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View Full Version : Indie games e possibili sopravvalutazioni


tbs
29-05-2012, 17:33
Siccome il thread di steam è andato ot ancora una volta e la discussione era davvero interessante, questo thread aperto per l'occorrenza serve per la sua continuazione.

E' possibile che le meccaniche degli indie vengano sopravvalutate solo perchè originali?
E' la mancanza di offerta di prodotti validi da parte dei grandi publisher ad aver stimolato la nascita degli indie games?

Queste domande sono solo delle linee-guida: potete rispondere o porne di nuove e più interessanti. L'importante e' che non andiate ot chiedendo delucidazioni in merito a steam o alle sue offerte (reverse ot :asd: )

john18
29-05-2012, 17:56
Ma è possibile che nella discussione di steam si parli di tutto tranne che del tema principale?:asd:


Gli indie game sono più o meno la dimostrazione del fatto che se non hai un ottimo budget,con tutta la buona volonta e la creatività che ci puoi mettere,il risultato sarà un prodotto molto simile alle vecchissime glorie del passato. Questo sia dal punto di vista tecnico (in primis) che da quello del gameplay! Ci sono idee sulla carta buone come minecraft che risultano poi schifezze senza senso (IMHO).

Per cui io penso che generalmente sono sopravvalutati per quello che offrono. Li definirei idee ottime ma in pratica poco convincenti!

ketersephirot
29-05-2012, 18:02
Siccome il thread di steam è andato ot ancora una volta e la discussione era davvero interessante, questo thread aperto per l'occorrenza serve per la sua continuazione.

E' possibile che le meccaniche degli indie vengano sopravvalutate solo perchè originali?
E' la mancanza di offerta di prodotti validi da parte dei grandi publisher ad aver stimolato la nascita degli indie games?

Queste domande sono solo delle linee-guida: potete rispondere o porne di nuove e più interessanti. L'importante e' che non andiate ot chiedendo delucidazioni in merito a steam o alle sue offerte (reverse ot :asd: )

Possibilissimo che in alcuni casi alcuni giochi indie vengano sopravvalutati : Posseggo una secchia di indie considerati dei capolavori che mi han fatto letteralmente schifare.
Primi tra tutti i vari World of Goo/Braid/Darwinia.
Ma non si può fare di tutta l'erba un fascio.

Ho rigiocato come minimo 7 volte Escape Goat perchè ad oggi a mio modo di vedere non cìè su pc un altro platform che abbia un gameplay così fluido.

Il discorso sull'espansione del mercato indie è molto molto ampio : i grandi publisher non consentono a nessuno di rischiare.
Basti vedere come un gioco come Amalur che ha venduto 1 milione di copie sia considerato un flop commerciale o come un capolavoro incompreso come Bulletstorm non vedrà mai un sequel.
E come giochi hanno innovato giusto il minimo per discostarsi dalla massa.

Il problema è che molti giochi indie, a differenza dei AAA, fanno scelte molto coraggiose in termini di gameplay e gamedesign e capita molto più spesso che a qualcuno piaciano da morire e a qualcun'altro facciano letteralmente schifo.

Cito Garshasp, gioco a mio avviso molto bello, ma minato dagli evidenti limiti tecnici.
Ha fatto schifo un pò a tutti e a chi non ha fatto schifo ha fatto venire decisamente i nervi per qualche sezione col gameplay mal congeniato oppure con qualche bug di troppo.
Eppure, nonostante i limiti e i difetti io l'ho apprezzato perchè semplciemente su PC (su console è un'altro discorso) giochi simili se ne vedono proprio pochi.

Ci sono esempi ancora più estremi : tutto il filone di giochi "ultradifficili" hanno una serie di detrattori infinita.
Idem come sopra i giochi con grafica minimale oppure stile forzatametne retrò!

Jon Irenicus
29-05-2012, 18:03
Siccome il thread di steam è andato ot ancora una volta e la discussione era davvero interessante, questo thread aperto per l'occorrenza serve per la sua continuazione.Dell'OT fine a sè stesso?:asd:
Ma mi fai un esempio di un gioco indie che secondo te è sopravvalutato?:asd:
Ok stop al trollaggio...:asd:

Cmq più che nascita degli indie games forse è da parlare di rinascita o proliferizzazione commerciale...
Poi oggi ci sono i pc più diffusi, più giocatori, più gente che sa programmare (e programmare è più fruibile di 30 anni fa di sicuro), le piattolaforme mobili che hanno tante piccole apps, tutto sommato mi pare normale.

Poi sulla sopravvalutazione è facile... Cmq, parlo in generale, è più facile guardare con simpatia un team di 3 persone che ti offre qualcosa a poco prezzo da subito senza drm per dire (cose che ovviamente non c'azzeccano un cavolo con la qualità in sè del gioco).Cito Garshasp, gioco a mio avviso molto bello, ma minato dagli evidenti limiti tecnici.
Ha fatto schifo un pò a tutti e a chi non ha fatto schifo ha fatto venire decisamente i nervi per qualche sezione col gameplay mal congeniato oppure con qualche bug di troppo.
Eppure, nonostante i limiti e i difetti io l'ho apprezzato perchè semplciemente su PC (su console è un'altro discorso) giochi simili se ne vedono proprio pochi.Quoto, al max non sul molto che precede il bello, cmq alla fine di giochi pc ce ne sono pochi così e ci stava. OT (ma anche no :asd:) : Overgrowth che un po' è quel genere si preannuncia spettacolare....

tbs
29-05-2012, 18:31
Dico la mia, ed in parte è un discorso che ha già fatto keter. Ci sono indie giustamente considerati validi ed altri che sono sopravvalutati. A mio avviso ci sono prodotti che sono considerati troppo buoni per il semplice fatto di essere "indie"; e quindi questo implica una sorta di "benevolenza" nel momento in cui alcuni vanno a giudicarli, facendo passare sopra a difetti evidenti come le meccaniche poco funzionali, i controlli incasinati etc.

Dico la mia sugli indie in quanto tali.

Da una parte si hanno prodotti che strizzano l'occhio ad una fetta ben precisa del mercato, proponendo prodotti che sono semplicemente quello che queste persone cercano - mi viene da pensare a super meat boy, un platform come quelli che facevano una volta; dall'altra ci sono prodotti che provano a proporre qualcosa di mai visto ed originalissimo - mi viene in mente braid, oppure il già citato world of goo (che a me è piaciuto), che sperimenta con la fisica.

Posso portare qualche esempio di quelli che sono 2 prodotti completamente antitetici. Uno non innova nulla, anzi ripropone meccaniche vecchie di 20 anni; l'altro si rivolge al mercato con qualcosa di completamente nuovo.

Questo è per la categoria "gioco rivolto agli appassionati".
Il gioco migliore che ho giocato da due anni a questa parte è un indie, 10 euro di spesa per 15 ore di gioco, age of fear: the undead king. Questo prodotto ha una grafica imbarazzante per gli standard odierni, però ha tutto quello che si può chiedere ad un tattico a turni: per questo l'ho adorato. Giocabilità inattaccabile e nessuna idea particolarmente originale, solo quello che un appassionato di tattici a turni può desiderare.

Questo invece è per la categoria "gioco che propone qualcosa di nuovo".
Minecraft, l'odiato minecraft :asd: Come dice John, idea originalissima, possiamo dire rivoluzionaria, ed implementazione, imho, mediocre.

Ora, come si può ben vedere, gli indie hanno una caratteristica fondamentale, garantita loro dal fatto di non avere un publisher a cui rispondere: la libertà in fase di sviluppo.

Il fatto di non avere un publisher permette alle piccole sh, se così possiamo chiamarle, di creare qualcosa di "vecchio" (e quindi appetibile ad una fetta del mercato insignificante, composta da giocatori che apprezzano determinate meccaniche) oppure di completamente nuovo (e quindi rivolto a tutti indistintamente).

tbs
29-05-2012, 18:35
Dell'OT fine a sè stesso?:asd:
Ma mi fai un esempio di un gioco indie che secondo te è sopravvalutato?:asd:
Ok stop al trollaggio...:asd:



Speriamo la discussione non degeneri troppo, se qualcuno va ad attaccare determinati giochi :asd:

Malek86
29-05-2012, 18:45
Io non faccio troppa distinzione fra gioco indie e gioco non indie: sono dell'idea che se ad esempio un gioco ha una meccanica che non funziona e lo rende frustrante o noioso, allora non si può tirare fuori la scusa che "vabbè, sono indie, mica hanno un budget stratosferico per il playtesting".

Anche le novità le valuto solo relativamente al gioco che hanno intorno: se un gioco indie offre una meccanica completamente innovativa, ma il resto del gioco non sa sfruttarla, allora per me non è da valutare come un buon gioco. Certo, posso apprezzare che abbiano avuto il coraggio di innovare e proporre qualcosa di diverso dal solito, ma io non ho molta intenzione di lodare un gioco che non è divertente :fagiano:

Poi beh, c'è il discorso del valore. E' chiaro che, idealmente, con un gioco che costa 10 euro in teoria sono più disposto a perdonare i difetti rispetto ad un gioco che ne costa 60. La cosa comunque è abbastanza relativa, nel senso che magari posso "perdonare" il difetto, ma poi non ci penso nemmeno a giocarlo, nè tantomeno a consigliarlo ad altri se non mi è piaciuto.

