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View Full Version : funzione macro


jakij
31-08-2012, 22:51
ciao a tutti
premetto che non posseggo una reflex ma solo una bridge
con la mia camera ho scoperto i pregi della funzione macro, soprattutto nella ricerca del dettaglio
siccome prima opoi prenderò una reflex, pongo la seguente domanda: ho notato che nella ghiera delle reflex è presente il tipico simbolo del fiore, quello che indica la funzione macro. ma nelle reflex questa funzione deve essere per forza accompagnata d un obbiettivo macro ??? (o per es basta anche il 18-55 di serie)
grazie in anticipo per le risposte

torgianf
01-09-2012, 06:59
ci vuole un obiettivo macro. ci sono anche altri sistemi, tipo anelli di inversione, tubi di prolunga, soffietti e lenti close up

MacNeo
01-09-2012, 16:52
Confermo, la "modalità macro" in se credo non faccia nulla di particolare se non dire alla macchina "non stare a cercare la messa a fuoco lontano, concentrati sugli oggetti vicini".
Il vero lavoro lo deve fare la lente (o altra roba che ti ha già detto torgianf).

In generale tutte quelle "modalità" che vedi nella ghiera se inizi davvero a usare la reflex non li toccherai mai.
All'inizio userai molto P, se diventi un minimo evoluto inizi a usare quasi solo Av e Tv. Si arriva a M in 3 casi:
- foto con flash esterni
- circostanze particolari in cui preferisci gestire tutto manualmente a costo di perdere qualche attimo in più nelle impostazioni
- sbruffonata di chi sostiene che "i veri professionisti scattano solo in M"

Diciamo quindi che quando sai come/quando si usano P, Av/Tv e M, il resto della ghiera non ti serve assolutamente a nulla.

roccia1234
01-09-2012, 17:20
Confermo, la "modalità macro" in se credo non faccia nulla di particolare se non dire alla macchina "non stare a cercare la messa a fuoco lontano, concentrati sugli oggetti vicini".
Il vero lavoro lo deve fare la lente (o altra roba che ti ha già detto torgianf).

In generale tutte quelle "modalità" che vedi nella ghiera se inizi davvero a usare la reflex non li toccherai mai.
All'inizio userai molto P, se diventi un minimo evoluto inizi a usare quasi solo Av e Tv. Si arriva a M in 3 casi:
- foto con flash esterni
- circostanze particolari in cui preferisci gestire tutto manualmente a costo di perdere qualche attimo in più nelle impostazioni
- sbruffonata di chi sostiene che "i veri professionisti scattano solo in M"

Diciamo quindi che quando sai come/quando si usano P, Av/Tv e M, il resto della ghiera non ti serve assolutamente a nulla.

Quoto.
Le modalità automatiche non le ho mai usate, perchè voglio essere io a decidere come scattare e a, eventualmente, sbagliare, non la macchina.
Scegli A o S in base alle occasioni. P solo se non hai neanche un secondo per stare a smanettare e non devi perdere l'attimo. M come sopra, con un'eccezione: spesso in A o S si agisce di compensazione esposizione a seconda delle occasioni... alcuni preferiscono andare in M e "decentrare" la tacchetta dell'esposimetro. Personalmente preferisco il primo metodo, ma c'è chi preferisce il secondo.

Aggiungo che le nikon (magari anche le canon, non saprei) hanno possibilità di poter utilizzare auto iso congiuntamente ad M. Il risultato è una simpatica modalità (TAv sulle pentax) in cui tu imposti direttamente tempo di scatto ed apertura con le due ghiere, e la macchina regola gli iso di conseguenza. Imho in certe occasioni è comodissima, alla fine la sensibilità iso si regola per avere un certo tempo di scatto (in A) o per avere un'apertura legittima in S (non posso selezionare f/1.8 su un 18-55). Quindi... perchè non regolare direttamente apertura e tempo e lasciare gli iso alla macchina? :D

PaEMa
01-09-2012, 17:55
ciao a tutti
premetto che non posseggo una reflex ma solo una bridge
con la mia camera ho scoperto i pregi della funzione macro, soprattutto nella ricerca del dettaglio
siccome prima opoi prenderò una reflex, pongo la seguente domanda: ho notato che nella ghiera delle reflex è presente il tipico simbolo del fiore, quello che indica la funzione macro. ma nelle reflex questa funzione deve essere per forza accompagnata d un obbiettivo macro ??? (o per es basta anche il 18-55 di serie)
grazie in anticipo per le risposte

con un 18-55 standard al massimo raggiungi il rapporto 1:3,4 di ingrandimento che non è tantissimo.
Gli obbiettivi macro nuovi costicchiano, stanno attorno ai 300 €, se vai sull'usato anche sui 100€, tipo gli obbiettivi minolta per le sony. Però credo proprio che rispetto ad una bridge siano di un altro livello :D

