c.m.g
13-07-2012, 10:04
giovedì 12 luglio 2012
La censura di stato per arginare violenza e pornografia. Moderazione preventiva su tutto per salvare le giovani menti che si affacciano al Web. Ma come si fa per lo user generated content?
Roma - È la risposta cinese (http://www.bbc.co.uk/news/technology-18798060) alla crescita esplosiva dei filmati online, spesso contenenti materiale pornografico, volgare, eccessivamente violento secondo Pechino. Come proteggere al meglio le giovani generazioni? Come riuscire a promuovere la produzione di programmi web ad alta qualità? Con lo strumento più drastico, la censura di stato.
Emanate (http://www.theregister.co.uk/2012/07/11/china_video_censorship/) dall'organismo che controlla a livello nazionale le produzioni radiofoniche, cinematografiche e televisive, le nuove regole impongono ai vari provider di controllare i vari contenuti prima che vengano caricati su Internet. Piattaforme di video sharing come YouTube dovrebbero pertanto evitare la proliferazione di materiale offensivo visionando tutto in anticipo.
Tutti i fornitori di servizi video saranno dunque costretti a seguire gli standard previsti dal governo cinese, per proteggere al meglio il sano sviluppo dei netizen più giovani. Restano avvolte nel mistero le eventuali misure punitive (http://phys.org/news/2012-07-china-censor-online-video-content.html) per le piattaforme che non analizzeranno il materiale, in particolare nel caso dello user generated content.
Mauro Vecchio
Fonte: Punto Informatico (http://punto-informatico.it/3561401/PI/Brevi/cina-grande-occhio-sui-video-online.aspx)
La censura di stato per arginare violenza e pornografia. Moderazione preventiva su tutto per salvare le giovani menti che si affacciano al Web. Ma come si fa per lo user generated content?
Roma - È la risposta cinese (http://www.bbc.co.uk/news/technology-18798060) alla crescita esplosiva dei filmati online, spesso contenenti materiale pornografico, volgare, eccessivamente violento secondo Pechino. Come proteggere al meglio le giovani generazioni? Come riuscire a promuovere la produzione di programmi web ad alta qualità? Con lo strumento più drastico, la censura di stato.
Emanate (http://www.theregister.co.uk/2012/07/11/china_video_censorship/) dall'organismo che controlla a livello nazionale le produzioni radiofoniche, cinematografiche e televisive, le nuove regole impongono ai vari provider di controllare i vari contenuti prima che vengano caricati su Internet. Piattaforme di video sharing come YouTube dovrebbero pertanto evitare la proliferazione di materiale offensivo visionando tutto in anticipo.
Tutti i fornitori di servizi video saranno dunque costretti a seguire gli standard previsti dal governo cinese, per proteggere al meglio il sano sviluppo dei netizen più giovani. Restano avvolte nel mistero le eventuali misure punitive (http://phys.org/news/2012-07-china-censor-online-video-content.html) per le piattaforme che non analizzeranno il materiale, in particolare nel caso dello user generated content.
Mauro Vecchio
Fonte: Punto Informatico (http://punto-informatico.it/3561401/PI/Brevi/cina-grande-occhio-sui-video-online.aspx)