View Full Version : Il cervello umano
Giant Lizard
30-08-2012, 01:50
Da un punto di vista scientifico, sarebbe possibile mantenere in vita, con tutte le sue funzioni, un cervello umano, artificialmente?
Di cosa ha bisogno il cervello per funzionare correttamente e perché non sarebbe possibile dargli le stesse cose senza un corpo umano?
RaouL_BennetH
30-08-2012, 23:27
Credo semplicemente perchè il suo sistema di base(ricezione ed invio in risposta a determinati stimoli) non possa esistere in assenza di tutti gli elementi (recettori, neuroni etc..) per i quali e con i quali si è e si sta evolvendo.
In assenza di un 'corpo' e dei suoi mezzi di contatto e interpretazione per il mondo esterno, tutta una serie di stimoli e di segnali riuscirebbe ad interpretarli lo stesso ?
Magari è possibile mantenere un cervello umano in vita, ma senza gli stimoli necessari probabilmente perderebbe la quasi totalità delle sue funzioni.
Giant Lizard
31-08-2012, 11:46
Credo semplicemente perchè il suo sistema di base(ricezione ed invio in risposta a determinati stimoli) non possa esistere in assenza di tutti gli elementi (recettori, neuroni etc..) per i quali e con i quali si è e si sta evolvendo.
In assenza di un 'corpo' e dei suoi mezzi di contatto e interpretazione per il mondo esterno, tutta una serie di stimoli e di segnali riuscirebbe ad interpretarli lo stesso ?
Magari è possibile mantenere un cervello umano in vita, ma senza gli stimoli necessari probabilmente perderebbe la quasi totalità delle sue funzioni.
bè, riuscire a tenerlo in vita credo sarebbe già un grosso passo avanti, poi si studierebbe come farlo funzionare artificialmente :)
ad esempio, perché non si possono collegare impianti artificiali che emulino gli organi umani ai quali il cervello è collegato?
il sistema nervoso è un apparato estremamente sofisticato e complesso, tutt'ora non lo conosciamo bene.. è l'apparato animale più complesso e difficile che esista e di cui abbiamo meno informazioni.
Sono già in ricerca calcolatori basati su sistemi organici ma penso che la strada sia ancora molto lunga
sbudellaman
31-08-2012, 12:52
Penso che il problema sia di ricreare i vari circuiti sanguigni che troviamo nella testa e permettono di vascolarizzare per bene il cervello... in più una "protezione" con l'esterno (noi abbiamo le meningi) che sia sterile e si adatti bene (il cervello è sensibilissimo a "infezioni").
Per il resto ho visto video di vecchissimi esperimenti in cui tenevano in vita la testa mozzata di un cane... non è la stessa cosa, però...
Secondo me è fattibile, ma per questioni etiche ovviamente non lo fanno (o almeno non lo fanno sapere).
Giant Lizard
31-08-2012, 13:20
ok, ora, suonerà un po' come fantascientifico ma: una volta riusciti a far rimanere in vita un cervello umano, completo delle sue funzioni, e magari anche trovato un modo per non farlo invecchiare mai (so che stanno già studiando come non far invecchiare le cellule), cos'altro ci impedirebbe la sostituzione del nostro corpo umano, con uno artificiale?
Umanamente parlando, "noi" siamo dentro al cervello, quindi se anche il cervello cambiasse "casa", noi continueremmo ad esistere. Se avessimo un corpo artificiale comandato dal nostro cervello, non sarebbe una possibile strada per l'immortalità che tutti ricerchiamo?
Charonte
31-08-2012, 17:54
bisogna vedere se riesci a risvegliarti
Giant Lizard
31-08-2012, 18:26
bisogna vedere se riesci a risvegliarti
in che senso? Dopo un eventuale trapianto?
sbudellaman
31-08-2012, 19:03
ok, ora, suonerà un po' come fantascientifico ma: una volta riusciti a far rimanere in vita un cervello umano, completo delle sue funzioni, e magari anche trovato un modo per non farlo invecchiare mai (so che stanno già studiando come non far invecchiare le cellule), cos'altro ci impedirebbe la sostituzione del nostro corpo umano, con uno artificiale?
Umanamente parlando, "noi" siamo dentro al cervello, quindi se anche il cervello cambiasse "casa", noi continueremmo ad esistere. Se avessimo un corpo artificiale comandato dal nostro cervello, non sarebbe una possibile strada per l'immortalità che tutti ricerchiamo?
Anche il cervello invecchia. A partire dai 30-40 anni inizia un processo definito apoptosi per cui poche cellule alla volta vanno incontro a morte cellulare programmata. All'inizio è lentissimo, ma dai 60-70 anni in poi diventa consistente. Si stima che a 75 anni il cervello ha perso fino al 10% del suo peso, e fino al 20% del suo rifornimento di sangue. Ed ecco che piano piano inizi a rincoglionire. Quindi alla fine moriresti lo stesso perchè muore il cervello che hai messo nel corpo artificiale.
