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View Full Version : [Debian 7.0 Wheezy] Installazione, consigli e trucchi


vampirodolce1
16-04-2012, 09:26
Salve a tutti. Dopo quasi 6 anni di onorato servizio ho deciso di mandare in pensione la mia fidatissima Debian Etch per passare a qualcosa di piu' aggiornato. Questa discussione mi dara' lo spunto per mettere a disposizione di altri utenti le mie conoscenze e allo stesso tempo ne approfittero' per chiedere consigli ai piu' esperti.

La scelta e' ricaduta ancora una volta su debian per svariati motivi, il piu' importante e' la stabilita': dopo tanti anni di uso quotidiano (non solo come server) debian non ha dato MAI segni di cedimento: ogni volta che accendo il computer e' come se fosse stato appena formattato.
In altre parole una volta configurato tutto, che secondo me e' la parte piu' difficile, la manutenzione e' minima e di grattacapi non ce ne sono.

Per prima cosa ho fatto un'immagine della vecchia installazione e l'ho messa su disco esterno:
dd if=/dev/hda2 of=/mnt/7/backups/laptop/immagine.dd #clonazione partizione linux
Ho poi fatto un'ulteriore copia di /etc e l'ho messa su chiave usb, perche' mi servira' qualche file di configurazione dei servizi piu' importanti, ad esempio il server ssh e postfix:tar cvf - /etc|bzip2 -9 > /mnt/usbkey/etc.tar.bz2 #backup directory /etc

Ho deciso di eliminare totalmente la vecchia installazione essenzialmente per due motivi:
1. nel lontano 2006 mi ritrovai a fare un'installazione la vigilia di Natale, avendo poco tempo optai per una configurazione Desktop standard con la conseguenza che a oggi mi ritrovo centinaia di pacchetti mai usati e che nemmeno so di avere (per dirne uno Kalzium, programma di chimica scoperto per puro caso), mentre adesso voglio fare un'installazione minimale, partendo da zero e installando pacchetto per pacchetto quello che mi serve. Quindi procedero' per gradi. Dalla vecchia installazione ho fatto la lista dei pacchetti, che mi servira' come riferimento:
dpkg -l >> /mnt/usbkey/lista_debian.txt #lista pacchetti installati
2. Con i vari dist-upgrade si aggiornano le versioni dei pacchetti ma spesso i files di configurazione vanno modificati perche' nascono nuovi parametri e altri ne muoiono, inutile fare tutto in un colpo, meglio fare poco per volta.

Ho scaricato i 10 DVD di immagine da una connessione veloce e il primo CD della serie, io mi collego a internet da cellulare e quindi avevo bisogno del malloppone perche' non posso fare un'installazione via rete (netinstall), considerando che ho MB contati, per di piu' a velocita' bassa e con disconnessioni continue [questo e' lo stato delle reti mobili in Italia].

Non ho un masterizzatore al momento, quindi non ho masterizzato niente; da alcune versioni di debian le .iso di CD e DVD partono anche se avviate da chiave usb, quindi ho preso l'immagine del CD1 e l'ho messa su chiave (ho usato una chiave da 4GB e non ci andava l'immagine del DVD1, per la cronaca per soli 8MB), poi ho riavviato selezionando dal BIOS l'avvio da usb:
dd if=./debian-testing-i386-kde-CD-1.iso of=/dev/sda #copia della .iso su chiave usb
Pensero' successivamente a come dare in pasto ad apt tutte le immagini dei 10 DVD, si dovrebbe fare con apt-cdrom, montando una per una le .iso.

Voglio KDE, che secondo me e' anni luce avanti rispetto a GNOME in termini di gradevolezza. Io faccio buona parte del lavoro da shell ma quando mi serve la grafica voglio qualcosa di veramente carino (v. sfondo desktop attuale in firma). Avendo scelto il CD1 con KDE va bene cosi', se usavo il DVD1 occorreva dirgli di lanciare l'installazione con KDE e non con GNOME; questo si fa aggiungendo la stringa:desktop=kde alla prima schermata dell'installazione.

Non ripercorrero' tutti gli step, per altro intuitivi per un utente mediamente esperto: scelta tastiera, lingua, password di root, creazione utente, IP della scheda di rete, fuso orario, ecc., mi soffermero' su alcuni problemi e su come li ho risolti.
Qui: http://www.debian.org/releases/stable/installmanual troverete il manuale di installazione per la vostra architettura.
I log dell'installazione sono visualizzati nella quarta console, a cui si puo' accedere con Alt+F4, successivamente sul sistema definitivo saranno copiati in /var/log/installer.

Ho visto che adesso quando si installa qualcosa, di default debian installa anche i pacchetti consigliati al pacchetto che interessa, ovvero i recommended; questo non mi piace, voglio che installi solo le dipendenze essenziali. C'e' un parametro da passare alla prima schermata che fa proprio questo:install-recommends=falseLa guida a tal proposito dice:By setting this option to false, the package management system will be configured to not automatically install "Recommends", both during the installation and for the installed system.

Volevo soffermarmi poi sul partizionamento.
Ho deciso di creare una sola partizione per /, non separando ad esempio /var; la /home ce l'ho in un file contenitore cifrato montato all'occorrenza, questo ha il vantaggio che si puo' spostare in un attimo il file con tutte le impostazioni da pc a pc.
Niente partizione di swap, perche' ho poco spazio e se mi dovesse servire uso il file pagefile.sys di Windows, ecco come si fa:
mount /dev/hda1 /mnt/hda1 #montaggio partizione windows
mkswap /mnt/hda1/pagefile.sys #creazione del filesystem
swapon /mnt/hda1/pagefile.sys #attivazione
La partizione Windows deve essere formattata in FAT32, forse pero' le nuove versioni del kernel permettono l'uso di file di swap anche su NTFS.
Linux a differenza di Windows non ha bisogno del file di paging e infatti inizia ad usarlo solo quando ha consumato tutta la RAM... tutti sappiamo che l'accesso in RAM e' piu' veloce di quello su disco, in effetti non capisco perche' Windows inizi a scrivere sul file di paging anche se non ha consumato tutta la RAM e si arrabbi :) se non c'e' o se e' troppo piccolo.

Ho provato a formattare la partizione / col mio filesystem preferito, ovvero xfs perche' "spreca" pochissimi settori, ma grub non partiva, cosi' ho usato ext3, che rispetto a ext4 e' migliore nei benchmarks.

Ext3 ha lo svantaggio di riservarsi parecchio spazio per conto suo, anche giocando con l'opzione T "usage-type" e questo a me non piace. In effetti c'e' una certa percentuale del filesystem, di default 5%, che viene riservata per l'utente root; inoltre la dimensione dei blocchi e' di default 4KB, troppi secondo me. Durante l'installazione si puo' passare alla seconda console virtuale con Alt+F2 per impartire comandi in busybox, quindi ricreiamo il filesystem ottimizzato e poi diciamo all'installer di non formattare la partizione:
mkfs.ext3 -b 1024 -m 0 /dev/sda2
L'opzione -m e' quella della percentuale, l'opzione -b e' quella del block size.
Con questa piccola modifica lo spazio occupato a vuoto e' passato da 137MB a 36MB, su partizione di circa 4,3GB.

Una piccola nota sulla scelta del kernel. Mi e' stata data la possibilita' di installare un kernel personalizzato per il mio hardware o uno generico con tutti i drivers; ho scelto quest'ultima soluzione, perche' e' vero che perdo qualcosina in velocita' all'avvio, ma se come e' successo devo clonare la macchina su altro computer, debian si adattera' al volo e carichera' tutto il necessario anche su un computer diverso; se invece uso un kernel personalizzato, debian e' piu' veloce ma va bene solo su quella macchina.

Seguiamo poi tutti gli altri task dell'installer, veramente intuitivo come ho detto dato che l'hardware viene riconosciuto al volo.
In effetti l'unica cosa per la quale mancava il firmware era la scheda wifi, che pero' ho nell'immagine della vecchia installazione; potevo installarlo subito ma lo faro' in un secondo momento, si tratta di un piccolo file da copiare in /lib/firmware.

Riavviato il pc, mi ritrovo con circa 220 pacchetti installati (comando: dpgk -l|wc -l), da cui con apt-get remove --purge tolgo subito:
-i vari exim*, dato che uso postfix #sono da eliminare anche gli utenti exim in /etc/passwd e /etc/shadow
-procmail, che non uso

Mi chiedo poi se posso eliminare anche i vari perl e python, nel dubbio li lascio, mi sa che se li hanno messi nell'installazione base un motivo ci sara'.

C'e' poi il beep dello speaker che mi stressa quando premo tab, si risolve in maniera temporanea con rmmod pcspkro in maniera definitiva se non ricordo male aggiungendo il modulo pcspkr nella black list /etc/modprobe.d/blacklist.

OK, dopo 40 minuti di lavoro ho un sistema base, solo in console, su cui posso installare tutto quello che mi serve; nei prossimi giorni ci lavorero' e postero' qui i punti piu' importanti (anche per mia futura referenza).

Il mio hardware e' un vecchio portatile del 2003, processore Intel Centrino 1,5MHz, 512MB di RAM, disco PATA 5400, quindi un rottame. Ebbene, con quest'hardware, escludendo la fase del POST il pc arriva al login in 11 secondi esatti.


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eaman
17-04-2012, 01:36
Io ti consiglierei usare ext4 invece che ext3, i motivi li trovi qua:
- http://kernelnewbies.org/Ext4

Impostare dei blocchi cosi' grandi (1024) con ext3 sulla partizione in cui gira il sistema operativo dubito che ti faccia risparmiare spazio quando il filesystem sara' pieno.
Per altro non vorrei che il numero degli inode sia inversamente proporzionale alla dimensione dei blocchi: in quel caso rischi di finire gli inode e hai finito, con ext3 non puoi aggiungere inode (manco con ext4 ma se non ricordo male di default ne crea di piu', oppure e' un settaggio di mkfs...).
Dato che hai il vecchio FS disponibile magari controlla quanti inode liberi hai su quello: df -i
e quanti inode disponibili hai sul nuovo per farti un'idea di dove andrai a finire.

Per altro se vuoi usare xfs per la root basta che fai una partizione di un 100MB per /boot in ext* e non avrai problemi di avvio. Ed e' SEMPRE buona abitudine avere la partizione di /boot dedicata. Se proprio sei fantatico falla in ext2...

Tornando alla tua 'ossessione' per un filesystem che non spreca spazio (cosa che pero' dovresti verificare a fs popolato con file di varie dimensioni, non quando e' vuoto!) perche' non provi btrfs compresso? Guadagni un buon terzo dello spazio (diciamo che 1GB ti ospita 1.5GB di dati). Sempre non per /boot pero'!

E comunque se vuoi ottimizzare lo spazio: una partizione per boot, una per LVM e poi usi il filesystem adatto ai vari usi. Ricorda che XFS cresce ma non penso possa essere ridotto quindi per il LV 'multimediale' parti piccolo e assegnagli piu' spazio man mano.

Peraltro con LVM potrai fare gli snapshot per i backup senza spegnere il sistema.

eaman
17-04-2012, 01:51
Le liste dei pacchetti installati si generano e si riacciuffano in questo modo:

dpkg --get-selections > dpkg-list.txt
; sarebbe un buon momento per controllare se qualcosa e' da purgare

; per importarle:
dpkg --clear-selections
dpkg --set-selections < dpkg-list.txt

; per installare la roba
apt-get dselect-upgrade

man dpkg

eaman
17-04-2012, 02:07
La banda dei mirror si paga: non stressare i mirror debian inutilmente.
Capisco che possa far comodo avere tutto l'archivio disponibile offline, ma che non diventi un'abitudine scaricare tutto per ogni utente. Sarebbe opportuno avere un punto di riferimento (LUG, universita', centro di formazione, scuola, ente pubblico, biblioteca, ...) dove mantenere una copia locale di un mirror in modo che i road warriors possano sincronizzare da li' le loro cache locali.

Dopo la premessa: io che uso Sid sulle workstation preferisco tenere un mirror locale che scaricare i set dei CD/DVD [1].
La cosa si gestiscie con debmirror (pacchetto) con cui puoi settare cosa scaricare (architetture, rami, blocchi di pacchetti). E' piu' facile da tenere aggiornato, usa http (quindi passa per i proxy): non vorrei che in caso di aggiornamenti un utente si tornasse a scaricare una sfilza di cd. Ed e' piu' facile fare un sync al volo di un portatile contro un server, sia via http che magari rsync.

Qualcosa tipo:
Debian mirror
===============

Installare ``debmirror``, invocarlo con qualcosa tipo::

debmirror --allow-dist-rename --progress --nosource \
--dist=stable,testing,sid --arch=i386,amd64
--host=mirror.switch.ch/ftp/mirror/
--method=http /mnt/mirror/debian/

Nel caso si cerchi di sincronizzare piu' mirror (ad esempio un portatile, un server) e' consigliabile usare su tutti gli host la **stessa verione** di debmirror, ad esempio quella di stable oppure sid: http://packages.debian.org/squeeze/debmirror . Non dovrebbe esserci dipendenze ad installare una versione piu' aggiornata su un sitema (es. Squeeze su Lenny). Se si vuole tracciare Sid, l'ideale sarebbe usare un debmirror preso da Sid nel caso che ci siano cambiamenti nella struttura del mirror (ma la cosa sarebbe preoccupante!) o nella firma della release sid.

Keyring
---------

Su Lenny o altri sistemi le chiavi gpg sono collocate in un archivio diverso da quello usato da debmirror::

cp /root/.gnupg/pubring.gpg /root/.gnupg/trustedkeys.gpg


Se si cerca di sincronizzare il mirror da una versione *vecchia* di Debian potrebbero non essere disponibli le ultime chiavi GPG::

gpg --keyserver subkeys.pgp.net --recv 9AA38DCD55BE302B
gpg --export --armor 55BE302B | apt-key add -


Struttura mirror
------------------

Talvolta sincronizzando mirrors diversi *possono perdersi* alcuni degli hooks alle varie release delle distribuzioni. Una tipica struttura della cartella ``dists`` dovrebbe assomigliare a::

time:~/scripts# ls -l /mnt/mirror/debian/dists/
total 12
drwxr-xr-x 5 root root 4096 Nov 1 19:01 lenny
drwxr-xr-x 5 root root 4096 Nov 1 19:01 sid
drwxr-xr-x 5 root root 4096 Nov 1 19:01 squeeze
lrwxrwxrwx 1 root root 5 Feb 25 2009 stable -> lenny
lrwxrwxrwx 1 root root 7 Jan 12 2010 testing -> squeeze
lrwxrwxrwx 1 root root 3 Nov 11 2009 unstable -> sid


Questo e' gestito in automatico dal flag ``--allow-dist-rename``, disponibile dalla release di Squeeze di debmirror ( http://packages.debian.org/squeeze/debmirror ), invocata alla::

debmirror --allow-dist-rename \
--progress --nosource --dist=stable,testing,sid --arch=i386,amd64 --host=mirror.switch.ch/ftp/mirror/ --method=http /mnt/mirror/debian/


1. Io pero' scarico UNA VOLTA SOLA e poi sincronizzo a mano una serie di mirro locali che ho in giro, e quando faccio installazioni multiple uso / copio quel mirror.

vampirodolce1
17-04-2012, 17:37
Grazie per le preziose informazioni, cerco di rispondere alle osservazioni aggiungendo poi i miei progressi.
Intanto ho notato che rispetto ad etch sono cambiate veramente tante cose, in particolare mi riferisco alla sintassi dei files di configurazione e questa e' una cosa che non riusciro' mai a capire.