Insomma, diciamo che secondo me non si dovrebbe fare troppa distinzione di trattamento fra un gioco/sviluppatore indie e un gioco/sviluppatore non indie. Alla fine, sempre di giochi parliamo. Non ho la minima intenzione di farmela diventare una questione morale o di principio :O

Jon Irenicus
29-05-2012, 18:49
Da una parte si hanno prodotti che strizzano l'occhio ad una fetta ben precisa del mercato, proponendo prodotti che sono semplicemente quello che queste persone cercano - mi viene da pensare a super meat boy, un platform come quelli che facevano una volta; dall'altra ci sono prodotti che provano a proporre qualcosa di mai visto ed originalissimo - mi viene in mente braid, oppure il già citato world of goo (che a me è piaciuto), che sperimenta con la fisica.
Cmq direi che sta differenziazione (sia intesa come originalità che come omaggio al gameplay vecchio) è un po' una lama a doppio taglio (lo uso come metafora all'incontrario in sto caso): è vero che molti casi fai un prodotto di nicchia, tipo l'ottimo Age Of Fear, d'altronde non so se sarebe più remunerativo fare, per esempio un fps puntando sulla spettacolarità andandosi a macellare contro i giochi tripla a. Almeno nel caso del gioco di nicchia un piccolo seguito ce l'hanno... Mediamente questo, poi c'è Hard Reset che invece riesce pure bene come fps spettacolare (poi non so nè quanto abbia venduto, nè quanto grosso e indie sia il team), certo con un gaming old school ma tecnicamente ottimo. Poi come titolo lo reputo discreto e certo non un capolavoro, per il resto assume rilevanza personale il fatto che come genere e ambientazione mi piace.Poi beh, c'è il discorso del valore. E' chiaro che, idealmente, con un gioco che costa 10 euro in teoria sono più disposto a perdonare i difetti rispetto ad un gioco che ne costa 60. La cosa comunque è abbastanza relativa, nel senso che magari posso "perdonare" il difetto, ma poi non ci penso nemmeno a giocarlo, nè tantomeno a consigliarlo ad altri se non mi è piaciuto.Quoto tutto il discorso e in merito a sta frase c'è da sottolineare che ormai anche i triplaa nel giro di 2 anni vengono a costare come un indie... Più o meno insomma e con eccezioni.

tbs
29-05-2012, 19:11
Cmq direi che sta differenziazione (sia intesa come originalità che come omaggio al gameplay vecchio) è un po' una lama a doppio taglio (lo uso come metafora all'incontrario in sto caso): è vero che molti casi fai un prodotto di nicchia, tipo l'ottimo Age Of Fear, d'altronde non so se sarebe più remunerativo fare, per esempio un fps puntando sulla spettacolarità andandosi a macellare contro i giochi tripla a. Almeno nel caso del gioco di nicchia un piccolo seguito ce l'hanno... Mediamente questo, poi c'è Hard Reset che invece riesce pure bene come fps spettacolare (poi non so nè quanto abbia venduto, nè quanto grosso e indie sia il team), certo con un gaming old school ma tecnicamente ottimo. Poi come titolo lo reputo discreto e certo non un capolavoro, per il resto assume rilevanza personale il fatto che come genere e ambientazione mi piace.

Gli indie dovrebbero intraprendere una delle 2 vie che ho segnalato: o prodotti che hanno un mercato piccolo ma certo oppure proporre qualcosa di veramente nuovo. Certamente, come dici, non è proprio il caso di fare un indie che tenti di rivaleggiare con call of duty o con giochi simili.

Io non faccio troppa distinzione fra gioco indie e gioco non indie: sono dell'idea che se ad esempio un gioco ha una meccanica che non funziona e lo rende frustrante o noioso, allora non si può tirare fuori la scusa che "vabbè, sono indie, mica hanno un budget stratosferico per il playtesting".

Anche le novità le valuto solo relativamente al gioco che hanno intorno: se un gioco indie offre una meccanica completamente innovativa, ma il resto del gioco non sa sfruttarla, allora per me non è da valutare come un buon gioco. Certo, posso apprezzare che abbiano avuto il coraggio di innovare e proporre qualcosa di diverso dal solito, ma io non ho molta intenzione di lodare un gioco che non è divertente :fagiano:

Poi beh, c'è il discorso del valore. E' chiaro che, idealmente, con un gioco che costa 10 euro in teoria sono più disposto a perdonare i difetti rispetto ad un gioco che ne costa 60. La cosa comunque è abbastanza relativa, nel senso che magari posso "perdonare" il difetto, ma poi non ci penso nemmeno a giocarlo, nè tantomeno a consigliarlo ad altri se non mi è piaciuto.

Insomma, diciamo che secondo me non si dovrebbe fare troppa distinzione di trattamento fra un gioco/sviluppatore indie e un gioco/sviluppatore non indie. Alla fine, sempre di giochi parliamo. Non ho la minima intenzione di farmela diventare una questione morale o di principio :O

Quoto tutto.

alex9
29-05-2012, 19:25
Questo invece è per la categoria "gioco che propone qualcosa di nuovo".
Minecraft, l'odiato minecraft :asd: Come dice John, idea originalissima, possiamo dire rivoluzionaria, ed implementazione, imho, mediocre.




In realtà pochi lo sanno ma minecraft, che appare un gioco abbastanza hardcore, in realtà è la versione bimbominchia di dwarf fortress... giusto per dare a cesare quel che è di cesare...

tbs
29-05-2012, 20:16
In realtà pochi lo sanno ma minecraft, che appare un gioco abbastanza hardcore, in realtà è la versione bimbominchia di dwarf fortress... giusto per dare a cesare quel che è di cesare...

Non saprei, non mi sembrano neanche lontanamente simili, se non per il mondo procedurale.

AnonimoVeneziano
29-05-2012, 20:21
Possibilissimo che in alcuni casi alcuni giochi indie vengano sopravvalutati : Posseggo una secchia di indie considerati dei capolavori che mi han fatto letteralmente schifare.
Primi tra tutti i vari World of Goo/Braid/Darwinia.
Ma non si può fare di tutta l'erba un fascio.

Ho rigiocato come minimo 7 volte Escape Goat perchè ad oggi a mio modo di vedere non cìè su pc un altro platform che abbia un gameplay così fluido.

Il discorso sull'espansione del mercato indie è molto molto ampio : i grandi publisher non consentono a nessuno di rischiare.
Basti vedere come un gioco come Amalur che ha venduto 1 milione di copie sia considerato un flop commerciale o come un capolavoro incompreso come Bulletstorm non vedrà mai un sequel.
E come giochi hanno innovato giusto il minimo per discostarsi dalla massa.

Il problema è che molti giochi indie, a differenza dei AAA, fanno scelte molto coraggiose in termini di gameplay e gamedesign e capita molto più spesso che a qualcuno piaciano da morire e a qualcun'altro facciano letteralmente schifo.

Cito Garshasp, gioco a mio avviso molto bello, ma minato dagli evidenti limiti tecnici.
Ha fatto schifo un pò a tutti e a chi non ha fatto schifo ha fatto venire decisamente i nervi per qualche sezione col gameplay mal congeniato oppure con qualche bug di troppo.
Eppure, nonostante i limiti e i difetti io l'ho apprezzato perchè semplciemente su PC (su console è un'altro discorso) giochi simili se ne vedono proprio pochi.

Ci sono esempi ancora più estremi : tutto il filone di giochi "ultradifficili" hanno una serie di detrattori infinita.
Idem come sopra i giochi con grafica minimale oppure stile forzatametne retrò!

Come non quotarti. Gli indie sono i laboratori dei giochi AAA, dove si testano le scelte più coraggiose che poi vengono copiate dai titoloni spesso (quelle di successo).

Gli indie ovviamente non avranno mai la qualità e la pulizia dei titoloni AAA e bisogna guardarli con quest'ottica. Se il core gameplay di un indie però è convincente allora può diventare un ottimo gioco!

cronos1990
29-05-2012, 20:28
Mi sento di scrivere solo una cosa nel pochissimo tempo che ho ora (magari se ho tempo domani scrivo il solito wall of text :asd:): che sia indie o meno, mi interessa che il gioco mi piaccia. :D

Chissà, la notte forse porterà consiglio... :asd:

Estwald
29-05-2012, 20:35
Come non quotarti. Gli indie sono i laboratori dei giochi AAA, dove si testano le scelte più coraggiose che poi vengono copiate dai titoloni spesso (quelle di successo).

Gli indie ovviamente non avranno mai la qualità e la pulizia dei titoloni AAA e bisogna guardarli con quest'ottica. Se il core gameplay di un indie però è convincente allora può diventare un ottimo gioco!

Quali sono le idee nate in ambito indie (diciamo ultimi cinque anni) e che sono state copiate poi in titoli AAA?

appleroof
29-05-2012, 21:55
Mi sento di scrivere solo una cosa nel pochissimo tempo che ho ora (magari se ho tempo domani scrivo il solito wall of text :asd:): che sia indie o meno, mi interessa che il gioco mi piaccia. :D

Cut

Quoto!

john18
29-05-2012, 22:02
Mi sento di scrivere solo una cosa nel pochissimo tempo che ho ora (magari se ho tempo domani scrivo il solito wall of text :asd:): che sia indie o meno, mi interessa che il gioco mi piaccia. :D

Chissà, la notte forse porterà consiglio... :asd:


Troppo semplicistico questo discorso!:asd: Son divertenti pure pacman,tetris,arkanoid,space invaders,ect ect. Purtroppo fanno parte di un periodo storico troppo lontano,e ad oggi son generalmente accostati ai videogiochi di "spessore"!

X360X
29-05-2012, 23:34
Delle volte mi è sembrato come se fosse dovuto, visto che sono prodotti realizzati con budget limitato, elogiare gli indie.

O che un gioco con grafica del 1700 debba per forza essere roba per videogiocatori seri

O ancora che la difficoltà esagerata sia da apprezzare altrimenti vuoi giochi stupidi da "bimbiminkia"

Dei pregiudizi per elogiare certi prodotti in pratica. Mai capiti.

Ma a parte gli indie fanboy :asd: giochi indie veramente belli ce ne sono, e non per mancanza di tripla A, non solo perché magari hanno uno stile vecchia maniera o una difficoltà più alta, o perché si sono inventati chissà cosa.

Non può essere quello a stabilire la bellezza (un gioco vecchia maniera può far schifo senza problemi ad esempio) come non si può pensare che chi li apprezza lo faccia sempre a prescindere.

29Leonardo
30-05-2012, 08:05
Cos'è minecraft? :asd:

Sono d'accordo con quanto scritto prima dagli altri, soprattutto per quanto riguarda la benevolenza nell'elogiare un titolo solo perchè proposto a prezzo budget o con l'appellativo indie.

Inoltre con tutti i bundle che sono usciti ultimamente mi è venuta un pò la nausea di questi indie in quanto è diventata na scusa per rifilarti paccottiglia varia (imho) :asd:

Son veramente pochi gli indie che ho trovato apprezzabili (SMB, Machinarium, Bastion,Dustforce), gli altri son idee buone ma realizzate a "minchia" tipo terraria/minecraft:fagiano:

Per il resto invece mi piacciono molto le iniziative tipo kickstart per finanziare i vari progetti, penso sia un'ottima cosa in quanto c'è comunicazione diretta tra gli sviluppatori e i clienti finali.

Necroticism
30-05-2012, 08:11
Quali sono le idee nate in ambito indie (diciamo ultimi cinque anni) e che sono state copiate poi in titoli AAA?

Il multiplayer di Assassin's Creed è brutalmente copiato da The Ship e Bloody Good Time. C'era stata anche una polemica al riguardo perchè la Ubi era il publisher di BGT, e lo ha di fatto mandato a morire senza alcun supporto nè pubblicità per poi riciclarne senza ritegno tutte le idee.

futu|2e
30-05-2012, 08:50
A me basta un aspetto fondamentale per farmi piacere gli indie: la passione
che ci mettono a farli. Si capisce da tanti piccoli particolari in ogni gioco.

Ea e compagnia bella sono macchine sforna videogame senza anima.

cronos1990
30-05-2012, 09:29
Troppo semplicistico questo discorso!:asd: Son divertenti pure pacman,tetris,arkanoid,space invaders,ect ect. Purtroppo fanno parte di un periodo storico troppo lontano,e ad oggi son generalmente accostati ai videogiochi di "spessore"!Cosa c'è di "semplicistico" nel cogliere la vera essenza del media videoludico?

