c.m.g
04-05-2012, 09:03
4 maggio 2012 – 12:23 am
http://www.anti-phishing.it/wp-content/uploads/2012/05/fbi_raid.jpg
Ai più il nome Waya Nwaki, alias “Shawn Conley” o “usaprince12k” non dirà nulla. Si tratta di un 31enne di Atlanta (Georgia) che, secondo quanto riferito dall’FBI, ha confessato il suo ruolo all’interno di un organizzazione criminale capace di compiere con email di phishing una maxi truffa da 1,3 milioni di dollari.
La banda aveva come fondamenta della sua attività criminale email di phishing ai danni di banche e servizi finanziari grazie alle quali riusciva ad entrare in possesso di dati bancari riservati ed informazioni personali della vittima, tra cui data di nascita, numeri di previdenza sociale ed addirittura il nome da nubile della madre. Informazioni che non venivano utilizzate esclusivamente per compiere prelievi online come ci si aspetterebbe.
Grazie ai dati ottenuti Nwaki ed i suoi complici realizzavano patenti di guida false da utilizzare per impersonare la malcapitata vittima presso gli sportelli bancari. Tra le ammissioni di Nwaki proprio quella di aver partecipato al reclutamento di “volontari” da inviare in banca per incassare assegni ed effettuare prelievi.
In aiuto dei truffatori ancora la tecnologia. Infatti impossessandosi di username e password della vittima il gruppo era in grado di accedere alle informazioni bancarie necessarie per risalire alla firma dell’utente in modo da meglio falsificare gli assegni. Inoltre in molti casi riuscivano ad intercettare comunicazioni ed email provenienti dalla banca che provava a contattare il vero cliente per informarlo dell’accesso al suo conto on-line da un indirizzo IP sconosciuto.
Ad essere presi di mira erano Chase Bank, Bank of America, ADP e Branch Bank & Trust Co. le quali hanno subito perdite complessive per 1.3 milioni di dollari. Waya Nwaki arrestato nel dicembre 2011 rischia ora un massimo di 47 anni di carcere oltre ad una multa di 250.000 dollari. La sentenza è prevista per il 15 agosto prossimo. Gli altri membri del gruppo, in totale 6 uomini, risultano in carcere o in attesa di giudizio, mentre 2 di loro sono ancora latitanti.
Fonte: Anti-Phishing Italia (http://www.anti-phishing.it/phishing/2012/05/04/2242#more-2242)
http://www.anti-phishing.it/wp-content/uploads/2012/05/fbi_raid.jpg
Ai più il nome Waya Nwaki, alias “Shawn Conley” o “usaprince12k” non dirà nulla. Si tratta di un 31enne di Atlanta (Georgia) che, secondo quanto riferito dall’FBI, ha confessato il suo ruolo all’interno di un organizzazione criminale capace di compiere con email di phishing una maxi truffa da 1,3 milioni di dollari.
La banda aveva come fondamenta della sua attività criminale email di phishing ai danni di banche e servizi finanziari grazie alle quali riusciva ad entrare in possesso di dati bancari riservati ed informazioni personali della vittima, tra cui data di nascita, numeri di previdenza sociale ed addirittura il nome da nubile della madre. Informazioni che non venivano utilizzate esclusivamente per compiere prelievi online come ci si aspetterebbe.
Grazie ai dati ottenuti Nwaki ed i suoi complici realizzavano patenti di guida false da utilizzare per impersonare la malcapitata vittima presso gli sportelli bancari. Tra le ammissioni di Nwaki proprio quella di aver partecipato al reclutamento di “volontari” da inviare in banca per incassare assegni ed effettuare prelievi.
In aiuto dei truffatori ancora la tecnologia. Infatti impossessandosi di username e password della vittima il gruppo era in grado di accedere alle informazioni bancarie necessarie per risalire alla firma dell’utente in modo da meglio falsificare gli assegni. Inoltre in molti casi riuscivano ad intercettare comunicazioni ed email provenienti dalla banca che provava a contattare il vero cliente per informarlo dell’accesso al suo conto on-line da un indirizzo IP sconosciuto.
Ad essere presi di mira erano Chase Bank, Bank of America, ADP e Branch Bank & Trust Co. le quali hanno subito perdite complessive per 1.3 milioni di dollari. Waya Nwaki arrestato nel dicembre 2011 rischia ora un massimo di 47 anni di carcere oltre ad una multa di 250.000 dollari. La sentenza è prevista per il 15 agosto prossimo. Gli altri membri del gruppo, in totale 6 uomini, risultano in carcere o in attesa di giudizio, mentre 2 di loro sono ancora latitanti.
Fonte: Anti-Phishing Italia (http://www.anti-phishing.it/phishing/2012/05/04/2242#more-2242)