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View Full Version : Il sempre difficile rapporto tra produttori e giocatori


Redazione di Hardware Upg
04-10-2012, 17:32
Link all'Articolo: http://www.gamemag.it/articoli/3386/il-sempre-difficile-rapporto-tra-produttori-e-giocatori_index.html

Le difficoltà che sta attraversando l'industria dei videogiochi inaspriscono il sempre complicato rapporto che c'è tra produttori e giocatori. Se internet ha cambiato molti aspetti di questa frastragliata relazione, dando più voce in capitolo ai giocatori, lo stesso media videoludico ha assunto una connotazione sensibilmente differente rispetto a qualche anno fa.

Click sul link per visualizzare l'articolo.

Vertex
04-10-2012, 18:46
Per curiosità sono andato a confrontare i dati di vendita di Resident Evil 2 con quelli di Resident Evil 5.

Secondo Vgchartz, RE2 solo su PS ha venduto 5,8 milioni di copie, mentre RE5 è arrivato a 8 milioni, sommando le vendite di X360 e PS3.
La Playstation ha venduto poco più di 100 milioni di unità, mentre la somma tra le vendite di X360 e PS3 arriva a circa 135 milioni.
Quindi il passaggio da RE2 a RE5 ha portato a un'incremento delle vendite di circa il 37%, ma con una maggiore diffusione delle "nuove" console (+35% rispetto alla prima Playstation).

Guardanto questi dati mi sembra di poter dire che l'aver ridotto il tasso di horror/esplorazione a favore dell'azione/linearità non ha portato a chissà quali benefici in termini di vendite :stordita:

-Maxx-
04-10-2012, 21:31
Il modo per riappacificare il rapporto è semplice: basta che i produttori siano onesti con se stessi e con i giocatori, troppo spesso si vede una coltre di fumo eretta dal marketing che mira a porre i videogiochi sotto una luce che difficilmente trova riscontro nella realtà.

I produttori di oggi sono più fortunati di quelli di ieri perché hanno a disposizione mezzi tecnologici ed economici che fino a prima degli anni 2000 erano impensabili e mette profonda tristezza vedere progetti videoludici dalla storia decennale essere trattati come mezzo spudorato e irrispettoso di lucro.

E' tempo che tutti noi ridefiniamo la priorità delle cose, i soldi non sono tutto nella vita: sono le persone e i loro sentimenti a fare la differenza tanto nel lato ideativo quanto nel lato fruitivo del videoludo.

Vash88
04-10-2012, 21:47
videogiochi, pochi ma buoni e premiare le case che fanno titoli di sostanza, questo è quello che faccio. E ogni tanto si torna alle vecchie (ed efficaci) meccaniche di gioco, infati l'ultimo acquisto stato un esilarante Rayman Origins.

pirella
05-10-2012, 09:22
I produttori hanno bisogno di voti alti, e chiedono disperatamente aiuto alla critica del settore, ai redattori di videogiochi, che molto spesso devono mettersi "una mano sulla coscienza" e dare il voto che viene richiesto. Quello di Resident Evil 6 è chiaramente solo un esempio fra tanti.


COSA???
ma state scherzando? :muro:
Avete pubblicato un articolo dove dite esplicitamente che il voto non lo date VOI che provate il gioco, ma in realtà è quello che vi OBBLIGANO a dare le case sviluppatrici? ma siete impazziti?
Ma allora che lavorate a fare? ci sarà qualcuno in redazione che viene pagato per fare il redattore no? E che lo pagate a fare se tanto alla fine le conclusione le tira la casa sviluppatrice?
Gradirei una risposta: spero di aver frainteso la vostra uscita :mbe:

Necroticism
05-10-2012, 10:18
Per curiosità sono andato a confrontare i dati di vendita di Resident Evil 2 con quelli di Resident Evil 5.

Secondo Vgchartz, RE2 solo su PS ha venduto 5,8 milioni di copie, mentre RE5 è arrivato a 8 milioni, sommando le vendite di X360 e PS3.
La Playstation ha venduto poco più di 100 milioni di unità, mentre la somma tra le vendite di X360 e PS3 arriva a circa 135 milioni.
Quindi il passaggio da RE2 a RE5 ha portato a un'incremento delle vendite di circa il 37%, ma con una maggiore diffusione delle "nuove" console (+35% rispetto alla prima Playstation).

Guardanto questi dati mi sembra di poter dire che l'aver ridotto il tasso di horror/esplorazione a favore dell'azione/linearità non ha portato a chissà quali benefici in termini di vendite :stordita:

In primis: i dati di VGchartz sono inventati, non usarli.