Per il discorso delle modalità auto e manuale, per un certo periodo ho provato a fare tutto in Manuale: certo, sarò un principiante (anche se le basi le conosco abbastanza bene) ma nella stragrande maggioranza delle occasioni è veramente snervante. Ho deciso di provare ad usare la priorità di diaframma e le cose si sono semplificate molto, perchè alla fine sì è importante regolare diaframma e tempi (ma di solito serve solamente impostare uno dei due, raramente entrambi), ma ancora più importante è saper inquadrare una foto (nel senso non renderla troppo banale, vuota, senza senso ecc.): se devi andare a pensare a impostare tutto manualmente si perde veramente troppo tempo, perchè basta un filino di luce in più e devi cambiare tutto quanto.

jakij
03-09-2012, 12:48
grazie per le risposte
quindi, di fatto, la funzione macro sulla ghiera (quindi una funzione del corpo macchina) si attiva solamente con un obiettivo macro, cioè quando il corpo macchina 'dialoga' con l'obiettivo e riconosce che anche l'obiettivo ha una funzione macro.
è quel che volevo sapere.
di fatto anche la mia bridge penso che non arrivi sicuramente al rapporto 1:1, quel che viene venduto come Macro in realtà è il fatto della messa a fuoco ad 1cm , mentre in selezione non-macro si parte da un min di 30 cm.
(tutto sommato non capisco perchè non si parta sempre da 1cm senza fare troppe differenziazioni, visto che comunque poi lo zoom rimane lo stesso anche in funzione macro)
ma com'è costruito un obiettivo? la funzione macro è regolata da una serie di lenti diverse da quelle che regolano la ripresa, diciamo così, 'normale' ?

riguardo alle modalità di esposizione, io ho cominciato con una bridge per imparare l'M, ma anche P, A e S li uso a seconda dei casi.
certo che con una DSLR usare l'A forse ha più senso in quanto con una messa a fuoco del genere ha più senso ricercare e regolare certi tipi di effetto
io comunque non capisco che senso ha avere una reflex ed usare poco il M: spendere un sacco di denaro sfruttando una minima parte dell'oggetto è una cosa che non capisco
e poi avere la barra dell'esposimetro sempre al centro non fa per me ....

Chelidon
03-09-2012, 13:48
La funzione macro nel senso della parola c'è solo sulle compatte (a ottiche fisse ovviamente), perché quelle ottiche hanno una modalità impostata per mettere a fuoco a corte distanze che nella norma è disattivata. Se ti chiedi perché non partano sempre da 1cm è perché la corsa del fuoco a brevi distanze (regime macro) richiede più spostamento molto più ampi delle lenti, che a distanze normali e quindi bloccano la corsa normalmente per essere più reattive a mettere a fuoco alle distanze comuni. ;)

Molte ottiche con copertura ridotta e da compatte possono mettere a fuoco da molto vicino, al contrario invece delle ottiche normali per reflex che hanno distanza minima di messa a fuoco in genere molto lunga (a parte nel caso siano macro ovviamente) ed è questo quello che è solitamente necessario per fare macro. Ovviamente anche i macro per reflex sono lenti a mettere a fuoco e a volte hanno un limitatore di corsa per il regime non macro, sempre per la ragione che la corsa dei gruppi ottici diviene sempre più lunga via via che si mette a fuoco da vicino. Semplificando molto, una lente senza accorgimenti particolari, dovrebbe allontanarsi moltissimo dal piano-sensore per arrivare a 1:1, poi nella pratica ci sono dei trucchetti ottici per evitare negli obiettivi moderni di "allungarli troppo", ma per esempio i macro di 30 anni fa facevano al massimo RR 1:2 proprio perché altrimenti l'elicoide di messa a fuoco sarebbe dovuto essere esageratamente lungo.

Il RR è molto basso su bridge/compatte, ma occhio perché nella pratica "ingrandiscono" spesso anche di più di un Macro 1:1 da reflex! Semplicemente grazie al sensore piccolo, che permette di coprire aree molto ridotte di ripresa. Quindi sono molto più indicate per le macro che qualsiasi reflex senza un obiettivo macro o equivalente, soprattutto se si vuol spendere poco.


io comunque non capisco che senso ha avere una reflex ed usare poco il M: spendere un sacco di denaro sfruttando una minima parte dell'oggetto è una cosa che non capisco Non sei obbligato a usare tutto e sempre, ma ogni cosa esiste per una ragione.. Se non stai facendo uno scatto di fretta, M ti assicura il pieno controllo su tutte le variabili: a parte gli ISO, sia il diaframma che i tempi li scegli te e non la macchina che potrebbe fare una scelta inadatta per certe condizioni.

