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View Full Version : Software scaricato: per l'UE si può rivendere


Redazione di Hardware Upg
03-07-2012, 16:24
Link alla notizia: http://www.hwfiles.it/news/software-scaricato-per-l-ue-si-puo-rivendere_42891.html

La Corte di Giustizia Europea afferma che la rivendita di seconda mano è possibile anche per i software scaricati dal web e distribuiti senza supporto fisico

Click sul link per visualizzare la notizia.

polteus
03-07-2012, 16:28
Ma Oracle non ha altro da fare che comportarsi da troll nelle aule di tribunale? La batosta che si è presa nel processo contro Google non gli è bastata?

Abufinzio
03-07-2012, 16:35
Usedsoft rivende il software di oracle acquistato da altri, non c'è usura ecc ecc
fin qui ci può stare, i vari gamestop fanno lo stesso con i videogiochi scatolati ed è giusto che si possa fare anche col software distribuito digitalmente*.
La news però fa intendere (o almeno io ho capito cosi) che la Usedsoft dia il permesso di accesso direttamente alle infrastrutture oracle per far scaricare il software "usato" che sta rivendendo.
Qui non va bene secondo me, legalmente potrai pure rivenderti le cose usate (tangibili o "intangibili" che siano) però devi usare i tuoi server, i tuoi servizi, in generale la usedsoft deve usare le sue infrastrutture.
è come se un rivenditore di macchine usate pincopallino usasse i camion che la fiat usa per trasportare le sue macchine.
Ok, son sempre fiat, ma usa i tuoi di mezzi di trasporto (pincopallino), non i miei (fiat)!





*più di una volta durante la lettura (anche nel titolo) pare che si possa rivendere il software scaricato pirata, è ovvio che non si parla di quello però sarebbe da rivedere

Abufinzio
03-07-2012, 16:42
altra cosa:

"Pensiamo che la Corte di Giustizia europea ha perso una significativa opportunità per esprimere un chiaro messaggio sul valore dell'innovazione e della proprietà intellettuale all'economia europea. E' opportuno prevenire i rischi per gli utenti di ottenere software tramite canali secondari senza che vi sia la garanzia che la licenza d'uso del primo utente sia stata ottenuta legalmente"

Questa cosa l'ho già sentita da altre software house e mi fa ridere.
Se io voglio prendermi una fiat usata non rompermi le scatole, lo ben so che usata non è l'equivalente di una nuova dalla concessionaria ufficiale.
Se voglio tirarmi comprarmi del software oracle di seconda mano lasciami fare, se qualcosa va storto non me la prendo con oracle, me la prenderò con la usedsoft.
Non tirassero fuori le scuse dei rischi di canali secondari solo per farmi comprare da loro.
È proprio fastidioso quando fanno cosi.
Ovvio che ci sono poi i casi limite di babbei che si lamentano con la software house perchè il programma scaricato illegamente non va :fagiano: (si, il p2p è un canale secondario)

PaoPaolo
03-07-2012, 16:43
La Oracle vende la licenza mente il software viene scaricato direttamente dai loro server cosi' come gli aggiornamenti.
Se la corte di giustizia delibera che la licenza puo' essere venduta allora e' logico che il nuovo possessore possa scaricare software e aggiornamenti dal sito della Oracle, l'esempio dei camion non e' coerente.

A parte il discorso Oracle e quello degli altri rivenditori in digital download chissa' come influira' questa sentenza sulla microsoft.
Attualmente se compro un pc con windows preinstallato secondo la licenza il sistema operativo non potrebbe ne essere rivenduto a un terzo (dovrei formattare e dargli il pc vuoto) ne trasferito su un PC diverso (nel caso ad esempio il PC si guasti irreparabilmente).
Sono curioso di vedere eventuali conferme, interpretazioni e modifiche di questa sentenza.. sara' interessante

SpyroTSK
03-07-2012, 16:46
di conseguenza il discroso di microsoft "VENDITA ABBIABILE UNICAMENTE ALL'ACQUISTO DI UN COMPUTER" è stato annullato, e ms se la deve prendere dove non batte il sole :)

Malek86
03-07-2012, 16:49
Non sarebbe male se potessi rivendere i giochi Steam che non mi interessano più... chissà se la Valve si adeguerà a questa sentenza in qualche modo.

Il problema è che, anche se non è illegale vendere una licenza, è tutto inutile se non ci sono i mezzi per farlo :O

Abufinzio
03-07-2012, 16:52
La Oracle vende la licenza mente il software viene scaricato direttamente dai loro server cosi' come gli aggiornamenti.
Se la corte di giustizia delibera che la licenza puo' essere venduta allora e' logico che il nuovo possessore possa scaricare software e aggiornamenti dal sito della Oracle, l'esempio dei camion non e' coerente.


ok, ho scritto senza pensare, effettivamente hai ragione :D
però non mi sembra molto giusto
vendo un prodotto A per 100€
tu te lo rivendi per 50€
il prodotto A è una licenza per usare il risultato del sudore della mia fronte (il software)
Capperò, almeno usa i tuoi sistemi, non intasare i miei!
dipede poi da come oracle o chi per lei abbia scritto nel contratto di licenza riguardante l'accesso ai propri server...

Malek86
03-07-2012, 16:56
ok, ho scritto senza pensare, effettivamente hai ragione :D
però non mi sembra molto giusto
vendo un prodotto A per 100€
tu te lo rivendi per 50€
il prodotto A è una licenza per usare il risultato del sudore della mia fronte (il software)
Capperò, almeno usa i tuoi sistemi, non intasare i miei!
dipede poi da come oracle o chi per lei abbia scritto nel contratto di licenza riguardante l'accesso ai propri server...

Non vedo qual'è il problema. Se tu vendi la licenza, non puoi più utilizzare il software nè scaricare aggiornamenti.

Quindi il nuovo compratore non "intaserà" i server, semplicemente prenderà il posto di chi li utilizzava prima. L'utilizzo totale sostanzialmente non cambierà.

Gli sviluppatori di UC3 avevano fatto un discorso simile per giustificare il pass online, del tipo "costa soldi mantenere i server, e chi compra usato ci occupa spazio senza pagare nulla". Ma chi vende il suo usato non andrà più ad occupare spazio nel server, quindi il discorso mi sembra fuori luogo.

SpyroTSK
03-07-2012, 16:59
@malek86: vendi tutto in blocco l'account ;)

Malek86
03-07-2012, 17:02
@malek86: vendi tutto in blocco l'account ;)

Sì, beh, ma così è inutile. Io voglio poter rivendere i giochi singoli, come se stesso vendendo una copia fisica. Se la UE dice che si potrà fare, spero che Steam prima o poi si adegui alla cosa :O

argent88
03-07-2012, 17:15
Steam non rende disponibili copie fisiche o sbaglio?

calabar
03-07-2012, 17:26
@Abufinzio
Non sono d'accordo con quanto dici riguardo all'accesso alle infrastrutture Oracle.
Se la licenza venduta da Oracle prevede questo accesso, non vedo perchè un passaggio di proprietà di questa licenza debba compromettere questo accesso, che fa parte del pacchetto acquistato.
Sarebbe come dire: "se compro un gioco in DVD, non posso rivedere il DVD originale (che è il supporto su cui la casa ha stampato il gioco) ma devo comprare io un nuovo DVD (ossia utilizzare un supporto mio), farne una copia e quindi rivenderlo".
L'esempio appare paradossale, ma è proprio questo il punto.

Ora sono curioso di vedere come questa vicenda si concluderà. Una sentenza di conferma potrebbe creare enormi cambiamenti nell'attuale industria del download digitale.
Anche se mi preoccupano le premesse della sentenza, ossia la vendita "a tempo indeterminato", che a mio parere apre la strada a qualche tipo di gabola per aggirare la legge.
Spero quindi che in caso la cosa venisse confermata e normata, lo si faccia adeguatamente mettendo subito in chiaro lo scopo della norma ed evitando che una semplice variazione nel contratto di licenza possa rendere tutto vano.

A mio parere il passaggio verso il download digitale è stato un modo per i venditori di software di "fare i furbi" e impedire la vendita dell'usato.
Spero che si imponga a coloro che vogliono sfruttare questo tipo di mezzo di vendita di creare le infrastrutture per gestire eventuali passaggi di proprietà, pena il non poter vendere in questo modo.

Perseverance
03-07-2012, 17:42
Oracle sta cadendo verso il baratro e imho sta perdendo di rispetto. Leggete cosa mi hanno scritto dopo la segnalazione di un bug recente: https://forums.virtualbox.org/viewtopic.php?f=6&t=50080

La risposta è chiara: attaccati! :fagiano:
Bel modo di lavorare :doh:

StyleB
03-07-2012, 18:56
la cosa positiva di questa sentenza è che blocca quasi automaticamente tutti quei sistemi "antiusato" che molte case stanno cercando di piazzare nel mercato, dai videogiochi con le consolle al professionale. anche se penso che andrà più pesante sulla prima categoria, visto che sony, microsoft, etc han reso noto di voler bloccare la vendita dell'usato, ora essendosi instaurato un precedente, se lo faranno potrà partire una denuncia con i relativi rischi per l'azienda in questione, in quanto la cosa violerebbe i diritti del consumatore (e cioè colui che ha comprato la versione nuova del software).

Cfranco
03-07-2012, 19:03
Una sentenza davvero interessante, soprattutto in un momento in cui i venditori di videogiochi stanno facendo enormi sforzi per impedire la rivendita dei giochi usati.

Oracle sta cadendo verso il baratro e imho sta perdendo di rispetto. Leggete cosa mi hanno scritto dopo la segnalazione di un bug recente: https://forums.virtualbox.org/viewtopic.php?f=6&t=50080

La risposta è chiara: attaccati! :fagiano:
Bel modo di lavorare :doh:
"bug happens" ( e non abbiamo voglia di correggerli :doh: )

genoaole
03-07-2012, 20:51
Speriamo che tra un pò su Steam ci sia l'popzione vendi o regala gioco.... Che bello così se un'amico vuol fare provare un gioco (senza passare user e pass dell'account) può serenamente dire: Si te lo regalo e poi me lo rilegali........

fabcal2469
03-07-2012, 21:24
Comunque la licenza d'uso non viene venduta per un tempo illimitato ma per un periodo di 50 anni circa, che poi sono un periodo comunque molto lungo. Mentre i diritti registrati si perdono dopo 75 anni. Anche l'industria musicale si oppone alla vendita dell'usato, non solo ma secondo loro anche il prestito di un cd ad un amico è illegale e viola la legge. Le software house si oppongono alla vendita dell'usato come le case editrici si oppongono alla vendita dei libri usati. Per fortuna la legge la pensa diversamente! Anche quando il prodotto non ha consistenza fisica (i dischi di installazione)

elevul
03-07-2012, 22:47
Sì, beh, ma così è inutile. Io voglio poter rivendere i giochi singoli, come se stesso vendendo una copia fisica. Se la UE dice che si potrà fare, spero che Steam prima o poi si adegui alla cosa :O

Concordo.
Non voglio manco io vendere l'account, visto che c'è parte della mia vita social li (amici, gruppi e così via), però dei 200 giochi che ho buona parte non mi serve e non li toccherò mai, quindi non mi dispiacerebbe sbarazzarmene... :asd:

maxmax80
04-07-2012, 01:01
Non vedo qual'è il problema. Se tu vendi la licenza, non puoi più utilizzare il software nè scaricare aggiornamenti.


questo presuppone che il venditore onesto non si tenga una copia della licenza per se...

se questo discorso si può fare fra aziende -per ovvi rischi di controlli da parte della finanza-,
si potrebbe dire altrettanto di una vendita fra privati, magari su qualche mercatino, baya o sito di inserzioni online?

..hum, sarà che io sono in malafede, ma ho i miei dubbi...

Kodert89
04-07-2012, 09:12
Se verrà attuata penso proprio che si riaprirà il mercato dell'usato.

gaxel
04-07-2012, 09:27
la cosa positiva di questa sentenza è che blocca quasi automaticamente tutti quei sistemi "antiusato" che molte case stanno cercando di piazzare nel mercato, dai videogiochi con le consolle al professionale. anche se penso che andrà più pesante sulla prima categoria, visto che sony, microsoft, etc han reso noto di voler bloccare la vendita dell'usato, ora essendosi instaurato un precedente, se lo faranno potrà partire una denuncia con i relativi rischi per l'azienda in questione, in quanto la cosa violerebbe i diritti del consumatore (e cioè colui che ha comprato la versione nuova del software).

L'usato comunque nel software è un danno per chi lo sviluppa, quindi è normale che cerchino di impedirlo.

the_joe
04-07-2012, 09:33
L'usato comunque nel software è un danno per chi lo sviluppa, quindi è normale che cerchino di impedirlo.

L'usato è un danno per i produttori sempre e comunque, ma parlando da utenti è auspicabile che non ne venga mai vietata la commercializzazione e d'altra parte a livello legale è difficile che possa essere impedita la vendita di un qualcosa che è tuo, sia una cosa materiale o anche semplicemente una licenza d'uso se non legata a particolari condizioni.

Cfranco
04-07-2012, 09:38
L'usato comunque nel software è un danno per chi lo sviluppa, quindi è normale che cerchino di impedirlo.
Danno ?
Anche non riuscire a costringere il consumatore a comprare il software ogni volta che lo usa è un danno, anche non riuscire a farlo pagare il triplo del prezzo è un danno.
Il fatto di non riuscire a guadagnare di più di quello che la legge ti consente non può essere considerato un danno.

gaxel
04-07-2012, 10:13
Danno ?
Anche non riuscire a costringere il consumatore a comprare il software ogni volta che lo usa è un danno, anche non riuscire a farlo pagare il triplo del prezzo è un danno.
Il fatto di non riuscire a guadagnare di più di quello che la legge ti consente non può essere considerato un danno.

Innanzitutto tu acquisti la licenza ad usare il software, non il software stesso, anche perché è intangibile... mica puoi possederlo, non esiste... possono esserne create infinite copie, quindi il suo valore è pari a zero. Motivo per cui ti vendono la licenza.

Poi, i giochi sono un bene volutturario, quindi un gran danno non te lo fanno, non è che tu ci campi... mentre chi li sviluppa sì, ci campa... e ogni copia usata significa qualcuno che si diverte col frutto del tuo lavoro, senza averti pagato nulla, esattamente come la pirateria. Inoltre, a differenza di beni tangibili, il software non si deteriora col tempo, ma anche usato ti ritrovi lo stesso identico prodotto del nuovo (infatti mai capito perché l'usato dovrebbe costare meno... ancor di più nel digital delivery).

infine direi che la storiella che te li fanno pagare tanto ormai è diventata un manfirna inutile.. i giochi non costano una fava, su console e su PC, fine. Sembra che non abbiate fissuto gli anni 90 (e probabilmente è così) quando se non piratavi ti toccava lasciarci la paghetta mensile solo per un gioco... ora c'è gente che ha centinaia di giochi Steam pagati 1-2€ l'uno. Senza contare che basta installare Steam con un account nuovo che ti ritrovi decine di giochi a gratis, così come ne trovi in altri canali ad esempio su gog...

the_joe
04-07-2012, 10:23
Innanzitutto tu acquisti la licenza ad usare il software, non il software stesso, anche perché è intangibile... mica puoi possederlo, non esiste... possono esserne create infinite copie, quindi il suo valore è pari a zero. Motivo per cui ti vendono la licenza.

Infatti ed essendo possessore regolare di una licenza d'uso posso anche rivenderla la licenza d'uso, non vedo perchè e quale legge dovrebbe impedirmelo, a meno che tale licenza non fosse legata a particolari condizioni imprescindibili (ad esempio la licenza di uso del software integrato in un apparecchio che è legata indissolubilmente a quell'apparecchio per ovvi motivi di concorrenza)


Poi, i giochi sono un bene volutturario, quindi un gran danno non te lo fanno, non è che tu ci campi... mentre chi li sviluppa sì, ci campa... e ogni copia usata significa qualcuno che si diverte col frutto del tuo lavoro, senza averti pagato nulla, esattamente come la pirateria. Inoltre, a differenza di beni tangibili, il software non si deteriora col tempo, ma anche usato ti ritrovi lo stesso identico prodotto del nuovo (infatti mai capito perché l'usato dovrebbe costare meno... ancor di più nel digital delivery).