A parte questo, alla tua analisi manca un elemento fondamentale: non sappiamo quanto avrebbe venduto un ipotetico RE in stile tradizionale su PS360. Però sappiamo che le vendite dei RE dopo il 2 erano in calando, e si sono risollevate con RE4. RE:Revelations su 3DS è stato un flop. Quindi mi viene da pensare che un RE classico su PS360 non sarebbe stato un buco nell'acqua, ma avrebbe probabilmente venduto meno di RE5.

canapa
05-10-2012, 11:33
I produttori hanno bisogno di voti alti, e chiedono disperatamente aiuto alla critica del settore, ai redattori di videogiochi, che molto spesso devono mettersi "una mano sulla coscienza" e dare il voto che viene richiesto. Quello di Resident Evil 6 è chiaramente solo un esempio fra tanti.

Complimenti.

Ecco l'ammissione diretta che anche voi (HWU) vi vendete abitualmente al miglior offerente. Non che fossero rimasti molti dubbi ormai.....

StyleB
05-10-2012, 11:34
quoto in toto Pirella.

il problema quì è uno, il pc avanza a dismisura, le console restano indietro e i giochi idem, i produttori abbandonano story e background per puntare alla grafica e sempre più vedi uscire secondi capitoli identici ai primi moddati o titoli da poche ore a profondità zero. quindi ovvio che quando mi propongono roba come DA2, AC:R, sotto certi aspetti ME3, Driver San Francisco, Dead Island, Duke Nukem Forever, CoJ: The Cartel... etc... mi girano i 5 minuti, soprattutto quando questi ricevono quintali di pubblicità che li passa come chissàche e invece sbang, vengono finiti perchè comprati...quando si ha voglia di finirli.
mentre qualche tempo fa i giochi avevano una storia, un gameplay e anche se la grafica non eccelleva tutt'oggi ad anni di distanza ti viene voglia di prenderli e rigiocarci.

futu|2e
05-10-2012, 12:40
Complimenti.

Ecco l'ammissione diretta che anche voi (HWU) vi vendete abitualmente al miglior offerente. Non che fossero rimasti molti dubbi ormai.....

Mi viene in mente la zappa sui piedi, in effetti.

Fattostà che la furbizia al giorno d'oggi non sta di certo nell'affidarsi ad una
recensione di hwupgrade o quali altri siti di informatica per decidere se comprare
un gioco.
SOLO i feedback degli utenti hanno veramente senso, daltronde quest'ultimi nessuno
li manipola.

sbudellaman
05-10-2012, 13:23
Non sono totalmente d'accordo quando dite "i produttori di oggi sono più fortunati perchè hanno più mezzi tecnologici". In parte è vero, d'altro canto però questi mezzi richiedono un dispendio di energie e denaro inimmaginabile.

La domanda che ci si pone spesso di recente è: perchè i videogiochi stanno perdendo il "cuore"? Perchè sono sempre più banali, troppo "semplici", troppo brevi eccetera?
La risposta è semplice: prima oltre ai soldi c'era spazio per il "cuore", un piccolo gruppo di appassionati programmatori creava il loro piccolo capolavoro. Oggi invece contano innanzitutto i soldi, perchè il gioco per essere tecnicamente concorrenziale richiede un investimento enorme che va recuperato... non c'è più spazio per la passione, l'obbiettivo è solo ed esclusivamente attirare il maggior numero di clientela possibile e spremerla all'inverosimile. Ed ecco che per racimolare soldi si fa di tutto: DLC ridicole, armi e mappe a pagamento, giochi che all'uscita costano un rene eccetera. I soldi hanno rovinato tutto. Aggiungeteci la new gen di bimbetti stilosi ed il gioco è fatto...

D4N!3L3
05-10-2012, 14:00
Che tristezza :cry:, se ripenso ai vecchi tempi, forse era il fatto che ero un ragazzino e tutto sembrava più bello ma ancora oggi rigiocando DooM, Duke Nukem 3D, Quake, Half-Life ecc...mi diverto e provo sensazioni che i giochi moderni non sanno dare.

Indubbiamente sono dovute in gran parte alla nostalgia ma qualcosa in più ci deve pur essere.

-Maxx-
05-10-2012, 14:19
Non sono totalmente d'accordo quando dite "i produttori di oggi sono più fortunati perchè hanno più mezzi tecnologici". In parte è vero, d'altro canto però questi mezzi richiedono un dispendio di energie e denaro inimmaginabile.

