View Full Version : WD Velociraptor 1TB VS Sandisk Extreme SSD VS RAID0
Redazione di Hardware Upg
13-07-2012, 14:04
Link all'Articolo: http://www.hwupgrade.it/articoli/storage/3302/wd-velociraptor-1tb-vs-sandisk-extreme-ssd-vs-raid0_index.html
Sono molti gli appassionati combattuti fra il disco tradizionale più performante in ambito consumer e un SSD di buon livello, molto meno capiente. Oppure due "normali" dischi SATA in RAID 0. Ecco come è andata la sfida.
Click sul link per visualizzare l'articolo.
dado1979
13-07-2012, 14:24
Dai, sempre il solito discorso IMHO... la cosa migliore è avere un ssd per il s.o. e i programmi e un hd tradizionale per i dati.
MadMax of Nine
13-07-2012, 14:35
Che senso ha mettere dischi da archiving in raid 0, potevate almeno mertterli in raid 1 o 5.
Anche se ormai la soluzione migliore resta sermpre il tiering con ssd + sata/sas
Io a casa per esempio ho ssd lato clients e nas con 4 Sata raid 5 dove ci sono le cartelle condivise e Lun iscsi dedicate alle postazioni.
O semplicemente se uno ha e vuole solo 1 pc ci emtte ssd + secondo disco meccanico e ha risolto.
sbudellaman
13-07-2012, 14:43
sfida ? Ma quale sfida... gli hd meccanici vincono solo nel prezzo al gigabyte....
Paganetor
13-07-2012, 14:44
in effetti forse vale la pena affiancare un SSD non "top price" e un disco da 1 tera (magari di quelli "green"). Ovvio che poi ognuno ha le proprie esigenze, c'è gente che mette in Raid 0 gli ssd!!!
MadMax of Nine
13-07-2012, 14:52
in effetti forse vale la pena affiancare un SSD non "top price" e un disco da 1 tera (magari di quelli "green"). Ovvio che poi ognuno ha le proprie esigenze, c'è gente che mette in Raid 0 gli ssd!!!
Mttere in raid 0 gli ssd ha il suo senso (se salvi altrove), ma dischi di archiviazione in raid 0 no, hai davvero bisogno di tipo 4 TB sempre veloci ?
Per quel che mi riguarda gli hdd stanno agli ssd come le vga integrate stanno alle dedicate,
con questp voglio dire che gli ssd non sono hdd più performanti ma sono una categoria componentistica a parte, quindi non in competizione con gli hdd! La vga integrata serve al desk, la dedicata al gaming e rendering, gli hdd all'archiviazione e gli ssd a os e programmi.
Forse era più opportuno inserire nel confronto qualche test pratico (boot test, caricamento programmi/so per esempio), piuttosto che Iometer.
Cmq il vero sconfitto del confronto è il Velociraptor da 1TB, non ha davvero senso di esistere a 250-300 euro.
Vuoi perchè ci sono ssd con 5 anni di garanzia, se è questo il problema (OCZ Vertex4, Plextor M3/M3P, Intel 520).
Vuoi perchè a meno di 200 euro ci sono gli ssd 240/256GB, ed intorno ai 360 euro, i 480/512GB.
Vuoi perchè prezzo/prestazioni è sproporzionato nei confronti di un qualsiasi 1TB 7200 giri, che costa 70 euro.
E soprattutto, il Velociraptor è un "atipico" 2.5" che resta un'unità desktop e per questo soffre la concorrenza del singolo ssd, il singolo hdd 7200giri, ma soprattutto, del connubio ssd+hdd "green" (esempio 100 euro per un 128GB + 100 per un 2TB green).
il velociraptor è morto, non ha più senso di esistere (ne avevo un paio che ho riadattato per il semplice storage, per tutto il resto uso 2 ssd).
E' stato un prodotto glorioso, ma ora è fuori mercato, non lo comprerei mai per nessun motivo.
Mi sembra abbastanza imbarazzante fare ancora questi articoli riguardo gli hdd meccanici, sono morti stramorti. Tecnologia del passato.
Il loro utilizzo sarà sempre più relegato a stoccaggio di files. Quando cresceranno le capienze degli ssd, neanche più a quello.
redazione:
magari mettere anche le prestazioni del singolo barracuda sarebbe stato piu' completo.
MadMax of Nine:
si parla di 150 euro; la tua soluzione, piu' completa e piu' vicina al mio modo di pensare, sta' dai 500 ai 1000 euro.
e poi, mettere 2 dischi green in raid0 ha senso quando un disco da 4TB ti costa quanto 5 dischi da 1...
per l'affidabilita'... sinceramente ho cotto un raid0 poco tempo fa', ma era datato 8 anni.
Mparlav:
esatto, anche se io preferisco soluzioni tipo quelle citate da MadMax of Nine... quando i sistemi diventano piu' di 2 (includendo tablet o smartphone), avere un archivio sempre on line e' molto piu' comodo (e poi ai modernin NAS puoi far fare tutto, visto la potenza che hanno).
Prima volta che cedo hdd da 5.900 rpm... strano compromesso..
Verissimo.. probabile che già nell'arco di 5 anni gli hard disk meccanici diventeranno una parte molto di nicchia del mercato. Anche perché nell'ambito degli hard disk meccanici negli ultimi tempi si è formata una situazione che rende difficile un taglio di prezzi nei prossimi mesi. Per contro gli ssd sono sempre più veloci, più capienti e meno costosi (già si vede perfino qualche soluzione di SSD per storage, seppure attualmente siano pochissime, settore che negli ultimi tempi è rimasto agli HD meccanici per il miglior rapporto spazio/costo). In più rumore 0 e consumi inferiori agli hard disk. Poi in ambito tecnologico non si può mai sapere perché qualche nuovo sistema potrebbe rivitalizzare gli hard disk meccanici magari.. ma ora come ora si confrontano praticamente prodotti di epoche tecnologiche diverse
xlocusta e MadMax of Nine: sul discorso nas mi trovate d'accordo tanto più che io non sono propenso ad utilizzare il "cloud storage", sono molto tradizionalista (e diffidente) da questo punto di vista.
Ma il nas non lo includo come "prima scelta" consumer, perchè cmq ha un costo ben superiore al classico hdd storage da affiancare all'ssd, sia esso nel notebook o nel desktop.
Stupendi 5 x 2TB in raid 5 da usare per tutto e tutti i device, ma appunto saltano via 600 euro.
dirklive
13-07-2012, 17:35
Come al solito il discorso in termini assolutistici lascia il tempo che trova, interessanti e da prendere in oggetto sono i dati emersi dal test, a prescindere dalle prestazioni pure e dal portafoglio.
Mi capita spesso di assemblare pc a clienti i quali optano per un disco allo stato solido solo per far vedere quanto poco ci mette il pc ad accendersi.
Per i miei gusti, mi sarebbe piaciuto vedere un array in stripe con due dischi diversi, magari ad esempio un paio di RE4 classe entreprise ottimizzati per il raid a 7200 rpm, sicuramente il costo per Gb sarebbe stato diverso, ma probabilmente anche le prestazioni, per non parlare di MTBF.
si Mparlav, il cloud va' bene se hai piu' di un device e un po' di dati "stupidi" da perdere, oltre che una buona linea; per sicurezza e privacy preferisco il mio pc.
il discorso del NAS diventa funzionale se hai molto piu' di un solo pc;
dedicare un PC semplice a funzione di nas, o meglio serverino, non e' assolutamente da sottovalutare.
pensando all'unione di vari ecosistemi (TV, smartphone, tablet, pc , console, ma anche allarme, domotica....) avere un "punto d'incontro" e' una delle migliori soluzioni.
per la sicurezza... un cloud e' remoto, ma puo' saltare per fattori anche indipendenti dall'HW(megaupload?), i raid, se ben fatti, sono ottime soluzioni, anche se quando si rompono ci rimani male... per strana coincidenza avevo 300GB di dati sensibili(stavo sistemando appunto gli altri dischi ed ho provvisoriamente messo tutto sul raid).... ecco... quando perdi 300GB ci rimani male.
Mi sembra abbastanza strano questo articolo... chi diavolo fa un raid con due dischi da 5900 rpm? E chi compra un Velociraptor da 1 TB quando allo stesso prezzo si porta a casa un SSD da 256 GB per i programmi più un un altro HD da 2 TB per i dati, che va anche meglio?
E oltre ai test strumentali, un po' di test di uso pratico sarebbero stati più utili, perché è lì che si sente la differenza tra un SSD e i dischi meccanici, forse tranne nel caso si lavori con montaggi video, ma in tal caso si poteva provare la configurazione SSD+HD.
Io ho un ssd da 80 e 2 hdd da 500, tutti sata2,
Visto che sto programmando un sistema tutto nuovo valutavo appunto se e con cosa sostitire i 2 hdd, i nas potrebbero essere interessanti tra tele e smartphone, ma ho visto che un nas costa tolto l'hd circa 40€ (wd 2tb),
Concordo i ventaggi... Ma si fanno pagare. Va a finire che non cambio, libero spazio :asd:
A riguardo della prova che dire... Nel 2008 mi sarebbe interessata.