Il fatto che un bene non sia di prima necessità non preclude la possibilità di rivenderlo, anche una macchina fotografica non è necessaria per vivere, ma se voglio rivenderla usata posso farlo, ma anche un'opera d'arte di cui non acquisto la proprietà intellettuale che resta dell'autore, posso comunque rivenderla, e l'usato costa sempre comunque meno del nuovo per ovvie ragioni di mercato, chi comprerebbe un qualcosa di usato se allo stesso prezzo potesse comprare il nuovo?


infine direi che la storiella che te li fanno pagare tanto ormai è diventata un manfirna inutile.. i giochi non costano una fava, su console e su PC, fine. Sembra che non abbiate fissuto gli anni 90 (e probabilmente è così) quando se non piratavi ti toccava lasciarci la paghetta mensile solo per un gioco... ora c'è gente che ha centinaia di giochi Steam pagati 1-2€ l'uno.

E difatti i giochini da 2€ non si rivendono usati ma quelli di spessore nuovi non mi pare costino 2€.....e la paghetta se vuoi un gioco nuovo la lasci comunque. (a meno che ti chiami Nathan Falco)

gaxel
04-07-2012, 10:28
L'usato è un danno per i produttori sempre e comunque, ma parlando da utenti è auspicabile che non ne venga mai vietata la commercializzazione e d'altra parte a livello legale è difficile che possa essere impedita la vendita di un qualcosa che è tuo, sia una cosa materiale o anche semplicemente una licenza d'uso se non legata a particolari condizioni.

Ah, per me si potrebbe anche fare... tecnicamente, puoi già farlo ora. Ti crei un account per ogni giochi che acquisti online, poi rivendi l'account. L'UE ha appena dimostrato che la cosa è legale, indipendentemente dalle EULA, quindi te ne puoi fregare.

Diverso il discorso di togliere un gioco dal tuo account e metterlo in quello di un altro... questo deve essere fatto lato Steam, GOG, EA, ecc... e per loro è un costo, dubito lo faranno se non costretti. Senza contare che comunque, non potrai mai rivendere un gioco acquistato su Origin a uno che ha Steam...

Cfranco
04-07-2012, 10:31
[cut]
Il principio è tale indipendentemente dal valore, non conta quanti soldi sono, un diritto resta tale sia per software da 50000 euro sia per 50 euro

gaxel
04-07-2012, 10:39
Infatti ed essendo possessore regolare di una licenza d'uso posso anche rivenderla la licenza d'uso, non vedo perchè e quale legge dovrebbe impedirmelo, a meno che tale licenza non fosse legata a particolari condizioni imprescindibili (ad esempio la licenza di uso del software integrato in un apparecchio che è legata indissolubilmente a quell'apparecchio per ovvi motivi di concorrenza)

Mai scritto il contrario... puoi tranquillamente farlo, chi te lo vieta? Dei giochi in scatola usati è già così, per il digital delivery nessuno ti vieta di rivendere i giochi, ti vietano di rivendere l'account semmai e quello è un discorso diverso.

Resta il discorso che facevo prima, se ti fai un account per gioco, puoi rivendere anche il digital delivery. Se compri da canali in cui il gioco non è legato all'accout (come l'ex d2d o gamesplanet) tecnicamente puoi rivendere gioco e seriale, l'unico problema possono dartelo certi DRM, ma è così anche per il retail.


Il fatto che un bene non sia di prima necessità non preclude la possibilità di rivenderlo, anche una macchina fotografica non è necessaria per vivere, ma se voglio rivenderla usata posso farlo, ma anche un'opera d'arte di cui non acquisto la proprietà intellettuale che resta dell'autore, posso comunque rivenderla, e l'usato costa sempre comunque meno del nuovo per ovvie ragioni di mercato, chi comprerebbe un qualcosa di usato se allo stesso prezzo potesse comprare il nuovo?

Nessuno, ma chi venderebbe qualcosa di usato, che in realtà non lo è e non si differenzia minimamente dal nuovo, a un prezzo nettamente inferiore? Solo chi se ne vuole disfare...

Se io compro un macchina fotografica usata, so già che avrò qualcosa in mano che savrà dei difetti se paragonata a quella nuova, o come minimo avrà un'aspettativa di vita inferiore.

Se compro usato un gioco so che mi ritrovo la stessa identica versione del nuovo, senza alcuna differenza... idem quando eventualmente lo rivenderò.

Ora, lasciando perdere l'UE che fa più danni che la tempesta da quando esiste, se si potesse rivendere usato il digital delivery, io compro un gioco a 30€, lo finisco, non mi interessa, lo rivendo a 10€ giusto per riprendere qualcosina. Chi lo compra lo gioca, lo finisce, non gli interessa, lo rivende a 20€ (il nuovo costa ancora 30€), un matto lo compra e lui ci guadagna.

Capite cosa significa? Si andrebbe a creare un sottomercato di un bene chge non si deteriora che andrebbe a danneggiare persantemente chi il bene lo produce. Ci sarà gente che attenderà di acquistare a poco, per rivendere a leggermente di più, ma sempre meno che l'originale... andando a togliere vendite allo stesso proprio nel periodo iniziale, in cui c'è la necessita di fare cassa.

Ripeto... la revendita di software in digital delivery (in retail anche anche, il disco alla lunga si deteriora) è una cavolata pazzesca, che solo a Bruxelles poteva venire in mente.

E difatti i giochini da 2€ non si rivendono usati ma quelli di spessore nuovi non mi pare costino 2€.....e la paghetta se vuoi un gioco nuovo la lasci comunque. (a meno che ti chiami Nathan Falco)

Sì, ti costano 2€ se aspetti alcune settimane/mesi, esattamente il tempo che attende chi lo vuole usato... se tu non riesci a trattenere l'impulso di comprare tutto subito a 50€, non so cosa dirti... io devo ancora comprare giochi che mi interessano moltissimo, che considero capolavori, perché li voglio a meno di 10 nuovi.

gaxel
04-07-2012, 10:44
Il principio è tale indipendentemente dal valore, non conta quanti soldi sono, un diritto resta tale sia per software da 50000 euro sia per 50 euro

Ho scritto che va in base al valore? Ho scritto che poter rivendere qualcosa che non si deteriora, ti permette di rivenderlo infinite volte, anche a prezzo maggiore di quanto l'hai comprato...

E questo è un male per l'intera industria del software... soprattutto se su quel gioco ci mantengono in piedi una infrastruttura di servizi, come il multiplayer. Rivendendo il gioco, il multiplayer deve continuare a funzionare per gente che non ha portato nessun soldo a chi il multiplayer lo mantiene in piedi: io gioco per qualche mese, mi diverto, l'ho pagato, ok... rivendo il gioco, chi lo compra gioca per qualche mese, si diverte, ma non l'ha pagato... rivende il gioco, chi lo compra gioca per qualche mese, si diverte, ma non l'ha pagato... ecc... chi sviluppa deve mantenere l'infrastruttura anche per quelli che i soldi per il gioco non l'hanno dato a loro.

Se non lo capite, mi dispiace, siete ai livelli dell'UE....

the_joe
04-07-2012, 10:48
........................

Ora, lasciando perdere l'UE che fa più danni che la tempesta da quando esiste, se si potesse rivendere usato il digital delivery, io compro un gioco a 30€, lo finisco, non mi interessa, lo rivendo a 10€ giusto per riprendere qualcosina. Chi lo compra lo gioca, lo finisce, non gli interessa, lo rivende a 20€ (il nuovo costa ancora 30€), un matto lo compra e lui ci guadagna.

Capite cosa significa? Si andrebbe a creare un sottomercato di un bene chge non si deteriora che andrebbe a danneggiare persantemente chi il bene lo produce. Ci sarà gente che attenderà di acquistare a poco, per rivendere a leggermente di più, ma sempre meno che l'originale... andando a togliere vendite allo stesso proprio nel periodo iniziale, in cui c'è la necessita di fare cassa.

Ripeto... la revendita di software in digital delivery (in retail anche anche, il disco alla lunga si deteriora) è una cavolata pazzesca, che solo a Bruxelles poteva venire in mente.



Sì, ti costano 2€ se aspetti alcune settimane/mesi, esattamente il tempo che attende chi lo vuole usato... se tu non riesci a trattenere l'impulso di comprare tutto subito a 50€, non so cosa dirti... io devo ancora comprare giochi che mi interessano moltissimo, che considero capolavori, perché li voglio a meno di 10 nuovi.

E cosa te ne importa di cosa e se guadagna qualcuno dalla vendita di un bene su cui il produttore ha già fatto il suo guadagno?

E' così per tutte le cose, se la vuoi NUOVA e APPENA USCITA la paghi TOT, dopo col passare del tempo la stessa cosa la ritrovi deprezzata perchè è passato l'effetto novità quindi anche da nuova costa di meno e la trovi anche ovviamente usata da chi l'ha acquistata e vuole rivenderla, è così per tutto e non vedo perchè non possa esserlo per il digital delivery.

Il fatto che tu aspetti che i titoli che ti interessano vadano a 10€ è ininfluente e alla fine può essere considerato un danno anche il tuo modo di comportarti perchè se non ci fosse chi compra a prezzo pieno, dubito che le software house rientrerebbero dei capitali investiti, un gioco viene svenduto a 10€ quando è stato ampliamente ammortizzato.....

Cfranco
04-07-2012, 10:52
Ho scritto che va in base al valore? Ho scritto che poter rivendere qualcosa che non si deteriora, ti permette di rivenderlo infinite volte, anche a prezzo maggiore di quanto l'hai comprato...

E questo è un male per l'intera industria del software... soprattutto se su quel gioco ci mantengono in piedi una infrastruttura di servizi, come il multiplayer. Rivendendo il gioco, il multiplayer deve continuare a funzionare per gente che non ha portato nessun soldo a chi il multiplayer lo mantiene in piedi: io gioco per qualche mese, mi diverto, l'ho pagato, ok... rivendo il gioco, chi lo compra gioca per qualche mese, si diverte, ma non l'ha pagato... rivende il gioco, chi lo compra gioca per qualche mese, si diverte, ma non l'ha pagato... ecc... chi sviluppa deve mantenere l'infrastruttura anche per quelli che i soldi per il gioco non l'hanno dato a loro.

Se non lo capite, mi dispiace, siete ai livelli dell'UE....
Se il mantenimento ti costa soldi allora fai un abbonamento mensile per il servizio, non cerchi di impedire la rivendita di una licenza.
Cosa che peraltro mi pare che molte case abbiano già capito :O
Se invece vendi un single player e poi non ci fai sopra neanche una lurida patch per sistemare i bachi più grossi ... :fagiano:

the_joe
04-07-2012, 10:52
Ho scritto che va in base al valore? Ho scritto che poter rivendere qualcosa che non si deteriora, ti permette di rivenderlo infinite volte, anche a prezzo maggiore di quanto l'hai comprato...

E questo è un male per l'intera industria del software... soprattutto se su quel gioco ci mantengono in piedi una infrastruttura di servizi, come il multiplayer. Rivendendo il gioco, il multiplayer deve continuare a funzionare per gente che non ha portato nessun soldo a chi il multiplayer lo mantiene in piedi: io gioco per qualche mese, mi diverto, l'ho pagato, ok... rivendo il gioco, chi lo compra gioca per qualche mese, si diverte, ma non l'ha pagato... rivende il gioco, chi lo compra gioca per qualche mese, si diverte, ma non l'ha pagato... ecc... chi sviluppa deve mantenere l'infrastruttura anche per quelli che i soldi per il gioco non l'hanno dato a loro.

Se non lo capite, mi dispiace, siete ai livelli dell'UE....

Sinceramente credo che chi non ha capito non siamo nè noi nè la UE quindi trai le tue conclusioni.....


La software house ha venduto in ogni caso UNA licenza d'uso illimitata per cui per lei è ininfluente che a giocare/sfruttare le possibilità messe a disposizione sia l'acquirente originale o un altro che ha comprato usato la stessa licenza, la software house ha venduto UNA licenza e UNA licenza continua ad essere usata, altrimenti le facciamo individuali e un fratello non può far giocare l'altro con il suo videogame......

gaxel
04-07-2012, 10:59
E cosa te ne importa di cosa e se guadagna qualcuno dalla vendita di un bene su cui il produttore ha già fatto il suo guadagno?

E' così per tutte le cose, se la vuoi NUOVA e APPENA USCITA la paghi TOT, dopo col passare del tempo la stessa cosa la ritrovi deprezzata perchè è passato l'effetto novità quindi anche da nuova costa di meno e la trovi anche ovviamente usata da chi l'ha acquistata e vuole rivenderla, è così per tutto e non vedo perchè non possa esserlo per il digital delivery.

Il fatto che tu aspetti che i titoli che ti interessano vadano a 10€ è ininfluente e alla fine può essere considerato un danno anche il tuo modo di comportarti perchè se non ci fosse chi compra a prezzo pieno, dubito che le software house rientrerebbero dei capitali investiti, un gioco viene svenduto a 10€ quando è stato ampliamente ammortizzato.....

Il discorso è più complesso... se tu compri una copia originale, quei soldi vanno allo sviluppatore e quella copia conta come una copia in più venduta.

Quelli di Amnesia stavano fallendo se Steam non avesse fatto un deal dei Penumbra (di cui avevano i diritti solo per il primo), deal che ha venduto più che tutte le copie vendute fino a quel momento e che gli ha permesso di incassare abbastanza soldi per terminare Amnesia (che per fortuna è andato molto bene).

Se fosse esistito il mercato dell'usato in digital delivery, probabilmente molti di quelli che avrebbero comprato i Penumbra li avevano già (acquistati da qualcuno che li aveva già rivenduti a prezzo stracciato) e magari il totale degli acquisti non sarebbe servito a mantenerli.

Altro esempio, EA dice "Dead Space deve vendere un milione di copie entro la fine dell'anno fiscale, altrimenti vi chiudiamo", ora... Dead Space vende 500.000 copie nella prima settimana, poi ha un calo dovuto all'effeto novità svanito... passano le settimane, qualcosina viene sempe acquistato e pian piano, dopo diversi mesi, raggiungono il milione di copie. Se esistesse l'usato, molti giocatori acquisterebbero da qualcuno che rivende, quelle copie non verrebbero conteggiate da EA e addio Dead Space 2.

Senza contare che rivendere qualcosa di fisico significa o portarlo fuori di casa in un negozio apposito, e all'acquirente richiede di fare lo stesso sforzo... o addirittura impacchettare il tutto e spedirlo, con l'acquirente che deve farsi trovare dal corriere (ed è un'ulteriore sforzo). Col digital delivery non c'è nessuno sforzo.. paghi via PayPal o carta e istantaneamente ti ritrovi il gioco disponibile per il download.

Troppo semplice, che è poi il motivo per cui la maggior parte dei videogiocatori si è fatta liste da centinaia di giochi su Steam in 2-3 anni, quando nel precedenti 20 ne aveva comprati 30 in scatola.

gaxel
04-07-2012, 11:02
Se il mantenimento ti costa soldi allora fai un abbonamento mensile per il servizio, non cerchi di impedire la rivendita di una licenza.
Cosa che peraltro mi pare che molte case abbiano già capito :O
Se invece vendi un single player e poi non ci fai sopra neanche una lurida patch per sistemare i bachi più grossi ... :fagiano:

Ah bé... se vi sta bene che si possa rivendere l'usato, ma poi vi fanno pagare un abbonamento per i servizi (multiplayer, cloud, achievements, chat, ecc..) ok...

Comunque continuate a pensare ai grossi publisher che vi sfruttano (ma siete voi che vi fate sfruttare), ma non tenete in considerazione tutti i piccoli sviluppatori che devono guadagnare solo per poter continuare a esistere.