La domanda che ci si pone spesso di recente è: perchè i videogiochi stanno perdendo il "cuore"? Perchè sono sempre più banali, troppo "semplici", troppo brevi eccetera?
La risposta è semplice: prima oltre ai soldi c'era spazio per il "cuore", un piccolo gruppo di appassionati programmatori creava il loro piccolo capolavoro. Oggi invece contano innanzitutto i soldi, perchè il gioco per essere tecnicamente concorrenziale richiede un investimento enorme che va recuperato... non c'è più spazio per la passione, l'obbiettivo è solo ed esclusivamente attirare il maggior numero di clientela possibile e spremerla all'inverosimile. Ed ecco che per racimolare soldi si fa di tutto: DLC ridicole, armi e mappe a pagamento, giochi che all'uscita costano un rene eccetera. I soldi hanno rovinato tutto. Aggiungeteci la new gen di bimbetti stilosi ed il gioco è fatto...

I soldi sono solo un mezzo, è l'ossessione di alcune persone per la loro conquista ad aver rovinato tutto ;)

sbudellaman
05-10-2012, 15:20
I soldi sono solo un mezzo, è l'ossessione di alcune persone per la loro conquista ad aver rovinato tutto ;)

Appunto, prima la produzione dei videogiochi poteva anche essere fatta da piccole aziende. Ora coi giochi tripla A per essere tecnicamente concorrenziali sono necessari grandi investimenti e quindi grandi aziende. E sappiamo tutti che le grandi aziende hanno solo un unica ossessione ($). E' questo il senso del mio discorso, io penso di aver ragione.

Giant Lizard
05-10-2012, 15:58
In primis: i dati di VGchartz sono inventati, non usarli.

come fai a dire che sono inventati? Fonte? :confused:

Necroticism
05-10-2012, 16:37
come fai a dire che sono inventati? Fonte? :confused:

http://www.examiner.com/article/why-vgchartz-isn-t-considered-reliable

http://www.wired.com/gamelife/2008/06/why-we-dont-ref/

...e molti altri. Magari a volte ci azzeccano, eh, ma non fidarti troppo di quello che scrivono.

Giant Lizard
06-10-2012, 14:20
http://www.examiner.com/article/why-vgchartz-isn-t-considered-reliable

http://www.wired.com/gamelife/2008/06/why-we-dont-ref/

...e molti altri. Magari a volte ci azzeccano, eh, ma non fidarti troppo di quello che scrivono.

oh...non sapevo :| grazie.

Dott.Wisem
06-10-2012, 19:08
Non è che l'industria dei videogiochi sta attraversando un brutto momento... E' proprio un momento brutto per l'economia in generale, e la cosa si ripercuote ovviamente anche su quei mercati dello "sfizio" (essendo che il videogioco non è certo un bene di prima necessità). Che poi i prezzi dei videogiochi originali siano altissimi, certo non aiuta.

Ad ogni modo, il compito di un recensore è quello di giudicare un videogioco nella maniera più obiettiva possibile. "Questo" è ciò che significa mettersi una mano sulla coscienza, non certo accettare un incentivo da parte del produttore affinché il recensore parli bene del suo prodotto oppure sorvolare sulle lacune di un titolo, semplicemente per pietà verso un mercato in crisi (e la pietà verso il povero consumatore finale gabbato, dove la mettiamo?).

stelestele
06-10-2012, 21:46
Se qualcuno compra un gioco da 60 euro sulla base del numerino e non si prende almeno quei 5 minuti per leggere una di solito ben scritta recensione o nemmeno per guardarsi una godibilissima e solitamente approfondita videorecensione... è un problema suo!

Questo ed altri siti simili forniscono un servizio di informazione di inestimabile valore, professionale, aprono ai commenti liberi di giocatori, estimatori e detrattori... tutto gratis! Pensare che non ci siano influenze sul votino finale è forse un pò ingenuo. Gli articoli vanno letti, e dentro ci sono moltissime importanti informazioni sul prodotto. Info spesso complete e divise tra considerazioni personali e caratteristiche oggettive, confronti.... insomma tutto il necessario per un giocatore alle prime armi o appassionato per rendersi bene conto di quello che si troverà una volta aperta la scatola! Poi ci sono i confronti che con internet si fanno con un click... insomma... personalmente davvero non capisco chi si straccia le vesti per quei sinceri e schietti passaggi dell'articolo di Rosario

Freed
06-10-2012, 21:53
Da anni ho smesso di fidarmi di chi fa recensioni di videogiochi, piuttosto mi affido al parere della gente che lo ha provato, e visto che secondo voi bisogna mettersi una mano sul cuore a dare le votazioni che richiedono gli sviluppatori sembra che io faccia bene..