roccia1234
03-09-2012, 14:10
grazie per le risposte
quindi, di fatto, la funzione macro sulla ghiera (quindi una funzione del corpo macchina) si attiva solamente con un obiettivo macro, cioè quando il corpo macchina 'dialoga' con l'obiettivo e riconosce che anche l'obiettivo ha una funzione macro.
è quel che volevo sapere.
di fatto anche la mia bridge penso che non arrivi sicuramente al rapporto 1:1, quel che viene venduto come Macro in realtà è il fatto della messa a fuoco ad 1cm , mentre in selezione non-macro si parte da un min di 30 cm.
(tutto sommato non capisco perchè non si parta sempre da 1cm senza fare troppe differenziazioni, visto che comunque poi lo zoom rimane lo stesso anche in funzione macro)
ma com'è costruito un obiettivo? la funzione macro è regolata da una serie di lenti diverse da quelle che regolano la ripresa, diciamo così, 'normale' ?

riguardo alle modalità di esposizione, io ho cominciato con una bridge per imparare l'M, ma anche P, A e S li uso a seconda dei casi.
certo che con una DSLR usare l'A forse ha più senso in quanto con una messa a fuoco del genere ha più senso ricercare e regolare certi tipi di effetto
io comunque non capisco che senso ha avere una reflex ed usare poco il M: spendere un sacco di denaro sfruttando una minima parte dell'oggetto è una cosa che non capisco
e poi avere la barra dell'esposimetro sempre al centro non fa per me ....

No, non funziona così. Il fiorellino lo puoi mettere anche se hai un fisheye, un grandangolo o il tuttofare. Semplicemente in quella modalità la macchina utilizza delle preimpostazioni tipiche della macro (che so, chiude il più possibile il diaframma, aumenta contrasto e microcontrasto, ecc ecc), tutte cose che dovresti fare te scattando in A o in postproduzione.
Le modalità di quel genere su una DSLR non servono ad una ceppa (a meno che tu non voglia fare punta e scatta senza minimamente pensare).

Perchè, senza usare la M non la sfrutti lo stesso? Quando serve (raramente) la usi, usarla a prescindere "ciò la reflexxx quindi uso la emme" è inutile e spesso controproducente.

Esempio?
Scatto in pieno giorno alle auto che girano al circuito di monza, voglio fare panning. Metto la S, imposto il tempo secondo me più adatto, metto gli iso al minimo (pieno giorno) e lascio che la macchina decida quale diaframma usare.
Il risultato? Appena passa la macchina (e sono una manciata di secondi) sono già bello che pronto, sia che passi in pieno sole, sia che ci sia una nuvola che riduce la luminosità, sia che passi in una zona ombreggiata, si regolerà da sola la macchina aprendo e chiudendo il diaframma. Eventualmente imposto una compensazione esposizione o metto l'esposimetro in spot/ponderata centrale al posto di matrix.

Vedo che con 1/200 mi esce poco panning? Due click della relativa rotella, imposto 1/160 o 1/125 e riprendo a scattare, la macchina si occuperà del resto. In M dovrei star li a regolare il diaframma, perdendo tempo inutilmente, e rischierei anche di avere foto sovra o sotto esposte perchè nella concitazione mi sono scordato di regolare il diaframma (in quei casi non serve ad una ceppa scattare a f/tot piuttosto che f/tot2, se non ad esporre correttamente).

E comunque c'è anche compensazione esposizione che permette di rimediare agli "errori" dell'esposimetro mantenendo comunque gli automatismi.

zyrquel
03-09-2012, 14:24
quindi, di fatto, la funzione macro sulla ghiera (quindi una funzione del corpo macchina) si attiva solamente con un obiettivo macro, cioè quando il corpo macchina 'dialoga' con l'obiettivo e riconosce che anche l'obiettivo ha una funzione macro.
il fiore, l'omino che corre e tutte le altre modalità automatiche presenti sulle ghiere delle reflex servono solo ed esclusivamente ad attivare il calcolo automatico dell'esposimetro per l'impostazione di tempo e diaframma [ ed eventualmente altri parametri secondari come saturazione, contrasto ecc ]...indipendentemente dall'obbietivo usato e dalle foto che si fanno effettivamente*

sono quindi inutili perchè le modalità A, S, M e P fanno le stesse identiche cose in maniera più chiara e rapida [ dando per scontato che uno abbia la voglia e i neuroni per leggere e capire quelle dieci pagine di manuale ] :read:
io comunque non capisco che senso ha avere una reflex ed usare poco il M: spendere un sacco di denaro sfruttando una minima parte dell'oggetto è una cosa che non capisco
e poi avere la barra dell'esposimetro sempre al centro non fa per me ....
si usa quello che serve quando serve, la modalità M fa le stesse cose che fanno le modalità A/S/P ma in maniera più "lenta", lavorare in M non significa per forza fare foto migliori ne tantomeno essere fotografi migliori...e la "barra al centro" la si può spostare in ogni caso in base alle proprie esigenze, non serve per forza M ;)