Gannjunior
13-07-2012, 22:08
ragazzi scusate
ma perchè scegliere quell'ssd della sandisk e non una più performante?
dato l'evidente grosso limite con la scrittura dei dati incomprimibili.
ho appena fatto il copy test di AS SSD e il mio samsung in firma e ho fatto
384 vs 124
218 vs 97
344 vs 119
valori che avrebbero allontanato decisamente di piu il velociraptor e i seagate.
quanto ai dischi tradizionali cmq le prestazioni son di tutto rispetto e nonostante il mercato sia ormai orientato alle memorie a stato solido abbiamo visto ancora importanti miglioramenti
i barracuda lp sono unità che singolarmente fanno quasi 130mb/s in lettura scrittura sequenziale tempi che facevano i velociraptor da 300gb 2 anni fa...mentre il nuovo velociraptor è capace di ben 200 mb/s...non considero le i vari 4K o i tempi di acceso dove il divario con l'ssd è troppo impari però se guardiamo i miglioramenti rispetto alla unità meccaniche tradizionali il miglioramento è stato importante..
Tasslehoff
13-07-2012, 22:58
Stupendi 5 x 2TB in raid 5 da usare per tutto e tutti i device, ma appunto saltano via 600 euro.Stupendi? :mbe:
Ottimi forse per rischiare di perdere una montagna di storage, ma per il resto mi pare la soluzione più sconclusionata che si può adottare in fatto di architetture di storage.
Anche in ambito enterprise l'array raid5 sta sparendo, aveva vagamente senso anni fa, quando per avere un array raid si dovevano usare unità costose e dalla capienza relativamente ridotta, situazioni in cui un disco in più o in meno poteva rappresentare un costo non indifferente.
Ma oggi, con la capienza dello storage attuale un array raid5 è una cosa senza senso, paurosamente lento in scrittura (a meno di dotarsi di un controller estremamente costoso, e non parlo dei soliti LSI da 4 o 500 euro...), e dipendente da un processo complesso e fragile; una tecnologia che in caso di fail di una unità e array degradato letteralmente fa sedere l'intero sistema, il tutto per quale vantaggio? Risparmiare un disco? :doh:
Di clienti ne ho girati, e ormai gli unici che configurano array raid5 lo fanno più per abitudine e scarsa informazione che per reali necessità o presunti vantaggi.
Tornando all'articolo, spero che la mia critica non sia fraintesa però onestamente non lo trovo un grande articolo.
L'intenzione può essere buona e lo storage è sicuramente un aspetto da approfondire e su cui lavorare, però che comparativa è?
Tra una unità inutile e senza senso (velociraptor), un ssd mediocre (avrebbe avuto più senso un Crucial M4 o un Samsung 830) e la più improbabile delle configurazioni raid0?
Senza contare che in rete di confronti simili se ne trovano a vagonate da un sacco di tempo...
Ma ragazzi, che vi succede? Quando ho letto l'articolo pensavo fosse una comparazione casereccia fatta come articolo di prova per un nuovo redattore che aveva in casa giusto quei dischi e nient'altro...
Quando ho visto che l'autore è uno dei più stimati e storici redattori di questa testata ci sono rimasto male.
Mi sarei aspettato qualcosa di diverso, chessò un confronto veramente approfondito tra un array raid0 di WD Black, un SSD decente e una configurazione ibrida tra un disco SATA performante (anche un velociraptor ad es) e una unità msata SSD installata sulla mainboard.
Da una testata specialistica ci si aspetta che sappia interpretare le esigenze del pubblico e le novità da approfondire, non un articolo basato su materiale improbabile scritto con un paio d'anni di ritardo.
Gannjunior
13-07-2012, 23:42
Da una testata specialistica ci si aspetta che sappia interpretare le esigenze del pubblico e le novità da approfondire, non un articolo basato su materiale improbabile scritto con un paio d'anni di ritardo.
non posso che concordare, infatti se leggi il mio post sopra....
anche io sono rimasto un pò stupito appena ho letto ho avuto proprio la percezione di un articolo "buttato lì"...
concordo poi sulle tue osservazioni sul raid5...con controller a prezzi umani ha prestazioni in scrittura pietose senza contare i tempi di rebuilding inumani...
il raid10 è senza dubbio il miglior compromesso x un qualcosa a livello domestico ed economico, pur con il "limite" di avere tutto su un solo array..
Capellone
13-07-2012, 23:56
Il caro vecchio raid 0 di hard disk non ha più molto senso nei sistemi domestici.
Ora che i dischi hanno tranfert rate decenti è conveniente tenere due dischi indipendenti e distribuire manualmente i dati tra di loro, in modo che possano rispondere simultaneamente alle diverse richieste del sistema operativo e degli applicativi forneno un maggiore I/O.
Soluzioni Desktop con Raid 0 di HDD tradizionali sono andate bene finchè si aveva necessità di boot più rapidi ma senza spendere milioni prima dell'arrivo di SSD, tuttavia si operava con valori molto più bassi (250GB / 320GB x 2) e per sicurezza si teneva un Green da 1T come stoccaggio dati; ora con SSD accessibili il discorso rimane invariato (2TB di Raid0 non li terrei mai manco per il solo sistema) SSD per OS e 1/2 TB per stoccaggio.
il costo stesso di un Velociraptor mi ha sempre frenato dall'acquisto, hai tempi poi c'era il 75GB che non andava poi tanto diversamente dal Raid0 di HDD normali (e qui la solfa si riconferma)...assolutamente più affidabili del raid0 IHMO restano a scaffale.
cmq se devo essere sincero questi test mi lasciano perplesso dato che i risultati che ho con un pc portatile ed il modesto Sata2 si avvicinano non poco a quanto riportato qui.
farò a breve dei test interni anche sulla piattaforma i5 che ho in laboratorio con gli Agility3.
Tornando all'articolo, spero che la mia critica non sia fraintesa però onestamente non lo trovo un grande articolo.
L'intenzione può essere buona e lo storage è sicuramente un aspetto da approfondire e su cui lavorare, però che comparativa è?
Tra una unità inutile e senza senso (velociraptor), un ssd mediocre (avrebbe avuto più senso un Crucial M4 o un Samsung 830) e la più improbabile delle configurazioni raid0?
Senza contare che in rete di confronti simili se ne trovano a vagonate da un sacco di tempo...
Ma ragazzi, che vi succede? Quando ho letto l'articolo pensavo fosse una comparazione casereccia fatta come articolo di prova per un nuovo redattore che aveva in casa giusto quei dischi e nient'altro...
Quando ho visto che l'autore è uno dei più stimati e storici redattori di questa testata ci sono rimasto male.
Mi sarei aspettato qualcosa di diverso, chessò un confronto veramente approfondito tra un array raid0 di WD Black, un SSD decente e una configurazione ibrida tra un disco SATA performante (anche un velociraptor ad es) e una unità msata SSD installata sulla mainboard.
Da una testata specialistica ci si aspetta che sappia interpretare le esigenze del pubblico e le novità da approfondire, non un articolo basato su materiale improbabile scritto con un paio d'anni di ritardo.
quoto a malincuore...anche la scelta dell'SSD non è che abbia molto senso nel panorama di SSD disponibili oggi :rolleyes:
Un info.
Quindi è meglio prendere un ssd o posso acquistare anche un velociraptor da 500gb o 1tb?
saluti:cool: :cool:
tuttodigitale
14-07-2012, 10:57
Articolo superficiale.
Il velociraptor ha meccanica e relativo MTBF da disco enterprise. Offre un'ottima velocità di lettura e scrittura. La scrittura di dati non compressi non li prendo neppure in considerazione (ci sono SSD con controller migliori di SF) visto, ma sarebbe ora di rimarcare questo fatto, che il 99% dei dati di grosse dimensioni, per cui ha un senso il valore della scrittura sequenziale, è incomprimibile.
Gli SSD sono velocissimi (tanto da rendere inutile, a mio parere i bench, si compra il più affidabile e/o economico), ma il costo in GB è elevato e in certi ambiti lavorativi si salvano diverse centinaia di GB al giorno (le celle MLC si usurano) e non si traggono benefici dalla maggior velocità di accesso.
La questione è molto molto più complessa e sarebbe necessario un intero articolo dedicato a questo.
Imho, con un budget da 300 euro per lo storage non ha senso comprare un SSD da 256 GB, e quindi essere a corto di spazio. Meglio un SSD da 128GB e un HDD. In pratica nessuna delle 3 proposte dell'articolo mi convincono. Mentre con un HDD da 1TB potrei conviverci non saprei proprio cosa farmene di soli 256GB.
e' chiaro che non esiste un sistema ideale. Anzi ci sarebbe: SSD con celle SLC da svariati TB e migliaia di euro.
Non ha molto senso dire che il VR è morto o addirittura che gli HDD moriranno quando l'unica cosa certa è l'abbondono delle memorie NAND per i limiti fisici che ben conosciamo con altre che saranno si più veloci, ma non certo più economiche.
Gli HDD nei prossimi anni supereranno i 16TB. Non darei per scontato che il costo per GB subirà la stessa flessione per gli SSD con il passaggio dalle Nand alle FeRam.
l'ssd è tutta n'altra vita, da quando ho il crucial m4 il mio pc VOLA.
il velociraptor ormai lo trovo senza senso, costa un sacco e comunque prende palate da l'ssd più scrauso...
SSD per il sistema operativo e caviar green per lo storage tutta la vita.
tuttodigitale
14-07-2012, 11:28
SSD per il sistema operativo e caviar green per lo storage tutta la vita.