A parte questo..ok, programmare oggi sarà più difficile e tutto quello che vogliamo, la gente si stupisce meno etc...
Però in questi giorni sto giocando a Black Mesa (il rifacimento di HL1 con l'engine del 2), ok le emozioni non sono le stesse che provai anni fa in "atemprima", l'innovazione di allora non si respira più..ma resta cmq un giocone e mi fa emozionare perchè mi sembra di esserci veramente dentro, le ambientazioni sono fantastiche e spettacolari, variano in continuazione e sono tutte parte di una struttura bene o male plausibile e divertente da esplorare.

La magia di HL no sono certo "i pixel che cambiano colore" (lo sono stati ma tolti quelli resta molto altro)

I vari PES e FIFA mi sembrano una presa per i fondelli, promettono megarealismo poi ogni anno se andiamo a vedere i miglioramenti reali sono minimi, cambia il sistema di gioco così devi imparare a giocarci nuovamente e ti sembra una cosa nuova. Ma cavolo, inventate qualcosa di nuovo! Che ne so..il manto erboso si modifica durante la partita, per dire.. sono titoli spesso giocati in 2 o 3 persone "reali", mettiamo la possibilità di fare l'arbitro almeno uno non si rompe troppo le palle aspettante il suo turno..no? Idee stupide si..ma non che abbia visto roba più innovativa.

La fisica, cosa aspettiamo ad aumentarne l'implementazione in tutti i generi? Voglio un gioco di rally in cui il terreno si scava, la polvere si alza in modo credibile, gli urti sono decenti, il peso della macchian è reale. Voglio un FPS in cui il mondo si distrugge in modo credibile. etc...

Infine resto dell'idea che il videogioco sia e sarà sempre più simile al cinema. Gli sviluppatori dovrebbero investire sulla "sceneggiatura" (vedi sempre HL), mettere insieme una storia bella ed ambientarla al meglio in un mondo che come unico limite ha la fantasia. Qui propongono sempre la stessa roba. Se un titolo va bene diventa un appuntamento annuale (PES, FIFA, COD, GOW, BATTLEFIED, etc etc) migliorato graficamente e con un paio di novità.. Ci si stufa di giocare SEMPRE la stessa cosa con la grafica migliorata e 2 misere innovazioni. Lanciare un videogioco oggi dovrebbe essere come sedersi nella sala di un cinema per guardasi sempre un film nuovo..non sempre lo stesso con effetti speciali migliorati

LoGi
06-10-2012, 22:31
:D Baldur's Gate, KOTOR 1-2, Mass Effect1-2-3 ...

Fatemi giochi così e continuerò a comprarli... :D

:cool:

Wawacco
06-10-2012, 23:17
A questo punto mi chiedo se esista qualche testata non corrotta che recensisce i giochi per quello che sono.

Korn
07-10-2012, 00:16
Complimenti.

Ecco l'ammissione diretta che anche voi (HWU) vi vendete abitualmente al miglior offerente. Non che fossero rimasti molti dubbi ormai.....

Quote te ma vale pure per gli altri, quello che hanno scritto non implica che gamemag adotti tale pratica scorretta ma solo che alcuni recensori lo fanno, quelli che hanno dato a re6 8 mentre altri no, quelli che gli hanno dato 4

Wawacco
07-10-2012, 00:39
Quote te ma vale pure per gli altri, quello che hanno scritto non implica che gamemag adotti tale pratica scorretta ma solo che alcuni recensori lo fanno, quelli che hanno dato a re6 8 mentre altri no, quelli che gli hanno dato 4

Praticamente un buon 70% forse più, compreso spazio**** ed ever***.
Però anche se di solito mi piace pensar male, forse (e dico forse) valutando il gioco al di fuori dell'ottica di RE, ovvero come un titolo a se stante, potrebbe elevarsi a qualcosa di più del 4.
Sto supponendo eh, perchè lo prenderò usato tra un bel po.

sortac
07-10-2012, 12:17
Che dire, articolo che spiega bene perchè hwup non mi abbia mai dato molta fiducia come recensioni, il fatto che ci sia crisi di finanziamenti più che di copie vendute, non giustifica che se un gioco sia una ciofeca si debba cmq giustificarlo, fortunatamente si possono consultare molte fonti per farsi una propria idea ...

stelestele
07-10-2012, 12:37
fortunatamente si possono consultare molte fonti per farsi una propria idea ...
Appunto. Poi se uno legge gli articoli completi, e non si ferma al voto (cosa banale per decidere l'acquisto di 60 euro), le considerazioni critiche ci sono eccome e nemmeno troppo velate. Queste testate sono tra produttore e consumatore e DEVONO dare un colpo al cerchio ed uno alla botte. Non è questione di 'corruzione' ma di sopravvivenza nel mercato. Devono vedere le due facce della medaglia e fare un sintesi... e secondo me lo fannno molto bene e in modo onesto... basta LEGGERE e/o vedere le videorecensioni e lì c'è tutto, anche le considerazioni più severe e implacabili.

