View Full Version : Project: Rationality
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RATIONALITY - The Exercise of Reason
Come facilmente intuibile dal titolo questo progetto è uno studio razionale che cerca di racchiudere tutta la mia modesta esperienza in fatto di integrazione di componenti e la grande passione per l'hardware.
Trovare il connubio vincente tra prestazioni estreme e versatilità risulta spesso difficile, non resta altro che cercare compromessi...a meno che non si usi la razionalità.
Il lungo percorso sarà organizzato in sezioni, seguendo (tranne qualche breve parentesi descrittiva su componenti o novità, soprattutto nelle prime pagine) passo per passo un filo logico ben delineato e meditato nel tempo. La lettura del progetto in questo modo potrà essere più immediata e comprensibile: il lettore potrà scavare in ogni particolare o semplicemente godersi le foto in sequenza, senza mai perdere la visione d'insieme. Cercherò con la redazione di questo worklog di non tralasciare niente riguardo alle lavorazioni e mostrare che ogni scelta (strutturale e stilistica) intrapresa o pensata comporta conseguenze, sempre!!! Confesso che questo modo di lavorare e di inquadrare i problemi, anche se richiede molto più tempo organizzativo, permette di capire subito se la strada che si sta perseguendo è quella effettivamente migliore o si stanno prendendo deviazioni pericolose e fuori tema, a tutto vantaggio di risparmio di tempo, fatica e soldi sulle materie prime.
Spero che, giungendo al termine, il worklog via via redatto prenda le sembianze di un vero e proprio schema di un ragionamento logico deduttivo.
Prima di partire è sicuramente d'obbligo mostrare le intenzioni del progetto
OBIETTIVI:
Il sistema che ho intenzione di realizzare dovrà essere molto performante e di notevole impatto estetico, quasi fosse un complemento d'arredo, devoto all'eleganza ma senza nulla togliere alla versatilità.
Riveste quindi particolare interesse la disposizione spaziale dei vari componenti di fascia alta all'interno del case e la flessibilità verso future configurazioni.
La possibilità di integrare qualsiasi configurazione, anche le più estreme, nella stessa struttura è la vera chiave del progetto: questo permette di risparmiare in futuro e rendere il pc sempre al passo coi tempi col minimo sforzo (economico e/o manuale) quando si tratterà di fare qualche upgrade.
Come ultimo obiettivo (sicuramente molto ambizioso) mi prefiggo di stupire i lettori che seguiranno il projectlog e di esportare un po' di sano modding all'italiana anche all'estero, postando sui forum più famosi.
PREMESSE INIZIALI:
Ecco un elenco degli accorgimenti che vorrei inserire nel progetto, cercherò di soddisfarli tutti!!!
- possibilità di montare qualsiasi componente di fascia desktop presente sul mercato, in particolare schede madri di tutti i formati mITX,mATX,ATX,XL-ATX,HTPX e schede video di qualsiasi dimensione
- creare una struttura completamente smontabile e rimontabile, con l'ausilio di pochi cacciaviti e brugole
- prevedere un sistema comodo per la revisione dell'impianto a liquido (spillamento, modifiche rapide al loop...)
- poter monitorare l'alimentatore e i parametri del liquido, specialmente nei bench
- divisione dello scompartimento hardware da quello liquido
- adozione di uno stile unico e originale, mai visto prima
MATERIALI E STILE:
Indipendentemente dalla forma finale del progetto sono sempre stato convinto sullo stile da perseguire: negli anni ho imparato ad amare sistemi semplici e sobri, linee pulite ed eleganti.
In questo progetto tuttavia ho voluto unire la sobrietà e minimalismo della struttura portante alla ricchezza di particolari e dettagli nei supporti che alloggeranno i vari componenti; ho cercato di giocare con i diversi materiali e finiture superficiali creando qualcosa di mai visto prima, con ispirazione all'elettronica contemporanea e di un futuro mi auguro non troppo lontano. Sottolineare la varietà di forme e spessori sarà il compito dell'illuminazione, che oltre ad appagare la vista illuminando i componenti avrà anche la funzione di segnalare la temperatura degli stessi.
Verrà impiegato per parti strutturali acciaio da 1mm, alluminio da 1mm e plexiglass da 5mm: la scelta degli spessori non è casuale ma soddisfa le esigenze di resistenza a trazione, flessione e minimizzazione delle vibrazioni generate dai componenti stessi. Per le parti decorative verrà utilizzato acciaio da 1mm e 0.5mm, alluminio da 0.5 e vinile simil anodizzato.
Il progetto dal punto di vista estetico risulta essere la fusione di due anime:
una metallica di color nero opaco/anodizzato e una parte luminosa realizzata con plexiglass riflettente che avrà come trama lo schema di circuiti stampati. Questo connubio avrà sia funzione strutturale che estetica!!!
Il colore dei circuiti stampati varierà in base alla temperatura che raggiungono i componenti del sistema: blu per temperatura inferiore ad un valore di soglia che deciderò a impianto a liquido installato, rosso per temperature superiori. In questo modo è immediata la constatazione di anomalie o problemi nel sistema.
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Anche le foto e illustrazioni proposte avranno come linea di continuità il nero anodizzato
CONCEPT ART:
Ecco qualche anteprima veloce, giusto una bozza concettuale che mostra approssimativamente la disposizione dei componenti
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http://imageshack.us/a/img441/3298/79321307.jpg
http://imageshack.us/a/img607/3889/49718600.jpg
http://imageshack.us/a/img9/8167/37322823.jpg
http://imageshack.us/a/img24/6725/94118127.jpg
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HARDWARE:
- ??
- ??
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- 2 Nvidia GTX 780
- 1 Asus Xonar Xense
- 2 Corsair AX8?0
- 2 SSD ???
- ??
COOLING:
- 1 Koolance CPU-360 rev 1.2
- 2 Koolance VID-NX GTX780
- 2 Koolance PMP-400
- 2 Koolance Heat Sink per PMP-400
- 1 Koolance RP-401X2
- 1 Koolance CNT-RP401X2
- 3 Koolance Tubing Splitter 5-Way SPL-XFR3
- 1 Koolance connettore 4-Way
- 1 Koolance Silver Fittings
- 1 Aquacomputer Aquaero 5 PRO
- 1 Aquacomputer MPS Delta 100
- 1 Aquacomputer High Flow meter
- 3 Aquacomputer Poweradjust 2 Ultra
- 1 Aquacomputer RGB led Aquaero 5
- 2 Aquacomputer 480 AMS Radiator
- 8 Noiseblocker fan
- 2 Scythe Slip Stream slim 1200RPM
- 4 Scythe SCH-1000 Himuro
- 3 metri Tubo Primochill nero 13/10
SPONSORS:
in cerca
La scelta del case è ricaduta su un Lian Li, precisamente ho scelto un PC-B71 come base di partenza: le sue particolari dimensioni, non troppo abbondanti ma nemmeno troppo piccole, mi hanno ispirato per questo progetto che risultava perfetto al millimetro.
http://img192.imageshack.us/img192/2685/pcb7114.jpg
Sicuramente risulta molto più facile integrare tutto in un case tipo LittleDevil o Caselabs ma dove rimane la sfida e il piacere di scervellarsi per gli spazi che mancano?
Dopo parecchie riflessioni e bozze scartate sono riuscito a integrare tutto all'interno del case di volume 56x56.7x21.5 cm^3
SMONTAGGIO CASE:
Prima di impugnare il dremel e tagliare in modo avventato, facciamo mente locale su ciò che abbiamo davanti.
Come già accennato non è un case esageratamente grande: da un lato può risultare un aspetto positivo dato il minor ingombro esterno rispetto a soluzioni del calibro di MM, LD, XSPC o Caselabs; d'altro canto la predisposizione interna per ospitare sistemi di fascia altissima più relativo sistema di dissipazione è ridotta.
Occorre perciò analizzarlo a fondo per sfruttare tutto il suo potenziale; non esiste approccio migliore se non cannibalizzarlo fino alla struttura portante, prendendo man mano in esame ogni suo pezzo.
Armiamoci allora degli strumenti necessari
http://img28.imageshack.us/img28/8017/68707211.jpg
Queste cassettine, fornite in dotazione dei case Lian Li, ormai mi accompagnano da parecchie integrazioni su Lian Li
http://img90.imageshack.us/img90/7005/69980226.jpg
Lo smantellamento del B71, come di qualsiasi altro Lian Li, è sistematico e banale, partiamo svitando il tettuccio dal pannello di interfaccia superiore
http://img855.imageshack.us/img855/5663/57703173.jpg
che in questo modo rimane sospeso
http://img715.imageshack.us/img715/7/29439713.jpg
I coprislot sono in perfetto stato, splendenti e di ottima fattura...sono sicuramente da conservare
http://img51.imageshack.us/img51/1594/39620004.jpg
Anche il sistema di ritenzione dei pannelli laterali è senz'altro da mantenere: oltre ad ancorare i pannelli alla struttura in modo agevole semplicemente avvitando una vite, ha come pregio il fatto che non occorrono viti supplementari antiestetiche sulla paratia stessa, che rimane pertanto liscia e lineare come uno specchio.
http://img708.imageshack.us/img708/3822/4viq.jpg
Lo scoperchiamento del tettuccio è probabilmente la parte meno semplice, bisogna agire con calma e senza deformarlo
http://img577.imageshack.us/img577/7259/qzki.jpg
Una volta scardinata la prima guida è possibile rimuovere agevolmente il tettuccio dalla struttura
(attenzione sempre alle ditate sull'alluminio spazzolato nero: per esperienza munitevi sempre di guanti di gomma o seta per fare questi lavori sui Lian Li)
http://img809.imageshack.us/img809/1557/2eim.jpg
Ecco come si presenta il case smembrato del tettuccio
http://img443.imageshack.us/img443/1488/212em.jpg
Rimuovendo anche il sistema PCI Tool-Less Card Holder e i piedini di supporto, rimane solamente la struttura portante.
http://img163.imageshack.us/img163/2332/214eb.jpg
Questo pannello probabilmente verrà sostituito con il modello appena uscito, compatibile con le USB3...ma ne parleremo in coincidenza dello sleeve work
http://img841.imageshack.us/img841/7597/215ij.jpg
I piedini hanno la base in plastica e sono rivestiti da un sottilissimo film metallico zigrinato
http://img837.imageshack.us/img837/6673/216hs.jpg
Per ultimo leviamo anche l'interruttore, ricordando che verrà anch'esso sleevato e verniciato di nero opaco.
http://img835.imageshack.us/img835/562/217sx.jpg
ovviamente continua...
Mountain Mods HPTX-SR2 Motherboard Tray Assembly Anodized Black
Il supporto originale della Lian Li per la scheda madre è sostituito dalla seguente mobotray, realizzata interamente in alluminio anodizzato nero di spessore 1,65mm e in grado di ospitare schede madri lunghe anche 10 slots.
Il kit comprende tutto l'occorrente per l'installazione:
1 x pannello esterno
1 x mobo tray htpx
1 x supporto da 10 PCI slot
10 x coprislot
1 x flangia di ritenzione
viti M3 e M4 in acciaio
http://img849.imageshack.us/img849/4781/219pn.jpg
Le rifiniture e la qualità dell'anodizzazione sono impeccabili, visto dal vivo è veramente maestoso e spettacolare!!
piccolo appunto: le superfici sono molto delicate e basta veramente poco per graffiarle permanentemente, ma è il prezzo da pagare se si punta sull'estetica
http://img846.imageshack.us/img846/5773/220gop.jpg
http://img651.imageshack.us/img651/6804/221oxr.jpg
Impugnamo adesso il trapano e rimuoviamo tutti i rivetti,
http://img546.imageshack.us/img546/1295/225v.jpg
in questo modo riusciamo a togliere dalla struttura principale tutti i cestelli e altre parti superflue
http://img84.imageshack.us/img84/5523/226tmw.jpg
Una volta tolti tutti i rivetti e misurato accuratamente gli spazi, impostiamo il taglio da eseguire con il flessibile in modo che la traiettoria non incontri ostacoli come fori o la circonferenza della ventola posteriore (che necessariamente dovrà rimanere tangente alla retta di taglio) e sia il più lineare possibile; sono riuscito a trovare una delle pochissime rette che non interseca nessuno degli "ostacoli" predetti.
Ecco un particolare del margine tagliato
http://img585.imageshack.us/img585/4995/228w.jpg
Non rimane che togliere le bavette di alluminio su tutti i profili, avvalendoci dei prodi compagni e di un po' di gomito che di certo non manca
http://img43.imageshack.us/img43/6557/229ok.jpg
Finalmente ora abbiamo davanti la struttura portante ridotta all'essenza, sulla quale si possono iniziare a fare i primi ragionamenti
http://img846.imageshack.us/img846/1620/230jz.jpg
http://img138.imageshack.us/img138/8250/231ub.jpg
http://img545.imageshack.us/img545/7500/232ot.jpg
PROGETTAZIONE:
Per sostenere un ragionamento che si rispetti la prima cosa da fare è fissare le ipotesi da cui partire; nel nostro specifico caso non sono altro che le esigenze che deve soddisfare il sistema.
IPOTESI:
1) possibilità integrare nella struttura ogni configurazione desktop possibile, questo si traduce concretamente nel non avere limiti di hardware installabile e quindi in una maggior durata della struttura stessa;
2) esigenza di avere la struttura esterna sobria ma non per questo povera di particolari man mano che ci si avvicina per guardarla, resistente ed elegante, in grado di poter essere abbinata al contesto di arredamento domestico;
3) creare una disposizione originale dei componenti al fine di garantire una manutenzione pratica e comodi upgrade futuri;
4) possibilità di monitorare lo stato dei componenti (specialmente alimentazione e caratteristiche del liquido)in modo diretto e veloce per rilevare subito eventuali anomalie;
5) organizzare la struttura in scompartimenti in modo che possano essere separati agilmente e lavorare su di essi comodamente, ovvero versatilità;
6) necessità di avere un sistema potente ma allo stesso tempo molto silenzioso, ecco perché nasce l’esigenza di tenere il regime di rotazione delle ventole il più basso possibile ovvero sovradimensionare la superficie radiante (in particolare ho scelto di inserire due radiatori da 480mm).
[Ho inserito molte illustrazioni e bozze per accompagnare i vari ragionamenti e non annoiare troppo]
Fissate queste ipotesi di lavoro si può procedere con le prime osservazioni; sicuramente è conveniente partire dall’ipotesi più stringente (ovvero l’ultimo punto della scaletta).
Integrare due radiatori da 480mm in un volume di 56x56.7x21.5 cm^3 limita drasticamente le possibili combinazioni di posizione dei restanti componenti all’interno della struttura: la loro lunghezza di ben 53cm infatti corrisponde praticamente alla lunghezza massima della struttura, quella orizzontale. Quei pochi centimetri di differenza rappresentano lo spazio di manovra, necessario a permettere il corretto posizionamento in fase di montaggio dell’impianto liquido e di smontaggio in fase di pulizia/manutenzione. Posizionare i radiatori verticalmente sarebbe fisicamente possibile ma a discapito della versatilità perché annullerebbe lo spazio di manovra e quindi renderebbe impraticabile lo smontaggio [ovvero è in netto contrasto con le ipotesi 3) e 5) ]. Alla luce di quanto detto si giunge alla conclusione che l'ipotesi 6) implica che i radiatori devono essere posizionati orizzontalmente!
Cioè in generale in una configurazione del seguente tipo
http://imageshack.us/a/img827/9548/13270545.jpg
Altra condizione molto stringente è la pretesa di poter integrare nella struttura qualsiasi configurazione desktop esistente; questo implica di poter installare il più grande formato di scheda madre possibile in tale fascia (cioè il formato HPTX). Le dimensioni di tale formato costringono ad avere una finestra utile di minimo 39x40cm^2 (praticamente 2/3 di una delle due facce laterali della struttura) oltre che avere 10 slot PCI su un lato della struttura (corrispondenti a ben 40cm di apertura su 56cm totali) . Alla luce di ciò per mancanza di spazio e per mantenere l’organizzazione in scompartimenti si giunge ad una prima conclusione: l’ipotesi 1) e 5) implicano che i radiatori devono essere affiancati!!
Ovvero
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Notare che dopo queste prime due conclusioni nulla è ancora stato vincolato riguardo la posizione che può avere il supporto a 10 slot PCI della mobotray: esso può essere ancora posizionato in una delle 4 facce minori della struttura (eliminiamo in primis 1 delle 4 facce possibili, cioè quella in basso che comporterebbe il non poter utilizzare le porte stesse della scheda madre che si affaccerebbero al pavimento LOL); le combinazioni possibili risultano perciò moltiplicate!!!
Per le mie esigenze (legate alla scrivania sul quale lavoro) ho deciso che il supporto alloggerà nella parte posteriore, come un tradizionale case: rimane da scegliere se posizionarla dritta o fare un reverse hptx.
