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View Full Version : I farmaci del futuro? Si somministrano da remoto


Redazione di Hardware Upg
18-02-2012, 09:01
Link alla notizia: http://www.businessmagazine.it/news/i-farmaci-del-futuro-si-somministrano-da-remoto_40810.html

Una azienda USA ha annunciato i risultati di una sperimentazione per la somminstrazione di farmaci utilizzando dispositivi wireless. E' la strada che porta alla telemedicina

Click sul link per visualizzare la notizia.

gigablaster83
18-02-2012, 09:19
Questa è una grande invenzione!!! :eek: Se si pensa a tutte quelle persone che soffrono di malattie per le quali è richiesta una iniezione giornaliera, questa potrebbe essere la loro salvezza (perlomeno dalle iniezioni). Con la speranza, direi ovvia, che questo sistema possa essere funzionale anche per tutte quelle persone che soffrono di diabete mellito di tipo 1...

Perseverance
18-02-2012, 11:16
La notizia ha una certa affinità con gli innesti delle cliniche Limb e Tai Yong Medical :rolleyes:

leddlazarus
18-02-2012, 11:43
bhe cose del genere stand-alone ci sono già da anni. in terapia del dolore ci sono pompe che somministrano farmaci in modo autonomo.

comandate da remoto no!

Gabro_82
18-02-2012, 11:56
E me fa paura sta cosa...

Sarà ottima per chi ha bisogno di certi farmaci anche in situazioni allarmanti e in non possibilità di somministrazione nel metodo tradizionale....

Ma, pensate se per caso questi dispositivi non fossero ben protetti, sappiamo
bene il wifi in ambito di sicurezza ne ha passate di sfide e molte volte è
stato possibile bucare questi protocolli, e un terzo personaggio prendesse il
controllo di questi chip a distanza e volesse fare male a qualcuno rilasciando
tutte le dosi del farmaco in una volta sola.. Non oso immaginare questi scenari.

Un altro problema, che nell'articolo non è specificato per bene è il rilascio
anche di platino e titanio nel corpo umano che cosa comporta in termini di
intossicazione.

Paranoie??? anche no. :)

matsnake86
18-02-2012, 12:24
no grazie. Preferisco una bella puntura o il pillolozzo da 60mg:D

dav1deser
18-02-2012, 12:30
E me fa paura sta cosa...

Sarà ottima per chi ha bisogno di certi farmaci anche in situazioni allarmanti e in non possibilità di somministrazione nel metodo tradizionale....

Ma, pensate se per caso questi dispositivi non fossero ben protetti, sappiamo
bene il wifi in ambito di sicurezza ne ha passate di sfide e molte volte è
stato possibile bucare questi protocolli, e un terzo personaggio prendesse il
controllo di questi chip a distanza e volesse fare male a qualcuno rilasciando
tutte le dosi del farmaco in una volta sola.. Non oso immaginare questi scenari.

Un altro problema, che nell'articolo non è specificato per bene è il rilascio
anche di platino e titanio nel corpo umano che cosa comporta in termini di
intossicazione.

Paranoie??? anche no.

Per il primo punto è sufficiente fare si che il sistema non possa rilasciare dosi più frequentemente di un certo limite, così da evitare rischi di sovradosaggio.

Per il secondo punto, certo non me ne intendo di biologia, ma non credo abbiano scelto dei metalli simili a caso (visto che non sono proprio economici): il titanio è usatissimo per protesi, chiodi, placche e robe simili che sono impiantate direttamente nel corpo umano (ad esempio per sistemare fratture scomposte) quindi dubito molto sia pericoloso. Il platino invece è un metallo nobile, e quindi almeno a livello chimico è del tutto inerte, un po' come l'oro che è persino usato come ingrediente in pietanze particolari...

Cappej
18-02-2012, 12:45
E me fa paura sta cosa...

Sarà ottima per chi ha bisogno di certi farmaci anche in situazioni allarmanti e in non possibilità di somministrazione nel metodo tradizionale....

Ma, pensate se per caso questi dispositivi non fossero ben protetti, sappiamo
bene il wifi in ambito di sicurezza ne ha passate di sfide e molte volte è
stato possibile bucare questi protocolli, e un terzo personaggio prendesse il
controllo di questi chip a distanza e volesse fare male a qualcuno rilasciando
tutte le dosi del farmaco in una volta sola.. Non oso immaginare questi scenari.

Un altro problema, che nell'articolo non è specificato per bene è il rilascio
anche di platino e titanio nel corpo umano che cosa comporta in termini di
intossicazione.