Bo o abbiamo un modo diverso di interpretare lo storage.
Imho lo storage va affidato al NAS.
Non vorrei che tu per storage intenda i file (anche da decine di GB che vanno salvati caricati) su cui si deve lavorare...
che senso ha risparmiare 2 secondi per ogni apertura di programma (il VR fa comunque la sua porc@ figur@) quando il PC si pianta nel momento in cui accedo a diversi file con diversi applicativi diversi.
SSD deve essere un di più, un HDD veloce non può essere sostituito da uno lento se si ha estremo bisogna di quella misera (ma ben percettibile) differenza di velocità (non vorrei dire una castroneria ma mi sembra di ricordare che un VR dimezza i tempi di apertura rispetto ad un HDD green).
Poi ovvio, se il PC lo usi per facebook e per vedere filmati hai ragione (ma già se si parla di video editing un HDD da 7,2K rpm diventa il minimo)
Fermo restando che un VR è davvero costoso, ma imho, per 300 euro la soluzione migliore è un SSD 128 GB+ HDD Caviar Black
Poi davvero chi mette due HDD da 5900 rpm in configurazione raid0 e condivido chi voleva i test pratici.
Non mi dite che nell'uso reale un HDD (ma perchè Green?) sembra 100 e più volte più lento di un SSD
tuttodigitale
14-07-2012, 11:29
edit
Articolo superficiale.
Il velociraptor ha meccanica e relativo MTBF da disco enterprise. Offre un'ottima velocità di lettura e scrittura. La scrittura di dati non compressi non li prendo neppure in considerazione (ci sono SSD con controller migliori di SF) visto, ma sarebbe ora di rimarcare questo fatto, che il 99% dei dati di grosse dimensioni, per cui ha un senso il valore della scrittura sequenziale, è incomprimibile.
Gli SSD sono velocissimi (tanto da rendere inutile, a mio parere i bench, si compra il più affidabile e/o economico), ma il costo in GB è elevato e in certi ambiti lavorativi si salvano diverse centinaia di GB al giorno (le celle MLC si usurano) e non si traggono benefici dalla maggior velocità di accesso.
La questione è molto molto più complessa e sarebbe necessario un intero articolo dedicato a questo.
Imho, con un budget da 300 euro per lo storage non ha senso comprare un SSD da 256 GB, e quindi essere a corto di spazio. Meglio un SSD da 128GB e un HDD. In pratica nessuna delle 3 proposte dell'articolo mi convincono. Mentre con un HDD da 1TB potrei conviverci non saprei proprio cosa farmene di soli 256GB.
e' chiaro che non esiste un sistema ideale. Anzi ci sarebbe: SSD con celle SLC da svariati TB e migliaia di euro.
Non ha molto senso dire che il VR è morto o addirittura che gli HDD moriranno quando l'unica cosa certa è l'abbondono delle memorie NAND per i limiti fisici che ben conosciamo con altre che saranno si più veloci, ma non certo più economiche.
Gli HDD nei prossimi anni supereranno i 16TB. Non darei per scontato che il costo per GB subirà la stessa flessione per gli SSD con il passaggio dalle Nand alle FeRam.
riprendo solo il fatto che chi ha come me un budget di 300 prende un SSD da 256GB perchè lo deve mettere sul portatile...e quindi non può avere 2 dischi...
se come me lavori con file video (molti GB) e che vanno elaborati nel minor tempo possibile (montaggio e transcodifica) ecco che un sistema Raid0 di 2 SSD con 1T di stoccaggio e un Disco esterno per trasporto / archiviazione...diventa in sistema ideale...
dipende Sempre molto da cosa ci devi sare con 1 pc.
nel salotto tutto questo non serve ed un SSd da 60GB con 1T di Green bastano e avanzano.
Non è mio solito intervenire in maniera critica riguardo le scelte dei test, ma per certi versi in quest'articolo si confrontano le mele con le pere e poi si cerca di capire quali sono le più buone...
Al di là di una collezione di dati numerici, che trovo molto utile, sono stati confrontati tre branche di disco che sono comparabili solo per l'utente entusiast si, ma poco informato.
Vado per ordine, l'ssd preso in considerazione è un unità prettamente consumer, senza infamia e senza lode, prestante senza picchi e senza particolarità di sorta, idem per le unità da 1Tb della Seagate. La mosca bianca è il Raptor da 1Tb.
Capisco che molti vedano nei suoi 10000rpm (o meglio vedessero) un disco prestante e capiente, ma si tratta di un disco con caratteristiche quasi enterprise, ovvero di alta fascia professionale.
Le caratteristiche di funzionamento a 365/24 lo rendono un prodotto si strano, ma una manna dal cielo per molti reparti IT.
Non nasce certo per invogliare gli utenti a investire una cifra così alta in un disco capiente e veloce, ma pur sempre nei limiti del meccanico. Esso è, e ne ho la prova sui dati numerici, la risposta vincente ad una richiesta sempre maggiore di spazio di memorizzazione affidabile e a costi contenuti.
Faccio esempi concreti, il WD Raptor da 1Tb è entrato di prepotenza nei listini HP come valida unità di memorizzazione SATA, ovviamente ad un prezzo DOPPIO rispetto a quello di mercato, molte unuità NAS o SAN o addirittura delle EVA prevedono batterie di questi dischi.
Personalmente, visto il campo in cui lavoro (registrazioni video) li trovo come la manna dal cielo, hanno dei costi paragonabili alle versioni Raid ED, ottimo supporto, estesa affidabilità, rapidi, veloci e capienti, e moooooolto meno costosi di qualsiasi soluzione SAS.
Insomma, che si può volere di più?
Tasslehoff
14-07-2012, 12:41
Faccio esempi concreti, il WD Raptor da 1Tb è entrato di prepotenza nei listini HP come valida unità di memorizzazione SATA, ovviamente ad un prezzo DOPPIO rispetto a quello di mercato, molte unuità NAS o SAN o addirittura delle EVA prevedono batterie di questi dischi.
Personalmente, visto il campo in cui lavoro (registrazioni video) li trovo come la manna dal cielo, hanno dei costi paragonabili alle versioni Raid ED, ottimo supporto, estesa affidabilità, rapidi, veloci e capienti, e moooooolto meno costosi di qualsiasi soluzione SAS.
Insomma, che si può volere di più?Il mio lavoro invece è il consulente sistemista e tra tutti i clienti da cui ho lavorato da 12 anni a questa parte non ho mai visto un velociraptor che fosse uno, ne su macchine installate ne su nuove macchine da ordinare, ne in alcuna analisi per una nuova architettura.
Dal cliente dove sono ora se serve storage performante si va di SAS 15k FC su san tosta (es IBM DS5000 o DS8000), se serve storage quantitativo si va comunque di SAS 15k su san più tranquilla.
Da altri per starage quantitativo ho trovato qualche nas Netapp o IBM o EMC ma sempre con storage SAS.
E' solo nelle piccole società (ad esempio quella per cui lavoro) che si usa storage SATA ma solo per stoccaggio quantitativo e non certo con dei velociraptor; anche in queste piccole realtà sugli ambienti di produzione lo storage è SAS senza se e senza ma.
Per come la vedo io il velociraptor è la classica soluzione "ne sul pero ne sul melo", non ha i vantaggi quantitativi dello storage sata tradizionale, non ha i vantaggi di affidabilità del SAS, non ha le performance del SAS 15k o delle unità SSD. E' una via di mezzo che non accontenta nessuno e che comunque costa parecchio.
Dumah Brazorf
14-07-2012, 13:26
Un raid degli ultimi WD Green dovrebbe essere ancora più performante visto che possono accelerare fino a 7200rpm.
aceomron
14-07-2012, 15:45
l'ssd è tutta n'altra vita, da quando ho il crucial m4 il mio pc VOLA.
il velociraptor ormai lo trovo senza senso, costa un sacco e comunque prende palate da l'ssd più scrauso...
SSD per il sistema operativo e caviar green per lo storage tutta la vita.
ti quoto in toto, io ho un vertex2 da 120 che cambierò con un crucial m4 da 256 presto! tutto il resto è inutile!!!
Quindi?:confused: :confused: io dovrei cambiare HARD DISK.
e vorrei mettere un ssd da 60/80gb per sistema operativo ed un altro per programmi - giochi - file vari.. cosa mi consigliate di fare? :confused: :confused:
devil_mcry
14-07-2012, 17:47
Articolo superficiale.
Il velociraptor ha meccanica e relativo MTBF da disco enterprise. Offre un'ottima velocità di lettura e scrittura. La scrittura di dati non compressi non li prendo neppure in considerazione (ci sono SSD con controller migliori di SF) visto, ma sarebbe ora di rimarcare questo fatto, che il 99% dei dati di grosse dimensioni, per cui ha un senso il valore della scrittura sequenziale, è incomprimibile.
Gli SSD sono velocissimi (tanto da rendere inutile, a mio parere i bench, si compra il più affidabile e/o economico), ma il costo in GB è elevato e in certi ambiti lavorativi si salvano diverse centinaia di GB al giorno (le celle MLC si usurano) e non si traggono benefici dalla maggior velocità di accesso.
La questione è molto molto più complessa e sarebbe necessario un intero articolo dedicato a questo.