Per tornare poi alle condierazioni proposte nell'articolo è indubbio che il modello freetoplay giocherà un ruolo sempre più importante e secondo me affiancherà quello classico anche se imho non lo sostituirà. Forse ho lò'impressione che i modelli di business si specializzeranno per genere... tutti segnali di una crescente maturità del media. La crisi si supera con le idee, i talenti... e anche i modelli di business e quindi il reinventare il rapporto produttore/giocatore.

Baboo85
07-10-2012, 14:09
I produttori hanno bisogno di voti alti, e chiedono disperatamente aiuto alla critica del settore, ai redattori di videogiochi, che molto spesso devono mettersi "una mano sulla coscienza" e dare il voto che viene richiesto.

Ah si' certo, il 6 politico anche qui vogliono, giusto...

Se un gioco fa cagare, diamogli comunque un 6 per lo sforzo... Mavaff...

Peccato pero' che per certi giochi fatti bene, i pareri sono sempre concordanti e con voti dal 7 al 9. Chissa' come mai, eh...

[...] Penso al caso di Diablo III, tanto per fare un altro esempio.

:mano:

I giocatori però devono anche valutare le difficoltà dei produttori. Il fatto, già menzionato qualche paragrafo fa, che non si può investire senza certezze in un periodo così delicato porta alla necessità di avere recensioni con voti alti. Però devono considerare anche il fatto che il mondo dei videogiochi è cambiato drasticamente negli ultimi anni.

Ma e' perche' sono LORO che hanno voluto investire nelle console proponendo mer*a sempre piu' schifosa, e ora se ne escono lamentandosi che non riescono a vendere piu'? Cos'e', una presa per il culo?

"Vendo schifezze, com'e' che ora la gente non mi compra piu' nulla?" :mad: :doh:

Una volta rimanevamo più facilmente affascinati dalle cose più semplici che ci sono in un videogioco: già un pixel che cambiava colore, per chi ha qualche anno sulle spalle come il sottoscritto, era un qualcosa di magico.

Falso, la gente guardava la giocabilita' e i contenuti. Per quanto la IA fosse limitata (che oddio, dopo certi giochi come Future Soldier mi chiedo se la IA sia davvero migliorata), un gioco FPS come Unreal aveva una storia dietro e delle mappe talmente grandi che e' rimasta una delle pietre miliari dei videogiochi. Ed era un mero sparatutto.

http://digilander.libero.it/baboo85/fps_map.png

Che differenza eh??? In Unreal mi perdevo spesso, non capivo piu' dov'ero (e al chiuso era ancora peggio, mi ricordo il tempio dei Nali che giravo sempre negli stessi punti).

Certo, una volta era piu' facile quando "non c'era nulla di gia' simile", ma qui puntano sempre sulla quantita' e non sulla qualita' dei giochi e sfornano schifezze.
Quando poi magari gli sviluppatori vorrebbero fare certe cose. Mi piacerebbe vedere cosa verrebbe fuori se le SH lasciassero un po' piu' di carta bianca agli sviluppatori...

Creare un qualcosa che trasporti è molto più difficile perché i giocatori sono ormai abituati a tutto, hanno giocato praticamente a qualsiasi cosa possibile e immaginabile. Mentre una volta si passava una vita su Diablo II, adesso i giocatori diventano subito stanchi di Diablo III, per quanto il gioco non abbia niente in meno rispetto al suo predecessore. Semplicemente affascina meno i giocatori, e non esclusivamente per "colpa" degli sviluppatori.

Appunto, pero' non ci si puo' lamentare quando si fa un gioco IDENTICO al suo predecessore, PEGGIORANDOLO con schifezze come l'asta fatta solo per guadagnare (e basta con sti discorsi "non la si usa", metterla e' semplicemente un insulto a noi videogiocatori, e' un gesto per dire "il gioco serve solo per spennarti, brutto fesso che non sei altro"...) e poi dire che non piace a nessuno...

È vero che, come abbiamo detto in altri editoriali, a un certo punto è venuto meno qualcosa nell'ambito dell'avanzamento tecnologico. Non disponendo dell'hardware adeguato e degli strumenti di sviluppo loro necessari, molti sviluppatori vedono mortificate le loro ambizioni.

What? La potenza e l'avanzamento tecnologico C'E', si chiama COMPUTER. Se poi le SH non vogliono sviluppare per PC ma fare solo porting, che si piglino a pugni in faccia da sole.