Paranoie??? anche no. :)

mitico! ti crakko il chip del rilascio controllato via wifi... eh vai in overdose!!
oppure... accendi il micro-onde ehh...!!!!
non lo so... il futuro ce lo dirà!

gxxx
18-02-2012, 13:01
E me fa paura sta cosa...

Sarà ottima per chi ha bisogno di certi farmaci anche in situazioni allarmanti e in non possibilità di somministrazione nel metodo tradizionale....

Ma, pensate se per caso questi dispositivi non fossero ben protetti, sappiamo
bene il wifi in ambito di sicurezza ne ha passate di sfide e molte volte è
stato possibile bucare questi protocolli, e un terzo personaggio prendesse il
controllo di questi chip a distanza e volesse fare male a qualcuno rilasciando
tutte le dosi del farmaco in una volta sola.. Non oso immaginare questi scenari.

Un altro problema, che nell'articolo non è specificato per bene è il rilascio
anche di platino e titanio nel corpo umano che cosa comporta in termini di
intossicazione.

Paranoie??? anche no. :)

Un passo aventi verso il controllo del pensiero :D
A parte gli scherzi, quoto in pieno, preferirei che certe cose restassero "tradizionali", a meno che non ci siano casi (estremamente) eccezionali.

eeetc
18-02-2012, 13:03
Le pompe esterne da microinfusione continua gestite da una logica locale è da quel dì che esistono, che senso ha complicare il tutto con la telegestione e quegli accrocchi di fusione del metallo per rilasciare il farmaco?
Il primo problema che mi viene in mente è l'hacking dell'apparecchiatura via wireless, sarebbe l'evoluzione del concetto di omicidio casuale..

paranoic
18-02-2012, 13:04
Prendiamo la cosa positivamente, nel senso che se le compagnie medicali dovessero ritenere interessante questo tipo di somministrazione potrebbero svolgere una sorta di effetto domino, che potrebbe anche spingere i produttori di apparecchiature wifi ad utilizzare sistemi di criptagio molto più difficili da superare al fine di rendere anche più sicura la tecnologia di somministrazione del farmaco. Ovviamente (od almeno spero) questo avanzamento tecnologico sarebbe un beneficio anche per il settore informatico consumerm non credo che le compagnie farmaceutiche rischierebbero cause collettive a raffica per lanciare una tecnologia non testata e non sicura, specialmente quando il suo funzionamento è direttamente collegato a quello di altre tecnologie non dipendenti direttamente da loro. Insomma se si ragiona seguendo il principio fisico del sasso nel lago, un nuovo passo di tecnologia in qualsiasi settore costringe le tecnologia slave già diffuse a implementarsi ed a migliorarsi a beneficio del genere umano.

luposelva
18-02-2012, 13:35
Un eventuale pericolo in questi casi può arrivare solo dal controllo in remoto.

netcrusher
18-02-2012, 14:28
ma vaff...........

GmG
18-02-2012, 16:15
Insulin Pumps Vulnerable to Hacking (http://www.foxnews.com/scitech/2011/08/04/insulin-pumps-vulnerable-to-hacking/)

:O



A security researcher who is diabetic has identified flaws that could allow an attacker to remotely control insulin pumps and alter the readouts of blood-sugar monitors. As a result, diabetics could get too much or too little insulin, a hormone they need for proper metabolism.

....

Although there's no evidence that anyone has used Radcliffe's techniques, his findings raise fears about the safety of medical devices as they're brought into the Internet age. Serious attacks have already been demonstrated against pacemakers and defibrillators.

elevul
18-02-2012, 19:28
Nuovi metodi per ammazzare gli esseri umani da remoto... :sbonk:

Perseverance
18-02-2012, 19:35
Un deathnote digitale!

luposelva
18-02-2012, 19:45
Insulin Pumps Vulnerable to Hacking (http://www.foxnews.com/scitech/2011/08/04/insulin-pumps-vulnerable-to-hacking/)

:O


Very danger! In questo caso una dose massiccia di insulina può essere letale. :rolleyes:

moriarty
19-02-2012, 00:02
da ingegnere biomedico posso dire che tale tecnologia esiste da anni ma è altrettanto vero che non vi sono ancora disposizioni legislative(soprattutto in itlia) che sono al passo con i tempi tali da permetterne l'uso in ambito clinico

Itacla
19-02-2012, 00:15
Un attimo, non ho capito una cosa.