Imho, con un budget da 300 euro per lo storage non ha senso comprare un SSD da 256 GB, e quindi essere a corto di spazio. Meglio un SSD da 128GB e un HDD. In pratica nessuna delle 3 proposte dell'articolo mi convincono. Mentre con un HDD da 1TB potrei conviverci non saprei proprio cosa farmene di soli 256GB.
e' chiaro che non esiste un sistema ideale. Anzi ci sarebbe: SSD con celle SLC da svariati TB e migliaia di euro.
Non ha molto senso dire che il VR è morto o addirittura che gli HDD moriranno quando l'unica cosa certa è l'abbondono delle memorie NAND per i limiti fisici che ben conosciamo con altre che saranno si più veloci, ma non certo più economiche.
Gli HDD nei prossimi anni supereranno i 16TB. Non darei per scontato che il costo per GB subirà la stessa flessione per gli SSD con il passaggio dalle Nand alle FeRam.
le celle MLC non sono tutte uguali come durata e comunque maggiore è la dimensione, minore è l'usura della singola nell'arco temporale quindi in realtà anche per usi intensi un ssd di ultima generazione durerebbe abbastanza
altrimenti ci sono gli SLC che comunque subiranno un abbattimento di costi tale per cui tra qualche anno saranno comparabili a quelli MLC odierni
per il resto sono d'accordo con te nel dire che non c'è la soluzione perfetta, fermo restando che al 90% dell'utenza anche un ssd MLC andrebbe bene per lo storage
il discorso VR è invece abbastanza relativo, ok il MTBF elevato, ma con quanto si pagano quei dischi ne prendi 2 classe server (con lo stesso MTBF) e se sono unità derivate dagli ultimi seagate, hai anche letture e scritture sequenziali elevatissime
secondo me ad oggi i VR hanno fatto storia, non sapevo di questo modello, ma effettivamente non ha senso il suo acquisto, non trovo nessuna applicazione furba dove possa essere impiegato. anche perchè se vuoi andare forte con hdd senza usare ssd (in ambito enterprise) non usi questi ma i SAS
maxmax80
14-07-2012, 22:11
Cmq il vero sconfitto del confronto è il Velociraptor da 1TB, non ha davvero senso di esistere a 250-300 euro.
da possessore di un Velociraptor da 74Gb (che ora uso come back-up del SO :p ) sostituito da una ssd intel x-25m
non posso che quotarti in pieno
Verissimo.. probabile che già nell'arco di 5 anni gli hard disk meccanici diventeranno una parte molto di nicchia del mercato.
ma ce lo auguriamo tutti!
così WD va in perdita pesante, ed impara ad speculare con l' aumento dei prezzo post-alluvione!
ragazzi scusate
ma perchè scegliere quell'ssd della sandisk....
misteri di HU :p
ma per il confronto impari con il disco meccanico andava bene anche una vecchia Sata II..
SSD per il sistema operativo e caviar green per lo storage tutta la vita.
Applausi!
e meglio se il caviar green lo si prende usato sul mercatino, così non si inviano ulteriori soldi nelle tasche di WD! :sofico:
Il velociraptor ha meccanica e relativo MTBF da disco enterprise. Offre un'ottima velocità di lettura e scrittura. La scrittura di dati non compressi non li prendo neppure in considerazione (ci sono SSD con controller migliori di SF) visto, ma sarebbe ora di rimarcare questo fatto, che il 99% dei dati di grosse dimensioni, per cui ha un senso il valore della scrittura sequenziale, è incomprimibile...
scusa, ma chissene...
a quello che WD fa pagare OGGIGIORNO i suoi dischi dovrebbero essere quanto meno fatti in oro...
il rapporto soprattutto un base al prezzo è completamente A SFAVORE di WD (e seagate..)!!
Gli HDD nei prossimi anni supereranno i 16TB..
sì, ma se non abbassano i prezzi sono poche le aziende che glieli comprano..
Il mio lavoro invece è il consulente sistemista e tra tutti i clienti da cui ho lavorato da 12 anni a questa parte non ho mai visto un velociraptor che fosse uno....
Quoto,
in azienda da me solo un paio di postazioni di montaggio video hanno il velociraptor...ma nel CED, nel centinaio di PC che svolgono le funzioni più diverse, di Velociraptor non ce n' è nemmeno l' ombra! :p
Stupendi? :mbe:
Ottimi forse per rischiare di perdere una montagna di storage, ma per il resto mi pare la soluzione più sconclusionata che si può adottare in fatto di architetture di storage.
Anche in ambito enterprise l'array raid5 sta sparendo, aveva vagamente senso anni fa, quando per avere un array raid si dovevano usare unità costose e dalla capienza relativamente ridotta, situazioni in cui un disco in più o in meno poteva rappresentare un costo non indifferente.
Ma oggi, con la capienza dello storage attuale un array raid5 è una cosa senza senso, paurosamente lento in scrittura (a meno di dotarsi di un controller estremamente costoso, e non parlo dei soliti LSI da 4 o 500 euro...), e dipendente da un processo complesso e fragile; una tecnologia che in caso di fail di una unità e array degradato letteralmente fa sedere l'intero sistema, il tutto per quale vantaggio? Risparmiare un disco? :doh:
Di clienti ne ho girati, e ormai gli unici che configurano array raid5 lo fanno più per abitudine e scarsa informazione che per reali necessità o presunti vantaggi.
Sono d'accordo: con gli attuali costi/capienze dei normali HD, il RAID5 da più problemi che altro, sopratutto se il workload è fatto primariamente di piccole scritture pseudo-randomiche (es: database). Qui ci sono i miei test, fatti ormai qualche anno fa, che confermano come il RAID5 sia generalmente da evitare: Linux software RAID: RAID 5 vs RAID 10 performance and other RAID levels (http://www.ilsistemista.net/index.php/linux-a-unix/4-linux-software-raid-raid-5-vs-raid-10-and-other-raid-levels.html) (il mio inglese non è il massimo, ma i grafici si capiscono ;))
Segnalo anche http://www.baarf.com, sito molto interessante.
Tornando all'articolo, spero che la mia critica non sia fraintesa però onestamente non lo trovo un grande articolo.
L'intenzione può essere buona e lo storage è sicuramente un aspetto da approfondire e su cui lavorare, però che comparativa è?
Tra una unità inutile e senza senso (velociraptor), un ssd mediocre (avrebbe avuto più senso un Crucial M4 o un Samsung 830) e la più improbabile delle configurazioni raid0?
Senza contare che in rete di confronti simili se ne trovano a vagonate da un sacco di tempo...
Ma ragazzi, che vi succede? Quando ho letto l'articolo pensavo fosse una comparazione casereccia fatta come articolo di prova per un nuovo redattore che aveva in casa giusto quei dischi e nient'altro...
Quando ho visto che l'autore è uno dei più stimati e storici redattori di questa testata ci sono rimasto male.
Mi sarei aspettato qualcosa di diverso, chessò un confronto veramente approfondito tra un array raid0 di WD Black, un SSD decente e una configurazione ibrida tra un disco SATA performante (anche un velociraptor ad es) e una unità msata SSD installata sulla mainboard.
Da una testata specialistica ci si aspetta che sappia interpretare le esigenze del pubblico e le novità da approfondire, non un articolo basato su materiale improbabile scritto con un paio d'anni di ritardo.
E purtroppo quoto anche qui. In ambito enterprise i test di Anandtech sono molto più completi, mentre in ambito home fa scuola Techreport. Eppure anni fa hwupgrade sfornava alcune tra le migliori recensioni di storage. Che succede?!? :confused:
avvelenato
16-07-2012, 10:22
Articolo interessante ma quello che secondo me manca è una simulazione di impatto operativo.
Tutti i dischi tradizionali citati offrono un quantitativo di cache molto superiore a quanto eravamo abituati a vedere (64mb inizia ad essere un valore importante, sono 16 mila pacchetti da 4k) e pertanto posso immaginare che le differenze con gli ssd in alcuni contesti potrebbero essere meno drammatiche rispetto a quanto santificato da questi test.
Ad esempio se, anziché fare un test su 100mb di pacchetti 4k, si faceva un test misto con pacchetti random 4,8 ,16K e via andare, assieme a scritture sequenziali? E' il caso ad esempio di chi sta copiando un file grosso e nel contempo sta avviando un'applicazione che carica e scrive diversi files piccoli.
ps: il velociraptor non è inutile. E' sensato in un contesto dove ci siano slot limitati o per altri motivi impossibilità di fare raid, ad esempio su dei nas (specie se il controller raid interno è scadente o malfunzionante) e servano prestazioni unite a capienza.
Il problema del velociraptor è che a quel prezzo risultano molto di nicchia, la maggior parte delle esigenze risolvibili con un velociraptor sono risolvibili a parità di prezzo cambiando l'hardware che ne determina l'obbligo di usarlo :)
Articolo interessante ma quello che secondo me manca è una simulazione di impatto operativo.
Tutti i dischi tradizionali citati offrono un quantitativo di cache molto superiore a quanto eravamo abituati a vedere (64mb inizia ad essere un valore importante, sono 16 mila pacchetti da 4k) e pertanto posso immaginare che le differenze con gli ssd in alcuni contesti potrebbero essere meno drammatiche rispetto a quanto santificato da questi test.