Comunque andiamo con ordine.
Io ti consiglierei usare ext4 invece che ext3, i motivi li trovi qua:
- http://kernelnewbies.org/Ext4
...
Per altro non vorrei che il numero degli inode sia inversamente proporzionale alla dimensione dei blocchi: in quel caso rischi di finire gli inode e hai finitoInfatti secondo me e' proprio cosi' (forse ricordi anche tu i vecchi tempi di FAT16 e i cluster di 512bytes, poi portati a 4KB :)
Comunque la partizione di root e' di soli 4GB e quindi non credo di finire gli inode, al massimo posso installare tutto cosi' e poi visto che periodicamente faccio i backup se ho problemi ricreo il filesystem in maniera diversa e ricopio tutto dentro.
Dato che hai il vecchio FS disponibile magari controlla quanti inode liberi hai su quello: df -i
e quanti inode disponibili hai sul nuovo per farti un'idea di dove andrai a finire.Appena ho un attimo vado a controllare.
Per altro se vuoi usare xfs per la root basta che fai una partizione di un 100MB per /boot in ext* e non avrai problemi di avvio. Ed e' SEMPRE buona abitudine avere la partizione di /boot dedicata. Se proprio sei fantatico falla in ext2...Su questo ho un aggiornamento, nella documentazione di GRUB2 c'e' scritto che riconosce anche xfs senza problemi, c'e' pero' il MODULO da caricare alla schermata di avvio con insmod (si', lo stesso comando di linux). In effetti lsmod dato dalla 'microshell' di GRUB restituisce gia' molti moduli precaricati, ad esempio ext2, manca pero' xfs. Se ho voglia quando funziona tutto magari faccio un'immagine e poi mi tolgo lo sfizio di riformattare in xfs per vedere cosa succede.
Tornando alla tua 'ossessione' per un filesystem che non spreca spazio (cosa che pero' dovresti verificare a fs popolato con file di varie dimensioni, non quando e' vuoto!) perche' non provi btrfs compresso? Guadagni un buon terzo dello spazio (diciamo che 1GB ti ospita 1.5GB di dati). Sempre non per /boot pero'!Anche questa e' un'idea da provare similmente a xfs, adesso sto risolvendo uno a uno tutti i problemi che mi si presentano e sinceramente non ho molta voglia di sperimentare con i filesystem, comunque me lo segno.
Le liste dei pacchetti installati si generano e si riacciuffano in questo modo:

dpkg --get-selections > dpkg-list.txt
; sarebbe un buon momento per controllare se qualcosa e' da purgare

; per importarle:
dpkg --clear-selections
dpkg --set-selections < dpkg-list.txt

; per installare la roba
apt-get dselect-upgrade

man dpkgComando bellissimo dal punto di vista teorico (lo conoscevo e ho proprio qua sul tavolo la lista dei pacchetti generata) ma non lo farei mai e poi mai su un'upgrade e il motivo sono i CAMBIAMENTI che ci sono da una release alla successiva: files di configurazione diversi, pacchetti che cambiano nome, ecc. ecc. Piu' sotto ti faccio qualche esempio.

La banda dei mirror si paga: non stressare i mirror debian inutilmente.
...
La cosa si gestiscie con debmirror (pacchetto) con cui puoi settare cosa scaricare (architetture, rami, blocchi di pacchetti). E' piu' facile da tenere aggiornato, usa http (quindi passa per i proxy): non vorrei che in caso di aggiornamenti un utente si tornasse a scaricare una sfilza di cd. Ed e' piu' facile fare un sync al volo di un portatile contro un server, sia via http che magari rsync.

Qualcosa tipo: [ecc ecc ecc]Lungi da me scaricare ogni volta l'intera distribuzione, lo faccio una volta e poi, per i singoli aggiornamenti riesco a cavarmela via apt-get.

Adesso aggiungo qualche nota sui miei progressi.

-la cosa degli pacchetti 'recommends' si puo' modificare anche dal file di configurazione di apt, che per la cronaca contiene anche la direttiva sui mount point del cdrom (o dell'immagine .iso)... su quest'ultimo punto in etch c'era un bug per cui se si montava il cd in una directory diversa da /cdrom non si potevano installare i pacchetti.

-aggiornamento grub: non c'e' stato modo di far riconoscere Windows a grub, non so perche'. L'ho aggiunto manualmente in questo modo:
In /etc/grub.d/40.custom aggiungere:

menuentry "Windows XP Professional" {
#insmod chain -- modulo gia' precaricato in grub
chainloader (hd0,1)+1
#partizione sda1
}

#alla fine dare update-grub2 per rendere effettiva la configurazione
Anche il timeout di grub si gestisce diversamente da etch editando /etc/default/grub con la direttiva GRUB_TIMEOUT=2 e poi dando il solito update-grub2.

-installato localepurge, per eliminare le lingue che non mi interessano, ho tenuto solo en, en_US.UTF-8, it, it_IT.UTF-8
-eliminato bsdmail
-installati unzip, xz-utils, bzip2
-installazione firmware scheda wifi ipw2100: c'e' il pacchetto non-free firmware-ipw2x00_0.35_all.deb oppure si scarica il firmware a parte, da scompattare e mettere in /lib/firmware. In entrambi i casi (io ho seguito il secondo metodo) il risultato e' lo stesso.
-collegamento al cellulare, che mi fa da hotspot wifi: installati i pacchetti wireless-tools e wpasupplicant, poi:
In /etc/network/interfaces:
auto lo eth0 eth1

# The loopback network interface
iface lo inet loopback

# The primary network interface
allow-hotplug eth0
iface eth0 inet static
address 10.0.0.1
netmask 255.0.0.0
network 10.0.0.0
broadcast 192.168.16.255
gateway 10.0.0.10
# dns-* options are implemented by the resolvconf package, if installed
dns-nameservers 208.67.222.222 208.67.220.220
dns-search localdomain


# Interfaccia di rete wifi
allow-hotplug eth1
iface eth1 inet static
wpa-ap-scan 1
wpa-scan-ssid 1
#usa wireless backend driver generico wext
wpa-driver wext
wpa-conf /etc/wpa_supplicant/configurazione
address 192.168.16.40
netmask 255.255.255.0
gateway 192.168.16.1

In /etc/wpa_supplicant/configurazione (questa e' l'unica che ha funzionato per collegarsi all'SSID nascosto:

ap_scan=2

network={
ssid="*************"
# scan_ssid=1 only needed if your access point uses a hidden ssid
scan_ssid=1
proto=WPA
key_mgmt=WPA-PSK
psk="****************"
}Nella veccha installazione si faceva tutto in /etc/network/interfaces.

-rimozione del beep dello speaker, la procedura anche qui e' cambiata: creato il file /etc/modprobe.d/pcspkr.conf, contenente le direttive blacklist pcspkr
blacklist snd_pcsp


Il prossimo step e' controllare dalla lista dei vecchi pacchetti (~1600) quello che mi serve e quello che non mi serve, poi di quello che mi serve devo vedere cosa c'e' ancora nei repository e se ha cambiato nome.

A presto e di nuovo grazie.

vampirodolce1
17-04-2012, 17:51
Dimenticavo, ho dato in pasto ad apt le immagini .iso dei DVD, con i comandi:
mount -o loop immagine1.iso /media/cdrom
apt-cdrom -d /media/cdrom add
apt-get update
umount /media/cdromper ogni DVD. Magari qualcuno mi puo' dire se si poteva dare un unico apt-get update alla fine, perche' io ci ho provato e avevo degli errori a video dato che i dvd non potevano essere inseriti tutti contemporaneamente nel pc.

eaman
17-04-2012, 19:54
Ma hai davvero i DVD in formato 'tondo'? (Diavolo quanto inquinano...)
Se hai abbastanza spazio sul disco rigido puoi tenere le *.iso sul filesystem e montarle con loop. Che poi fa comodo per installare qualcosa quando sei in giro e non vuoi consumare traffico.

Ricorda che le iso si aggiornano con jidgo, non si torna a scaricarle a ogni aggiornamento.

vampirodolce1
17-04-2012, 22:37
Ma hai davvero i DVD in formato 'tondo'? (Diavolo quanto inquinano...)
Se hai abbastanza spazio sul disco rigido puoi tenere le *.iso sul filesystem e montarle con loop. Che poi fa comodo per installare qualcosa quando sei in giro e non vuoi consumare traffico.

Ricorda che le iso si aggiornano con jidgo, non si torna a scaricarle a ogni aggiornamento.Uso le iso e non ho masterizzato niente, se vedi nell'ultimo mio intervento c'e' il mount con opzione loop.

eaman
18-04-2012, 12:32
Uso le iso e non ho masterizzato niente, se vedi nell'ultimo mio intervento c'e' il mount con opzione loop.
Bravo! (un po' meno io che non avevo prestato attenzione)

Evitiamo di riempire il pianeta di plastica con quei maledetti affari tondi che tanto non funzionano mai quando servono :)

Gimli[2BV!2B]
18-04-2012, 22:33
Bel riassunto e bel confronto.

Personalmente, finita un'installazione, queste sono tra le prime modifiche che faccio:

/etc/inputrc# alternate mappings for "page up" and "page down" to search the history
"\e[5~": history-search-backward
"\e[6~": history-search-forward

/etc/bash.bashrc (PS1 con colorazione differente per ogni macchina)# set a fancy prompt
if [ "`id -u`" -eq 0 ]; then
PS1='${debian_chroot:+($debian_chroot)}\[\033[00;32m\]\u\[\033[01;37m\]@\[\033[00;32m\]\h\[\033[00m\]:\[\033[01;34m\]\w\[\033[00m\]\$ '
else
PS1='${debian_chroot:+($debian_chroot)}\[\033[01;32m\]\u\[\033[01;37m\]@\[\033[01;31m\]\h\[\033[00m\]:\[\033[01;34m\]\w\[\033[00m\]\$ '
fi

# Commented out, don't overwrite xterm -T "title" -n "icontitle" by default.
# If this is an xterm set the title to user@host:dir
case ${TERM} in
xterm*|rxvt*|Eterm|aterm|kterm|gnome*|interix)
PROMPT_COMMAND='echo -ne "\033]0;${USER}@${HOSTNAME%%.*}:${PWD/$HOME/~}\007"'
;;
screen)
PROMPT_COMMAND='echo -ne "\033_${USER}@${HOSTNAME%%.*}:${PWD/$HOME/~}\033\\"'
PS1="Screen->$PS1"
;;
esac

> /etc/motd.tailNelle mie macchine personali principali solitamente metto nel motd un ascii art che richiama l'hostname.

apt-get install syslog-ng deborphan htop

Prettifying Debian boot output (http://www.earth.li/~noodles/blog/2010/01/prettifying-debian-boot-output.html)

/etc/fstab/dev/sda1 / ext4 errors=remount-ro,noatime 0 1
/dev/sda6 /home ext4 noatime 0 2se da battaglia/dev/sda1 / ext4 errors=remount-ro,noatime,barrier=0 0 1
/dev/sda6 /home ext4 noatime,barrier=0 0 2

/etc/apt/apt.confAcquire::Languages "en";
rm /var/lib/apt/lists/*_i18n_Translation-*
apt-get update

vampirodolce1
19-04-2012, 10:42
/etc/fstab/dev/sda1 / ext4 errors=remount-ro,noatime 0 1
/dev/sda6 /home ext4 noatime 0 2se da battaglia/dev/sda1 / ext4 errors=remount-ro,noatime,barrier=0 0 1
/dev/sda6 /home ext4 noatime,barrier=0 0 2Usi noatime per una questione di velocita'?
/etc/apt/apt.confAcquire::Languages "en";
rm /var/lib/apt/lists/*_i18n_Translation-*
apt-get update
[/LIST]Ottimo trucco, avevo notato anch'io tutte le traduzioni. La prima direttiva (Acquire::Languages "en") e' indispensabile? Perche' tanto per cambiare adesso non c'e' piu' apt.conf, bensi' la struttura e' diventata simile a quella di grub:debian@localhost:/etc/apt/apt.conf.d$ ls -l
total 7
-rw-r--r-- 1 root root 81 Apr 14 14:38 00CDMountPoint
-rw-r--r-- 1 root root 33 Apr 14 14:38 00InstallRecommends
-rw-r--r-- 1 root root 40 Apr 14 14:38 00trustcdrom
-rw-r--r-- 1 root root 430 Mar 6 17:54 01autoremove
-rw-r--r-- 1 root root 141 Feb 17 21:36 20listchanges
-rw-r--r-- 1 root root 182 Mar 14 10:16 70debconf
-rw-r--r-- 1 root root 219 Jan 4 2010 99-localepurge

Sono andato avanti con l'installazione, ho provato a installare KDE4. Non l'avessi mai fatto: a parte i blocchi continui (ma puo' essere colpa mia che sto usando la testing), e' un macigno vero e proprio. Se quelli di KDE volevano imitare Vista o 7 ci sono riusciti alla grande e per fortuna che avevo installato il minimo indispensabile:kde-plasma-desktop (5:74) KDE Plasma Desktop and minimal set of applicationsIl sistema era lento a caricare la parte grafica ed era molto meno reattivo di KDE3.5, l'uso della memoria era nettamente superiore a prima e anche quello del processore. In effetti a pc in idle la CPU era sempre sotto stress... per visualizzare il desktop :)

Come pura notazione segnalo i metapacchetti KDE:kde-standard: KDE Plasma Desktop and standard set of applications. This metapackage includes the KDE Plasma Desktop and a selection of the most common used applications in a standard KDE desktop [fra queste cito: akgregator ark gewnview, kaddressbook, kate, kcalc, kmail, khelpcenter, kmix, knotes, kopete, korganizer, kscreensaver, kwalletmanager, okular, plasma-desktopthemes-artwork, sweeper, ecc.]

kde-baseapps (4:4.7.4-2) This package provides core applications for the KDE 4 desktop [segnalo dolphin kfind konqueror konsole kwrite.]

kde-full (5:74) complete KDE Software Compilation for end users [questo su un'installazione solo testuale fra dipendenze e tutto richiede circa 2GB]

kde-plasma-desktop (5:74) KDE Plasma Desktop and minimal set of applications [installa anche kde-baseapps e occorre poi aggiungere xserver-org]

kdeartwork (4:4.7.4-2) themes, styles and other artwork from the official KDE release

kdeedu: educational applications from the official KDE release

kdegraphics: graphics applications from the official KDE release
Ho visto che adesso startx si puo' lanciare da user e non occorre piu' essere root, ottimo.

Deluso da KDE (che probabilmente non usero' mai piu') ho provato diversi desktop environments e window managers, alla fine ho optato per LXDE: veramente FAVOLOSO, il computer e' diventato una scheggia, senza contare le buone possibilita' di personalizzazione.
Ci ho installato firefox e openoffice, in effetti queste sono fra le poche applicazioni che usero' graficamente e quindi non se ne poteva fare a meno.