Dal momento che lo spazio riservato alla mobotray richiede ben 40cm sul lato posteriore della struttura, lo scompartimento riservato ai radiatori può avere due possibili posizioni rispetto ad essa:
al di sotto della mobotray
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oppure nella zona superiore rispetto ad essa (praticamente speculare alla prima opzione)
http://imageshack.us/a/img545/913/73736397.jpg
[Come i più attenti lettori noteranno, le dimensioni del vano radiatori non sono affatto casuali: sottraendo infatti la dimensione verticale massima della struttura (56cm) alla lunghezza del supporto per 10pci (40cm) si trova esattamente la misura di 16cm, adatta ad inserire ogni tipo di radiatore presente sul mercato. Senza tali misure tutto il progetto risulterebbe impossibile da realizzare, ovvero si avrebbe la limitazione sull'integrare radiatori da non più di 120mm di altezza.]
Ho deciso di optare per la prima soluzione perchè mi piaceva avere un reverse hptx; in realtà questa scelta ha anche una motivazione più razionale dal momento che la posizione reverse permette di far rimanere il calore generato dalle schede video nella zona alta del case senza andare a surriscaldare le zone prossime alla cpu. Notare inoltre che la superficie radiante è posta in basso, nella posizione più lontana da tale calore.
Finora lo studio sulla disposizione dei vari componenti non ha incontrato ostacoli (volutamente tutto entra alla perfezione e non ci sono stati compromessi): tuttavia è stata omessa ancora l'implementazione di molte parti fondamentali!!!
In particolare la scelta di aver integrato i due radiatori sul fondo e di aver posizionato il supporto della scheda madre in quel modo fanno si che il lato posteriore sia completamente occupato e quindi non si abbia più la possibilità di integrare l'alimentatore nella consueta posizione.
Di conseguenza la zona di alimentazione del sistema deve essere messa nella parte anteriore della struttura; stesso discorso per la zona drives.
Andando a vedere la parte anteriore del case si nota come sia rimasto a disposizione un parallelepipedo di volume 21.5x40x16cm^3 al cui interno devono coabitare lo scompartimento dei drives e l'alimentatore.
Il mezzo migliore attraverso il quale gestire tutti i drive bay in modo ordinato rimane sempre e comunque il classico cestello: oltre a poter facilmente organizzare i vari drives uno sotto all'altro e minimizzare così lo spazio è straordinariamente versatile in fase di upgrade dove può essere richiesta l'estrazione e il reinserimento di un disco in modo agevole.
Ecco perchè l'ipotesi 4) implica di mantenere il cestello in tale posizione e aver la possibilità di gestire fino a 5 drives, in piena sintonia con l'ipotesi 1).
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Questa banale conclusione obbliga, o meglio aggiunge un ulteriore vincolo al possibile posizionamento dell'alimentatore. Tenendo conto che un alimentatore ATX standard è generalmente lungo 15-16cm se ne deduce che rientra perfettamente nello spazio sottostante il cestello.
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(non è stato propriamente un caso dal momento che per ricavare la lunghezza di tale spazio basta sottrarre ai 56cm di lunghezza del lato i 40cm della mobotray)
La zona dell'alimentatore risulta così circoscritta dai 3 scompartimenti adiacenti: è vincolata superiormente dal cestello, inferiormente dai radiatori e a destra dalla mobotray. Verrà logicamente installato con la presa rivolta verso il frontale in modo che possa essere comodamente collegato tramite prolunga [se ne parlerò poi in corrispondenza del capitolo sul cablaggio]
Tuttavia non si è tenuto ancora conto di 3 fondamentali accorgimenti per questa zona:
1. il vincolo della mobotray limita a 16cm la lunghezza massima dell'alimentatore da poter installare (e generalmente gli alimentatori più potenti misurano 20-21cm) e questo contrasta l'ipotesi 1), soprattutto se si ha intenzione di integrare una configurazione estrema come 3-4 way SLI;
2. lo spazio è sufficiente al solo carter dell'alimentatore, non è stato contemplato spazio aggiuntivo utile per i cavi e questo è in contrasto con l'ipotesi 3);
3. poter monitorare con tester e quant'altro l'erogazione dell'alimentazione durante sessioni di gioco o benchmarks.
Tutti questi aspetti sono stati risolti senza lasciare alcun compromesso in termini di prestazioni e come si vedrà a breve senza cambiare più di tanto la posizione degli altri scompartimenti:
1. questa considerazione implica la possibilità di aggiungere alla struttura un secondo alimentatore, in modo da gestire in tutta sicurezza ogni tipo di sistema, soprattutto in ottica di eventuali bench spinti.
[Spero se le risorse lo permettono di poter alimentare il progetto con 2 Corsair AX8?0]
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2. la necessità di spazio per il passaggio dei cavi impone di dover traslare orizzontalmente di ben 6cm il piano verticale della mobo-tray verso il centro in modo da aumentare lo spazio retrostante la scheda madre e quindi poter far passare tutti i cavi in questa zona nascosta. Questa importante adozione sarà vitale per l'integrazione del sistema a liquido!!!
http://imageshack.us/a/img705/5651/56248713.jpg
3. gli alimentatori dovranno essere posti con le prese verso il frontale, al fine di poter operare e monitorare durante le sessioni di bench/gioco gli alimentatori direttamente davanti ai propri occhi!! Inoltre il frontale del case potrà essere smontato agevolmente; nelle normali condizioni di utilizzo bisogna invece prevedere delle prese posteriori e specifiche prolunghe interne.
L'ultimo elemento da integrare risulta essere il sistema di raffreddamento a liquido: come molti lettori avranno notato lo spazio all'interno della struttura è ormai stato saturato dagli altri scompartimenti!!!
Se ne deduce che per soddisfare tutte le esigenze del progetto, soprattutto l'ipotesi 3) di modularità ed estrema versatilità, l'unica strada possibile sembrerebbe essere quella di affiancare al case una waterstation esterna che integri tutti i componenti del sistema a liquido.
Questa logica conclusione, molto diffusa nei sistemi di fascia top, tuttavia è in netto contrasto con quanto finora detto; soprattutto con l'ipotesi 2) di voler costruire una struttura compatta e definitiva, in grado di non sfigurare rispetto all'arredamento domestico.
Ecco perchè è scaturita la folgorante idea di sfruttare la zona retrostante la scheda madre e costruire sul pannello laterale del case stesso la waterstation, che potrà essere smontata agevolmente come fosse una semplice paratia, staccando 2 sganci rapidi e un molex di alimentazione.
Questo accorgimento rimane assolutamente consono a quelle che sono le mie abitudini dal momento che quando rimuovo la paratia laterale del case per metterci mano (per semplice manutenzione o per upgrade) sono consapevole che andrò comunque ad avere a che fare con il loop!!! L'adozione di tale strattagemma, oltre a rispecchiare in pieno l'esigenza di suddivisione in scompartimenti, apre la porta ad un nuovo modo di interagire con il sistema a liquido: non è più necessario accovacciarsi ogni volta al case e goffamente montare il tutto ma basta semplicemente staccare la paratia, appoggiarla sul tavolo e lavorarci sopra...una volta terminato basta riagganciare i terminali, (se necessario) fare al volo un leak test e ancorare la paratia al case. Altro aspetto positivo è la facilità di monitorare il sistema liquido: basta infatti dare uno sguardo alla paratia per sapere lo stato di temperatura, flusso, pressione,...
A questo modo di pensare la paratia come waterstation non c'è limite sulla possibilità di integrazioni di controller, sensori, pompe, taniche, ecc....
iscritto, molto interessante ;)
Davvero un bel progettino, iscritto!
GhinghinO
14-03-2012, 11:46
seguo pure io, interessatissimo :D
Pretoadb
14-03-2012, 12:51
seguo
Pure io seguo..!!! ;)
Bel progetto.!! :)
Grazie ragazzi, il bello però deve ancora venire :fagiano:
GhinghinO
18-03-2012, 20:31
Grazie ragazzi, il bello però deve ancora venire :fagiano:
sia come risultato, ma credo anche come lavorazione :D
cioma001
23-03-2012, 09:40
seguo mooolto interessato!!! good luck and have fun!!! :D
grazie a tutti ragazzi!!!
in questo periodo il progetto è fermo causa terremoto ma fra qualche mese, se tutto si sistema, ci saranno importanti up a riguardo;)
Bella lì Luke... i presupposti per un bel progetto ci sono tutti ;)
federale994
15-06-2012, 18:01
quando si comincia con questi componenti e con questa serietà non si può non seguire ;)
DEFCON The EmyCharger
13-07-2012, 09:51
Molto bene progetto spiegato fin da i minimi particolari seguo.....
RIASSUNTO PROGETTAZIONE:
Ricapitolo le conclusioni concettuali a cui si è giunti nella precedente fase, proponendo alcune illustrazioni che mostrano in maggior dettaglio i 4 settori di cui è composto questo progetto.
ZONA HARDWARE:
http://imageshack.us/a/img254/1008/78169582.jpg
http://imageshack.us/a/img542/2136/311fk.jpg
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Notate come la mobotray sia disposta più centralmente rispetto alla tradizionale posizione nei case convenzionali: questo permette, a discapito dell'impossibilità di montare una ventola da 120mm posteriore, l'utilizzo di tutta la parte retrostante la scheda madre.
http://imageshack.us/a/img140/3965/341qs.jpg
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ZONA DRIVES:
http://imageshack.us/a/img525/5880/62963815.jpg
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ZONA ALIMENTATORI:
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http://imageshack.us/a/img528/6790/381g.jpg
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http://imageshack.us/a/img21/5721/310aq.jpg
ZONA SISTEMA DI RAFFREDDAMENTO A LIQUIDO:
Tutti i componenti di funzionamento e controllo del sistema a liquido [pompe, tanica, controller, flussimetro, sensori vari...] sono concentrati ed integrati nello stesso pannello, il quale funge da waterstation.
http://imageshack.us/a/img820/7568/312cl.jpg
Tale soluzione ibrida waterstation/paratia permette grande maneggevolezza e modularità al sistema, oltre che appagare la vista. Il meccanismo di aggancio all'impianto comprende due sganci rapidi e 1 molex di alimentazione.
http://imageshack.us/a/img191/4900/314qq.jpg
Il trasporto e ancoraggio al case non è niente di dissimile ad una normale paratia per case.
http://imageshack.us/a/img221/8530/311f.jpg
http://imageshack.us/a/img41/2441/327ez.jpg
Ora che si hanno ben chiare le intenzioni e le forme generali del progetto non resta altro che dimensionare tutta la struttura in ambiente cad e progettare tutti i disegni delle parti necessarie.
Devilboy90
09-10-2012, 12:13
sto progetto a breve fa il compleanno, vogliamo foooootoooooooo xD
comunque la tua presentazione è stupenda, anche i disegni sono fatti e spiegati bene, complimenti
sto progetto a breve fa il compleanno, vogliamo foooootoooooooo xD
comunque la tua presentazione è stupenda, anche i disegni sono fatti e spiegati bene, complimenti
in effetti non ci voleva proprio quella pausa di 6 mesi, se non altro si può dire che la struttura è stata a prova di calamità naturale:stordita:
le foto serie di certo non mancheranno, purtroppo il pregio/difetto di questo worklog impone di arrivarci per gradi...
...più tardi magari posto qualcosa sugli ultimi arrivi
Per ultimare la progettazione del case sono necessarie le esatte misure di alcuni componenti, in particolare quelli che si interfacceranno con l'esterno.
Apro questa breve parentesi per mostrarli:
Silverstone FP58B slim optical drive bay
All'interno della confezione troviamo questo elegante supporto copri bay da 5,25" che permette di installare un lettore/masterizzatore DVD slim nella parte superiore e fino a 4 drive da 2,5" nella parte inferiore.
http://img407.imageshack.us/img407/5979/328t.jpg
In dotazione vengono fornite le viti di fissaggio e ovviamente la mascherina in alluminio anodizzato.
http://img22.imageshack.us/img22/232/329dz.jpg
Le finiture sono ottime e molto probabilmente non ci sarà necessità di moddarlo.
Anche se ormai i lettori ottici stanno cedendo il passo ad altre periferiche più veloci ho deciso comunque di inserire tale unità nel sistema; in particolare utilizzerò un modello slim privo di copri-slot, che poteva risultare antiestetico e rovinare le linee del frontale.
Samsung SN-T083C
Questo masterizzatore DVD-RW Slim interno sarà accessibile direttamente dal frontale del case e la fessura verrà abilmente camuffata nel design dello stesso.
http://img341.imageshack.us/img341/7645/330f.jpg
Il connettore SATA è anch’esso slim
http://img541.imageshack.us/img541/5660/331s.jpg
Qui possiamo notare la parte posteriore del masterizzatore, coperta solamente da una pellicola
http://img11.imageshack.us/img11/4969/332mo.jpg
Passiamo subito al montaggio del drive nel suo supporto, per mezzo di 4 piccole viti (bisogna munirsi di cacciaviti più piccoli dei consueti)
http://img534.imageshack.us/img534/559/333no.jpg
http://img12.imageshack.us/img12/2361/334me.jpg
Per ora la mascherina non la installiamo dal momento che dobbiamo fare una misura molto precisa della distanza tra la fessura del lettore ottico e l'estremità superiore del frontale del case: risulta essere esattamente 3,50cm. [Sarà una delle tante quote che servirà per progettare il disegno del frontale]
Cogliamo intanto l'occasione per vedere come sta nel cestello.
http://img46.imageshack.us/img46/7435/335y.jpg
Nel prossimo aggiornamento verrà illustrato lo stile ideato per questo progetto e il design definitivo delle parti
Ora che la disposizione dei componenti è stata ottimizzata all'interno della struttura non resta che pensare all'estetica da dare alla stessa.
L'impronta artistica deve riflettere il progetto stesso, questo implica che lo stile da adottare sia originale e caratteristico; in particolare l'obiettivo è creare il giusto connubio tra razionalità ed estetica.
Questi due concetti possono in prima battuta sembrare concetti antitetici, in realtà anche la bellezza osserva intrinsecamente regole!
Nel seguito verranno esposti in dettaglio tutti gli step del processo di ideazione dello stile e i diagrammi riassuntivi delle parti.
DESIGN STRUTTURA ESTERNA:
Lo stile scelto per questo progetto prende chiara ispirazione dal design dell'elettronica contemporanea, fino a spingersi per alcuni dettagli verso un futuro mi auguro non troppo lontano. Questa scelta è stata dettata dalla volontà di creare un oggetto ultra-moderno/futuristico, un elemento d'arredo (oltre che di lavoro) di grande impatto visivo, ricco di tecnologia al suo interno, che ispiri grandi potenzialità!
Trovo inoltre questo tema estremamente indicato per valorizzare al massimo ogni configurazione hardware che verrà poi installata all'interno della struttura: ogni componente implementabile in questo modo non stonerà con lo stile ma si integrerà armoniosamente con esso, come se fosse stato creato appositamente per questo progetto. Questo aspetto risulta in netto accordo con le esigenze di totale integrabilità espresse nella precedente fase di progettazione.
A livello costruttivo e artistico è piuttosto complicato realizzare un oggetto di grandi dimensioni ispirato all'elettronica, dal momento che tale componentistica è molto piccola e complessa nelle sue parti.
Sorge quindi l'esigenza di stilizzare tale design!
(il cosiddetto "electronic design" è diffusissmo e potrei banalmente ispirarmi a qualcosa di già esistente ma voglio rendere il progetto autentico, a costo di complicarmi le cose)
Vediamo in pochi e sintetici step il processo di stilizzazione:
Da un'analisi puramente visiva dei vari componenti (soprattutto osservando schede madri e schede grafiche recenti) si può sostanzialmente riassumere il design delle schede nei soli elementi che maggiormente colpiscono all'occhio.
Ho in particolare individuato 6 elementi rappresentativi:
-Choke
-Condensatori solidi
-Controller generico
-Processore
-Memoria video
-Transistor oscillatore al quarzo
http://imageshack.us/a/img88/9738/349nb.jpg
Notare come ogni elemento ha dimensioni caratteristiche, in particolare diverse altezze che vanno da 1mm fino a 8mm per i condensatori e chokes.
(Ora si capisce meglio perchè all'inizio parlavo di varietà di spessori e forme)
L'unione di più elementi viene realizzata per mezzo di linee orizzontali, verticali e a +45°, simulando le varie piste presenti nei circuiti stampati.
Attraverso la combinazione di questi 6 elementi, unita ad un po' di creatività, si è in grado di stilizzare qualsiasi sezione delle schede stesse, ottenendo di fatto una varietà infinita di disegni e possibilità!!!
Ovviamente tale lavoro non è stato immediato: la realizzazione di ogni schizzo, prima abbozzato su decine di fogli di carta e successivamente riportato uno per uno su cad, è stata molto meticolosa.
Da notare inoltre che non sono state sviluppate tutte le più disparate combinazioni ma che alcuni disegni sono piuttosto simili; questo accorgimento è stato adottato per mantenere una certa omogeneità nello stile dei disegni (la cosiddetta trama del design).
Per non annoiarvi non riporto le caratteristiche sulle quote di ogni disegno, sappiate comunque che ogni disposizione non è casuale ma segue accorgimenti visivi ricorsivi.
http://imageshack.us/a/img809/6642/350e.png
Il semplice accostamento di queste composizioni spesso risultava poco suggestivo (soprattutto sulla paratia-waterstation), ecco perchè ho pensato di inserire tra uno schizzo e l'altro anche una linea di separazione di spessore 2.5mm. Questa linea, disegnata saldata alle sue estremità, rappresenta fittiziamente un conduttore che ha il compito di collegare i vari schizzi elettronici e mettere in comunicazione varie zone della struttura adibite a specifici componenti integrati(si capirà in seguito).