Ad esempio se, anziché fare un test su 100mb di pacchetti 4k, si faceva un test misto con pacchetti random 4,8 ,16K e via andare, assieme a scritture sequenziali? E' il caso ad esempio di chi sta copiando un file grosso e nel contempo sta avviando un'applicazione che carica e scrive diversi files piccoli.
ps: il velociraptor non è inutile. E' sensato in un contesto dove ci siano slot limitati o per altri motivi impossibilità di fare raid, ad esempio su dei nas (specie se il controller raid interno è scadente o malfunzionante) e servano prestazioni unite a capienza.
Il problema del velociraptor è che a quel prezzo risultano molto di nicchia, la maggior parte delle esigenze risolvibili con un velociraptor sono risolvibili a parità di prezzo cambiando l'hardware che ne determina l'obbligo di usarlo :)
Ciao,
la cache DRAM che viene montata sui dischi serve principalmente per due scopi:
- tramite read-ahead, abbassare la latenza delle letture;
- tramite write-back, abbassare la lantenza delle scritture.
Se la prima tecnica (read-ahead) se la cava abbastanza bene in presenza di letture sequenziali, la seconda (write-back) è utile principalmente in caso di piccole scritture random.
Un mix di pacchetti random/sequenziali comporterebbe "l'inquinamento" della cache con richieste di letture/scritture che sarebbero poco digeribili da entrambi gli algoritmi, e quindi il disco fornirebbe prestazioni comunque basse.
Inoltre, tanta cache significa anche tanti dati che potenzialmente possono essere persi in caso di mancanza di corrente. Per ovviare a questo, per le scritture importanti (es: filesystem journal, db record, ecc) i s.o. generalmente usano sistemi di barrier/FUA per forzare i dati direttamente sui piatti, bypassando la cache DRAM del disco. In questo scenario, una cache capiente non modifica né in bene, né in male, le prestazioni del disco, in quanto viene bypassata in toto. E' anche per questi motivi che, fino a qualche anno fa, i Raptor avevano meno cache dei Caviar Black: le prestazioni non salgono molto, per lo meno non abbastanza da compensare la possibilità di perdere dati e i costi aggiuntivi.
Purtroppo è fin troppo comune ignorare, nelle recensioni (anche quelle fatte abbastanza bene), la questione delle fsync / write barrier e quindi dai benchmark non sempre si capisce come andrà un disco quando usato per determinati workload (es: database).
Comunque, un buon SSD (io preferisco quelli su controller Marvell / Intel / Samsung) rimarrà sempre molto più veloce di un qualunque disco a piatti, anche se quest'ultimo dovesse essere equipaggiato con molta cache DRAM.
In ultimo, considera che i controller Marvell adottano già da ora cache DRAM molto abbondanti (128-512 MB), proprio per massimizzare i valori di scrittura 4K e minimizzare l'uso delle celle NAND.
Ciao. :)
gnappoman
16-07-2012, 11:04
bhe il test dimostra che gli inaffidabili e costosi raptor sono del tutto fuori mercato:
mi pijio un ssd da 128 e ci affianco un tradizionale da 2tb....................:rolleyes: :oink: :sofico: :sofico: :sofico: :sofico: :ciapet:
ps
i velociraptor sono inaffidabili, me ne si sono rotti una caterva di quelli da 150gb, per problemi credo di surriscaldamento........ problemi che gli ssd non hanno!!!!
152KB???era 512 kb pagina 2
pingpongmarshall
16-07-2012, 21:15
Non si tratta due fattori fondamentali : la durata del componente ed il fatto che gli ssd tendono con il tempo a perdere prestazioni.
Tra l'altro per vorrei anche un vostro parere: quale e' la durata di un ssd? Sono veramente affidabili...? E' l'unico dubbio che mi frena dal comprare il samsung 830.
Non si tratta due fattori fondamentali : la durata del componente ed il fatto che gli ssd tendono con il tempo a perdere prestazioni.
Tra l'altro per vorrei anche un vostro parere: quale e' la durata di un ssd? Sono veramente affidabili...? E' l'unico dubbio che mi frena dal comprare il samsung 830.
Ciao,
con i carichi di lavoro tipici di un ambiente domestico, qualunque SSD moderno (come è il Samsung 830) non ha alcun problema di durata, almeno riguardo alla tenuta delle flash. Certo poi un guasto improvviso può capitare su qualunque componente...
La perdita di prestazioni nel corso del tempo è stata praticamente azzerata con l'introduzione del comando TRIM, supportato da tutti gli SSD/OS moderni (Win7, Linux 2.6/3.0, ecc).
Ciao. :)
pingpongmarshall
17-07-2012, 09:25
Grazie per la risposta. Era proprio quello che mi chiedevo: visto che uso solo linux avevo paura appunto che senza il software l'ssd potesse risentirne.
Poi considerando che lo utilizzerei sul netbook 1215b e' ovvio che il carico e' veramente minimo (in genere lo uso a scuola per programmare, in genere li non passano file piu' grandi di qualche MB :) ) per cui anche da questo punto di vista ora sono piu' tranquillo. Non vedo l'ora di sbarazzarmi del 5400 rpm e iniziare a far volare questa bestiolina con e-450.
Aggiungo che dovrei anche risparmiare batteria :).
Grazie per la risposta. Era proprio quello che mi chiedevo: visto che uso solo linux avevo paura appunto che senza il software l'ssd potesse risentirne.
Poi considerando che lo utilizzerei sul netbook 1215b e' ovvio che il carico e' veramente minimo (in genere lo uso a scuola per programmare, in genere li non passano file piu' grandi di qualche MB :) ) per cui anche da questo punto di vista ora sono piu' tranquillo. Non vedo l'ora di sbarazzarmi del 5400 rpm e iniziare a far volare questa bestiolina con e-450.
Aggiungo che dovrei anche risparmiare batteria :).
Di nulla, figurati ;)
alphacygni
17-07-2012, 11:55
i velociraptor sono inaffidabili, me ne si sono rotti una caterva di quelli da 150gb, per problemi credo di surriscaldamento........ problemi che gli ssd non hanno!!!!
certo se uno fa lavorare i dischi a 80 gradi non puo' lamentarsi del fatto che poi gli si scassino... il calore che dissipano dischi da 10k rpm e' per forza di cose maggiore, e bisogna migliorare l'aerazione del case di conseguenza; ma a parita' di temperatura sono infinitamente piu' affidabili, se poi uno pensa solo a waterblock e tolotti sulla cpu per overcloccarla all'ultimo mhz e si dimentica che i motori scaldano, la colpa non e' del raptor...:muro:
1 Tb per il velociraptor è sensa senso,ma se trovassi un vr 320gb sata 3 ad un buon prezzo lo comprerei indubbiamente in quando un ssd per me è troppo delicato da gestire. Ovviamente da accoppiare ad un wd green 1 TB per lo storage. Non capisco solo xkè ad oggi continuano ad avere un prezzo troppo elevato per un prodotto fuori produzione.
Il motivo principale per cui NON si dovrebbe mai fare un raid 0 di HDD è per gli errori dovuti alla meccanica. di sicuro è la soluzione valida per coloro che tengono in questi dischi solo dati già archiviati altrove ed utilizzano una copia con delle performance un pò più alte. ma per ogni disco in raid si moltiplicano gli errori (un hdd corregge sempre quello che scrive anche se l'errore per voi non è noto) e si moltiplicano i rischi di guasti. Se il raid 0 di HDD è quello che si vuole lo si deve attivare attraverso RAID 10 (0+1)
devil_mcry
18-07-2012, 20:45
Il motivo principale per cui NON si dovrebbe mai fare un raid 0 di HDD è per gli errori dovuti alla meccanica. di sicuro è la soluzione valida per coloro che tengono in questi dischi solo dati già archiviati altrove ed utilizzano una copia con delle performance un pò più alte. ma per ogni disco in raid si moltiplicano gli errori (un hdd corregge sempre quello che scrive anche se l'errore per voi non è noto) e si moltiplicano i rischi di guasti. Se il raid 0 di HDD è quello che si vuole lo si deve attivare attraverso RAID 10 (0+1)
il raid 10 non è il raid 0+1 occhio, hai alcuni vantaggi in termini di sicurezza
Tasslehoff
18-07-2012, 23:55
Il motivo principale per cui NON si dovrebbe mai fare un raid 0 di HDD è per gli errori dovuti alla meccanica. di sicuro è la soluzione valida per coloro che tengono in questi dischi solo dati già archiviati altrove ed utilizzano una copia con delle performance un pò più alte. ma per ogni disco in raid si moltiplicano gli errori (un hdd corregge sempre quello che scrive anche se l'errore per voi non è noto) e si moltiplicano i rischi di guasti. Se il raid 0 di HDD è quello che si vuole lo si deve attivare attraverso RAID 10 (0+1)Ne approfitto per far notare un dettaglio che spesso viene tralasciato.
Si parla sempre e soltanto di guasti hardware come causa di disastro per i dischi in stripe o per qualsiasi altra configurazione, ma non esiste solo questa casistica.
Ci sono innumerevoli altre anomalie che possono verificarsi a livello più alto (ad es a livello logico, ovvero di filesystem) che possono compromettere in modo definitivo i dati contenuti su un volume.
Anzi, sono molto più probabili problemi di questo tipo piuttosto che guasti hardware veri e propri, e questo può accadere sia su sistemi ad elevato uptime (es i server, dove i filesystem spesso rimangono montati per centinaia e centinaia di giorni senza mai eseguire alcun controllo di consistenza) sia su sistemi domestici o workstation, dove la frequenza di spegnimenti inattesi, interruzioni di corrente o attività concorrenti è più frequente.