A presto.

eaman
19-04-2012, 10:43
Per quanto riguarda me il post installazione comprende:
- abilitare bash-completion in /etc/bash.bashrc , altrimenti mordo la tastiera!
- Copiarmi un mio ~/.bashrc con almeno gli alias delle cose piu' comuni, tipo:

alias bim='vim'
alias cim='vim'
alias la='ls'
alias ks='ls'
alias ls='ls $LS_OPTIONS'
alias ll='ls $LS_OPTIONS -l'
alias l='ls $LS_OPTIONS -lA'
alias cpuinfo='cat /proc/cpuinfo | grep MHz'
alias governor='cat /sys/devices/system/cpu/cpu0/cpufreq/scaling_governor ; cat /sys/devices/system/cpu/cpu1/cpufreq/scaling_governor'
alias powersave='echo "powersave" > /sys/devices/system/cpu/cpu0/cpufreq/scaling_governor ; echo "powersave" > /sys/devices/system/cpu/cpu1/cpufreq/scaling_governor'
alias performance='echo "performance" > /sys/devices/system/cpu/cpu0/cpufreq/scaling_governor ; echo "performance" > /sys/devices/system/cpu/cpu1/cpufreq/scaling_governor'
alias conservative='echo "conservative" > /sys/devices/system/cpu/cpu0/cpufreq/scaling_governor ; echo "conservative" > /sys/devices/system/cpu/cpu1/cpufreq/scaling_governor'
alias aggia='apt-get update ; apt-get dist-upgrade '
alias qwe='dmesg | tail'


- installare alcuni utility di base: vim less discus ncdu htop tmux shh
- Ci sarebbe da impostare vim ma puo' diventare una cosa lunga: diciamo almeno un ~/.vimrc con:
syntax enable
filetype plugin on
set background=dark
set ofu=syntaxcomplete#Complete

" Set paste macro
map <F2> :set paste! <CR>:set paste?<CR>
imap <F2> <C-O> :set paste<CR>
map <F3> :set number! <CR>:set number?<CR>
imap <F3> <C-O> <CR> <C-O>:set number?<CR>

" For all text files set 'textwidth' to 78 characters.
autocmd FileType text setlocal textwidth=80

" When editing a file, always jump to the last known cursor position.
" Don't do it when the position is invalid or when inside an event handler
" (happens when dropping a file on gvim).
autocmd BufReadPost *
\ if line("'\"") > 0 && line("'\"") <= line("$") |
\ exe "normal g`\"" |
\ endif

augroup END

- SSH: se e' una re-installazione recuperare le vecchie chiavi, altrimenti ssh-keygen per farne di nuove e ssh-copy-id per eventualmente spararle su altre macchine
-- http://www.thegeekstuff.com/2008/11/3-steps-to-perform-ssh-login-without-password-using-ssh-keygen-ssh-copy-id/

- Generalmente impostare un po' di risparmio energetico:
apt-get install cpufrequtils
modprobe acpi-cpufreq cpufreq_conservative

E impostare Fancontrol

/etc/modules: moduli da caricare (che si identificano con sensors-detect dal pacchetto lm-sensors )
coretemp
w83627ehf

modprobe:
modprobe coretemp
modprobe w83627ehf

eseguire pwmconfig e configurare /etc/fancontrol
----
- Abilitare eventuali sources list esterne per apt, tipo:
deb http://mirror.switch.ch/ftp/mirror/debian/ experimental main
deb http://www.debian-multimedia.org sid main
# Chrome from google
deb http://dl.google.com/linux/deb/ stable non-free main
# Opera
deb http://deb.opera.com/opera/ sid non-free
# Liquorix
deb http://liquorix.net/debian sid main

- Se e' una workstation / portatile fare il dist-upgrade a Sid

- Poi settare la rete: abilitare se serve ip-forwarding, jumbo frames e ottimizzazioni per gigabit (ma qui dipende dalle schede di rete, dalla rete e dal router / server)
- Configurare lo smart-host per l'invio di posta elettronica (dpkg-reconfigure [exim|postfix] ) e installare mutt (e copiarmi un configurazine decente da qualche altro host).
- Ottimizzare gli eventuali filesystem, per ext4 options come barrier=0,noatime (data=ordered)
Posto che se sono computer fissi cerco di non aver filesystem locali, ma solo share di rete (NFS o magari ata over ethernet ). Su una rete cablata boot da rete e niente hard disk.
- Sui portatili e macchine con le /home condivise mettere le cache dei browser e robe simili su /tmp o su un tmpfs (dipende dalla RAM e dal browser...)
- Con le home condivise c'e' da gestire le UID/GID: a casa mia uso sempre la stessa UID e buona li' (o sono root o sono UID 1000), con ambienti piu' grandi uso LDAP (che pero' e' una discreta palla)
- Installare git e scaricarmi le robe su cui lavoro o solo gli script generici

A questo punto dovrei avere su' il server grafico, quindi configurare KDE (konsole, kdm, stigi) se non e' una home condivisa e installare e configurare opera.

eaman
19-04-2012, 11:33
Sono andato avanti con l'installazione, ho provato a installare KDE4. Non l'avessi mai fatto: a parte i blocchi continui (ma puo' essere colpa mia che sto usando la testing), e' un macigno vero e proprio.
Premesso che ognuno usa il dektop enviroment che preferisce e su cui si trova, vorrei dire un paio di cose su KDE dato che mi sembra un po' incompreso (per quanto immagino che ci sara' ben un motivo!).

Io uso reoglarmente quello di Sid, per come la vedo io testing non e' per un uso quotidiano.
- Se non si hanno le risorse hardware (2/4 GB di RAM) o la voglia di sbatterci il muso disabilitare stigi / nepomuk / kwallet / network manager. Se ci configuriamo a mano la rete meglio fare proprio un apt-ger remove del network-manager.

- Io mi preparo un paio di desktop virtuali [CTR][F1] / [CTR][F2] ... con le finestre gia' apparecchiate, shortcut impostati per queste, niente bordi decorazioni barre dei titoli o strumenti.
Niente barra di kde o widget strani. Ho solo un micro pannello a scomparsa con le notifiche, usb e poca piu': per spostarmi tra finestre [ALT][TAB], shortcut per le finestre, alla peggio 'expose'.

A mo' di tiling window manager,
- http://en.wikipedia.org/wiki/Tiling_window_manager

con finestre senza bordi / decorazioni ([ALT][F3]). Pero' con le applicazioni 'avanzate' di un full desktop (dolphin, okular, konsole), il ' drag'n'drop' avanzato (le varie app di kde si scambiano dati molto bene).
Piu' qualche shortcut ad esempio per mandare una finestra in full screen e ripristinarla al volo.

Io tendo a non usare filemanager. uso la shell o qualche alias in bash o qualche script, Uso [ALT][F2]: non il menu' di KDE per l'avvio delle app. Non uso il task manager sulla 'barra del menu' di avvio': apparecchio dei desktop virtuali con le app per i vari task, uso degli shortcut per le finestre soliti, alla peggio expose'.

Pero' dolphin fa un paio di quelle cose feroci e comode come copiarmi una play-list da amarok direttamente sul lettore mp3 (android o ipod), tenermi un link via ftp sul cellulare android, usare ftp, ssh...

Amarok puo' diventare eccessivamente complesso: si puo' comprimere / togliere la parte context, disabilitare l'OSD, se si ha una library molto grande e su un file-server vale la pena di settarlo per gestire il tutto con mysql (o magari postgres) direttamente sul file server.

IMHO konsole e' molto comoda (niente barre, icone, shift + cursori per spostarsi tra tab, profili da cambiare al volo. Pero' spesso in genere io ci uso sopra anche tmux).
Anche okular (che puo' stare senza nessuna barra / icona, tenere tutto in ram, apre piu' o meno qualunque cosa), knode per i newsgroup, gwenview.

Si controlla bene da tastiera (conviene pero' prepararsi una sessione, chiudere la sessione in modo da salvarla e ripartire sempre da questa). IMHO scala bene su sistemi molto leggeri e molto pompati: si possono configurare effetti grafici / stigi / utilizzo della RAM.

E' molto configurabile, anche le singole app lo sono, ma di default e' molto imballato e sbrillucicante: provate a disabilitare stigi / qualche notifica / network manager.
Dategli molta RAM (se uno pc ha molta RAM questae' bene che sia usata) e lasciatelo partire con calma in modo che faccia partire le sue istanze di okular, amarok, balle varie...

Se volete una alternativa radicale a me come impostazione piacque molto awesome (e l'idea del tiling desktop).

vampirodolce1
19-04-2012, 17:55
Procedo con l'indicare le varie fasi della configurazione del sistema.

Abilitazione audio:
apt-get install alsa-base alsa-tools alsa-utils linux-sound-base

si lancia alsamixer:
-con F6 si seleziona la scheda audio
-si alzano i volumi
-si disabilita il muto premendo M (alla base delle colonnine deve sparire la scritta MM, sostituita da 00 e automaticamente verra' abilitato anche il volume nella task bar)
si lancia poi 'alsactl store'

Installazione di altre applicazioni multimediali e grafiche:
apt-get install fbcat fbi ffmpeg ffmpeg2theora imagemagick lame mplayer2 vlc

Installazione di altre applicazioni di sistema:
apt-get install alien anacron autopsy bootchart bootchart-view cpulimit ddrescue dosbox lswh mc multitail ntfs-3g parted pbzip2 pipebench pipemeter sleuthkit smartmontools splitvt testdisk tofrodos unrar-free vlock xfsdump xfsprogs xz-utils zip

Questi sono necessari per evince (lettore pdf) e altri:
apt-get install dbus dbus-x11 libsystemd-login0

Installazione altre applicazioni da ufficio:
apt-get install bvi cups cups-client cups-common cups-filters cups-pdf hexedit hexer pdfcrack pdfedit pdfposter pdftk psutils tnef gcstar

Installazione prime applicazioni di rete:
apt-get install arptables centerim ddclient fetchmail knockd lftp minicom msmtp ncftp nmap postfix postfix-doc privoxy samba samba-client samba-common samba-common-bin samba-tools screen sharutils smbclient smbfs socat sshfs stunnel4 tcpd tcpdump tftp tftpd tor tor-arm tor-geoipdb tshark wireshark openssh-client openssh-server openssl talk talkd

Il touchpad si abilita col pacchetto xserver-xorg-input-synaptics (installato di default quando si mette la grafica), tuttavia il click del touchpad e' disabilitato. Leggere /usr/share/doc/xserver-xorg-input-synaptics/NEWS.Debian.gz:
$ zless /usr/share/doc/xserver-xorg-input-synaptics/NEWS.Debian.gz

* Tapping has been disabled by default on many touchpads by upstream, see
the "NOTES" section in the synaptics(4) manpage for a short overview
about how defaults are calculated.
If you want to re-enable it, you can do so from within the X
environment by running the following commands in a terminal:

$ synclient TapButton1=1
$ synclient TapButton2=2
$ synclient TapButton3=3

Note that the configuration will not be permanently modified, to do
so assign the above option values in your xorg.conf (see the synaptics(4)
manpage or the documents in /usr/share/doc/xserver-xorg-input-synaptics
for additional details). Another alternative is to use desktop
environment specific tools like gpointing-device-settings or touchfreeze.
Le 3 direttive si possono aggiungere in /etc/xdg/lxsession/LXDE/autostart o ~/.config/lxsession/LXDE/autostart

Gimli[2BV!2B]
19-04-2012, 20:05
Usi noatime per una questione di velocita'?Esatto, esatto. Nel desktop attuale ho pure tolto le barriers perché ho molta voglia di aggiornare l'hardware e considero il sistema piuttosto a perdere (nessun dato importante sul disco).

Perche' tanto per cambiare adesso non c'e' piu' apt.conf, bensi' la struttura e' diventata simile a quella di grubStanno migrando molti file di configurazione a questa modalità.
Il file base, in questo caso atp.conf, non è creato dall'installazione di nessun pacchetto, ma si può creare manualmente per forzare impostazioni con massima priorità, oppure aggiungere frammenti personalizzati nella corrispondente cartella .d, con numerazione accorta (vengono interpretati in ordine alfabetico, quindi gli ultimi vincono).
Trovo il sistema della cartelle .d elegante, permettendo ad ogni software di avere un proprio frammento di gestione, con livelli di priorità, abbastanza semplice da gestire, con ridotta necessità di merge di file di configurazione modificati durante gli aggiornamenti di sistema.

Sono andato avanti con l'installazione, ho provato a installare KDE4. Non l'avessi mai fatto: a parte i blocchi continui (ma puo' essere colpa mia che sto usando la testing), e' un macigno vero e proprio.Io uso Kde da anni. Ora 4.7.4 su Sid. Il sistema non è un bolide, ma con un giga di RAM e un Athlon XP riesco a fare quel poco che desidero.
Occhio che ai primi avvii parte Nepomuk (http://nepomuk.semanticdesktop.org/nepomuk/) ad indicizzare a manetta. Una volta che ha inizializzato l'archivio si fa notare raramente. Si può naturalmente disattivare o limitare le cartelle indicizzate nelle Impostazioni di Sistema -> Ricerca Desktop.

Da non dimenticare pure akonadiserver che ha il vizio di tirar su un'istanza di MySQL per archiviare non so che dati (credo mail, indirizzi e compagnia briscola, tutta roba di cui me ne frega meno di zero).
Per disattivare 'sta cosa modificare ~/.config/akonadi/akonadiserverrc[%General]
Driver=QSQLITE3

[QMYSQL]
Name=akonadi
Host=
Options="UNIX_SOCKET=/home/gimli/.local/share/akonadi/socket-kwankey/mysql.socket"
ServerPath=/usr/sbin/mysqld
StartServer=true

[QSQLITE3]
Name=/home/gimli/.local/share/akonadi/akonadi.db

[Debug]
Tracer=null

Io *adoro* i citati Konsole, Dolphin, Alt+F2, Amarok, le proposte dell'indicizzatore Strigi+Nepomuk, Kate, il menù Lancelot. Gnome mi tarpa le ali, anche se il 3 ha qualche sfizio godibile (però quando apro Gedit o Nautilus finisco sempre per innervosirmi). Altri DE gestori finestre non li ho mai usati estensivamente e non posso pronunciarmi.

Era necessario essere root per lanciare startx/startkde/start*? Non me ne ricordo...

@eaman, pur'io autocompleto in tempo zero, però ieri mi sembra si sia aggiornato bash.bashrc e mi sembra di aver visto che fosse attivo di default (condizionale d'obbligo, perché ero stanco e distratto...).

eaman
19-04-2012, 23:02
;37310609']
@eaman, pur'io autocompleto in tempo zero, però ieri mi sembra si sia aggiornato bash.bashrc e mi sembra di aver visto che fosse attivo di default (condizionale d'obbligo, perché ero stanco e distratto...).

...ricordo qualche vibrazione ultimamente, un po' di tempo fa' era passato da /etc/bash.completion a un formato ala directory come dicevate per apt.conf... Ci faro' caso grazie.
Hmm se devo installare un kernel a mano senza la bash-completion.

BTW: qualcuno sa dove e' finito il vecchio loadkeys ?
Mi sembra di non riuscire piu' a lanciare un loadkeys us sui terminali tty* :(
Da X lo faccio al volo con setxmodmap (se non ricordo male: sono su windows ora).

Ma che bel thread che abbiam fatto, ne facciamo uno sui metodi di installazione strani?
deboostrap, installazione via ssh (anche multiplo con cssh![1]), debian-live, diskless-root ?


1. Una cosa piu' che da' piu' soddisfazione di installare una *debian e' installarne 16 alla volta :)

nicfio
20-04-2012, 07:31
Ma che bel thread che abbiam fatto, ne facciamo uno sui metodi di installazione strani?
deboostrap, installazione via ssh (anche multiplo con cssh![1]), debian-live, diskless-root ?


1. Una cosa piu' che da' piu' soddisfazione di installare una *debian e' installarne 16 alla volta :)


Quoto debian-live! La mia debian ultra-minimalista (1,3 Gb installati, 92 MB di RAM occupati con X attivo) la ottengo con remastersys che è pur sempre un software di terze parti, e quindi con tutte le limitazioni del caso (ad esempio è supportata solo la release Squeeze). A mio avviso sarebbe meglio utilizzare gli strumenti ufficiali debian, come il pacchetto live-build, magari con un bel tutorial in italiano adatto anche ai neofiti di Linux come me; il tutorial presente sul sito ufficiale di debian è scritto in modo approssimativo, e alcune parti fondamentali sono trattate male o non sono trattate affatto (come la personalizzazione della distro live che si và a creare, l'installer, ecc).

eaman
20-04-2012, 13:23
Ho degli appunti un po' vecchi per debian-live, li usavo per creare un sistema di ripristino per il boot da rete. Mi sa tanto che erano per Lenny...