Cfranco
04-07-2012, 11:08
Ah bé... se vi sta bene che si possa rivendere l'usato, ma poi vi fanno pagare un abbonamento per i servizi (multiplayer, cloud, achievements, chat, ecc..) ok...
Se una SH offre un servizio è libera di chiedere dei soldi, poi sta agli utenti decidere se comprare o no, ci sta pure che qualcuno chieda 500 euro per un gioco, se riesce a venderlo.


Comunque continuate a pensare ai grossi publisher che vi sfruttano (ma siete voi che vi fate sfruttare), ma non tenete in considerazione tutti i piccoli sviluppatori che devono guadagnare solo per poter continuare a esistere.
A parte che è irrilevante, ma sono proprio i grossi publisher a rompere gli zebedei con questa storia dell' usato, non è un caso se la causa l' ha persa Oracle e non un pincopallino qualsiasi.

the_joe
04-07-2012, 11:09
Ah bé... se vi sta bene che si possa rivendere l'usato, ma poi vi fanno pagare un abbonamento per i servizi (multiplayer, cloud, achievements, chat, ecc..) ok...

In economia di mercato per chi usufruire di un bene è normale pagare....


Comunque continuate a pensare ai grossi publisher che vi sfruttano (ma siete voi che vi fate sfruttare), ma non tenete in considerazione tutti i piccoli sviluppatori che devono guadagnare solo per poter continuare a esistere.

Intanto credo di non farmi sfruttare da nessuno, e un piccolo sviluppatore o gruppo musicale ecc. si sforzerà di offrire prodotti validi per sopravvivere, ma non è privando gli altri di alcuni diritti fondamentali come il poter rivendere i beni di proprietà che potrà farlo.....

gaxel
04-07-2012, 11:12
Sinceramente credo che chi non ha capito non siamo nè noi nè la UE quindi trai le tue conclusioni.....


La software house ha venduto in ogni caso UNA licenza d'uso illimitata per cui per lei è ininfluente che a giocare/sfruttare le possibilità messe a disposizione sia l'acquirente originale o un altro che ha comprato usato la stessa licenza, la software house ha venduto UNA licenza e UNA licenza continua ad essere usata, altrimenti le facciamo individuali e un fratello non può far giocare l'altro con il suo videogame......

Infatti le stanno facendo individuali, che son poi gli account, proprio perché gli costa troppo mantenere l'infrastruttura anche per chi non paga, non lo fanno di certo perché sono avidi, non di più che chiunque venda un prodotto per campare.

E ripeto, ragionate pensando ai piccoli sviluppatori, non ai grandi publisher... se io vendo una licenza e ci giocano in 10, ho perso 9 potenziali acquirenti comunque, che magari avrebbero comprato il gioco al primo deal, allo stesso prezzo dell'usato.

Il problema di base comunque, che sembrate non capire, è che il gioco usato non si differenzia in nessuna maniera dal gioco nuovo... senza contare che il 99.9% delle persone comprerebbe il gioco (magari già usato) lo crackerebbe e poi rivenderebbe il seriale allo stesso prezzo di quanto l'ha pagato.

Si creerebbe un mercato, ripeto, in cui si speculerebbe sul prezzo dei giochi... un po' come la borsa, compro quel gioco usato a un prezzo stracciato, anche se non mi interessa, perché so che a breve esce un mod fico (vedi l'esempio di ARMA 2 che ha venduto un pacco nell'ultimo periodo), e così posso rivenderlo a qualcuno a un prezzo maggiore, ma sempre inferiore al nuovo. Insomma... gente si riempirebbe di seriali "usati" per poi rivenderli nel momento stesso in cui quel seriale torna appetibile, tutto a discapito delllo sviluppatore. Se ora chi non vuole spendere attende sconti, in futuro attenderà l'usato... cosa cambia? Che chi sviluppa incasserà meno, i piccoli falliranno e i grossi non svilupperanno più giochi originali o alternativi, ma andranno sul sicuro Battlefield 12 con abbonamento mensile per giocare online.

the_joe
04-07-2012, 11:16
Infatti le stanno facendo individuali, che son poi gli account, proprio perché gli costa troppo mantenere l'infrastruttura anche per chi non paga, non lo fanno di certo perché sono avidi, non di più che chiunque venda un prodotto per campare.

Niente da eccepire


E ripeto, ragionate pensando ai piccoli sviluppatori, non ai grandi publisher... se io vendo una licenza e ci giocano in 10, ho perso 9 potenziali acquirenti comunque, che magari avrebbero comprato il gioco al primo deal, allo stesso prezzo dell'usato.

Quindi non posso nemmeno prestare il gioco a mio fratello?


Il problema di base comunque, che sembrate non capire, è che il gioco usato non si differenzia in nessuna maniera dal gioco nuovo... senza contare che il 99.9% delle persone comprerebbe il gioco (magari già usato) lo crackerebbe e poi rivenderebbe il seriale allo stesso prezzo di quanto l'ha pagato.

Questa è pirateria ed esistono leggi apposite e anche severe...


Si creerebbe un mercato, ripeto, in cui si speculerebbe sul prezzo dei giochi... un po' come la borsa, compro quel gioco usato a un prezzo stracciato, anche se non mi interessa, perché so che a breve esce un mod fico (vedi l'esempio di ARMA 2 che ha venduto un pacco nell'ultimo periodo), e così posso rivenderlo a qualcuno a un prezzo maggiore, ma sempre inferiore al nuovo. Insomma... gente si riempirebbe di seriali "usati" per poi rivenderli nel momento stesso in cui quel seriale torna appetibile, tutto a discapito delllo sviluppatore. Se ora chi non vuole spendere attende sconti, in futuro attenderà l'usato... cosa cambia? Che chi sviluppa incasserà meno, i piccoli falliranno e i grossi non svilupperanno più giochi originali o alternativi, ma andranno sul sicuro Battlefield 12 con abbonamento mensile per giocare online.

Appunto come la borsa se indovini l'acquisto guadagni, altrimenti ti ritrovi con un mucchio di fogli di carta buoni per accendere il fuoco, così come i seriali dei giochi fra 2 anni se non esce nessuna mod.......

gaxel
04-07-2012, 11:18
In economia di mercato per chi usufruire di un bene è normale pagare....



Intanto credo di non farmi sfruttare da nessuno, e un piccolo sviluppatore o gruppo musicale ecc. si sforzerà di offrire prodotti validi per sopravvivere, ma non è privando gli altri di alcuni diritti fondamentali come il poter rivendere i beni di proprietà che potrà farlo.....

Ma guarda che a me fotte sega... possono anche aprire all'usato, io rivendo tutti i giochi che ho su Steam a 1€ l'uno e sarei contentissimo che me li tolgo dalle balle... e sicuramente penserei subito a come farci soldi, che già ci stavo provando con greenmangaming :asd:

Dico solo che secondo me è dannoso, per chi sviluppa software, offrire all'utenza la possibilità di rivendere la semplice licenza/seriale che poi permette di scaricare il gioco.

Ma son cazzi loro, se mi danno la possibilità di comprare e rivendere il digital delivery, smetto di comprare giochi per giocarli, ma lo faccio solo per rivenderli a prezzo maggiore... ad ogni weekend deal compro qualcosa, e il lunedì lo rimetto in vendita a un prezzo superiore al deal, ma inferiore a quello del gioco... potrei quasi camparci :asd:

Phoenix3000
04-07-2012, 14:20
Anche l'industria musicale si oppone alla vendita dell'usato, non solo ma secondo loro anche il prestito di un cd ad un amico è illegale e viola la legge. Le software house si oppongono alla vendita dell'usato come le case editrici si oppongono alla vendita dei libri usati. Per fortuna la legge la pensa diversamente! Anche quando il prodotto non ha consistenza fisica (i dischi di installazione)

Condivido in pieno ed aggiungo, quando compro un CD pago il supporto, i diritti d'autore, la commissione al distributore e al venditore, pago l'IVA, ecc..
Insomma pago tutto e quello che poi ci faccio, vendita, regalo o prestito che sia, non riguarda più l'autore. L'importante è che io non ne faccia una copia ovviamente...
I diritti, come le imposte, si pagano una volta sola o vogliamo fare un altro capolavoro come con la benzina su cui paghiamo l'IVA sulle accise?
Vogliamo mettere una tassa sul prestito o sulla vendita dell'usato, magari pari all'IVA sul 50% del valore (cioè IVA sull'IVA), un'IVETTA insomma? :muro:

Obelix-it
04-07-2012, 15:50
Ora, lasciando perdere l'UE che fa più danni che la tempesta

ti rode, eh??


da quando esiste, se si potesse rivendere usato il digital delivery, io compro un gioco a 30€, lo finisco, non mi interessa, lo rivendo a 10€ giusto per riprendere qualcosina. Chi lo compra lo gioca, lo finisce, non gli interessa, lo rivende a 20€ (il nuovo costa ancora 30€), un matto lo compra e lui ci guadagna.

Capite cosa significa?
Si. si chiama 'mercato dell'usato' e funziona cosi' da sempre: c'e' chi ci campa anche qui, comprando sul mercatino a 10 e rivendendo ad amici a 20.

Tutti i venditori di auto usate fanno quello: tu vendi loro a 10, loro rivendono a 11.


E ripeto, ragionate pensando ai piccoli sviluppatori, non ai grandi publisher...

Eccomi: qualifica: piccolo sviluppatore. E sono MOLTO contento della decisione UE...

gaxel
04-07-2012, 16:11
ti rode, eh??

Cosa, l'UE... mi rode dal 1992 più o meno.


Si. si chiama 'mercato dell'usato' e funziona cosi' da sempre: c'e' chi ci campa anche qui, comprando sul mercatino a 10 e rivendendo ad amici a 20.

Tutti i venditori di auto usate fanno quello: tu vendi loro a 10, loro rivendono a 11.

Quell'usato è usato però, termine che non si può utilizzare per il software, ancor meno se non è accompagnato da un supporto fisico. Quindi, non è più "mercato dell'usato", ma è qualcos'altro...

Eccomi: qualifica: piccolo sviluppatore. E sono MOLTO contento della decisione UE...

Delle "decisioni"? O di questa decisione? Questa decisione dovrebbe al massimo lasciarti indifferente, visto che l'usato a te non porta nulla, mal che vada ti porta via qualcosa. Sulle altre decisioni non mi sbilancio, per me son tutte sbagliate quelle prese negli ultimi 20 anni, tutte indirizzate a favorire una unione che, quando serve davvero (vedi la situazione economica attuale), non viene considerata da chi sta bene... ergo, al di là di aiutare le banche, non serve e non è servita a una fava.

share_it
04-07-2012, 16:20
Ricordo che le licenze oracle sono robe da decine di migliaia di euro. Se uno la usa per tre mesi e poi il suo progetto chiude è giusto che possa rientrare di parte della cifra.
Anzi è capace che così vende pure di più.

Ma per le licenze abbinate all'hw di windows io mi sono sempre chiesto: la si può rivendere senza l'hw? Se non l'ho mai accettata e quindi abbinata al pc? Amazon le vende...

calabar
04-07-2012, 23:07
Ci sono diversi punti su cui non sono d'accordo.

Infatti le stanno facendo individuali, che son poi gli account, proprio perché gli costa troppo mantenere l'infrastruttura anche per chi non paga, non lo fanno di certo perché sono avidi, non di più che chiunque venda un prodotto per campare.
Quando acquisti un titolo, acquisti anche l'uso dell'infrastruttura (a meno che non venga venduta a parte, nel qual caso il problema neppure si pone).
Se ti stanchi di quel titolo e decidi di venderlo, l'unica cosa che cambia è che l'uso dell'infrastruttura legata a quella licenza sarà sfruttato da un'altra persona e non dal primo compratore.

Il problema di base comunque, che sembrate non capire, è che il gioco usato non si differenzia in nessuna maniera dal gioco nuovo... senza contare che il 99.9% delle persone comprerebbe il gioco (magari già usato) lo crackerebbe e poi rivenderebbe il seriale allo stesso prezzo di quanto l'ha pagato.
questo secondo me è profondamente sbagliato.
L'obsolescenza tecnologica colpisce i giochi molto più di quanto colpisca altri oggetti in altri mercati.
Anche se un gioco non si usura fisicamente, diventa comunque vecchio piuttosto in fretta.

Sul crack non mi esprimo, qui si parla di vie legali e sta anche a chi vende il gioco fare in modo che il passaggio di licenza sia gestito in modo chiaro e trasparente. Del resto poi che senso ha parlare di crack quando un gioco può essere crackato anche senza averlo acquistato? (anzi, mi pare la situazione più normale...)

Se poi riesce a venderlo allo stesso prezzo a cui l'ha pagato non vedo il problema, dato che vedo farlo di continuo anche con altri beni anche soggetti ad usura, come i telefoni cellulari. Ma anche in questo caso deve comunque fare i conti con l'obsolescenza del prodotto, per cui rivendere allo stesso prezzo a cui si è acquistato non è sempre facile.

Si creerebbe un mercato, ripeto, in cui si speculerebbe sul prezzo dei giochi...
E quale sarebbe il problema? É un mercato che esiste per ogni tipo di bene rivendibile, non vedo perchè con i videogiochi dovrebbe creare problemi insormontabili.

Dico solo che secondo me è dannoso, per chi sviluppa software, offrire all'utenza la possibilità di rivendere la semplice licenza/seriale che poi permette di scaricare il gioco.
É proprio questo il punto della questione.

Innanzi tutto, bisogna definire il concetto di "dannoso". Dannoso vuol dire impedire a chi vende software di ricavare ogni profitto possibile, anche a discapito degli utenti? Allora potrebbe essere dannoso.
Se si lasciassero fare le aziende tutto ciò che vogliono, spennerebbero tutti come polli, e del resto è normale, stiamo parlando di aziende a scopo di lucro.
Ma a questo punto non tiri fuori solo il mercato dell'usato, ma tantissimi altri diritti degli utenti che si danno per scontati.

Detto questo, secondo me sopravvaluti gli effetti "malefici" (per chi vende software) della scomparsa del mercato dell'usato e sottovaluti quelli "benefici".

Innanzi tutto, se so di poter rivendere, posso anche pensare di acquistare un gioco ad un certo prezzo, sicuro che una parte mi rientrerà. Se non posso rivendere, allora semplicemente non comprerò, o aspetterò un calo di prezzo (sempre che non mi sia passata la "scimmia" nel frattempo).
Il mercato dell'usato rimane comunque un mezzo per espandere il mercato generale del titolo, e una maggiore diffusione porta sempre introiti come "effetto collaterale".
Un esempio banale è quello di un utente che compra il titolo "tal dei tali 2" perchè trova un'occasione con l'usato, e poi trascinato dalla bontà del titolo decide di acquistare all'uscita "tal dei tali 3". Se non l'avesse comprato questo non sarebbe successo. E si possono fare altri esempi, anche di tipo completamente differente.

acerbo
04-07-2012, 23:41
Certo che a leggere solo il titolo della news potrebbe venirmi l'idea malsana di vendere circa 150 bluray rip :asd: :asd:

Fire-Dragon-DoL
04-07-2012, 23:52
Secondo me il paragone indie/big house è assurdo.

Gli indie non si permettono mai di vendere a 70 euro un gioco, lo vendono a 20.

A 20 euro un gioco ME NE FREGO di prenderlo usato, se posso prenderlo nuovo. Ovviamente se non lo attendo da molto, aspetto qualche sconto.

Per chi dice che prima ci lasciavi la paghetta del mese sui videogiochi: Io compro videogiochi dall'epoca nintendo, e ci lasciavo la paghetta. Mi ricordo l'acquisto di super smash bros (n64) di 120 mila lire (che era tantissimo sopra la media rispetto la norma)... 60 euro sono.

Oggi devo spenderne 70, quando quelli della ps2 al massimo costavano 60.

Sinceramente, la paghetta del mese ce la lascio ancora.

Se dici di non comprare al day one, come qualcuno giustamente ti ha fatto notare, le vendite sono già state ammortizzate.

Chi compra giochi nuovi a 10 euro è come se comprasse l'usato, su questo non ci piove.

Come giustamente fanno notare il pagamento dei servizi online può essere rilevante per il mantenimento, in tal caso facessero un abbonamento.