Un videogioco, o più in generale un gioco, è un mezzo attraverso il quale, all'interno di regole ben definite, si sfrutta le proprie capacità (che siano mentali o fisiche, di qualunque natura) al fine di raggiungere uno scopo ben preciso. Si tratta di una sfida in tutto e per tutto, che può essere contro un altro/i avversario/i o meno.

Chi è davvero appassionato di giochi si avvicina a questo mondo per cercare tale sfida, e tanto più si scende in profondità in questo mondo, tanto più si ricercano questi aspetti; ovvio, se si è interessati a ciò.


Quindi giochi storici come Pac-man, Tetris et simila non necessariamente si possono definire datati, ne tantomeno privi di spessore; perchè lo "spessore" in un videogioco non è dato dalla grafica, dalla trama, dal suono o dal "coinvolgimento emotivo". Che poi questi elementi esistano e possano piacere (per fare il classico esempio, adoro Bioshock sotto tutti questi profili) è un altro discorso rispetto al concetto nudo e crudo di videogioco.


Compresa tale verità assoluta, se ci piace un gioco come Heavy Rain piuttosto che un gioco come Tetris, vuol dire che non si è tanto interessati al "gioco", ma più ad altri aspetti secondari; per dirla tutta, non considero queste persone neanche videogiocatori, ma solo un virus che inquina (costantemente da anni) la passione di chi è davvero videogiocatore.
Il gioco che ne viene fuori non è di spessore, nè tantomeno di qualità, seppur tanti altri aspetti possono essere ben curati.


Chiudendo il cerchio del discorso: quando "gioco" si può avere tutto lo "spessore" come lo intendi tu, ma se il gioco di per se (il "gameplay") è scadente e di conseguenza non mi diverte, quel gioco neanche lo considero; lo stesso se il livello di sfida proposto è sciatto, banale e basso.
Quindi: se il gioco mi diverte secondo questi parametri che ti ho appena descritto (cosa che non sarebbe necessaria specificare se si parlasse davvero di videogiochi, ma dato che qui spesso si parla di film interattivi od aspetti che non fanno altro che ammiccare al cinema, è bene rimarcare il concetto) può essere indie o meno, a me non frega una mazza.

******************************************************

Se poi entriamo nello specifico dei titoli indie, l'apprezzamento generale in particolare dai giocatori più "datati", deriva almeno in parte da alcuni concetti banali: chi fa indie generalmente non dispone di grandi risorse (di qualunque tipo, non solo monetarie) e quindi per creare un gioco valido è quasi costretto a puntare su alcuni elementi specifici: gameplay, meccaniche, level-design, ruleset.

Tutti gli altri orpelli che fan "belli" i giochi pagati 100 milioni generalmente sono fuori portata. Se si va a vedere, chi fa indie è nè più nè meno nella situazione in cui si trovavano i programmatori di videogiochi negli anni '80-'90 (o per lo meno nella quasi totalità dei casi). E' vero che all'epoca molte idee che venivano fuori erano innovative, perchè il genere dei videogiochi era appena nato ed in piena fase di crescita, ma è anche pur vero che le limitazioni hardware/software del tempo non permettevano di gestire molti elementi "accessori", e quindi ci si concentrava di più sugli aspetti basilari... ovvero quelli importanti.

Oggi, al netto della difficoltà ad innovare con nuovi generi, le SH non fanno altro che pompare, e spendere una vagonata di soldi (al di là di quelli spesi per il Marketing e per quelli che si pappa il Publisher) per la grafica, le cut-scene, i doppiaggi con personaggi famosi, i suoni e menate di questo tipo, tralasciando nel contempo gli aspetti di gameplay/level design/meccaniche. Questo anche per venire incontro all'esigenza della massa che vogliono una "storia", azioni semplici da effettuare e nessun problema durante il gioco. Da qui si deduce che la massificazione del genere, come per quasi tutti i campi, non fa altro che semplificare e sminuire tutto (per lo meno rimanendo nel campo degli hobbies o delle passioni).


Chi fa giochi indie lo fa principalmente per passione (e quindi avendo bene in mente i concetti di base di un gioco) e lo deve fare in ristrettezze di ogni tipo; è una questione di mentalità d'approccio che è completamente diversa. Questo non implica che automaticamente un gioco indie sarà un gran gioco, cosa che dipende da mille fattori e soprattutto dalle capacità stesse del/i programmatore/i nel creare il gioco; quindi riallacciandomi alla domanda del topic ritengo che alcuni indie siano sopravvalutati per quello che offrono.

Però è anche vero che quasi sicuramente si ha a che fare con qualcuno che davvero si impegna per creare un prodotto valido sotto l'aspetto ludico, e questo per certi versi mi offre almeno una garanzia in più sulla qualità del prodotto finale, laddove le SH classiche cercano solo espedienti per spennarti i soldi e vedono nel prodotto che rilasciano semplicemente un mezzo per raggiungere tale scopo (tradotto: difficilmente troverai vero impegno per realizzare qualcosa di valido, ma troverai impegno per realizzare qualcosa che vende).

Donbabbeo
30-05-2012, 09:33
In realtà pochi lo sanno ma minecraft, che appare un gioco abbastanza hardcore, in realtà è la versione bimbominchia di dwarf fortress... giusto per dare a cesare quel che è di cesare...

Per essere precisi, l'idea iniziale di Minecraft era quella di creare una versione completamente in 3D di Dwarf Fortress.
Ovviamente si è accorto molto preso che era un'idea malsana ed ha deviato rotta completamente diventando quel che è ora, nel bene e nel male.



Per rispondere all'argomento invece io sono probabilmente uno di quelli che può essere considerato "fanboy" degli indie ma non mi ritengo affatto tale: possiedo praticamente solo indie ma non mi reputo un idiota (mi dispiace se ho offeso qualcuno, ma difendere a spada tratta qualcosa, può essere un videogioco o una squadra di calcio o qualsiasi altra cosa con fanatismo lo reputo da idioti).

Il discorso è presto fatto ed in gran parte già espresso da ketersephirot: le produzioni videoludiche sono oggi più importanti anche di quelle cinematografiche, richiedono sempre più personale, tecnologie e tempo (e quindi denaro) per produrre risultati validi dal punto di vista tecnico e di conseguenza si richiede un ritorno economico di un certo livello, che può essere ottenuto aggredendo il più possibile il bacino d'utenza.

Questo comporta difficoltà nel creare nuovi IP; perchè rischiare quando abbiamo già un gruppo d'utenti "fedeli" al prodotto? Tanto vale fare la versione 2 del vecchio IP: meno costo di sviluppo e ritorno garantito.

Questo comporta difficoltà nell'utilizzare uno stile particolare; perchè rischiare con una grafica troppo "strana" quando potrebbe allontanare una parte degli utenti dal prodotto?

Questo comporta difficoltà nell'innovazione; perchè devo sostituire una particolare meccanica con una nuova idea rischiando che non sia gradita a tutti?

Se notate c'è una parola ricorrente che è rischio. Ad una software house tripla A non è consentito rischiare.
Magari non sono sempre d'accordo con le scelte compiute perchè vorrebbero fare in un particolare modo ma devono invece fare in un'altra maniera, vuoi perchè indagini di mercato dicono così, vuoi perchè così dice il produttore.
Sono dei lavoratori stipendiati che non fanno il prodotto che vorrebbero giocare, ma quello che il pubblico si aspetta da loro (perdonatemi l'ovvia estremizzazione)

In un clima di questo tipo è normale che prolifino le software house indipendenti perchè non producono quello che deve essere prodotto, ma producono quello che vorrebbero fosse prodotto.
Si tratta (generalmente) di gente appassionata di un determinato settore che vuole riempire un particolare buco lasciato dalle grandi produzioni perché non ritenuto più remunerativo o ritenuto troppo rischioso.

Ovviamente il grosso del merito oltre al "demerito" dei tripla A va dato a internet che permette una rapidissima diffusione altrimenti impossibile ed il sempre maggior numero di utenti esperti o comunque competenti in programmazione.

Senza offesa a john18, ma secondo me non ha afferrato assolutamente l'idea alla base degli indie e sostenere che per avere un buon prodotto si debba per forza avere un ottimo budget è una cavolata pazzesca e ci sono decine di prodotti che lo dimostrano dal mio punto di vista.
Perchè è questo il punto, potranno non piacere a tutti, ma è proprio questo il bello, l'indie non nasce perchè è di moda, nasce per "piacere" ad un determinato gruppo di utenti che è ovviamente ristretto rispetto a quello di un tripla A (altrimenti quel "buco" sarebbe ovviamente coperto da un tripla A no?).

Questo è ovviamente il parere di Donbabbeo, che se non fosse per gli indie avrebbe abbandonato questo passatempo anni fa.

gaxel
30-05-2012, 09:47
Minecraft di basa su Miniminer più che Dwarf Fortress... ed è il Wolfenstein 3D di questo decennio.

Sul discorso IT, gli indie piacciono poco a chi considera trama e grafica cose importanti, piacciono molto a chi considera il gameplay la cosa più importante.

Proprio perché non possono essere investiti milioni di euro, si deve pensare a innnovare il gameplay o a riciclare (con i dovuti aggiornamenti) qualcosa del passato... quest'ultima opzione è esattamente quello che fanno gli sviluppatori tripla A (chiunque, da EA/Activision a CD Project e pure Valve) con tutti i giochi usciti in questa generazione (almeno)... son cloni leggermente migliorati (o peggiorati, dipende dai punti di vista) di giochi precedenti... solo un pelino più belli da vedere.

Per questo motivo, gli indie, affiancati a un paio d'ore a un bel filmin BluRay su un bel Led Full HD, magari 3D con occhiali fatti bene, son preferibili a qualunque gioco tripla A... il gameplay è inferiore agli indie , l'aspetto tecnico e la trama al film.

tbs
30-05-2012, 11:18
Ah, sarebbe da considerare anche il fatto che gli indie, la maggior parte degli indie, hanno una difficoltà generalmente superiore ai giochi mainstream. Oppure modalità "hardcore", dove non fanno di tutto per farti finire il gioco, come avviene nei tripla a. Anche questo è un fattore da non tralasciare.

cronos1990
30-05-2012, 11:26
Ah, sarebbe da considerare anche il fatto che gli indie, la maggior parte degli indie, hanno una difficoltà generalmente superiore ai giochi mainstream. Oppure modalità "hardcore", dove non fanno di tutto per farti finire il gioco, come avviene nei tripla a. Anche questo è un fattore da non tralasciare.Veramente io ho detto anche quello:
Questo anche per venire incontro all'esigenza della massa che vogliono una "storia", azioni semplici da effettuare e nessun problema durante il gioco.Deduco che non hai voglia di leggere quelle 4 righe messe in croce che scrivo :O



:asd:

tbs
30-05-2012, 11:46
Veramente io ho detto anche quello:
Deduco che non hai voglia di leggere quelle 4 righe messe in croce che scrivo :O



:asd:

Ho letto tutti i post e dopo mi è venuta l'idea... mi sembrava strano che mi venisse in mente qualcosa di intelligente :asd:

ketersephirot
30-05-2012, 12:43
Io non faccio troppa distinzione fra gioco indie e gioco non indie: sono dell'idea che se ad esempio un gioco ha una meccanica che non funziona e lo rende frustrante o noioso, allora non si può tirare fuori la scusa che "vabbè, sono indie, mica hanno un budget stratosferico per il playtesting".

