c.m.g
13-12-2011, 10:07
lunedì 12 dicembre 2011
Una botnet ha bloccato il flusso dei cinguettii legati a vari hashtag sulle proteste di piazza dopo l'ultima tornata elettorale. Attacchi DDoS contro varie piattaforme. Nel mirino anche il social network locale VKontakte
Roma - La situazione è rapidamente precipitata nel caos, a testimonianza di un agguerrito scontro tra le autorità di Mosca e i cittadini della rete russi. Una botnet ha infatti attaccato (http://www.guardian.co.uk/world/2011/dec/09/russia-putin-twitter-facebook-battles) tra i meandri cinguettanti di Twitter, bloccando il flusso dei micropost legati ai movimenti di piazza contro il partito guidato dal Presidente Vladimir Putin.
I misteriosi attaccanti hanno dunque sfruttato (http://www.bbc.co.uk/news/technology-16108876) una rete di PC infetti per compromettere il normale funzionamento di hashtag come #triumphalnaya o #navalny, quest'ultimo relativo alle discussioni sul leader dell'opposizione arrestato dalla polizia locale. I tecnici della piattaforma statunitense sono ora riusciti a contenere gli effetti dell'attacco.
Ma Twitter non è stata l'unica piazza web a subire l'offensiva anti-dissenso. Una serie di attacchi di tipo DDoS ha colpito la piattaforma di blogging LiveJournal, insieme alla web radio Ekho Moskvy e al settimanale Bolshoi Gorod. Il celebre quotidiano locale Novaya Gazeta ha invece subito (http://globalvoicesonline.org/-/world/eastern-central-europe/russia/) un'offensiva condotta con metodi più tradizionali.Pare che le linee telefoniche siano state inondate di messaggi automatici continui. "Putin è buono. Putin ti ama. Putin ti migliora la vita - reciterebbe una voce femminile al telefono - Ama Putin e la tua vita avrà significato".
Nel frattempo, i gestori del popolare social network locale VKontakte sono entrati in contatto (http://old.news.yahoo.com/s/nm/20111208/wr_nm/us_russia_protests_internet) con gli agenti dei servizi per la sicurezza nazionale. La richiesta è stata esplicita: chiudere immediatamente tutti i gruppi legati ai movimenti di protesta per i supposti brogli elettorali.
Mauro Vecchio
Fonte: Punto Informatico (http://punto-informatico.it/3361571/PI/News/russia-rete-sotto-assedio.aspx)
Una botnet ha bloccato il flusso dei cinguettii legati a vari hashtag sulle proteste di piazza dopo l'ultima tornata elettorale. Attacchi DDoS contro varie piattaforme. Nel mirino anche il social network locale VKontakte
Roma - La situazione è rapidamente precipitata nel caos, a testimonianza di un agguerrito scontro tra le autorità di Mosca e i cittadini della rete russi. Una botnet ha infatti attaccato (http://www.guardian.co.uk/world/2011/dec/09/russia-putin-twitter-facebook-battles) tra i meandri cinguettanti di Twitter, bloccando il flusso dei micropost legati ai movimenti di piazza contro il partito guidato dal Presidente Vladimir Putin.
I misteriosi attaccanti hanno dunque sfruttato (http://www.bbc.co.uk/news/technology-16108876) una rete di PC infetti per compromettere il normale funzionamento di hashtag come #triumphalnaya o #navalny, quest'ultimo relativo alle discussioni sul leader dell'opposizione arrestato dalla polizia locale. I tecnici della piattaforma statunitense sono ora riusciti a contenere gli effetti dell'attacco.
Ma Twitter non è stata l'unica piazza web a subire l'offensiva anti-dissenso. Una serie di attacchi di tipo DDoS ha colpito la piattaforma di blogging LiveJournal, insieme alla web radio Ekho Moskvy e al settimanale Bolshoi Gorod. Il celebre quotidiano locale Novaya Gazeta ha invece subito (http://globalvoicesonline.org/-/world/eastern-central-europe/russia/) un'offensiva condotta con metodi più tradizionali.Pare che le linee telefoniche siano state inondate di messaggi automatici continui. "Putin è buono. Putin ti ama. Putin ti migliora la vita - reciterebbe una voce femminile al telefono - Ama Putin e la tua vita avrà significato".
Nel frattempo, i gestori del popolare social network locale VKontakte sono entrati in contatto (http://old.news.yahoo.com/s/nm/20111208/wr_nm/us_russia_protests_internet) con gli agenti dei servizi per la sicurezza nazionale. La richiesta è stata esplicita: chiudere immediatamente tutti i gruppi legati ai movimenti di protesta per i supposti brogli elettorali.
Mauro Vecchio
Fonte: Punto Informatico (http://punto-informatico.it/3361571/PI/News/russia-rete-sotto-assedio.aspx)