L'intenzione può essere buona e lo storage è sicuramente un aspetto da approfondire e su cui lavorare, però che comparativa è?
Tra una unità inutile e senza senso (velociraptor), un ssd mediocre (avrebbe avuto più senso un Crucial M4 o un Samsung 830) e la più improbabile delle configurazioni raid0?
...
Mi sarei aspettato qualcosa di diverso, chessò un confronto veramente approfondito tra un array raid0 di WD Black, un SSD decente e una configurazione ibrida tra un disco SATA performante (anche un velociraptor ad es) e una unità msata SSD installata sulla mainboard.
Certo che definire SanDisk Extreme come mediocre ci vuole molta fantasia.
Poi se si propone pure Crucial M4 come prodotto nettamente superiore (nell'articolo si parlava di performance) la fantasia è c'è davvero e tanta.
Tasslehoff
19-07-2012, 13:51
Certo che definire SanDisk Extreme come mediocre ci vuole molta fantasia.
Poi se si propone pure Crucial M4 come prodotto nettamente superiore (nell'articolo si parlava di performance) la fantasia è c'è davvero e tanta.Io non ho parlato dei modelli Crucial M4 o Samsung 830 come nettamente superiori in performance, ho scritto che avrebbero più senso in quanto sono i modelli SSD SATAIII più diffusi.
Come fai notare l'articolo verte su una comparativa prestazionale tra dispositivi molto differenti, in un confronto del genere adottare un SSD piuttosto che un altro non avrebbe fatto molta differenza (le differenze rispetto alle altre due configurazione sarebbero state simili, abissali in tutti i casi), per questo imho avrebbe avuto più senso adottare un'unità più diffusa in modo fornire dati più riscontrabili da parte degli utenti.
Resta il fatto che di fronte alle evidenti anomalie della comparativa mi sembrava palese che la scelta dello specifico modello di SSD fosse il minore dei mali... :rolleyes:
Io non ho parlato dei modelli Crucial M4 o Samsung 830 come nettamente superiori in performance, ho scritto che avrebbero più senso in quanto sono i modelli SSD SATAIII più diffusi.
Non hai assolutamente scritto (tranne ora) che intendevi che ci voleva un confronto con un SSD più diffuso (e perché mai sarebbe poi servito per forza un SSD più diffuso ?).
Hai usato le parole "mediocre" e "decente" facendo intendere / sottointendere chiaramente che per te il confronto era falsato anche dal tipo di SSD e che lo ritenevi non all'altezza di mostrare la vera differenza tra SSD e HD Meccanici.
Peccato solo che tale SSD, almeno fino a 4 mesi fa, è/era tra i primi 3 del ranking dei migliori SSD in commercio secondo varie testate ed il Crucial M4 non è per nulla migliore (ma neanche molto peggiore).
PS
Non concordo (tranne forse e parzialmente su alcuni concetti tecnici tipo la velocità in scrittura) neanche con il tuo parere sul disuso del Raid5, ma non avendo dati ufficiali di utilizzo nel mondo preferisco asterni da sentenze.
Però sono convinto che Raid5 o meglio ancora Raid6 siano ancora molto utilizzati (tranne forse sui DB Server dove ovviamente un Raid10 è più consigliato per motivi prestazionali) in ambito Enterprise.
ragazzi scusate
ma perchè scegliere quell'ssd della sandisk e non una più performante?
dato l'evidente grosso limite con la scrittura dei dati incomprimibili.
ho appena fatto il copy test di AS SSD e il mio samsung in firma e ho fatto
384 vs 124
218 vs 97
344 vs 119
valori che avrebbero allontanato decisamente di piu il velociraptor e i seagate.
Primo gli SSD Sandisk Extreme sono tra i più performanti in commercio, non si tratta di SSD a basse prestazioni.
Secondo tu fai il test con un 256GB e lo confronti con un 120GB, quindi il confronto non ha senso, dato che è risaputo che a ogni raddoppio della capienza (vero almeno da 60/64 fino a 240/256GB) gli SSD tendono ad aumentare le prestazioni in scrittura (magari non raddoppiarle ma quasi).
Il tuo Samsung rimarrebbe cmq più veloce in scrittura (sui dati non comprimibili, ma più lento su quelli comprimibili) ma se il test lo fai con il 240GB di SanDisk il divario non sarebbe quello da te pubblicato.
Tasslehoff
19-07-2012, 15:47
Non hai assolutamente scritto (tranne ora) che intendevi che ci voleva un confronto con un SSD più diffuso (e perché mai sarebbe poi servito per forza un SSD più diffuso ?).
Hai usato le parole "mediocre" e "decente" facendo intendere / sottointendere chiaramente che per te il confronto era falsato anche dal tipo di SSD e che lo ritenevi non all'altezza di mostrare la vera differenza tra SSD e HD Meccanici.Se è per questo non ho nemmeno detto che l'M4 o l'830 sono nettamente superiori come tu mi hai "fatto dire" ;)
Dettagli lessicali a parte ci siamo capiti.
PS
Non concordo (tranne forse e parzialmente su alcuni concetti tecnici tipo la velocità in scrittura) neanche con il tuo parere sul disuso del Raid5, ma non avendo dati ufficiali di utilizzo nel mondo preferisco asterni da sentenze.
Però sono convinto che Raid5 o meglio ancora Raid6 siano ancora molto utilizzati (tranne forse sui DB Server dove ovviamente un Raid10 è più consigliato per motivi prestazionali) in ambito Enterprise.Sul fatto che siano ancora molto utilizzati posso testimoniarlo io stesso, purtroppo però questo avviene (almeno dalla mia esperienza presso molti clienti, confermata poi da quella di altri colleghi consulenti) perchè molta gente configura array in RAID5 per partito preso, magari senza aver capito nemmeno la logica che vi sta alla base o le reali esigenze dello scenario in cui implementano questa soluzione.
Ti sembrerà assurdo ma molti responsabili di ced danno per scontato che "RAID5 è meglio", come se il numero con cui termina la tipologia di array fosse una sorta di versione, di indicatore del livello "evolutivo" della tecnologia.
Una sorta di legge del maialino (=di più è meglio) dove se 5>1 allora RAID5 è migliore di RAID1.
A questa logica sfugge l'array RAID6 (in generale le configurazione a parità >1) o RAID10 perchè molta gente non sa nemmeno che esistono, e richiedendo un numero maggiore di unità tende ad essere cassata per motivi di budget (per altro molto fragili visti gli attuali costi accessibili dello storage).
Se è per questo non ho nemmeno detto che l'M4 o l'830 sono nettamente superiori come tu mi hai "fatto dire" ;)
Dettagli lessicali a parte ci siamo capiti.
Si vero non l'hai detto qui è stata una interpretazione (mia, ma penso che sarebbe molto comune).
Uno l'hai definito "mediocre", l'altro indirettamente l'hai proposto come candidato per SSD "decente".
E per me (e penso anche altri) una unità "decente" DEVE essere nettamente superiore ad una unità "mediocre".
Anche perché se fosse solo leggermente superiore, a mio avviso, non avrebbe senso sostituirla nel ns contesto (evidenziare le prestazioni max ed aumentare il gap)
PS
Sulla parte non quotata concordo abbastanza
Conan12345
20-07-2012, 08:36
Per me gli HHD meccanici ormai li uso solo come storage, pure il mio vecchio velociraptor... SSD per Windows, per tutto il resto i meccanici.:D
PS
Non concordo (tranne forse e parzialmente su alcuni concetti tecnici tipo la velocità in scrittura) neanche con il tuo parere sul disuso del Raid5, ma non avendo dati ufficiali di utilizzo nel mondo preferisco asterni da sentenze.
Però sono convinto che Raid5 o meglio ancora Raid6 siano ancora molto utilizzati (tranne forse sui DB Server dove ovviamente un Raid10 è più consigliato per motivi prestazionali) in ambito Enterprise.
Tasselhoff ha perfettamente ragione, al giorno d'oggi il raid-5 con hard disk così grandi è estremamente rischioso, meglio optare per il raid-6 se si tiene un po' ai propri dati, e comunque non trascurare i backup (se non di tutto, almeno di quello che non volete assolutamente perdere, perché, ancora una volta ricordiamo, che nessun RAID è un sostituto valido di una buona strategia di backup (e restore).
Sulle performance del RAID-5 Tasselhoff ha ancora ragione, ma (a beneficio dell'utenza di livello home/entusiast) si può tranquillamente dire che un raid-6 su linux non è assolutamente lento in scrittura sequenziale, anzi. Certo in random il discorso cambia, ma l'utilizzo più tipico in un NAS domestico è proprio la lettura e la scrittura di grossi file. Sempre in ambito domestico, si potrebbe obiettare che si lavora anche con piccoli documenti di testo, fogli di calcolo, presentazioni. Vero, ma di solito si è anche limitati alla concorrenza prodotta da una manciata di utenti, quando sono tanti. Decisamente poco per mettere in crisi un raid-6 appena decente.
Guarda che a me non pare che lui citasse l'insicurezza, ma semmai solo la presunta (e probabilmente reale) lentezza (in scrittura).
Infatti mi pare che spingesse verso solo raid-1 o al più raid-10 e non certo al raid-6.
