c.m.g
21-06-2012, 08:01
Pubblicato il 20 giu 2012 da Federico Moretti
http://static.blogo.it/ossblog/canonicalltd.jpg
Mentre Red Hat ha già, più o meno, ufficializzato la propria soluzione (http://www.ossblog.it/post/10033/matthew-garrett-inizia-a-parlare-del-secure-boot-di-uefi-su-fedora-18) al Secure Boot di UEFI, Canonical non ha dichiarato nulla in proposito. Eppure, il “solito” Matthew Garrett è intervenuto a ipotizzare l’approccio di Ubuntu — grazie a un documento pubblicato dalla società di Mark Shuttleworth. Parrebbe, infatti, che Canonical intenda rilasciare delle chiavi private sulla falsariga di Microsoft con Windows 8, perché gli Original Equipment Manufacturer (OEM) possano avvalersi della particolare funzionalità di UEFI con Ubuntu.
Garrett è un dipendente di Red Hat, perciò le sue parole non equivalgono affatto a una presa di posizione da parte di Canonical. Le ipotesi sono frutto della consultazione di un documento distribuito agli Original Design Manufacturer (ODM). Quanto al Secure Boot, Ubuntu 12.10 disporrà delle chiavi private rivolte ai produttori. Le possibilità sono due: la società di Shuttleworth potrebbe includere le chiavi di Microsoft – permettendo l’avvio di altre distribuzioni – oppure escluderle e ammettere esclusivamente l’avvio di Ubuntu.
Posto che non si conosce la posizione di Canonical e la soluzione migliore resta quella di disabilitare il Secure Boot dall’interfaccia di UEFI, qualora si verificasse la seconda ipotesi di Garrett nascerebbe una “questione morale”. Microsoft, infatti, permette d’acquistare delle chiavi attraverso la propria sussidiaria: Canonical allo stato attuale non potrebbe fare altrettanto e costringerebbe tutti gli acquirenti all’utilizzo esclusivo della propria distribuzione. Un atteggiamento che, se confermato, sarebbe inqualificabile.
Fonte: OssBlog (http://www.ossblog.it/post/11247/canonical-ha-in-serbo-la-propria-soluzione-per-il-secure-boot-di-uefi) Via | Matthew Garrett (http://mjg59.dreamwidth.org/13713.html)
http://static.blogo.it/ossblog/canonicalltd.jpg
Mentre Red Hat ha già, più o meno, ufficializzato la propria soluzione (http://www.ossblog.it/post/10033/matthew-garrett-inizia-a-parlare-del-secure-boot-di-uefi-su-fedora-18) al Secure Boot di UEFI, Canonical non ha dichiarato nulla in proposito. Eppure, il “solito” Matthew Garrett è intervenuto a ipotizzare l’approccio di Ubuntu — grazie a un documento pubblicato dalla società di Mark Shuttleworth. Parrebbe, infatti, che Canonical intenda rilasciare delle chiavi private sulla falsariga di Microsoft con Windows 8, perché gli Original Equipment Manufacturer (OEM) possano avvalersi della particolare funzionalità di UEFI con Ubuntu.
Garrett è un dipendente di Red Hat, perciò le sue parole non equivalgono affatto a una presa di posizione da parte di Canonical. Le ipotesi sono frutto della consultazione di un documento distribuito agli Original Design Manufacturer (ODM). Quanto al Secure Boot, Ubuntu 12.10 disporrà delle chiavi private rivolte ai produttori. Le possibilità sono due: la società di Shuttleworth potrebbe includere le chiavi di Microsoft – permettendo l’avvio di altre distribuzioni – oppure escluderle e ammettere esclusivamente l’avvio di Ubuntu.
Posto che non si conosce la posizione di Canonical e la soluzione migliore resta quella di disabilitare il Secure Boot dall’interfaccia di UEFI, qualora si verificasse la seconda ipotesi di Garrett nascerebbe una “questione morale”. Microsoft, infatti, permette d’acquistare delle chiavi attraverso la propria sussidiaria: Canonical allo stato attuale non potrebbe fare altrettanto e costringerebbe tutti gli acquirenti all’utilizzo esclusivo della propria distribuzione. Un atteggiamento che, se confermato, sarebbe inqualificabile.
Fonte: OssBlog (http://www.ossblog.it/post/11247/canonical-ha-in-serbo-la-propria-soluzione-per-il-secure-boot-di-uefi) Via | Matthew Garrett (http://mjg59.dreamwidth.org/13713.html)