Comunque se ci vuoi dare un'occhiata: http://pastebin.com/WWazZkCH

Gimli[2BV!2B]
20-04-2012, 19:34
Oggi altra novità in Sid:lsb (4.1+Debian1) unstable; urgency=low

This version implements a new "Fancy output" in the form of "[....] "
blocks prepended to the daemon status messages:

Before:
Starting/stopping long daemon name: daemond daemon2d
After:
[....] Starting/stopping long daemon name: daemond daemon2d

This block will become either a green [ ok ], a yellow [warn]
or a red [FAIL] depending on the daemon exit status.

The "Fancy output" can be disabled by setting the FANCYTTY variable to 0
in the /etc/lsb-base-logging.sh configuration file.

-- Didier Raboud <odyx@debian.org> Thu, 19 Apr 2012 11:25:01 +0200
Il mio possibile contributo sull'argomento installazioni esotiche è pressoché nullo. Al più ricordo, anni fa, di aver fatto un CD Debian live con Squid per evadere dal laboratorio di informatica prendendo possesso di un ip di un laboratorio internet solitamente chiuso...

@eaman, mi sa tanto che loadkeys non funzioni più nel server X, mentre fa ancora il suo dovere nelle console virtuali.
Carini gli appunti su Debian live.

eaman
20-04-2012, 19:54
Hmm, se vado in un terminale virtuale [CTR][ALT][F1] e provo a cambiare la tastiera con il vecchio loadkeys mi risponde male:
loadkyes us
can't open file us

Mi sembra di capre che loadkeys cerca delle mappe per la tastiera keymaps che dovrebbero stare in /usr/share/keymaps . Ma in Sid di queste non ne vedo.

Per cambiare al volo la tastiera in un 'xterm' eseguito in una vinestra nell'ambiente grafico (tipo un konsole) uso invece: setxkbmap us
----
Tra le utility di base mi ero scordato di gpm: per poter usare il mouse e il relativo copia incolla nei terminali fisici *tty senza X. Utilissimo per fare un apt-cache search e poi installare uno dei pacchetti trovati, o copiare qualcosa da un terminale all'altro.

Per altro da un po' di anni e' possibile lasciarlo sempre attivo contemporaneamente al server grafico, e non richiede ormai nessun intervento di configurazione.

eaman
20-04-2012, 20:13
;37316804']Il mio possibile contributo sull'argomento installazioni esotiche è pressoché nullo. Al più ricordo, anni fa, di aver fatto un CD Debian live con Squid per evadere dal laboratorio di informatica prendendo possesso di un ip di un laboratorio internet solitamente chiuso...
Per aggiramenti rapidi in genere io uso simple proxy al volo (per quanto ho uno squid3 installato sul mio portatile) che non fa la cache ed e' rapido da configurare, mi capita ogni tanto di tirare su un tunnel verso un mio host pubblico quando devo far navigare un laboratorio con una connessione particolarmente castrata.

Carini gli appunti su Debian live.
Thanks, non so quanto siano comprensibili per un esterno maci si potrebbe lavorare.
In genere mentre faccio qualcosa prendo appunti in formato restructuredtext (python-docutils) e mantengo i miei appunti con sphinx ( python-sphinx ). Oppure html2text in questo caso.

Dovrei avere una cartella con degli esempi e qualche altro esempio per mettere delle 'utility chiosco' in avvio automatico tramite inittab, se a qualcuno interessa. Una volta ero uso a mantenere un versione di sid - live - netboot da usare come base di ripristino per gli occasionali chroot di recupero delle macchine sid.

In questo perido pero' sto passando all'abolizione dei dischi rigidi: boot da rete e root su nfs. Gli hard disk costano un botto, di tanto in tanto schiantano, non si deve piu' intervenire sul singolo host per fare modifiche ma ci si puo' proettare direttamente con un chroot sui loro filesystem direttamente sul server.

Lo preferisco all'approccio debian-live per un minor utilizzo della RAM . Dovrei trovare un modo per riuscire a mandarli in suspend to RAM - suspend to disk di rete: in pratica li si potrebbe poter migrare tra ad es la propria workstation -> portatile -> workstation a casa.

Sembrera' una cagata ma e' comodo anche per il portatile: non si usa l'hd cosi' e' silenzioso, consuma meno, sta su con il wifi una votla avviato. Ovviamente solo in casa / indoor.

Gimli[2BV!2B]
20-04-2012, 20:56
Le mappe sono nel pacchetto console-datagimli@kwankey:~$ apt-file search /usr/share/keymaps
[...]
console-data: /usr/share/keymaps/i386/qwerty/us.kmap.gz
gimli@kwankey:~$ su -
Password:
root@kwankey:~# loadkeys us
Caricamento di /usr/share/keymaps/i386/qwerty/us.kmap.gz
[...]

gpm non lo conoscevo, dalla descrizione mi sembra avere un discreto potenziale di utilità.

Per cambiare layout della tastiera sotto il server X uso solitamente il selettore offerto da Kde. Lo trovo molto comodo.

La configurazione che hai descritto sembra molto comoda per laboratori ed internet point. Un pezzo in meno, destinato a rompersi, da comprare. Una bella immagine preconfezionata per tutti e via andare (è necessario che ogni client abbia una sua root nel server o possono condividerne una sola?). Un po' di spazio su server se gli utenti sono registrati in qualche modo, altrimenti al riavvio si azzera tutto e sia il server che il client si scordano di quel che è successo.
Con reti gigabit dovrebbe girare abbastanza bene (forse avrei qualche timore in caso di avvio contemporaneo di tutte le macchine).
C'è il classico rischio che il server decida di prendere una pausa, ma ipotizzerei che ci si potrebbe coprire le spalle usando due server un po' meno potenti su cui spartire dinamicamente i client. Se uno fallisce il secondo prende temporaneamente le redini per non interrompere il servizio finché non si sistema l'altro. Immagino ci sia qualche modo per farlo...

La magata suspend to disk in rete potrebbe essere sfiziosa, però, se l'ho capita bene, può funzionare? Anche ipotizzando di ibernare, salvare e ripristinare su un sistema gemello del primo, temo possano esserci variabili (per esempio il MAC address salvato nell'immagine della memoria) che rischierebbero di creare scompiglio ed errori...

nicfio
20-04-2012, 21:13
@eaman: grazie! Ci darò un'occhiata con calma e a mente fresca :)


x i Mod: Il thread, grazie a Eaman, Gimle e ad altri maghi di Linux, si stà poco a poco trasformando in una vera e propria enciclopedia su Linux: non sarebbe male metterla in sticky o evidenziarla in qualche modo...:cool:

eaman
20-04-2012, 22:28
;37317259'] apt-file search /usr/share/keymaps

Oh grazie, ma te pensa quanto mi sono dannato per 2.5MB... A volte quando vai a cercare di ottimizzare lo spazio sulle locales o i tools di base e' devastante: una volta mi son beccato un host con la tastiera russa e appunto non riuscivo neanche a caricarmi una maleddetta keymap che sara' pesata pochi KB...


gpm non lo conoscevo, dalla descrizione mi sembra avere un discreto potenziale di utilità.
E' il mouse da terminale: se ti serve il copia incolla o per quelle utility che prevedono i 'click'.

La configurazione che hai descritto sembra molto comoda per laboratori ed internet point. Un pezzo in meno, destinato a rompersi, da comprare.
Quello e' il punto, a parte il costo dell'oggetto, nei lab in genere sei fermo perche' ti si rompe l'hd o l'alimentatore. E con le cpu / motherboard attuali piu' o meno passive + i monitor piatti che consumano poco i picchi di corrente e rumori' sulla corrente sono molto diminuiti.

Una bella immagine preconfezionata per tutti e via andare (è necessario che ogni client abbia una sua root nel server o possono condividerne una sola?).
Puoi fare entrambe le cose. Semplificando:
A. Immagine unica per tutti con home (variabili e persistenti) sul file server.
B. Immagini dedicate per ogni macchina (scelte via MAC ADRESS)
C. Immagine base e differenze delle singole macchine usando qualcosa tipo AUFS.

Se e' un lab per corsi da sistemisti direi da B in giu', se non si possono usare macchine virtuali. Che poi basterebbe tenere queste su un server, o usare User Mode Linux o Vserver (che e' ancora dentro debian :) ), ma oggi va di moda la virtualizzazione full...



Un po' di spazio su server se gli utenti sono registrati in qualche modo, altrimenti al riavvio si azzera tutto e sia il server che il client si scordano di quel che è successo.
LDAP per la gestione degli utenti, 20KB per un client web per aggiungere un utente e cambiare la password per gli operatori, le /home su servers nfs che vengono caricate su qualunque macchina.

Con reti gigabit dovrebbe girare abbastanza bene
Con un server 'vecchio' e tutto super economico tieni sui 70MB/s di accesso 'sequenziale', che va bene per caricare una macchina virtuale. Per file piccoli e accessi frequenti si sente la latenza, ma se e' hardware molto vecchio delle volte sono piu' usabili cosi' che con gli hd locali. E se fai una cosa nuova ci metti 2/4GB di RAM e puoi considerare cose feroci come tenerti delle grosse cache in RAM.
(forse avrei qualche timore in caso di avvio contemporaneo di tutte le macchine).
Lo senti di piu' se usi tipo una debian-live che ti carica tutto in RAM. Se hai la root su NFS in fin dei conti carichi 100/300MB per fare il boot di un host, e puoi sempre mettere in parallelo piu' switch: adesso trovi dei 8 / 16 porte gigabit a 25 /50 euro...

Ma hey: se ti capita spesso di fare il boot all togheter considera un boot in multicast !

C'è il classico rischio che il server decida di prendere una pausa, ma ipotizzerei che ci si potrebbe coprire le spalle usando due server un po' meno potenti su cui spartire dinamicamente i client. Se uno fallisce il secondo prende temporaneamente le redini per non interrompere il servizio finché non si sistema l'altro. Immagino ci sia qualche modo per farlo...
Be' il server si suppone che stia su' e non faccia pause, per quanto quello descritto sia il contro prezzo di un paradigma accentrato.

Alta disponibilita' per LDAP / storaggio dati non e' un problema, ma la soluzione piu' fattibile per molte realta' secondo me e' avere un server di back-up speculare da usare come 'supporto di backup' e da rendere autoritativo (meccanicamente: tipo attacca il cavo rosso e stacca il cavo verde) per non piantare tutto in caso di failure hardware mentre aspetti il sistemista.


La magata suspend to disk in rete potrebbe essere sfiziosa, però, se l'ho capita bene, può funzionare?
Be' tecnicamente dovrebbe essere simile alla migrazione di una virtual machine: c'e' il filesystem (che se' e' remoto non e' neanche da migrare) e la RAM da copiare / sincronizzare (io penso a un suspend to RAM).

Effettivamente rileggendo il tuo commento si potrebbe pensare anche a un ripristino da suspend to disk con il disk che e' remoto.

Io pensavo anche a 'spostare' la sessione di lavoro corrente da una macchina a un'altra (vado a casa e mi sposto il desktop sul portatile), certo che c'e' tutto il kernel / OS / applicativi da sbolognare. Bisognerebbe farlo girare su una macchina virtuale se no ti tocca avere l'hardware identico (e senza firmware buffi ;-) )

L'ideale (e scommeto che in un paio di anni qualcuno lo fara') sarebbe un hypervisor (ala virtual machine) che fa diretto il boot da rete. Al momento magari sarebbe fattibile un OS che fa il boot da rete e' poi carica un hypervisor e il supporto di storaggio di questo da rete.

Oppure usare un paradigma come xpra ( http://xpra.org/ ), thin client persistente.

Anche ipotizzando di ibernare, salvare e ripristinare su un sistema gemello del primo, temo possano esserci variabili (per esempio il MAC address salvato nell'immagine della memoria) che rischierebbero di creare scompiglio ed errori...
He gia' ci vuole il suspend to pxe ;-)
Tenere un ID della sessione da associare a una MAC. Del resto quando fai partire il nuovo host bisognera' pur dirgli cosa deve traslarsi sopra.

Comunque c'e' fortunatamente un layer di astrazione tra MAC e indirizzo IP: magari un dhcp server un po' sgaggio puo metterci una pezza veloce.

...poi resta il problema della compatibilita' di tutto il resto dell'hardware, ma si supererebbe con un hypervisor.

Chiedo scusa sono stato un po' lungo.

vampirodolce1
20-04-2012, 23:09
Il comando loadkeys puo' appartenere a:
-pacchetto console-tools (/bin/loadkeys)
-pacchetto kbd (/usr/bin/loadkeys) [c'e' questo di default su debian appena installato]
Per entrambi i pacchetti la descrizione suggerisce di installare 'console-data' (io non l'ho fatto, e' sufficiente console-setup).
Siccome in avvio vedo che si esegue 'console-setup' ho dato un'occhiata alla relativa pagina man:
man 5 console-setup:
The file console-setup specifies the encoding and the font to be used by setupcon(1) in order to setup the console. It can be used also to specify the keyboard layout but it is not recommended to do so, use keyboard(5) instead.

man 5 keyboard:
The keyboard file describes the properties of the keyboard. It is read by setupcon(1) in order to configure the keyboard on the console. In Debian systems the default keyboard layout is described in /etc/default/keyboard and it is shared between X and the console. The specification of the keyboard layout in the keyboard file is based on the XKB options XkbModel, XkbLayout, XkbVariant and XkbOptions. Unfortunately, there is little documentation how to use them. Description of all possible values for these options can be found in the file xorg.lst.

The file keyboard consists of variable settings in POSIX format:
VARIABLE=VALUE
Only one assignment is allowed per line. Comments (starting with '#') are also allowed.

OPTIONS
The following variables can be set.

XKBMODEL
Specifies the XKB keyboard model name. Default: pc105 for most platforms.

XKBLAYOUT
Specifies the XKB keyboard layout name. This is usually the country or language type of the keyboard.
Default: us for most platforms

KMAP Usually this variable will be unset but if you don't want to use a XKB layout on the console, you can specify an alternative keymap here. Specify a file that is suitable as input for loadkeys(1) on Linux or for kbdcontrol(1) on FreeBSD.

NOTES
In Debian systems, changes in /etc/default/keyboard do not become immediately visible to X. You should either reboot the system, or use udevadm trigger --subsystem-match=input --action=change

EXAMPLES
The following configuration will give you the standard US QWERTY layout (us). The key <Menu> will act as a compose key (compose:menu) and <CapsLock> will act as third control key (ctrl:nocaps).

XKBLAYOUT=us
XKBVARIANT=
XKBOPTIONS=compose:menu,ctrl:nocaps

In the following configuration the right <Alt> key (grp:toggle) will toggle between US QWERTY layout (us) and Greek (gr) layout. The option grp_led:scroll is ignored on the console but in X in means to use the ScrollLock keyboard led as indicator for the current layout (US or Greek).

XKBLAYOUT=us,gr
XKBVARIANT=
XKBOPTIONS=grp:toggle,grp_led:scroll

In the following configuration the <Control>+<Shift> key combination will toggle (grp:ctrl_shift_toggle) between French keyboard (fr) without dead keys (nodeadkeys) and British (gb) “Dvorak” (dvorak) keyboard. The right <Win> key will be a compose-key (compose:rwin) and the right <Alt> key will function as AltGr (lv3:lalt_switch).

XKBLAYOUT=fr,gb
XKBVARIANT=nodeadkeys,dvorak
XKBOPTIONS=grp:ctrl_shift_toggle,compose:rwin,lv3:ralt_switch
Le note di rilascio di Squeeze dicono anche:
2.1.5. Unified keyboard settings

In this new release, the settings for the keyboard have been unified so that both the console and the Xorg server use the same settings. The keyboard settings are now defined in the /etc/default/keyboard configuration file which overrides the keyboard defined in Xorg's configuration file.