Comunque se ne parla almeno da 20 anni. La soluzione è trasferire tutte le informazioni contenute nel cervello all'interno di un super-computer in grado di sostituire le funzioni nervose.
Ma a quel punto ci si chiede... con questa operazione, si trasferisce anche la nostra coscienza ? Per meglio spiegare, dove "saremo" noi, nel cervello destinato a morire (da cui abbiamo attinto le informazioni) o nel super-computer ? Forse uccidendo gradualmente il cervello durante il processo, si trasferirà anche la nostra coscienza? E cos'è la coscienza?
Parte di queste risposte però potrà saperle solo chi effettua l'operazione... se trasferisci il sapere di "Giuseppe" nel super-computer, e chiedi al calcolatore se lui è Giuseppe oppure no, quest'ultimo risponderà di "si"... ma sarà perchè realmente la coscienza si è trasferita oppure sarà solo una risposta elaborata dal computer in base alle informazioni che possiede?
Sicuramente non sono stato chiaro... spesso questa cosa non riesco a spiegarla, non so perchè, ma forse sono io che ragiono in modo errato.
Tra l'altro qui iniziamo ad entrare in un altro ambito...
Charonte
31-08-2012, 19:22
Anche il cervello invecchia. A partire dai 30-40 anni inizia un processo definito apoptosi per cui poche cellule alla volta vanno incontro a morte cellulare programmata. All'inizio è lentissimo, ma dai 60-70 anni in poi diventa consistente. Si stima che a 75 anni il cervello ha perso fino al 10% del suo peso, e fino al 20% del suo rifornimento di sangue. Ed ecco che piano piano inizi a rincoglionire. Quindi alla fine moriresti lo stesso perchè muore il cervello che hai messo nel corpo artificiale.
Comunque se ne parla almeno da 20 anni. La soluzione è trasferire tutte le informazioni contenute nel cervello all'interno di un super-computer in grado di sostituire le funzioni nervose.
Ma a quel punto ci si chiede... con questa operazione, si trasferisce anche la nostra coscienza ? Per meglio spiegare, dove "saremo" noi, nel cervello destinato a morire (da cui abbiamo attinto le informazioni) o nel super-computer ? Forse uccidendo gradualmente il cervello durante il processo, si trasferirà anche la nostra coscienza? E cos'è la coscienza?
Parte di queste risposte però potrà saperle solo chi effettua l'operazione... se trasferisci il sapere di "Giuseppe" nel super-computer, e chiedi al calcolatore se lui è Giuseppe oppure no, quest'ultimo risponderà di "si"... ma sarà perchè realmente la coscienza si è trasferita oppure sarà solo una risposta elaborata dal computer in base alle informazioni che possiede?
Sicuramente non sono stato chiaro... spesso questa cosa non riesco a spiegarla, non so perchè, ma forse sono io che ragiono in modo errato.
Tra l'altro qui iniziamo ad entrare in un altro ambito...
infatti... secondo me la cosa primaria è bloccare l'invecchiamento cellulare, è li che bisognerebbe lavorare.
e facendo cosi non hai nemmeno bisogno di ambiare corpo, sei gia immortale biologicamente
se vai sotot un tir muori comunque però
*sasha ITALIA*
31-08-2012, 19:33
Anche il cervello invecchia. A partire dai 30-40 anni inizia un processo definito apoptosi per cui poche cellule alla volta vanno incontro a morte cellulare programmata. All'inizio è lentissimo, ma dai 60-70 anni in poi diventa consistente. Si stima che a 75 anni il cervello ha perso fino al 10% del suo peso, e fino al 20% del suo rifornimento di sangue. Ed ecco che piano piano inizi a rincoglionire. Quindi alla fine moriresti lo stesso perchè muore il cervello che hai messo nel corpo artificiale.
Comunque se ne parla almeno da 20 anni. La soluzione è trasferire tutte le informazioni contenute nel cervello all'interno di un super-computer in grado di sostituire le funzioni nervose.
Ma a quel punto ci si chiede... con questa operazione, si trasferisce anche la nostra coscienza ? Per meglio spiegare, dove "saremo" noi, nel cervello destinato a morire (da cui abbiamo attinto le informazioni) o nel super-computer ? Forse uccidendo gradualmente il cervello durante il processo, si trasferirà anche la nostra coscienza? E cos'è la coscienza?
Parte di queste risposte però potrà saperle solo chi effettua l'operazione... se trasferisci il sapere di "Giuseppe" nel super-computer, e chiedi al calcolatore se lui è Giuseppe oppure no, quest'ultimo risponderà di "si"... ma sarà perchè realmente la coscienza si è trasferita oppure sarà solo una risposta elaborata dal computer in base alle informazioni che possiede?