Da notare che i server per il gioco online possono essere chiusi in qualsiasi momento dalle software house, scritto nell'eula, quindi tutto il discorso è bacato (vedi i server dei vecchi fifa).

Fai che l'online dura solo i primi 2 anni, dopodichè butti giu i server... ed hai il deterioramento del software.
Chi vuole giocare ancora deve usare un servizio a pagamento.

Risolta la problematica deterioramento e l'economia è ok per tutti. Almeno in quei cavolo di 70 euro ci mettono anche il costo del multiplayer e la cosa si equilibra.

Anche perchè attualmente se effettivamente dite che le copie digitali hanno costo 0 e sono infinite etc etc. Allora dovrebbero costare meno, e faccio notare che per copie esistenti (fisiche e contemporaneamente digitali) non solo la cosa SOLITAMENTE non è vera, ma spesso si riescono a trovare piu facilmente copie fisiche più economiche delle digitali. Esempio eclatante è diablo 3: su amazon costava 45 all'uscita e sul sito blizzard 60 in digitale.

StyleB
05-07-2012, 02:16
@Gaxel: concordo solo con parte del pensiero, se io rivendo un gioco con multiplayer, continueranno ad avere una singola connessione, non 3-4-5 UNA e cioè la mia passata ad un altra persona e quindi nessun peso in più, se poi proprio vogliono fare i guadagni extra (cosa su cui concordo parzialmente) possono fare come fece la Bioware su ME2, inserendo una key univoca per player che permette l'accesso ad un TOT di servizi per il titolo, key legata in modo indissolubile al nickname del player o all'account dello stesso (tanto non credo che ci siano fulminati che si fanno un account steam/EA per gioco)
inoltre diciamocelo, io son sempre stato il primo a zittire chi mi veniva a dire che alcuni lavori aveva prezzi troppo alti, ma bisogna anche dire che ultimamente in molti titoli è vero e quindi non vedo perchè mai dovrei portarmi dietro a vita una licenza....e dico questo che ho rivenduto si e no un tot di 10 giochi in tutta la mia vita, tutti titoli che ho reputato indegni del mio hdd.
inoltre per evitare che la casa vada in malora, basta semplicemente impedire di vendere il titolo per 1-2-3 mesi dopo la data di rilascio ufficiale del gioco, a quel punto io sarò costretto a rivenderlo a meno in quanto ci saran sconti e il boom di vendite (e cioè dove sta realmente il guadagno per la sh) sarà già stato superato da un pezzo, poi sta alla gente dire "non sono un pezzentone, sto indie da 20€ scarsi me lo compro originale!"
ma sui titoli da 60-50-40€ si può fare senza problemi, soprattutto considerando che ultimamente nella prima settimana dal rilascio li finisci almeno un paio di volte per quanto son fatti ad minchiam.

Fire-Dragon-DoL
05-07-2012, 03:30
@StyleB: Tra l'altro una cosa del genere sprona anche a fare giochi piu belli.

Se per finire un gioco bello ci vogliono 200 ore di gioco, col cavolo che si trova usato. Ci sarà pochissima gente a rivenderlo e quelli a cui è piaciuto difficilmente lo rivenderanno.

calabar
05-07-2012, 08:38
[...] inserendo una key univoca per player che permette l'accesso ad un TOT di servizi per il titolo, key legata in modo indissolubile al nickname del player o all'account dello stesso [...]
Questo è esattamente quello che si deve evitare.
Associare la licenza ad un account univoco e non poterla trasferire è proprio ciò che si contesta. Se io acquisto la licenza di un gioco e non la voglio più, devo poterla rivendere, come qualsiasi altro bene.
E se viene stabilito che è mio diritto farlo (e a mio parere lo è), chi crea il gioco deve mettere a disposizione l'infrastruttura per farlo.

[...] basta semplicemente impedire di vendere il titolo per 1-2-3 mesi dopo la data di rilascio ufficiale del gioco [...]
Questo è un limite ancor più artificioso (e difficile da giustificare) rispetto all'impossibilità di vendere come usato.
Non dico che per l'utente sarebbe comunque meglio rispetto al non poter vendere, ma trovo sia davvero una cura peggiore della malattia, che possa portare ad accettare pratiche lesive per l'utente.
Qui la questione è di principio: se acquisto un gioco (la licenza ad esso legata), devo poter trasferire tale licenza ad un altro utente senza problemi, perchè è una cosa mia.

gaxel
05-07-2012, 09:14
Ci sono diversi punti su cui non sono d'accordo.


Quando acquisti un titolo, acquisti anche l'uso dell'infrastruttura (a meno che non venga venduta a parte, nel qual caso il problema neppure si pone).
Se ti stanchi di quel titolo e decidi di venderlo, l'unica cosa che cambia è che l'uso dell'infrastruttura legata a quella licenza sarà sfruttato da un'altra persona e non dal primo compratore.

Sì, ma in un ipotetico mondo senza usato, quel singolo peso l'infrastruttura non l'avrebbe... ed è fisiologico che pian piano una persona si stanchi e dopo un po' smetta di usarlo (e ne tengono conto, tant'è che spesso dopo del tempo i server vengono comunque spenti). Se il gioco passa di mano in mano, chi lo compra si aspetta che l'infrastruttura continui ad funzionare e la sfrutterà come al dayone (che è per lui, ma non lo è per chi l'infrastruttura la deve mantenere).

Comunque questo è un problema relativo...


questo secondo me è profondamente sbagliato.
L'obsolescenza tecnologica colpisce i giochi molto più di quanto colpisca altri oggetti in altri mercati.
Anche se un gioco non si usura fisicamente, diventa comunque vecchio piuttosto in fretta.

Allora come mi spieghi il successo di gog e la marea di remake HD (che non hanno altro che una risoluzione elevata) che stanno uscendo ora? Fallout è Baldur's Gate hanno continuato a vendere per 10 anni e continuano a farlo ora, anche a nuovi utenti.


Sul crack non mi esprimo, qui si parla di vie legali e sta anche a chi vende il gioco fare in modo che il passaggio di licenza sia gestito in modo chiaro e trasparente. Del resto poi che senso ha parlare di crack quando un gioco può essere crackato anche senza averlo acquistato? (anzi, mi pare la situazione più normale...)

Se poi riesce a venderlo allo stesso prezzo a cui l'ha pagato non vedo il problema, dato che vedo farlo di continuo anche con altri beni anche soggetti ad usura, come i telefoni cellulari. Ma anche in questo caso deve comunque fare i conti con l'obsolescenza del prodotto, per cui rivendere allo stesso prezzo a cui si è acquistato non è sempre facile.

E quale sarebbe il problema? É un mercato che esiste per ogni tipo di bene rivendibile, non vedo perchè con i videogiochi dovrebbe creare problemi insormontabili.

Perché il software non è soggetto ad usura, quindi non potrai mai fare differenza tra usato e nuovo, non esiste differenza... solo che in un caso dai soldi (e ci paghi le tasse) a chi sviluppa il prodottto, nell'altro dai soldi (e spesso non ci paghi le tasse) a uno che il prodotto non l'ha sviluppato.

Ci può comunque stare, il problema è che quello che compra e che poi rivende, può comunque usufruire quanto vuole del prodotto, senza che questo ne risenta, a differenza di un 'auto, un cellulare o una mela. Motivo per cui, per il software, non possiamo applicare gli stessi concetti che abbiamo sempre applicato a tutti in beni posseduti.



É proprio questo il punto della questione.

Innanzi tutto, bisogna definire il concetto di "dannoso". Dannoso vuol dire impedire a chi vende software di ricavare ogni profitto possibile, anche a discapito degli utenti? Allora potrebbe essere dannoso.
Se si lasciassero fare le aziende tutto ciò che vogliono, spennerebbero tutti come polli, e del resto è normale, stiamo parlando di aziende a scopo di lucro.
Ma a questo punto non tiri fuori solo il mercato dell'usato, ma tantissimi altri diritti degli utenti che si danno per scontati.

No, se si lasciasse fare alle aziende, senza nessun controllo, si creerebbe concorrenza... mettendo dei paletti per evitare che abusino di qualcosa o che garantiscano certi diritti, si mettono d'accordo tra di loro per farsi meno danni a vicenda, l'utente finale lo inchiappettano sempre.

Detto questo, secondo me sopravvaluti gli effetti "malefici" (per chi vende software) della scomparsa del mercato dell'usato e sottovaluti quelli "benefici".

Innanzi tutto, se so di poter rivendere, posso anche pensare di acquistare un gioco ad un certo prezzo, sicuro che una parte mi rientrerà. Se non posso rivendere, allora semplicemente non comprerò, o aspetterò un calo di prezzo (sempre che non mi sia passata la "scimmia" nel frattempo).
Il mercato dell'usato rimane comunque un mezzo per espandere il mercato generale del titolo, e una maggiore diffusione porta sempre introiti come "effetto collaterale".
Un esempio banale è quello di un utente che compra il titolo "tal dei tali 2" perchè trova un'occasione con l'usato, e poi trascinato dalla bontà del titolo decide di acquistare all'uscita "tal dei tali 3". Se non l'avesse comprato questo non sarebbe successo. E si possono fare altri esempi, anche di tipo completamente differente.

Il concetto è questo, meglio vendere una copia a 1€ che non venderla proprio... l'usato è come non averla venduta, perché non ne tieni proprio traccia.

Se si creasse una infrastruttura (che comunque costa soldi) in cui chi compra e chi rivende usato viene tenuto in considerazione, allora sì che potrebbe essere utile. Chi procude sa quanti hanno comprato, quanti hanno rivenduto, dopo quanto aver comprato, e chi invece ha comprato usato e a che prezzo... quello che succede ora con Steam con i vari deal, il publisher sa quando è stato comprato qualcosa e a che prezzo e può tenerne in considerazione.

Se lasciamo l'usato messo ad minkiam com'è ora, chi sviluppa ci perde e basta, perché non ha nemmeno i dati, spesso e volentieri le tasse non vengono pagate e il grosso dell'usato va a foraggiare chi ne trae vantaggio, come GameStop... che acquista a 1 e rivende a 30, alla faccia dello sviluppatore.

gaxel
05-07-2012, 09:21
@Gaxel: concordo solo con parte del pensiero, se io rivendo un gioco con multiplayer, continueranno ad avere una singola connessione, non 3-4-5 UNA e cioè la mia passata ad un altra persona e quindi nessun peso in più, se poi proprio vogliono fare i guadagni extra (cosa su cui concordo parzialmente) possono fare come fece la Bioware su ME2, inserendo una key univoca per player che permette l'accesso ad un TOT di servizi per il titolo, key legata in modo indissolubile al nickname del player o all'account dello stesso (tanto non credo che ci siano fulminati che si fanno un account steam/EA per gioco)
inoltre diciamocelo, io son sempre stato il primo a zittire chi mi veniva a dire che alcuni lavori aveva prezzi troppo alti, ma bisogna anche dire che ultimamente in molti titoli è vero e quindi non vedo perchè mai dovrei portarmi dietro a vita una licenza....e dico questo che ho rivenduto si e no un tot di 10 giochi in tutta la mia vita, tutti titoli che ho reputato indegni del mio hdd.
inoltre per evitare che la casa vada in malora, basta semplicemente impedire di vendere il titolo per 1-2-3 mesi dopo la data di rilascio ufficiale del gioco, a quel punto io sarò costretto a rivenderlo a meno in quanto ci saran sconti e il boom di vendite (e cioè dove sta realmente il guadagno per la sh) sarà già stato superato da un pezzo, poi sta alla gente dire "non sono un pezzentone, sto indie da 20€ scarsi me lo compro originale!"
ma sui titoli da 60-50-40€ si può fare senza problemi, soprattutto considerando che ultimamente nella prima settimana dal rilascio li finisci almeno un paio di volte per quanto son fatti ad minchiam.

Se parliamo di PC, titoli a 60€ ne vedo pochi, solo da Activision, altrimenti stiamo sui 50€ (40 o 30 per certi publisher, come Valve ad esempio) che son meno di quanto si pagavano anni fa (al cambio euro/lira e tenendo conto dell'inflazione) e ora i giochi costano infinitamente di più, tipo che Doom lo hanno sviluppato in 4 in sei mesi, Doom 4 lo svilupperanno in 100 in 3-4 anni. Chiaro che hai anche un bacino di utenza più ampio, motivo per cui ora i giochi non costano 200€.

Se parliamo di console, in Italia ci marciano molto sopra, in altri paesi costano meno, ma bisogna tenere conto anche dell royalties da dare a Sony, Microsoft e Nintendo che sono circa 10€ per titolo.

Quindi, il costo dei giochi è giusto... 50€ per un gioco appena uscito ci stanno tutti, anche perché non è che si devono semplicemente ripagare le spese, dovranno anche guadagnarci qualcosa per continuare a lavorare.

Chiaro che ora come ora, che non c'è molta concorrenza, nel digital delivery certi publisher ci marciano sopra, perché effettivamente hanno meno spese (il mantenimento dei server e servizi relativi dovrebbe costare meno che stampare i dischi e portarli in giro per il mondo, senza contare tutti i ricarichi vari). Ma pià si andrà avanti, più i prezzi si ababsseranno.

Già ora è possibile pre-ordinare giochi PC in dd a 40€ o meno, come ho fatto io con tutti quelli che mi interessavano in questi anni... cazzo, 40€ uno Skyrim al dayone mi sembra poco, così come un 34€ per Portal 2 o 45€ per Mass Effect 2 Digital Deluxe Edition... dai su, son giochi che son costati milioni di dollari... e a differenza di cinema e musica, guadagnano solo dalle vendite dello stesso, non anche da radio, televisioni, cinema e concerti.

gaxel
05-07-2012, 09:23
@StyleB: Tra l'altro una cosa del genere sprona anche a fare giochi piu belli.

Se per finire un gioco bello ci vogliono 200 ore di gioco, col cavolo che si trova usato. Ci sarà pochissima gente a rivenderlo e quelli a cui è piaciuto difficilmente lo rivenderanno.

Nessuno finisce i giochi da 10 ore, chi è che si mette a fare giochi da 200 ore, che costano di più e non garantiscono più vendite? Basta guardare gli achievements Steam, Xbox Live, PS3, ecc... mediamente meno della metà di chi acquista arriva alla fine, indipendentemente dalla lunghezza del gioco.

calabar
05-07-2012, 09:33
Comunque questo è un problema relativo...
Esatto, sia perchè un'azienda può comunque calcolare quei costi e regolarsi di conseguenza, sia perchè esistono alternative che non vanno a ledere i diritti del compratore, come quello di rivendere il bene.
Inoltre la cosa non è così automatica, ma non mi dilungo a riguardo, il discorso si trascinerebbe troppo in la.

Allora come mi spieghi il successo di gog [...]
Vendono per caso allo stesso prezzo a cui i giochi erano venduti 10 anni fa? ;)
Direi che la risposta a questa domanda chiarisce bene la questione.

Perché il software non è soggetto ad usura [...]
Non ad usura ma, ripeto, ad obsolescenza, che ne determina un calo di appetibilità e quindi di prezzo.
Inoltre anche un gioco inscatolato non è allo stesso modo soggetto ad usura (al più puoi rovinare il disco, ma se intendi rivenderlo ti regoli di conseguenza).
Quindi non c'è davvero motivo di non poter rivendere un gioco acquistato tramite download digitale.

No, se si lasciasse fare alle aziende, senza nessun controllo, si creerebbe concorrenza...
Su dai, questa è proprio una sparata. Le aziende tendono al monopolio, non alla concorrenza, e sono proprio le leggi e gli enti di controllo preposti che impediscono questo tipo di politiche e garantiscono la concorrenza.
Il "cartello" lo fanno se non sono controllate, non se qualcuno mette dei paletti.