M@n
03-09-2012, 15:05
CUTSemplicemente in quella modalità la macchina utilizza delle preimpostazioni tipiche della macro (che so, chiude il più possibile il diaframma,CUT

Scusa, roccia, ma le macro non si fanno col diaframma aperto? per sfocare lo sfondo.
Sorry per la domanda niubbia ma non mi sono mai cimentato con le macro (a parte quelle di Excel :sofico: )

jakij
03-09-2012, 15:14
è porpio il tipo do risposte che volevo avere: esaustive e fatte da persone competenti :)
quindi una bridge potrebbe avere un rapporto superiore ad una reflex?
wow ! ma non penso sia il mio caso, perchè a vedere certe foto sul web non mi sembra di arrivare a tanto
ma il RR 1:1 come lo calcolo? dovrei stamapr la foto e fare un raffronto ? o lo posso intuire dalla foto al 100% sullo schermo del pc?
comunque penso d'aver capito di cosa si tratta, in fonso dipende dal tipo di obiettivo nel senso del calcol odella corsa del fuoco, cercherò sul web qualche esempio (quei disegni di obiettivi in 'sezione' con tutte le lenti a vista).
ad ogni modo il macro a me piace non solo per fiori e insetti (che di fatto non fotografo mai) ma per la qualità del dettaglio: se per es faccio un ritratto in macro e uno in non-macro, occupando la stessa porzione di schermo, il macro mi sembra avere più dettaglio, per es la porosità della pelle che con il non-macro risulta quasi uniforme


tornando all'esposizione io ragiono in modo opposto: sulla mia bridge in P, S e A l'ISO è automatico (o almeno semi-automatico perchè noto che spesso lo modifica, anche se di poco), mentre in M lo posso decidere io (ma forse alcune volte lo modifica anche in M)
è stupefacente pensare che in una reflex sia il contrario
per es io sono tentato dalle pentax perchè so che hanno un 'ottima resa anche agli alti ISO (mi piaciono le foto in condizioni di scarsa luce) ma se poi non li possso utilizzare come voglio io.....

roccia1234
03-09-2012, 15:35
Scusa, roccia, ma le macro non si fanno col diaframma aperto? per sfocare lo sfondo.
Sorry per la domanda niubbia ma non mi sono mai cimentato con le macro (a parte quelle di Excel :sofico: )

In macro si chiude il diaframma il più possibile, diffrazione permettendo, il motivo è presto detto: a quelle distanze e con i sensori da reflex (aps o ff), la profondità di campo è ridicolmente piccola, in altre parole potresti avere a fuoco l'occhio destro della libellula ma non il sinistro (esempio a caso). Si chiude il diaframma per avere più profondità di campo possibile, infatti scattare macro chiudendo a f/11 o f/16 è normale.

Per avere qualche numero:
http://www.dofmaster.com/dofjs.html

Prova ad impostare 105mm di focale (tipico di molti vetri macro), corpo macchina aps che preferisci, diaframma f/11 e 50cm di distanza dal soggetto. Avrai una pdc di meno di 1 cm (mettendo la D90 ottengo 0,81cm di pdc, 8,1mm), in altre parole, anche chiudendo a f/11 per avere la libellula tutta a fuoco, devi prenderla esattamente di lato.
Aprendo a f/2.8 delle stesse condizioni avrei solo 2mm di pdc.
Non ti preoccupare per lo sfocato in macro: viene fuori anche se non vuoi :D .


è porpio il tipo do risposte che volevo avere: esaustive e fatte da persone competenti :)
quindi una bridge potrebbe avere un rapporto superiore ad una reflex?
wow ! ma non penso sia il mio caso, perchè a vedere certe foto sul web non mi sembra di arrivare a tanto
ma il RR 1:1 come lo calcolo? dovrei stamapr la foto e fare un raffronto ? o lo posso intuire dalla foto al 100% sullo schermo del pc?
comunque penso d'aver capito di cosa si tratta, in fonso dipende dal tipo di obiettivo nel senso del calcol odella corsa del fuoco, cercherò sul web qualche esempio (quei disegni di obiettivi in 'sezione' con tutte le lenti a vista).
ad ogni modo il macro a me piace non solo per fiori e insetti (che di fatto non fotografo mai) ma per la qualità del dettaglio: se per es faccio un ritratto in macro e uno in non-macro, occupando la stessa porzione di schermo, il macro mi sembra avere più dettaglio, per es la porosità della pelle che con il non-macro risulta quasi uniforme


tornando all'esposizione io ragiono in modo opposto: sulla mia bridge in P, S e A l'ISO è automatico (o almeno semi-automatico perchè noto che spesso lo modifica, anche se di poco), mentre in M lo posso decidere io (ma forse alcune volte lo modifica anche in M)
è stupefacente pensare che in una reflex sia il contrario
per es io sono tentato dalle pentax perchè so che hanno un 'ottima resa anche agli alti ISO (mi piaciono le foto in condizioni di scarsa luce) ma se poi non li possso utilizzare come voglio io.....

