c.m.g
01-12-2011, 07:28
mercoledì 30 novembre 2011
Una famigerata crew pubblica le credenziali di acesso di migliaia di account ONU. Una ritorsione contro i comportamenti di un'organizzazione corrotta, dicono i cyber-criminali
Roma - Dopo il recente attacco (http://punto-informatico.it/3189916/PI/News/fmi-attacco-era-governativo.aspx) ai server dell'FMI, una nuova cyber-operazione di intrusione e furto di informazioni sensibili prende di mira i palazzi del potere internazionale. Questa volta a cadere vittima degli hacker (cracker?) è nientemeno che l'ONU, finita nel mirino del collettivo Team Poison già noto per aver giocato un brutto tiro (http://punto-informatico.it/3241355/PI/Brevi/blackberry-conseguenze-della-sommossa.aspx) alla canadese RIM.
La crew è entrata in possesso (http://gizmodo.com/5863708/teampoison-busts-into-the-un-and-leaks-passwords) di un migliaio di credenziali di accesso riconducibili ad altrettanti membri dello staff delle Nazioni Unite, pubblicando poi il "bottino" su PasteBin (http://pastebin.com/v2RyCr00). Le credenziali includono indirizzo email, userid e password per ogni utente, e incredibilmente abbondano i casi in cui la chiave di accesso è "111111" oppure "000".
Secondo gli esperti di sicurezza i cracker sarebbero passati attraverso i siti web di importanti istituzioni internazionali come UNDP, OECD, UNICEF e WHO, sfruttando le vulnerabilità ivi presenti per recuperare le credenziali prima di diffonderle ai quattro venti.
Perché un attacco così mirato nei confronti dell'ONU? Team Poison spiega (http://www.theinquirer.net/inquirer/news/2128845/united-nations-hacked) di aver agito contro il "Senato della Corruzione Globale", un'organizzazione che "facilita l'introduzione di un Nuovo Ordine Mondiale e un Governo Mondiale Unico".
Alfonso Maruccia
Fonte: Punto Informatico (http://punto-informatico.it/3351931/PI/News/attacco-alle-nazioni-unite.aspx)
Una famigerata crew pubblica le credenziali di acesso di migliaia di account ONU. Una ritorsione contro i comportamenti di un'organizzazione corrotta, dicono i cyber-criminali
Roma - Dopo il recente attacco (http://punto-informatico.it/3189916/PI/News/fmi-attacco-era-governativo.aspx) ai server dell'FMI, una nuova cyber-operazione di intrusione e furto di informazioni sensibili prende di mira i palazzi del potere internazionale. Questa volta a cadere vittima degli hacker (cracker?) è nientemeno che l'ONU, finita nel mirino del collettivo Team Poison già noto per aver giocato un brutto tiro (http://punto-informatico.it/3241355/PI/Brevi/blackberry-conseguenze-della-sommossa.aspx) alla canadese RIM.
La crew è entrata in possesso (http://gizmodo.com/5863708/teampoison-busts-into-the-un-and-leaks-passwords) di un migliaio di credenziali di accesso riconducibili ad altrettanti membri dello staff delle Nazioni Unite, pubblicando poi il "bottino" su PasteBin (http://pastebin.com/v2RyCr00). Le credenziali includono indirizzo email, userid e password per ogni utente, e incredibilmente abbondano i casi in cui la chiave di accesso è "111111" oppure "000".
Secondo gli esperti di sicurezza i cracker sarebbero passati attraverso i siti web di importanti istituzioni internazionali come UNDP, OECD, UNICEF e WHO, sfruttando le vulnerabilità ivi presenti per recuperare le credenziali prima di diffonderle ai quattro venti.
Perché un attacco così mirato nei confronti dell'ONU? Team Poison spiega (http://www.theinquirer.net/inquirer/news/2128845/united-nations-hacked) di aver agito contro il "Senato della Corruzione Globale", un'organizzazione che "facilita l'introduzione di un Nuovo Ordine Mondiale e un Governo Mondiale Unico".
Alfonso Maruccia
Fonte: Punto Informatico (http://punto-informatico.it/3351931/PI/News/attacco-alle-nazioni-unite.aspx)