
in linea teorica concordo.. ma, facendo i primi due esempi a caso che mi vengono in mente, civiltà acquatiche o che vivono sottoterra come le talpe sfuggirebbero al seti. Siamo costretti ad umanizzare (basandoci cioè su quanto conosciamo qui sulla terra) comportamenti alieni per procedere in modo scientifico, ma bisogna anche rendersi conto dei limiti di questo modo di lavorare.

Ovvio. I limiti fanno parte del gioco.

Ma, ripeto, non possiamo basarci su speculazioni, ma sui modelli a disposizione.

Un saluto a tutti...
masand

sbudellaman
21-10-2012, 06:05
Se penso che sulla terra, per passare da forma di vita semplice ad intelligente e tecnologica, ci son voluti 3 miliardi di anni... su un pianeta poi così "mite" (acqua, bassa escursione termica, sole nella giusta quantità...) vien da se che la cosa non è affatto automatica. Quindi magari la vita non è proprio dietro l'angolo, per quanto sicuramente possa essere altrove e magari nella nostra stessa galassia.

C'è però da dire una cosa secondo me importantissima... oggi usiamo forse i tamburi per comunicare come 2000 anni fa? Fra 300 milioni di anni, se parliamo ad un nostro pro-nipote di onde radio, chissà che risata si fa. La nostra tecnologia è giovanissima, migliaia di anni non sono nulla in confronto ai tempi evolutivi. E considerando l'impennata degli ultimi anni probabilmente la nostra tecnologia rappresenta solo una frazione del nostro ciclo evolutivo, che potrebbe continuare per MILIONI (o addirittura MILIARDI) di anni, dato che abbiamo i mezzi per sopravvivere a (quasi) tutto.

Naturalmente, in termini "scientifici", finchè una cosa non la sperimenti, non esiste. Ovvio quindi che per la scienza attuale gli alieni non esistono, finchè non hai una loro lettera firmata o addirittura uno di loro di fronte alla telecamera ;)