The console-setup package now handles the keyboard for both environments as well as the font configuration for the console. You can reconfigure the keyboard layout and related settings by executing dpkg-reconfigure keyboard-configuration or by manually editing the /etc/default/keyboard configuration file.

Dopo aver letto la documentazione sopra riportata ho modificato il mio file /etc/default/keyboard in questo modo:
XKBMODEL="pc105"
XKBLAYOUT="us,it"
XKBOPTIONS="grp:ctrl_shift_toggle"
XKBVARIANT=""
BACKSPACE="guess"

E per rendere effettive le modifiche in console si digita: /etc/init.d console-setup restart
A questo punto posso cambiare layout us-it premendo ctrl-shift e essendo indicato per primo l'inglese ha la precedenza sull'italiano.

Per quanto riguarda X, nonostante il riavvio non si e' abilitato lo switch della tastiera, ma ho risolto modificando il file di autostart di lxde:
debian@localhost:~/.config/lxsession/LXDE$ cat autostart
synclient TapButton1=1
synclient TapButton2=2
synclient TapButton3=3
setxkbmap -layout "us,it" -option "grp:ctrl_shift_toggle"
In questo modo (equivalente grosso modo ai comandi 'setxkbmap it' e 'setxkbmap us' dati da terminale) e' possibile passare da tastiera americana a tastiera italiana in qualsiasi applicazione grafica (firefox, openoffice, terminale, ecc.) premendo ctrl-shift; inoltre, grazie a questa direttiva, anche la bandierina vicno all'orologio passa da un layout all'altro con la combinazione di tasti indicata o con un semplice click del mouse.

vampirodolce1
20-04-2012, 23:15
Un po' di sicurezza:
chmod 400 /etc/network/interfaces
chattr +i /etc/network/interfaces
chmod 400 /etc/wpa_supplicant/configurazione
chattr +i /etc/wpa_supplicant/configurazione
chattr +i /etc/resolv.conf

vampirodolce1
20-04-2012, 23:22
-scaricare l'estensione da qui: http://extensions.libreoffice.org/extension-center/italian-dictionary-thesaurus-hyphenation-patterns/releases/3.3.1/extension-package
-eventualmente rinominare in .zip il file
-importare l'estensione in libreoffice: tools - extension manager -add
-per visualizzare gli errori mentre si scrive: tools - options - check spelling as you type
-per abilitare l'italiano nel documento che si sta scrivendo: tools - options - language settings - languages - default languages for documents [la lingua col dizionario installato sara' spuntata.

Per scrivere in italiano (cioe' con le lettere accentate) e' comunque necessario predisporre quanto detto due post fa sull'abilitazione della lingua in X.

Gimli[2BV!2B]
21-04-2012, 14:39
@vampirodolce, mettere immutabile a resolv.conf potrebbe scontrarsi con resolvconf (http://lists.debian.org/debian-devel/2003/07/msg00438.html), se installato. Credo sia installato di default, per lo meno nell'installazione desktop.
Ridurre diritti d'accesso agli altri file può dare vantaggi e pochi svantaggi.

Interessante la gestione unificata della keyboard che hai scovato (potrebbe essere che nella pacchettizzazione di LXDE si siano dimenticati di gestire quest'impostazione).
Ora la provo.

@eaman PXE in multicast, dovevo immaginarmelo!
È veramente un universo questo delle installazioni "non canoniche". Ecco, ora basta aggiungere un pizzico di macchine virtuali al boot di rete e mi perdo definitivamente :stordita:
È questo che adoro del software: spesso è solo la mancanza di fantasia e curiosità che ci limita. Poi nel mondo open hai sempre modo di approfondire il problema praticamente all'infinito, mentre con software binari chiusi occorre spesso far salti mortali per avere indizi, oppure pagare qualcuno...
Vabbè in fondo è questo il fulcro della questione: chi si appassiona all'open source gli dedica del tempo e si interessa al funzionamento arrivando in vari casi anche a contribuire, mentre chi apprezza il software chiuso desidera solitamente avere software il più possibile chiavi in mano con la possibilità di pagare qualcuno per risolvere i problemi (oppure si butta tutto e si usa un altro che sembra meglio...).

Però, effettivamente, una macchina virtuale che salva il suo stato in rete e ti permette di ricominciare sempre esattamente da dov'eri rimasto da qualsiasi postazione...
No, forse non può dare grandi vantaggi rispetto ad una sessione di desktop remoto; però sarebbe eseguita sull'hardware locale, quindi eventualmente grafica 3D (virtualizzazione ed hardware permettendo) senza troppi problemi; l'immagine della macchina da inizializzare si potrebbe mettere in una chiavetta USB...

Interessante xpra, non conoscevo questa possibilità (se non il vecchio X via rete, che però termina alla disconnessione) ed è simile, come concetto, a ciò di cui ho vagheggiato prima. Ora son curioso di provarlo.

vampirodolce1
21-04-2012, 16:11
;37320694']@vampirodolce, mettere immutabile a resolv.conf potrebbe scontrarsi con resolvconf (http://lists.debian.org/debian-devel/2003/07/msg00438.html), se installato. Credo sia installato di default, per lo meno nell'installazione desktop.
Ridurre diritti d'accesso agli altri file può dare vantaggi e pochi svantaggi.Grazie del consiglio. Ho forzato l'attributo dell'immutabilita' a resolv.conf perche' in questo modo, se come e' capitato mi collego a una rete in dhcp (dhclient eth1) non vengono sovrascritti i miei DNS (uso quelli di opendns), cosa che mi ha dato sempre fastidio. Non ho il pacchetto resolvconf nella mia installazione.
;37320694']Interessante la gestione unificata della keyboard che hai scovato (potrebbe essere che nella pacchettizzazione di LXDE si siano dimenticati di gestire quest'impostazione).
Ora la provo.OK fammi sapere.

Due piccole note prima di rimettermi al lavoro. Il click del touchpad mi dava ancora problemi, per sistemare definitivamente (spero) la questione ho aggiunto le righe:
synclient TapButton1=1
synclient TapButton2=2
synclient TapButton3=3
anche in /etc/xdg/openbox/autostart. Quindi le 3 direttive sopra indicate sono presenti in entrambi i files di configurazione:
-~/.config/lxsession/LXDE/autostart #file di configurazione dell'utente
-/etc/xdg/openbox/autostart #file di configurazione globale di openbox

Ho poi modificato la combinazione di tasti per il cambio di lingua, dato che quella vecchia interferiva con una combinazione usata per aprire un'altra console in X. Sia in ambiente grafico:
debian@localhost:~$ cat .config/lxsession/LXDE/autostart
synclient TapButton1=1
synclient TapButton2=2
synclient TapButton3=3
setxkbmap -layout "us,it" -option "grp:alt_shift_toggle" che in console:
debian@localhost:~$ cat /etc/default/keyboard
# KEYBOARD CONFIGURATION FILE
# Consult the keyboard(5) manual page.
XKBMODEL="pc105"
XKBLAYOUT="us,it"
XKBOPTIONS="grp:alt_shift_toggle"
XKBVARIANT=""
BACKSPACE="guess"
Adesso sto vedendo se riesco, tramite modifica al file xml di configurazione di openbox, a fare in modo che quando passo col mouse sopra una finestra 'rollata' verso l'alto, questa si 'unrolla' automaticamente, cosa devo dire comodissima soprattutto quando la finestra in oggetto e' in primo piano.

Fantastico poi rispetto a Windows il focus del mouse, che permette di rendere attiva una finestra semplicemente spostando il cursore al suo interno, senza bisogno di fare click... ma questo in Linux c'e' da sempre.

eaman
21-04-2012, 18:01
@vampirodolce1:
Molte grazie per l'esaustiva trattazione del problema delle keymaps per il vecchio loadkeys, lavorando con le tastiere US quando metto mano su un host non mio e' uno di quei comandi che scrivo senza neanche pensarci e cosi' ci rimanevo un po' male quando ha cominciato a maltrattarmi.

@Gimli[2BV!2B]
Quello del sistemista e' un lavoro ampio e creativo: puoi spaziare con tutte le tecnologie (io sono root e installo quello che mi pare!) per risolvere vari problemi con soluzioni drasticamente diverse (latenze, consumo di risorse, sicurezza) per ogni ordine di grandezza.
E quando ciocchi qualcosa se ne accorgono tutti ;-)

Ogni tanto ti arriva un 'programmatore' che afferma di compatirti perche' lui fa un lavoro creativo (ore di debugging di codice altrui, o una vita a normalizzare databases, tutto circoscritto e limitato da confini posti da altri) magari sempre e solo con lo stesso linguaggio.

Vabbe' sono stato un po' estremo e superficiale, ma volevo ricordare ai 'principianti' che il sistemista non e' necessariamente uno che sta a fare cinema guardando dei log mentre aspetta che arrivino quelli di vmware o oracle a sistemare le cose. E' un terreno ricco di sfide.

eaman
21-04-2012, 18:15
Adesso sto vedendo se riesco, tramite modifica al file xml di configurazione di openbox, a fare in modo che quando passo col mouse sopra una finestra 'rollata' verso l'alto, questa si 'unrolla' automaticamente, cosa devo dire comodissima soprattutto quando la finestra in oggetto e' in primo piano.
Ricordo che una volta lo facevo anche io con kde, ma ora preferisco tenere tutto aperto e magari passare al volo da un desktop virtuale all'altro (oltre ad usare due monitor). Oppure la funzione 'cambia lay out del desktop' che trovi in desktop manager come awesome ([CTRL][SPACE] se non ricordo male) che riproporziona al volo le finestre che stai usando.

Fantastico poi rispetto a Windows il focus del mouse, che permette di rendere attiva una finestra semplicemente spostando il cursore al suo interno, senza bisogno di fare click... ma questo in Linux c'e' da sempre.

Una cosa che trovo molto comoda (con KDE, ktwin) e lo scrolling della rotella del mouse che resta relativo al 'mouse-over' e non segue il focus della finestra.
- clicchi sulla shell / editor su cui vuoi lavorare e ti serve l'input
- sposti il mouse sul bowser / PDF reader ma non clicchi
- puoi usare 'la rotella del mouse' (che puoi essere anche sulla tastiera o in un touchpad) per fare lo scrolling di quello che stai leggendo senza alternare le finestre.

Io ho una tastiera 'multimediale' (con una rotella di scorrimento e un disco tipo ipod) e con la rotella riesco a fare lo scrolling dell'HOWTO che sto leggendo senza togliere le mani dalla tastiera e mantenedo il focus su vi.

Un giorno che ho tempo vorrei studiare il modo per assegnare una track-ball perennemente allo scrolling del browser (o PDF reader), tenendo il mouse per le solite cose.

pabloski
21-04-2012, 18:38
Cavolo :D

Mi accodo alla richiesta di settare il thread come sticky.

E concordo con eaman sui vantaggi di pxe. Magari a casa c'avessi una rete lan come si deve e soprattutto gigabit. Leverei dischi interni, esterni e cacchiate varie.

Perchè mi avete ricordato tutto questo? Adesso soffro :cry:

p.s. Stavo leggendo un pò di roba su debian live e ho letto "To install a custom package, simply copy it to the config/packages.chroot/ directory. Packages that are inside this directory will be automatically installed into the live system during build".

Se ho capito bene, l'immagine del fileystem necessita di essere ricostruita ogni volta che bisogna fare delle modifiche al filesystem stesso? Cioè non è tipo slax/porteus, dove si possono aggiungere dinamicamente moduli senza dover ricostruire l'immagine squash del root filesystem.

Sarebbe interessante creare una cosa del genere, anche se ci si scontrerebbe col package manager.

eaman
21-04-2012, 19:13
@pabloski
Tieni conto che uno switch giabit TP-power 5 porte costera' 10 / 15e, tutte le schede madri da anni sono gigabit (...), portatili pure, i cavi ti costeranno 2/3 euro l'uno (e in casa mia io i cavi li COMPRO GIA' FATTI! Quelli con i connettori presso fusi che funzionano sempre, non me li sto a crimpare se son corti).

Se volete provare PXE per le installazioni usate dnsmasq, che e' all inclusive, tftp incluso. Magari partite con gli installer via pxe (o i sistemi di ripristino, poi potrste fare una debian-live che fa il boot via PXE), cosi' non state a bruciare dei CD o scasinare con le chiavette usb.
Basta abilitare tftp in dnsmaq.conf e scompattare in /var/lib/tftpboot/ un archivio tipo: http://mirror.switch.ch/ftp/mirror/debian/dists/squeeze/main/installer-amd64/current/images/netboot/netboot.tar.gz

Se vi interessa invece un sistema disk-less (root su nfs) posso postarvi degli appunti.

pabloski
21-04-2012, 20:37
@pabloski
Tieni conto che uno switch giabit TP-power 5 porte costera' 10 / 15e, tutte le schede madri da anni sono gigabit (...), portatili pure, i cavi ti costeranno 2/3 euro l'uno (e in casa mia io i cavi li COMPRO GIA' FATTI! Quelli con i connettori presso fusi che funzionano sempre, non me li sto a crimpare se son corti).

Purtroppo è un problema logistico. Vari computer sparsi per la casa e necessità di far passare parecchi metri di cavo nei muri.

Comprai pure uno switch gigabit 2 anni fa ( per fare test durante lo sviluppo di un client/server pxe ). E' un bel dlink dgs-1008d 8 porte :D

Ma rompere i muri comporterebbe uscirne con la testa rotta :D

Gimli[2BV!2B]
21-04-2012, 20:56
@vampirodolce, funziona bene, in Kde la combinazione funziona.
Ho solo cambiato il toggle perché Ctrl Shift interferisce con la combinazione per aprire un nuovo tab in Konsole:# KEYBOARD CONFIGURATION FILE

# Consult the keyboard(5) manual page.

XKBMODEL="pc105"
XKBLAYOUT="it,us"
XKBVARIANT=""
XKBOPTIONS="grp:alt_shift_toggle"

BACKSPACE="guess"

@eaman ho installato e provato xpra: mi piace ed ora son curioso di provarlo su client eterogenei; credo possa andar bene il client WinSwitch (http://winswitch.org/).

vampirodolce1
22-04-2012, 00:01
@vampirodolce1:
Molte grazie per l'esaustiva trattazione del problema delle keymaps per il vecchio loadkeys, lavorando con le tastiere US quando metto mano su un host non mio e' uno di quei comandi che scrivo senza neanche pensarci e cosi' ci rimanevo un po' male quando ha cominciato a maltrattarmi.Figurati.
;37322417']@vampirodolce, funziona bene, in Kde la combinazione funziona.
Ho solo cambiato il toggle perché Ctrl Shift interferisce con la combinazione per aprire un nuovo tab in KonsoleOttima notizia.