Sicuramente non sono stato chiaro... spesso questa cosa non riesco a spiegarla, non so perchè, ma forse sono io che ragiono in modo errato.
Tra l'altro qui iniziamo ad entrare in un altro ambito...
esatto..
per come la vedo io siamo un insieme di stimoli nervosi che compongono il nostro carattere, usi, abilità e ricordi.
Se fosse possibile "copiare" i dati in una macchina in grado di emulare il corpo umano (o in un altro corpo biologico) la copia affermerebbe di essere l'originale mentre di fatto l'originale sarebbe morto.
sbudellaman
31-08-2012, 20:26
esatto..
per come la vedo io siamo un insieme di stimoli nervosi che compongono il nostro carattere, usi, abilità e ricordi.
Se fosse possibile "copiare" i dati in una macchina in grado di emulare il corpo umano (o in un altro corpo biologico) la copia affermerebbe di essere l'originale mentre di fatto l'originale sarebbe morto.
già, ma c'è una contraddizione... tu dici che la coscienza è una serie di stimoli nervosi... però se così fosse allora la coscienza dovrebbe essere replicabile e trasferibile, così come puoi copiare i dati da un cd all'altro.
Gli stimoli nervosi servono per creare quei "calcoli" logici un po' come avviene nei transistor di un computer... allora che succede se prima della tua morte, per salvarti, prendiamo le informazioni del tuo cervello facendo "un cut and past" e le inseriamo in un pc di eguale capacità di calcolo (oppure se preferisci, in un altro cervello "vuoto") ? Tu "sarai" quel computer/cervello-nuovo, ti risveglierai lì dentro ? O sarà solo una falsa copia di te?
Tu dici di propendere per l'ultima ipotesi, "di fatto l'originale sarebbe morto"... ma a livello scientifico, se siamo solo una serie di stimoli nervosi (nient'altro che DATI in forma organica) allora se trasferisci tali dati trasferisci te stesso... provate a spiegare questo :asd:
Giant Lizard
31-08-2012, 20:54
Anche il cervello invecchia. A partire dai 30-40 anni inizia un processo definito apoptosi per cui poche cellule alla volta vanno incontro a morte cellulare programmata. All'inizio è lentissimo, ma dai 60-70 anni in poi diventa consistente. Si stima che a 75 anni il cervello ha perso fino al 10% del suo peso, e fino al 20% del suo rifornimento di sangue. Ed ecco che piano piano inizi a rincoglionire. Quindi alla fine moriresti lo stesso perchè muore il cervello che hai messo nel corpo artificiale.
Comunque se ne parla almeno da 20 anni. La soluzione è trasferire tutte le informazioni contenute nel cervello all'interno di un super-computer in grado di sostituire le funzioni nervose.
Ma a quel punto ci si chiede... con questa operazione, si trasferisce anche la nostra coscienza ? Per meglio spiegare, dove "saremo" noi, nel cervello destinato a morire (da cui abbiamo attinto le informazioni) o nel super-computer ? Forse uccidendo gradualmente il cervello durante il processo, si trasferirà anche la nostra coscienza? E cos'è la coscienza?
Parte di queste risposte però potrà saperle solo chi effettua l'operazione... se trasferisci il sapere di "Giuseppe" nel super-computer, e chiedi al calcolatore se lui è Giuseppe oppure no, quest'ultimo risponderà di "si"... ma sarà perchè realmente la coscienza si è trasferita oppure sarà solo una risposta elaborata dal computer in base alle informazioni che possiede?
Sicuramente non sono stato chiaro... spesso questa cosa non riesco a spiegarla, non so perchè, ma forse sono io che ragiono in modo errato.
Tra l'altro qui iniziamo ad entrare in un altro ambito...
No, è chiarissimo invece, è quello che probabilmente pensiamo tutti. Per questo parlavo di tenere in vita il cervello e non di spostarne semplicemente i dati.
Voglio dire, se anche copiassi tutte le informazioni del mio cervello in un altro dispositivo, creerei solo un mio "clone", ma io sarei morto. E quindi la cosa non mi interessa più. Il mio clone potrà pure essere immortale, ma io per farlo diventare tale sarei morto.
La strada da seguire secondo me è quella di mantenere in vita il cervello, così com'è. Possiamo sostituire tutti i nostri organi senza problemi, ma il cervello è ciò che siamo noi, quindi è l'unica parte che deve rimanere tale e quale.