Poi il forte calo di prestazioni del raid-6 software in random che citi non un avvalorare la sua tesi (che è probabil. corretta in ambito enterprise) perché è più probilmente legata ai dischi meccanici che all'uso di un raid-6 invece di un raid-10
Guarda che a me non pare che lui citasse l'insicurezza, ma semmai solo la presunta (e probabilmente reale) lentezza (in scrittura).
Infatti mi pare che spingesse verso solo raid-1 o al più raid-10 e non certo al raid-6.
Poi il forte calo di prestazioni del raid-6 software in random che citi non un avvalorare la sua tesi (che è probabil. corretta in ambito enterprise) perché è più probilmente legata ai dischi meccanici che all'uso di un raid-6 invece di un raid-10
a me pareva proprio che parlasse dell'affidabilità di un raid-5 con dischi da 2TB.
Il raid-10 è affidabile ma non così tanto: se perdi 2 dischi nello stesso mirror e l'array è compromesso, mentre con il raid-6 puoi andare avanti (lentamente, certo) anche se perdi 2 dischi qualsiasi.
L'altra frase non la capisco, scusami. Puoi riformulare?
Io affermo solo che un raid-6 in ambito home non è poi così lento, anzi. Non parlavo di ambiti enterprise.
In ambito enterprise, per esempio, le ultime appliance di oracle utilizzano dischi in triple-mirror, in stripe (stripe of triple-mirror). Così hai lo stesso livello di sicurezza fornito dal raid-6 (anzi di più, perché puoi andare avanti avendo perso 2 dischi su ogni mirror!), con il vantaggio che le prestazioni non degradano nella normale operatività, e non degradano nemmeno in caso di fail di 2 dischi per mirror. Certo, per contro hai solo 1/3 dello storage a disposizione.
Le scelte di usare raid-5/6 di solito sono dettate da ragioni economiche, quindi per i nas domestici, molti utenti e produttori si stanno orientando su queste architetture.
Per l'appliance di oracle (stripe of triple mirror)
http://docs.oracle.com/cd/E26765_01/html/E26399/maintenance__system__updates__triple_parity_raid.html
L'appliance:
http://www.oracle.com/us/products/database/database-appliance/overview/index.html
a me pareva proprio che parlasse dell'affidabilità di un raid-5 con dischi da 2TB.
Il raid-10 è affidabile ma non così tanto: se perdi 2 dischi nello stesso mirror e l'array è compromesso, mentre con il raid-6 puoi andare avanti (lentamente, certo) anche se perdi 2 dischi qualsiasi.
Citava una sicurezza cmq effimera in cambio di prestazioni (a suo dire) penose in scrittura salvo l'uso controller dedicati.
Visto che un raid-6 non può migliorare le prestazioni (visto che si basa sullo stesso principio dello XOR) ma solo l'affidabilità era più probabile che lui intendesse spingere su "per fare un raid-5 con 5 dischi ed ottenere solo la capacità di 3.75 con bassissime prestazioni in scrittura, tanto vale che fate un raid-1 con 6 dischi per ottenere la capacità di 3 ma ad alte prestazioni".
L'altra frase non la capisco, scusami. Puoi riformulare?
Io affermo solo che un raid-6 in ambito home non è poi così lento, anzi. Non parlavo di ambiti enterprise.
Secondo me la sua tesi principale era che i dischi in raid-5 (e quindi anche raid-6) sono molto lenti in scrittura e quindi tale raid non aveva più senso di essere usato.
Ed il fatto che tu confermassi che il raid-6 fosse lento nell'uso random (teoricamente più probabile dell'uso sequenz.) non era per me un avvalorare la sua tesi in quanto la lentezza probabilmente non era dovuta al raid in sè ma solo al fatto che sono i dischi meccanici ad essere lenti in random.
La sua tesi di lentezza in scrittura era probabilmente sensata per un uso con prestazioni enterprise, ma come detto da te per un uso da home forse tale lentezza non si sarebbe neanche notata troppo.
Tasslehoff
08-08-2012, 22:08
Mi riferivo ad entrambi, ovvero sia alle ridotte performance in scrittura (a meno di dotarsi di controller di alto livello, e per intenderci i classici LSI et similia da 4-500 euro non lo sono) ma anche alla maggiore complessità di un sistema che richiede il calcolo di una parità (quindi includo in questo anche le configurazioni raid6), che è sempre un'operazione logicamente complessa che può portare a problemi seri in fase di rebuild (ma non solo).
Il discorso è semplice, una volta il rischio, la maggiore complessità e le ridotte performance in scrittura potevano valere la candela perchè un array raid5 forniva comunque una certa continuità di servizio senza svenarsi con configurazioni più costose (es striping + mirroring).
Oggi non ne vale più la pena, vuoi per il costo relativamente ridotto dei dischi, vuoi per il fatto che si possono implementare soluzioni raid a basso costo con unità SATA, vuoi per una maggiore disponibilità di soluzioni e flessibilità delle soluzioni.
Purtroppo però regna la disinformazione e le cattive abitudini anche tra gli addetti ai lavori.
Giusto oggi ero al telefono con un cliente che lamentava le scarse performance di un portale che abbiamo installato; scava scava e scopro che il volume (virtualizzato) usato per i datafile del database Oracle dell'ambiente di authoring sta su un datastore vmware creato su un nas SATA in raid5.
La componente più sottoposta a query di scrittura gira su un hypervisor che già di suo è particolarmente esoso in termini di attività di scrittura, per giunta con i datafile su un array raid5, ovvero come far sedere un portale senza nemmeno usarlo :doh:
Per l'appliance di oracle (stripe of triple mirror)
http://docs.oracle.com/cd/E26765_01/html/E26399/maintenance__system__updates__triple_parity_raid.html
L'appliance:
http://www.oracle.com/us/products/database/database-appliance/overview/index.htmlTieni presente però che stiamo parlando di un sistema basato su Solaris con ZFS, una architettura che storicamente fa uso di array software e si appoggia alle features di un filesystem davvero particolare con checksum e verifica della corrispondenza tra i dati dei membri dell'array, roba che nemmeno il più figo tra i controller hw fa (almeno non in questo modo e con questa frequenza).
Tieni presente però che stiamo parlando di un sistema basato su Solaris con ZFS, una architettura che storicamente fa uso di array software e si appoggia alle features di un filesystem davvero particolare con checksum e verifica della corrispondenza tra i dati dei membri dell'array, roba che nemmeno il più figo tra i controller hw fa (almeno non in questo modo e con questa frequenza).
yes! sì certo è vero è ZFS... purtroppo mdadm + lvm non arrivano allo stesso livello di sofisticazione.
Sul fatto che non valga la pena un raid6 a casa... beh ho i miei dubbi visto che dobbiamo anche scontrarci con costi maggiori, inclusi quelli di corrente elettrica. Tutti vogliono un nas che consumi poco. Per ottenere la stessa capacità occorrono più dischi, case più grandi, etc etc.
Poi sono assolutamente d'accordo con te che in linea di principio non ne varrebbe la pena. La tensione che si prova durante una rebuild ti può far amaramente pentire di non aver voluto scegliere una soluzione sicuramente più costosa ma anche più semplice, funzionale e affidabile.
Tuttavia per fare un po' di economia in tempi di crisi, secondo me il raid-6 rimane una soluzione plausibile per il nas domestico. Il raid-5 no, per me vuol dire solo cercare rogna con i grossi hd di oggi.
Certo, non è una soluzione idonea a fare da backend di storage per sistemi virtualizzati, su questo (credo) siamo tutti d'accordo...
yes! sì certo è vero è ZFS... purtroppo mdadm + lvm non arrivano allo stesso livello di sofisticazione.
Sul fatto che non valga la pena un raid6 a casa... beh ho i miei dubbi visto che dobbiamo anche scontrarci con costi maggiori, inclusi quelli di corrente elettrica. Tutti vogliono un nas che consumi poco. Per ottenere la stessa capacità occorrono più dischi, case più grandi, etc etc.
...
Tuttavia per fare un po' di economia in tempi di crisi, secondo me il raid-6 rimane una soluzione plausibile per il nas domestico. Il raid-5 no, per me vuol dire solo cercare rogna con i grossi hd di oggi.
Se definiamo (e ci può stare) il Raid-5 come molto lento in scrittura allora con il Raid-6 dobbiamo parlare di estremamente lento dato che l'overhead di scrittura aumenta del 50%.
Inoltre se parli di NAS domestici dubito troverai facilmente prodotti con più di 4 dischi e fare il Raid-6 con 4 dischi NON ha molto senso.
Ottieni la capacità di un raid-1 (50%) a fronte di una forte penalizzazione in scrittura (che il raid-1 non ha) e senza offrire nessuna sicurezza in più (anche il raid-1 su 4 dischi regge 2 rotture, ok non 2 rotture nello stesso dataset).
Lì semmai se si vuole più spazio ha ancora senso il raid-5.
Con 6 dischi va già meglio perché ottieni la capacità di 4, però il Raid-1 (in JBOD) non è molto indietro (capacità di 3 dischi) ed in certe situazioni offre pure maggiore tolleranza.
Con la rottura di 1 disco sono pari e non si ha perdita di dati con nessuno dei 2, ma il rebuild in Raid-1 dovrebbe essere più veloce e rallentare solo il 33% dei dati (gli altri 4 dischi sarebbero liberi di operare come al solito)
Con la rottura di 2 dischi è in vantaggio il raid-6 perché garantisce sempre il 100% di conservazione dei dati, mentre il Raid-1 nel caso di rottura sullo stesso dataset assicura la perdita di un 33%.