E COMUNQUE una volta anche nelle console c'erano giochi che hanno fatto la storia, come Crash Bandicoot e tanti altri di altri generi. Quindi non e' nemmeno un discorso di potenza o di console sempre uguali.

Costruire un videogioco del genere, però, costerebbe tantissimo, e per i motivi che abbiamo visto in questo e nei precedenti editoriali, diventa difficile farlo in questa generazione. E se poi le recensioni non premiano questo sforzo e questi investimenti economici?

Certo. E quindi continuiamo a produrre schifezze e seguiti tutti uguali, tanto poi i babbi che li comprano ci sono lo stesso (e io mi sento incluso, vedi Diablo 3, Ghost Recon Future Soldier, The Secret World, Star Wars The Old Republic, ecc tutti soldi buttati. Poi uno si rompe di spendere e...).

La prossima generazione risolverà definitivamente i limiti dell'industria dei videogiochi? Farà riappacificare giocatori e produttori finalmente? Sono tutte domande a cui non è possibile dare risposta in questa fase.

Certo che no. Ormai i giochi sono cose insulse (salvo eccezioni e salvo gusti personali), con le nuove console faranno grafiche spettacolari e contenuti sempre orrendamente scarsi e si concentreranno solo su quello. Col risultato che, a differenza di ora, la gente dovra' spendere piu' soldi per le console nuove e noi poveri pcisti dovremmo tornare a correre a dietro ai porting fatti alla ca**o di cane, per cosa? Per delle schifezze.




Io non dico che al giorno d'oggi sia facile produrre giochi decenti, appunto per il discorso che ormai "abbiamo gia' giocato a tutto". Ma un conto e' provarci e non riuscirci, un conto e' sbattersene le palle e tirare fuori orrori ed insulti di giochi per noi videogiocatori.

Raghnar-The coWolf-
07-10-2012, 17:18
Io proporrei il seguito dell'articolo
"il difficile rapporto fra i recensori e i giocatori" :asd:

Concordo con Baboo: Unreal, Quake, Half Life e in generale gli sparatutto degli anni '90 avevano mappe così grandi da perdersi, fino alla frustazione del giocatore.

l'IA magari non era sofisticatissima, ma quando si è fatta abbastanza per comprendere delle manovre di raduno e accerchiamento su quelle mappe il filo da torcere era enorme. Persino troppo da masticare spesso e volentieri...

Mentre a cosa serve l'IA da HAL 9000 se la mappa è un corridoio con AL MASSIMO un bivio? Solo per decidere quando prendere cover con un buon tempismo?

A me sembra che non è questione di tecnologia, semplicemente il 90% dei giocatori non è più un gamer "anni '90", che oggi sarebbe definito "hardcore gamer". La filosofia dei giochi si è spostata ad essere interactive film più che games con cutscene, da un lato così facendo si sono aperte le porte a nuove categorie di giocatori che non siano solo gente con profili borderline all'ossessivo compulsivo (dentro il quale mi ritraggo alla grande :P) e si è teso anche a inspessire la trama ove possibile rendendo più o meno qualsiasi gioco degno di essere giocato sotto questo profilo, ma dall'altro si è perso ciò che rendeva questi GIOCHI unici: la sfida di gioco, che oggi è regolata solo dal quantitivo di HP e dalla probabilità di messa a segno dei colpi, non dalla vastità del mondo o dall'impostazione generale del gioco, perchè il gioco in modalità easy DEVE essere fatto per casual gamer, e quindi i meccanismi di gioco che vengono scalati in difficoltà non possono comprendere ciò che rendeva il gioco degno di essere chiamato tale, ma rischiano solo di trasformarlo in una frustration fest (vedi Diablo).

Per citarne due che ho giocato di recente:
Deus Ex HR, per quanto sia un bellissimo gioco, non può essere neanche paragonato con l'originale per quanto difficoltà di gioco. Non tanto perchè "ehhh nell'originale con due colpi morivi" (anzi), ma perchè nell'originale le mappe erano vaste, i nemici accerchiavano, le munizioni scarseggiavano, gli approcci di attacco potevano sembrare buoni in un primo momento ma rivelarsi suicidi "alla lunga" (ad esempio nascondersi sempre non era una buona idea, in alcuni schemi dovevi tenerti le uscite libere e ripulirle per bene per ritagliarti una via di fuga rapida).