Per quanto riguarda l'invecchiamento, come ho già scritto, avevo letto che stavano studiando dei modi (e in parte avevano anche trovato delle buone strade) per ridurre o fermare l'invecchiamento delle cellule. Se ci dovessero riuscire, allora anche il cervello non invecchierebbe più, giusto?
infatti... secondo me la cosa primaria è bloccare l'invecchiamento cellulare, è li che bisognerebbe lavorare.
e facendo cosi non hai nemmeno bisogno di ambiare corpo, sei gia immortale biologicamente
se vai sotot un tir muori comunque però
ti può anche venire una malattia, un infarto, qualsiasi cosa. Per questo personalmente preferirei trasferire il mio cervello in un involucro artificiale, oltre a fermarne l'invecchiamento.
già, ma c'è una contraddizione... tu dici che la coscienza è una serie di stimoli nervosi... però se così fosse allora la coscienza dovrebbe essere replicabile e trasferibile, così come puoi copiare i dati da un cd all'altro.
Gli stimoli nervosi servono per creare quei "calcoli" logici un po' come avviene nei transistor di un computer... allora che succede se prima della tua morte, per salvarti, prendiamo le informazioni del tuo cervello facendo "un cut and past" e le inseriamo in un pc di eguale capacità di calcolo (oppure se preferisci, in un altro cervello "vuoto") ? Tu "sarai" quel computer/cervello-nuovo, ti risveglierai lì dentro ? O sarà solo una falsa copia di te?
Tu dici di propendere per l'ultima ipotesi, "di fatto l'originale sarebbe morto"... ma a livello scientifico, se siamo solo una serie di stimoli nervosi (nient'altro che DATI in forma organica) allora se trasferisci tali dati trasferisci te stesso... provate a spiegare questo :asd:
Spiegarlo oggi come oggi è impossibile, ovviamente si va solo per supposizioni. Per quanto mi riguarda, un "copia-incolla" o "taglia-incolla" dei dati di un cervello, significa creare un nuovo individuo, non mantenere lo stesso, che quindi morirà.
E' esattamente come un file creato su un computer. Se fai copia-incolla, il computer te ne crea una copia identica. Se fai taglia-incolla, molti non lo sanno (io l'ho studiato in informatica), il computer te ne crea una copia identica e poi ti cancella il file originale. Ma io, in quanto file originale, vorrei continuare a vivere :D
...cut... se trasferisci il sapere di "Giuseppe" nel super-computer, e chiedi al calcolatore se lui è Giuseppe oppure no, quest'ultimo risponderà di "si"...
un po' come il pazzo che si crede Napoleone...:p
Solo per iscrivermi
Visto che c'entra con l'argomento, consiglio di leggere gli studi di Aubrey de Grey. Molto ma molto interessanti (per me è un grande)
sbudellaman
31-08-2012, 21:51
Spiegarlo oggi come oggi è impossibile
Esatto.
Ciò che ho detto dimostra semplicemente che la definizione "coscienza"="serie di stimoli nervosi" potrebbe non essere esatta. Non è proprio possibile spiegare cosa significa "essere", provate a ragionarci in modo scientifico... è qualcosa che non ha senso, non è neanche definibile a parole ma lo percepiamo tutti, come può verificarsi un fenomeno simile?
Noi ci percepiamo come entità individuali... ma questo a livello scientifico dovrebbe essere un "effetto" generato da reazioni chimiche e processi nel cervello... è solo un illusione dunque? Eppure se si dovessero clonare i dati del vostro cervello in un computer, può la scienza assicurarvi di risvegliarvi lì dentro? A livello scientifico non ha proprio senso parlare di un "risveglio" dentro quell'altro corpo artificiale, dato che l'essere è solo un effetto illusorio.
C'è davvero qualcosa che sfugge ;)
Doraneko
31-08-2012, 23:16
La strada da seguire secondo me è quella di mantenere in vita il cervello, così com'è.
Perchè? :mbe:
Spiegarlo oggi come oggi è impossibile, ovviamente si va solo per supposizioni. Per quanto mi riguarda, un "copia-incolla" o "taglia-incolla" dei dati di un cervello, significa creare un nuovo individuo, non mantenere lo stesso, che quindi morirà.
Ci ha già pensato la natura a questo, si dice "riprodursi" :cool:
In pratica crei un individuo che ha diversi tratti in comune con te e gli insegni ciò che hai imparato! :read:
Anche nell'ipotesi che il cervello non invecchi mai, può anche essere che non funzioni correttamente dopo tutto quel tempo, che non riesca a concepire una vita così lunga e a gestire troppi ricordi, troppi cambiamenti per troppe volte, ecc... magari hai un cervello che è giovane ma diventi pazzo comunque.
Doraneko
31-08-2012, 23:38
Esatto.
Ciò che ho detto dimostra semplicemente che la definizione "coscienza"="serie di stimoli nervosi" potrebbe non essere esatta. Non è proprio possibile spiegare cosa significa "essere", provate a ragionarci in modo scientifico... è qualcosa che non ha senso, non è neanche definibile a parole ma lo percepiamo tutti, come può verificarsi un fenomeno simile?