Anche le novità le valuto solo relativamente al gioco che hanno intorno: se un gioco indie offre una meccanica completamente innovativa, ma il resto del gioco non sa sfruttarla, allora per me non è da valutare come un buon gioco. Certo, posso apprezzare che abbiano avuto il coraggio di innovare e proporre qualcosa di diverso dal solito, ma io non ho molta intenzione di lodare un gioco che non è divertente :fagiano:

Poi beh, c'è il discorso del valore. E' chiaro che, idealmente, con un gioco che costa 10 euro in teoria sono più disposto a perdonare i difetti rispetto ad un gioco che ne costa 60. La cosa comunque è abbastanza relativa, nel senso che magari posso "perdonare" il difetto, ma poi non ci penso nemmeno a giocarlo, nè tantomeno a consigliarlo ad altri se non mi è piaciuto.

Insomma, diciamo che secondo me non si dovrebbe fare troppa distinzione di trattamento fra un gioco/sviluppatore indie e un gioco/sviluppatore non indie. Alla fine, sempre di giochi parliamo. Non ho la minima intenzione di farmela diventare una questione morale o di principio :O

Il discorso di fondo è che si tende a fare smepre di tutta l'erba un fascio.
Ci sono dev che sebbene non abbiano ne le risorse ne le capacità tecniche si sbattono il più possibile per dare retta alla comunity e curare il loro prodotto e ci sono i dev che una volta messo in vendita il gioco se ne fottono.

Faccio qualche esempio concreto che conosco abbastanza bene :
Ian Stocker nei suoi giochi fa praticamente tutto da solo e non ha certo chissà quali risorse, però per la versione PC di Escape Goat sta mettendo una cura quasi maniacale di tutti gli aspetti possibili : raffina il gameplay, aggiusta la fisica dei salti, aggiunge i frame di animazione del topolino che suda mentre scala le pareti, aggiunge il supporto al mouse ad un editor per un gioco nato su X360.
Ci mette anima e cuore per un prodotto che sia per motivi di stile che per limiti tecnici è ancorato (all'apparenza) ad un look & feel da console 8bit.

I dev di Capsized, altro gioco indie, sempre platform, asset grafici 2d curati in maniera maniacale eppure dopo l'uscita su Steam mai fatto una patch!Nonostante il gioco abbia parecchi bug (uno su tutti il Dpad del controller non viene rimappato correttamente rendendo il gioco di fatto ingiocabile con i controlli digitali).

Altro esempio ancora : Notch ha supportato attivamente Minecraft fintanto che era in status Alpha e Beta, ma ora ha rilasciato come Final un gioco che ha tuttora moltissime parti monche o comunque non ben definite (vedi NPC et simila).

A differenza di DiezelPowered che continua dopo anni ed anni dall'uscita a supportare Nation Red (che può piacere o meno, a me piace da morire!).

Ultimo esempio clamoroso : i tanto citati dev di Terraria.
Gioco che ha incassato non so quanti soldi su Steam, supporto all'inizio meraviglioso ma a meno di un anno dal lancio decidono di farla finita e di uccidere il supporto.

Purtroppo al tendenza, sopratuttto della stampa specializzata, è far passare ai dev indie ogni genere di mancanza.

Ah, sarebbe da considerare anche il fatto che gli indie, la maggior parte degli indie, hanno una difficoltà generalmente superiore ai giochi mainstream. Oppure modalità "hardcore", dove non fanno di tutto per farti finire il gioco, come avviene nei tripla a. Anche questo è un fattore da non tralasciare.

Dipende dal gioco : è vero che ci sono moltissimi giochi indie che hanno una difficoltà tarata a livelli inumani, soprattutto gli hardcore platform (SMB, DustForce) ma ce ne sono moltissimi accessibili e molti addirittura TROPPO facili (Machinarium per dirne uno).
Sicuramente la difficoltà di gioco è la cosa più difficile da tarare senza grandi sessioni di playtesting ed è la cosa in cui gli indie peccano di più.
Tanto per tornare a citare Escape Goat : ha una serie di 64 livelli "base" che sono tranquillamente affrontabili in poco meno di 2 ore riuscendo quasi a non morire mai e poi completato il gioco ha un'altra serie di livelli hardcore dove io non son riuscito nemmeno a superare il 7^ dopo 7 o 8 ore di tentativi continui (altro ceh super meat boy)!

Ashgan83
30-05-2012, 12:57
Praticamente in disaccordo con tutto quello che avete detto, anzi è vero proprio l'esatto contrario. I difetti, anche macroscopici, vengono perdonati alle grandi produzioni con alle spalle grandi publisher, mentre gli indie sono valutati esattamente come dovrebbero essere valutati tutti gli altri giochi, hanno sconti solo per quanto riguarda la parte tecnica ma se sulla meccaniche un indie fa schifo viene affossato senza pietà.

Poi quando leggo che braid ha fatto schifo mi sale l'orticaria e mi viene da chiedermi con chi sto parlando e in che modo ci ha giocato.:asd:

gaxel
30-05-2012, 13:19
Altro esempio ancora : Notch ha supportato attivamente Minecraft fintanto che era in status Alpha e Beta, ma ora ha rilasciato come Final un gioco che ha tuttora moltissime parti monche o comunque non ben definite (vedi NPC et simila).

Notch ha mollato lo sviluppo di Minecraft e l'ha lasciato in mano ad altri in MOjang, che continuano a rilasciare patch (praticamente una al mese come minimo) e a fare conversioni, come quella recente per Live Arcade...

Jon Irenicus
30-05-2012, 13:27
Cosa c'è di "semplicistico" nel cogliere la vera essenza del media videoludico?

Un videogioco, o più in generale un gioco, è un mezzo attraverso il quale, all'interno di regole ben definite, si sfrutta le proprie capacità (che siano mentali o fisiche, di qualunque natura) al fine di raggiungere uno scopo ben preciso. Si tratta di una sfida in tutto e per tutto, che può essere contro un altro/i avversario/i o meno.

Chi è davvero appassionato di giochi si avvicina a questo mondo per cercare tale sfida, e tanto più si scende in profondità in questo mondo, tanto più si ricercano questi aspetti; ovvio, se si è interessati a ciò.


Quindi giochi storici come Pac-man, Tetris et simila non necessariamente si possono definire datati, ne tantomeno privi di spessore; perchè lo "spessore" in un videogioco non è dato dalla grafica, dalla trama, dal suono o dal "coinvolgimento emotivo". Che poi questi elementi esistano e possano piacere (per fare il classico esempio, adoro Bioshock sotto tutti questi profili) è un altro discorso rispetto al concetto nudo e crudo di videogioco.


Compresa tale verità assoluta, se ci piace un gioco come Heavy Rain piuttosto che un gioco come Tetris, vuol dire che non si è tanto interessati al "gioco", ma più ad altri aspetti secondari; per dirla tutta, non considero queste persone neanche videogiocatori, ma solo un virus che inquina (costantemente da anni) la passione di chi è davvero videogiocatore.
Il gioco che ne viene fuori non è di spessore, nè tantomeno di qualità, seppur tanti altri aspetti possono essere ben curati.


Chiudendo il cerchio del discorso: quando "gioco" si può avere tutto lo "spessore" come lo intendi tu, ma se il gioco di per se (il "gameplay") è scadente e di conseguenza non mi diverte, quel gioco neanche lo considero; lo stesso se il livello di sfida proposto è sciatto, banale e basso.
Quindi: se il gioco mi diverte secondo questi parametri che ti ho appena descritto (cosa che non sarebbe necessaria specificare se si parlasse davvero di videogiochi, ma dato che qui spesso si parla di film interattivi od aspetti che non fanno altro che ammiccare al cinema, è bene rimarcare il concetto) può essere indie o meno, a me non frega una mazza.

******************************************************

Se poi entriamo nello specifico dei titoli indie, l'apprezzamento generale in particolare dai giocatori più "datati", deriva almeno in parte da alcuni concetti banali: chi fa indie generalmente non dispone di grandi risorse (di qualunque tipo, non solo monetarie) e quindi per creare un gioco valido è quasi costretto a puntare su alcuni elementi specifici: gameplay, meccaniche, level-design, ruleset.

Tutti gli altri orpelli che fan "belli" i giochi pagati 100 milioni generalmente sono fuori portata. Se si va a vedere, chi fa indie è nè più nè meno nella situazione in cui si trovavano i programmatori di videogiochi negli anni '80-'90 (o per lo meno nella quasi totalità dei casi). E' vero che all'epoca molte idee che venivano fuori erano innovative, perchè il genere dei videogiochi era appena nato ed in piena fase di crescita, ma è anche pur vero che le limitazioni hardware/software del tempo non permettevano di gestire molti elementi "accessori", e quindi ci si concentrava di più sugli aspetti basilari... ovvero quelli importanti.

Oggi, al netto della difficoltà ad innovare con nuovi generi, le SH non fanno altro che pompare, e spendere una vagonata di soldi (al di là di quelli spesi per il Marketing e per quelli che si pappa il Publisher) per la grafica, le cut-scene, i doppiaggi con personaggi famosi, i suoni e menate di questo tipo, tralasciando nel contempo gli aspetti di gameplay/level design/meccaniche. Questo anche per venire incontro all'esigenza della massa che vogliono una "storia", azioni semplici da effettuare e nessun problema durante il gioco. Da qui si deduce che la massificazione del genere, come per quasi tutti i campi, non fa altro che semplificare e sminuire tutto (per lo meno rimanendo nel campo degli hobbies o delle passioni).


Chi fa giochi indie lo fa principalmente per passione (e quindi avendo bene in mente i concetti di base di un gioco) e lo deve fare in ristrettezze di ogni tipo; è una questione di mentalità d'approccio che è completamente diversa. Questo non implica che automaticamente un gioco indie sarà un gran gioco, cosa che dipende da mille fattori e soprattutto dalle capacità stesse del/i programmatore/i nel creare il gioco; quindi riallacciandomi alla domanda del topic ritengo che alcuni indie siano sopravvalutati per quello che offrono.