Alcuni disegni hanno chiaramente anche un riferimento concreto: questi schizzi per esempio si riferiscono per la maggior parte al design di una nota scheda grafica. [Ripeto comunque che il mio obiettivo non è quello di copiare fedelmente il layout di specifiche schede ma quello di creare una trama stilizzata]
http://imageshack.us/a/img442/4894/351lm.jpg
Alla luce di tale aggiunta la trama ha ora maggiore spessore artistico perchè grazie ad essa è stato possibile creare nuove interessanti geometrie.
Il processo di stilizzazione sinteticamente descritto risulta ora completato: tutto risulta più convincente e richiama alla mente la componentistica elettronica reale.
La semplice ideazione della trama tuttavia non è sufficiente, essa infatti deve essere applicata e ottimizzata in ogni singolo punto della struttura esterna;
è proprio questo lavoro di affinamento e perfezionamento di ogni parte che ha richiesto la maggior parte del tempo!
Il posizionamento della trama deve essere fatto intelligentemente in modo da assolvere contemporaneamente tutti i seguenti accorgimenti:
- risultare gradevole esteticamente
- creare punti luce strategici (se ne parlerà approfonditamente nel capitolo sul plexiglass)
- non compromettere le caratteristiche resistenziali del pezzo, in particolare trazione e flessione
- garantire la minimizzazione delle vibrazioni del pezzo
Sono presenti infatti particolari punti, soprattutto in vicinanza di supporti o alle estremità, in cui l'applicazione di tale dettaglio stilistico non è possibile perchè ad esempio può portare ad indebolimento strutturale o presenza di fastidiose vibrazioni: tale aspetto non pregiudica tutto sommato il risultato finale dal momento che lo scopo è comunque quello di creare una struttura elegante e non vi è la necessità di coprire completamente l'intera superficie esterna con tali dettagli, ma di impreziosirla appena!!
Senza ulteriori spiegazioni mostro di seguito i diagrammi P&I delle varie parti a conclusione di questo brigoso lavoro.
Vista Frontale
http://img685.imageshack.us/img685/1668/73787909.png
Vista Frontale Interno
http://img826.imageshack.us/img826/1742/51422960.png
Vista Posteriore
http://img837.imageshack.us/img837/9086/63065096.png
Paratia-Waterstation
http://img842.imageshack.us/img842/5640/25721029.png
Paratia Finestrata
http://img94.imageshack.us/img94/7424/86549076.png
Prossimamente verranno illustrati i primi pezzi realizzati
Per soddisfare le caratteristiche resistenziali e di attenuazione delle vibrazioni, tutte le parti che costituiscono la scocca più esterna sono state realizzate in acciaio inox di spessore 1mm con taglio al laser.
L'adozione dell'acciaio piuttosto che l'alluminio è nata dall'esigenza di minimizzare lo spessore delle lamiere e far coincidere tale misura esattamente con lo spessore delle paratie originali Lian Li. In questo modo è possibile mantenere l'esatta geometria di origine e garantire l'accostamento perfettamente a filo delle parti, evitando antiestetici scalini dovuti a diversi spessori.
Inoltre un minore spessore della lamiera permette una maggior precisione del taglio!
Ovviamente tale spessore non è sufficiente a soddisfare le caratteristiche resistenziali: come vedremo più avanti la struttura finale sarà composta dalla stratificazione di più parti e quella che oggi vi mostro non è altro che quella più esterna.
Passiamo finalmente alla visione e commento delle lamiere appena uscite dalla lavorazione al laser, quindi ancora allo stato grezzo.
[Per far risaltare al meglio le geometrie dei pezzi e contestualizzarli al progetto, le fotografie sono state scattate come al solito posizionando sullo sfondo l'alluminio anodizzato nero.]
Frontale
Nella parte alta del frontale, la fessura per il masterizzatore DVD/RW slim è stata volutamente integrata e occultata all'interno di questo ipotetico "filo conduttore" che, percorrendo il pezzo per tutta la sua lunghezza, separa e contrappone visivamente una parte più minimale ed elegante (quella di sinistra) ad una parte (quella di destra) decorativa ispirata all'elettronica e alle forme della sua componentistica.
http://img28.imageshack.us/img28/8981/50358315.jpg
Questo motivo stilistico sarà ricorrente in tutto il design della scocca esterna del case: la parte ricamata verrà sempre confinata sulla destra del filo conduttore fittizio.
http://img534.imageshack.us/img534/3307/96122506.jpg
Ecco alcuni particolari
http://img801.imageshack.us/img801/940/39424929.jpg
I tagli sono venuti piuttosto bene: inutile ricordare che la lamiera è ancora al suo stato grezzo e tutti i profili dovranno essere rifiniti.
http://img541.imageshack.us/img541/3540/91169945.jpg
La decorazione del frontale termina in basso con la saldatura del filo conduttore
http://img843.imageshack.us/img843/5710/88478634.jpg
Posteriore
La parte posteriore della struttura riprende fedelmente il motivo del frontale: anche quà il decoro rimane sulla destra e il conduttore percorre il pezzo per quasi tutta la lunghezza.
Questo accorgimento come vedremo più avanti è critico perchè pregiudica lievemente la resistenza della struttura: necessiterà di un sostegno interno.
http://img826.imageshack.us/img826/1086/90664792.jpg
Ecco il particolare della decorazione
http://img208.imageshack.us/img208/1715/85058954.jpg
e i fori per le 2 prese degli alimentatori, perfettamente realizzati
http://img708.imageshack.us/img708/1521/13096496.jpg
Mi iscrivo, voglio proprio vedere come va avanti il progetto :)
Complimenti per tutto, per fare tutto ciò serve grande passione in varie materie, informatica, elettronica, design, grafica e "bricolage" (di quello buono), e inoltre grazie di condividere tutto ciò, è un bel lavoro anche fare bene le foto e gli schemi, e commentare il tutto :)
Paratia finestrata
La paratia verrà fissata sul lato destro della struttura ed è provvista di un’ampia finestra di ben 35x35cm^2 attraverso la quale sarà possibile osservare tutta la zona hardware. I contorni di tale apertura non sono banalmente lineari ma riprendono le geometrie evocative delle piste dei circuiti stampati.
http://img534.imageshack.us/img534/3179/19241740.jpg
Per sottolineare ulteriormente tale riferimento tematico, sull’immediata sinistra della finestra è presente un dettaglio artistico della trama: ancora una volta il filo conduttore separa visivamente le diverse zone della lamiera, conferendo armonia e carattere al tutto.
http://img29.imageshack.us/img29/7748/19246590.jpg
Ecco alcuni particolari della decorazione;
http://img20.imageshack.us/img20/2438/26585560.jpg
Il filo conduttore termina con la saldatura, in corrispondenza della fine della finestra.
http://img842.imageshack.us/img842/3377/70847868.jpg
La serie di feritoie sottostante si estende per tutta la larghezza della paratia al fine di garantire la massima ventilazione possibile e quindi non avere alcun compromesso sulle prestazioni.
http://img703.imageshack.us/img703/9009/92742536.jpg
Mi iscrivo, voglio proprio vedere come va avanti il progetto :)
Complimenti per tutto, per fare tutto ciò serve grande passione in varie materie, informatica, elettronica, design, grafica e "bricolage" (di quello buono), e inoltre grazie di condividere tutto ciò, è un bel lavoro anche fare bene le foto e gli schemi, e commentare il tutto :)
grazie mille. Eh sì, richiede abbastanza tempo purtroppo:(
metdelta7
30-10-2012, 03:12
questo progetto è veramente ca**uto seguo con molto interesse
Paratia-Waterstation
Questa paratia integrerà tutti i principali dispositivi di funzionamento e le periferiche di controllo/monitoraggio del sistema di raffreddamento a liquido.
Quì è racchiusa una buona fetta del lavoro progettuale e creativo svolto: il concepimento di un nuovo e originale design è nato proprio dall'esigenza di voler integrare visivamente l'hardware alla struttura.
http://img27.imageshack.us/img27/5905/56088362.jpg
Al centro della paratia troviamo infatti la predisposizione per integrare ben due Aquacomputer Aquaero 5 PRO, ciascuno dedicato al proprio circuito nel caso di installazione di 2 loop separati oppure in configurazione "master & slave" nel caso di loop unico.
http://img11.imageshack.us/img11/9261/43655790.jpg
Alla destra dei controllers troviamo invece le decorazioni ispirate all'elettronica
http://img802.imageshack.us/img802/4359/86004295.jpg
Ecco alcuni dettagli della parte decorata della scocca
http://img163.imageshack.us/img163/3715/92432150.jpg
Qui invece un'immagine d'insieme della paratia-waterstation: la scelta di non ricoprire completamente la superficie con le decorazioni ma di lasciare la parte sinistra più spoglia restituisce, secondo il mio punto di vista, maggiore eleganza al pezzo e fa risaltare comunque gli aspetti più puramente estetici. Inoltre rispecchia a pieno il design adottato nelle altre lamiere.
http://img838.imageshack.us/img838/5649/86296074.jpg
Nella zona in basso infine troviamo le feritoie per l'aerazione dei radiatori, in completa analogia con la paratia di destra.
Avremo modo di approfondire ogni altro dettaglio più avanti, quando sarà il momento di integrare tutte le periferiche del sistema di raffreddamento a liquido.
Alla prossima
Finalmente è giunto il momento di mostrare le radicali modifiche apportate al case
MONTAGGIO PANNELLO POSTERIORE:
Il lato posteriore del case è stato realizzato saldando la lamiera decorata di acciaio alla struttura portante di alluminio, tagliata nelle prime fasi del progetto.
Le due parti sono state costruite complementari (ovvero i contorni della lamiera in acciaio sono stati definiti seguendo fedelmente il profilo interno del taglio praticato al case) al fine di garantire l'esatto allineamento reciproco e facilitare le operazioni successive di saldatura e stuccatura.
Anche lo spessore dei due pezzi coincide ed è pari a 1mm.
La saldatura è stata eseguita utilizzando esclusivamente acciaio liquido bicomponente, non sono state impiegate fibre o stucchi particolari: solo tanta pazienza.
[Ovviamente la saldatura tradizionale a caldo non era possibile farla data l'enorme differenza di temperatura di fusione fra i due materiali.]
Prima di procedere alla preparazione della pasta epossidica sono state fatte alcune prove preliminari di accostamento, oltre che la pulizia e lucidatura delle superfici interessate al contatto.
L'applicazione della pasta è stata pazientemente fatta prima punto per punto, verificando con molto scrupolo l'esatto allineamento (strisciando il polpastrello fra le due superfici e cercando eventuali scalanature); poi riempiendo le micro-porosità rimaste, stuccando normalmente.
La fantastica malleabilità e i tempi di indurimento caratteristici dell'acciaio liquido consentono, con un po' di pratica e una buona spatola delle giuste dimensioni, di eseguire lavori pulitissimi e con pochissimi ritocchi.
Nel caso specifico la stuccatura è stata fatta con due applicazioni e relative carteggiate.
L'utilizzo di questa tecnica, più complicata rispetto alla banale sovrapposizione e fissaggio di pannelli, nasce dalla volontà di eliminare tutte quelle anti-estetiche viti di fissaggio e restituire di conseguenza alla struttura un senso di maggiore unicità.
A lavoro ultimato le parti risultano un tutt'uno e ben saldate: il segreto del risultato ottenuto non è tanto da imputarsi alla saldatura delle sole superfici combacianti, quanto alla creazione nella parte retrostante di un sottile cordoncino di rinforzo.
Manca tuttavia ancora un altro materiale (si vedrà più avanti) che aumenterà ulteriormente la solidità al tutto ma il risultato è già molto soddisfacente.
La zona più impegnativa del lavoro di allineamento fra i due materiali è stata sicuramente quella in alto, in origine caratterizzata da una serie di piccole fessure; queste sono state riempite dalla lamiera in acciaio, il cui profilo è stato disegno volutamente scalettato in modo da creare un incastro a pettine fra i due materiali!
In seguito è stato tutto stuccato rendendo la superficie perfettamente liscia.
http://img607.imageshack.us/img607/9166/79787422.jpg
La stuccatura è leggerissima, tanto che in alcuni punti si distinguono ancora i due diversi materiali
http://img853.imageshack.us/img853/262/70823090.jpg
Le decorazioni ovviamente sono esenti da stuccatura, sono state piuttosto lucidate
http://img6.imageshack.us/img6/3294/tpiz.jpg
Nella parte posteriore è possibile notare il cordoncino di rinforzo.
http://img10.imageshack.us/img10/1746/nsmg.jpg
Ecco le prese bipolari posteriori per gli alimentatori,
http://img210.imageshack.us/img210/6431/94058575.jpg
Proviamo come stanno alloggiate nel posteriore del case.
http://img534.imageshack.us/img534/5548/r8qb.jpg
I fori sono perfettamente realizzati e i connettori si infilano con estrema precisione
http://img706.imageshack.us/img706/7400/14097871.jpg
Installiamo anche il supporto a 10 slot in alluminio anodizzato nero per la scheda madre: il fissaggio avviene per mezzo di 6 viti M4.
http://img824.imageshack.us/img824/1363/98202977.jpg
Ecco invece come si presenta internamente.
Il posizionamento del supporto anodizzato (uno dei punti cruciali della progettazione) è stato studiato per:
- permettere, lungo l'asse delle ascisse, la compresenza sulla sinistra delle 2 prese e della decorazione ed avere al contempo sulla destra lo spazio sufficiente di manovra per infilare le schede di espansione e avvitarle al supporto stesso con comodità (tale spazio si attesta in appena 2cm)
- permettere, lungo l'asse delle ordinate, l'ubicazione dei radiatori in basso e al contempo lasciare in alto il passaggio per tubi e cavi
- non compromettere la resistenza della struttura
http://img577.imageshack.us/img577/6715/17071931.jpg
Le viti di ritenzione di questo supporto e della mobo-tray saranno le uniche visibili nel lato posteriore del case (ovviamente queste viti in acciaio non sono quelle definitive, sono solo di prova)
http://img203.imageshack.us/img203/1848/410gx.jpg
Passiamo al montaggio anche della mobo-tray, anch'essa rigorosamente anodizzata nera: basta allineare i 4 fori posti verticalmente e avvitare con viti sempre M4.
http://img685.imageshack.us/img685/6007/411ci.jpg
Eccola in tutto il suo splendore, purtroppo le finiture superficiali non sono visibili perché il tettuccio oscura i riflessi ma dal vivo è apprezzabile.
[Mancano ancora alcuni pezzi per fissarla saldamente alla struttura]
http://img203.imageshack.us/img203/8274/412c.jpg
Nella zona superiore rimane quel esiguo spazio tale da permettere il passaggio e gestione di cavi/tubi, come precedentemente detto.
http://img202.imageshack.us/img202/237/413gz.jpg
Lo spazio fra le prese e la mobo-tray si attesta in appena 3mm, mentre la decorazione è stata ideata come se volesse incastonare tali connettori.
http://img690.imageshack.us/img690/2742/414vu.jpg
Sono piuttosto soddisfatto del risultato complessivo: nonostante tutti gli accorgimenti presi la disposizione degli elementi risulta anche alla vista ben bilanciata e distribuita.
http://img577.imageshack.us/img577/7147/415sm.jpg
Alla prossima
directx 10
05-11-2012, 11:19
e' un progetto ambiziosissimo!
paperotto81
13-11-2012, 12:12
Veramente complimenti :)
Seguo con piacere...continua così ;)
circularCore
13-11-2012, 16:07
Seguo :eek:
grazie di cuore per i complimenti....i prossimi aggiornamenti non saranno nell'immediato perchè sto apportando alcune modifiche in corso d'opera, atte a perfezionare al meglio il layout dell'impianto a liquido, sottraendo quindi tempo al lavoro di stesura del worklog.
Posso comunque anticipare che il loop sarà senz'altro innovativo e sorprendente (come anche il costo del resto:doh: )
Dal thread di vendita vedo che hai cambiato non poche cose !!!
Quì il pubblico freme, facci sapere !!!
Jamal_CSS
25-11-2012, 16:14
Seguo con interesse il tuo progetto! Molto interessante, complimenti! :D
Concentriamoci ora sul frontale
MONTAGGIO PANNELLO FRONTALE:
Il frontale del case Lian Li PC-B71 è composto da una serie di copri-slot da 5.25" e da un telaio rigido in alluminio che li incornicia lateralmente. Sul lato interno dello stesso, un pratico sistema di ancoraggio (formato da 4 gancetti in plastica femmina-maschio) ne garantisce la facile rimozione, al fine di consentire la manutenzione/sostituzione dei componenti in vista.
Oltre all'aspetto più prettamente tecnico, il profilo del frontale assolve anche l'importante compito di raccordare le linee minimali della struttura portante, conferendo complessivamente al case una forma che si discosta dal canonico parallelepipedo monolitico.