Noi ci percepiamo come entità individuali... ma questo a livello scientifico dovrebbe essere un "effetto" generato da reazioni chimiche e processi nel cervello... è solo un illusione dunque? Eppure se si dovessero clonare i dati del vostro cervello in un computer, può la scienza assicurarvi di risvegliarvi lì dentro? A livello scientifico non ha proprio senso parlare di un "risveglio" dentro quell'altro corpo artificiale, dato che l'essere è solo un effetto illusorio.
C'è davvero qualcosa che sfugge ;)
Una persona è quello che è per le esperienze che ha fatto, nozioni, ricordi, ecc...tutte cose che hanno lasciato una "traccia" nel cervello.
La coscienza di una persona alla fine potrebbe essere pensata come un documento (esempio) di Word, dove uno continuamente scrive qualcosa.
Se ne faccio una copia, ovviamente copia e originale saranno uguali, l'unica cosa che differisce è com'è stato creato il contenuto fino a quel momento: in maniera "genuina" nel caso dell'originale, con un processo di copia nel secondo caso.
Perciò, fatta la copia della persona, entrambi si sentiranno di essere "originali", il vecchio lo sarà effettivamente, il nuovo si sentirà anch'esso originale ma "trasferito" in un altro corpo, tipo "Si si, ha funzionato!Sono io!" :D
sbudellaman
01-09-2012, 00:09
Una persona è quello che è per le esperienze che ha fatto, nozioni, ricordi, ecc...tutte cose che hanno lasciato una "traccia" nel cervello.
...
fatta la copia della persona, entrambi si sentiranno di essere "originali", il vecchio lo sarà effettivamente, il nuovo si sentirà anch'esso originale ma "trasferito" in un altro corpo, tipo "Si si, ha funzionato!Sono io!" :D
Percepisco una contraddizione. Se una persona è solo e soltanto la "sua esperienza" (i dati nel cervello), allora trasferendo i dati si dovrebbe trasferire anche la persona. Immagina per assurdo di poter in un unico istante:
1-trasferire questi dati da un corpo all'altro (per corpo intendo, volendo, anche qualcosa di artificiale come una macchina o un computer)
2-eliminare il cervello originale (o in alternativa i dati in esso contenuti).
Se dovessi farlo TU, pensi di svegliarti nel nuovo corpo ? Secondo quanto hai detto (la questione delle copie), NON dovrebbe accadere perchè l'originale muore... eppure hai detto anche che noi siamo le nostre esperienze (o meglio DATI memorizzati nel cervello), quindi se li trasferiamo perchè non dovresti trasferirti anche tu ?
Mi sa tanto che non siamo solo un documento di word ;)
Doraneko
01-09-2012, 12:57
Percepisco una contraddizione. Se una persona è solo e soltanto la "sua esperienza" (i dati nel cervello), allora trasferendo i dati si dovrebbe trasferire anche la persona. Immagina per assurdo di poter in un unico istante:
1-trasferire questi dati da un corpo all'altro (per corpo intendo, volendo, anche qualcosa di artificiale come una macchina o un computer)
2-eliminare il cervello originale (o in alternativa i dati in esso contenuti).
Se dovessi farlo TU, pensi di svegliarti nel nuovo corpo ? Secondo quanto hai detto (la questione delle copie), NON dovrebbe accadere perchè l'originale muore... eppure hai detto anche che noi siamo le nostre esperienze (o meglio DATI memorizzati nel cervello), quindi se li trasferiamo perchè non dovresti trasferirti anche tu ?
Mi sa tanto che non siamo solo un documento di word ;)
Mi sa che mi sono spiegato male.
Innanzi tutto diciamo che la copia viene fatta in un supporto che sappia farci qualcosa di quei dati, cioè non un mero supporto statico, bensì un altro corpo umano, un cervello artificiale, ecc...in pratica qualcosa di perfettamente funzionante.
Quando crei la copia, non è che ti risvegli nell'altro corpo, bensì succede che l'altro corpo prende coscienza di sè stesso e lo fà come se fossi tu, perchè ha il tuo bagaglio di esperienze, ricordi, ecc...di fatto hai creato un'altra persona, che però ha i tuoi ricordi, ecc...adasso parliamo di copia, se proprio si volesse uccidere l'originale potremmo parlare di trasferimento.
E comunque sarebbe un trasferimento solo da un punto di vista esterno ai fatti perchè, potendo tu avere coscienza di un corpo solo (quello di partenza), è impossibile che tu ti trasferisca realmente.La sensazione dell'avvenuto trasferimento potranno averla solo i tuoi amici, i tuoi parenti, ecc...perchè pur interagendo con la copia, avranno l'impressione di aver a che fare con te.
L'unica cosa che può essere spostata o trasferita è la materia nella dimensione spaziale, le informazioni invece no.Quando tu sposti delle informazioni lasciando fermo il loro supporto fisico, di fatto stai creando una copia da un'altra parte e distruggendo l'originale nel luogo di partenza.Col cervello è la stessa cosa, a meno chè non lo trapianti, non puoi trasferire solo le informazioni che contiene.