A chi interessa avere una console sempre a portata di mano su desktop segnalo yeahconsole, programma simile a tilda. Si installa col solito apt-get install yeahconsole. La configurazione si puo' inserire nel file di configurazione personale dell'utente o in quello globale:

vi /etc/X11/Xresources/x11-common
oppure
vi ~/.Xresources [che se non esiste va creato]

io ho fatto qualche esperimento con le varie opzioni:
yeahconsole*toggleKey: None+F1
yeahconsole*aniDelay: 0
#yeahconsole*faceName: ProFontWindows:style=Regular
#yeahconsole*faceName: "Bitstream Vera Sans Mono":size=10:style=Regular:antialias=false:hinting=false
yeahconsole*faceName: Monospace
yeahconsole*faceSize: 10
yeahconsole*screenWidth: 784
yeahconsole*consoleHeight: 10
yeahconsole*xOffset: 120
yeahconsole*stepSize: 0
yeahconsole*scrollBar: false
yeahconsole*handleWidth: 0
yeahconsole*restart: 1

yeahconsole*background:#000000
yeahconsole*foreground:#FFFFFF
yeahconsole*cursorColor:#FFFFFF

#yeahconsole*loginShell: true
yeahconsole*saveLines: 50000
#yeahconsole*jumpScroll: true
#yeahconsole*scrollTtyOutput: false
#yeahconsole*scrollKey: true
Poiche' la console deve essere pronta all'avvio della sessione grafica, in ~/.config/lxsession/LXDE/autostart aggiungere il comando:
yeahconsole
Nell'esempio, ogni volta che si preme F1 apparira' una console e ripremento F1 la console sprarira' verso l'alto.
La wiki di openbox fa riferimento anche ad un file ~/.config/openbox/autostart (equivalente grosso modo a ~/.config/lxsession/LXDE/autostart e agli script in ~/.kde/Autostart) non ho provato pero' se l'avvio riesce anche in questi casi.

vampirodolce1
22-04-2012, 00:08
Dimenticavo, per copiare il testo in yeahconsole e' sufficiente selezionarlo come si fa con putty; per incollarlo, basta fare click col pulsante destro del mouse, che si puo' emulare eventulamente premendo insieme i tasti destro e sinistro.

eaman
22-04-2012, 05:21
Ma rompere i muri comporterebbe uscirne con la testa rotta :D
Be' sbattere la testa contro i muri e' inutile, se non si puo' fare non si puo fare...
Magari pero' potresti:
1. Ibrida: cabli in CAT 7 solo server, workstation, portatile, access point wirless. Tieni le MTU standard (no jumbo frame) ed e' meglio di niente.
2. Forza bruta[1]: togli gli RJ45 dai vecchi cavi, saldi gli estremi del vecchio cavo col nuovo, lo tiri di forza dall'altra parte. E' fondamentale che se non funziona non dici in giro che te lo avevo consigliato io.

@Gimli[2BV!2B]
XPRA e' un progetto molto promettente, puo' essere una alternativa alle sessioni remote VNC senza tutte le balle di licenze / pacchetti delle robe NoMachine NX

E una soluzione interessante per quelli che vogliono fare 'cloud computing' con interfaccia grafica: tenere la workstation nella nuvola. Per chi non ha il privilegio di poter usare la shell con tmux [2] (o screen) + ssh .

1. "When in doubt, use brute force." Kenneth Thompson
2. http://blog.hawkhost.com/2010/06/28/tmux-the-terminal-multiplexer/

eaman
22-04-2012, 05:42
Segnalo l'utility ifrename per dare un nome consistente e significativo alle interfaccie di rete. Molto utile sulle macchine che fanno da gateway / server, o che hanno schede di rete USB.

I nomi delle schede di rete (eth*, wlan*, modulo-idiota-*) vengono assegnati dinamicamente da udev in fase di avvio. Un evento che modifichi il modo (aggiornamento kernel, moduli) o l'ordine di rilevamento, una nuova periferica con un modulo strano (usb, wifi, HSDPA) puo' rinominare una precedente eth0 in eth1, o invertirle, o inventarsi un nome buffo.
Tutte cose che possono complicare l'utilizzo di precedenti tabelle di routing e regole di firewall.

Ifrename e' una utility che rende piu' semplice assegnare un nome (tipo lan a eth0, adsl a eth1, wlan al wirless) _permanete_ a una scheda di rete. Se cambia l'hardware si puo' riassegnare il vecchio identificativo alla nuovo device.

gateway:~# ifconfig | grep Ether
adsl Link encap:Ethernet HWaddr 00:1c:c0:5e:2d:2a
lan Link encap:Ethernet HWaddr f4:ec:38:80:9f:95

L'uso e' abbastanza semplice: un unico file di configurazione /etc/iftab in cui si associa un mac-adress a un indentificativo:
# This file assigns persistent names to network interfaces.
# See iftab(5) for syntax.

lan mac 22:22:38:22:22:95 arp 1
adsl mac 22:22:c0:22:22:2a arp 1
wlan mac 33:22:c0:22:22:2a arp 1

eaman
22-04-2012, 06:27
p.s. Stavo leggendo un pò di roba su debian live e ho letto "To install a custom package, simply copy it to the config/packages.chroot/ directory. Packages that are inside this directory will be automatically installed into the live system during build".

Se ho capito bene, l'immagine del fileystem necessita di essere ricostruita ogni volta che bisogna fare delle modifiche al filesystem stesso?
Yes.
Per installare dei pacchetti nella live puoi anche farci un chroot sopra e fare un apt-get install (puo' essere piu' rapido e c'e' debconf).

nicfio
22-04-2012, 10:40
@Gimli[2BV!2B]
XPRA e' un progetto molto promettente, puo' essere una alternativa alle sessioni remote VNC senza tutte le balle di licenze / pacchetti delle robe NoMachine NX

E una soluzione interessante per quelli che vogliono fare 'cloud computing' con interfaccia grafica: tenere la workstation nella nuvola. Per chi non ha il privilegio di poter usare la shell con tmux [2] (o screen) + ssh .


Dal basso della mia niubbaggine mi permetto di suggerire X2GO: si tratta in pratica della versione free di NoMachineNX: nessuna limitazione del numero di utenti (al momento sono arrivato a 10, e sul sito non parla di una limitazione in tal senso, al massimo la limitazione consiste nella capacità del PC) anche se richiede ancora la presenza di SSH (che comunque su macchine Linux/Unix dò, forse erroneamnte, per scontata).

I punti di forza sono essenzialmente la capacità di poter usare da remoto una sessione grafica con prestazioni elevate anche su semplici ADSL e connessioni mobili (mi collego al mio PC di casa dal portatile dell'ufficio con connessione HSDPA e l'usabilità è ottima).

www.x2go.org (http://www.x2go.org/)

pabloski
22-04-2012, 10:46
Yes.
Per installare dei pacchetti nella live puoi anche farci un chroot sopra e fare un apt-get install (puo' essere piu' rapido e c'e' debconf).

quindi si parte da live, s'installano i pacchetti e si rifà lo squashfs

è la stessa configurazione che ho con arch attualmente, solo che aggiornare kde porta a saturare tutta la ram e boom, esplode tutto :D

vampirodolce1
22-04-2012, 14:41
Lasciando stare i tool specifici di KDE e gnome (es. kscreenshot), vediamo qui dei sistemi alternativi per catturare lo schermo sia in ambiente grafico che in console.
Per l'ambiente grafico:
apt-get install imagemagick
Il comando che ci interessa e' import:

$ import screenshot.png #il cursore cambia forma; disegnare un rettangolo nello schermo per selezionare l'area da catturare o fare click in una finestra per catturarne il contenuto.

$ import -window root screenshot.png #cattura tutto lo schermo

$ import -window root -resize 50% screenshot.png #cattura tutto lo schermo e riduce le proporzioni alla meta'

$ import -window root -geometry 640x480 screenshot.png #cattura lo schermo e riduce le dimensioni a 640x480
Si puo' anche usare il comando xwd (pacchetto x11-apps, installato di default quando si installa il metapacchetto xorg). Il funzionamento e' analogo:
xwd -root -out screenshot.xwd #cattura tutto lo schermo
xwd -out screenshot.xwd #cattura il contenuto della finestra in cui clicchiamo
I files generati da xwd si possono leggere con xwud o gimp, io per convertirli in png ho usato il comando convert del solito e utilissimo imagemagick:
convert screenshot.xwd screenshot.png
Per avere uno screenshot da terminale (framebuffer) si puo' usare il comando fbgrab del pacchetto fbcat:
fbgrab -c 1 file.png #cattura la console /dev/tty1 (l'1 di tty1 e' dato dall'opzione -c) e genera file.png
fbgrab -s 2 -c 1 file3.png #come sopra ma aspetta due secondi in piu'

Adesso vediamo come associare il tasto PrintScreen (o Stamp) alla cattura dello schermo in ambiente grafico basato su Openbox:
Nel file ~/.config/openbox/lxde-rc.xml aggiungere fra i keybind:
<!-- Screenshot dello schermo con PrtScrn -->
<keybind key="Print">
<action name="Execute">
<command>sh -c "xwd -root -out ~/Desktop/screenshot.xwd; convert ~/Desktop/screenshot.xwd ~/Desktop/screenshot.png; rm ~/Desktop/screenshot.xwd"</command>
</action>
</keybind>Per rendere effettiva la configurazione entrare e uscire da X oppure digitare: openbox --reconfigure

vampirodolce1
27-04-2012, 08:23
Sto andando molto a rilento con l'installazione e la configurazione dei servizi, perche' ultimamente non riesco a trovare un minuto per me.

Riporto i tempi di boot della mia nuova debian (wheezy), comparandoli con quelli del sistema precedente (etch), tuttora installato su altro portatile con hardware analogo.

L'uso della RAM e' stato letto col comando free dopo aver eseguito "echo 1 > /proc/sys/vm/drop_caches".

1. Vecchia installazione (installazione Desktop standard piu' svariati servizi quale server di posta, ecc.):
-runlevel 2 (console): 1'20", 46MB RAM occupata
-con grafica (KDE3.5) l'occupazione di RAM sale a 118MB e il tempo per avere il desktop pronto e' 45" esatti.

Segnalo che il grosso del tempo, forse 30", viene impiegato per rilevare e collegarsi alla rete wifi, mentre adesso il processo e' diventato istantaneo.

2. Nuova installazione (installazione di un sistema minimale base in sola console, piu' svariati servizi selezionati e aggiunti uno per uno, fra cui server di posta, ecc.):
-runlevel 2 (console): 21" (17"-18" se stacco la batteria), 23MB RAM occupata
-il sistema grafico ('startx', lxde) impiega 19" a caricarsi totalmente e l'occupazione di RAM sale a 63MB.

Questi test non hanno nulla di scientifico, non ho usato bootchart ma un semplice cronometro, tuttavia dimostrano che con un'installazione attenta e consapevole e' possibile ottenere risultati notevoli in termini di utilizzo delle risorse e reattivita' del sistema.
Ad esempio un'altra cosa che ho notato e' che installando i driver della scheda video, la grafica era leggermente meno reattiva che con i driver generici, quindi alla fine ho tenuto quelli generici.

Per completezza riporto anche i tempi di avvio di Windows, dato che c'e' un dual boot:

1. avvio XP home non ottimizzato (preinstallato):
-da grub al login: 28"
-dal login a quando ha finito di caricare tutto: 20"
Consumo totale di RAM: 143MB

2. avvio XP pro ottimizzato da me:
-da grub al login: 23", ma continua a caricare fino a 30"
-dal login a quando ha finito di caricare tutto: 11"
Consumo totale di RAM: 170MB

vampirodolce1
06-05-2012, 12:46
File scaricato da:
http://packages.debian.org/wheezy/all/firmware-linux-nonfree/download

poi e' stato estratto il file R100_cp.bin (poiche' al boot era segnalata la mancanza di tale file) e copiato in /lib/firmware/radeon:
debian@localhost:~$ ls -l /lib/firmware/radeon/
total 2
-rwxr-xr-x 1 root root 2048 Jan 19 04:25 R100_cp.bin*
Al riavvio successivo il messaggio di errore e' sparito.

Ho notato pero' che i driver generici erano migliori di quelli scaricati, pertanto ho rimosso il file R100_cp.bin e il pc e' leggermente piu' reattivo.

vampirodolce1
06-05-2012, 12:46
1. scaricare flashplugin-nonfree_2.8.3_i386.deb dai repository debian per wheezy:
http://packages.debian.org/wheezy/flashplugin-nonfree

2. dpkg -i flashplugin-nonfree_2.8.3_i386.deb
durante questa fase si scarica automaticamente http://fpdownload.macromedia.com/get/flashplayer/pdc/11.2.202.233/install_flash_player_11_linux.i386.tar.gz, che viene depositato in /var/cache/flashplugin-nonfree/install_flash_player_11_linux.i386.tar.gz

Il setup e' automatico e il plugin viene riconosciuto al volo da iceweasel.

vampirodolce1
06-05-2012, 12:48
Pagina di riferimento:
http://wiki.debian.org/MultimediaCodecs

Per l'installazione si possono abilitare i repository multimedia, oppure fare come ho fatto io:

-per i codec: wget http://www.debian-multimedia.org/pool/non-free/w/w32codecs/w32codecs_20110131-0.1_i386.deb
-per i DVD: wget http://www.debian-multimedia.org/pool/main/libd/libdvdcss/libdvdcss2_1.2.10-0.3_i386.deb

Poi i due .deb si installano normalmente col comando:
dpkg -i *deb

[non ho un DVD sotto mano, quindi non so ancora se la cosa funziona]

vampirodolce1
06-05-2012, 14:51
Il comando ':syn on' non funziona, cosi' come il multi-undo, perche' di default e' installato vim-tiny, mentre per avere queste utili funzioni occorre installare vim:
apt-get remove --purge vim-tiny #lascia il pacchetto vim-common
apt-get install vim #installa anche vim-runtime

vampirodolce1
07-05-2012, 20:51
Durante l'installazione avevo distrattamente indicato che l'ora del BIOS era indicata in UTC; quest'ora (visualizzabile col comando privilegiato "hwclock --show" viene letta e copiata da linux ad ogni avvio nell'ora di sistema, tramite lo script /etc/init.d/hwclock.sh.
Come conseguenza, l'ora del mio pc andava avanti di due ore rispetto a quella del BIOS e a quella di Windows. Per sistemare questa discrepanza va editato il file /etc/default/rcS (dato che contiene molte direttive interessanti lo riporto per intero):/etc/default/rcS

# delete files in /tmp during boot older than x days.
# '0' means always, -1 or 'infinite' disables the feature
TMPTIME=0

# spawn sulogin during boot, continue normal boot if not used in 30 seconds
SULOGIN=no

# do not allow users to log in until the boot has completed
DELAYLOGIN=no

# assume that the BIOS clock is set to UTC time (recommended)
#commentata da me:
#UTC=yes
#aggiunta da me:
UTC=no

# be more verbose during the boot process
VERBOSE=no

# automatically repair filesystems with inconsistencies during boot
FSCKFIX=no

# mount /run/lock as a tmpfs (separately from /run)
RAMLOCK=yes

# mount /run/shm as a tmpfs (separately from /run)
RAMSHM=yes

# mount /tmp as a tmpfs
RAMTMP=yesAdesso ora del BIOS, ora di Linux e ora di Windows coincidono. Per ulteriori approfondimenti si vedano anche:
http://www.infodrom.org/Debian/doc/maint/Maintenance-sysadmin.html
http://www.linuxsa.org.au/tips/time.html
http://www.debian-administration.org/articles/213

eaman
07-05-2012, 22:59
Ma non converrebbe usae direttamente ntpdate(-debian) con tzdata opportunamente impostato invece che ravanare con l'hardware clock e UTC?

vampirodolce1
08-05-2012, 12:36
Confermo, ma avendo una connessione internet disperata con i mega contati (da cellulare) non mi va di sprecare preziosi KB... anche se ammetto che l'aggiornamento NTP ne spreca pochissimi.

eaman
08-05-2012, 16:13
Ti consiglierei allora di installare dnsmasq come cache dns locale (anche bind9 al limite, nell'insallazione default dovrebbe essere ancora una cache): ti risparmia quel minimo ditrafico ma migliora sopratutto con le latenze delle query DNS.

Poi ovviamnete un proxy HTTP (tipo squid3) magari in modalita' trasparente.
Io quando sto in zone disconnesse ho un mirror di debian sul portatile o su un HD USB (puoi usare debmirror per popolarlo). Saranno ~10/25GB per i binari.

Anche git e' comodo per gestire le proprie cose quando non ci si puo' conettere.
Opera ha una funzionalita' off-line piuttosto interessante.