Questa soluzione quindi è in grado di unire funzionalità ed estetica, offrendo un interessante punto iniziale di riflessione.
L'idea di fondo da implementare nel progetto consiste nel realizzare un pannello frontale composto da un unico pezzo, che funga da elemento di continuità fra le parti della scocca esterna ed in grado di essere rimosso agevolmente per mezzo del sistema di ancoraggio proprietario. In seguito alla rimozione si avrà accesso frontalmente alla zona di alimentazione e ai vari scompartimenti dei drives e sarà quindi possibile operare in tutta comodità.
Ancora una volta l'intento è quello di progettare in maniera intelligente, cercando sempre di trovare il giusto connubio tra praticità ed estetica!!
Il telaio rigido originale, privato di tutte le parti non necessarie, rappresenta già un valido supporto strutturale sul quale cominciare a progettare il layout della lamiera.
http://img803.imageshack.us/img803/1040/73015118.jpg
Con la stessa metodologia utilizzata in precedenza per assemblare il lato posteriore della struttura, la lamiera in acciaio inox è stata concepita in modo che le sue dimensioni siano esattamente uguali alla finestra interna del telaio rigido di partenza: in questo modo avremo due superfici perfettamente complementari che, una volta allineate, formeranno un unico pezzo.
Il suo spessore di 1mm inoltre coincide con quello del telaio stesso e ne garantisce una buona caratteristica resistenziale.
http://img687.imageshack.us/img687/8662/36947624.jpg
Prima di fissare la lamiera al telaio rigido, diamo una leggera carteggiata ai profili di quest'ultimo
http://img12.imageshack.us/img12/3310/48989424.jpg
L'allineamento locale delle parti ha richiesto tempo e tanta pazienza: ovviamente questo non può essere fatto se non manualmente e punto per punto.
[Notare inoltre l'assenza di spazio tra la lamiera d'acciaio e il telaio d'alluminio, segno che le rilevazioni delle quote sul telaio sono state fortunatamente fatte bene]
http://img818.imageshack.us/img818/968/92341708.jpg
Una volta stabilita la corretta posizione reciproca si fissa localmente con una piccola goccia di loctite, prima sul lato interno e poi, se necessario, anche anteriormente (vedi residuo al centro della foto).
Alcune accortezze:
- durante la fase di cristalizzazione della colla si ha ancora un lasso di tempo di pochi secondi entro il quale si può ancora intervenire per micro-correggere le eventuali imperfezioni;
- per verificare istante dopo istante l'allineamento di precisione ho lavorato controluce e usando sempre la sensibilità dei polpastrelli.
http://img856.imageshack.us/img856/8024/69649061.jpg
Ultimato il fissaggio in almeno una ventina di punti si procede alla saldatura vera e propria, utilizzando acciaio liquido bicomponente.
http://img705.imageshack.us/img705/681/37727623.jpg
Ecco come si presenta il pezzo completato, dopo stuccatura e carteggiatura progressivamente più fine.
http://img69.imageshack.us/img69/599/80180152.jpg
http://img705.imageshack.us/img705/122/90601485.jpg
http://img838.imageshack.us/img838/2538/40225648.jpg
continua...
La stuccatura ha interessato anche le estremità superiori ed inferiori del pannello, affinché i vertici della lamiera frontale e dei bandoni laterali in alluminio possano combaciare perfettamente con i profili orizzontali del telaio, formando un pezzo unico.
http://img69.imageshack.us/img69/1982/77925057.jpg
Questo accorgimento, oltre ad eliminare tutti gli scalini presenti in precedenza, ha contribuito ad irrobustire ulteriormente la struttura frontale così assemblata.
http://img145.imageshack.us/img145/2791/78914044.jpg
Anche i fori predisposti per i led sono stati coperti, dal momento che non serviranno più.
http://img195.imageshack.us/img195/8048/32569934.jpg
Proviamo ora ad ancorare il pannello frontale alla struttura portante:
http://img823.imageshack.us/img823/4083/18009961.jpg
una volta allineati i due ganci nella parte bassa, non resta che accostare sempre più il frontale al case fino a sentire un sonoro clack, segno che lo sgancio femmina fissato alla struttura ha accolto in sede lo sgancio maschio posto internamente al telaio del frontale.
http://img692.imageshack.us/img692/738/53288092.jpg
Ecco come appare ancorato alla struttura
http://img43.imageshack.us/img43/5742/85725278.jpg
Vi lascio con una immagine complessiva del frontale: c'è ancora tanto lavoro da fare ma sono piuttosto soddisfatto del risultato ottenuto.
http://img708.imageshack.us/img708/7719/51125183.jpg
Alla prossima
directx 10
07-12-2012, 16:00
come li hai fatto i tagli?
SOno venuti perfetti e pulitissimi! :cool:
seguo attentamente :)
in attesa di altri aggiornamenti
come li hai fatto i tagli?
SOno venuti perfetti e pulitissimi! :cool:
le parti in alluminio sono state tagliate con flessibile e dremel,
le parti in acciaio incise al laser
:read:
seguo attentamente :)
in attesa di altri aggiornamenti
un altro seguace...mi fa piacere
prossimamente posto gli ultimi arrivi, mentre per quanto riguarda le lavorazioni vere e proprie bisognerà aspettare ancora un po'
Andrew46147
14-12-2012, 08:23
Seguo con interesse anch'io, complimenti veramente :eek:
Sei un pazzo criminale! ma sopratutto come hai preso le misure per far concidere tutto al millimetro???:eek:
Sei un pazzo criminale! ma sopratutto come hai preso le misure per far concidere tutto al millimetro???:eek:
Eeh questo è uno che progetta prima di mettersi a tagliare :D ... anche perché non è che se sbaglia poi rifà tutto da capo :D
Sta facendo un lavoro immane :D Un pazzo furioso :):)
Seguo con interesse anch'io, complimenti veramente :eek:
Grazie
Sei un pazzo criminale! ma sopratutto come hai preso le misure per far concidere tutto al millimetro???:eek:
Se è per quello anche molto meno del millimetro!!! Spero di averti fornito tutte le delucidazioni nel pm
Eeh questo è uno che progetta prima di mettersi a tagliare :D ... anche perché non è che se sbaglia poi rifà tutto da capo :D
Sta facendo un lavoro immane :D Un pazzo furioso :):)
:stordita:
Finalmente è arrivata l'ultima ondata di componenti a completamento della paratia-waterstation.
Cominciamo con i prodotti di casa Aquacomputer
Aquacomputer Led RGB per Aquaero 5
Questo modulo di illuminazione RGB permette di monitorare il valore di soglia di uno dei sensori di temperatura collegati all'Aquaero 5 in modo che superato tale valore sia possibile comandare il cambiamento di colorazione o intensità del led.
Il mio intento è quello di sfruttare tutto il potenziale di questa funzionalità offerta dal controller ed estenderlo a tutta la superficie della paratia-waterstation, in modo che ogni variazione della temperatura possa essere rilevata istantaneamente dal cambiamento del colore dell'intero pannello e non semplicemente dalla variazione di un valore letto sul display, che invece potrebbe sfuggire all'occhio.
Attraverso questo accorgimento si scongiurano molti problemi legati al mancato intervento in caso di anomalie ed inoltre contribuisce a rendere il pannello uno strumento veramente completo, una sorta di stazione che all'occorrenza può essere sganciata e utilizzata in modo indipendete su qualsiasi altro loop.
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Inutile precisare che l'effetto visivo finale dipenderà in buona parte dalla tipologia di plexiglass scelto (in particolare dal suo coefficiente di diffusione e rifrazione) e quindi per perseguire questa strada è necessario uno studio approfondito a parte sui vari materiali.
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Lo sleeve del cavo è pessimo, non esiterò a rifarlo completamente quando sarà il momento.
Aquacomputer Pressure Sensor MPS Delta 100
La scatola esterna ormai è familiare, al suo interno troviamo questo magnifico sensore di pressione differenziale di casa Aquacomputer, basato sul "nuovo" sistema di rilevazione ad impulsi denominato MPS. ("nuovo" tra virgolette dal momento che non introduce nessuna innovazione, ma anzi negli impianti è usato da un sacco di tempo)
Sicuramente è uno strumento di nicchia e solo per intenditori: sapere la pressione all'interno di un circuito di raffreddamento a liquido per pc non è affatto indispensabile come temperatura e portata, tuttavia l'acquisto è stato giustificato dall'esigenza di voler rendere il più completo possibile l'arsenale del pannello-waterstation e anche spinto dalla curiosità di voler provare la precisione della misurazione.
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Il bundle comprende
1 x sensore di pressione
1 x cavo usb interno
2 x manuali (Inglese,Tedesco)
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Le connessioni disponibili sono:
- usb interno (da collegare a PA2 oppure direttamente alla scheda madre, utilizzando lo strumento in modo indipendente)
- cavo per allarme
- cavo aquabus (da collegare all'Aquaero 5)
- sensore di temperatura
Le rifiniture e i dettagli della lavorazione sono come sempre impeccabili
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Da notare invece le dimensioni veramente contenute del sensore, che può essere quindi collegato all'impianto solamente con racoordi passo 8/6 mm.
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Ovviamente essendo un sensore di pressione differenziale, è monodirezionale: ovvero deve essere collegato alle rispettive estremità di alta e bassa pressione al fine di garantire il corretto passaggio nel condotto convergente -divergente e quindi la corretta misura, non viceversa!!!
Rimanete sintonizzati perchè prossimamente posterò la rassegna di prodotti Koolance
Passiamo ora ai prodotti di casa Koolance
Koolance Pump PMP-400
Le pompe PMP-400 non rappresentano altro che l'ultima e più potente revisione [DDC 3.25] della più popolare serie di pompe Laing.
Inutile dilungarsi sui motivi che mi hanno portato alla scelta di questo tipo piuttosto che altro, le pompe DDC rappresentano la soluzione migliore per il liquid cooling perchè offrono:
-ingombro contenuto
-prestazioni ottime (soprattutto in termini di prevalenza)
-assorbimento ridotto
-rumorosità bassa
-vita utile alta
-top aftermarket intercambiabili e custom
-pezzi di ricambio intercambiabili e facilmente reperibili sul mercato
-prezzo accessibile
Per il progetto ho intenzione di utilizzarne due
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Una delle caratteristiche che cottraddistingue la Koolance PMP-400 rispetto alle altre DDC è la presenza già di fabbrica del collegamento a 3 pin: è quindi possibile direttamente collegarla ad un potenziometro.
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Nel corso della mia esperienza con gli impianti a liquido ho avuto modo di provare diversi prodotti e la soluzione più performante e utilizzata fino a questo momento è stata proprio questa coppia di pmp-400 in serie!
Avremo modo di entrare molto più nel dettaglio riguardo questo componente, di mostrarne le parti interne, di parlare di prestazioni, temperature in esercizio e parti customizzabili.
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Vi lascio con questa panoramica che mostra i prossimi componenti da visionare
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...
L'iniziale intento di voler integrare nella paratia-waterstation due pompe, collegate in serie tramite un dual top aftermarket, più una vaschetta di raccolta adiacente nel modo più compatto possibile e senza compromessi prestazionali è stato completamente rivalutato alla vista del seguente prodotto Koolance.
Koolance RP-401X2 Rev 1.1
Questo fantastico prodotto offre in un' unica soluzione la possibilità di collegare in serie o in parallelo due pompe DDC in un solo loop, oppure di creare due loop indipendenti ognuno formato dal rispettivo reservoir e pompa.
Le sue dimensioni sono estremamente contenute sia in lunghezza che in altezza, quest'ultima in particolare si attesta in appena 4 cm. Cosa fondamentale per questo progetto!!!
In termini di prestazioni, a detta di numerose recensioni, le curve di pressione registrate nei test dimostrano la netta superiorità di questa soluzione rispetto ai più comuni dual top.
Infine il prezzo, a prima vista alto, è assolutamente compensato dal fatto che in un solo prodotto sono racchiusi 2 serbatoi (comunicanti e/o indipendenti) e un dual top molto performante.
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Scopriamone i dettagli aprendo la confezione
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Il bundle comprende
1 x Koolance RP-401X2
4 x tappi 1/4 silver
2 x tappi 1/4 neri
1 x copri-top pompa
8 x viti M3 da 25mm per fissaggio pompe
4 x viti M3 per ancoraggio nel cestello
1 x foglio illustrativo
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La parte in delrin nera, predisposta specificatamente per l'alloggiamento delle pompe Koolance PMP-400, è realizzata interamente a CNC;
è possibile comunque montare qualsiasi altra pompa DDC purchè ne vengano tagliati i piedini di sostegno in plastica.
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Nella zona posteriore troviamo tutte le connessioni: il fatto di avere le entrate e uscite tutte sulla stessa superficie conferisce a questo prodotto una straordinaria versatilità nell'uso e permette di configurare loop con pompe in serie o in parallelo semplicemente smontando pochi raccordi!!!
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Nella zona anteriore la tenuta stagna delle due vaschette è assicurata da una mascherina in plexiglass, il frontalino in alluminio anodizzato anch'esso fissato tramite le viti di ritenzione nasconde le guarnizioni e conferisce al tutto grande eleganza e stile.
Da notare inoltre che in questa revisione 1.1 sono presenti due comodissimi tappi, grazie ai quali la fase di riempimento e rabbocco del liquido è notevolmente agevolata rispetto alla precedente revisione.
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Come ultimo pregio, oltre alla straordinaria modularità e versatilità in pochissimo spazio, va presa in serissima considerazione anche come soluzione volta a ridurre drasticamente le vibrazioni generate dalle pompe e quindi il rumore prodotto dalle stesse. Le pompe infatti, essendo saldamente vincolate al telaio monoblocco in delrin, trasmettono vibrazioni che vengono facilmente attenuate dal materiale.
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Koolance CNT-RP401X2 per collegamento in serie
Questo connettore Koolance, specifico per la vaschetta RP401X2 precedentemente mostrata, permette di collegare in serie le due pompe garantendo nel farlo la massima efficienza.
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Il bundle comprende
1 x connettore esterno
1 x deviatore interno della vaschetta
2 x viti interne di fissaggio
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L'installazione del deviatore interno in plexiglass permette di dirottare il flusso d'acqua in uscita dalla mandata della prima pompa direttamente all'ingresso della seconda e la sua particolare forma è stata progettata per ridurre al minimo le perdite di carico.
Il secondo reservoir della RP-401X2 risulta in questo modo inibito al riempimento, tuttavia è possibile togliere un tappo interno e mettere in comunicazione la prima vaschetta con la seconda in modo da creare un serbatoio unico.
Come ultima osservazione prima di passare ad altro, ricordo che per collegare le pompe in parallelo invece non è necessario ovviamente alcun connettore.
Koolance Heat Sink per pompe PMP-400
Le pompe DDC di norma non sono affette da problemi di surriscaldamento, tuttavia le versioni più potenti richiedono un assorbimento maggiore [circa 20W] e la scocca esterna in plastica, fungendo da isolante termico, può non riuscire a smaltire tutto il calore da esse prodotto.
Salvo rari casi (assenza totale di scambio termico per convenzione nell'ambiente in cui è situata la pompa, temperatura dell'ambiente di per sè già parecchio alta, ...), le temperatura raggiunte in esercizio non pregiudicano la macchina, purchè ovviamente la temperatura dell'acqua non raggiunga i 60°C.
Al lato pratico il componente che presenta le temperature più alte è il pcb della pompa, è proprio su questo elemento che Koolance è intervenuta mettendo in commercio questo elegante dissipatore dedicato in grado di scambiare al meglio il calore generato e quindi garantire una sensibile diminuzione delle temperature in quella zona.
Con questo accorgimento la vita utile della pompa stessa dovrebbe giovarne ed inoltre la struttura metallica contribuisce ad attenuare le vibrazioni generate dalla girante in movimento.
http://img84.imageshack.us/img84/6545/449y.jpg
Sveliamo il contenuto di una delle due confezioni
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Il kit comprende
1 x dissipatore esterno in alluminio anodizzato nero
1 x supporto metallico interno
1 x supporto metallico esterno
4 x viti M3 da 5mm
4 x viti M4 da 20mm
4 x viti M4 da 25mm
4 x supporti per viti interne
1 x pad termico
1 x foglio illustrativo
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Perfino i supporti metallici, che andranno a sostituire la scocca originale in plastica della pompa, riportano il marchio Koolance.
La ricchezza e qualità dei prodotti si vede proprio dai dettagli e Koolance l'ha sempre dimostrata.
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Ecco in dettaglio il set completo di viti messo in dotazione
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Come avrete già capito, in casa Koolance sono veramente molto premurosi verso i loro clienti, tanto che in ogni confezione è presente addirittura un foglietto di avviso che ricorda al cliente di togliere la pellicola prima di posizionare il pad termico sul pcb. Non ho parole LOL
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Il montaggio vero e proprio sulla pompa sarà documentato passo per passo a tempo debito.
Nel prossimo aggiornamento visioneremo tutti i connettori, i raccordi e la nuova serie di sganci rapidi QD3 Koolance (tanto attesi e appena usciti) che andranno integrati nella paratia-waterstation, a collegamento dei vari dispositivi.