Tra l'altro ho dei dubbi che comunque tu possa creare una copia identica, per il semplice motivo che molto difficilmente il supporto di partenza e quello di destinazione saranno uguali.Se il tuo cervello ha determinate caratteristiche anatomiche, caratteristiche acquisite con lo sviluppo, con l'esposizione a fattori esterni (abuso di alcolici, ecc...), cioè che esulano dalle istruzioni del DNA, avrai che il cervello di destinazione elaborerà i ricordi e le nozioni in maniera differente da quello di partenza.Basta che la copia elabori un'informazione in maniera diversa perchè agisca in maniera diversa, da un'azione diversa ne deriverà un'esperienza diversa, un ricordo diverso, un modo diverso di porsi col mondo esterno/società, ecc... in pratica da poche piccole cose diverse dall'originale, ne partirebbe una reazione a catena che, oserei dire, accelererebbe esponenzialmente creando una persona diversissima da quella di partenza.
In pratica tu sei tu perchè sei fatto così, se vieni spostato in qualcosa di diverso diventi qualcun'altro.
Secondo me quello del trasferirsi in qualcos'altro è una di quelle cose sulle quali si fantastica proprio per il modo di ragionare che ha l'essere umano, cioè che se penso a qualcosa dev'essere possibile per forza.Altro esempio potrebbe essere costituito dai viaggi nel tempo.
Scrivete alla lavagna per mille volte:
"Il film 'Robocop' non è un documentario"
Giant Lizard
01-09-2012, 18:56
Perchè? :mbe:
L'ho già spiegato il perché: perché secondo me un nuovo cervello/"immagazzinatore di dati" non sarebbe la stessa cosa. L'individuo morirebbe e se ne creerebbe uno nuovo identico.
Anche nell'ipotesi che il cervello non invecchi mai, può anche essere che non funzioni correttamente dopo tutto quel tempo, che non riesca a concepire una vita così lunga e a gestire troppi ricordi, troppi cambiamenti per troppe volte, ecc... magari hai un cervello che è giovane ma diventi pazzo comunque.
Per la memoria, si, è possibile, anche se ho studiato che il cervello in automatico va a perdere determinati "dati" insignificanti mentre mantiene in un'altra zona quelli che per noi sono più importanti (come il nostro nome, i nostri genitori, ecc...), non so quanta memoria possa immagazzinare.
Scrivete alla lavagna per mille volte:
"Il film 'Robocop' non è un documentario"
e pensa che io l'ho pure presa larga, anche se l'intenzione finale era chiedere qualcosa tipo "ehi ragazzi, mi piacerebbe mettere il mio cervello dentro il corpo di un robot fighissimo e potentissimo in modo da essere eterno, che dite, se po' fa'?" :O
Però almeno proviamo a discuterne seriamente. Non vedo perché si possa parlare solo del riscaldamento globale, che tra parentesi ha pure rotto le balle.
Però almeno proviamo a discuterne seriamente. Non vedo perché si possa parlare solo del riscaldamento globale, che tra parentesi ha pure rotto le balle.
dipende da cosa intendi con "discuterne seriamente"
se per "seriamente" intendi "in termini scientifici" ha un senso, se invece per "seriamente" ti riferisci al tono ( evitare cioè battute, etc) mentre l'argomento può tranquillamente essere quanto più di fantascientifico e astratto la mente possa concepire allora, almeno imho, la discussione va aperta in un altra sezione.
La ragione è data dal fatto che se si comincia a ipotizzare come possibile qualcosa che non lo è, allora la discussione può andare avanti all'infinito senza portare da nessuna parte, e abbandonare la natura scientifica già dai primi post ( vedasi domande di parapsicologia et similia sull'identità l'anima e quant'altro ).
Tanto per fare un esempio si è passati da una discussione a carattere medico, ad una di tipo "informatico" visto che si parla di "spostare i dati".
Imho se ti interessa capire come funziona il cervello, ti converrebbe approfondire il funzionamento delle reti neurali, ed aprire una discussione su quel modello e sulle approssimazioni di un neurone vero.
Da quello poi puoi arrivare a capire dov'è immagazzinato l'IO e quant'altro.
Al contrario prenderla alla larga partendo da un tipo di tematica, e cambiare completamente strada a metà, significa aprire un thread dove ci si infila di tutto, e quindi a rischio chiusura.
Giant Lizard
02-09-2012, 10:53
dipende da cosa intendi con "discuterne seriamente"
se per "seriamente" intendi "in termini scientifici" ha un senso, se invece per "seriamente" ti riferisci al tono ( evitare cioè battute, etc) mentre l'argomento può tranquillamente essere quanto più di fantascientifico e astratto la mente possa concepire allora, almeno imho, la discussione va aperta in un altra sezione.
