c.m.g
25-04-2012, 08:32
24 aprile 2012 – 10:11 pm
http://www.anti-phishing.it/wp-content/uploads/2012/04/aduc_logo-300x300.jpg
Se nella giornata di ieri avete provato a raggiungere il sito web dell’ADUC (Associazione per i diritti degli utenti e consumatori) www.aduc.it (http://www.anti-phishing.it/sicurezza-informatica/2012/04/24/www.aduc.it) ricorderete che è stato irraggiungibile per buona parte della giornata. Oggi per mano della stessa associazione arrivano i dettegli sui fatti che hanno portato a tale blocco: un attacco DoS (Denial of Service) (http://it.wikipedia.org/wiki/Denial_of_service). Si tratta senza ombra di dubbio di un attacco vile e deplorevole che prova, nell’intenzione dei suoi creatori, a “chiudere” la bocca ad un associazione che da anni fa della libera espressione il suo punto di forza.
Questo il comunicato dell’ADUC:
Da ieri mattina il sito web dell’Aduc è sotto attacco informatico: la concentrazione in contemporanea di milioni di richieste di accesso rendono il sito inaccessibile. In particolare, sono stati presi di mira i forum “Di’ la tua”, dove i navigatori dibattono fra di loro sui vari temi, senza censura e senza moderazione. Forum per i quali piu’ volte siamo finiti in tribunale perché querelati da aziende che si ritenevano diffamate per il solo fatto che alcuni loro clienti raccontavano esperienze negative. I giudici hanno sempre accolto le nostre argomentazioni a tutela della libertà di espressione, ma evidentemente qualche azienda non si è rassegnata e sta ora tentando di oscurare con metodi criminali l’intero sito dell’Associazione.
Le aziende che agiscono per censurare lo spazio di libertà che l’Associazione mette a disposizione dei consumatori, con notevoli costi di tempo e denaro, non tollerano qualsivoglia espressione che metta in dubbio la loro onesta’ e professionalita’. Secondo questi soggetti, la liberta’ di espressione dovrebbe limitarsi ad esprimere solo commenti favorevoli: una teoria troglodita secondo cui il parlar continuamente bene di qualcuno -anche in modo stucchevole e pacchiano, magari attraverso l’inserzione di finti elogi nei nostri forum- possa giovare al loro business. Ed è certamente una di queste aziende che in questi giorni si è rivolta a qualche delinquente informatico per evitare che i commenti sul loro operato -espressi in modo civile e senza violare alcuna legge- siano visibili sul web.
Al momento siamo riusciti a porre un freno, ma ad un prezzo per noi altissimo: abbiamo temporaneamente chiuso i forum “Di’ la tua” verso cui è indirizzato l’attacco. Una parte fondamentale del nostro essere sul web e’ ora ferma. Ma il resto del sito, pur se con difficolta’, e’ ora nuovamente accessibile a chi vuole ricevere informazioni sui propri diritti e porre domande.
Abbiamo alcuni sospetti e stamane abbiamo sporto querela presso la Polizia postale, che in parallelo con i nostri esperti informatici, sta avviando le necessarie contromisure e indagini.
Ai 50/70 mila navigatori che mediamente frequentano ogni giorno il nostro web, chiediamo pazienza, comprensione e sostegno.
Fonte: Anti-Phishing Italia (http://www.anti-phishing.it/sicurezza-informatica/2012/04/24/2186#more-2186)
http://www.anti-phishing.it/wp-content/uploads/2012/04/aduc_logo-300x300.jpg
Se nella giornata di ieri avete provato a raggiungere il sito web dell’ADUC (Associazione per i diritti degli utenti e consumatori) www.aduc.it (http://www.anti-phishing.it/sicurezza-informatica/2012/04/24/www.aduc.it) ricorderete che è stato irraggiungibile per buona parte della giornata. Oggi per mano della stessa associazione arrivano i dettegli sui fatti che hanno portato a tale blocco: un attacco DoS (Denial of Service) (http://it.wikipedia.org/wiki/Denial_of_service). Si tratta senza ombra di dubbio di un attacco vile e deplorevole che prova, nell’intenzione dei suoi creatori, a “chiudere” la bocca ad un associazione che da anni fa della libera espressione il suo punto di forza.
Questo il comunicato dell’ADUC:
Da ieri mattina il sito web dell’Aduc è sotto attacco informatico: la concentrazione in contemporanea di milioni di richieste di accesso rendono il sito inaccessibile. In particolare, sono stati presi di mira i forum “Di’ la tua”, dove i navigatori dibattono fra di loro sui vari temi, senza censura e senza moderazione. Forum per i quali piu’ volte siamo finiti in tribunale perché querelati da aziende che si ritenevano diffamate per il solo fatto che alcuni loro clienti raccontavano esperienze negative. I giudici hanno sempre accolto le nostre argomentazioni a tutela della libertà di espressione, ma evidentemente qualche azienda non si è rassegnata e sta ora tentando di oscurare con metodi criminali l’intero sito dell’Associazione.
Le aziende che agiscono per censurare lo spazio di libertà che l’Associazione mette a disposizione dei consumatori, con notevoli costi di tempo e denaro, non tollerano qualsivoglia espressione che metta in dubbio la loro onesta’ e professionalita’. Secondo questi soggetti, la liberta’ di espressione dovrebbe limitarsi ad esprimere solo commenti favorevoli: una teoria troglodita secondo cui il parlar continuamente bene di qualcuno -anche in modo stucchevole e pacchiano, magari attraverso l’inserzione di finti elogi nei nostri forum- possa giovare al loro business. Ed è certamente una di queste aziende che in questi giorni si è rivolta a qualche delinquente informatico per evitare che i commenti sul loro operato -espressi in modo civile e senza violare alcuna legge- siano visibili sul web.
Al momento siamo riusciti a porre un freno, ma ad un prezzo per noi altissimo: abbiamo temporaneamente chiuso i forum “Di’ la tua” verso cui è indirizzato l’attacco. Una parte fondamentale del nostro essere sul web e’ ora ferma. Ma il resto del sito, pur se con difficolta’, e’ ora nuovamente accessibile a chi vuole ricevere informazioni sui propri diritti e porre domande.
Abbiamo alcuni sospetti e stamane abbiamo sporto querela presso la Polizia postale, che in parallelo con i nostri esperti informatici, sta avviando le necessarie contromisure e indagini.
Ai 50/70 mila navigatori che mediamente frequentano ogni giorno il nostro web, chiediamo pazienza, comprensione e sostegno.
Fonte: Anti-Phishing Italia (http://www.anti-phishing.it/sicurezza-informatica/2012/04/24/2186#more-2186)