Però è anche vero che quasi sicuramente si ha a che fare con qualcuno che davvero si impegna per creare un prodotto valido sotto l'aspetto ludico, e questo per certi versi mi offre almeno una garanzia in più sulla qualità del prodotto finale, laddove le SH classiche cercano solo espedienti per spennarti i soldi e vedono nel prodotto che rilasciano semplicemente un mezzo per raggiungere tale scopo (tradotto: difficilmente troverai vero impegno per realizzare qualcosa di valido, ma troverai impegno per realizzare qualcosa che vende).Post dell'anno (non faccio cut perchè merita di essere quotato in tutto).
I difetti, anche macroscopici, vengono perdonati alle grandi produzioni con alle spalle grandi publisher, mentre gli indie sono valutati esattamente come dovrebbero essere valutati tutti gli altri giochi, hanno sconti solo per quanto riguarda la parte tecnica ma se sulla meccaniche un indie fa schifo viene affossato senza pietà. Questo varia un po' da persona a persona... Se poi parli di recensioni... Beh allora posso essere d'accordo...:asd:

john18
30-05-2012, 13:39
Cosa c'è di "semplicistico" nel cogliere la vera essenza del media videoludico?

Un videogioco, o più in generale un gioco, è un mezzo attraverso il quale, all'interno di regole ben definite, si sfrutta le proprie capacità (che siano mentali o fisiche, di qualunque natura) al fine di raggiungere uno scopo ben preciso. Si tratta di una sfida in tutto e per tutto, che può essere contro un altro/i avversario/i o meno.

Chi è davvero appassionato di giochi si avvicina a questo mondo per cercare tale sfida, e tanto più si scende in profondità in questo mondo, tanto più si ricercano questi aspetti; ovvio, se si è interessati a ciò.


Quindi giochi storici come Pac-man, Tetris et simila non necessariamente si possono definire datati, ne tantomeno privi di spessore; perchè lo "spessore" in un videogioco non è dato dalla grafica, dalla trama, dal suono o dal "coinvolgimento emotivo". Che poi questi elementi esistano e possano piacere (per fare il classico esempio, adoro Bioshock sotto tutti questi profili) è un altro discorso rispetto al concetto nudo e crudo di videogioco.


Compresa tale verità assoluta, se ci piace un gioco come Heavy Rain piuttosto che un gioco come Tetris, vuol dire che non si è tanto interessati al "gioco", ma più ad altri aspetti secondari; per dirla tutta, non considero queste persone neanche videogiocatori, ma solo un virus che inquina (costantemente da anni) la passione di chi è davvero videogiocatore.
Il gioco che ne viene fuori non è di spessore, nè tantomeno di qualità, seppur tanti altri aspetti possono essere ben curati.


Chiudendo il cerchio del discorso: quando "gioco" si può avere tutto lo "spessore" come lo intendi tu, ma se il gioco di per se (il "gameplay") è scadente e di conseguenza non mi diverte, quel gioco neanche lo considero; lo stesso se il livello di sfida proposto è sciatto, banale e basso.
Quindi: se il gioco mi diverte secondo questi parametri che ti ho appena descritto (cosa che non sarebbe necessaria specificare se si parlasse davvero di videogiochi, ma dato che qui spesso si parla di film interattivi od aspetti che non fanno altro che ammiccare al cinema, è bene rimarcare il concetto) può essere indie o meno, a me non frega una mazza.

******************************************************

Se poi entriamo nello specifico dei titoli indie, l'apprezzamento generale in particolare dai giocatori più "datati", deriva almeno in parte da alcuni concetti banali: chi fa indie generalmente non dispone di grandi risorse (di qualunque tipo, non solo monetarie) e quindi per creare un gioco valido è quasi costretto a puntare su alcuni elementi specifici: gameplay, meccaniche, level-design, ruleset.

Tutti gli altri orpelli che fan "belli" i giochi pagati 100 milioni generalmente sono fuori portata. Se si va a vedere, chi fa indie è nè più nè meno nella situazione in cui si trovavano i programmatori di videogiochi negli anni '80-'90 (o per lo meno nella quasi totalità dei casi). E' vero che all'epoca molte idee che venivano fuori erano innovative, perchè il genere dei videogiochi era appena nato ed in piena fase di crescita, ma è anche pur vero che le limitazioni hardware/software del tempo non permettevano di gestire molti elementi "accessori", e quindi ci si concentrava di più sugli aspetti basilari... ovvero quelli importanti.

Oggi, al netto della difficoltà ad innovare con nuovi generi, le SH non fanno altro che pompare, e spendere una vagonata di soldi (al di là di quelli spesi per il Marketing e per quelli che si pappa il Publisher) per la grafica, le cut-scene, i doppiaggi con personaggi famosi, i suoni e menate di questo tipo, tralasciando nel contempo gli aspetti di gameplay/level design/meccaniche. Questo anche per venire incontro all'esigenza della massa che vogliono una "storia", azioni semplici da effettuare e nessun problema durante il gioco. Da qui si deduce che la massificazione del genere, come per quasi tutti i campi, non fa altro che semplificare e sminuire tutto (per lo meno rimanendo nel campo degli hobbies o delle passioni).


Chi fa giochi indie lo fa principalmente per passione (e quindi avendo bene in mente i concetti di base di un gioco) e lo deve fare in ristrettezze di ogni tipo; è una questione di mentalità d'approccio che è completamente diversa. Questo non implica che automaticamente un gioco indie sarà un gran gioco, cosa che dipende da mille fattori e soprattutto dalle capacità stesse del/i programmatore/i nel creare il gioco; quindi riallacciandomi alla domanda del topic ritengo che alcuni indie siano sopravvalutati per quello che offrono.

Però è anche vero che quasi sicuramente si ha a che fare con qualcuno che davvero si impegna per creare un prodotto valido sotto l'aspetto ludico, e questo per certi versi mi offre almeno una garanzia in più sulla qualità del prodotto finale, laddove le SH classiche cercano solo espedienti per spennarti i soldi e vedono nel prodotto che rilasciano semplicemente un mezzo per raggiungere tale scopo (tradotto: difficilmente troverai vero impegno per realizzare qualcosa di valido, ma troverai impegno per realizzare qualcosa che vende).



Ma perchè stò papiro...:cry: :asd:

Ritornando seri,dimentichi che parliamo di videogioco per cui gli elementi da te descritti sono importanti quanto il gameplay e vanno egualmente "potenziati". Ci sta che tu ritenga fondamentale il gameplay come poi fa per esempio un gaxel,ma rendiamoci conto che si son evoluti nel tempo avvicinandosi parecchio al cinema e alla spettacolarità della scena. Come dicevo i tempi son cambiati,e la stragrande maggioranza degli indie tende a far contenti quei videogiocatori che cercano le meccaniche del passato,compreso l'aspetto tecnico. Gusto o sbagliato che sia significa oggettivamente rimanere fermi ad una certa era,quando ci si dovrebbe muovere in maniera diversa nel 2012,altrimenti siamo punto e a capo!
Momentaneamente come indie di assoluto peso (forse addirittura non è nemmeno considerabile tale),mi viene in mente un certo amnesia the dark descent,il quale può competere con parecchi rappresentanti del genere,a testa alta. Il resto come ho gia detto,è un insieme di ottime di idee programmate male,probabilmente per le poche persone che ci lavorano,sicuramente per la mancanza di fondi che non permettono loro di curare certi aspetti! D'altronde con la fantasia puoi creare tutto quello che ti pare,ma poi se non hai le banconote a portata di mano,rimangono castelli al vento.

cronos1990
30-05-2012, 13:48
Suvvia, ho scritto giusto un paio di righe in un momento di pausa lavorativa :asd:

ketersephirot
30-05-2012, 13:50
Praticamente in disaccordo con tutto quello che avete detto, anzi è vero proprio l'esatto contrario. I difetti, anche macroscopici, vengono perdonati alle grandi produzioni con alle spalle grandi publisher, mentre gli indie sono valutati esattamente come dovrebbero essere valutati tutti gli altri giochi, hanno sconti solo per quanto riguarda la parte tecnica ma se sulla meccaniche un indie fa schifo viene affossato senza pietà.

Poi quando leggo che braid ha fatto schifo mi sale l'orticaria e mi viene da chiedermi con chi sto parlando e in che modo ci ha giocato.:asd:

Ma infatti la stampa specializzata alle grandi produzioni perdona di tutto e di più.Il problema è che è troppo eprmissiva anche con gli indie imho.

Braid invece non l'ho proprio apprezzato.
Tecnicamente eccelso, idee di gameplay carine ed innovative : niente da dire sul piano oggettivo, ma non mi ha lasciato praticamente nulla, forse perchè me lo aspettavo molto più platform e meno puzzle game.
Giudizio soggettivo.
Ho apprezzato molto di più Limbo ad esempio.


Notch ha mollato lo sviluppo di Minecraft e l'ha lasciato in mano ad altri in MOjang, che continuano a rilasciare patch (praticamente una al mese come minimo) e a fare conversioni, come quella recente per Live Arcade...

Lo so perfettamente, però lo sviluppo è rallentato terribilmente ( e gli npc continuano ad essere inutili).

gaxel
30-05-2012, 13:52
Ma infatti la stampa specializzata alle grandi produzioni perdona di tutto e di più.Il problema è che è troppo eprmissiva anche con gli indie imho.

Braid invece non l'ho proprio apprezzato.
Tecnicamente eccelso, idee di gameplay carine ed innovative : niente da dire sul piano oggettivo, ma non mi ha lasciato praticamente nulla, forse perchè me lo aspettavo molto più platform e meno puzzle game.
Giudizio soggettivo.
Ho apprezzato molto di più Limbo ad esempio.

Ma un platform decente, come li facevano una volta, esiste? E non mi dite Limbo per piacere...

Lo so perfettamente, però lo sviluppo è rallentato terribilmente ( e gli npc continuano ad essere inutili).

Han fatto il porting su Live Arcade, magari ora si concentrano su altre cose...

cronos1990
30-05-2012, 13:55
Limbo esce un pò fuori dagli schemi, proponendo un platform ad enigmi (alcuni ben congegnati a dire il vero) basato esclusivamente solo su 3 comandi: Destra, Sinistra, Salto.

Al di là però dell'originalità data anche dall'aspetto grafico, rimane pur sempre di un giochillo che finisci in un paio d'ora alla prima run, e che poi ripeti quasi esclusivamente se vuoi fare qualche archievement, ma la cosa finisce li. Simpatico, ma non certo un capolavoro.

Ashgan83
30-05-2012, 13:59
forse perchè me lo aspettavo molto più platform e meno puzzle game.
Giudizio soggettivo.
Ho apprezzato molto di più Limbo ad esempio.


Se quello che hai giocato non è quello che ti aspettavi la colpa non è del gioco ma delle tue aspettative. Braid di platform ha quasi zero, il focus del gioco sono gli enigmi, e su quelli è semplicemente un capolavoro, con alcune idee a dir poco geniali. Poi se uno lo vuole giocare come fosse super mario libero di farlo, ma non mi venisse a parlarne male perché non ci sono i funghetti.:asd:

ketersephirot
30-05-2012, 14:06
Ma un platform decente, come li facevano una volta, esiste? E non mi dite Limbo per piacere...