Non so poi cosa tu ci debba fare con quel computer, ma se l'idea e' poca banda e traffico potresti considerare di connetterti via ssh a una macchina virtuale (VPS) in una farm con traffico 10/100 illimitato: ormai se ne trovano anche a meno di 10 euro al mese se sei sgamato e te le gestisci da solo. E se devi lavorare con progetti condivisi o spostare molta roba e' tutto un'altro mondo.

kim:/tmp# wget http://mirror.switch.ch/ftp/mirror/debian-cd/current/amd64/iso-cd/debian-6.0.4-amd64-netinst.iso
--2012-05-08 17:21:29-- http://mirror.switch.ch/ftp/mirror/debian-cd/current/amd64/iso-cd/debian-6.0.4-amd64-netinst.iso
Resolving mirror.switch.ch... 130.59.10.36, 2001:620:0:8::20
Connecting to mirror.switch.ch|130.59.10.36|:80... connected.
HTTP request sent, awaiting response... 200 OK
Length: 176160768 (168M) [application/octet-stream]
Saving to: "debian-6.0.4-amd64-netinst.iso"

100%[=====================================>] 176,160,768 11.1M/s in 15s

2012-05-08 17:21:46 (11.1 MB/s) - "debian-6.0.4-amd64-netinst.iso" saved [176160768/176160768]
Ovviamente 10/100 anche in upload.

vampirodolce1
10-05-2012, 11:58
Vedo che ne sai una piu' del diavolo :)
Posso chiederti da quanti anni lavori con OS linux?

Complimenti per l'ottima preparazione.

eaman
10-05-2012, 12:29
Saranno 10 anni che smanetto su sistemi unix like, 6/7 che lavoro prevalentemente con linux.

Thanks!

<3 RTFM!

vampirodolce1
11-05-2012, 20:52
1. Cambiare dimensione delle icone del desktop:
-aprire il file manager predefinito (pcmanfm)
-edit - display - Size of big icons -- portare da 48x48 a 36x36 ad esempio

Nella stessa schermata c'e' l'opzione 'show thumbnails of files', mentre nella schermata General vi sono le opzioni:
-open files with single click
-confirm before deleting files
-move deleted files to trash bin instead of erasing from disk

2. Altre opzioni utili del file manager sono presenti nella scheda Volume management:
-mount removable media automatically when they are inserted
-show available options for removable media when they are inserted

Inoltre, nel menu' View - Side pane e' possibile indicare come usare la colonna sinistra: Places / Directory tree.

3. Per portare su desktop alcune applicazioni basta cliccare col tasto destro sul nome dell'applicazione nel menu' di avvio e selezionare 'add to desktop' oppure, per ottenere lo stesso risultato, si possono usare comandi del tipo:
cp /usr/share/applications/xchm.desktop ~/Desktop

4. Per avere il file manager su desktop, che apra la cartella /home/user, creare un file di testo su desktop fatto in questo modo:
vi ~/Desktop/my_home.desktop #il nome del file e' ininfluente

#!/usr/bin/env xdg-open
[Desktop Entry]
Name=MyHome
Type=Application
Comment=Show home directory
Terminal=false
Exec=pcmanfm ~
Icon=folder_home.png
Encoding=UTF-8

vampirodolce1
12-05-2012, 21:03
Da precedenti installazioni di qualche pacchetto avevo gia' OpenJDK:
ii openjdk-6-jre:i386 6b24-1.11.1-3 OpenJDK Java runtime, using Hotspot JIT
ii openjdk-6-jre-headless:i386 6b24-1.11.1-3 OpenJDK Java runtime, using Hotspot JIT (headless)
ii openjdk-6-jre-lib 6b24-1.11.1-3 OpenJDK Java runtime (architecture independent libraries)

Per aggiungere il plugin a iceweasel (firefox) basta questo:
apt-get install icedtea6-plugincome da tabella qui allegata: http://wiki.debian.org/Java

Il plugin viene riconosciuto automaticamente da firefox.

Devo dire che fra java e flash e' stato fatto veramente un ottimo lavoro, l'installazione in entrambi i casi e' di una semplicita' disarmante.

vampirodolce1
13-05-2012, 15:57
A chi interessa eseguire alcune applicazioni Windows in Linux, e' possibile lanciarle attraverso Wine. Dato che quando ho scaricato le iso mancavano i pacchetti (adesso sono stati aggiunti), ho scaricato da packages.debian.org e installato (dpkg -i):

wine-bin
libwine

Per lanciare un programma windows basta eseguire: wine file.exe

P.S. In etch il pacchetto wine-bin si chiamava semplicemente wine.

vampirodolce1
20-05-2012, 11:13
Per chi come me guarda i film sul computer e usa il cellulare come telecomando, segnalo l'applicazione 'sshmote' per Android, che si collega al server ssh installato sul pc e permette di avere un vero e proprio telecomando sullo schermo del cellulare. Nel mio caso il computer prende l'indirizzo IP datogli dal cellulare e non c'e' alcun router ADSL intermedio, il tutto e' fatto via wifi.

sshmote e' compatibile con svariati player multimediali (mplayer, vlc, amarok, kaffeine,...), io ho usato mplayer.

Per essere piu' precisi, per avere la multisessione conviene selezionare la modalita' 'mplayer with screen', che lancia mplayer dentro una sessione di screen. Ad esempio, il PLAY del telecomando equivale a:
screen -dmS sshmote mplayer -slave -fs -zoom %s
Come si vede screen viene lanciato con l'opzione detach, a cui ci possiamo riagganciare se chiudiamo sshmote sul cellulare.

Va notato che screen non funziona correttamente se all'avvio (runlevel S) non viene eseguito /etc/init.d/screen-cleanup e lo stesso problema c'e' se si prova a lanciare screen in una sessione ssh qualsiasi senza prima aver eseguito '/etc/init.d/screen-cleanup start'. Alternativamente si possono eseguire, sempre in uno script all'avvio, i comandi:
mkdir -p /var/run/screen
chown root:utmp /var/run/screen
chmod 775 /var/run/screen
Una nota sul timeout dello schermo. In X si gestisce col comando xset. L'opzione 'q' ci fa vedere i parametri attualmente in uso:
debian@localhost:~/Desktop$ xset q
Keyboard Control:
auto repeat: on key click percent: 0 LED mask: 00000000
XKB indicators:
00: Caps Lock: off 01: Num Lock: off 02: Scroll Lock: off
03: Compose: off 04: Kana: off 05: Sleep: off
06: Suspend: off 07: Mute: off 08: Misc: off
09: Mail: off 10: Charging: off 11: Shift Lock: off
12: Group 2: off 13: Mouse Keys: off
auto repeat delay: 500 repeat rate: 33
auto repeating keys: 00ffffffdffffbbf
fadfffefffedffff
9fffffffffffffff
fff7ffffffffffff
bell percent: 0 bell pitch: 400 bell duration: 100
Pointer Control:
acceleration: 20/10 threshold: 10
Screen Saver:
prefer blanking: yes allow exposures: yes
timeout: 600 cycle: 600
Colors:
default colormap: 0x20 BlackPixel: 0 WhitePixel: 16777215
Font Path:
/usr/share/fonts/X11/misc,/usr/share/fonts/X11/100dpi/:unscaled,/usr/share/fonts/X11/75dpi/:unscaled,/usr/share/fonts/X11/Type1,/usr/share/fonts/X11/100dpi,/usr/share/fonts/X11/75dpi,built-ins
DPMS (Energy Star):
Standby: 600 Suspend: 600 Off: 600
DPMS is Enabled
Monitor is OnLa pagina man di xset fra le altre cose dice:
-dpms The -dpms option disables DPMS (Energy Star) features.

+dpms The +dpms option enables DPMS (Energy Star) features.

dpms flags...
The dpms option allows the DPMS (Energy Star) parameters to be set. The option can take up to three
numerical values, or the `force' flag followed by a DPMS state. The `force' flags forces the server to
immediately switch to the DPMS state specified. The DPMS state can be one of `standby', `suspend', `off',
or `on'. When numerical values are given, they set the inactivity period (in units of seconds) before the
three modes are activated. The first value given is for the `standby' mode, the second is for the `sus‐
pend' mode, and the third is for the `off' mode. Setting these values implicitly enables the DPMS fea‐
tures. A value of zero disables a particular mode.

s The s option lets you set the screen saver parameters. This option accepts up to two numerical parame‐
ters, a 'blank/noblank' flag, an 'expose/noexpose' flag, an 'on/off' flag, an 'activate/reset' flag, or
the 'default' flag. If no parameters or the 'default' flag is used, the system will be set to its default
screen saver characteristics. The 'on/off' flags simply turn the screen saver functions on or off. The
'activate' flag forces activation of screen saver even if the screen saver had been turned off. The
'reset' flag forces deactivation of screen saver if it is active. The 'blank' flag sets the preference to
blank the video (if the hardware can do so) rather than display a background pattern, while 'noblank' sets
the preference to display a pattern rather than blank the video. The 'expose' flag sets the preference to
allow window exposures (the server can freely discard window contents), while 'noexpose' sets the prefer‐
ence to disable screen saver unless the server can regenerate the screens without causing exposure events.
The length and period parameters for the screen saver function determines how long the server must be
inactive for screen saving to activate, and the period to change the background pattern to avoid burn in.
The arguments are specified in seconds. If only one numerical parameter is given, it will be used for the
length.
Impostiamo il timeout secondo le nostre esigenze:
xset s 600 #timeout screensaver 10 minuti
xset s 0 #timeout screensaver disabilitato
xset dpms 30000 50000 50000 #rispettivi tempi di standby, suspend e off del monitor
Per gustarsi un film senza che il monitor si addormenti :) basta inserire le direttive 2 e 3 in ~/.config/lxsession/LXDE/autostart:debian@localhost:~$ cat .config/lxsession/LXDE/autostart
@synclient TapButton1=1
@synclient TapButton2=2
@synclient TapButton3=3
@synclient MaxTapTime=100
@setxkbmap -layout "us,it" -option "grp:alt_shift_toggle"
@xset s 0
@xset dpms 30000 50000 50000
@yeahconsoleSegnalo che i comandi in tale file non vanno seguiti mai da '&' e che a inizio riga e' stato messo il carattere '@' perche' come dice l'ottima Arch wiki:
if a line begins with a @ symbol, the command following the @ will be automatically re-executed if it crashes. For example, to execute lxterminal and leafpad automatically at startup:

~/.config/lxsession/LXDE/autostart

@lxterminal
@leafpad

Note: The commands do not end with a & symbol.

There is also a global autostart file at /etc/xdg/lxsession/LXDE/autostart. If both files are present, all entries in both files will be executed.Per maggiori informazioni:
https://wiki.archlinux.org/index.php/LXDE#Autostart_Programs

vampirodolce1
20-05-2012, 11:21
In LXDE puo' capitare qualche volta che spostando le icone del desktop col mouse, queste non siano perfettamente allineate. Per risolvere il problema si selezionano le icone da sistemare, si fa click col tasto destro e dal menu' contestuale si seleziona 'snap to grid'.
Se qualche icona ribelle resiste all'allineamento, va controllata dal menu' anche l'opzione 'stick to current position' ed eventualmente disabilitata.

eaman
20-05-2012, 15:18
A qusto punto il sistema mi sembra abbastanza ottimizzato per pensare a un backup: come ve li gestite voi per le workstation?

Io uso LVM per gli snapshot al volo prima di aggiornamenti importanti, rsync per per creare i backup (tipo incrementali per le /home ). Per quanto praticamente tutto quello che uso in home e' dentro un archivio git e riprodotto su altre macchine.

Per quanto alla fine ho sempre una stable leggera installata per un ripristino al volo via chroot, e quando sono bravo ho una live con lo stesso kernel creata con debian Live.

BTW: se a qualcuno interessasse qualche script per il backup con rsync / lvm / ftp / fsarchiver : chedete pure.

vampirodolce1
20-05-2012, 16:18
A qusto punto il sistema mi sembra abbastanza ottimizzato per pensare a un backup: come ve li gestite voi per le workstation?

Io uso LVM per gli snapshot al volo prima di aggiornamenti importanti, rsync per per creare i backup (tipo incrementali per le /home ). Per quanto praticamente tutto quello che uso in home e' dentro un archivio git e riprodotto su altre macchine.

Per quanto alla fine ho sempre una stable leggera installata per un ripristino al volo via chroot, e quando sono bravo ho una live con lo stesso kernel creata con debian Live.

BTW: se a qualcuno interessasse qualche script per il backup con rsync / lvm / ftp / fsarchiver : chedete pure.Ti ringrazio per aver proposto l'argomento, si' in effetti il sistema e' gia' abbastanza ottimizzato e ho fatto svariati backup periodici, dei 'punti di ripristino' a cominciare dal sistema minimale che avevo installato il primo giorno e poi via via step successivi.

Partizione di root: backup grezzo fatto da backtrack e messo su hd esterno e cellulare:
cp /dev/sda2 |bzip2 -9 > /mnt/usb/immagine.sda2.2012.05.20.dd.bz2
Per ripristinare:cat immagine.sda2.2012.05.20.dd.bz2 |bzip2 -d > /dev/sda2Proprio oggi il backup di domenica scorsa mi ha salvato la vita. :)

Partizione /home: /home/debian e' contenuta in un file contenitore cifrato (sai com'e', se mi rubano il portatile non mi va che qualcuno legga la mia posta e i miei documenti). Il backup si fa semplicemente copiando il file su disco esterno, chiave usb, ecc. Fra l'altro a copiare un file di 450MB si sta un attimo, a copiare 20.000 files piccolissimi ci vuole piu' tempo... tanto piu' che come ben sai la posta viene conservata in chiaro, cioe' un file per ogni messaggio (uso il formato Maildir/).
Il montaggio e lo smontaggio li faccio tutte le volte che accendo e spengo il pc, manualmente:losetup /dev/loop0 /home/debian/aaaaaaa
cryptsetup -c aes-xts-plain64 -s 512 create 0 /dev/loop0
[password]
mount /dev/mapper/0 /home/debian
-------------------
umount /home/debian
cryptsetup remove 0
losetup -d /dev/loop0
shutdown -h nowOrmai sono anni e anni che uso questo sistema per la /home; ti diro' di piu', mettendo il file contenitore su una chiavetta su cui c'e' ad esempio backtrack (messo con unetbootin) posso avere il mio profilo disponibile al volo su qualsiasi computer.

In futuro quando avro' un bel pc fisso usero' LVM+RAID5 come sistema base, piu' i backup su disco esterno... e senz'altro avendo esigenze e possibilita' diverse mi torneranno utili i backup incrementali.

*andre*
21-05-2012, 16:26
seguo da quando lo hai iniziato questo thread :D

una domanda, con la home criptata e in un file che si monta, si perdono prestazioni rispetto alla soluzione tradizionale?
Se si, si nota la differenza?

pabloski
21-05-2012, 16:46
una domanda, con la home criptata e in un file che si monta, si perdono prestazioni rispetto alla soluzione tradizionale?


ovvio


Se si, si nota la differenza?

per niente

vampirodolce1
21-05-2012, 16:57
Non ho notato cali prestazionali degni di nota rispetto alla soluzione non cifrata, qualcosa si perde ma non e' che la copia di files ci mette tanto di piu' o il pc rallenta vistosamente.

Considera poi che la mia /home e' meno di mezzo giga e all'interno ho i profili e i dati delle applicazioni e altri documenti personali (mail, ecc.), quindi si tratta di files di pochi KB.