Questo microchip ha 20 cariche, e poi? Devo fare un altra operazione per sostituirlo/ricaricarlo?
Come viene impiantato questo chip?

webcip
19-02-2012, 08:27
Io da remoto... neanche una zigulì!!! :ciapet:

Frumens76
19-02-2012, 11:43
Ah così siamo completamente nelle mani delle case farmaceutiche che sicuramente avranno accesso completo ai vari sistemi... Sempre più SCHIAVI!!!

_BlackTornado_
19-02-2012, 20:06
Ma... A che serve?

Insomma, se io ho una terapia "standard" prescritta dal medico, esistono già pompe "temporizzate" che me la somministrano automaticamente valutando i parametri che corrispondono al "bisogno" (ad esempio, per l'insulina, credo ci sia appunto un misuratore di glicemia, altrimenti se il paziente non mangia lo ammazzi).

Se si tratta di farmaci che vanno somministrati dal medico, ci vuole appunto il medico, non il medico a distanza.

Se lo scopo è solo evitare le iniezioni e un eventuale sotto-sovradosaggio non è preoccupante (e quindi non è necessario lo stretto controllo del medico), allora ha senso doverlo telecomandare? Non è meglio semplicemente qualcosa di programmato per emettere la dose prescritta quando prescritto?

L'unica vera applicazione mi viene in mente per patologie che causano crisi improvvise: se ho una crisi, "telecomando" l'apparecchietto e mi inietta il farmaco che mi salva.
In questo caso il beneficio è che il farmaco è per forza sempre con te (e non te lo sei dimenticato quando hai cambiato cappotto), ma a quel punto, chi mi impedisce di dimenticarmi il "telecomando"?

p4ever
20-02-2012, 10:17
...di questo passo un giorno quando sarò morto la mia anima viaggerà in cloud e il mio corpo verrà zippato da qualche parte anzichè cremato....:rolleyes:

piererentolo
20-02-2012, 12:49
...di questo passo un giorno quando sarò morto la mia anima viaggerà in cloud e il mio corpo verrà zippato da qualche parte anzichè cremato....:rolleyes:

La cremazione è già uno zip :D purtroppo attualmente è lossy! Comunque non escludo che in futuro grazie all'ingegneria genetica possa diventare loseless.
Per quanto riguarda l'anima... le nostre sono già in cloud (commenti nei forum, facebook, twittate etc etc)

luposelva
20-02-2012, 13:33
...di questo passo un giorno quando sarò morto la mia anima viaggerà in cloud e il mio corpo verrà zippato da qualche parte anzichè cremato....:rolleyes:

La cremazione è già uno zip :D purtroppo attualmente è lossy! Comunque non escludo che in futuro grazie all'ingegneria genetica possa diventare loseless.
Per quanto riguarda l'anima... le nostre sono già in cloud (commenti nei forum, facebook, twittate etc etc)


*

lucusta
20-02-2012, 13:56
bhe', a chi, in futuro, non vorra' innestarsi un chip RFID di riconoscimento, alla fine si vedra' costretto a farlo per la somministrazione di farmaci, e sara' comunque identificabile tramite questo... e ne avremmo bisogno tutti, in proatica, visto che la vita si allunga e che OSM abbassa sempre di piu' i limiti per le matattie croniche.

e un farmaci adatti ad un uso del genere sono pochi, perche' la stabilita' dei farmaci e' decisamente bassa, per ora.

SuperN1ubbo
20-02-2012, 19:30
Uhm...mi ricorda vagamente il film "Il mondo dei replicanti" ("Surrogates"). :hic:

Baboo85
21-02-2012, 08:55
un microchip impiantabile nell'organismo umano per la somministrazione di farmaci controllabile via wireless da remoto.
Questa è una grande invenzione!!! :eek: Se si pensa a tutte quelle persone che soffrono di malattie per le quali è richiesta una iniezione giornaliera, questa potrebbe essere la loro salvezza (perlomeno dalle iniezioni). Con la speranza, direi ovvia, che questo sistema possa essere funzionale anche per tutte quelle persone che soffrono di diabete mellito di tipo 1...

Certo, ma come ogni cosa, ha il suo rovescio. Una connessione wireless, di qualsiasi tipo, e' intercettabile da chiunque e non sarebbe bello farsi sparare nelle vene un'overdose di un farmaco...

A questo punto preferisco che me lo iniettino a distanza cosi':

http://digilander.libero.it/baboo85/sniper_2.jpg


Piuttosto potrebbero farne uno che lo faccia quando serve, magari con dei sensori che rilevano variazioni nelle sostanze del sangue e si attiva quando ce n'e' bisogno. Una specie di ghiandola artificiale.