Con la rottura di 3 dischi è in vantaggio il raid-1 che nei casi fortunati non perde nulla ed in quelli sfortunati il 33% dei dati.
Il raid-6 invece perde sempre il 100% dei dati.
Passando a 8 dischi il raid-6 va più in vantaggio per la capienza (6 vs 4) sempre però supportando la rottura di 2 dischi solamente contro i 4 (ok in condizioni fortunate del raid-1 + jbod).
Ma quel numero di dischi dubito lo vedremo facilmente in ambito casalingo.
E con numero di dischi ancora maggiore (in ambito non casalingo) se si è paranoici (sulle rotture) si potrebbe ricorrere ai raid misti, alias raid15 o meglio ancora raid16.
Però si butta via così tanto spazio che non so se ne vale la pena (il raid16 di 12 dischi fornisce lo spazio di 4, mentre il raid15 è più parco e ne lascia 5)
Inoltre se parli di NAS domestici dubito troverai facilmente prodotti con più di 4 dischi e fare il Raid-6 con 4 dischi NON ha molto senso.
Ottieni la capacità di un raid-1 (50%) a fronte di una forte penalizzazione in scrittura (che il raid-1 non ha) e senza offrire nessuna sicurezza in più (anche il raid-1 su 4 dischi regge 2 rotture, ok non 2 rotture nello stesso dataset).
Lì semmai se si vuole più spazio ha ancora senso il raid-5.
Hai ragione, tendo a mettere insieme nas autocostruiti con i nas commerciali.
Va dà se che con il raid-5 hai più spazio del raid-6. Questo *by definition*. Non è un fatto contestabile. Leggi questo interessante articolo:
http://www.zdnet.com/blog/storage/why-raid-5-stops-working-in-2009/162
E anche il raid-6 ha i giorni contati. L'aumento delle dimensioni dei dischi sta determinando la fine di questo approccio.
Comunque, io vorrei far notare che il mio modestissimo nas autocostruito che ha un array di 6x2TB di WD Green in RAID-6, con filesystem xfs, mi scrive a 240MB/s in sequenziale. Non è propriamente lento. La cpu utilizzata è un amd 3800x2 socket 939, niente di irresistibile. Certo i raid-6 su atom saranno molto più lenti, ma cerchiamo di non far di tutta l'erba un fascio.
Con la rottura di 1 disco sono pari e non si ha perdita di dati con nessuno dei 2, ma il rebuild in Raid-1 dovrebbe essere più veloce e rallentare solo il 33% dei dati (gli altri 4 dischi sarebbero liberi di operare come al solito)
Con la rottura di 2 dischi è in vantaggio il raid-6 perché garantisce sempre il 100% di conservazione dei dati, mentre il Raid-1 nel caso di rottura sullo stesso dataset assicura la perdita di un 33%.
Con la rottura di 3 dischi è in vantaggio il raid-1 che nei casi fortunati non perde nulla ed in quelli sfortunati il 33% dei dati.
Il raid-6 invece perde sempre il 100% dei dati.
Sì ma non puoi citare il caso di rottura di 3 dischi in 3 mirror diversi, e confrontarlo con la rottura di 2 dischi in un raid-6.
3 dischi rotti in 3 mirror diversi è pura fortuna! Bisognerebbe fare un calcolo statistico, ma non conterei troppo sul fatto che se ti si rompono 3 hd, questo avvenga proprio in 3 mirror diversi.
poi per la cronaca se metti più mirror in stripe o jbod, se perdi i due dischi di uno stesso mirror, perdi *TUTTO* (o, diciamo, che devi andare di recovery con qualche software specifico, perché l'array di per se é andato), e non solo la frazione 1/n (dove n è il numero elementi dello stripe o jbod) dei dati.
Comunque, io vorrei far notare che il mio modestissimo nas autocostruito che ha un array di 6x2TB di WD Green in RAID-6, con filesystem xfs, mi scrive a 240MB/s in sequenziale. Non è propriamente lento. La cpu utilizzata è un amd 3800x2 socket 939, niente di irresistibile. Certo i raid-6 su atom saranno molto più lenti, ma cerchiamo di non far di tutta l'erba un fascio.
Quindi ora stai contestando Tasslehoff e dicendo che non è vero che il raid-6 (e quindi a maggiore ragione il raid-5) è lento ?
Sì ma non puoi citare il caso di rottura di 3 dischi in 3 mirror diversi, e confrontarlo con la rottura di 2 dischi in un raid-6.
3 dischi rotti in 3 mirror diversi è pura fortuna! Bisognerebbe fare un calcolo statistico, ma non conterei troppo sul fatto che se ti si rompono 3 hd, questo avvenga proprio in 3 mirror diversi.
Si però con 3 rotture su raid-6 so di aver perso tutto, su raid-1 invece so che al peggio ho perso il 33% dei dati.
poi per la cronaca se metti più mirror in stripe o jbod, se perdi i due dischi di uno stesso mirror, perdi *TUTTO* (o, diciamo, che devi andare di recovery con qualche software specifico, perché l'array di per se é andato), e non solo la frazione 1/n (dove n è il numero elementi dello stripe o jbod) dei dati.
Se li metto in stripe (raid 10) so per certo che ho perso tutto, se li metto in jbod so che posso staccare 2 dischi dai dataset sopravvissuti (ipotesi di 6 dischi con 3 rotture) e tentare il recupero con magari un banale software di undelete.
Ovviamente dipende molto anche dal filesystem usato.
Con il raid-6 e 3 rotture possono andare di undelete/recovery (è una domanda non sono sicuro ne che non si possa ne che si possa) o ho perso tutto come un raid-0 ?
Personalmente sono d'accordo con Tasslehoff: se non in casi specifici, il RAID5 va evitato in quanto:
- le scritture randomiche sono pesantemente penalizzate dal comportamento read-modify-write necessario in caso scritture più piccole dello stripe element;
- in caso di rottura di un disco, gli altri sono sottoposti a grande stress e la possibilità di romperli è molto elevata, sopratutto considerando che spesso gli array sono composti da dischi identici (comprati anche nello stesso momento, quindi appartenenti allo stesso batch di produzione) e che quindi tendono a guastarsi in momenti non troppo distanti.
L'overhead del calcolo dello XOR, invece, è ormai abbastanza insignificante, per lo meno su processori x86 di un certo livello (diciamo qualunque cosa supporti le SSE2).
In particolare il problema delle basse prestazioni in scrittura randomica è un dramma per i software di database, gestionali e di virtualizzazione: non a caso i server destinati a questi compiti spesso usano controller RAID con cache NAND dedicata (es: Dell PERC H800) che ha proprio lo scopo di "assorbire" queste scritture randomiche, collassandole in più grandi scritture sequenziali.
Ciao. :)
Comunque, io vorrei far notare che il mio modestissimo nas autocostruito che ha un array di 6x2TB di WD Green in RAID-6, con filesystem xfs, mi scrive a 240MB/s in sequenziale. Non è propriamente lento. La cpu utilizzata è un amd 3800x2 socket 939, niente di irresistibile. Certo i raid-6 su atom saranno molto più lenti, ma cerchiamo di non far di tutta l'erba un fascio.
Si, ma nelle scritture randomiche (molto più importanti, generalmente) sarai molto più lento di un RAID 10.
Per la cronaca, il Linux software RAID 10 con layout=O2 di un PC che sto configurando come virtualizzatore scrive a quasi 200 MB/s in presenza di più thread attivi. Se consideri che è composto da "soli" 4 dischi WD Green da 1 TB, vedrai che in proporzione va molto bene...
Se vi interessa, ho dettagliatamente analizzato le prestazioni di questo RAID 10 con vari layout e con differenti pattern di utilizzo con IOMETER. Se volete, non appena trovo un po' di tempo, posso postare la bozza con cui comparo le prestazioni. ;)
Ciao. :)
Quindi ora stai contestando Tasslehoff e dicendo che non è vero che il raid-6 (e quindi a maggiore ragione il raid-5) è lento ?
Ma tu leggi interamente i post o leggi solo quello che ti fa comodo?
Ho scritto che un raid-6 (e quindi, anche un raid-5) è sufficientemente veloce in lettura e anche in scrittura *sequenziale* se hai una cpu appena decente. Molti utilizzano i NAS in questo modo: lettura e scrittura sequenziale di file grandi.
Come hanno già detto tutti, per altri utilizzi (storage database, web server, diciamo quasi tutto quello che genera letture e scritture random) sono da scegliere altre soluzioni.
Si però con 3 rotture su raid-6 so di aver perso tutto, su raid-1 invece so che al peggio ho perso il 33% dei dati.
No comment!
liverpaol
26-11-2012, 16:05
Voi che siete tosti, mi potreste consigliare quale HD prendere?
Ho un notebook dell studio 1537 del 2008 core 2 duo P8400, 4GB ram, ATI 3450 256MB DDR2
e un HITACHI da 320 GB SATA300 5400rpm 7MB cache.
Voglio installare windows 8 e con l'occasione comprare un HD più capiente (e se possibile più performante, perche no?).
Quale diavolo di HD mi consigliate visto non ne so e ne capisco una mazza?
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