Sulle reflex c'è l'opzione auto iso, se la abiliti regola in automatico gli iso (secondo alcuni parametri da te impostabili), altrimenti, disabilitandola, gli iso li regoli solo ed esclusivamente te, non c'è alcuna modifica da parte della macchina (e vorrei ben vedere... se voglio scattare a 200 iso, la macchina mica deve partire per la tangente e decidere di scattare a 400 iso). Questo in A S M e P.

Auto iso da anche questa possibilità (mi autoquoto):
Aggiungo che le nikon (magari anche le canon, non saprei) hanno possibilità di poter utilizzare auto iso congiuntamente ad M. Il risultato è una simpatica modalità (TAv sulle pentax) in cui tu imposti direttamente tempo di scatto ed apertura con le due ghiere, e la macchina regola gli iso di conseguenza. Imho in certe occasioni è comodissima, alla fine la sensibilità iso si regola per avere un certo tempo di scatto (in A) o per avere un'apertura legittima in S (non posso selezionare f/1.8 su un 18-55). Quindi... perchè non regolare direttamente apertura e tempo e lasciare gli iso alla macchina?

Per il rapporto di riproduzione, si arriva all'1:1 quando un'oggetto di 1cm nella realtà è grande 1cm anche nell'immagine che viene inviata al sensore dalla lente.
Ad esempio so di essere all'1:1 quando un francobollo di 24x16mm riempie esattamente il fotogramma che gli sto scattando con il mio sensore aps-c (di dimensioni, appunto, 24x16mm)

M@n
03-09-2012, 15:47
Grazie, roccia :)

jakij
03-09-2012, 16:45
avendo io un sensore 1/2.33 dovrei arrivare a fare calcoli talmente minimi che sarebbe impossibile capire il rapporto,

dovrei mettermi lì con il righello (anche se non conosco la misura dei lati, ma siamo intorno ai 5 o 6 mm)....

e mi pareva strana la storia deli ISO, figuriamoci se non c'era un tutto manuale!


cmque grazie ancora, adesso l'argomento mi è più chiaro

PaEMa
03-09-2012, 20:44
riguardo alle modalità di esposizione, io ho cominciato con una bridge per imparare l'M, ma anche P, A e S li uso a seconda dei casi.
certo che con una DSLR usare l'A forse ha più senso in quanto con una messa a fuoco del genere ha più senso ricercare e regolare certi tipi di effetto
io comunque non capisco che senso ha avere una reflex ed usare poco il M: spendere un sacco di denaro sfruttando una minima parte dell'oggetto è una cosa che non capisco
e poi avere la barra dell'esposimetro sempre al centro non fa per me ....

io ti dico la mia, anche se credo che gli altri utenti ti avranno risposto meglio di me.
Chi vuole comprare una reflex non lo deve fare solo perchè ha funzioni più "fighe" o perchè ha l'impressione di gestire tutto mentre fai una foto. Sicuramente ha poco senso usare una reflex usando solo la modalità auto. Ma fidati che l'impostare iso, tempi e diaframma è solamente la minima parte del "fare" una foto. Innanzi tutto la cosa più importante è avere un buon obbiettivo (e purtroppo io l'ho capito un pò tardi...), che non per forza deve essere lungo 1 metro (ricordati, non è importante la lunghezza ma come lo sai usare :D) avere diecimila bottoni e deve dare l'impressione che sei un fotografo. Poi viene la post produzione e partire già dai file RAW è sicuramente un grande vantaggio rispetto ai jpeg, perchè hai la possibilità di fare dei cambiamente molto netti anche senza photoshop.
Quindi se è inutile usare la modalità M, quando puoi avere lo stesso effetto con modalità semiauto (perchè alla fine è così, anzi riesci a cogliere molti più attimi senza pensare a dover regolare ogni istante tempi e diaframma ad ogni minimo cambiamento di inquadratura) che senza ha?
Fidati, la modalità M la devi usare solamente quando hai la necessità di regolare diaframma e tempi (per avere l'effetto voluto)allo stesso tempo cosa che capita raramente.

Chelidon
03-09-2012, 20:48
Ti faccio un esempio in modo sia più chiaro: se con la bridge in macro fotografi un fiore di diametro 8mm in modo che riempia il fotogramma, per te sarebbe la stessa cosa vedere la stessa foto fatta con un obiettivo macro su reflex. :eh:

Ma nella realtà le cose non sono per niente uguali per il RR: nel primo caso il sensore da 1/2.33 ti richiede un più modesto RR di circa 1:2 (RR=0,58 ad esser precisi), nel caso della reflex invece ti servirebbe avere una lente con RR 2:1 (gli obiettivi macro comuni arrivano massimo a RR 1:1, quindi servirebbero altre tecniche da regime macro avanzato).

