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View Full Version : QuantumFilm: una rivoluzione per il mondo dei sensori fotografici?


Redazione di Hardware Upg
05-06-2012, 13:37
Link alla notizia: http://www.fotografidigitali.it/news/quantumfilm-una-rivoluzione-per-il-mondo-dei-sensori-fotografici_42457.html

Con un film depositato su un wafer di silicio prodotto con tecnologie CMOS InVisage promette di rivoluzionare il mondo dei sensori della fotografia digitale

Click sul link per visualizzare la notizia.

blackavatar
05-06-2012, 14:50
Ben venga se diventasse realtà e mantenesse le aspettative. Noto però che se ne era parlato più di due anni fa e si era addirittura detto che entro il 2011 sarebbero usciti i primi sensori per cellulari con questa tecnologia :S

fonte: http://www.fotografidigitali.it/news/tecnologia-quantumfilm-per-nuovi-sensori-di-immagine_32021.html

acerbo
05-06-2012, 15:40
Non avevo la piu' pallida idea che sugli attuali sensori CMOS la luce fosse catturata da uno strato di silicio, ero convinto che funzionassero già come avverrebbe con questa tecnologia ... pazzesco!!!

acerbo
05-06-2012, 15:41
doppio

Chelidon
06-06-2012, 07:47
Perché acerbo come pensi che catturi la luce quello strato lì? :stordita: A livello di trasduzione del segnale anche il silicio fa la STESSA IDENTICA COSA che semplificando molto significa liberare elettroni ogni qual volta viene stimolato da fotoni. E mi pare anche intuitivo visto che si chiamano sensori elettronici. :p
L'unica differenza è che i quantum-dot presenti in quello strato organico sono molto più efficienti nel processo di conversione. Inoltre, così come anche la proposta di sensore organico di fuji, è un buon modo per eliminare presumibilmente pure il filtro cut-IR (visto che basta fare quantum-dot adatti al solo spettro visibile), ma soprattutto evitare a monte gran parte dei problemi di FILL-FACTOR di cui abbiamo parlato anchi qui sul forum (http://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?t=2330818) :read: (che tra le altre cose limitano gli obiettivi iperluminosi).

La sfida credo sia la stabilità del materiale (sarebbe la prima volta che vedo applicato un polimero semiconduttore in qualcosa di consumer), i costi e la riproducibilità dello strato, ma se c'è una start-up pronta commercialmente e non il solito studio semi-teorico da news, direi che dovrebbero avere limitato i problemi ed essere solo in cerca di adozione da parte dell'industria.

acerbo
06-06-2012, 11:05
Perché acerbo come pensi che catturi la luce quello strato lì? :stordita: A livello di trasduzione del segnale anche il silicio fa la STESSA IDENTICA COSA che semplificando molto significa liberare elettroni ogni qual volta viene stimolato da fotoni. E mi pare anche intuitivo visto che si chiamano sensori elettronici. :p
L'unica differenza è che i quantum-dot presenti in quello strato organico sono molto più efficienti nel processo di conversione. Inoltre, così come anche la proposta di sensore organico di fuji, è un buon modo per eliminare presumibilmente pure il filtro cut-IR (visto che basta fare quantum-dot adatti al solo spettro visibile), ma soprattutto evitare a monte gran parte dei problemi di FILL-FACTOR di cui abbiamo parlato anchi qui sul forum (http://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?t=2330818) :read: (che tra le altre cose limitano gli obiettivi iperluminosi).

La sfida credo sia la stabilità del materiale (sarebbe la prima volta che vedo applicato un polimero semiconduttore in qualcosa di consumer), i costi e la riproducibilità dello strato, ma se c'è una start-up pronta commercialmente e non il solito studio semi-teorico da news, direi che dovrebbero avere limitato i problemi ed essere solo in cerca di adozione da parte dell'industria.

Da ignorante in materia credevo che i sensori fossero già implementati con una doppia struttura tipo quella schematizzata, ossia uno strato di silicio che cattura il segnale e sopra una struttura diversa che cattura la luce. Ingenuamente credevo ci fosse tipo un pezzo di vetro o chissà quale minerale particolare .. comunque molto interessante, c'è sempre da imparare.

Chelidon
09-06-2012, 12:33
La struttura precisa dipende molto dal tipo di sensore (i CCD sono un po' diversi dai CMOS), ma il principio fondamentale comune a tutti quelli attualmente usati nelle fotocamere, detto a grandi linee, è che il silicio "libera elettroni di conduzione" se colpito da radiazione sufficientemente energetica: è lo stesso principio delle celle fotovoltaiche detto molto semplificato. :)

Raghnar-The coWolf-
10-06-2012, 10:12
beh in linea di principio un vero quantum film potrebbe fare a meno della matrice colore, e persino delle microlenti (si possono adattare delle microlenti elettroniche nel retro del sensore, più efficienti).

Bisognerebbe capirne di più per sapere quale vera innovazione porta questo polimero...

LMCH
10-06-2012, 22:33
beh in linea di principio un vero quantum film potrebbe fare a meno della matrice colore, e persino delle microlenti (si possono adattare delle microlenti elettroniche nel retro del sensore, più efficienti).

Bisognerebbe capirne di più per sapere quale vera innovazione porta questo polimero...

In primo luogo viene eliminato lo "strato" di fotodiodi (quello che negli schemi è lo "strato" che scompare passando dal sensore "normale" a quello quantum-dot), che attualmente devono essere spessi 6..8 micron per riuscire a beccare le frequenze più lunghe.
Al suo posto si usa la pellicola (è sufficiente che sia spessa 0.5 micron) con i quantum dot.
Già quello è un bel risparmio sul costo di produzione dei sensori.

Poi la maggior efficienza di conversione della pellicola di quantum-dot permetterebbe di eliminare le microlenti (almeno nella fascia di prodotto più economica) ed anche quello è risparmio di tempo e costi.

Questo (almeno i teoria) permetterebbe anche di produre sensori più grandi a parità di costo (che per i telefonini non sarebbe molto interessante ma lo sarebbe per telecamere, fotocamere, ecc.).

Chelidon
16-06-2012, 19:30
Raghnar il polimero presumo sia uno di quelli con catene di doppi legami coniugati, quindi si comporta (approssimando perché l'argomento è molto più complesso e non so se lo conosci) da conduttore dei fotoelettroni.

Condivido il ragionamento di LHCM: il fine principale è quello di abbattere i costi e di semplificare i problemi dovuti agli impilamenti attuali, senza dover rivoltare i processi litografici come nei BSI.

Sulle microlenti non sono così sicuro pensino di eliminarle, almeno per applicazioni serie, perché mi verrebbe da pensare, come mi ricorda sempre yossarian :p che poi vai a disturbare i pixel vicini; qualche considerazione al riguardo l'abbiamo fatta anche qui: http://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?t=2330818&page=4