Non ho fatto test approfonditi sull'I/O, ma se anche si perdesse qualcosa, i vantaggi per quanto mi riguarda sono senz'altro superiori agli svantaggi.

vampirodolce1
26-05-2012, 17:37
Firewall di livello 2:
arptables -P INPUT DROP
arptables -I INPUT 1 -s 192.168.16.1 -j ACCEPT #il nostro default gatewaySe qualcuno prova a pingare il nostro pc non riceve nemmeno il nostro MAC address per popolare la sua cache ARP, mentre con un normale firewall di livello 3 (come iptables o i personal firewall Windows) il ping non risponde ma l'indirizzo MAC viene comunque passato al destinatario. Gia' non fornendo il MAC blocchiamo i ping in ingresso, o meglio chi cerca di pingarci non sa come creare l'intestazione del relativo pacchetto in uscita, poiche' non conosce il nostro MAC (ricordo che il protocollo IP e' di livello 3 ed e' incapsulato nel protocollo Ethernet, di livello 2).
Oltre ad arptables esiste il pacchetto ebtables, con molte piu' opzioni, ma per un uso basilare arptables va piu' che bene (sintassi analoga ad iptables).

Firewall di livello 3:
iptables -P INPUT DROP
iptables -P FORWARD DROP
iptables -P OUTPUT ACCEPT
iptables -A INPUT -i eth1 -s 192.168.16.1 -j ACCEPT
iptables -A INPUT -i lo -j ACCEPT
iptables -A INPUT -m state --state RELATED,ESTABLISHED -j ACCEPT
Un giorno lo configurero' in maniera molto piu' restrittiva: log di connessioni uscenti, swatch, maggior controllo sull'output, port knocking, ecc., per adesso e' il minimo indispensabile.

Anche la directory /proc contiene direttive utili ai fini della sicurezza.

Per la navigazione internet installare noscript, adblock plus, WOT (web of trust).

Aggiungere la chiave general.useragent.override per eliminare o modificare l'identificativo del browser, la chiave e' di tipo stringa; anche in privoxy esiste una direttiva simile che fa lo stesso lavoro. E' comunque necessario disabilitare js con noscript, perche' tramite js e' possibile risalire all'os in uso.

Aggiungere la chiave network.http.sendRefererHeader = 0 per non mandare mai il referrer (default = 2) e la chiave network.http.sendSecureXSiteReferrer (decide se mandare il referrer fra due siti sicuri) il default e' true e ovviamente va spostato su false. P.S. Alcuni siti potrebbero non funzionare bene se si disabilita il referrer.

-browser.safebrowsing.enabled, abilita o disabilita il safe browsing, abilitato di default
-network.proxy.socks_remote_dns = true: quando si passa attraverso un socks proxy (tor) le query DNS vengono inoltrate nel canale e non al DNS di /etc/resolv.conf. Questo e' comodo per bypassare alcune restrizioni che gli ISP italiani applicano a certi siti.

Altro per firefox (per approfondimenti si vedano discussioni ufficiali in altre sezioni del forum):
-abilitare il Do not track: edit - preferences - privacy - tell sites I do not want to be tracked
-abilitare private browsing: edit - preferences - privacy - Iceweasel will never remember history
-Location bar: edit - preferences - privacy - when using the location bar, suggest nothing
-edit - preferences - security: Warn me when sites try to install add-ons
-edit - preferences - security: block reported attack sites
-edit - preferences - security: block reported web forgeries
-disabilitare memorizzazione password o master password: edit - preferences - security: deselezionare Remember passwords for sites / Use a master password
-blocco popup: edit - preferences - content - block popup windows
-limitazione js: edit - preferences - content - js - allow scripts to: deselezionare Move or resize popup windows, Raise or lower windows, Disable or replace context menus

vampirodolce1
26-05-2012, 17:57
Per bloccare lo schermo se ci si allontana dal pc, si puo' usare vlock. Esso funziona solo in console e l'uso e' molto semplice: quando si va via si digita:vlock -aE' importante usare l'opzione -a perche', come dice la pagina man:
-a, --all Lock all console sessions and disable VC switching.Se si e' in modalita' grafica (console n. 7) si passa prima ad una console testuale, ad esempio con CTRL-ALT-F1, e da li' si digita il solito vlock -a.

Per rientrare si preme INVIO e si digita la propria password; se si sbaglia viene richiesta la password di root e se si sbaglia ancora il ciclo ricomincia.

Programma comodissimo e di difficolta' zero.

eaman
26-05-2012, 19:23
[CUT]
una domanda, con la home criptata e in un file che si monta, si perdono prestazioni rispetto alla soluzione tradizionale?
Se si, si nota la differenza?
Tieni conto che con un processore moderno anche l'uso di un filesystem compresso, ad es. il nuovo btrfs che e' 'trasparente', non comporta perdite di prestazioni.

Anzi in molti casi le prestazioni migliorano almeno per quanto riguarda il read through, come e' capitato con una delle ultime generazioni di SSD che sostanzialmente vanno piu' veloci perche' comprimono i dati.

Tipicamente la root in btrfs consente un risparmio di un buon terzo dello spazio. /boot va' messo su un filesystem tradizionale.

*andre*
27-05-2012, 11:13
[CUT]

[CUT]

[CUT]

Grazie per le risposte.
Quest'estate faró dei test sul mio portatile, per trovare la migliore configurazione :D

vampirodolce1
03-06-2012, 21:50
Piccola nota sulla barra delle applicazioni in basso di LXDE.
Avevo notato che aprendo tante finestre, le ultime finivano per andare 'a destra' sotto la system tray e quindi non erano visibili finche' non si chiudeva qualche applicazione.
Per risolvere il problema basta fare click col tasto destro sulla taskbar e selezionare 'remove spacer', ovvero rimuovere tutti gli spazi presenti; alternativamente, dallo stesso menu' si seleziona Panel settings, poi Panel applets e da li' si tolgono uno a uno gli spaziatori che separano le varie applet.

vampirodolce1
27-06-2012, 22:03
A distanza di qualche settimana riporto su questa discussione per proporre un aggiornamento che spero interessi a molti.
Diciamo che avete la vostra distribuzione ben fatta, configurata a puntino (la mia non lo e' ancora, ma e' accettabile) e volete portarla sempre con voi.

Tralasciando il discorso CD/DVD, che nel 2012 fondamentalmente e' roba vecchia (ci vuole ancora un programma apposito per masterizzarli, l'accesso e' lento e in sola lettura, sono molto delicati e dopo tot mesi possono diventare illeggibili, sono ingombranti, ecc.) ho preferito utilizzare una normalissima chiave USB.

Non ho mai provato chiavi USB 3.0, da quanto si dice in altre sezioni del forum sembra che le prestazioni migliorino ma non di molto rispetto a quelle classiche, proprio per via del protocollo USB, quindi nel mio caso la scelta e' ricaduta su una tradizionale KINGSTON 16GB (e' quella di colore blu).

In rete esistono diverse guide sull'argomento, che spesso partono da una .iso, generata con mkisofs o col piu' recente genisoimage, a cui va poi applicato il comando isohybrid (pacchetto syslinux) se si vuole che la .iso parta anche da chiave usb e non solo da cd/dvd.
In effetti il formato .iso ha delle limitazioni ad esempio sulla lunghezza del nome dei files, nel mio caso non era possibile generare una .iso nemmeno con le estesioni joliet.
Ci sono poi i metodi di knoppix (cloop), ubuntu/backtrack (squashfs) e i metodi automatici quali unetbootin (l'ho usato tante volte per backtrack), che permettono di scrivere su chiave usb un'immagine iso e renderla avviabile, oppure remastersys. Se qualcuno ha da proporre la sua esperienza con uno di questi metodi e' il ben accetto, dato che tranne unetbootin per gli altri non ho ancora provato.

Nel mio caso ho utilizzato un approccio totalmente differente, ovvero clonare l'installazione da disco fisso a chiave usb. Ecco come si fa.

Creiamo il filesystem su chiave:
mkfs.ext2 /dev/sdc1 #non va usato un filesystem journaled, quindi niente ext3 o ext4Montiamo chiave e hard disk e effettuiamo la copia da una parte all'altra. Io ho fatto tutto da backtrack, probabilmente era sufficiente entrare nel linux gia' installato in modalita' single user (maintenance), ma ho preferito agire da un sistema live:
mount /dev/sdc1 /mnt/usb
mount /dev/sda1 /mnt/sda1
cp -ax /mnt/sda1/* /mnt/usb
umount /dev/sda1
umount /dev/sdc1
Dopo un po' meno di mezz'ora la copia e' terminata. Puo' sembrare tanto per 2,7GB, ma il tempo sale perche' ci sono tanti piccoli files da copiare uno per uno.

A questo punto dobbiamo installare grub sulla chiave usb.
Si puo' seguire qualsiasi guida per il ripristino a seguito di installazione windows, ad esempio questa, adattandola opportunamente:
http://wiki.ubuntu-it.org/AmministrazioneSistema/Grub/Ripristino/
mount /dev/sdc1 /mnt
mount --bind /dev /mnt/dev
mount --bind /proc /mnt/proc
mount --bind /sys /mnt/sys
chroot /mnt
grub-install /dev/sdc
update-grub2
exit
umount /mnt/dev
umount /mnt/proc
umount /mnt/sys
umount /mntPrima di avviare, controlliamo il files di configurazione di grub2 (/boot/grub/grub.cfg), deve contenere i riferimenti alla chiave usb in termini di UUID. Gli UUID dei dischi sono visualizzabili col comando blkid.

Nel caso grub2 non si voglia installare, puo' capitare come e' capitato a me che fra l'mbr e la prima partizione ci siano troppi pochi settori (la prima partizione iniziava al settore 32 e 'core.img won't fit in'); in questo caso col comando fdisk spostiamo l'inizio della partizione in avanti, ad esempio al settore 63, come da guida all'intervento 4:
http://ubuntuforums.org/showthread.php?t=1528529

Altra cosa da fare prima di riavvare e' adattare il file /etc/fstab, sempre in termini di UUID, in modo che la directory radice sia montata sulla chiave usb e non sul disco fisso!

Fatto questo possiamo riavviare il pc e settiamo il boot da chiave usb nel BIOS. Non e' stato necessario settare la partizione come avviabile.

Il kernel generico che avevo scelto in fase di installazione dovrebbe permettere un minimo di elasticita' nel riconoscimento dell'hardware su piattaforme differenti, faro' prove ulteriori nei prossimi giorni appena mi capitano dei computer da usare come cavia.

Una volta riavviato, a prezzo di una certa lentezza rispetto all'hard disk avrete il vostro sistema clonato perfettamente su una chiavetta da portare in giro (devo dire che e' impressionante la silenziosita' rispetto agli hard disk). E' inteso che l'accesso e' in lettura e scrittura, quindi a differenza delle distribuzioni live su cd o dvd potete installare, disinstallare, modificare files di configurazione, salvare documenti e cosi' via, insomma fare tutto proprio come se stesse lavorando sul vostro computer di casa, anche perche' avete a disposizione tutti i vostri programmi.

vampirodolce1
09-07-2012, 09:00
Dopo qualche test con la chiave usb, confermo che e' un po' piu' lenta del disco fisso, ma non di tantissimo, specialmente su computer recenti. La reattivita' e' inferiore alle distribuzione live, perche' le live usano la RAM come se fosse un disco fisso (ramdisk), mentre la mia usa la chiave usb come disco fisso. Ne consegue anche che:

-se l'hard disk non e' montato, le distribuzioni live si possono spegnere brutalmente e al prossimo riavvio e' tutto come prima, poiche' l'accesso al cd/dvd/chiave usb e' in sola lettura; la mia non va spenta brutalmente perche' cio' equivale a staccare la spina a una macchina senza effettuare la procedura di shutdown; l'accesso alla chiave nel mio caso e' in modalita' RW.

-le distribuzioni live avviate da cd generalmente non salvano i dati e le impostazioni o salvano tutto limitatamente: knoppix ad esempio permette di esportare alcune impostazioni nell'hard disk del computer, da richiamare al successivo riavvio; le distribuzioni live avviate da usb permettono il salvataggio dei dati su chiave se installate in modalita' persistente, la mia salva impostazioni e dati sulla chiave.

Ribadisco inoltre che le distribuzioni live sono 'standard', nel senso che hanno su i software con cui sono state preparate, mentre la mia e' personalizzata, ho la mia /home, e' snella (non c'e' bisogno di file di swap, il che riduce i cicli in lettura/scrittura) e ha tutti i software che avevo su computer, inoltre posso installare o disinstallare qualsiasi pacchetto.

Il kernel generico permette il funzionamento su hardware differente, anche se ad esempio nel mio portatile le schede di rete erano eth0 e eth1, su altro pc non ho eth0 e eth1 ma eth2, da configurare come meglio credo e corrispondente alla nuova scheda. Fra l'altro nelle live il file /etc/network/interfaces viene creato al volo, nel mio caso e' gia' scritto e lo stesso accade a /etc/fstab. Quest'ultima osservazione sull'fstab statico implica anche che non bisogna montare niente all'avvio tranne / (meglio se con le opzioni noatime,nodiratime) e montare eventuali partizioni in base all'output del comando 'fdisk -l'. Questo non e' un problema perche' tanto ho visto che su computer differenti le partizioni dei dischi vengono comunque riconosciute, e' solo un consiglio per evitare di montare automaticamente, che so, /dev/sda5 se sul computer host non ci sono partizioni logiche.

La risoluzione del monitor si aggiusta automaticamente all'avvio del server grafico.

Per il resto tutto funziona tutto al 100%, mi piacerebbe provare come cambia la reattivita' su chiave USB 3.0 anche se sono convinto che il protocollo USB sia un collo di bottiglia anyway.

tcccrl
08-03-2013, 23:51
Ciao a tutti!

Sto usando DEBIAN 7.0 e sviluppando con PHP
Devo caricare un file nella cartella delle estensioni PHP.

Ora il problema è che
Non trovo la cartella estensioni php su linux debian versione 7.0

Sapete dove si trova tale cartella ?


Grazie a tutti per l'aiuto
Carlo
:muro:

tcccrl
08-03-2013, 23:53
Ciao a tutti!

Sto usando DEBIAN 7.0 e sviluppando con PHP
Devo caricare un file nella cartella delle estensioni PHP.

Ora il problema è che
Non trovo la cartella estensioni php su linux debian versione 7.0

Sapete dove si trova tale cartella ?


Grazie a tutti per l'aiuto
Carlo

Trish
12-03-2014, 08:42
Buon giorno, ho un problema abbastanza grande, ho un asus ux32vd avevo installato windows 8.1 e lasciati liberi un 70gb... Ho installato Debian nello spazio libero... Installazione tutto ok... Mq quando ho riavviato ho avuto problemi.
GRUB per selezionare debian o win non parte proprio... Invece parte win 8 direttamente... Le prime 2 volte si é bloccato, ora win8 parte ma ci mette molto a caricare e cosa assurda non funziona più il mouse integrato nel portatile, se ne metto uno esterno tutto ok.
Ora volevo sapere se qualcuno di voi gentilmente sa indicarmi come far funzionare windows a dovere e far entrare in azione debian?
Ho sbagliato qualcosa nell'installazione?
Grazie :)

iGio
23-07-2014, 20:36
Qualcuno sa come installare l'ultima release dei driver Beta Catalyst ? uso Debian 7.6 Purtroppo con i driver Vesa l'esperienza d'uso e in "ripiego"

Grazie !

toni00t
13-02-2015, 12:43
ciao ho un dubbio a riguardo di questo : per far partire in automatico uno script all avvio si usa il comando update-rc.d : qual'è la connessione con inittab?
ho appena modificato inittab per far partire uno script all avvio e rilanciarlo nel caso muoia : a cosa mi serve usare update-rc.d ( che crea collegamenti simbolici nelle directory /etc/rc*.d se poi possono fare tutto da inittab?

demikiller
02-10-2016, 19:13
Ciao, devo aggiungere un piccolo script all'avvio di linux come se in Windows aggiungesse un piccolo comando in autoexec.bat

Quale sarebbe il file da modificare per avviare il processo di linux? init.d?