In verità avrei altro materiale da mostrare (ho già acquistato 2 dei 3 manifold Koolance e altri splitter) ma per completezza e soprattutto per questioni di tempo posterò tutte le foto e i commenti quando mi saranno arrivati gli altri pezzi dall'America. Spero di non fare torto a nessuno, soprattutto a quelli che forse seguono up dopo up.
Alla prossima
paperotto81
15-01-2013, 22:40
Quanta bella robetta :sofico:
Bene bene ;)
Riprendo gli aggiornamenti da dove avevo promesso
Koolance Splitter SPL-XFR3
Questo collettore presenta diversi fori filettati G1/4 per mezzo dei quali è possibile collegare ben 5 diramazioni differenti tra ingressi ed uscite: ciò che tuttavia lo contraddistingue rispetto ad altri splitter non è il numero massimo di connessioni disponibili bensì la possibilità di poterne ruotare 3 (fino a 180° di rotazione massima ammissibile) in modo totalmente indipendente tra loro. È proprio questa ultima caratteristica che mi ha suscitato interesse e curiosità verso questo articolo, senza dubbio di nicchia.
http://img109.imageshack.us/img109/106/37374678.jpg
Il corpo, realizzato interamente in ottone nichelato, conferisce all'oggetto notevole robustezza ed eleganza.
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La base in alluminio anodizzato tiene saldamente uniti i vari pezzi in ottone grazie a 4 viti M3 da avvitare nella parte retrostante; al contempo essa funge da sede per il meccanismo di bloccaggio a molla.
Nel bundle sono anche comprese 2 viti M3 in acciaio, con relativi brainwasher trasparenti, che permettono di fissare il collettore all'interno del case.
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Il meccanismo permette di regolare la posizione dei 3 connettori su ben 13 angoli di rotazione diversi, semplicemente tenendo premuta la molla e facendo slittare l'asticella lateralmente. Una volta registrate le posizioni reciproche dei 3 raccordi, rilasciando la molla il profilo sagomato dell'asticella si riallinea ai profilo scalettato dei connettori che rimangono in questo modo vincolati.
http://img12.imageshack.us/img12/9412/17857403.jpg
Ecco la base completamente smontata in ogni sua parte;
http://img405.imageshack.us/img405/5248/40581882o.jpg
qui invece lo splitter disassemblato.
http://img607.imageshack.us/img607/2255/86252459.jpg
continua...
L'utilizzo di uno o più connettori di questo tipo consente allora di:
- gestire molteplici diramazioni (e quindi far fronte anche ai più complessi sistemi a liquido);
- diminuire la lunghezza dei tubi;
- evitare percorsi complicati, strozzamenti dei tubi, tubi troppo in vista;
- migliorare quindi l'impatto visivo dell'impianto;
- agevolare le operazioni di manutenzione;
- agevolare le operazioni di modifica dell'impianto (in particolare permette di parallelizzare le diramazioni, provare al volo diverse configurazioni, ecc...);
inoltre, dal momento che è garantita la rotazione dei connettori, permette (anche in fase di funzionamento dell'impianto) di realizzare impianti molto complessi formati da sub-sistemi in movimento reciproco.
Per questa serie di motivi e per altri (che verranno chiariti successivamente), la paratia-waterstation ne ospiterà ben 3 in serie!!
Eccoli intanto raggruppati:
http://img33.imageshack.us/img33/1017/60341170.jpg
Visti da un'altra angolazione
http://img6.imageshack.us/img6/4980/50337232.jpg
e nei particolari.
http://img89.imageshack.us/img89/4313/17336185d.jpg
Koolance SPL-XUFY53
Questo splitter, a differenza dei precedenti, sarà occultato alla vista perché verrà direttamente fissato al telaio originale del case, in un punto strategico.
http://img690.imageshack.us/img690/161/510f.jpg
La cura maniacale dei dettagli da parte di Koolance traspare anche su questo articolo, troviamo infatti in bella vista la fotoincisione di marca e modello.
http://img838.imageshack.us/img838/6099/511pa.jpg
Prossimamente visioneremo i nuovi sganci rapidi Koolance QD3, che introducono un nuovo sistema di accoppiamento tra le due parti.
Koolance Quick Disconnect QD3 Series
Questa esclusiva serie di sganci rapidi automatici senza spillamento, recentemente introdotta da Koolance, presenta un nuovo sistema di sganciamento tra la coppia di connettori: il meccanismo di torsione e slittamento della precedente serie VLXN è stato sostituito dal più pratico meccanismo denominato "Push Connect". Le dimensioni dei connettori inoltre risultano nettamente inferiori rispetto a prima, a tutto vantaggio dell'utilizzatore che potrà avere maggior spazio di manovra.
I connettori, realizzati interamente in ottone nichelato, presentano infine una finitura superficiale anti-ditate.
http://img843.imageshack.us/img843/5249/512r.jpg
Di seguito riassumo le principali caratteristiche tecniche di questi magnifici sganci:
- le perdite di liquido su entrambi i lati durante lo sganciamento si assestano in appena 0,2mL
- la pressione massima di esercizio è di 2kgf/cm2 (28,5 psi) a 25 °C.
- la temperatura massima di esercizio è di 100 °C
- le perdite di carico rimangono pressoché invariate rispetto alla serie precedente
http://img221.imageshack.us/img221/3548/qd3o1.gif
Ogni connettore maschio deve essere agganciato solo e soltanto alla sua corrispettiva valvola di intercettazione QD3 femminile Koolance: per ribadire questo concetto su ogni connettore spaiato è riportato scrupolosamente l'esatto codice che identifica il modello.
http://img199.imageshack.us/img199/1046/515n.jpg
Ecco il particolare della testa del connettore maschio: esattamente al centro di essa è possibile notare un piccolo svaso, realizzato per garantire il perfetto allineamento tra quest'ultimo e il connettore femmina durante l'agganciamento per compressione. Non deve mancare ovviamente anche l'o-ring di tenuta.
http://img801.imageshack.us/img801/4049/513m.jpg
Sull'estremità opposta troviamo invece la filettatura G1/4 per avvitarlo.
http://img836.imageshack.us/img836/1088/514v.jpg
Il profilo della testa del connettore femmina risulta complementare al profilo maschio, per quanto detto precedentemente.
http://img713.imageshack.us/img713/904/516l.jpg
Il meccanismo di sganciamento è manovrato dall'anello del connettore femmina, sul quale è incisa la scritta "PUSH".
http://img69.imageshack.us/img69/3039/517v.jpg
- Premendo verso il basso l'anello del connettore femmina, la molla interna sgancia automaticamente il raccordo maschio: contrariamente a quanto immaginato, la molla ha una notevole rigidezza...forse eccessiva.
- Viceversa, per agganciarli basta accostare la testa del raccordo maschio all'interno della sede femminile e spingerlo fino in fondo; l'avvenuto aggancio si manifesta con un sonoro "clack" generato dall'anello del connettore femmina che riscatta in alto.
Ecco come si presentano appena accostati;
http://img690.imageshack.us/img690/7251/518t.jpg
qui invece una confronto tra coppia sganciata e agganciata.
http://img547.imageshack.us/img547/702/519y.jpg
Rimanete sintonizzati, nel prossimo aggiornamento si rimettono finalmente le mani nel case.
WOW! :eek:
ps molto interessante la mini-review dei connettori per lo sgnacio rapido!! :D
WOW! :eek:
ps molto interessante la mini-review dei connettori per lo sgnacio rapido!! :D
Thanks ;)
Luke aspettiamo tutti di vedere il tuo progetto finito. Ho notato che il design del pannello frontale camuffa molto bene la fessura del masterizzatore ma, viene nascosto il pulsante di esplulsione, lo hai predisposto sul dorso ?
Complimenti Luke sia nella realizzazione sia nella descrizione del worklog.
Toglimi una curiosità,con che macchina fotografica fai le foto che vengono veramente bene ?
e poi...
Luke aspettiamo tutti di vedere il tuo progetto finito. Ho notato che il design del pannello frontale camuffa molto bene la fessura del masterizzatore ma, viene nascosto il pulsante di espulsione, lo hai predisposto sul dorso ?
Chiedo vivamente scusa a tutti quelli che seguivano il worklog e sono rimasti a bocca asciutta (per fortuna mi devo scusare solo con una dozzina di persone) ma in questi mesi tra bollette, ristrutturazione casa, spese impreviste, ecc.... ho dovuto necessariamente dare la precedenza economica a queste cose e non ho avuto modo di proseguire il progetto acquistando i componenti restanti del sistema e terminare, anzi ho avuto l'occasione di vendere alcuni componenti high end che mi ritrovavo (e che erano veramente sprecati per il poco tempo che ci dedicavo).
Dall'ultimo update sono comunque andato avanti con la costruzione del case (che risulta bene o male finito all'80%) ma non ho continuato il worklog perché non volevo far vedere sempre e solo pezzi di lamiera e una scatola vuota di alluminio ma mostrare anche come si integravano i vari componenti hardware all'interno dello stesso. Purtroppo come detto sopra, per questioni prettamente economiche non ho avuto modo di comprare tutte le restanti parti: fondamentalmente mi mancano per finire i 2 radiatori da 480mm, 10 ventole, nuovo socket (quindi mobo, ram, cpu), 1 vga più recente.
Vedo alla fine del mese o probabilmente nell'arco del prossimo se riesco ad ordinare per lo meno i due radiatori da 480 e mostrare l'integrazione nel vano sottostante al case...mentre per i componenti principali del sistema se ne parlerà spero più avanti (non cadono di certo dal cielo). :boh:
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Per quanto riguarda il discorso sul masterizzatore, non ho previsto alcun pulsante di espulsione del disco in quanto non è strettamente necessario per il funzionamento dello stesso: in inserimento infatti il disco viene preso in automatico dall'unità ottica mentre per l'espulsione uso il semplice comando "espelli" da Windows.
Potrei al limite decidere per completezza di integrarlo in seguito (alla fine si tratta di predisporre un foro sul case, prendere due fili e saldare due contatti, quindi roba da poco) ma occorre considerare due aspetti:
- mettere il pulsante sul pannello frontale significherebbe avere sempre due fili penzolanti quando si stacca il pannello dalla struttura, e questo lo trovo poco funzionale e antiestetico;
- mettere il pulsante sul dorso del case comporta avere i due fili penzolanti interni proprio in corrispondenza dei collegamenti (sata + alimentazione) dei dischi e stonerebbero con la simmetria ed essenzialità del cablaggio che ho in mente di fare (chissà se un giorno ci riuscirò a mostrarlo :doh: :doh: :doh:).
Inoltre se considero il fatto che negli ultimi tempi il masterizzatore l'avrò usato si e no due volte, mi porta alla conclusione che non ne vale la pena.
Per darti un' idea più chiara di come risulterà integrata la fessura, ecco una foto del pannello allo stato attuale (pronto per il colore finale):
http://imagizer.imageshack.us/v2/800x600q90/547/0z01.jpg
(il foro non serve per un tasto ma per una vite m3 che terrà unito un pannello in plexiglass interno)
Complimenti Luke sia nella realizzazione sia nella descrizione del worklog.
Toglimi una curiosità,con che macchina fotografica fai le foto che vengono veramente bene ?
Ti ringrazio di cuore.
Le foto (principalmente macro) sono state scattate con una vetusta Canon ixus 860, comprata nel 2008 se non ricordo male.
Sicuramente otterrei risultati nettamente migliori con una macchina fotografica più recente o addirittura con una reflex ma non sono un grande appassionato di fotografia tale da giustificare un upgrade simile :boh:: quindi per ora vado avanti con questa macchinetta (tanto sono sempre più rare le volte in cui la uso), con la consapevolezza che se da un giorno all'altro dovesse rompersi la spesa della stessa sarebbe stata (anzi lo è già ora) di gran lunga ammortizzata nel tempo.
C'è anche da dire che per scattare una macro decente mi ci vogliono almeno una quindicina di scatti :doh: per poi scegliere "la meno peggio" del gruppo e valutare se è utile e come inserirla nel worklog.
(le foto che metto alla dine nel worklog non le faccio scattando a caso la prima inquadratura che mi viene).
Diciamo che cerco di usarla per quanto mi è possibile nel migliore dei modi, come del resto la maggior parte delle cose che ho: non disponendo di una elevata risoluzione e qualità di immagine cerco di curare piuttosto lo sfondo dell'oggetto fotografato, trovare la prospettiva migliore, ottimizzare le luci di ripresa, ridimensionare l'immagine sorgente nel giusto modo, fare un po' di editing,...., in modo tale che alla fine la foto risulti, non dico appagante, ma quanto meno gradevole.
Grazie dell'esauriente risposta, mi fa sempre piacere conoscere gente che, come me, è molto attenta ai particolari e devo dire che tu mi sembri il più assoluto che ho conosciuto fin'ora. Certo che nel tuo progetto si incontrano tutte le passioni che puoi avere ed è intuibile sin dall'inizio che in quel case non metterai il primo hardware che trovi, quindi, altro che cadere dal cielo. Ma noi aspetteremo con pazienza ed alla fine vedremo qualcosa di veramente originale che di sicuro meriterà un qualche premio, un oscar perchè no, in un forum così potrebbe anche nascere...
Grazie per l'impegno con cui condividi con gli altri il tuo lavoro e.... condivido la tua idea sul masterizzatore, in realtà mi sfuggiva uno dei punti chiave del tuo progetto, spero che quella vite m3 si integri bene con il resto altrimenti, non fare il foro per il pulsante di espulsione sarà stato inutile.
A presto.
Grazie dell'esauriente risposta, mi fa sempre piacere conoscere gente che, come me, è molto attenta ai particolari e devo dire che tu mi sembri il più assoluto che ho conosciuto fin'ora. Certo che nel tuo progetto si incontrano tutte le passioni che puoi avere ed è intuibile sin dall'inizio che in quel case non metterai il primo hardware che trovi, quindi, altro che cadere dal cielo. Ma noi aspetteremo con pazienza ed alla fine vedremo qualcosa di veramente originale che di sicuro meriterà un qualche premio, un oscar perchè no, in un forum così potrebbe anche nascere...
Grazie per l'impegno con cui condividi con gli altri il tuo lavoro e.... condivido la tua idea sul masterizzatore, in realtà mi sfuggiva uno dei punti chiave del tuo progetto, spero che quella vite m3 si integri bene con il resto altrimenti, non fare il foro per il pulsante di espulsione sarà stato inutile.
A presto.
Purtroppo non ho avuto modo di farlo ancora vedere ma ogni lamiera esterna l'ho progettata in modo che possa essere accoppiata poi con determinati pezzi in plexiglass, tramite appunto queste viti m3. La loro disposizione non è a caso ma, oltre a garantire la giusta solidità alla struttura, dovrebbe seguire un disegno specifico del seguente tipo,
http://imagizer.imageshack.us/v2/800x600q90/594/rqv0.png
quindi (in teoria) diventano parte integrante del disegno.
Magari questo breve paragrafo sulla creazione del pannello frontale interno lo posso pure finire e postare, tanto non servono componenti hardware per scriverlo bene.
ovvio che ci avevi pensato, stupido da parte mia credere che si potesse perdere il tutto per una vite,
a presto
CREAZIONE FRONTALE INTERNO:
Come visto in precedenza, durante l'analisi sulla disposizione dei componenti all’interno della struttura, si è arrivati a stabilire in conclusione che la zona di storage e di alimentazione del sistema dovessero essere posizionati in corrispondenza della facciata anteriore del case.
Nel case di partenza tale superficie era originariamente destinata solo per lo scompartimento degli hard drives e occupava, insieme al rack di espansione rimovibile, gran parte dello spazio.
La decisione di togliere il rack aggiuntivo, giustificata dal fatto che già 5 slot utili nel cestello risultano sufficienti per le mie esigenze, offre l’opportunità di sfruttare tale spazio altrimenti inutilizzato: in particolare il mio intento sarà, come detto, quello di riuscire ad integrare anche una coppia di alimentatori in parallelo e lasciare nella zona sottostante lo spazio di ingombro per i radiatori.
Per valutare la distribuzione ottimale di queste tre zone sulla facciata frontale della struttura occorre considerare in principio gli ingombri dei singoli componenti e i relativi margini di tolleranza, fondamentali durante le fasi di montaggio e smontaggio; senza tali considerazioni infatti l’integrazione risulterebbe iperstatica e quindi poco versatile da gestire in futuro.
In questo caso, il vincolo dato dal cestello nella parte superiore e l’ingombro dei radiatori nella parte inferiore fissano univocamente la porzione di spazio dedicabile per l’alloggiamento degli alimentatori, obbligando ad integrarli immediatamente sotto il cestello.