Dead Space ho scoperto con ribrezzo che viene definito "survival", non sono andato molto avanti (ahimè, mio fratello mi ha cancellato il salva con 3 ore di gioco -.- ora devo decidermi a ricominciarlo), ma dopo che ho fatto il primo capitolo quasi senza sparare un colpo per conservare munizioni ho dovuto vendere tutto perchè ero così pieno da non avere spazio in inventario. La mappa era linearissima, gli obiettivi segnalati in mappa e addirittura col percorsino a terra, non c'era possibilità di sbagliare strada insomma, di finire invischiati in un punto che non c'entra un cazzo con poche possibità di uscirne vivi. 15 anni fa sarebbe stato un horror shooter, adesso è un survival perchè la Health Bar non si ricarica e si deve gestire l'inventario dovendo rinunciare a sparare a ogni cosa si muova...

Non vedo grafica e tecnologia cosa c'entrino nel ridare lustro alla parte "gaming" dei giochi futuri.

pWi
07-10-2012, 17:32
Intervengo per chiarire il senso del mio breve editoriale, perché è stato completamente ribaltato da alcuni commenti. È stano che sia successa una cosa del genere: forse molti di voi hanno dato più credito ai primi commenti al pezzo che al pezzo stesso, ma quei primi commenti hanno alterato il senso del pezzo.

Io non voglio assolutamente giustificare gli "aggiustamenti" alle recensioni, perché in qualche modo necessari per il "bene dell'industria". Aggiustare una recensione per me è sempre un male per l'industria, perché prima o poi questo tipo di atteggiamento si ripercuotesu di essa.

Da quando scrivo per Hardware Upgrade e per Gamemag non mi sono mai ritrovato in una situazione per cui ho dovuto cambiare un voto perché qualcuno all'interno della redazione me lo ha chiesto. Non posso dire la stessa cosa per le precedenti testate interne al mondo dei videogiochi per cui ho scritto. Ripeto, il senso dell'articolo, non so come mai, risulta completamente ribaltato in molti commenti.

Baboo85
07-10-2012, 20:28
Per citarne due che ho giocato di recente:
Deus Ex HR, per quanto sia un bellissimo gioco, non può essere neanche paragonato con l'originale per quanto difficoltà di gioco. Non tanto perchè "ehhh nell'originale con due colpi morivi" (anzi), ma perchè nell'originale le mappe erano vaste, i nemici accerchiavano, le munizioni scarseggiavano, gli approcci di attacco potevano sembrare buoni in un primo momento ma rivelarsi suicidi "alla lunga" (ad esempio nascondersi sempre non era una buona idea, in alcuni schemi dovevi tenerti le uscite libere e ripulirle per bene per ritagliarti una via di fuga rapida).

Dead Space ho scoperto con ribrezzo che viene definito "survival", non sono andato molto avanti (ahimè, mio fratello mi ha cancellato il salva con 3 ore di gioco -.- ora devo decidermi a ricominciarlo), ma dopo che ho fatto il primo capitolo quasi senza sparare un colpo per conservare munizioni ho dovuto vendere tutto perchè ero così pieno da non avere spazio in inventario. La mappa era linearissima, gli obiettivi segnalati in mappa e addirittura col percorsino a terra, non c'era possibilità di sbagliare strada insomma, di finire invischiati in un punto che non c'entra un cazzo con poche possibità di uscirne vivi. 15 anni fa sarebbe stato un horror shooter, adesso è un survival perchè la Health Bar non si ricarica e si deve gestire l'inventario dovendo rinunciare a sparare a ogni cosa si muova...

Quoto. Il primo Deus Ex e' piu' articolato e vasto di quanto si possa pensare e aveva elementi di ruolo che forse sono passati inosservati (tipo il tizio alla torre, ditegli di darvi fiducia ("You can trust me") e vi aiutera', altrimenti col kaiser. Una cazzata, ma che gia' apre vie alternative) e l'approccio non era lineare come in HR, potevi tentare di infiltrarti senza farti vedere, se ti sgamavano erano cazzi amari. Allarmi, torrette, terroristi... In HR bastava eliminare la parte vicina scriptata e i nemici successivi dormivano.
Idem quando vedevano un cadavere o sentivano spari, tornare a nascondersi significava farli tranquillizzare (masticazzi? Vedo un cadavere di un collega della sicurezza e se non trovo nessuno torno tranquillo? Ma scherziamo?).

Dead Space non ricordo se l'ho finito, so solo che mi ha fatto schifo, esattamente per i motivi da te citati.

Intervengo per chiarire il senso del mio breve editoriale, perché è stato completamente ribaltato da alcuni commenti. È stano che sia successa una cosa del genere: forse molti di voi hanno dato più credito ai primi commenti al pezzo che al pezzo stesso, ma quei primi commenti hanno alterato il senso del pezzo.