Questo semplicemente perché tu stai considerando due foto stampate grandi uguali, ma provenienti da due sensori di dimensioni diverse: quello della bridge ha i lati circa 4 volte più corti e quindi richiede RR meno elevati per riempire il fotogramma con lo stesso oggetto, perché è come se fosse ritagliato nell'altro. Lo svantaggio è ovviamente quello che a parità di stampa cioè considerando gli stessi Mpx, hai nel caso della bridge la foto fatta con un sensore ultradenso con i soliti svantaggi noti, mentre nel caso della reflex il sensore è migliore ma richiede anche un'ottica più affinata e costosa rispetto all'altro.

Comunque basta fare la foto a un righello e sapere le dimensioni del sensore per determinare RR: è più facile sperimentalmente che calcolarlo a priori teoricamente in base alla lente e alla distanza. :sofico:

jakij
04-09-2012, 11:54
bene, mi piacciono questi thread in cui si parla di una cosa senza divagare troppo (anche se ogni tanto la voglia c'è) e si riescono ad ottenere le risposte che si vogliono da persone che sono competenti.
ora so che la funzione macro sulla reflex è una mezza bufala !
io in realtà una reflex vorrei farmela, per ora ho scelto una bridge perchè mi interessa lo zoom molto spinto. per motivi di budget arriverò alla reflex l'anno prossimo, probabilmente in estate o natale. a vedre in giro penso che oggi come oggi prenderei un canon 600D o una pentax (nikon la escludo perchè non riesco a capire com'è strutturata la gamma, le sigle delle singole marche sono un pò confuse). comunque comincio a interessarmi con un pò di anticipo e per ora ho capito che per la macro è quasi meglio la mia lumix.
poi di avere una macchina fighetta poco mi interessa e sinceramente sono sempre basito nel vedere quante reflex girano per le strade in mano anche a molti giovani che secondo se le prendono proprio per fare i fighetti.

tornando alle esposizioni, io in genere quando esco di casa prendo subito un oggetto al sole e lo fotografo, da lì' mi prendo le impostazioni utili che in qualunque momento successivo potrebbero andarmi bene , poi la massimo cambio il bilanciamento del bianco (tra l'ltro di recente mi son reso conto che il mio AWB rende benissimo e lo uso ormai fisso).
tutto sommato anche mettendo in P ogni tanto bisogna cambiare ISO e compensazione con +/-, quindi bisogna sempre smanettare un pò

@chelidon: hmmmmmmmm su queste formulette mi perdo un pò
reflex e bridge dovrebbero essere uguali a parità di RR, anchese con diversi fattori crop, no?

jakij
05-09-2012, 15:32
ieri sera ho fatto qualche prova fotografando un pupazzetto molto piccolo, tipo quelli che si trovano nell'ovetto kinder.
ho cercato di riempire lo schermo alla stessa maniera, con zoom prima e con macro poi.
la differenza, netta, sta nel dettglio e nitidezza che offre la macro.

in più ho utilizzato anche la funzione MacroZoom presente sulla mia camera: di fatto mantiene fissa la messa a fuoco minima e fa uno zoom digitale 3x. anche in questo caso il risultato è stato soddisfacente.

purtroppo non avevo a disposizione un righello per la misurazione del rapporto RR.
poi come devo fare: con messa a fuoco al minimo faccio una foto del righello che copra la diagonale?

Chelidon
07-09-2012, 10:09
Se ho capito bene tu hai fatto una foto in macro (che si attiva solo a focali corte, tradotto per te "senza zoom") e poi l'hai rifatta con lo zoom a fine corsa (più propriamente a focali lunghe). Allora il fatto che trovi peggiore la seconda è semplicemente perché quel tuo zoom privilegia le focali corte e peggiora qualitativamente sul lungo.
Ciò non vuol dire che nella macro non si possano usare indistintamente entrambi gli approcci ovvero un macro con focale corta o uno con focale lunga (ovviamente con due lenti diversamente ottimizzate e inoltre ovviamente quello più lungo avrà una distanza minima di fuoco molto più lunga del primo pure a pari RR), anzi ci sono delle differenze che possono risultare utili con l'uno o l'altro. Semplicemente la tua bridge può mettere a fuoco da vicino meglio con la focale corta (di norma così su tutte le compatte) e allora il macro si disattiva a focali più lunghe perché non riece più a mettere a fuoco sufficentemente vicino da restare a "ingrandimenti macro" o se lo fa l'immagine resta sfocata perché sei troppo vicino.