In figura è possibile notare le linee di riferimento tracciate sulla struttura che individuano gli ingombri degli alimentatori; la distanza che intercorre tra gli alimentatori e cestello è di appena 1 mm proprio per non rubare spazio alla zona dei radiatori sottostante.
http://imagizer.imageshack.us/v2/xq90/836/863n.jpg
Una volta rimosso il cestello e il tettuccio, si è potuto procedere al taglio della struttura e successivamente alla rilevazione delle quote per la progettazione di un pannello frontale customizzato che integrasse tutti i componenti suddetti.
http://imagizer.imageshack.us/v2/xq90/689/p0yp.jpg
Il pannello frontale è stato realizzato in acciaio inox di spessore 1mm, in modo che possa reggere il peso non trascurabile di una coppia di alimentatori di buona qualità e irrobustire la parte anteriore della struttura, la quale risulta sicuramente indebolita dopo le modifiche apportate.
http://imagizer.imageshack.us/v2/xq90/593/o8xq.jpg
I fori per il fissaggio degli alimentatori sono stati maggiorati per viti UNC 6-32 e per tenere conto delle eventuali tolleranze geometriche presenti tra le diverse marche di alimentatori sul mercato.
http://imagizer.imageshack.us/v2/xq90/829/sqt7.jpg
Ecco come si presenta il pezzo una volta finito e pulito:
nella parte alta del pannello è stata praticata una finestra della stessa dimensione del cestello cosicché, in caso di sostituzione degli hard drives e/o dell’unità ottica, sia garantito il diretto accesso e l’estrazione degli stessi senza dover smontare il pannello;
http://imagizer.imageshack.us/v2/xq90/542/fa6r.jpg
nella parte bassa invece è stata progettata una serie di fessure al fine di consentire una sufficiente aerazione nella zona dei radiatori: il loro design, piuttosto classico ed elegante, garantisce bassa vorticità dell’aria e quindi l’abbattimento del rumore.
Inoltre su ambo i lati sono stati praticati dei fori di diametro 10mm, come illustrato in dettaglio, per permettere l’ancoraggio alla struttura del pannello frontale esterno.
http://imagizer.imageshack.us/v2/xq90/854/e3m2.jpg
Durante le prove di montaggio del pezzo mi sono subito accorto che il risultato finale non era soddisfacente, sia in termini strutturali che puramente estetici. Per questo motivo ho realizzato un secondo pannello in plexiglass trasparente, dello spessore di 4mm, da abbinare al precedente.
http://imagizer.imageshack.us/v2/xq90/89/xjqo.jpg
Tale supporto in plexiglass ha la funzione di conferire maggiore solidità alla struttura ed in particolare di aumentare la resistenza a flessione del pezzo, scongiurando così qualsiasi tipo di deformazione della lamiera a seguito dell’applicazione del peso degli alimentatori.
http://imagizer.imageshack.us/v2/xq90/28/jpx7.jpg
Come visibile in figura, i profili dell’elemento in plexiglass ricalcano fedelmente quelli del pannello in acciaio, generando mediante la loro sovrapposizione un elemento unico.
http://imagizer.imageshack.us/v2/xq90/836/yb86.jpg
Questa soluzione, oltre a risultare di maggiore impatto visivo, permette di occultare completamente tutte le viti di ritenzione del cestello e dei telai di supporto dei radiatori, come si vedrà in seguito.
http://imagizer.imageshack.us/v2/xq90/202/5snp.jpg
http://imagizer.imageshack.us/v2/xq90/823/rtbp.jpg
Ecco come si presenta ancorato alla struttura
http://imagizer.imageshack.us/v2/xq90/585/ap8n.jpg
Per il montaggio sono state utilizzate 8 viti M3 a testa bombata.
http://imagizer.imageshack.us/v2/xq90/577/lk1m.jpg
I profili interni della struttura, che delimitavano la finestra per l'accesso diretto agli hard drives nel cestello, sono stati rifilati in modo da ottenere il perfetto allineamento con i pannelli customizzati. Viene a formarsi in questo modo una stratificazione di materiali [metallo - plexiglass - metallo] interessante anche dal punto di vista estetico, come visibile dal particolare illustrato in foto.
http://imagizer.imageshack.us/v2/xq90/534/qwdd.jpg
http://imagizer.imageshack.us/v2/xq90/571/0hfy.jpg
L’estensione perimetrale dei pannelli è stata progettata per consentire ancora l’ancoraggio della scocca frontale più esterna; in particolare sono stati mantenuti i 4 sganci originali.
Sono particolarmente soddisfatto della riuscita di questo particolare in quanto ogni gancio risulta ben posizionato e perfettamente equidistante dai contorni del pannello.
http://imagizer.imageshack.us/v2/xq90/836/gfgb.jpg
Dalla seguente immagine invece è possibile cogliere come si presenta internamente: tale vista interna del pannello in plexiglass sarà occultata totalmente una volta che saranno integrati il cestello, gli alimentatori e i supporti per i radiatori.
http://imagizer.imageshack.us/v2/xq90/163/l49j.jpg
Prima di passare alla progettazione delle restanti parti, occorre verificare attentamente la corretta integrazione degli alimentatori all’interno della struttura e valutare gli ingombri; per fare ciò ho utilizzato un Corsair AX850, già in mio possesso.
http://imagizer.imageshack.us/v2/xq90/571/vxl2.jpg
L’installazione dell’alimentatore risulta estremamente semplice e non si discosta di molto dalla normale procedura che si effettua nei case più tradizionali: basta inserire l’alimentatore all’interno della struttura, accostarlo al telaio in modo da allineare i 4 fori e avvitare le viti UNC 6-32 fino a che non risulta tutto ben saldo.
http://imagizer.imageshack.us/v2/xq90/7/ky0o.jpg
Un’altra importante considerazione riguarda le vibrazioni: l’adozione del pannello in plexiglass tra la lamiera in acciaio e l’alimentatore, unita all’utilizzo di rondelle isolanti in corrispondenza delle viti di fissaggio, dovrebbe garantire una sostanziale attenuazione delle vibrazioni.
http://imagizer.imageshack.us/v2/xq90/31/pkbv.jpg
Sul lato interno i profili della struttura tagliati precedentemente seguono i contorni dell’alimentatore, permettendone così l'integrazione.
http://imagizer.imageshack.us/v2/xq90/30/07d2.jpg
http://imagizer.imageshack.us/v2/xq90/543/uitw.jpg
Al momento non ho l’opportunità di testare la solidità della struttura con un secondo alimentatore dello stesso calibro ma i feedback positivi registrati a seguito dell’aggiunta del pannello in plexiglass mi fanno ben sperare nel fatto che il frontale possa reggere tranquillamente carichi superiori.
http://imagizer.imageshack.us/v2/xq90/707/3p8n.jpg
Per verificare gli ingombri sull’asse orizzontale ho montato il supporto per la scheda madre:
http://imagizer.imageshack.us/v2/xq90/20/7vmj.jpg
come pianificato il tutto si integra ad incastro lasciando lo spazio di appena 5mm tra mobo-tray e alimentatore.
La disposizione dei componenti, nonostante manchino ancora parecchi supporti di sostegno, risulta già piuttosto allineata e definita.
http://imagizer.imageshack.us/v2/xq90/594/8kxv.jpg
Per concludere, da questa ripresa laterale è possibile notare la particolare posizione del supporto per la scheda madre, studiata per consentire il passaggio di tutti i cavi di alimentazione nella parte dietro.
http://imagizer.imageshack.us/v2/xq90/834/eqiy.jpg
Ringrazio tutti per l’attenzione e alla prossima.
Becks555
25-01-2014, 11:31
un lavoro a dir poco magistrale :ave:
son proprio curioso di vedere l'opera d'arte finita :)
un lavoro a dir poco magistrale :ave:
son proprio curioso di vedere l'opera d'arte finita :)
Grazie mille, anche io non vedo l'ora di vederlo finito una volta per tutte :mc:
Intanto sono riuscito ad ordinare i due radiatori da 480mm
http://specialtech.co.uk/spshop/files/detail1/aquacomputer/ams480single.jpg
che salasso!!! :muro:
Il tuo avatar dever aver visto il prezzo di quei radiatori !
mi piacciono molto quelle viti, le voglio!
in ferramenta le trovo?
Il tuo avatar dever aver visto il prezzo di quei radiatori !
mi piacciono molto quelle viti, le voglio!
in ferramenta le trovo?
ahahah
si, più o meno è stata quella la reazione....seguita dal senso di colpa e rimorso
http://static.comicvine.com/uploads/original/6/69852/3460808-jim-carrey-puking-o.gif
Venendo al discorso viti: difficilmente nere le puoi trovare in ferramenta, forse in qualche negozio specializzato in modellismo et simili...
quelle che vedi in foto mi pare di averle prese su ebay qualche anno fa (rivenditore italiano o inglese) ora non ricordo di preciso. Cmq basta scrivere "m3 screw" e la disponibilità è veramente ampia e assortita.
In alternativa ti consiglio le viti di Nils (shop mdpc-x): probabilmente quando verrà il momento del montaggio finale, se vedo che mi mancano delle viti, punterò proprio su queste.
quelle che vedi in foto mi pare di averle prese su ebay qualche anno fa (rivenditore italiano o inglese) ora non ricordo di preciso. Cmq basta scrivere "m3 screw" e la disponibilità è veramente ampia e assortita.
In alternativa ti consiglio le viti di Nils (shop mdpc-x): probabilmente quando verrà il momento del montaggio finale, se vedo che mi mancano delle viti, punterò proprio su queste.
grazie, ho anch'io un progettino in testa, voglio costruirmi un case mini che si adatti al mio mobile tv ed al mio hardware, ma voglio farlo segando e riciclando vecchi case che ho, meno spendo e più sarò contento.
Ti ringrazio molto per la segnalazione del sito, ti sarei molto grato se me ne segnalassi qualcun'altro, magari in privato...
Un bellissimo progetto! Seguo da tempo la discussione e non vedo l'ora che sia completo, continua così :D
grazie, ho anch'io un progettino in testa, voglio costruirmi un case mini che si adatti al mio mobile tv ed al mio hardware, ma voglio farlo segando e riciclando vecchi case che ho, meno spendo e più sarò contento.
Ti ringrazio molto per la segnalazione del sito, ti sarei molto grato se me ne segnalassi qualcun'altro, magari in privato...
Ti posso elencare i più famosi (ovviamente dipende dal singolo pezzo che cerchi):
mnpctech
mdpc-x
performance pcs
frozencpu
coldzero
e22
...
Un bellissimo progetto! Seguo da tempo la discussione e non vedo l'ora che sia completo, continua così :D
Grazie di cuore:)
Vedo se questo fine settimana riesco a ritagliarmi un po' di tempo per postare qualcosa di interessante....per il momento posso lasciare un piccolo teaser :boh:
http://imagizer.imageshack.us/v2/xq90/812/vbtq.jpg
Ti ringrazio, per chiudere la breve parentesi vorrei chiederti come fare acquisti con la valuta in dollari con siti americani ed altri, detto questo rimango in attesa di vedere il tuo progetto terminato.
Ti ringrazio, per chiudere la breve parentesi vorrei chiederti come fare acquisti con la valuta in dollari con siti americani ed altri, detto questo rimango in attesa di vedere il tuo progetto terminato.
Scusa se rispondo solo ora :muro:
L'acquisto lo effettui normalmente (la conversione è automatica):
1. tramite carta di credito (controlla sempre prima di acquistare tra le modalità di pagamento del sito quali circuiti utilizza: Visa, MasterCard,....)
oppure
2. tramite paypal (che offre una garanzia integrale in caso di problemi, ma a cui devi aggiungere un surplus del 4% sul totale dell'ordine corrispondenti alla commissione stessa).
Per quanto riguarda il costo di dogana siamo oggigiorno sul 27% dell'importo
CREAZIONE CESTELLO:
Per terminare il lavoro sulla parte frontale del case rimane da prendere in considerazione il cestello.
Durante la creazione del pannello interno visto in precedenza, la posizione del cestello sulla struttura è stata già univocamente definita; pertanto ora rimangono solo da valutare quali modifiche apportare per rendere questo componente più funzionale oltre che migliorarlo sul piano estetico.
http://imagizer.imageshack.us/v2/xq90/834/xswt.jpg
Nel case di partenza il cestello presenta sul lato sinistro un caratteristico sistema di ritenzione delle unità, costituito per ciascun slot da un bracket e da un distanziale interno in gomma.
Questo sistema se da un lato dovrebbe agevolare la soppressione delle vibrazioni trasmesse dagli hard drives, dall’altro non permette l’accesso frontale diretto alle unità di archiviazione dati; di conseguenza tale soluzione dovrà essere rimpiazzata.
http://imagizer.imageshack.us/v2/xq90/833/nf9l.jpg
Anche il sistema di ancoraggio alla struttura, caratterizzato da una serie di rivetti disposti agli angoli del cestello, non è una soluzione molto convincente (sempre dal punto di vista estetico) in quanto questi rimangono comunque in vista.
http://imagizer.imageshack.us/v2/xq90/703/qzym.jpg
Per capire meglio come intervenire su questi ultimi è opportuno quindi considerare il cestello separatamente: ecco una volta rimosso dalla struttura principale, come si presenta rispettivamente sul lato destro
http://imagizer.imageshack.us/v2/xq90/34/qbqx.jpg
e sul lato sinistro.
http://imagizer.imageshack.us/v2/xq90/197/6w3q.jpg
Di seguito invece alcune immagini esplicative del sistema di ritenzione antivibrazioni sopra descritto.
http://imagizer.imageshack.us/v2/xq90/809/wxym.jpg
http://imagizer.imageshack.us/v2/xq90/541/xkkm.jpg
Sulla base di queste prime considerazioni, i propositi per la realizzazione sono quelli di:
- semplificare al massimo il design sul lato esterno del cestello, eliminando in primis il sistema di ritenzione Lian Li e cercando di nascondere alla vista tutta la serie di viti e dadi che costituiranno il sistema di ancoraggio del cestello alla struttura;
- cercare una soluzione costruttiva elegante, in grado di fungere sia da supporto che da punto di continuità per la scocca esterna;
- mantenere inalterato lo spazio interno al cestello in quanto permette già di integrare un numero sufficiente di unità di archiviazione;
- ridurre le vibrazioni trasmesse alla struttura.
Procediamo quindi con la rimozione del sistema di ritenzione delle unità:
una volta allentata la cerniera, facendo pressione sulla stessa con una pinza divaricatrice o un cacciavite,
http://imagizer.imageshack.us/v2/xq90/542/rf7j.jpg
è possibile estrarre il bracket dalla sua sede semplicemente inclinandolo.
http://imagizer.imageshack.us/v2/xq90/69/db5f.jpg
Ripetendo l'operazione per i restanti slots si ottiene il seguente risultato
http://imagizer.imageshack.us/v2/xq90/853/rcr0.jpg
Per completare il lavoro è necessario anche eliminare tutti i supporti sporgenti.
http://imagizer.imageshack.us/v2/xq90/23/c9o5.jpg
Questa operazione è stata eseguita con una pinza più robusta, avendo sempre l'accortezza di non imprimere troppa forza alla struttura in quanto risulta facilmente deformabile.
http://imagizer.imageshack.us/v2/xq90/196/ih8e.jpg
Terminata la rimozione di tutti i supporti superflui, ho infine rifinito con la lima le sbavature.
http://imagizer.imageshack.us/v2/xq90/513/mj11.jpg
Goofy Goober
27-02-2014, 10:23
Ho seguito questo progetto fin dai primi post che notai tempo fa (su svariati forum tra l'altro, per esser sicuro di non perdermi niente :D ), e ora vedo con piacere che è ripreso dopo una lunga pausa.
Il momento è giusto per iscrivermi anche qui.
Dico solo che quanto visto fino ad ora si avvicina sempre più a quel che nella mia testa sarebbe il sistema ideale.
Ne avessi le capacità sarebbe sicuramente questa la via che vorrei seguire per realizzare un pc davvero customizzato.
I miei più sinceri complimenti per quanto svolto fin'ora, e un augurio di buon lavoro per quel che è ancora da fare.
Resto sintonizzato! :)
Ho seguito questo progetto fin dai primi post che notai tempo fa (su svariati forum tra l'altro, per esser sicuro di non perdermi niente :D ), e ora vedo con piacere che è ripreso dopo una lunga pausa.
Il momento è giusto per iscrivermi anche qui.
Al momento proseguo il worklog solo su hwupgrade e techarena, cercando di portarli in parallelo (per quanto mi è possibile).
Più avanti posso anche valutare l'idea di condividerlo altrove, ma solo se strettamente necessario o se richiesto esplicitamente da più persone.
Non mi piace sbandierare le cose al vento: se uno è interessato sa dove trovarlo.
Dico solo che quanto visto fino ad ora si avvicina sempre più a quel che nella mia testa sarebbe il sistema ideale.
Ne avessi le capacità sarebbe sicuramente questa la via che vorrei seguire per realizzare un pc davvero customizzato.
Mi fa piacere.
Nonostante siano passati 2 anni, molte soluzioni costruttive mi convincono ancora: soprattutto l'ingombro totale del case (una via di mezzo tra un tj07 e un più recente corsair 600, ma con la possibilità di avere 2 radiatori da 480mm, 2 alimentatori e una hptx).
I miei più sinceri complimenti per quanto svolto fin'ora, e un augurio di buon lavoro per quel che è ancora da fare.