La ragione è data dal fatto che se si comincia a ipotizzare come possibile qualcosa che non lo è, allora la discussione può andare avanti all'infinito senza portare da nessuna parte, e abbandonare la natura scientifica già dai primi post ( vedasi domande di parapsicologia et similia sull'identità l'anima e quant'altro ).
Tanto per fare un esempio si è passati da una discussione a carattere medico, ad una di tipo "informatico" visto che si parla di "spostare i dati".
Imho se ti interessa capire come funziona il cervello, ti converrebbe approfondire il funzionamento delle reti neurali, ed aprire una discussione su quel modello e sulle approssimazioni di un neurone vero.
Da quello poi puoi arrivare a capire dov'è immagazzinato l'IO e quant'altro.
Al contrario prenderla alla larga partendo da un tipo di tematica, e cambiare completamente strada a metà, significa aprire un thread dove ci si infila di tutto, e quindi a rischio chiusura.
Si, intendevo in termini scientifici. Sicuramente voglio capire come funziona il cervello e studiarlo, ma non è questo lo scopo di questo thread. Qui volevo sapere solo quali sono gli ostacoli del mantenere in vita un cervello umano completo delle sue funzioni.
Niente informatica, parapsicologia o misticismo insomma, quello lo hanno tirato fuori gli altri, non è una mia idea :D
Dal thread si potrebbe anche arrivare a parlare del trapianto di cervello, che mi pare non sia mai stato neanche tentato, giusto?
sbudellaman
02-09-2012, 14:06
blabla...
Ma io dico, si stava così tranquilli... no, mettiamo zizzania e facciamo castrare il thread perchè non ci piace. E vabbè...
Poi non capisco che male c'è a parlare di mind uploading... se è per questo si è parlato migliaia di volte in questa sezione di intelligenza artificiale, teletrasporto ecc. che per quanto mi riguarda sono altrettanto fantascientifici. L'autore ha chiesto lungo il thread come salvaguardarci dall'immortalità, questa è una possibile risposta e magari scopriremo in futuro che è più conveniente rispetto a rendere immortali ed invincibili delle cellule organiche programmate per morire.
Ma non vado oltre... vediamo tutti di seguire il regolamento alla lettera perchè c'è Hibone a controllare. Io chiudo qui che ho meglio da fare..
dal punto di vista scientifico trapiantare un cervello (o meglio un corpo) comporterebbe la tetraplegia del paziente visto che non è possibile collegare il midollo allungato al cervello .inoltre il cervello è l'organo più delicato si degrada e perdere le suo funzioni pochissimo dopo essere separato dal corpo .
un certo prof robert white , negli anni 1970 ,fece esperimenti sia per prolungare la sopravvivenza del cervello sia per trapiantare teste di scimmia (scrivendo su di lui , Oriana Fallaci fu la prima a denunciare il problema di una bioetica nelle sperimentazioni).
ricordo di un caso ,apparso sui giornali , di un ragazzo a cui riattaccarono la testa , tagliata in un incidente stradale ,lo riporto col dubbio visto che mi chiedo come potesse sopravvivere la testa per il tempo necessario fino arrivare all ospedale e fare intervento .
Giant Lizard
02-09-2012, 15:24
dal punto di vista scientifico trapiantare un cervello (o meglio un corpo) comporterebbe la tetraplegia del paziente visto che non è possibile collegare il midollo allungato al cervello .
perché non è possibile?
perché non è possibile?
in linea generale, almeno a quanto si legge sul web, quindi da verificare, ci sono problemi che derivano dal fatto che le cicatrici ostacolano il funzionamento delle fibre nervose, in secondo luogo il numero estremamente elevato di fibre del midollo spinale rende estremamente difficile ricongiungere correttamente tutti i collegamenti nervosi.
non è possibile collegare il midollo allungato al cervello .
perché non è possibile?
Eccoti la risposta:
perché non è possibile.
In scienza si sperimenta, quindi forza, sperimenta e quando ci riesci torna quì
a scrivere.
I neuroni tranciati muoiono, e quelli del midollo spinale sono
tra i più lunghi, quindi tranci il midollo spinale ad una certa altezza, e lo
danneggi quasi tutto; i neuroni non tranciati, con i danni della ferita
che ha apertole "guaine" che lo avvolgono, si demielinizzano e muoiono
anch' essi; il fattore di crescita neuronale scoperto da Rita Levi Montalcini
fà crescere gli assoni in tute le direzioni, non solo in quella che serve per
ristabilire la connessione, quindi se lo usassi ti arriverebbero un sacco di
dolori da zone da cui normalmente non potrebbero neanche lontanamente
arrivare, e ad esse trasmetteresti segnali scorretti di contrazione muscolare;
in più per i fattori dovuti alla degenerazione innescata dalla rottura delle "guaine"
il fattore di crescita neuronale scoperto da Rita Levi Montalcini
non è applicabile alla riconnessione del midollo spinale.
