c.m.g
26-05-2012, 10:24
venerdì 25 maggio 2012
Una università statunitense chiama a raccolta aziende e istituti di ricerca per uno sforzo congiunto contro il proliferare (quasi) indisturbato del codice malevolo su dispositivi Android
Roma - Dal dipartimento di informatica della North Carolina State University (NCSU) arriva l'idea (http://web.ncsu.edu/abstract/technology/wms-android-genome/) di un Android Malware Genome Project (http://www.malgenomeproject.org/), vale a dire il tentativo di catalogare pezzi del codice malevolo diffuso su piattaforma Android e condividere il frutto di questi sforzi con l'intera industria.
Come il richiamo all'originale Progetto Genoma (https://secure.wikimedia.org/wikipedia/it/wiki/Progetto_genoma) lascia intendere, alla NCSU intendono focalizzare la propria attenzione sull'OS mobile di Google con l'obiettivo di "descrivere in maniera sistematica" i malware per Android "secondo vari aspetti, inclusi i loro metodi di installazione, i meccanismi di attivazione così come la natura malevola dei payload integrati".
L'università statunitense intende lavorare di concerto (http://arstechnica.com/security/2012/05/android-malware-genome-project-will-catalog-share-android-malware/) con le società di sicurezza e le aziende impegnate nell'ecosistema Android, condividendo i sample e le informazioni raccolte tra quelle organizzazioni che ne abbiano i requisiti. Non ci sarà insomma la possibilità di scaricare liberamente i malware da Internet, almeno non in via ufficiale. L'iniziativa della NCSU intende favorire il contrasto delle sempre più diffuse infezioni su Android (http://punto-informatico.it/3418585/PI/Brevi/android-invasione-delle-app-infette.aspx), un obbligo più che una necessità, considerando le basse e molto variabili percentuali - tra il 20 per cento e l'80 per cento, dice sempre NCSU - di riconoscimento di agenti patogeni che caratterizzano gli attuali software di sicurezza mobile.
Alfonso Maruccia
Fonte: Punto Informatico (http://punto-informatico.it/3526646/PI/News/geni-del-malware-androide.aspx)
Una università statunitense chiama a raccolta aziende e istituti di ricerca per uno sforzo congiunto contro il proliferare (quasi) indisturbato del codice malevolo su dispositivi Android
Roma - Dal dipartimento di informatica della North Carolina State University (NCSU) arriva l'idea (http://web.ncsu.edu/abstract/technology/wms-android-genome/) di un Android Malware Genome Project (http://www.malgenomeproject.org/), vale a dire il tentativo di catalogare pezzi del codice malevolo diffuso su piattaforma Android e condividere il frutto di questi sforzi con l'intera industria.
Come il richiamo all'originale Progetto Genoma (https://secure.wikimedia.org/wikipedia/it/wiki/Progetto_genoma) lascia intendere, alla NCSU intendono focalizzare la propria attenzione sull'OS mobile di Google con l'obiettivo di "descrivere in maniera sistematica" i malware per Android "secondo vari aspetti, inclusi i loro metodi di installazione, i meccanismi di attivazione così come la natura malevola dei payload integrati".
L'università statunitense intende lavorare di concerto (http://arstechnica.com/security/2012/05/android-malware-genome-project-will-catalog-share-android-malware/) con le società di sicurezza e le aziende impegnate nell'ecosistema Android, condividendo i sample e le informazioni raccolte tra quelle organizzazioni che ne abbiano i requisiti. Non ci sarà insomma la possibilità di scaricare liberamente i malware da Internet, almeno non in via ufficiale. L'iniziativa della NCSU intende favorire il contrasto delle sempre più diffuse infezioni su Android (http://punto-informatico.it/3418585/PI/Brevi/android-invasione-delle-app-infette.aspx), un obbligo più che una necessità, considerando le basse e molto variabili percentuali - tra il 20 per cento e l'80 per cento, dice sempre NCSU - di riconoscimento di agenti patogeni che caratterizzano gli attuali software di sicurezza mobile.
Alfonso Maruccia
Fonte: Punto Informatico (http://punto-informatico.it/3526646/PI/News/geni-del-malware-androide.aspx)