Escludendo Super Meat Boy e DustForce mi viene in mente Eversion (http://zarat.us/tra/offline-games/eversion.html) (c'è anche su Steam con tanto di achievements che so che ti piaciono!).
Poi ci sarebbe pure Explodemon (http://www.explodemon.com/), ma è più un "MegaMan" e il (già citato ai limiti dello spam) Escape Goat (http://www.magicaltimebean.com/escape-goat/) che per ora è solo XBLIG, ma a breve uscirà su PC


Han fatto il porting su Live Arcade, magari ora si concentrano su altre cose...

Limbo esce un pò fuori dagli schemi, proponendo un platform ad enigmi (alcuni ben congegnati a dire il vero) basato esclusivamente solo su 3 comandi: Destra, Sinistra, Salto.

Al di là però dell'originalità data anche dall'aspetto grafico, rimane pur sempre di un giochillo che finisci in un paio d'ora alla prima run, e che poi ripeti quasi esclusivamente se vuoi fare qualche archievement, ma la cosa finisce li. Simpatico, ma non certo un capolavoro.

Limbo non lo citavo come platformer appunto ;) ma come gioco "ibrido" che mi è piaciuto parecchio.

cronos1990
30-05-2012, 14:25
Ma perchè stò papiro...:cry: :asd:

Ritornando seri,dimentichi che parliamo di videogioco per cui gli elementi da te descritti sono importanti quanto il gameplay e vanno egualmente "potenziati". Ci sta che tu ritenga fondamentale il gameplay come poi fa per esempio un gaxel,ma rendiamoci conto che si son evoluti nel tempo avvicinandosi parecchio al cinema e alla spettacolarità della scena. Vedi, è proprio questo che per me non ha senso.

"Video" non vuol dire "cinema" o "spettacolarizzazione"; vuol dire che il supporto principale di interfacciamento è l'aspetto visuale (diciamo grossolanamente la "grafica"). Questo non vuol dire spettacolarizzare, trame d'antologia od altri aspetti che ho citato sopra.

Quella che tu chiami "evoluzione" non è tale, ma è semplicemente un ammiccamento ad altri tipi di intrattenimento che non hanno nulla a che vedere con i videogiochi.

Il gameplay non è semplicemente la parte più importante di un videogioco (o di un gioco in generale): il gameplay (unito alla componente d'interfaccia visiva, la grafica) E' il videogioco. Se tu inizi a dare un maggior peso a trama, eventi, racconto, coinvolgimento emotivo, suoni, etc. etc. non stai facendo un videogioco, stai facendo un racconto travestito da videogioco (od un film interattivo, o come cavolo lo vuoi chiamare). Dovrei andare a ripescare una vecchia intervista di Ron Gilbert a riguardo, tanto per dare un'idea ancor più precisa.

Questo, al limite, potremmo chiamarlo un nuovo genere di intrattenimento, un "ibrido" di più intrattenimenti, ma definirlo videogioco è offensivo per i videogiochi stessi.


Chi fa giochi indie non può oggettivamente ricorrere a questi aspetti per vendere, quindi è costretta a puntare su altri.
Possiamo dire (cosa secondo me vera in taluni casi) che alcuni creatori di giochi indie sono troppo legati al passato e ripropongono meccaniche di 20 anni fa senza alcuna innovazione, per quanto funzionali, oppure siccome sono "indie" si sentono quasi il diritto di fare cose minimali spacciandoli poi per capolavori (Minecraft avrà pure tutte le genialate che si van raccontando, ma non venitemi a dire che non si poteva curare di più alcuni aspetti, in primis la grafica ma non solo). In fin dei conti, "indie" è solo un'etichetta che indica un certo modo di produrre videogiochi, non è sinonimo di qualità.

Così come posso anche essere d'accordo che in alcuni casi le risorse son talmente limitate (o le capacità di chi programma talmente basse) che il gioco ha problemi e mancanze palesi che non basta l'impegno o la passione per appianarli.

Però rimane la differenza di fondo di mentalità tra Indie o "non Indie". Perchè puoi avere tutte le risorse ed il potere del mondo in un dato ambito, se poi non hai una vera volontà a produrre un prodotto di qualità, ma sono un prodotto che punta alla "quantità" (monetaria), stai pur certo che per vedere un prodotto di qualità devi sperare in un miracolo multiplo.
Sotto questo profilo, hai paradossalmente quindi più certezze su un titolo Indie che su un altro.

Devo forse portare esempi recenti, anche recenti quali Diablo 3 o WoW (Blizzard), i giochi della serie TES (Bethesda), una sfilza infinita di titoli EA o quasi tutti i titoli Ubisoft degli ultimi anni che non fa altro che riproporre veccchi brand di successo?



Buona lettura :asd:

Donbabbeo
30-05-2012, 14:42
Buona lettura :asd:

Guarda che non hai scritto tanto :D
E comunque concordo, dopotutto hai detto le stesse cose che ho detto qualche post fa :fagiano:

cronos1990
30-05-2012, 15:10
:asd:

Per completezza di pensiero aggiungo: il fatto di avere comunque risorse di un certo tipo per una SH "classica" è comunque un potenziale vantaggio per riuscire ad ottenere qualcosa che per un gioco indie, con le poche risorse a disposizione, è utopico.
D'altronde, riuscire a combinare mentalità (di creazione del gioco e di motivazioni per crearlo) indie con risorse di una SH, nel mercato attuale altamente massificativo e globalizzato, è estremamente difficile e problematico. Diciamo che la SH "potrebbe fare", gli Indie "tentano di fare".

Nel corso degli anni, sono in rari casi mi sento di poter dire (libero di sbagliarmi) di aver visto un connubio simile: la LucasArts negli anni '90 con le sue avventure grafiche, la Valve con HL2, ArenaNet più sporadici casi che probabilmente ci son stati ma che ora non mi sovvengono; comunque stiamo parlando di una percentuale di casi minori rispetto alla totalità.

ketersephirot
30-05-2012, 16:06
Se quello che hai giocato non è quello che ti aspettavi la colpa non è del gioco ma delle tue aspettative. Braid di platform ha quasi zero, il focus del gioco sono gli enigmi, e su quelli è semplicemente un capolavoro, con alcune idee a dir poco geniali. Poi se uno lo vuole giocare come fosse super mario libero di farlo, ma non mi venisse a parlarne male perché non ci sono i funghetti.:asd:

Boh... avendolo giocato dopo anni dall'uscita gli enigmi non li ho trovati poi così suggestivi.
Belle idee di gameplay per carità, anche molto originali., ma sul piano enigmi mi son piaciuti di più quelli di Limbo o di Grimrock.

gaxel
30-05-2012, 16:08
Boh... avendolo giocato dopo anni dall'uscita gli enigmi non li ho trovati poi così suggestivi.
Belle idee di gameplay per carità, anche molto originali., ma sul piano enigmi mi son piaciuti di più quelli di Limbo o di Grimrock.

Sì, ma che c'entrano? Son enigmi completamente diversi, Braid usa la manipolazione del tempo, Limbo e Grimrock no.

ketersephirot
30-05-2012, 16:34
Sì, ma che c'entrano? Son enigmi completamente diversi, Braid usa la manipolazione del tempo, Limbo e Grimrock no.

Per rimanere in tema di "Time Manipulation" ho preferito Winterbottom (che è chiaramente ispirato a Braid, ma imho funziona meglio).

appleroof
30-05-2012, 16:47
Vedi, è proprio questo che per me non ha senso.

"Video" non vuol dire "cinema" o "spettacolarizzazione"; vuol dire che il supporto principale di interfacciamento è l'aspetto visuale (diciamo grossolanamente la "grafica"). Questo non vuol dire spettacolarizzare, trame d'antologia od altri aspetti che ho citato sopra.

Quella che tu chiami "evoluzione" non è tale, ma è semplicemente un ammiccamento ad altri tipi di intrattenimento che non hanno nulla a che vedere con i videogiochi.

Il gameplay non è semplicemente la parte più importante di un videogioco (o di un gioco in generale): il gameplay (unito alla componente d'interfaccia visiva, la grafica) E' il videogioco. Se tu inizi a dare un maggior peso a trama, eventi, racconto, coinvolgimento emotivo, suoni, etc. etc. non stai facendo un videogioco, stai facendo un racconto travestito da videogioco (od un film interattivo, o come cavolo lo vuoi chiamare). Dovrei andare a ripescare una vecchia intervista di Ron Gilbert a riguardo, tanto per dare un'idea ancor più precisa.

Questo, al limite, potremmo chiamarlo un nuovo genere di intrattenimento, un "ibrido" di più intrattenimenti, ma definirlo videogioco è offensivo per i videogiochi stessi.

cut

non sono d'accordo questa volta, tendo invece ad essere d'accordo con John18...i tempi cambiano ed ormai i videogiochi sono cresciuti, quelli di una volta erano tutti gameplay anche perchè le risorse tecniche erano scarse, oggi le possibilità sono molto più ampie (e chi non le ha fà giochi indie vecchio stile), non capisco perchè rinunciare ad intrattenere non solo con la sfida, ma anche stimolando il coinvolgimento emotivo per divertire ancora di più

che poi questo che chiami "ibrido" (che ripeto, altro non è che il videogioco oggi, piaccia o meno, per cui non sarebbe in realtà nemmeno un ibrido) sia sviluppato con scarse capacità nella maggioranza dei casi può darsi, ma pure Portal2 che è sviluppato con ruolo centrale del gameplay non rinuncia a raccontare una storia (mancano solo le cutscene, a me piacciono pure se ben fatte...)

john18
30-05-2012, 16:49
Vedi, è proprio questo che per me non ha senso.

"Video" non vuol dire "cinema" o "spettacolarizzazione"; vuol dire che il supporto principale di interfacciamento è l'aspetto visuale (diciamo grossolanamente la "grafica"). Questo non vuol dire spettacolarizzare, trame d'antologia od altri aspetti che ho citato sopra.

Quella che tu chiami "evoluzione" non è tale, ma è semplicemente un ammiccamento ad altri tipi di intrattenimento che non hanno nulla a che vedere con i videogiochi.

Il gameplay non è semplicemente la parte più importante di un videogioco (o di un gioco in generale): il gameplay (unito alla componente d'interfaccia visiva, la grafica) E' il videogioco. Se tu inizi a dare un maggior peso a trama, eventi, racconto, coinvolgimento emotivo, suoni, etc. etc. non stai facendo un videogioco, stai facendo un racconto travestito da videogioco (od un film interattivo, o come cavolo lo vuoi chiamare). Dovrei andare a ripescare una vecchia intervista di Ron Gilbert a riguardo, tanto per dare un'idea ancor più precisa.