Comunque diffido ad usare questa risposta di cui sopra per proseguire una
discussione alla KAZZENGER http://www.youtube.com/watch?v=0q_ElkVmC84
Usate il cervello
http://www.youtube.com/CERVELLO (http://www.youtube.com/watch?v=m7-bMBuVmHo)
prima di scrivere. (Mi immagino la risposta riferita al filmato: "Sì , ma quale?")
Oppure la prima regola dei Forum "Cercate su Internet prima di chiedere".
In sintesi concordo con Hibone.
berserkdan78
03-09-2012, 13:18
Esatto.
Ciò che ho detto dimostra semplicemente che la definizione "coscienza"="serie di stimoli nervosi" potrebbe non essere esatta. Non è proprio possibile spiegare cosa significa "essere", provate a ragionarci in modo scientifico... è qualcosa che non ha senso, non è neanche definibile a parole ma lo percepiamo tutti, come può verificarsi un fenomeno simile?
Noi ci percepiamo come entità individuali... ma questo a livello scientifico dovrebbe essere un "effetto" generato da reazioni chimiche e processi nel cervello... è solo un illusione dunque? Eppure se si dovessero clonare i dati del vostro cervello in un computer, può la scienza assicurarvi di risvegliarvi lì dentro? A livello scientifico non ha proprio senso parlare di un "risveglio" dentro quell'altro corpo artificiale, dato che l'essere è solo un effetto illusorio.
C'è davvero qualcosa che sfugge ;)
infatti e' eattamente cosi'.
la coscienza, il nostro io, e' un'illusione, un fenomeno emergente che deve la sua esistenza dalla complessità aggregata di altri fenomeni.cosi' come la vità e' data dalla complessità aggregata di una miriade di fenomeni chimici e fisici
davidecesare
03-09-2012, 15:06
interessante discussione...vi riporto la mia opinione:D
considero il cervello un semplice strumento creato dalla natura
per recepire un piano se volete "mentale" che opera ad un livello
non fisico...da solo non farebbe nulla..l'avete detto...ma vedo
o intravvedo la sua funzione come semplice ricettore e immagazzinatore di contenuti a lui stesso alieni.....fose ci
addentriamo su un percorso difficile e sconosciuto alla scienza
ma la scienza ne sa poche di cose...
ma la scienza ne sa poche di cose...
Cosa nascondi? Chi sei in realtà?
http://emoticonforum.altervista.org/_altervista_ht/faccine/paurose/26.gif
:asd:
Giant Lizard
03-09-2012, 16:11
Eccoti la risposta:
.
In scienza si sperimenta, quindi forza, sperimenta e quando ci riesci torna quì
a scrivere.
I neuroni tranciati muoiono, e quelli del midollo spinale sono
tra i più lunghi, quindi tranci il midollo spinale ad una certa altezza, e lo
danneggi quasi tutto; i neuroni non tranciati, con i danni della ferita
che ha apertole "guaine" che lo avvolgono, si demielinizzano e muoiono
anch' essi; il fattore di crescita neuronale scoperto da Rita Levi Montalcini
fà crescere gli assoni in tute le direzioni, non solo in quella che serve per
ristabilire la connessione, quindi se lo usassi ti arriverebbero un sacco di
dolori da zone da cui normalmente non potrebbero neanche lontanamente
arrivare, e ad esse trasmetteresti segnali scorretti di contrazione muscolare;
in più per i fattori dovuti alla degenerazione innescata dalla rottura delle "guaine"
il fattore di crescita neuronale scoperto da Rita Levi Montalcini
non è applicabile alla riconnessione del midollo spinale.
Comunque diffido ad usare questa risposta di cui sopra per proseguire una
discussione alla KAZZENGER http://www.youtube.com/watch?v=0q_ElkVmC84
Usate il cervello
http://www.youtube.com/CERVELLO (http://www.youtube.com/watch?v=m7-bMBuVmHo)
prima di scrivere. (Mi immagino la risposta riferita al filmato: "Sì , ma quale?")
Oppure la prima regola dei Forum "Cercate su Internet prima di chiedere".
In sintesi concordo con Hibone.
caspita, svegliato storto stamattina? :D grazie mille della spiegazione, anche se non era necessario usare quel tono.
Comunque, considerando i passi da gigante che fa la scienza, non è detto che in futuro non si possa trovare un modo per farlo senza incorrere in effetti collaterali. Se consideriamo quante cose sembravano impossibili in passato e ora sono attuabili. Pur se ora è difficile anche solo immaginare il "come".
davidecesare
03-09-2012, 16:16
Cosa nascondi? Chi sei in realtà?
http://emoticonforum.altervista.org/_altervista_ht/faccine/paurose/26.gif
:asd:
nulla da nascondere ....ho semplicemente riportato la mia
opinione :)
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