Qualsiasi funzione di zoom digitale non ti dà dettaglio in più perché è in realtà un'interpolazione, cioè è come aumentare i Mpx di una foto con un software..
Sono quindi cose superflue da utilizzare (se proprio uno vuole lo fa su computer e comunque pure lì non è molto utile aumentare il peso di un'immagine, visto che il dettaglio non aumenta e sarebbe com fare lo zoom di una foto mentre si visualizza..)
Se un giorno arriverai alla reflex fallo dopo aver letto varie guide e capito un po' i "termini tecnici" perché sicuramente saprai meglio capire e usare lo strumento (farai a tempo comunque ad appassionarti usando la bridge). ;)
hmmmmmmmm su queste formulette mi perdo un pò reflex e bridge dovrebbero essere uguali a parità di RR, anchese con diversi fattori crop, no?
No, a parità di RR avresti con una bridge una foto molto più ingrandita semplicemente perché il sensore è più piccolo.
Non sono chissà che formulette, ho semplicemente usato la definizione di RR che è il rapporto fra la dimensione dell'oggetto reale e la dimensione che occupa proiettato sul sensore: se hai un 1/2.33" il lato corto misura 4,6mm mentre su una reflex-aps circa 16mm, quindi è banale che se vuoi riempire il lato corto della foto con lo stesso oggetto il RR sarà ben diverso (esempio di prima). Questo perché RR non è quello che molta genta "considera ingrandimento", ma solo un rapporto ottico fra reale/immagine: si perde la relazione, in un certo senso, anche perché le foto non si stampano, ovviamente, con le dimensioni del sensore.

Ricapitolando per misurare il tuo RR operativamente scatti la foto a un righello disposto in modo da misurarti un lato noto della foto (o quello lungo o quello corto) e poi devi sapere le dimensioni del tuo sensore (lato lungo x lato corto in genere, la diagonale di solito non è fornita esplicitamente) per fare il rapporto ovviamente. Tutto qui.

jakij
10-09-2012, 10:18
si, ho fatto come dici.
in effetti la mia funzione AF Macro (che è quel che io chiamo macro) ha anche lo zoom, ed è pure piutto sto lungo, in generale penso che la funzione macro dia più dettaglio, ma dovrei fare una prova specifica, non appena avrò tempo.

ieri invece ho fotogafato il rghello, con funzione macro a messa fuoco minina (1cm con focale 4,5mm o 25mm equivalenti), perlomeno avevo proprio l'obiettivo appoggiato al righello, più di così non potevo fare.
il risultato è che ho preso quasi 5cm di righello, quindi ho un rapporto esageratamente alto, no? :rolleyes:

Chelidon
12-09-2012, 17:11
Mi sembra molto strano che alla minima focale (cioè 4,5mm della tua bridge) e a quella distanza così ridotta riempi il fotogramma con 5cm saranno semmai 5mm. Nel caso li avessi sul lato lungo e il sensore fosse da 1/2.3" (6,2x4,6 mm) allora ottieni circa RR = 5mm / 6,2mm = 0,81 che si può riscrivere anche come 1:1,23 così da notare che è alto e sei poco sotto a quello dei macro per reflex (hanno di solito massimo RR 1:1). Però come già ti dicevo con quelli e quel RR non vedresti un particolare di 5mm ma di 24mm.. ;)

Sul discorso del "più dettaglio" non capisco molto cosa intendi: ovvio che se ingrandisci di più (e te lo permette la distanza corta di messa a fuoco, abilitata dalla funzione macro) vedi più dettaglio ma è lapalissiano. :p

jakij
14-09-2012, 13:13
ti assicuro che è così: sono ancora in grado di leggere mm e cm su un righello
eheheh
anche io sono rimasto abbastanza stupito
poi se riesco a capire come si fa a caricare delle foto qui magari ti faccio vedere. ma è così.

per il dettaglio ...
vediamo se riesco a farmi capire: un esempio potrebbe essere un tessuto lavorato, con manglie finissime.
con l'obittivo macro riesco a vedere molto nel dettaglio le maglie che si incrociano, con il non-macro anche se con zoom spinto, un pò di quel dettaglio si perde
non so se mi sono spiegato bene !

Chelidon
14-09-2012, 20:47
Può anche darsi...
Se vuoi mettere foto le devi caricare su siti esterni e mettere il link

Probabilmente a tele spinto (tradotto: con lo zoom al massimo ma non in macro) l'ottica è più scadente che col grandangolo a distanza ravvicinata (tradotto con lo zoom al minimo e il macro).

Ma non è la funzione a fare il macro, solo la distanza ridotta di messa a fuoco che rende possibile l'ingrandimento.

jakij
17-09-2012, 08:48
ciao
forse ho capito dov'è l'errore del ragionamento.
cominicamo dalla messa a fuoco: se la minima è a 1cm mi chiedo: 1cm da dove? dlla lente esterna, dalla parte dell'obbiettivo che si occupa della macro, dal piano focale o dal sensore????
io parto dal fatto che sia 1cm dalla lente esterna, altrimenti il mio ragionamento cade.

dunque: sul tappo dell'obiettivo della mia macchina c'è scritto 52mm e penso che si riferisca alla filettatura per inserimento di filtri etc, quindi 52mm = 5.2 cm

se arrivo praticamente a toccare il righello con l'obiettivo devo considerare questa misura della filettatura e aggiungere almeno l'allargamento dovuto al cono d'angolo che si forma tra la lente e il righello, quindi più o meno nella realtà il righello è di fronte alla lente per almeno 5.2cm più qualcosina.
per avere un RR 1:1 dovrei essere su quei valori e infatti a me è venuta una cifra intorno ai 5.5cm , può significare che ho un RR vicino a 1:1 , magari un pò (non troppo) di più.
secondo me la misura del sensore c'entra relativamente: se il righello nella realtà è 5.5cm non posso pretendere che dventi 2.6mm per far piacere al sensore ...