Resto sintonizzato! :)
Grazie
Le parti forate del cestello sono state successivamente riempite e stuccate con acciaio liquido, in modo da costruire una superficie uniforme.
http://imagizer.imageshack.us/v2/xq90/30/qxaq.jpg
Il lavoro di riempimento ha interessato anche la facciata destra, la quale presentava una fessura orizzontale per suddividere lo spazio interno degli hard drives.
http://imagizer.imageshack.us/v2/xq90/842/o2ao.jpg
Il passo successivo è stato quello di eliminare anche i distanziali da 2cm, ora non più necessari.
Così facendo si vengono a prefigurare su entrambi i lati due superfici piane e uniformi, sulle quali è possibile progettare una soluzione costruttiva nuova.
http://imagizer.imageshack.us/v2/xq90/32/h4qk.jpg
Tale soluzione è realizzata partendo da due pezzi di plexiglass, di spessore 12mm, opportunamente sagomati affinché ricoprano interamente le superfici laterali del cestello.
http://imagizer.imageshack.us/v2/xq90/35/typ6.jpg
Accostando questi pezzi alle facciate si ottiene, come ad incastro, una struttura più compatta e robusta.
http://imagizer.imageshack.us/v2/xq90/34/v6ri.jpg
Lo spessore di ben 12mm consente invece di integrare all'interno del plexiglass tutta la serie di viti e dadi che costituiranno il sistema di ancoraggio del cestello al case.
http://imagizer.imageshack.us/v2/xq90/22/yxw9.jpg
Partendo dai fori preesistenti ho realizzato con il trapano le sedi per alloggiare su ciascun lato i dadi distanziali, aventi filetto interno M3 e diametro esterno 6mm.
http://imagizer.imageshack.us/v2/xq90/854/gyaq.jpg
Per assicurarmi una perfetta tenuta questi ultimi sono stati sigillati all'interno del plexiglass con alcune gocce di loctite concentrata.
Dall'immagine è possibile notare la loctite polimerizzata presente nell'interspazio tra la sede cilindrica fatta con il trapano e il dado esagonale metallico.
Questo accorgimento è essenziale in quanto i dadi, costituendo il nuovo sistema di ancoraggio alla struttura, dovranno sorreggere con un ampio margine di sicurezza il peso complessivo dato dal cestello e dagli hard drives.
http://imagizer.imageshack.us/v2/xq90/854/vgvl.jpg
Ripetendo l'operazione per tutte le restanti sedi, si ottiene il seguente risultato
http://imagizer.imageshack.us/v2/xq90/836/4csu.jpg
Per adattare le lastre di plexiglass al design del cestello ho sagomato i vertici superiori seguendo il profilo originario di alluminio. Questo dettaglio non nasce solamente come vezzo estetico ma da questioni di carattere funzionale: infatti tale spazio, come si vedrà in seguito, deve essere mantenuto libero per l’installazione degli sganci in plastica per la scocca frontale esterna.
http://imagizer.imageshack.us/v2/xq90/706/7wdi.jpg
Terminata l'integrazione del sistema di ancoraggio del cestello sul plexiglass, rimane da realizzare il sistema di ritenzione delle unità.
Dopo aver valutato diverse opzioni sono giunto alla seguente conclusione: come intuibile in foto la sede è appositamente dedicata per alloggiare viti M3 a testa cilindrica.
http://imagizer.imageshack.us/v2/xq90/36/8hj7.jpg
Sicuramente il risultato ottenuto sarebbe stato migliore se avessi avuto a disposizione un trapano a colonna; nonostante ciò sono abbastanza soddisfatto.
Anche per quanto riguarda le svasature, non occorre necessariamente (per questo genere di lavori) uno svasatore ma si può utilizzare benissimo anche una vecchia punta di trapano della misura di cui si necessita e ottenere un risultato accettabile.
Riportando con un pennarello l'esatta posizione dei fori sulle lastre in plexiglass, ho quindi realizzato uno dopo l'altro le sedi e le svasature.
http://imagizer.imageshack.us/v2/xq90/35/xn4i.jpg
Per effettuare una breve verifica sulla corretta realizzazione di tutte le sedi ho collocato ciascuna vite al proprio posto.
http://imagizer.imageshack.us/v2/xq90/401/7188.jpg
Il cestello richiede ancora parecchie ore di lavoro, nonostante ciò si riesce già ad intravedere il risultato finale (o quanto meno, tralasciando il colore, a cogliere il design che avevo in mente per questo componente).
http://imagizer.imageshack.us/v2/xq90/856/acls.jpg
Una volta rimossi i pezzi dalla struttura ho provveduto alla loro pulizia e alla preparazione per la verniciatura, carteggiando accuratamente tutte le superfici dell’oggetto.
http://imagizer.imageshack.us/v2/xq90/32/a866.jpg
Ovviamente tale operazione è stata eseguita simultaneamente su entrambi i pezzi.
http://imagizer.imageshack.us/v2/xq90/23/5jei.jpg
Sulla parte superiore sono state inoltre integrati altri due distanziali, per conferire ulteriore robustezza al cestello una volta fissato alla struttura.
http://imagizer.imageshack.us/v2/xq90/41/o77j.jpg
Fino a questo momento della costruzione, le lastre in plexiglass sono mantenute ancorate alle superfici laterali del cestello solamente in presenza di tutte le viti di ritenzione degli hard drives: questo fatto potrebbe generare un problema qualora venissero rimosse una o tutte le unità simultaneamente.
Per evitare ciò ho provveduto ad incollare le due lastre con abbondante loctite, aiutandomi con morsetti e supporti in legno.
http://imagizer.imageshack.us/v2/xq90/560/1bdv.jpg
Al termine dell’incollaggio delle parti il cestello risulta un pezzo unico, robusto e affidabile (anche quando privo di viti): ideale quindi per ospitare tutte le unità di archiviazione del sistema.
http://imagizer.imageshack.us/v2/xq90/703/t0g9.jpg
Grazie per le risposte, continuo a seguirti
Grazie per le risposte, continuo a seguirti
:) nei prossimi giorni vedo di postare qualcosa!
Dopo aver incollato i supporti in plexiglass, il lavoro sulla parte esteriore del cestello può considerarsi pressoché ultimato; viceversa la parte interna presenta ancora tutta quella serie di fori e asole che caratterizzavano il componente in partenza.
Anche se queste superfici interne resteranno per gran parte nascoste una volta che verranno integrati tutti gli hard drives, l'intento è comunque quello di non trascurare questo particolare e contestualizzarlo con quanto svolto finora.
Per fare ciò ho deciso quindi di stuccare l'interno in modo da creare, anche per questo lato, superfici il più possibile pulite ed un design essenziale.
http://imagizer.imageshack.us/v2/xq90/716/tgbn.jpg
La stuccatura ha richiesto parecchie ore di lavorazione, tra applicazione dello stucco e carteggiatura delle parti, ed ha interessato tutti i fori e le asole presenti internamente (salvo ovviamente quelle necessarie per il fissaggio delle unità di archiviazione nel cestello).
http://imagizer.imageshack.us/v2/xq90/809/qcra.jpg
In aggiunta a ciò, sui lati esterni del cestello sono stati eliminati anche i sostegni in alluminio per le paratie (ora superflui) e ritoccati altri particolari della struttura, tra cui quelle scanalature anti-estetiche presenti sulle cornici frontali che ora risultano sostanzialmente lineari (vedi dettaglio foto).
http://imagizer.imageshack.us/v2/xq90/543/hxv6.jpg
Grazie a tutti questi accorgimenti, ora la struttura del cestello risulta ben proporzionata, simmetrica e con i profili destro e sinistro pressoché identici.
http://imagizer.imageshack.us/v2/xq90/827/6nq1.jpg
Una delle parti più critiche per un cestello è senza dubbio rappresentata dalla verniciatura: il continuo smontare/rimontare delle unità comporta inesorabilmente a lungo andare un deterioramento della finitura superficiale, che si manifesta attraverso segni, graffi, o nel peggiore dei casi nel distaccamento della vernice stessa.
Per evitare questo problema e far perdurare nel tempo le condizioni estetiche del cestello si prospettano sostanzialmente due soluzioni:
- usare una protezione sulle superfici interne;
- adottare un sistema tipo hot swap, ovvero con unità facilmente estraibili.
Per questo "progetto" ho pensato di adottare entrambe queste soluzioni, ricoprendo in primo luogo le superfici interne del cestello con una pellicola adesiva effetto alluminio anodizzato nero della 3M, di seguito illustrata.
http://imagizer.imageshack.us/v2/xq90/59/8k7v.jpg
Una volta misurata attentamente la superficie interna del cestello ho riportato le quote di riferimento sulla pellicola adesiva per tagliarla ad hoc.
http://imagizer.imageshack.us/v2/xq90/89/4r6b.jpg
Il taglio delle asole è stato realizzato per far passare all’interno delle stesse i supporti in alluminio che consentiranno di tenere allineati gli hard drives negli slots.
http://imagizer.imageshack.us/v2/xq90/856/zxx0.jpg
Verificato l’esatto posizionamento delle asole ho quindi proceduto a riscaldare la pellicola con una pistola termica e ad applicarla delicatamente sulla superficie.
http://imagizer.imageshack.us/v2/xq90/827/6exw.jpg
Questa operazione si è rivelata più ostica del previsto e ha richiesto un minimo di accortezza in più durante la realizzazione: infatti, se da un lato la maggiore temperatura favoriva la malleabilità della pellicola adesiva, dall'altra lo stucco metallico sottostante iniziava a indebolirsi.
http://imagizer.imageshack.us/v2/xq90/853/czs7.jpg
Fortunatamente questo comportamento non ha compromesso il lavoro fatto in precedenza e, dopo aver eliminato con una spatola le ultime bolle d’aria rimaste intrappolate, si è potuto procedere a sigillare definitivamente la pellicola anche alle estremità del cestello e rifinire i contorni con un bisturi.
http://imagizer.imageshack.us/v2/xq90/545/uon4.jpg
Per terminare il lavoro sono stati infine fatti i fori in corrispondenza delle viti di fissaggio delle unità da integrare.
http://imagizer.imageshack.us/v2/xq90/543/5r66.jpg
L'adozione della pellicola sulle facciate interne del cestello risulta, a mio modo di vedere, piuttosto soddisfacente sul piano visivo e gradevole anche al tatto, restituendo una sensazione di solidità che prima non aveva.
http://imagizer.imageshack.us/v2/xq90/691/w9a5.jpg
Ovviamente lo stesso lavoro di applicazione della pellicola e rifinitura dei particolari è stato ripetuto anche per l'altra superficie interna.
http://imagizer.imageshack.us/v2/xq90/713/tvgy.jpg
Un altro elemento che volevo aggiungere al design del cestello è costituito da un sistema di estrazione delle unità di archiviazione: come detto precedentemente tale sistema, oltre a consentire la sostituzione dei dischi in modo rapido e diretto, permetterà anche di non rovinare col tempo le superfici interne del cestello stesso.
In commercio esiste un’enorme varietà di soluzioni hot swappable per lo storage, soprattutto tra gli articoli destinati ai sistemi server rack; tuttavia nessuno di questi componenti si addiceva al progetto sia per le colorazioni che per i materiali impiegati (plastiche di scarsa qualità).
Una soluzione meno spartana sul piano costruttivo e affine al contesto l'ho invece trovata tra i dissipatori della casa giapponese Scythe.
http://imagizer.imageshack.us/v2/xq90/843/kmas.jpg
Dissipatore Scythe Himuro SCH-1000
Questo dissipatore, progettato per alloggiare dischi fissi da 3,5”, rappresenta una valida alternativa ai classici frame estraibili offrendo in aggiunta un più efficiente sistema di raffreddamento passivo e insonorizzazione del componente.
http://imagizer.imageshack.us/v2/xq90/812/3tuy.jpg
La struttura, realizzata interamente in alluminio, risulta molto robusta e ben fatta; anche la finitura superficiale anodizzata è piacevole al tatto e riprende elegantemente le colorazioni usate per il cestello.
http://imagizer.imageshack.us/v2/xq90/703/iohc.jpg
Lateralmente il dissipatore è dotato di specifici supporti gommati anti-vibrazione per fissarlo al case.
Nella confezione vengono forniti anche una decina di viti per il montaggio e l'immancabile foglio illustrativo con le istruzioni per l'installazione.
http://imagizer.imageshack.us/v2/xq90/838/wubl.jpg
Nella parte posteriore è invece presente una feritoia, attraverso la quale vengono rese accessibili tutte le porte per l'interfacciamento dell'unità con il sistema.
http://imagizer.imageshack.us/v2/xq90/196/2fow.jpg
La scocca in alluminio è formata da due parti complementari: una superiore, rivestita internamente da materiale fonoassorbente, ed una inferiore su cui è applicato un sottile pad termico.
http://imagizer.imageshack.us/v2/xq90/545/ux12.jpg
È proprio su quest’ultimo che deve essere posizionato l’hard disk affinché ci sia migliore contatto tra le superfici e quindi una corretta dissipazione termica del componente, soprattutto nella zona prossima al pcb dove la generazione di calore è maggiore.
http://imagizer.imageshack.us/v2/xq90/853/4kqa.jpg
La collocazione del disco all'interno del dissipatore non necessita dell'utilizzo di viti aggiuntive: alle estremità infatti è presente un supporto in spugna densa che aiuta ad incastrare perfettamente l'unità all'interno.
http://imagizer.imageshack.us/v2/xq90/607/y92x.jpg
Questo sistema di bloccaggio permette di abbattere drasticamente le vibrazioni trasmesse al dissipatore e quindi il rumore prodotto.
http://imagizer.imageshack.us/v2/xq90/62/7jlx.jpg
http://imagizer.imageshack.us/v2/xq90/560/dqh2.jpg
Una volta posizionato correttamente il disco, è possibile assemblare nuovamente il dissipatore riallineando le due parti complementari della scocca.
http://imagizer.imageshack.us/v2/xq90/513/vygx.jpg
perdonami ma il dissipatore occupa uno slot da 5,5" o sbaglio?
edit, riguardando indietro ho capito . . .
perdonami ma il dissipatore occupa uno slot da 5,5" o sbaglio?
edit, riguardando indietro ho capito . . .
il dissipatore, come anche qualsiasi altro drive da bay, misura 5,25" (è uno standard)
gli hdd misurano 3,5" o 2,5" (anche questi standard)
da 5,5" non c'è nulla, forse parli del One Plus in uscita prossimamente :D
No no indendevo proprio 5,25....
Infine per assicurarle tra loro occorre avvitare una per una tutte le viti di fissaggio (6 in totale).
http://imagizer.imageshack.us/v2/xq90/856/w760.jpg
http://imagizer.imageshack.us/v2/xq90/703/c5jo.jpg
Le dimensioni modeste delle viti e la loro posizione decentrata fortunatamente non rovinano l'estetica generale del dissipatore, che rimane piuttosto minimale.
http://imagizer.imageshack.us/v2/xq90/571/fmam.jpg
Terminata l'integrazione delle unità rimane ora da prendere in considerazione il loro sistema di ancoraggio al cestello.
I supporti gommati forniti nel bundle costituiscono già di per sé un prodotto finito perciò risulta più sensato e conveniente lavorare sulla lunghezza delle viti.
http://imagizer.imageshack.us/v2/xq90/841/jcs8.jpg
Calcolata la quota minima e massima che devono avere le viti in funzione dello spessore della lastra di plexiglass integrata nel cestello e dei supporti, mi sono apprestato quindi a tagliare ciascuna vite ad hoc.
http://imagizer.imageshack.us/v2/xq90/856/imw2.jpg
Chiaramente prima di accorciare irreversibilmente tutte le viti ho verificato volta per volta sul cestello che il tutto si avvitasse nel modo corretto.
http://imagizer.imageshack.us/v2/xq90/69/d2bm.jpg
Lo step successivo è stato evidentemente quello di collocare su ogni slot interno i 4 supporti gommati.
http://imagizer.imageshack.us/v2/xq90/534/rwy7.jpg
Questi ultimi, una volta fissati e allineati, costituiscono una vera e propria slitta per mezzo della quale è possibile inserire e/o rimuovere il dissipatore e quindi l'unità in esso contenuta.
http://imagizer.imageshack.us/v2/xq90/827/rggu.jpg
Dal punto di vista strutturale l'operazione di estrazione/inserimento necessita l’applicazione di una certa forza sul sistema, che tuttavia non compromette la solidità della struttura (che è stata appunto rinforzata con le lastre di plexiglass proprio per questo motivo).
http://imagizer.imageshack.us/v2/xq90/62/1hz8.jpg
Ripetendo la stessa operazione per i restanti dissipatori si compone in progressione la torre di drives.
http://imagizer.imageshack.us/v2/xq90/838/j2dq.jpg
http://imagizer.imageshack.us/v2/xq90/585/o3dq.jpg
Infine nel primo slot ho installato anche il supporto dedicato al masterizzatore.
http://imagizer.imageshack.us/v2/xq90/843/7ua1.jpg
[In alternativa è possibile sostituite tale unità con un ulteriore dissipatore in modo da averne complessivamente 5 in parallelo, ma sono dettagli da valutare più avanti durante l'utilizzo effettivo del sistema]
Nella parte posteriore del cestello invece trovano spazio le interfacce dei vari drives;
http://imagizer.imageshack.us/v2/xq90/856/moz8.jpg
grazie a questa configurazione anche la gestione dei cavi dovrebbe essere più semplice e lineare.
http://imagizer.imageshack.us/v2/xq90/843/ifc4.jpg
Tutte le "migliorie" apportate al cestello, in particolare il nuovo sistema di ancoraggio integrato nel plexiglass, dimostrano tuttavia la loro efficacia al momento del montaggio nel case.