Questo, al limite, potremmo chiamarlo un nuovo genere di intrattenimento, un "ibrido" di più intrattenimenti, ma definirlo videogioco è offensivo per i videogiochi stessi.


Chi fa giochi indie non può oggettivamente ricorrere a questi aspetti per vendere, quindi è costretta a puntare su altri.
Possiamo dire (cosa secondo me vera in taluni casi) che alcuni creatori di giochi indie sono troppo legati al passato e ripropongono meccaniche di 20 anni fa senza alcuna innovazione, per quanto funzionali, oppure siccome sono "indie" si sentono quasi il diritto di fare cose minimali spacciandoli poi per capolavori (Minecraft avrà pure tutte le genialate che si van raccontando, ma non venitemi a dire che non si poteva curare di più alcuni aspetti, in primis la grafica ma non solo). In fin dei conti, "indie" è solo un'etichetta che indica un certo modo di produrre videogiochi, non è sinonimo di qualità.

Così come posso anche essere d'accordo che in alcuni casi le risorse son talmente limitate (o le capacità di chi programma talmente basse) che il gioco ha problemi e mancanze palesi che non basta l'impegno o la passione per appianarli.

Però rimane la differenza di fondo di mentalità tra Indie o "non Indie". Perchè puoi avere tutte le risorse ed il potere del mondo in un dato ambito, se poi non hai una vera volontà a produrre un prodotto di qualità, ma sono un prodotto che punta alla "quantità" (monetaria), stai pur certo che per vedere un prodotto di qualità devi sperare in un miracolo multiplo.
Sotto questo profilo, hai paradossalmente quindi più certezze su un titolo Indie che su un altro.

Devo forse portare esempi recenti, anche recenti quali Diablo 3 o WoW (Blizzard), i giochi della serie TES (Bethesda), una sfilza infinita di titoli EA o quasi tutti i titoli Ubisoft degli ultimi anni che non fa altro che riproporre veccchi brand di successo?



Buona lettura :asd:





E' un'affermazione un pò frettolosa...Tecnicamente è così se vogliamo rimanere nell'ambito abbastanza ristretto di gioco,ma praticamente bisogna mischiare un pò le carte in tavola,altrimenti rimani inchiodato al passato per forza di cose. Il fatto che il videogioco abbia pescato nel cinema,nei libri e via dicendo,deve essere visto come un qualcosa di positivo perchè significa andare oltre l'intrattenimento basilare che fornivano i vecchi titoli. Con questo processo hanno subito una bella metamorfosi diventando una tipologia più matura,pur rendendomi conto che ci son titoli che abusano di diversi aspetti poco felici a lungo andare,come quei film che puntano unicamente agli effetti speciali. Ci vuole equilibrio come ogni cosa!:D

john18
30-05-2012, 16:53
non sono d'accordo questa volta, tendo invece ad essere d'accordo con John18...i tempi cambiano ed ormai i videogiochi sono cresciuti, quelli di una volta erano tutti gameplay anche perchè le risorse tecniche erano scarse, oggi le possibilità sono molto più ampie (e chi non le ha fà giochi indie vecchio stile), non capisco perchè rinunciare ad intrattenere non solo con la sfida, ma anche stimolando il coinvolgimento emotivo per divertire ancora di più

che poi questo che chiami "ibrido" (che ripeto, altro non è che il videogioco oggi, piaccia o meno, per cui non sarebbe in realtà nemmeno un ibrido) sia sviluppato con scarse capacità nella maggioranza dei casi può darsi, ma pure Portal2 che è sviluppato con ruolo centrale del gameplay non rinuncia a raccontare una storia (mancano solo le cutscene, a me piacciono pure se ben fatte...)



:ops:

tbs
30-05-2012, 17:03
Sì, ma io non posso tornare e perdere ore a leggermi i saggi brevi di cronos :asd:

tbs
30-05-2012, 17:08
Comunque, quoto keter per quasi tutto. Soprattutto sui vari terraria e minecraft e sull'atteggiamento di chi li ha creati (ricordo che hanno guadagnato tantissimo e hanno di fatto abbandonato i progetti perchè si sono montati la testa), e su nation red che considero un titolo ottimo.

EDIT: Praticamente in disaccordo con tutto quello che avete detto, anzi è vero proprio l'esatto contrario. I difetti, anche macroscopici, vengono perdonati alle grandi produzioni con alle spalle grandi publisher, mentre gli indie sono valutati esattamente come dovrebbero essere valutati tutti gli altri giochi, hanno sconti solo per quanto riguarda la parte tecnica ma se sulla meccaniche un indie fa schifo viene affossato senza pietà.


Ma dove? :asd:
Io vedo i titoli veramente validi affossati da stampa specializzata e giocatori e titoli mediocri (tripla a ed indie) acclamati come capolavori dai recensori ed a ruota dai giocatori che si bevono tutto quello che viene detto loro :asd:

gaxel
30-05-2012, 17:09
non sono d'accordo questa volta, tendo invece ad essere d'accordo con John18...i tempi cambiano ed ormai i videogiochi sono cresciuti, quelli di una volta erano tutti gameplay anche perchè le risorse tecniche erano scarse, oggi le possibilità sono molto più ampie (e chi non le ha fà giochi indie vecchio stile), non capisco perchè rinunciare ad intrattenere non solo con la sfida, ma anche stimolando il coinvolgimento emotivo per divertire ancora di più

che poi questo che chiami "ibrido" (che ripeto, altro non è che il videogioco oggi, piaccia o meno, per cui non sarebbe in realtà nemmeno un ibrido) sia sviluppato con scarse capacità nella maggioranza dei casi può darsi, ma pure Portal2 che è sviluppato con ruolo centrale del gameplay non rinuncia a raccontare una storia (mancano solo le cutscene, a me piacciono pure se ben fatte...)

Se parli di trama, c'è stato un lento e progressivo declino dai primi anni 90 ad oggi (se non rarissimi casi), quindi non vedo perché preferire voice acting o cutscenes hollywoodiane, ai testi delle avventure grafiche e degli RPG dei primi anni 90... visto che son meglio.

Sul resto, dipende dal gioco... chiaro che se mi fai un gioco col gameplay, la trama e il level desgin di Deus Ex e mi ci metti la grafica di Crysis è meglio, ma non ne ho ancora visti.

gaxel
30-05-2012, 17:13
Comunque, quoto keter per quasi tutto. Soprattutto sui vari terraria e minecraft e sull'atteggiamento di chi li ha creati (ricordo che hanno guadagnato tantissimo e hanno di fatto abbandonato i progetti perchè si sono montati la testa), e su nation red che considero un titolo ottimo.

Ma non diciamo vaccate, Terraria è stato supportato con update continui, che l'hanno quasi stravolto, per un anno intero... mica possono spendere tutti i soldi guadagnati per continuare ad aggiornarlo, se questo non aiuta le vendite, devono investirli in qualcosa di nuovo, se no possono anche chiudere.

Notch ha mollato Minecraft dove 4 anni che ci lavorava per fare altro, sinceramente ha fatto pure bene... sai che palle lavorare alla stessa cosa per anni? E il supporto Mojang non l'ha stroncato, c'è altra gente che ci lavora.

I gioconi tripla A che supporto hanno? Qualche mese di DLC a pagamento e patch che arrivano (se arrivano) sempre dopo i mod.

Se vuoi un nome di uno che si è montato la testa te lo faccio subito: Todd Howard

appleroof
30-05-2012, 17:20
:ops:

:D :D

Ashgan83
30-05-2012, 17:20
Comunque, quoto keter per quasi tutto. Soprattutto sui vari terraria e minecraft e sull'atteggiamento di chi li ha creati (ricordo che hanno guadagnato tantissimo e hanno di fatto abbandonato i progetti perchè si sono montati la testa), e su nation red che considero un titolo ottimo.

EDIT:

Ma dove? :asd:
Io vedo i titoli veramente validi affossati da stampa specializzata e giocatori e titoli mediocri (tripla a ed indie) acclamati come capolavori dai recensori ed a ruota dai giocatori che si bevono tutto quello che viene detto loro :asd:


Sì, l'ho detto pure io che la stampa specializzata solitamente premia i triple A per inerzia (e molti giocatori se la bevono), ma gli indie non mi pare proprio. Poi il fatto che molti di loro sono acclamati è perché effettivamente meritano. Minecraft non è l'unico caso di gioco indie eh.:asd:

appleroof
30-05-2012, 17:22
cut

Sul resto, dipende dal gioco... chiaro che se mi fai un gioco col gameplay, la trama e il level desgin di Deus Ex e mi ci metti la grafica di Crysis è meglio, ma non ne ho ancora visti.

esatto hai beccato proprio l'esempio giusto per quanto mi riguarda, aspiro proprio a qualcosa del genere

tbs
30-05-2012, 17:25
Sì, l'ho detto pure io che la stampa specializzata solitamente premia i triple A per inerzia (e molti giocatori se la bevono), ma gli indie non mi pare proprio. Poi il fatto che molti di loro sono acclamati è perché effettivamente meritano. Minecraft non è l'unico caso di gioco indie eh.:asd:

Minecraft è diventato l'indie per eccellenza e la vittima favorita per i miei strali :asd: Poi ce ne sono altri che sono completamente sopravvalutati, ma tutto il casino immotivato che si è creato intorno a minecraft è l'emblema perfetto che risponde alla domanda del thread.

gaxel
30-05-2012, 17:27
Minecraft è diventato l'indie per eccellenza e la vittima favorita per i miei strali :asd: Poi ce ne sono altri che sono completamente sopravvalutati, ma tutto il casino immotivato che si è creato intorno a minecraft è l'emblema perfetto che risponde alla domanda del thread.

Immotivato per te, per me è l'idea (sebbene non originalissima, ma conta anche l'implementazione) migliore dai tempi di Wolfenstein 3D... ah, preciso ancora, il gioco non ce l'ho e manco voglio averlo :asd:

tbs
30-05-2012, 17:39
Immotivato per te, per me è l'idea (sebbene non originalissima, ma conta anche l'implementazione) migliore dai tempi di Wolfenstein 3D... ah, preciso ancora, il gioco non ce l'ho e manco voglio averlo :asd:

Sì, per me. Ognuno dice la sua: mica sono il vessillifero del popolo dei giocatori pc :asd:

tbs
30-05-2012, 17:45
Ma non diciamo vaccate, Terraria è stato supportato con update continui, che l'hanno quasi stravolto, per un anno intero... mica possono spendere tutti i soldi guadagnati per continuare ad aggiornarlo, se questo non aiuta le vendite, devono investirli in qualcosa di nuovo, se no possono anche chiudere.

Notch ha mollato Minecraft dove 4 anni che ci lavorava per fare altro, sinceramente ha fatto pure bene... sai che palle lavorare alla stessa cosa per anni? E il supporto Mojang non l'ha stroncato, c'è altra gente che ci lavora.

I gioconi tripla A che supporto hanno? Qualche mese di DLC a pagamento e patch che arrivano (se arrivano) sempre dopo i mod.