Chelidon
17-09-2012, 21:21
Ovvio che 1cm sia dalla lente, altrimenti dove ce lo fai stare 1cm? :p
Infatti sulle compatte intendono di solito la distanza dalla lente frontale cioè la cosiddetta distanza di lavoro, mentre per le ottiche (intendo quelle che si montano, ovviamente per reflex) in genere è indicata dal piano-sensore se non specificato il termine precedente. ;)


dunque: sul tappo dell'obiettivo della mia macchina c'è scritto 52mm e penso che si riferisca alla filettatura per inserimento di filtri etc, quindi 52mm = 5.2 cm
:mbe: Che c'entra?!! Cosa ti importa quale filettatura abbia l'obiettivo per montare i filtri! :wtf: Guarda che mica inquadri 5cm perché te lo scrivono.
Non partire per la tangente: leggi cosa scrivo e se non capisci chiedi o rileggi. :)


secondo me la misura del sensore c'entra relativamente: se il righello nella realtà è 5.5cm non posso pretendere che dventi 2.6mm per far piacere al sensore ...
Ma hai letto quello che ti avevo detto:

devi fare una foto al righello alla distanza per cui scegli di determinare RR (nel tuo caso metti il righello a poco più di 1 cm davanti la lente)
ottenuto lo scatto lo apri e guardi il lato lungo (o corto) quanti mm ti ha fotografato
dividi quel numero per la dimensione effettiva del lato lungo (ti avevo facilitato dicendoti le dimesioni del tuo sensore da 1/2.3")
l'inverso del risultato è RR: esempio se ti risulta 2 il RR=1:2! Capito?

Il rapporto di riproduzione (http://www.nadir.it/ob-fot_grande/macro-in-gf/macro-in-gf.htm) è definito otticamente come il rapporto fra la dimensione dell'oggetto e la sua proiezione ottica sul piano a fuoco (cioè per la fotocamera, sul sensore, per quello ti serve la sua dimensione come riferimento, perché non puoi staccare l'ottica e metterti a misurare cosa proietta) e quello è il modo per calcolarlo, fidati hai sbagliato! ;)

Comunque anche quando saprai l'RR che ottieni non ti servirà a molto visto che come ti ho detto se vuoi confrontarlo ad altre foto (di reflex) cambia l'area inquadrata.

jakij
21-09-2012, 08:46
ciao, nel link che hai postato si dice che

Il valore R=1, che i francesi chiamano grandeur nature, non è legato al formato del fotogramma, ma

semplicemente alle dimensioni dell'immagine in rapporto alle dimensioni del soggetto. La corolla di un fiore del

diametro di 3 centimetri fotografata secondo il rapporto di riproduzione di 1:1 apparirà larga 3 centimetri sia su un

fotogramma 24x36 mm che su una lastra 13x18 cm.

quindi la dimensione del supporto sensibile appare del tutto relativa. se di fronte all'obbiettivo ho 5 cm di righello, l'1:1 mi deve rendere 5cm sulla foto, indipendentemente dalla misura del sensore.

cmque, tornando al mio primo post: di recente ho avuto tra le mani una reflex e ho notato che , senza obiettivo macro, mettendo la funzione macro qualcosa cambia (range di messa a fuoco e maggior apertura diaframma)

Chelidon
21-09-2012, 19:35
Appunto! Solo che quella che chiami "5cm sulla foto" (loro non dicono così facci caso) sono le dimensioni della proiezione dell'immagine ottica e per conoscerle devi avere un riferimento: le dimensioni del sensore ti servono appunto per sapere quanto "copriva" l'immagine proiettata.
Proprio per questa ragione avere RR=1 sul 24x36 sembrerà più ingrandito che su lastra 13x18cm se li si stampasse con lo stesso formato, è esattamente come la storia delle compatte che "ingrandiscono di più a parità di RR", come cercavo di farti intuire l'ingrandimento lo fai in fase di stampa quando li confronti con uno stesso formato..

Invece te sbagli se scrivi "5cm sulla foto" perché appunto le dimensioni di una foto stampata non sono fissate ma relative: una foto la puoi stampare in un formato grande quanto un francobollo oppure quanto un cartellone pubblicitario e allora spiegami qual'è la dimensione dell'immagine secondo questo ragionamento... ;)