Infatti osservando l'interno del case dalla seguente angolazione (vedi foto), si può notare che in corrispondenza del perimetro di confine del cestello con la struttura non sono presenti alla vista alcun tipo di viti (cosa che non succedeva nella conformazione di partenza).
http://imagizer.imageshack.us/v2/xq90/801/zblw.jpg
Le uniche viti di ritenzione che non si trovano integrate nel cestello sono invece rivolte:
1. verso la facciata superiore del case, la quale verrà però inevitabilmente coperta dal tettuccio;
http://imagizer.imageshack.us/v2/xq90/198/e7ly.jpg
2. verso la facciata frontale, la quale verrà però coperta dal pannello frontale apposito.
Quindi in ciascuno dei due casi le viti non si vedranno comunque, a tutto vantaggio dell'impatto estetico.
http://imagizer.imageshack.us/v2/xq90/706/2r4y.jpg
Il lavoro sul cestello può considerarsi in gran parte completato: rimangono ovviamente da rifinire con il colore definitivo le superfici laterali esterne e la base del cestello ma avverrà solo in prossimità del montaggio finale del sistema (quando non ci sarà più il pericolo di graffiare le superfici suddette).
Proseguiamo le lavorazioni sulla scocca esterna, andando a valutare ora la parte superiore della struttura.
CREAZIONE TETTUCCIO:
Nel case di partenza questo elemento era costituito da un unico pezzo in alluminio, che si estendeva per tutta la superficie utile e lasciava solo nella zona frontale lo spazio per l’alloggiamento delle porte di interfaccia ed i pulsanti di accensione/reset del sistema. Sul lato interno del tettuccio, in corrispondenza dei bordi, appositi incastri a S garantivano invece il corretto ancoraggio alla struttura e l'allineamento delle paratie laterali.
Questo design così essenziale è stato utilizzato nel corso degli anni in parecchi modelli e rappresenta quasi uno standard di costruzione per la casa produttrice Lian Li; tuttavia, proprio per la sua semplicità intrinseca, lascia ampia libertà di espressione quando si tratta di intervenire per modificarlo.
Tra gli accorgimenti che si possono introdurre, i più rilevanti riguardano:
- la modifica del sistema di ancoraggio delle paratie;
- l'adozione di una griglia di aerazione che permetta un’adeguata circolazione tra l'interno del case e l'ambiente.
Quest ultimo punto interessa non solo il piano estetico ma anche quello funzionale in quanto la posizione invertita della scheda madre vincola le schede video (componente del sistema che genera maggiore calore per unità di tempo) a rimanere in alto, favorendo in questo modo l’accumulo di aria calda in tale zona.
http://imagizer.imageshack.us/v2/xq90/537/kWaTES.jpg
Il minimo comune denominatore rimane comunque la sobrietà, quindi non ho voluto intervenire in modo troppo drastico sul design di partenza.
A tale scopo per la realizzazione della griglia ho deciso di riprendere il motivo utilizzato sul pannello frontale interno, visto che le dimensioni del disegno risultano compatibili e ben proporzionate alla superficie.
Inoltre, come si vedrà a breve, questo disegno risulta facile da realizzare ed in futuro consentirà di appoggiare qualsiasi oggetto sopra il tettuccio senza il rischio che cada all’interno del case.
http://imagizer.imageshack.us/v2/xq90/674/H44Vfy.jpg
Una volta tracciate le linee di riferimento, ho cominciato la lavorazione forando le estremità di ogni singolo lembo con una punta da 3 mm di diametro.
http://imagizer.imageshack.us/v2/xq90/538/ljnxx8.jpg
Successivamente ho effettuato i tagli trasversali, congiungendo con il flessibile i vari fori.
http://imagizer.imageshack.us/v2/xq90/540/sKvR7d.jpg
Il risultato ottenuto dopo aver eliminato i residui di alluminio non era molto soddisfacente in termini di solidità; per questo motivo ho pensato di creare una griglia in plexiglass della medesima forma, da abbinare alla precedente nella parte interna del tettuccio.
http://imagizer.imageshack.us/v2/xq90/673/QoFRHP.jpg
La seconda modifica interessa i supporti ad incastro sui bordi laterali del tettuccio.
Questi supporti interni dovranno essere necessariamente eliminati per far spazio al nuovo sistema di ancoraggio delle paratie; tuttavia la loro rimozione lascia numerosi spazi vuoti in corrispondenza dei profili.
http://imagizer.imageshack.us/v2/xq90/661/AHikyq.jpg
Per risolvere questo problema e ottenere un design più pulito e lineare ho deciso quindi di stuccarli uno ad uno.
http://imagizer.imageshack.us/v2/xq90/674/Fr294o.jpg
Terminate le lavorazioni con l'acciaio liquido ho provveduto a dare una prima mano di fondo per evidenziare le nuove forme ottenute ed eventuali imperfezioni presenti.
http://imagizer.imageshack.us/v2/xq90/913/64qgSX.jpg
Fortunatamente il dettaglio della griglia è venuto abbastanza bene ed è paragonabile con quanto svolto sul pannello frontale.
http://imagizer.imageshack.us/v2/xq90/909/cFvocz.jpg
L'ultimo passo è stato quello di incollare sulla parte interna il supporto in plexiglass, ovviamente in posizione allineata alla griglia metallica.
http://imagizer.imageshack.us/v2/xq90/537/9ViKiX.jpg
La posizione dei pulsanti frontali è rimasta invece invariata.
http://imagizer.imageshack.us/v2/xq90/538/DVzlVB.jpg
Per verificare che tutte le lavorazioni sul tettuccio siano venute bene non rimane che provarlo direttamente sulla struttura portante.
http://imagizer.imageshack.us/v2/xq90/912/STizO7.jpg
Una volta accostato sulla facciata superiore, per ancorarlo basta avvitare le due viti M3 poste su entrambe le estremità.
http://imagizer.imageshack.us/v2/xq90/537/s3vEhh.jpg
Osservando l'interno invece, è stato possibile verificare che i profili angolari della struttura non interferiscano con la griglia in plexiglass incollata nella parte interna del tettuccio.
http://imagizer.imageshack.us/v2/xq90/661/Uh3Fr4.jpg
Ecco infine come si presenta esternamente
http://imagizer.imageshack.us/v2/xq90/674/Hq38VQ.jpg
Anche questo componente necessita di ulteriore lavoro e l'accostamento alla struttura serve solo come ausilio per le costruzioni future.
Alla prossima
Prima di passare alla creazione degli elementi che andranno a contraddistinguere il design interno del case, occorre valutare attentamente l'ingombro di ciascun componente del sistema; in particolare per progettare in modo accurato i pannelli laterali della struttura risultano essenziali le misure di volume dei radiatori e delle pompe.
Procediamo quindi con l'assemblaggio e la loro integrazione interna:
INSTALLAZIONE POMPE:
Una volta rimosso con un piccolo cacciavite piatto il connettore a 3 pin dall'estremità dei cavi di alimentazione,
http://imagizer.imageshack.us/v2/xq90/837/8cwu.jpg
ho provveduto a svitare le 4 viti nella parte inferiore della pompa.
http://imagizer.imageshack.us/v2/xq90/843/fp4vh.jpg
Così facendo è stato possibile disaccoppiare la voluta dalla girante
http://imagizer.imageshack.us/v2/xq90/844/m3ke.jpg
e liberare il corpo pompa dal carter in plastica sottostante.
http://imagizer.imageshack.us/v2/xq90/836/hcmih.jpg
Ecco qui riportati i vari elementi costituenti della pompa.
http://imagizer.imageshack.us/v2/xq90/842/a3wq.jpg
In seguito ho cominciato a sleevare il cavo di alimentazione
http://imagizer.imageshack.us/v2/xq90/844/pqom.jpg
Per trattenere la calza in posizione ho utilizzato all'estremità dei cavi un piccolo pezzo di guaina termorestringente.
http://imagizer.imageshack.us/v2/xq90/835/5c2v.jpg
Una volta riscaldata e fatta aderire alla calza, si è potuto quindi integrare senza difficoltà il corpo pompa all'interno del carter metallico aftermarket.
http://imagizer.imageshack.us/v2/xq90/845/o5cq.jpg
Dall'esterno la guaina non è comunque visibile ed il look rimane nel complesso piuttosto pulito e sobrio.
http://imagizer.imageshack.us/v2/xq90/838/z1l7.jpg
Ovviamente lo stesso procedimento è stato ripetuto anche per la seconda pompa.
http://imagizer.imageshack.us/v2/xq90/843/16x2v.jpg
Il passaggio successivo è stato quello di collocare le due pompe nelle rispettive sedi della vaschetta.
http://imagizer.imageshack.us/v2/xq90/839/8o33.jpg
Durante il posizionamento delle pompe mi sono accorto che solo una delle due parti del dissipatore metallico entrava nell'alloggiamento dedicato: in particolare l'elemento superiore, destinato a garantire la perfetta tenuta della girante e del corpo pompa con la sede, risultava sovradimensionato.
http://imagizer.imageshack.us/v2/xq90/834/mmia5.jpg
Per questo motivo ho dovuto ideare dei pezzi ad hoc, molto simili per quanto concerne le geometrie ma evidentemente compatibili con le dimensioni interne della vaschetta.
http://imagizer.imageshack.us/v2/xq90/845/3f3s.jpg
l pezzi sono stati realizzati in acciaio inox di spessore 1,5mm in modo che non flettano durante il serraggio delle viti di ritenzione e svasati in corrispondenza dei fori.
http://imagizer.imageshack.us/v2/xq90/836/23a0.jpg
Ecco quindi come si presentano le pompe alloggiate all'interno della vaschetta.
http://imagizer.imageshack.us/v2/xq90/837/2mvj.jpg
Da uno sguardo più attento dell'immagine è possibile inoltre notare l'aggiunta di una piccola guaina di protezione tra l'elemento in acciaio e le saldature sottostanti: questo accorgimento cautelativo è stato implementato dopo la prima installazione, quando mi sono accorto che le saldature del pcb potevano toccare la gabbia metallica.
Ben consapevole del fatto che tale zona corrisponde ad una delle parti più calde del pcb, preferisco comunque tutelarmi e scongiurare ogni possibile malfunzionamento futuro.
In seguito è stato applicato il pad termico, su cui verrà appoggiato il dissipatore dedicato.
http://imagizer.imageshack.us/v2/xq90/843/3cy08.jpg
Anche per integrare questo elemento ho voluto utilizzare viti e bulloni specifici, diversi da quelli forniti nella scatola.
http://imagizer.imageshack.us/v2/xq90/844/2bdi.jpg
http://imagizer.imageshack.us/v2/xq90/836/yul5.jpg
Trovo che l'impiego di queste viti e bulloni riesca ad amalgamare meglio tutti gli elementi che compongono la vaschetta.
http://imagizer.imageshack.us/v2/xq90/844/8ifn.jpg
Rimane infine da implementare il kit CNT-RP401X2 destinato a configurazioni in serie tra pompe.
Tale kit è composto da due elementi:
- un connettore posteriore in rame, che collega esternamente la sezione di mandata della prima pompa con il condotto di aspirazione della seconda;
- un componente sagomato in plexiglass, da integrare in corrispondenza della seconda camera di riempimento.
http://imagizer.imageshack.us/v2/xq90/836/nxco.jpg
Quest'ultimo pezzo, occludendo di fatto il passaggio nella camera secondaria, impone al fluido di entrare nella seconda girante (a meno delle perdite fluidodinamiche) alla stessa energia di pressione che possedeva all'uscita dalla prima. Così facendo tale energia posseduta dal fluido può essere ulteriormente incrementata in modo da ottenere a valle del componente valori di prevalenza maggiori rispetto alla configurazione singola.
http://imagizer.imageshack.us/v2/xq90/844/dn7i.jpg
Ecco dunque come si presentano le pompe integrate in via definitiva.
http://imagizer.imageshack.us/v2/xq90/842/bfna6.jpg
http://imagizer.imageshack.us/v2/xq90/835/pubqb.jpg
Alla prossima
L' autocostruito più entusiasmante degli ultimi anni!
Grande Luke@90, ti seguo anche qui!;)
AndreaNigo
25-08-2014, 13:09
Mamma mia, come ho fatto a non vedere prima questo worklog!
Lo ho letto tutto quanto, rivisto talmente tante volte che mi è scaduta più volte la sessione login del forum :D
Lavoro mastodontico e spiegazioni super dettagliate, seguo interessatissimo, complimentoni! :mano:
Ho letto tutto d'un fiato.
Seguo con grande interesse
great_mirko
23-09-2014, 22:44
Bellissimo. Quanta invidia!!!
L' autocostruito più entusiasmante degli ultimi anni!
Grande Luke@90, ti seguo anche qui!;)
Ciao Dagored, piacere di vederti anche su hwupgrade!
Ti ringrazio sempre per i generosi complimenti ma non mi sbilancerei così tanto :sofico:, anche perchè il worklog riportato è comprensivo solo delle fasi iniziali e manca ancora molto materiale da inserire (praticamente il 70% :doh:).
Mamma mia, come ho fatto a non vedere prima questo worklog!
Lo ho letto tutto quanto, rivisto talmente tante volte che mi è scaduta più volte la sessione login del forum :D
Lavoro mastodontico e spiegazioni super dettagliate, seguo interessatissimo, complimentoni! :mano:
Grazie mille, apprezzo la pazienza che hai avuto nel leggere tutti quanti i post.
Purtroppo ora che ci guardo più attentamente, alcune descrizioni a pag. 2 relative alle paratie laterali della scocca esterna sono inconsistenti e riguardano un design che ho rivisitato qualche tempo fa perchè non mi soddisfaceva a pieno durante l'utilizzo effettivo.:doh:
In questi mesi infatti ho realizzato un qualcosa di più versatile e leggero, riciclando le paratie in alluminio del case di partenza (opportunamente tagliate e piegate).
http://imagizer.imageshack.us/v2/xq90/901/JZf700.jpg
Vedrò di sistemare le lacune nel momento in cui scriverò il capitolo riguardante queste paratie laterali.
Ho letto tutto d'un fiato.
Seguo con grande interesse
Grazie!
Bellissimo. Quanta invidia!!!
Grazie anche a te!
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Se riesco a ritagliarmi un po' di tempo prossimamente posto il materiale relativo ai radiatori (anche se sto dando precedenza alle lamiere della scocca, che vorrei ultimare prima del periodo invernale).
http://imagizer.imageshack.us/v2/xq90/537/5ElXg2.jpg
nessuna news?
La struttura e la scocca esterna l'ho completata ormai da mesi ma non ho più nè tempo nè soldi per finirlo del tutto (con hardware adeguato e la cura/attenzione necessarie per la fuoriuscita di un prodotto decente e che si potrebbe contraddistinguere).
Posso postarti le ultime foto che ho a suo tempo finito di preparare e che dovevo caricare mesi fa, riguardante la presentazione dei radiatori....il resto purtroppo dovrà attendere dato che mi devo occupare di cose leggermente più importanti e complesse.
Mi dispiace molto per gli utenti iscritti che magari ogni tanto passavano a dare una controllata in cerca di aggiornamenti salienti.
http://imagizer.imageshack.us/v2/xq90/673/oAsmIX.jpg
http://imagizer.imageshack.us/v2/xq90/745/e5LkOp.jpg
http://imagizer.imageshack.us/v2/xq90/905/nKg4Zt.jpg
http://imagizer.imageshack.us/v2/xq90/537/h1UgfN.jpg
http://imagizer.imageshack.us/v2/xq90/673/8sMLzq.jpg
http://imagizer.imageshack.us/v2/xq90/911/kf75zc.jpg
http://imagizer.imageshack.us/v2/xq90/661/9gForp.jpg
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http://imagizer.imageshack.us/v2/xq90/537/J2WNBw.jpg
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http://imagizer.imageshack.us/v2/xq90/538/Oiq0zD.jpg
http://imagizer.imageshack.us/v2/xq90/631/X3T1BI.jpg
http://imagizer.imageshack.us/v2/xq90/905/ThbAqt.jpg
http://imagizer.imageshack.us/v2/xq90/540/1gLbvC.jpg
snisto95
15-04-2015, 23:25
Lavoro impressionante e worklog a dir poco perfetto. Complimenti, veramente. Sarebbe un piacere poter vedere i lavori continuare
Ottimo lavoro, complimenti :D :D
Sei il mio dio.
Inviato dal mio LG-D802 utilizzando Tapatalk
SI ma il tuo dio non si vede da quasi due anni :D
Tutto questo gran lavoro e non sei riuscito a trovare uno sponsor,e grave...
Significa che i modder sono tanti e gli acquirenti sono pochi.
Complimenti per il lavoro svolto le tue capacità saranno sicuramente apprezzate.
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