Il concetto è questo, meglio vendere una copia a 1€ che non venderla proprio... l'usato è come non averla venduta, perché non ne tieni proprio traccia.
E questo lo contesto in pieno. E alcuni dei motivi li ho elencati prima.
Anche se io non intasco un soldo dalla vendita dell'usato in maniera diretta, questa comunque alimenta il mercato dei giochi e crea un ricircolo di titoli e denaro che favorisce il mercato.
Non capire questi significa non riuscire a vedere oltre un palmo dal proprio naso. E a quanto pare le aziende non riescono a farlo, preferendo l'uovo oggi che la gallina domani.

gaxel
05-07-2012, 09:46
Esatto, sia perchè un'azienda può comunque calcolare quei costi e regolarsi di conseguenza, sia perchè esistono alternative che non vanno a ledere i diritti del compratore, come quello di rivendere il bene.
Inoltre la cosa non è così automatica, ma non mi dilungo a riguardo, il discorso si trascinerebbe troppo in la.


Vendono per caso allo stesso prezzo a cui i giochi erano venduti 10 anni fa? ;)
Direi che la risposta a questa domanda chiarisce bene la questione.

Bè, oddio... saltando iil cambio, 10$ --> 10€ --> 20.000 lire, non sono pochi. Tutti i giochi calano col tempo. Loro chiaramente ci lavorano sopra, quindi è giusto che li facciano pagare.

Ma quello che volevo dire è che c'è una marea di gente disposta a spendere 10€ per giochi di 10-20 anni fa, quando se vai su Steam a 10€ trovi giochi sicuramente più recenti.


Non ad usura ma, ripeto, ad obsolescenza, che ne determina un calo di appetibilità e quindi di prezzo.
Inoltre anche un gioco inscatolato non è allo stesso modo soggetto ad usura (al più puoi rovinare il disco, ma se intendi rivenderlo ti regoli di conseguenza).
Quindi non c'è davvero motivo di non poter rivendere un gioco acquistato tramite download digitale.

Sì, ma per il motivo scritto sopra, l'obsolescenza è proporzionale alla qualità e popolarità di un titolo, quindi non è detto che il valore del software cali nel tempo, magari ci mette molto tempo e continua ad avere mercato (non allo stesso prezzo chiaro) anche dopo molti anni. Ed è giusto che chi crea un gioco che dura nel tempo, possa raccoglierne i frutti.

Su dai, questa è proprio una sparata. Le aziende tendono al monopolio, non alla concorrenza, e sono proprio le leggi e gli enti di controllo preposti che impediscono questo tipo di politiche e garantiscono la concorrenza.
Il "cartello" lo fanno se non sono controllate, non se qualcuno mette dei paletti.

Io della gran concorrenza in giro non ne vedo (in qualunque settore)... il monopolio si crea quando non c'è nessun controllo, ma anche nessuna concorrenza. Nel software comunque è più difficile creare un monopolio che duri, e ne abbiamo molti esempi, perché chiunque può creare qualcosa di migliore e grazie a Internet farlo arrivare ovunque.

E questo lo contesto in pieno. E alcuni dei motivi li ho elencati prima.
Anche se io non intasco un soldo dalla vendita dell'usato in maniera diretta, questa comunque alimenta il mercato dei giochi e crea un ricircolo di titoli e denaro che favorisce il mercato.
Non capire questi significa non riuscire a vedere oltre un palmo dal proprio naso. E a quanto pare le aziende non riescono a farlo, preferendo l'uovo oggi che la gallina domani.

Non alimenta il mercato dei giochi, alimenta il mercato e basta, non è detto che chi rivende un gioco usato, quei soldi li reinvesta in altri giochi... magari ha bisogno di soldi per comprarsi qualcos'altro e dicide di rivendere il gioco perché è quello che gli garantisce soldi (dato che non si usura) e magari anche perché se lo rivuole in futuro lo può anche scaricare... è software.

Il problema è la mancanza di dati riguardanti l'usato, visto che se io il gioco lo vendo al mio amico, non lo dico a nessuno (anche perché prendo soldi in nero, altro "problema" dell'usato), e questo porta a non conoscere le reali "vendite" del prorpio gioco, e di conseguenza non sapere come comportarsi (se vendo 10 e so che ho venduto 10 in usato, magari provo a evitarlo la prossima volta...)

Puoi fare ricerche di mercato ok, ma non è detto che siano precise e veritiere...

calabar
05-07-2012, 10:55
Bè, oddio... saltando iil cambio, 10$ --> 10€ --> 20.000 lire, non sono pochi. Tutti i giochi calano col tempo. Loro chiaramente ci lavorano sopra, quindi è giusto che li facciano pagare.Eppure quegli stessi giochi usati esistono, perchè la gente continua a comprare da gog?
I motivi sono diversi, ma non mi pare che in questo senso il mercato dell'usato crei problemi.

Sì, ma per il motivo scritto sopra, l'obsolescenza è proporzionale alla qualità e popolarità di un titolo [...] Esattamente. Se un titolo è ben fatto e longevo, non ha paura del mercato dell'usato, perchè:
- chi ce l'ha lo vende più difficilmente (ci si affeziona, pensa di rigiocarlo, ecc...)
- troverà sempre nuovi acquirenti, che il mercato dell'usato da solo non soddisfa.

Del resto, tornando all'esempio di gog fatto prima, sono solo i buoni titoli a sopravvivere, non certo tutto ciò che è vecchio.

Se il mercato dell'usato può essere un problema per chi realizza titoli insulsi e senza longevità, allora ben venga il mercato dell'usato, perchè tale mercato diventa un ulteriore "concorrente" che ha il pregio di spingere chi crea giochi a fare sempre meglio, e non a rifilare qualsiasi schifezza da 6 ore di gioco, perchè tanto non possiamo rivenderla.

Nel software comunque è più difficile creare un monopolio che duri, e ne abbiamo molti esempi, perché chiunque può creare qualcosa di migliore e grazie a Internet farlo arrivare ovunque.Questo è vero, ed è anche il motivo per cui spesso si vedono politiche anticoncorrenziali scorrette da parte delle aziende che cercano forzatamente di mantenere una posizione di mercato che non meritano più.
Ancora una volta solo gli enti preposti al controllo, quando funzionano, ci salvano da questo.

Non alimenta il mercato dei giochi, alimenta il mercato e basta [...]Non puoi affrontare questo discorso guardando in una sola direzione.
Come in ogni cosa, i soldi da questo mercato escono da una parte, ma entrano anche dall'altra.
Se sono un appassionato di videogiochi, tenderò a rispendere in videogiochi. Se sono alla fine della mia carriera di videogiocatore li investirò in altro, ma nello stesso tempo qualcun altro che fino ad allora non era interessato ai videogiochi investirà i soldi della vendita di qualcos'altro nei videogiochi.
Se il mercato dei videogiochi è statico o in crescita, gli ingressi compensano e superano le uscite. Da un punto di vista più ampio, insomma, questo è un non-problema.

e magari anche perché se lo rivuole in futuro lo può anche scaricare... è software.Continui a fare questo discorso senza senso.
Se voglio "scaricare", ossia piratare, posso farlo anche senza aver acquistato e rivenduto il gioco. Anzi, se ho quest'indole, tenderò a non acquistare affatto e piratare direttamente. Stai mettendo insieme due cose che non hanno attinenza.

Il problema è la mancanza di dati riguardanti l'usato,Hanno però i dati di utilizzo dei servizi legati al gioco, su cui possono regolarsi.


Concludo con una piccola osservazione.
Il mercato del gioco senza supporto ha indubbiamente un piccolo svantaggio per chi vende: il fatto che l'acquisto e la rivendita digitale sono semplici e con bassi costi.
Ma allo stesso tempo ha enormi vantaggi per chi vende il gioco: facilità di acquisto e risparmi netti sul canale di vendita (nessuna spesa di stampa/imballaggio/trasporto, nessun problema di invenduti, nessuna necessità di intermediari, facile reperibilità del prodotto).
Le aziende vorrebbero tutti i vantaggi senza dover fare i conti con gli svantaggi. E questo mi pare anche ovvio, ma non va bene nel momento in cui questo lede i diritti di chi acquista.

gaxel
05-07-2012, 12:25
Eppure quegli stessi giochi usati esistono, perchè la gente continua a comprare da gog?
I motivi sono diversi, ma non mi pare che in questo senso il mercato dell'usato crei problemi.

Per tre motivi:
1 - Su gog costano meno che trovarli sui canali dell'usato traduizionale
2 - Su gog i giochi vengono già patchati per girare sui moderni sistemi operativi
3 - Su gog i giochi sono in digital delivery, senza DRM, e accessibili da qualunque PC connesso a internet.

Direi che questi tre sono vantaggi che spingono ad acquistare su gog, anziché andarsi a cercare il tizio che ti vende la scatola... ed è un vantaggio enorme per gog che si sbatte per fornire giochi vecchi riadattati e con molti goodies.

Esattamente. Se un titolo è ben fatto e longevo, non ha paura del mercato dell'usato, perchè:
- chi ce l'ha lo vende più difficilmente (ci si affeziona, pensa di rigiocarlo, ecc...)
- troverà sempre nuovi acquirenti, che il mercato dell'usato da solo non soddisfa.

Del resto, tornando all'esempio di gog fatto prima, sono solo i buoni titoli a sopravvivere, non certo tutto ciò che è vecchio.

No, è molto difficile che la massa tenga un gioco, anche se gli piace moltissimo... se vai nei forum console si legge spessissimo di gente che compra un gioco, lo finisce, ne parla benissimo, capolavoro, quel che vuoi, ma poi lo riporta a GameStop per farsi fare lo sconto sul nuovo in uscita.

Ok che questo alimenta il mercato, ma con il retail son d'accordo anche io (sebbene non venda o acquisti usato)... è il digital delivery che mi dà da fare.

Se il mercato dell'usato può essere un problema per chi realizza titoli insulsi e senza longevità, allora ben venga il mercato dell'usato, perchè tale mercato diventa un ulteriore "concorrente" che ha il pregio di spingere chi crea giochi a fare sempre meglio, e non a rifilare qualsiasi schifezza da 6 ore di gioco, perchè tanto non possiamo rivenderla.

A parte che titoli "insulsi e senza longevità" è soggettivo, visto che se prendi l'utente medio di questo forum, considera Call of Duty una schifezza (che non lo è assolutamente, e preciso che a me non piace) mentre incassa quando Avatar. Sulla longevità, personalmente, visto che escono 700 giochi l'anno che trovi in breve tempo a meno del costo di una pizza+birra, per me più corti sono, ma magari intensi e volendo rigiocabili, meglio è.

Quindi tu non puoi dire quel gioco è una schifezza... è giusto che fallisca, perché c'è molta più gente al mondo interessata a FIFA che a Torment... se si andasse ai voti, ho i miei dubbi su chi si tra i due giochi.

Questo è vero, ed è anche il motivo per cui spesso si vedono politiche anticoncorrenziali scorrette da parte delle aziende che cercano forzatamente di mantenere una posizione di mercato che non meritano più.
Ancora una volta solo gli enti preposti al controllo, quando funzionano, ci salvano da questo.

Oddio, dei gran enti preposti non ne vedo... solo con Internet Explorer (che per inciso ora, alla versione 9, è probabilmente il browser migliore, forse solo Chrome è più veloce, ma se ne frega della privacy) han fatto un casino da fuori di testa... per fargli perdere quote di mercato è bastato un Firefox qualsiasi, seguito da un Chrome spinto da Google. Nonostante questo Microsoft è costretta a far scegliere tra 5 browser all'installatione di Win7 (che poi, se io volessi usarne un'altro?), mentre tutti gli altri sistemi operativi no, e nel frattempo han rosicchiato non poche quote di mercato, soprattutto Apple (che applica le stesse identiche poliche sui suoi Mac e soprattutto sul mobile).

Non puoi affrontare questo discorso guardando in una sola direzione.
Come in ogni cosa, i soldi da questo mercato escono da una parte, ma entrano anche dall'altra.
Se sono un appassionato di videogiochi, tenderò a rispendere in videogiochi. Se sono alla fine della mia carriera di videogiocatore li investirò in altro, ma nello stesso tempo qualcun altro che fino ad allora non era interessato ai videogiochi investirà i soldi della vendita di qualcos'altro nei videogiochi.
Se il mercato dei videogiochi è statico o in crescita, gli ingressi compensano e superano le uscite. Da un punto di vista più ampio, insomma, questo è un non-problema.

Continui a fare questo discorso senza senso.
Se voglio "scaricare", ossia piratare, posso farlo anche senza aver acquistato e rivenduto il gioco. Anzi, se ho quest'indole, tenderò a non acquistare affatto e piratare direttamente. Stai mettendo insieme due cose che non hanno attinenza.


Oddio, se so che posso acquistare e rivendere, magari guadagnandoci, lo faccio volentieri. S poi posso crackare e continuare a giocare, tanto il gioco comunque l'ho pagato (questo discorso lo fanno in tanti, anche solo per non mettere il disco), secondo me lo farei ancora più volentieri...


Hanno però i dati di utilizzo dei servizi legati al gioco, su cui possono regolarsi.

Solo per i giochi legati a un servizio... secondo me sarebbe più corretto se tutti i giochi fossero legati a un account. E il proprietario potesse decidere di passare il gioco a un altro account che non l'ha, poi come si fa pagare son cavoli suoi.

In questa maniera chi sviluppa sa quanti scambi ci son stati, quando e tra chi, non sa solo se lo scambio è stato un regalo o ci ha guadagnato il tipo, che ci può pure stare.

Oppure si crea una moneta interna, ma diventerebbe un casino tra tutti i differenti account che uno si deve creare (Steam, Origin, Ubisoft, Activision, Blizzard, ecc...)

Insomma, se per legge ogni account dovesse permettere a un proprietario di un gioco di poterlo passare ad un altro account (dello stesso tipo), senza mantenerlo nel suo, sarebbe già qualcosa. E secondo me non sarebbe un grosso danno, anche se su Steam, per dire, si andrebbe a creare un sottomercato che potenzialmente potrebbe far crollare le vendite di una percentuale rilevante, e potrebbe rendere inutili i deal.

Concludo con una piccola osservazione.
Il mercato del gioco senza supporto ha indubbiamente un piccolo svantaggio per chi vende: il fatto che l'acquisto e la rivendita digitale sono semplici e con bassi costi.
Ma allo stesso tempo ha enormi vantaggi per chi vende il gioco: facilità di acquisto e risparmi netti sul canale di vendita (nessuna spesa di stampa/imballaggio/trasporto, nessun problema di invenduti, nessuna necessità di intermediari, facile reperibilità del prodotto).
Le aziende vorrebbero tutti i vantaggi senza dover fare i conti con gli svantaggi. E questo mi pare anche ovvio, ma non va bene nel momento in cui questo lede i diritti di chi acquista.

In realtà devi comunque pagare un abbonamento per mantenere il gioco sui server o chi ti fornisce il servizio si prende una percentuale sul prezzo di vendita. Ad esempio, se vuoi pubblicare un tuo software sull'AppStore, devi togliere il 30% del prezzo che vuoi fare perché va a Apple, poi ci togli le tasse e a te puliti ti vengono poco meno della metà... questo vale per me come per EA.

Su mobile i prezzi devono essere bassi o rasenti lo zero, perché qualcuno compri qualcosa (già su Steam la gente aspetta prezzi intorno ai 3-4€, pensa sull'App Store), spesso e volentieri è roba gratis (sperando nella pubblicità) o a 0.99€ (quindi a te ti arrivano per copia 45c), ma anche fosse un giocone EA, arrivi al massimo a 5€ (quindi puliti circa 2€ a copia).

Capisci quindi che per guadagnare qualcosa devi fare un alto numero di vendite... se in questo intervenisse l'usato, cosa che impedirebbe automaticamente di alzare troppo i prezzi, ti toglierebbe ulteriori introiti.

Anche perché per un gioco dd usato, possono anche mettersi d'accordo in 10: Costa 10€? Ci mettiamo un euro a testa e poi ce lo "vendiamo" tra di noi gratuitamente... ok che è più o meno come il retail, ma è fin troppo semplice farlo col digital delivery.

calabar
05-07-2012, 13:32
Direi che questi tre sono vantaggi che spingono ad acquistare su gog, anziché andarsi a cercare il tizio che ti vende la scatola... ed è un vantaggio enorme per gog che si sbatte per fornire giochi vecchi riadattati e con molti goodies.E questo dimostra appunto come il mercato dell'usato non sia un problema nella vendita dei vecchi giochi.

sul caso dei vecchi giochi comunque si potrebbe discutere a lungo ed interverrebbero diversi fattori, come il collezionismo, la nostalgia, ecc...
Poi vabbè, io sono di quelli che pensa che se i diritti sul vecchio cadessero dopo un certo numero di anni, tutti ne avremo dei vantaggi.

No, è molto difficile che la massa tenga un gioco, anche se gli piace moltissimo...Dipende da molte cose, io preferisco tenere ciò che penso possa interessarmi rigiocare in futuro e non sono l'unico. Sicuramente non tengo un titolo che non mi è piaciuto.

ma poi lo riporta a GameStop per farsi fare lo sconto sul nuovo in uscita.
E con queste parole affermi esattamente che il mercato dell'usato è uno stimolo per l'acquisto del nuovo ;)

per me più corti sono, ma magari intensi e volendo rigiocabili, meglio è.Qui stai parlando di "casual gaming". Nulla da dire contro chi preferisce giochi brevi e da usare senza troppi patemi, ma converrai con me (anche perchè sei diretto interessato) che giochi del genere debbano costare meno, perchè avere un gioco longevo richiede investimenti e impegno da parte di chi lo crea, risorse che non sono state investite in un gioco di questo tipo.

Quindi tu non puoi dire quel gioco è una schifezza... è giusto che fallisca, perché c'è molta più gente al mondo interessata a FIFA che a Torment... se si andasse ai voti, ho i miei dubbi su chi si tra i due giochi.Perdonami, ma questa è una banale legge di mercato. Se fai un prodotto di scarso valore non vedi, a meno che non lo vedi a poco. Se questo oggetto ti è costato pure tanto, allora semplicemente hai sbagliato mestiere.
Se poi alla gente piace, allora venderà, stai tranquillo.

Oddio, dei gran enti preposti non ne vedo... Il "quando funzionano" non era messo a caso :D
In ogni caso sottovaluti comunque il lavoro che fanno, non si giudica solo dalle notizie di copertina e dai casi clamorosi. Il semplice fatto che esistano fa da deterrente.

Oddio, se so che posso acquistare e rivendere, magari guadagnandoci, lo faccio volentieri. S poi posso crackare e continuare a giocare, tanto il gioco comunque l'ho pagato (questo discorso lo fanno in tanti, anche solo per non mettere il disco), secondo me lo farei ancora più volentieri...Continua ad essere un discorso senza senso, se l'hai comprato e rivenduto non è più tuo, quindi se lo "scarichi" stai comunque agendo illegalmente.
Chi fa questo discorso è solo alla ricerca di una giustificazione che troverebbe comunque, chi vuole piratare se ne ha l'occasione lo fa e basta.

Solo per i giochi legati a un servizio...
[...]
In questa maniera chi sviluppa sa quanti scambi ci son stati, quando e tra chi, non sa solo se lo scambio è stato un regalo o ci ha guadagnato il tipo, che ci può pure stare.
Certo, per gli altri il problema non si pone, dato che non devi calcolare costi di servizio accessori.
E in ogni caso, se si tratta di download digitale, è poco ma sicuro che chi gestisce l'infrastruttura viene a sapere del cambio di account, cosa che invece può non succedere nel caso di vendita fisica.
Quindi non capisco proprio dove intendi arrivare...

Oppure si crea una moneta interna, ma diventerebbe un casino tra tutti i differenti account che uno si deve creare (Steam, Origin, Ubisoft, Activision, Blizzard, ecc...)Su questa soluzione non sono d'accordo, io devo poter rivendere normalmente, non necessariamente all'interno di un circuito chiuso.

In realtà devi comunque pagare [...]
Non vorrai confrontare i costi legati alle infrastrutture digitali con quelli legati alla distribuzione fisica... Da questo punto di vista c'è un guadagno enorme da parte di chi vende, c'è poco da dire.

Capisci quindi che per guadagnare qualcosa devi fare un alto numero di vendite...Certo che lo capisco. Fai un buon prodotto e farai numero adeguato di vendite. Ma non diamo colpe al mercato dell'usato, che non ne ha.

Il digital delivery rende i prodotti più economici, più facili da raggiungere e da proporre. tutti fattori che aiutano ad aumentare le vendite.
Rendono anche più facile vendere l'usato, ma ripeto, mi pare che i vantaggi superino di gran lunga gli svantaggi.

Anche perché per un gioco dd usato, possono anche mettersi d'accordo in 10: Costa 10€? Ci mettiamo un euro a testa e poi ce lo "vendiamo" tra di noi gratuitamente... ok che è più o meno come il retail, ma è fin troppo semplice farlo col digital delivery.No, questo è più facile farlo senza il digital delivery, perchè è una cosa che fai tra amici e quindi viene meno quel vantaggio di "maggiore facilità di vendita" che avresti senza il supporto fisico ed in più eviti procedure come il passaggio del gioco tra un account e l'altro.
In ogni caso è una cosa che non sempre funziona, implica che non lo si giochi assieme e impone all'ultimo un attesa che può essere molto lunga.

gaxel
05-07-2012, 14:28
E questo dimostra appunto come il mercato dell'usato non sia un problema nella vendita dei vecchi giochi.

sul caso dei vecchi giochi comunque si potrebbe discutere a lungo ed interverrebbero diversi fattori, come il collezionismo, la nostalgia, ecc...
Poi vabbè, io sono di quelli che pensa che se i diritti sul vecchio cadessero dopo un certo numero di anni, tutti ne avremo dei vantaggi.

Dipende da molte cose, io preferisco tenere ciò che penso possa interessarmi rigiocare in futuro e non sono l'unico. Sicuramente non tengo un titolo che non mi è piaciuto.


E con queste parole affermi esattamente che il mercato dell'usato è uno stimolo per l'acquisto del nuovo ;)

S', ma infatti mai scritto di essere contro il mercato dell'usato, ho scritto che se applicato a software acquistato in digital delivery, può causare danni maggiori perché non c'è niente di tangibile da scambiare, solo un codice.

Qui stai parlando di "casual gaming". Nulla da dire contro chi preferisce giochi brevi e da usare senza troppi patemi, ma converrai con me (anche perchè sei diretto interessato) che giochi del genere debbano costare meno, perchè avere un gioco longevo richiede investimenti e impegno da parte di chi lo crea, risorse che non sono state investite in un gioco di questo tipo.

No, non parlo di casual gaming, ti parlo di giochi "importanti". La gente non li finisce,su Steam solo il 48% ha finito Human Revolution e solo il 56% ha finito un gioco non propriamente lungo come Portal 2 (e se stiamo agli achievements, il 20% manco è mai arrivato a reincontrare GlaDOS).
Ancora, appena il 18% in Skyrim ha raggiunto il livello 50 e il 62% il 25° livello, la metà dei giocatori ha trovato la gilda dei ladri, ancora meno ha portato una singola abilità a 100, ecc... quindi non conviene fare un gioco che per completarlo al 100% servono centinaia di ore, tanto la maggior parte della gente che te lo compra lo gioca 20-30 ore massimo, poi passa ad altro.

Personalmente, trovo che un gioco che duri più di 10 ore ha qualcosa che non va... ed è difficile creare qualcosa che non sia ripetitivo oltre quel limite, così come creare un trama che sia sempre interessante... infatti di giochi oltre le 10 ore ne ho finiti pochi e solo quelli estremamente validi.

Perdonami, ma questa è una banale legge di mercato. Se fai un prodotto di scarso valore non vedi, a meno che non lo vedi a poco. Se questo oggetto ti è costato pure tanto, allora semplicemente hai sbagliato mestiere.
Se poi alla gente piace, allora venderà, stai tranquillo.

Non intendevo quello, intendevo che è luogo comune considerare i prodotti annuali delle ciofeche se confrontati con capolavori epocali, mentre per il mercato è l'esatto contrario... se un gioco fa successo, conviene fare una nuova versione in tempi ristretti.

Il problema dell'usato è che, siccome non si può contrastare in maniera diretta, lo aggirano con DLCs, account, versioni premium, ecc...

In futuro, converrà far uscire la nuova versione di un gioco di successo, magari con una manciata di aggiustamenti, ogni anno (come poi sta succedendo). In questa maniera castri ulteriormente il mercato dell'usato.


Il "quando funzionano" non era messo a caso :D
In ogni caso sottovaluti comunque il lavoro che fanno, non si giudica solo dalle notizie di copertina e dai casi clamorosi. Il semplice fatto che esistano fa da deterrente.

Continua ad essere un discorso senza senso, se l'hai comprato e rivenduto non è più tuo, quindi se lo "scarichi" stai comunque agendo illegalmente.
Chi fa questo discorso è solo alla ricerca di una giustificazione che troverebbe comunque, chi vuole piratare se ne ha l'occasione lo fa e basta.

Ripeto, uso il mercato dell'usato solo per fare soldi e per giocare scarico... è un discorso che in tanti potrebbero fare e col digital delivery il tutto sarebbe ancora più semplice, non devi manco mai uscire di casa.

Certo, per gli altri il problema non si pone, dato che non devi calcolare costi di servizio accessori.
E in ogni caso, se si tratta di download digitale, è poco ma sicuro che chi gestisce l'infrastruttura viene a sapere del cambio di account, cosa che invece può non succedere nel caso di vendita fisica.
Quindi non capisco proprio dove intendi arrivare...

Da nessuna parte, è quello che intendo, per gestire l'usato nel digital delivery c'è bisogno che si metta su una infrastruttura che costa soldi, e lo deve fare proprio chi ci perderebbe dall'usato...

Su questa soluzione non sono d'accordo, io devo poter rivendere normalmente, non necessariamente all'interno di un circuito chiuso.


Non vorrai confrontare i costi legati alle infrastrutture digitali con quelli legati alla distribuzione fisica... Da questo punto di vista c'è un guadagno enorme da parte di chi vende, c'è poco da dire.

Non saprei...

Steam ha giochi da 8 anni che continuano ad occupare spazio sui server, hanno forum attivi, supporto tecnico disponibile, download (quindi banda) disponibile. Non so se trovi molti negozi che hanno ancora le scatole di Sin: Episodes - Emergence, molto probabilmente è stato smantellato anche il sito ufficiale, non esiste più la software house, ma Steam continua a metterlo a disposizione. Ora questo è una caso estremo, ma tecnicamente... finché dura Steam, tutti i giochi restano in catalogo, occupano spazio, banda, supporto tecnico, ecc...

Ora, probabilmente i costi son solo per Steam, che si prende una percentuale dalle vendite, non c'è un abbonamento da parte del publisher, però son sempre costi... costanti nel tempo. Alla lunga potrebbero pesare se un gioco non vende... mentre un negozio, dopo un po', lo toglie dallo scaffale per metterci quello nuovo.

Certo che lo capisco. Fai un buon prodotto e farai numero adeguato di vendite. Ma non diamo colpe al mercato dell'usato, che non ne ha.

Il digital delivery rende i prodotti più economici, più facili da raggiungere e da proporre. tutti fattori che aiutano ad aumentare le vendite.
Rendono anche più facile vendere l'usato, ma ripeto, mi pare che i vantaggi superino di gran lunga gli svantaggi.

No, questo è più facile farlo senza il digital delivery, perchè è una cosa che fai tra amici e quindi viene meno quel vantaggio di "maggiore facilità di vendita" che avresti senza il supporto fisico ed in più eviti procedure come il passaggio del gioco tra un account e l'altro.
In ogni caso è una cosa che non sempre funziona, implica che non lo si giochi assieme e impone all'ultimo un attesa che può essere molto lunga.

Non lo fai tra "amici" apri un thread nel forum e chiedi chi ci sta... come succede per certi acquisti a 4 di giochi co-op. Internet rende troppo facile scambiarsi informazioni, anche con sconiosciuti, e ti apre il mercato a tutto il mondo... tendenzialmente potresti anche rivendere usato a un cinese, ma magari su Steam il gioco nel suo paese non è vendibile... e chi è che ti impedisce di venderlo lì allora?

Ci vuole sempre una infrastruttura che gestisca il tutto, e i casi sono due... o le aziende vengono obbligate a farlo, con conseguente aumento di costi per l'utente finale, o capiscono che magari gli conviene e fanno un sistema simile che permette la rivendita/scambio di prodotti acquistati in digital deliveyr e legati a un account.

PaoloTOC
05-07-2012, 14:37
era ora!!

calabar
05-07-2012, 16:33
Rispondo solo ad una cosa, dato che alla fine entrambi abbiamo scritto abbondantemente e ormai si rischia di essere ripetitivi.
Inoltre ci siamo dati entrambi abbastanza materiale su cui riflettere.

Da nessuna parte, è quello che intendo, per gestire l'usato nel digital delivery c'è bisogno che si metta su una infrastruttura che costa soldi, e lo deve fare proprio chi ci perderebbe dall'usato...
Questo è ovvio, ed è pure normale. Accade tutti i giorni per mille attività diverse.
Esempio banale: legge anti-terrorismo in Italia di qualche anno fa, gli internet point sono costretti a comprare un software di gestione certificato che rispetti le normative. É una spesa in più per i gestori? Si. É pure una rottura di scatole? :D Esattamente. Ma c'è una legge e va rispettata.
Altro esempio: banche e phishing. Ogni banca che disponga di un sistema online non è responsabile se un utente cade vittima di un caso di phishing e fornisce a terzi i propri dati. Ma se si dimostra che tale banca non aveva messo in piedi le misure di sicurezza considerate "normali", allora è costretta al risarcimento (cosa successa, con sentenze a dimostrarlo).

Esempi se ne possono fare tanti, e il principio è semplice: chi fornisce un certo servizio deve farlo secondo certe regole che tutelino il cliente e se stesso, e se per questo serve investire deve farlo, pena non poter esercitare.

In questo caso ritengo che se questa spesa è giudicata necessaria per garantire un diritto al cliente (in questo caso di vendere ad altri un bene acquistato, che sia il gioco, un DLC o qualsiasi cosa correlata), allora è normale che venga sostenuta.

gaxel
05-07-2012, 17:06
Rispondo solo ad una cosa, dato che alla fine entrambi abbiamo scritto abbondantemente e ormai si rischia di essere ripetitivi.
Inoltre ci siamo dati entrambi abbastanza materiale su cui riflettere.


Questo è ovvio, ed è pure normale. Accade tutti i giorni per mille attività diverse.
Esempio banale: legge anti-terrorismo in Italia di qualche anno fa, gli internet point sono costretti a comprare un software di gestione certificato che rispetti le normative. É una spesa in più per i gestori? Si. É pure una rottura di scatole? :D Esattamente. Ma c'è una legge e va rispettata.
Altro esempio: banche e phishing. Ogni banca che disponga di un sistema online non è responsabile se un utente cade vittima di un caso di phishing e fornisce a terzi i propri dati. Ma se si dimostra che tale banca non aveva messo in piedi le misure di sicurezza considerate "normali", allora è costretta al risarcimento (cosa successa, con sentenze a dimostrarlo).

Esempi se ne possono fare tanti, e il principio è semplice: chi fornisce un certo servizio deve farlo secondo certe regole che tutelino il cliente e se stesso, e se per questo serve investire deve farlo, pena non poter esercitare.

In questo caso ritengo che se questa spesa è giudicata necessaria per garantire un diritto al cliente (in questo caso di vendere ad altri un bene acquistato, che sia il gioco, un DLC o qualsiasi cosa correlata), allora è normale che venga sostenuta.

Io non compro e non vendo nulla usato, di solito butto e ricompro nuovo, o tengo e compro nuovo... infatti ho il solaio pieno di roba. Idem per i giochi...

Quindi mi chiedo, ma io non ci dovrei pagare le tasse su una compra-vendita dell'usato, anche se la faccio al mio vicino? No perché a questo punto, voglio avere giustamente tutti i miei diritti, ma ci sono anche dei doveri...

calabar
05-07-2012, 17:13
Quindi mi chiedo, ma io non ci dovrei pagare le tasse su una compra-vendita dell'usato, anche se la faccio al mio vicino? No perché a questo punto, voglio avere giustamente tutti i miei diritti, ma ci sono anche dei doveri...
No, per la nostra legge per lo meno non si pagano tasse nelle transazioni di materiale usato tra privati. L'iva si paga una volta sola.
O forse non ti bastano le tasse attuali e vuoi suggerirne un'altra? :p

gaxel
05-07-2012, 17:31
No, per la nostra legge per lo meno non si pagano tasse nelle transazioni di materiale usato tra privati. L'iva si paga una volta sola.
O forse non ti bastano le tasse attuali e vuoi suggerirne un'altra? :p

Non lo sapevo... meglio così.

tbs
05-07-2012, 18:33
Ma allora l'ue serve a qualcosa :asd:
Finalmente ne combina una giusta.

Fire-Dragon-DoL
06-07-2012, 01:59
Nessuno finisce i giochi da 10 ore, chi è che si mette a fare giochi da 200 ore, che costano di più e non garantiscono più vendite? Basta guardare gli achievements Steam, Xbox Live, PS3, ecc... mediamente meno della metà di chi acquista arriva alla fine, indipendentemente dalla lunghezza del gioco.

Se non vengono finiti giochi da 10 ore, vuol dire che non sono bei giochi.
Anche perchè se hai pagato 70 euro un gioco a cui giochi a malapena 10 ore, il tuo divertimento è costato 7 euro l'ora che è tutt'altro che economico.

Un gioco ti dovrebbe durare non dico 200 ore, ma 100 (comprensivo del multiplayer).
Il termine di achievement preso da te è stupidissimo: Ho piu di 200 ore su dark souls e meno della metà degli achievement, visto che sono totalmente irrilevanti per organizzarsi e diventare un pg forte a livello di pve/pvp.
Stessa cosa per diablo 3: 167 ore e 41% di achievement.
Burnout paradise uguale.
Devil may cry 4 ho circa 100 ore e poco piu della metà degli achievement.

E cosi via dicendo, se prendi gli achievement come misura sicuramente è sbagliato.

Demon souls l'ho comprato usato: qui il gioco stava per chiudere i server multiplayer, ma a me andava bene visto che era scontato non ho fatto assolutamente storie (vabbè poi hanno rimandato la cosa).

E' molto semplice, visto che i giochi non hanno un'usura fisica, la avranno nei servizi, quindi se io dopo 1 anno non trovo piu l'online attivo, cavoli miei che non ho comprato subito il gioco^^. Ovviamente possono essere 2 gli anni, il numero è del tutto casuale.

Quando non arrivi alla fine di un gioco perchè è brutto, scusa tanto ma ti senti preso per i fondelli dalla casa, non è un caso che la gente stia smettendo di comprare final fantasy (lungi dal desertificarsi la cosa, ma io che compravo sempre al day one ho smesso di guardare completamente la serie dopo 2 fregature consecutive).

gaxel
06-07-2012, 08:57
Se non vengono finiti giochi da 10 ore, vuol dire che non sono bei giochi.
Anche perchè se hai pagato 70 euro un gioco a cui giochi a malapena 10 ore, il tuo divertimento è costato 7 euro l'ora che è tutt'altro che economico.

Sì, però avete rotto gli zebedei con questi 70€, manco da GameStop in Italia paghi i giochi console così tanto. Un videogioco, se lo si compra nei giusti canali, anche al day one, costa massimo 30-40€, anche per console.

Poi io il divertimento non lo giudico in base al tempo... sarebbe come dire che un doppio album live da 2 ore di Gigi D'Alessio è meglio di un album di 30 minuti dei Pink Floyd.


Un gioco ti dovrebbe durare non dico 200 ore, ma 100 (comprensivo del multiplayer).

Io multiplayer non gioco, e 100 ore a fare sempre la stessa cosa è una rottura di scatole pazzesca... piuttosto mi vado a fare un calcetto.

Il termine di achievement preso da te è stupidissimo: Ho piu di 200 ore su dark souls e meno della metà degli achievement, visto che sono totalmente irrilevanti per organizzarsi e diventare un pg forte a livello di pve/pvp.

A me interessano e non ho certo voglia di buttare 200 ore in un gioco solo per diventare un forte a quel gioco, mica devo farci le olimpiadi...

Stessa cosa per diablo 3: 167 ore e 41% di achievement.
Burnout paradise uguale.
Devil may cry 4 ho circa 100 ore e poco piu della metà degli achievement.

Secondo i miei canoni hai elencato tre giochi talmente brutti che non li comprerei nemmeno sotto tortura, figurarsi se sto a passarci più di 100 ore...

E cosi via dicendo, se prendi gli achievement come misura sicuramente è sbagliato.

No, non è sbagliato, perché in quel caso ho elencato achievements specifici, se uno di questi si ottiene appena si finisce il gioco, e di Human Revolution l'hanno ottenuto 6 giocatori su 10, vuol dire che il 40% di chi l'ha comprato non l'ha mai finito... siccome è un gioco senza multiplayer, che pone tutta l'enfasi sulla trama, direi che è abbastanza indicativo. Infatti di Skyrim ho elencato il livello, non achievements relativi alle quest, perché anche se cazzeggi in giro 100 ore, arrivi comunque almeno al 25° livello, che non è alto, e ci sono arrivati in poco più della metà... questo significa che, o tutti giocano con un personaggio un po', poi se ne fanno uno nuovo, un po', poi uno nuovo, ecc.. o molti hanno visto ben poco di quello che Skyrim ha da offrire.

E comunque io parlavo di finire i giochi, non c'entra nulla il multiplayer, infatti i giochi che hanno un multiplayer importante, hanno campagne da 5 minuti (vedi i vari Call of Duty e Battlefield), ma se quelli che puntano tutto sul single player non vengono finiti quando durano più di 10-12 ore, e manco in quel caso, chi si sbatte a fare giochi single player vasti da centinaia di ore? Fai un campagnetta di 5 minuti, 3-4 mappe in multiplayer, poi rilascia man mano DLC che ampliano il multiplayer e sei a posto. Poi ogni anno fai uscire un gioco nuovo, con un'arma e una modalità nuove a prezzo pieno e hai trovato la gallina dalle uova d'oro.

Demon souls l'ho comprato usato: qui il gioco stava per chiudere i server multiplayer, ma a me andava bene visto che era scontato non ho fatto assolutamente storie (vabbè poi hanno rimandato la cosa).

E' molto semplice, visto che i giochi non hanno un'usura fisica, la avranno nei servizi, quindi se io dopo 1 anno non trovo piu l'online attivo, cavoli miei che non ho comprato subito il gioco^^. Ovviamente possono essere 2 gli anni, il numero è del tutto casuale.

Quando non arrivi alla fine di un gioco perchè è brutto, scusa tanto ma ti senti preso per i fondelli dalla casa, non è un caso che la gente stia smettendo di comprare final fantasy (lungi dal desertificarsi la cosa, ma io che compravo sempre al day one ho smesso di guardare completamente la serie dopo 2 fregature consecutive).

La massa non arriva alla fine di un gioco perché si stanca, non perché sia brutto... che brutto è qualcosa di soggettivo. A me Diablo (1, 2, 3 ) fanno schifo e non li giocherei mai, così come non mi sbatterei mai a un Demon's Soul, troppo difficile, se voglio primeggiare in qualcosa, come scritto mi dò a uno sport...

Ma tutto questo non c'entra nulla con l'usato... per me la longevità di un gioco è fondamentale che non sia elevata, altrimenti manco lo compro. Se di un gioco ci scrivono longevità in single player elevata e/o ottimo multiplayer, difficilmente lo compro... per due motivi, se un gioco dura oltre le 20 ore non lo finirò probabilmente mai ed è difficile anche se dura 15 ore. Se invece pone enfasi sul multiplayer, vuol dire che ha una campagna accessoria, quindi non mi interessa.

Per inciso, ci son stati giochi che ho giocato anche 100 ore, spalmate in diversi mesi, ma che non ho mai finito e che non considero nemmeno eccelsi (vedi tutti gli Elder Scrolls), mentre Max Payne 2 l'ho finito in 6 ore scarse e per me è un capolavoro.

calabar
06-07-2012, 09:40
[...] per me la longevità di un gioco è fondamentale che non sia elevata, altrimenti manco lo compro. [...]
Perdonami, ma questo è proprio casual gaming.
E il fatto che tu preferisca giochi brevi (pagandoli quanto altri giochi che ti permettono di giocare molto di più) è una tua scelta, e a mio parere è piuttosto anomala.
Per me il gioco ideale è per esempio un quake 3 Arena, con cui mi diverto senza sosta per magari 3-4 anni.
Un gioco che mi stanca dopo 15 ore di attività a mio parere merita di essere lasciato li dov'è.
Diverse filosofie, entrambe legittime. Ma io personalmente non ci sto a comprare un gioco che dopo poche ore ha esaurito quello che poteva darmi, se non pagandolo di conseguenza (ossia... poche ore, poco prezzo).
Anche perché oramai la filosofia di chi crea giochi è fare lavori brevi e incompleti e poi venderti a parte i DLC, anziché fare giochi come si deve. E questo a me non va bene.

gaxel
06-07-2012, 11:33
Perdonami, ma questo è proprio casual gaming.
E il fatto che tu preferisca giochi brevi (pagandoli quanto altri giochi che ti permettono di giocare molto di più) è una tua scelta, e a mio parere è piuttosto anomala.
Per me il gioco ideale è per esempio un quake 3 Arena, con cui mi diverto senza sosta per magari 3-4 anni.
Un gioco che mi stanca dopo 15 ore di attività a mio parere merita di essere lasciato li dov'è.
Diverse filosofie, entrambe legittime. Ma io personalmente non ci sto a comprare un gioco che dopo poche ore ha esaurito quello che poteva darmi, se non pagandolo di conseguenza (ossia... poche ore, poco prezzo).
Anche perché oramai la filosofia di chi crea giochi è fare lavori brevi e incompleti e poi venderti a parte i DLC, anziché fare giochi come si deve. E questo a me non va bene.

Casual gaming è l'esatto opposto, scommetto che la mia amica che non possiede nessuna console, non ha nessun gioco sul PC, non sa cosa siano Steam, Nintendo o Sony, ha fatto più ore a Farmville di te a qualunque altro gioco...

Comunque io ho scritto quello perché è inutile giudicare un gioco in maniera soggettiva: "fa schifo perché dura poco", io li preferisco corti perché dopo un po' mi stanco, di qualunque cosa in qualunque campo, faccio fatica a guardare film più lunghi di 90 minuti, figurati se mi metto a fare qualcosa per 100 ore, qualcosa che non porta a niente e che mi diventa noioso dopo poco.

Ergo, non si può decidere a priori se un gioco sia valido o meno e quindi quanto debba valere o se sia giusto o meno comprarlo usato o nuovo.

Ognuno si diverte come gli pare e ripeto che se mettessimo ai voti tra tutti i videogiocatori planetari "volete un Call of Duty all'anno o un Torment ogni 3-4 anni?", state tranquilli che non vedremmo nessun Torment.

calabar
06-07-2012, 11:57
Ognuno si diverte come gli pare e ripeto che se mettessimo ai voti tra tutti i videogiocatori planetari "volete un Call of Duty all'anno o un Torment ogni 3-4 anni?", state tranquilli che non vedremmo nessun Torment.
Non conosco il caso specifico di tournament, ma io di questo risultato non ne sarei così certo ;)
Anche se in questo caso mi pare si stia paragonando un "blockbuster" con un gioco meno conosciuto, il che ovviamente
Se chiedessi alla gente: preferiresti un CoD da 10 ore di gioco in single player o allo stesso prezzo un CoD da 50 ore? Io credo che i voti per le 10 ore sarebbero in assoluta minoranza (e tra questi il tuo, come affermi).
Anche perchè con un gioco da 50 ore posso giocare 10 ore e smettere perchè mi sono stancato, con uno da 10 ore non posso giocarne 50.

Nell'esempio dei film, io faccio fatica a guardarne uno da 90 minuti se il film è brutto. Se è bello può durare anche 10 ore e me lo gusto in più riprese (oddio, ne sarei capace anche in una sola probabilmente).

Per quanto riguarda il casual gaming, non sono d'accordo con la definizione, ma del resto anche questa non è assoluta. A mio parere il casual gamer è uno che gioca in modo non impegnativo giochi di breve durata quando capita.
Oltretutto si può essere casual gamer o hardcore gamer anche con lo stesso gioco: se mi faccio ogni tanto una partita a campo minato, sono un casual gamer. Se faccio 4 ore al giorno di allenamento a campo minato per fare il record nazionale non lo sono di certo.

Ergo, non si può decidere a priori se un gioco sia valido o meno e quindi quanto debba valere o se sia giusto o meno comprarlo usato o nuovo.
Questa frase è decisamente emblematica. Comprarlo nuovo o usato è in ogni caso giusto, magari sbagliato è piratarlo.

Al più la questione è: un gioco deve essere enorme per essere bello? La risposta per me è no, ma allo stesso modo non intendo pagare un gioco "piccolo" quanto un gioco "grande". Posso adorare campo minato, ma me lo trovo gratis su windows, non ci spenderei 50 euro.

gaxel
06-07-2012, 12:13
Non conosco il caso specifico di tournament, ma io di questo risultato non ne sarei così certo ;)

Torment, non Tournament...

Anche se in questo caso mi pare si stia paragonando un "blockbuster" con un gioco meno conosciuto, il che ovviamente
Se chiedessi alla gente: preferiresti un CoD da 10 ore di gioco in single player o allo stesso prezzo un CoD da 50 ore? Io credo che i voti per le 10 ore sarebbero in assoluta minoranza (e tra questi il tuo, come affermi).
Anche perchè con un gioco da 50 ore posso giocare 10 ore e smettere perchè mi sono stancato, con uno da 10 ore non posso giocarne 50.

Ripeto, la maggior parte delle persone, ci son anche statistiche a riguardo, non arriva alla fine della maggior parte dei giochi... e la stragrande maggioranza di chi compra Call of Duty lo fa per il multiplayer, la campagna manco la gioca.


Nell'esempio dei film, io faccio fatica a guardarne uno da 90 minuti se il film è brutto. Se è bello può durare anche 10 ore e me lo gusto in più riprese (oddio, ne sarei capace anche in una sola probabilmente).

Se è brutto non passo i 5 minuti, se è bello inizio a stancarmi dopo 90 minuti... poi a due ore ci arrivo se è veramente bello, chiaro. Comunque il concetto è che non si può giudicare nulla secondo i propri gusti, o almeno non renderlo un giudizio universale.

Per quanto riguarda il casual gaming, non sono d'accordo con la definizione, ma del resto anche questa non è assoluta. A mio parere il casual gamer è uno che gioca in modo non impegnativo giochi di breve durata quando capita.

Esatto...

Oltretutto si può essere casual gamer o hardcore gamer anche con lo stesso gioco: se mi faccio ogni tanto una partita a campo minato, sono un casual gamer. Se faccio 4 ore al giorno di allenamento a campo minato per fare il record nazionale non lo sono di certo.

Esatto...


Questa frase è decisamente emblematica. Comprarlo nuovo o usato è in ogni caso giusto, magari sbagliato è piratarlo.

Al più la questione è: un gioco deve essere enorme per essere bello? La risposta per me è no, ma allo stesso modo non intendo pagare un gioco "piccolo" quanto un gioco "grande". Posso adorare campo minato, ma me lo trovo gratis su windows, non ci spenderei 50 euro.

Sul costo dei giocih abbiamo spesi fiumi di parole in altri thread, ci sono giochi che son costati milioni di dollari che durano 5 ore (d'altronde ci son film che costano 200 milioni e durano due ore), mentre ci son giochi che sono virtualmente infiniti, sviluppati da due persone in garage...

Ripeto, non si può considerare la loongevità come parametro di valutazione per il prezzo di un gioco, nel mio caso nemmeno per la qualità.
Una volta non si diceva: Il gioco è bello finché corto?

AleK
06-07-2012, 14:00
@gaxel
Lo sport può essere definito come una qualsiasi attività agonistica che ti porti ad eccellere. Circa il fatto di eccellere o meno è altresì una condizione dell'individuo. In altri termini il soggetto competitivo cercherà di primeggiare in quasiasi attività che lo pone a confronto con altri. In questo caso anche il videogioco può essere considerato uno sport. Che poi a qualcuno piaccia sudare (cosa per altro salutare) nel praticare uno sport è soggettivo. Anche il tiro al piattello e la caccia sono attività sportive, che però non implicano necessariamente l'affaticamento fisico.

La longevità in un gioco non è da intendersi esclusivamente come la durata dell'esperienza fino al suo completamento. Se così fosse, dovendo necessariamente prendere dei parametri storici, dopo Baldur's Gate tutti i videogiochi avrebbero una valutazione di longevità pari a 1. E giochi come CoD o BF non avrebbero neppure questo parametro tra le valutazioni del gioco. Quel che si intende per longevità in maniera più figurativa sono soprattutto quelle componenti che ti porteranno a rigiocare lo stesso titolo più volte. Poichè evidentemente costruito su una struttura solida e di successo. Altrimenti conosciuto come divertente.
Quindi, da quanto hai scritto, nel tuo caso valuterai questo parametro negativamente quando penserai ad un eventuale acquisto. Capisco ma non condivido. Spero piuttosto che tu comprenda che generalmente, gli altri utenti considerano questo valore importante proprio ai fini dell'acquisto per le ragioni opposte alle tue. Diversamente riempiremmo le nostre case (ed i nostri solai) di ciarpame destinato frettolosamente al dimenticatoio.

Circa la notizia del titolo, credo che costituisca un episodio importante per i diritti dei consumatori. L'europa in genere si muove molto lentamente, ma quando lo fa è quasi sempre più a favore dell'individuo piuttosto che del suo imprendimento. Filosofie culturali e di pensiero divergenti da quelle americane.

calabar
06-07-2012, 14:08
Torment, non Tournament...
Ripeto, la maggior parte delle persone, ci son anche statistiche a riguardo, non arriva alla fine della maggior parte dei giochi... e la stragrande maggioranza di chi compra Call of Duty lo fa per il multiplayer, la campagna manco la gioca.
Ooops, letto di fretta... io ogni caso, non lo conosco. :D

Se non arriva alla fine dei giochi, forse è anche perchè da tali giochi non sono soddisfatti, non perchè la gente vuole giochi corti.
O come tu stesso dici, perchè puntano sulla componente multiplayer (che secondo me è ciò che rende un gioco davvero longevo, e per certe categorie di gioco semplicemente neanche li considero se non ce l'hanno).

Sui film (e di riflesso sui giochi) sono d'accordo che non si possa fare di tutta l'erba un fascio, ma continuo a ritenere il tuo caso come estremamente anomalo.
Sulla definizione di casula gamer pare allora che siamo d'accordo.

Sul costo dei giochi [...]
Ripeto, non si può considerare la longevità come parametro di valutazione per il prezzo di un gioco, nel mio caso nemmeno per la qualità.
Il paragone sulla lunghezza è ovviamente legato al singolo gioco.
Ovvio che un gioco breve ma ben fatto sarà comunque più appetibile di un gioco lungo ma pessimo.
Ma io per 50 o più euro voglio un gioco bello e pure lungo e, se lo provo e non mi piace (non necessariamente perchè brutto) voglio poterlo rivendere e tentare qualche altro gioco che più si confà ai miei gusti.
Un gioco bello e corto voglio pagarlo meno, e un gioco meno bello e corto ancora meno.
Ovviamente la bellezza è molto soggettiva, diciamo che per "bello", in questo discorso, possiamo intendere "ben curato e tecnicamente all'avanguardia".

Oggi invece tendono a vendere giochi belli (quando va bene) e ridotti all'osso, e se vuoi qualcosa in più devi pagare ancora (DLC e aggiunte varie).
E questo è secondo me ciò che gli utenti non dovrebbero accettare, pena il pagare sempre di più per avere sempre meno.

In questo caso anche il videogioco può essere considerato uno sport.
Io sono più il tipo da "sport che fa sudare", ma su questo concordo perfettamente.

gaxel
06-07-2012, 14:12
@gaxel
Lo sport può essere definito come una qualsiasi attività agonistica che ti porti ad eccellere. Circa il fatto di eccellere o meno è altresì una condizione dell'individuo. In altri termini il soggetto competitivo cercherà di primeggiare in quasiasi attività che lo pone a confronto con altri. In questo caso anche il videogioco può essere considerato uno sport. Che poi a qualcuno piaccia sudare (cosa per altro salutare) nel praticare uno sport è soggettivo. Anche il tiro al piattello e la caccia sono attività sportive, che però non implicano necessariamente l'affaticamento fisico.

Infatti ho scritto "per me" e ho specificato che la massa, solitamente, non vede un gioco come "competitivo", quindi non è giusto valutare la sua bontà in base a dififcoltà, lonegvità, ecc... perché ognuno ha gusti e aspettative diverse.

La longevità in un gioco non è da intendersi esclusivamente come la durata dell'esperienza fino al suo termine. Se così fosse, dovendo necessariamente prendere dei parametri storici, dopo Baldur's Gate tutti i videogiochi avrebbero una valutazione di longevità pari a 1. E giochi come CoD o BF non avrebbero neppure questo parametro tra le valutazioni del gioco. Quel che si intende per longevità in maniera più figurativa sono soprattutto quelle componenti che ti porteranno a rigiocare lo stesso titolo più volte. Poichè evidentemente costruito su una struttura solida e di successo. Altrimenti conosciuto come divertente.
Quindi, da quanto hai scritto, nel tuo caso valuterai questo parametro negativamente quando penserai ad un eventuale acquisto. Capisco ma non condivido. Spero piuttosto che tu comprenda che generalmente, gli altri utenti considerano questo valore importante proprio ai fini dell'acquisto per le ragioni opposte alle tue. Diversamente riempiremmo le nostre case (ed i nostri solai) di ciarpame destinato frettolosamente al dimenticatoio.

Ma guarda che io ho scritto quello proprio perché non si devono valutare i giochi in base alle proprie esigenze, per lo meno non se si discute in senso generale. Per me Demon's Soul o il seguito son semi-capolavori, mentre Secondi Sight è un discreto giochetto, ma i primi non li giocherei mai, il secondo mi ha appassionato.

Sulla longevità, ho sempre scritto che preferisco giochi corti, ma rigiocabili, se si parla di single player con una storia principale da portare a termine... e per me la longevità di un gioco si basa su quello. Se devo spendere 100 ore per vedere la fine del gioco, mi stanco... Baldur's Gate nello specifico l'ho finito solo due volte, in 14 anni che ci gioco, arrivo alla città e mi stanco, oppure dopo un po' decido di cambiare personaggio, ecc... ma lo considero, assieme a Deus Ex e ad Half Life 2, il miglior gioco di sempre. Half Life 2, al contrario, visto che dura una dozzina di ore, anche meno se si conosce tutto, l'ho finito diverse volte, almeno 6 che ricordi, cercando ogni singolo segreto e provando a giocarlo in svariati modi. Deus Ex dura 30 ore e per me è una via di mezzo, l'ho finito anch'esso 2-3 volte, ma l'avrò cominciato 700 volte, arrivando spesso anche molto avanti.

Insomma, nel mio caso, un gioco che dura poco (10 ore massimo), ma che è appassionante dall'inizio alla fine (e questo è difficile farlo per giochi molto lunghi), vario (idem) e che permette più approcci, quindi rigiocabile, lo preferisco a un gioco che ha un singola trama che dura 20 ore... indipendentemente dalla qualità.

Il multiplayer o i giochi sportivi o i casual games, esulano da questo aspetto, ho speso più ore a Defense Grid, rifacendo spesso le stesse mappe, che a quasi ogni altro gioco negli ultimi anni, così come a suo tempo avrò spesso centinaia di ore a Football Manager 2002, mentre Bioshock l'ho giocato una volta, apprezzato, ma mai più ripreso.

Dipende, da persona a persona, per questo non si può giudicare a priori la validità di un gioco, se non considerando aspetti puramente oggettivi, che però possono piacere o meno in ogni caso... quindi è inutile. Per me le recensioni che danno voti son dannose, perché dovrebbero semplicemente descrivere oggettivamente il gioco, così ognuno si fa l'idea se la cosa gli piaccia o meno e via...

AleK
06-07-2012, 14:20
Io sono più il tipo da "sport che fa sudare", ma su questo concordo perfettamente.

Personalmente io metto il tennis e gli scacchi sullo stesso piano. Entrambi mi consentono di superare i miei limiti. Quando invece si tratta solo di farsi una bella sudata, preferisco l'attività sessuale. Decisamente più appagante in caso di pareggio ;)

Fire-Dragon-DoL
07-07-2012, 14:37
Sì, però avete rotto gli zebedei con questi 70€, manco da GameStop in Italia paghi i giochi console così tanto. Un videogioco, se lo si compra nei giusti canali, anche al day one, costa massimo 30-40€, anche per console.

Poi io il divertimento non lo giudico in base al tempo... sarebbe come dire che un doppio album live da 2 ore di Gigi D'Alessio è meglio di un album di 30 minuti dei Pink Floyd.




Io multiplayer non gioco, e 100 ore a fare sempre la stessa cosa è una rottura di scatole pazzesca... piuttosto mi vado a fare un calcetto.



A me interessano e non ho certo voglia di buttare 200 ore in un gioco solo per diventare un forte a quel gioco, mica devo farci le olimpiadi...



Secondo i miei canoni hai elencato tre giochi talmente brutti che non li comprerei nemmeno sotto tortura, figurarsi se sto a passarci più di 100 ore...



No, non è sbagliato, perché in quel caso ho elencato achievements specifici, se uno di questi si ottiene appena si finisce il gioco, e di Human Revolution l'hanno ottenuto 6 giocatori su 10, vuol dire che il 40% di chi l'ha comprato non l'ha mai finito... siccome è un gioco senza multiplayer, che pone tutta l'enfasi sulla trama, direi che è abbastanza indicativo. Infatti di Skyrim ho elencato il livello, non achievements relativi alle quest, perché anche se cazzeggi in giro 100 ore, arrivi comunque almeno al 25° livello, che non è alto, e ci sono arrivati in poco più della metà... questo significa che, o tutti giocano con un personaggio un po', poi se ne fanno uno nuovo, un po', poi uno nuovo, ecc.. o molti hanno visto ben poco di quello che Skyrim ha da offrire.

E comunque io parlavo di finire i giochi, non c'entra nulla il multiplayer, infatti i giochi che hanno un multiplayer importante, hanno campagne da 5 minuti (vedi i vari Call of Duty e Battlefield), ma se quelli che puntano tutto sul single player non vengono finiti quando durano più di 10-12 ore, e manco in quel caso, chi si sbatte a fare giochi single player vasti da centinaia di ore? Fai un campagnetta di 5 minuti, 3-4 mappe in multiplayer, poi rilascia man mano DLC che ampliano il multiplayer e sei a posto. Poi ogni anno fai uscire un gioco nuovo, con un'arma e una modalità nuove a prezzo pieno e hai trovato la gallina dalle uova d'oro.



La massa non arriva alla fine di un gioco perché si stanca, non perché sia brutto... che brutto è qualcosa di soggettivo. A me Diablo (1, 2, 3 ) fanno schifo e non li giocherei mai, così come non mi sbatterei mai a un Demon's Soul, troppo difficile, se voglio primeggiare in qualcosa, come scritto mi dò a uno sport...

Ma tutto questo non c'entra nulla con l'usato... per me la longevità di un gioco è fondamentale che non sia elevata, altrimenti manco lo compro. Se di un gioco ci scrivono longevità in single player elevata e/o ottimo multiplayer, difficilmente lo compro... per due motivi, se un gioco dura oltre le 20 ore non lo finirò probabilmente mai ed è difficile anche se dura 15 ore. Se invece pone enfasi sul multiplayer, vuol dire che ha una campagna accessoria, quindi non mi interessa.

Per inciso, ci son stati giochi che ho giocato anche 100 ore, spalmate in diversi mesi, ma che non ho mai finito e che non considero nemmeno eccelsi (vedi tutti gli Elder Scrolls), mentre Max Payne 2 l'ho finito in 6 ore scarse e per me è un capolavoro.

Non mi metto a criticare le tue critiche perchè tu giochi in un modo completamente diverso dal mio, sarebbe inutile paragonarci.

Quello che invece ti dico: Hai venduto max payne 2 anche se l'hai finito in 6 ore?

Se la risposta è no, dovresti capire per cosa intendo "un gioco non va nel mercato dell'usato se è bello".

Se la risposta è si, non credo che tu debba aver voce in capitolo in questa discussione perchè vuol dire che a te basta arrivare "in paro" denaro/giochi, l'esperienza l'hai fatta una volta e non intendi conservarla/riproporla in alcun modo (non è una critica, semplicemente non ti affezioni alle cose, è un modo di fare).

Soprattutto nessuno mette in dubbio che anche se solo per 6 ore il gioco può essere bellissimo. Quello che mi rode è che il gioco viene comunque valutato 70 euro (i giochi non hanno variazione di prezzo, per qualità o cose simili, costano tutti uguali che è assurdo). Non è una critica nei confronti della qualità, ma devi poter essere in grado di misurare anche il tempo che ti offre, credo che 70 euro /6 ore siano troppo poche.
Ovviamente se tu mi dici "ma max payne 2 è cosi bello che me lo rigioco volentieri altre 3-4 volte, poi ci faccio giocare i miei amici a casa mia e me lo riguardo etc etc", beh in quel caso è un'altra storia ovviamente, li va bene. Ma in questo caso effettivamente non vendi neanche il gioco come usato^^

Io ribadisco: Il mercato dell'usato è dannoso quando il gioco è brutto... quand'è bello il gioco, è molto diverso: La gente vorrà il gioco subito, lo acquista prima, se lo gioca e le copie che verranno vendute non porteranno danni all'azienda che avrà già fatto soldi.

Dopodichè comunque siamo due persone differenti. Per me diventare forte in pvp/pve non è una cosa "per cui vantarmi", ma semplicemente voglio fare pvp/pve con il mio personaggio che mi sono sudato e aver la soddisfazione di dire "toh me lo sono lavorato bene, guarda quant'è piacevole combattere adesso". O una roba simile comunque.

AleK
07-07-2012, 15:44
Mi trovi d'accordo per le recensioni e capisco il tuo punto di vista. Dal momento che sostieni di aver terminato Baldur's Gate per due volte (un gioco tutt'altro che veloce), presumo che hai le tue eccezioni alla regola. Ma comprendo che sia tutto soggettivo. Invece la penso diversamente da te circa questa parte:

ho specificato che la massa, solitamente, non vede un gioco come "competitivo"

I giochi per "le masse", e presumo che con questa affermazione ti riferisca a persona con un'età per intendere, sono quasi tutti competitivi. Quelli sportivi di sicuro. Quelli per l'intrattenimento che mi vengono alla mente adesso anche. Faccio l'esempio dei giochi con le carte, ma potrei citare anche giochi da tavola come il monopoli ad esempio. Ma spesso anche i giochi per bambini lo sono. Anche giocare a nascondino è competitivo. Il punto è che il fine del gioco è vincere. E risulta sicaramente più appagante se ci si diverte nel farlo. Quando partecipano allo stesso gioco più persone in squadre diverse, la competizione si decide nel confronto delle risorse a disposizione di ogni giocatore e di come come vengono sfruttate. Mentre quando giochi da solo, devi vincere contro un'avversario fatto di regole e schemi preordinati. In sostanza competi con te stesso per arrivare alla soluzione. Tutti i videogiochi che io conosco rientrano o nel primo o nel secondo caso. Chiaro che poi ne esistono alcuni nella quale rientra una certa componente creativa, ma non li catalogherei come dei semplici giochi. Piuttosto li inserirei nella categoria "impariamo divertendoci".