Io non voglio assolutamente giustificare gli "aggiustamenti" alle recensioni, perché in qualche modo necessari per il "bene dell'industria". Aggiustare una recensione per me è sempre un male per l'industria, perché prima o poi questo tipo di atteggiamento si ripercuotesu di essa.

Da quando scrivo per Hardware Upgrade e per Gamemag non mi sono mai ritrovato in una situazione per cui ho dovuto cambiare un voto perché qualcuno all'interno della redazione me lo ha chiesto. Non posso dire la stessa cosa per le precedenti testate interne al mondo dei videogiochi per cui ho scritto. Ripeto, il senso dell'articolo, non so come mai, risulta completamente ribaltato in molti commenti.

No no, io commentavo solo quello che tu hai scritto, ho visto anche io che riportavi solo quello che era stato detto e che il "6 politico" (il fatto di aggiustare le recensioni) non era una tua opinione.

Dott.Wisem
08-10-2012, 23:18
:D Baldur's Gate, KOTOR 1-2, Mass Effect1-2-3 ...

Fatemi giochi così e continuerò a comprarli... :D

:cool:Vabbeh che i gusti sono gusti, però associare la trilogia di Mass Effect a delle pietre miliari quali Baldur's Gate e Kotor mi pare un po' eccessivo...

Dott.Wisem
08-10-2012, 23:47
Una volta rimanevamo più facilmente affascinati dalle cose più semplici che ci sono in un videogioco: già un pixel che cambiava colore, per chi ha qualche anno sulle spalle come il sottoscritto, era un qualcosa di magico.

Falso, la gente guardava la giocabilita' e i contenuti. Per quanto la IA fosse limitata (che oddio, dopo certi giochi come Future Soldier mi chiedo se la IA sia davvero migliorata), un gioco FPS come Unreal aveva una storia dietro e delle mappe talmente grandi che e' rimasta una delle pietre miliari dei videogiochi. Ed era un mero sparatutto.[...]Io credo che l'autore dell'articolo, in quella frase, si riferisse a tempi molto, ma molto più addietro rispetto ad Unreal. Credo parlasse dei tempi in cui si andava in sala giochi e si rimaneva ipnotizzati dinanzi a giochini che le nuove generazioni di oggi definirebbero stupidi, quali Galaga, Frogger, Kung Fu Master, Lady Bug, Bomb Jack, Yie Ar Kung-Fu, ecc.
E' vero, quei giochi strutturalmente erano molto semplici, ma riuscivano a stimolare la fantasia molto più di un Call Of Duty, Battlefield e chi più ne ha più ne metta, proprio perché essendo scarse le risorse hardware dell'epoca, i dettagli grafici se li doveva immaginare il giocatore. La grafica infatti, data la scarsa risoluzione e la limitatissima palette di colori usabili, appariva sempre molto stilizzata, ma questo conferiva quel non so ché di "artistico" al gioco... Era come guardare un dipinto in stile naif... Stesso dicasi per l'audio, fatto per lo più di simpaticissime sequenze di beep e suoni molto elementari, che di per sé costituivano uno stile tutto loro, tant'è vero che ci fu un periodo in cui andava molto di moda la musica elettronica (non so se qualcuno si ricorda di un certo Jean Michel Jarre, autore, ad esempio, della colonna sonora di Bomb Jack su C64).

Baboo85
09-10-2012, 09:23
Oh anche quello certo. I miei giochi preferiti del C64 erano Bubble Bobble, Ace 2, Ace 2088 (ambientato nello spazio, quello si' che stimolava la mia fantasia), Hades Nebula, D.N.A., Frightmare e TRAZ (dove avevi anche la possibilita' di costruire e salvare i tuoi schemi, non vorrei dire una minchiata ma penso sia il primo con un editor simile).

Ma pensavo piu' a giochi "moderni", appunto Unreal, i primi giochi con un 3D fatto molto bene per i tempi, per dare meno marcatura alle differenze coi giochi attuali ed avere un genere molto piu' simile.

stelestele
10-10-2012, 07:14
Mi accorgo solo adesso di non aver compreso in un primo momento il senso dell'articolo.

Contrariamente alle considerazioni fatte nei miei commenti precedenti, l'articolo è invece molto chiaro e netto propio nel dissentire con quella 'critica' che aggiusta i voti e propone una riflessione circostanziata su questo tema spiegando ragioni e dinamiche di certe pratiche inserendo il tutto in un contesto di più ampio respiro.

Come di consueto questi editoriali si dimostrano molto interssanti, affatto banali e anzi di stimolo ad una approfondita riflessione e quindi meritano una mia più attenta lettura.