Se vuoi un nome di uno che si è montato la testa te lo faccio subito: Todd Howard

Ma se minecraft è stato rilasciato che è praticamente una beta :asd:
Dove ho scritto che i grandi publisher supportano i giochi per anni?
L'unico esempio che mi viene in mente è la blizzard che continua a patchare diablo 2 che ha 10 anni.

cronos1990
30-05-2012, 17:57
E' un'affermazione un pò frettolosa...Tecnicamente è così se vogliamo rimanere nell'ambito abbastanza ristretto di gioco,ma praticamente bisogna mischiare un pò le carte in tavola,altrimenti rimani inchiodato al passato per forza di cose. Il fatto che il videogioco abbia pescato nel cinema,nei libri e via dicendo,deve essere visto come un qualcosa di positivo perchè significa andare oltre l'intrattenimento basilare che fornivano i vecchi titoli. Con questo processo hanno subito una bella metamorfosi diventando una tipologia più matura,pur rendendomi conto che ci son titoli che abusano di diversi aspetti poco felici a lungo andare,come quei film che puntano unicamente agli effetti speciali. Ci vuole equilibrio come ogni cosa!:DRispettare il concetto base di un gioco (gameplay) non vuol dire evitare di curare altri aspetti... specifichiamo per evitare fraintendimenti (anche in relazione al reply di appleroof).

Il problema è che il gameplay troppo spesso passa in secondo piano rispetto ad altri aspetti (perchè fan vendere di più).

L'esempio più lampante forse non è Bioshock perchè si poteva far un lavoro migliore (alcuni plasmidi son effettivamente orpelli inutili per dirne una, e si potevano creare più situazioni in cui determinati poteri potevano essere fondamentali) ma rende bene l'idea, dove al gameplay "discreto" si abbina una splendida narrazione ed anche una buona trama (tralasciando il confronto con altri media), tra l'altro dimostrando che neanche serve a tutti i costi una marea di cut-scene ed effetti mirabolanti per ottenere questo risultato.

Esempio opposto (forse c'è anche di peggio, ma al momento mi viene solo questo titolo... e so che mi odierete per averlo nominato :asd:) è ME1, dove al fianco di una narrazione volutamente a tratti epica (non commento sulla trama) e tante scene cinematografiche, si affianca un gameplay balordo; livello di difficoltà che rasenta lo zero, elementi RPG completamente inutili, sezione dei dialoghi completamente inutile, IA che rasenta il ridicolo.

Apple ha fatto giustamente l'esempio di Portal2: ottimo gameplay nella sua semplicità (unica pecca, enigmi troppo semplici) cui si affiancano dei personaggi e dei dialoghi di prim'ordine. Adoro il personaggio di GLADos.


In ogni caso, e questo per me vale per tutti i campi, ampliare a tutti i costi alla massa l'esperienza di un qualsiasi tipo di "intrattenimento" (hobby, divertimento, passione etc. etc.) vuol dire deturparlo, banalizzarlo, sciattizzarlo.
Dare a tutti la "facile possibilità" di accedere a queste cose è male. Vale anche per i videogiochi.

appleroof
30-05-2012, 18:20
Rispettare il concetto base di un gioco (gameplay) non vuol dire evitare di curare altri aspetti... specifichiamo per evitare fraintendimenti (anche in relazione al reply di appleroof).

Il problema è che il gameplay troppo spesso passa in secondo piano rispetto ad altri aspetti (perchè fan vendere di più).

cut

ok, ritorno a trovarmi d'accordo con te :asd: avevo in effetti frainteso

per stare in topic, credo comunque che rimanga un aspetto oggettivo che nella stragrande maggioranza dei casi -e con le dovute eccezioni- gli indie puntino più sul gameplay più per mancanza di risorse che per "amore di tradizione"

john18
30-05-2012, 18:47
Rispettare il concetto base di un gioco (gameplay) non vuol dire evitare di curare altri aspetti... specifichiamo per evitare fraintendimenti (anche in relazione al reply di appleroof).

Il problema è che il gameplay troppo spesso passa in secondo piano rispetto ad altri aspetti (perchè fan vendere di più).

L'esempio più lampante forse non è Bioshock perchè si poteva far un lavoro migliore (alcuni plasmidi son effettivamente orpelli inutili per dirne una, e si potevano creare più situazioni in cui determinati poteri potevano essere fondamentali) ma rende bene l'idea, dove al gameplay "discreto" si abbina una splendida narrazione ed anche una buona trama (tralasciando il confronto con altri media), tra l'altro dimostrando che neanche serve a tutti i costi una marea di cut-scene ed effetti mirabolanti per ottenere questo risultato.

Esempio opposto (forse c'è anche di peggio, ma al momento mi viene solo questo titolo... e so che mi odierete per averlo nominato :asd:) è ME1, dove al fianco di una narrazione volutamente a tratti epica (non commento sulla trama) e tante scene cinematografiche, si affianca un gameplay balordo; livello di difficoltà che rasenta lo zero, elementi RPG completamente inutili, sezione dei dialoghi completamente inutile, IA che rasenta il ridicolo.

Apple ha fatto giustamente l'esempio di Portal2: ottimo gameplay nella sua semplicità (unica pecca, enigmi troppo semplici) cui si affiancano dei personaggi e dei dialoghi di prim'ordine. Adoro il personaggio di GLADos.


In ogni caso, e questo per me vale per tutti i campi, ampliare a tutti i costi alla massa l'esperienza di un qualsiasi tipo di "intrattenimento" (hobby, divertimento, passione etc. etc.) vuol dire deturparlo, banalizzarlo, sciattizzarlo.
Dare a tutti la "facile possibilità" di accedere a queste cose è male. Vale anche per i videogiochi.



Ok approposito di mantenere il concetto di base aka gameplay,vogliamo parlare di dear Esther?:asd: Pure una formula ripetitiva come COD c'ha un gameplay alle spalle,ma quel gioco è proprio l'inutilità fatta videogioco.(in questo sarebbe anche un'offesa classificarlo così) Eppure è stato acclamato a destra e a manca come opera "divina",con i contestatori messi al rogo perchè incapaci di comprendere cotanta bellezza.:doh:
Il problema della grandi SH,è che dovendo gestire grandi quantità di denaro,floppare è un rischio enorme,per cui tendono a non rischiare. Non è una scusante,e ci sono aziende che invece si prendono qualche rischio,però quando hai da gestire enormi capitali,hai centinaia di programmatori da pagare,il CEO deve girare con la ferrari(:asd:),devi pagare per la tecnologia che intendi utilizzare,ect ect,come gli si può dare torto?
Sono il primo a criticare EA,eppure un gioco abbastanza originale sta nel loro catalogo e si chiama mirror's edge. Che successo ha avuto? Io stesso ad un certo punto mi stavo addormentando,ma quello è un altro discorso!:D E' incredibile anche il fatto che non sia stata ripresa l'originalità di un titolo come messiah...Forse perchè desta scandalo?:stordita:

cronos1990
30-05-2012, 18:52
ok, ritorno a trovarmi d'accordo con te :asd: avevo in effetti fraintesoBeh, sono io che scrivo troppo :D

gaxel
30-05-2012, 19:50
Ma se minecraft è stato rilasciato che è praticamente una beta :asd:
Dove ho scritto che i grandi publisher supportano i giochi per anni?
L'unico esempio che mi viene in mente è la blizzard che continua a patchare diablo 2 che ha 10 anni.

Minecraft è stato rilasciato in alpha, semmai :asd:
Costava quanto una alpha e garantiva a chi voleva acquistarlo, facento da tester, tutti gli upgrade futuri a gratis... è un sistema alla Kickstarter, solo che ti permette di giocare da subito... ed è un sistema che dopo Notch stanno utilizzando in molti... ha due vantaggi:
1 - Intriti anche durante lo sviluppo, che permettono di proseguire nello steso
2 - Testing gratuito.

E' già un annetto ( o più) comunque che è ufficialmente uscita la versione 1.0, infatti siamo già oltre alla 1.2...

Estwald
30-05-2012, 19:59
non sono d'accordo questa volta, tendo invece ad essere d'accordo con John18...i tempi cambiano ed ormai i videogiochi sono cresciuti, quelli di una volta erano tutti gameplay anche perchè le risorse tecniche erano scarse, oggi le possibilità sono molto più ampie (e chi non le ha fà giochi indie vecchio stile), non capisco perchè rinunciare ad intrattenere non solo con la sfida, ma anche stimolando il coinvolgimento emotivo per divertire ancora di più

che poi questo che chiami "ibrido" (che ripeto, altro non è che il videogioco oggi, piaccia o meno, per cui non sarebbe in realtà nemmeno un ibrido) sia sviluppato con scarse capacità nella maggioranza dei casi può darsi, ma pure Portal2 che è sviluppato con ruolo centrale del gameplay non rinuncia a raccontare una storia (mancano solo le cutscene, a me piacciono pure se ben fatte...)

Quello che tu definisci "il videogioco oggi" è un insieme assai ristretto che non può e non deve essere identificato con l'intero media. Cosa vuoi che mi interessi del coinvolgimento emotivo o della trama se prendo un Total War, un Civilization, un Ferrari Virtual Academy, un Street Fighter, Counter-Strike, un Garry's Mod, o un Terraria? E nota che li trovi quasi tutti nella parte alta delle statistiche Steam, quindi non è che si sta parlando di titoli che non vengono giocati.

tbs
30-05-2012, 20:14
Minecraft è stato rilasciato in alpha, semmai :asd:
Costava quanto una alpha e garantiva a chi voleva acquistarlo, facento da tester, tutti gli upgrade futuri a gratis... è un sistema alla Kickstarter, solo che ti permette di giocare da subito... ed è un sistema che dopo Notch stanno utilizzando in molti... ha due vantaggi:
1 - Intriti anche durante lo sviluppo, che permettono di proseguire nello steso
2 - Testing gratuito.

E' già un annetto ( o più) comunque che è ufficialmente uscita la versione 1.0, infatti siamo già oltre alla 1.2...

Ed il gioco è ancora ben lontano da come dicevano sarebbe diventato, immagino. Però i soldi se li è presi. :asd:

gaxel
30-05-2012, 20:20
Ed il gioco è ancora ben lontano da come dicevano sarebbe diventato, immagino. Però i soldi se li è presi. :asd:

Ah questo non lo so...

Comunque se l'han comprato in sei milioni, e non mi sembra si lamentino, ed è il gioco più venduto su Live Arcade, anche se non è "finito", piace lo stesso mi sa :asd:

tbs
30-05-2012, 20:22
Ah questo non lo so...

Comunque se l'han comprato in sei milioni, e non mi sembra si lamentino, ed è il gioco più venduto su Live Arcade, anche se non è "finito", piace lo stesso mi sa :asd:

Contenti loro (chi ha pagato) contenti tutti :asd: