View Full Version : Quanti giocatori arrivano alla fine di un videogame?
Redazione di Hardware Upg
30-11-2011, 15:44
Link all'Articolo: http://www.gamemag.it/articoli/3060/quanti-giocatori-arrivano-alla-fine-di-un-videogame_index.html
Silvia aggiorna la sua rubrica su Gamemag con un tema che sta a cuore a molti videogiocatori. Oltremanica, infatti, un interrogativo sta facendo impazzire studiosi e giornalisti: quanti giocatori finiscono davvero un videogame?
Click sul link per visualizzare l'articolo.
quando si è bambini piccoli, il gioco è dettato da noi stessi. siamo noi stessi a creare il gioco intorno a noi e a definirne le regole.
I giochi su pc, invece, sono complesse elaborazioni di immagini, suoni e comandi.
NESSUN gioco su pc ti riesce se non lo impari.
NON puoi pretendere di finire un gioco senza impararlo.
Come si impara? beh, manuale di istruzioni a corredo, filmati su youtube di giocatori che lo hanno reso a disposizione della comunità, forums.
Non ti piace? non stressare. l'hai pagato, ora giocaci.
SpyroTSK
30-11-2011, 16:03
anche qui non sono d'accordo.
Il tempo che il giocatore vuole passare davanti al gioco, lo decide il gioco stesso.
Quanto tempo avete giocato ad ultima online? eppure è un gioco "stupido" rispetto a tanti altri, ma la longevità, le possibilità di gioco sono altissime, cosa che per esempio per Final Fantasy è molto molto molto limitata rispetto ad UOL.
Se mi incollate davanti a Call of duty, mi stufo dopo appena 1 ora (si.) se mi mettete davanti ad un gioco come Skyrim ci gioco ore, ore ore e ancora ore.
Quindi i videogiocatori, giocano tanto ai videogiochi che effettivamente valgono le ore "perse" a giocarci, e non a quanto sia bella la grafica del gioco o a quanto è costato, semplicemente conta quanto fà piacere alla persona giocarci.
SpyroTSK
30-11-2011, 16:16
quando si è bambini piccoli, il gioco è dettato da noi stessi. siamo noi stessi a creare il gioco intorno a noi e a definirne le regole.
I giochi su pc, invece, sono complesse elaborazioni di immagini, suoni e comandi.
NESSUN gioco su pc ti riesce se non lo impari.
NON puoi pretendere di finire un gioco senza impararlo.
Come si impara? beh, manuale di istruzioni a corredo, filmati su youtube di giocatori che lo hanno reso a disposizione della comunità, forums.
Non ti piace? non stressare. l'hai pagato, ora giocaci.
Non è così.
Esistono i demo, cosa che purtroppo la gente e le Software House hanno smesso di far girare da ormai parecchio tempo, questo perchè con l'avvento dei trailer e gameplay su youtube hanno permesso alle aziende di non far uscire i demo. (es: Cod MW 2 e 3 non hanno demo).
Quindi chi me lo fà fare di comprare un gioco originale a 40-60€ quando effettivamente non mi piace e/o sò che sarà una ciofeca?
Lo scarico (demo), ci gioco 3-4 ore, lo provo (sempre se non finisce prima) e forse, se mi paice, lo comprerò. Però con i giochi che stanno uscendo ultimamente (esempio COD) non lo comprerò mai, questo perchè mi ha stufato il gameplay (tutti uguali) e il singleplayer finisce subito, quindi la ubisoft non ha neccessità di far uscire un demo, per cosa? 10 min di gioco quando il gioco dura nemmeno 2-3 ore?
IMHO i giochi così sono scadenti.
Questa è la mia filosofia e il mio metodo di pensare.
EDIT: tra l'altro la scala di "longevità" è cambiata negli anni, cioè cod4 che dura 3 ore di single player è stato dato 8.5 su 10..e a ultima online cosa dovevano dare? 100 su 10?.
http://gamesurf.tiscali.it/dynamic/articolo/CHIAVE/call5625091210107/TIPO_PAGINA/recensione
II ARROWS
30-11-2011, 16:58
Scusate, ma se il gioco scrive "You suck" quando perdi, io vado e prendo a calci in culo lo sviluppatore... da dove viene questo esempio del menga? Io non credo esista...
birmarco
30-11-2011, 18:51
quando si è bambini piccoli, il gioco è dettato da noi stessi. siamo noi stessi a creare il gioco intorno a noi e a definirne le regole.
I giochi su pc, invece, sono complesse elaborazioni di immagini, suoni e comandi.
NESSUN gioco su pc ti riesce se non lo impari.
NON puoi pretendere di finire un gioco senza impararlo.
Come si impara? beh, manuale di istruzioni a corredo, filmati su youtube di giocatori che lo hanno reso a disposizione della comunità, forums.
Non ti piace? non stressare. l'hai pagato, ora giocaci.
No no, non mi trovo per nulla d'accordo.
I giochi che si fanno da bambini hanno regole, semplici, ma le hanno. Sono regole che insegnano gli altri bambini, i genitori ecc... e a volte sono soggette a modifiche. Alcuni giochi, in particolare i giochi in scatola hanno regole più complesse e non soggette a modifiche. La complessità cresce con l'età fino ad arrivare ad un certo livello. Prendiamo ad esempio il Monopoli o Risiko, sono giochi per un'età che non è certo quella di un bambino (si ci giocavo anche io ma l'attinenza a tutte le regole era relativa) ma non serve un manuale di mille pagine per padroneggiare il gioco al 100%.
Anche per i giochi PC, PS e XBOX dovrebbe essere la stessa cosa. Un po' di regole, qualche comando e via. Non esiste che uno debba andare a cercare guide, video, libri di strategia ecc... potrebbe andare bene per chi non ha nulla da fare tutto il giorno ma per gli altri. Ad esempio io vado in università e quando torno a casa studio fino all'ora di cena. Dopodichè esco con gli amici/ragazza oppure mi trovo qualcosa da fare per rilassarmi. Col ca**o che prendo il manuale da 100 pagine del videogioco X per studiarmelo! Se ho un'ora o due da buttare voglio qualcosa di immediato e divertente. Non un gioco stupidissimo ma qualcosa che per le mie capacità intellettive (inteso come capacità intellettiva del giocatore medio) risulti immediato (o quasi) senza ricorrere ad aiuti esterni (guide) o perderci molto tempo.
La difficoltà deve essere adeguata tanto da propormi delle sfide senza annoiarmi in complessità inutili. Ad esempio in un gioco in prima persona non dovrei avere mille pannelli per configurare le strategie di gioco (che dovrebbero essere in tempo reale) o il classico computerino da polso con più funzioni del mio PC stesso.
Detto questo credo che i giochi vengano abbandonati per:
L'eccessiva monotonia presente nei titoli della stessa categoria, ad es. tutti i COD sono uguali
Ritraggono sempre le stesse cose allo stesso modo. Ad es ci sono mille giochi sulla seconda guerra mondiale tutti uguali...
Differenziazione tra titoli simili fatta con aggiunte più noiose del titolo stesso (ad esempio il computerino da polso di cui parlavo sopra)
Il gioco inizia in un modo e finisce nello stesso modo, in supermario sul NES ci stava, adesso non più!
I giochi più complessi hanno comunque gli stessi obiettivi di quello più semplice ma sono complicati da difficoltà aggiuntive a dir poco indecenti a livello del divertimento
Quello che servirebbe?
Un po' di fantasia nel produrre sti giochi, giochi ad un FPS e li hai giocati tutti, giochi ad un simulatore di guida e li hai giocati tutti! Li fanno sempre più corti perchè sono così talmente uguali che anche fare 10 minuti in più la stessa cosa porterebbe al suicidio il giocatore.
Coinvolgimento maggiore tramite una maggiore interazione con l'ambiente del gioco: grafica degna del 2011 e fisica su tutto. Crysis è di anni e anni fa, ora come ora si è solo fatto molti passi indietro.
IA che possa proporre davvero delle sfide al giocatore e non che lo ostacoli tramite mezzi illeciti (teletrasporto dei nemici ad es) solo per creare una finta difficoltà.
Einstein1976
30-11-2011, 20:21
Per quello che posso vedere su PC esistono due categorie di giochi più tutte le altre.
- Una è quella dei giochi immensi da 50-100 ore, giocabili un tot di volte, con mappe enormi e con tutte le qualità che un gioco può avere.
- Una è quella dei giochi da 25-30 ore, con mappe piccole o medie, ma rigiocabili per un numero di volte indefinito, teoricamente infinito, con tutte quelle qualità che un gioco può avere. (Vota questa lol)
Per quanto riguarda la difficoltà dei giochi oltre gli aspetti descritti dall’articolo c’è da considerare anche un altro aspetto, ossia se il gioco deve essere difficile o sempre più difficile di pari passo il gioco deve dare all’utente sempre più scelte/opzioni/vie/modi per superare una sfida e quelle successive, facendo diversamente si obbliga l’utente ad adattarsi ad uno stile forse diverso dal suo, che risulterà deludente in alcuni casi.
Molto importante inoltre è il tipo di nemici che si deve sconfiggere. Combattere fra i tanti anche un “gruppo” di nemici che non ha paura di affrontarci in prima persona, che è forte ed è coerente con le proprie scelte fatte, (scelte che noi non condividiamo molto probabilmente) indirettamente aggiungerà una componente psicologica, che varierà tra “l’empatia e il rispetto e tutta una serie di altre emozioni” (pensate allo scontro tra due pugili o lo stesso incontro visto da un fan di uno dei due pugili), vincerlo ci darà più soddisfazione naturalmente, a differenza di sconfiggere qualcuno o qualcosa che è esattamente il contrario di quello menzionato prima.
In altre parole, grandi nemici ( con “qualità” e “difetti” ), grande gloria.
Questo aumenterà le varietà di caratteri dei personaggi, i quali differenziandosi, arricchiranno la storia, facendo spiccare giustamente le varie differenze.
I mostri <<qualsiasi entità>> e i tesori <<qualsiasi bene>> hanno un fascino antico come le civiltà stesse, attirandoci irresistibilmente al nostro obbiettivo, in modo semplice, efficace ed utile, che non guasta mai. ^^
mirkonorroz
30-11-2011, 22:25
Io trovo piu' interessante il fatto del perche' nonostante ci sia un alto grado di abbandono dei giochi, molti utenti continuino a comprarne/scaricarne a vagonate.
La seconda opzione (illegale) e' ovvio che costi meno, ma non limita il problema della troppa carne al fuoco.
La prima risulta un po' piu' seria: tanta offerta e tanti (troppi?) soldi per acquistare (anche quando e' un mezzo flop annunciato) per poi sfruttare poco il prodotto.
Curiosita', Hobby, fede cieca, speranza, acquisto compulsivo patologico. Il piu' delle volte per me e' il fatto della troppa disponibilita' di titoli posseduti - installati - e non ancora giocati che crea un continuo alternarsi di focus su games diversi nato prima dalla curiosita' di vederli tutti, poi dalla "nostalgia" di un titolo rispetto all'altro.
Questo continuo bisogno di cambiare come ci fosse poco tempo (e spesso e' vero) che influenza oggi piu' che mai molti settori della nostra vita, cominciando da altri prodotti che acquistiamo tipo automobili e altro in cui cambia solo il design. Tutto questo alternarsi genera stress e un titolo che richiede impegno, ma trascurato per gli altri, perde ai miei (nostri ?) occhi di interesse e fascino fino a che non lo si abbandona per la consapevolezza di non riuscire ad applicarvicisi. Si entra in una specie di trashing in quanto la disponibilita' aumenta sempre e anche la "frammentazione", salvo ogni tanto riuscire a decidere di fare un reset/formattone proponendosi, spesso invano, di reinstallare un gioco e di finirlo prima di reinstallarne un'altro.
my 2C :)
Kharonte85
30-11-2011, 23:38
Lo sviluppatore di un gioco dovrebbe, per avere successo, sforzarsi di trovare un buon sistema per spingere il giocatore verso la fine facendo leva su quei meccanismi psicologici che regolano anche le situazione della vita quotidiana (in "real life" :D ).
Però è difficile fare un discorso generale su questa questione, lo dimostra il fatto che a parità di gioco alcune persone lo trovano coinvolgente mentre altre non riescono a portarlo a termine. Perciò potrebbe essere utile distinguere due livelli di motivazione che coinvolgono il giocatore nel processo di avanzamento nel videogioco.
Alcuni videogiochi che funzionano, cioè riescono a coinvolgere il videogiocatore fino alla fine, fanno sicuramente leva sul meccanismo psicologico delle ricompense, penso a tutti quei giochi che spingono al potenziamento dei personaggi. Questi fanno leva sulla "Motivazione estrinseca":
La motivazione estrinseca avviene quando un alunno si impegna in un'attività per scopi che sono estrinseci all'attività stessa, quali, ad esempio, ricevere lodi, riconoscimenti, buoni voti o per evitare situazioni spiacevoli, quali un castigo o una brutta figura.
http://it.wikipedia.org/wiki/Motivazione_%28psicologia%29
Questa potete considerarla come una variabile più obiettiva da misurare, poichè tendenzialmente c'è un accordo nel riconoscere cosa sia un premio e cosa una punizione (Ad Es tutti saremmo d'accordo nel valutare come negativo un gioco dove vengono sottratti punti EXP all'avanzare dell'avventura :mbe: ). In questo campo il creatore del gioco ha il pieno controllo e responsabilità.
Altri videogiochi hanno un buon mix di elementi quali la storia (che include i personaggi) che fanno leva sulla normale curiosità di "sapere come va a finire" (penso a giochi come Heavy Rain o alle avventure grafiche), oppure si basano su meccanismi diversi o un mix degli stessi. Infine il lato artistico che viene espresso in un videogioco e anche la sua realizzazione tecnica sono molto importanti. In tutti questi casi viene coinvolta la "Motivazione intrinseca" del videogiocatore:
La motivazione intrinseca, al contrario, avviene quando un alunno si impegna in un'attività perché la trova stimolante e gratificante di per se stessa, e prova soddisfazione nel sentirsi sempre più competente. La motivazione intrinseca è basata sulla curiosità, che viene attivata quando un individuo incontra caratteristiche ambientali strane, sorprendenti, nuove; in tale situazione la persona sperimenta incertezza, conflitto concettuale e sente il bisogno di esplorare l'ambiente alla ricerca di nuove informazioni e soluzioni.
http://it.wikipedia.org/wiki/Motivazione_%28psicologia%29
Questa invece è palesemente soggettiva e dipendente dalle esperienze di vita (anche videoludica :D ) vissuta. In questo caso lo sviluppatore non ha nessun controllo ma si può basare solo sulla sua conoscenza di quella che è l'esperienza media condivisa da una certa popolazione.
Perciò per cucinare un buon minestrone bisogna saper usare bene gli ingredienti a disposizione per fare leva su entrambe le motivazioni, ma la cosa più importante direi che è quella di sapersi procurare i clienti giusti :)
quando si è bambini piccoli, il gioco è dettato da noi stessi. siamo noi stessi a creare il gioco intorno a noi e a definirne le regole.
I giochi su pc, invece, sono complesse elaborazioni di immagini, suoni e comandi.
NESSUN gioco su pc ti riesce se non lo impari.
NON puoi pretendere di finire un gioco senza impararlo.
Come si impara? beh, manuale di istruzioni a corredo, filmati su youtube di giocatori che lo hanno reso a disposizione della comunità, forums.
Non ti piace? non stressare. l'hai pagato, ora giocaci.
Manuale (tra l'altro: esistono veramente?)? Video su youtube?
Quali difficolta' si incontrano nei giochi di oggi? No perche' io saro' anche scarso e magari muoio 1857 volte ma non c'e' molto da ragionare nei giochi moderni.
Il fatto di finire o no un gioco e' semplicemente questo: quanto fa cagare?
Far Cry 2 tra pubblicita', trailer e articoli stavo sbavando ovunque per giocarci. L'ho preso, ci ho giocato un po', dopo aver fatto 5 o 6 missioni completamente identiche e dopo aver letto su internet che era un loop continuo, e' andato nel cesso.
Penso che gli unici giochi in cui bisogna un minimo pensare sono i RPG seri (Skyrim esempio) dove ti costruisci il personaggio come vuoi e devi usare certe tattiche per far fuori i mostri; oppure i RTS (che non mi piacciono). Ma anche li' non e' che bisogna studiarseli...
FPS, platform, giochi di sport, simulatori di guida, avventura, RPG online (tipo WoW)... Cosa bisogna sapere? I bug?
Brightblade
01-12-2011, 10:08
Normalmente, finirli li finisco tutti quelli che compro, non ricordo un gioco che ho piantato li' (sara' che sono abbastanza selettivo nella scelta), la differenza pero' sta tra quelli che semplicemente finisco e passo oltre e quelli che mi stimolano a completarli al 100% anche per quanto riguarda le sfide opzionali post game.
Aviatore_Gilles
01-12-2011, 12:18
O più semplicemente escono veramente troppi giochi, il che li rende senz'anima?
Giochi usa e getta, fatti esclusivamente per passare al successivo.
Se ne uscissero meno magari la gente si impegnerebbe di più per terminarli.
O più semplicemente escono veramente troppi giochi, il che li rende senz'anima?
Giochi usa e getta, fatti esclusivamente per passare al successivo.
Se ne uscissero meno magari la gente si impegnerebbe di più per terminarli.
meno titoli ma con piu' qualita'..sarebbe bello si parla di meno soldi,quindi impossibile
Aviatore_Gilles
01-12-2011, 12:42
Proprio perché il mercato ha preso questa direzione. La mia era solo una constatazione, non certo un desiderio. E' impossibile tornare indietro, quindi bisogna adattarsi con quello che c'è, cercando di prendere il meglio.
Portocala
01-12-2011, 13:25
Ieri sera ho finito il singleplayer di Battlefield 3. Premetto che so che è un titolo MP, però il SP è l'oscenità più oscena che esiste. La maggior parte delle missioni sono cosi scriptate che se non segui chi devi seguire o se non corri appena ti danno il via, non riesci a finire la missione.
Io finisco tutti i giochi che installo, anche se a volte mi annoio da morire e mi stresso fino ad avere mal di pancia.
Portocala
01-12-2011, 13:27
O più semplicemente escono veramente troppi giochi, il che li rende senz'anima?
Giochi usa e getta, fatti esclusivamente per passare al successivo.
Se ne uscissero meno magari la gente si impegnerebbe di più per terminarli.
Secondo me dovrebbero distribuirli nell'arco dell'anno. Adesso escono tutti le prime due settimane di novembre o i primi di aprile. In mezzo: il nulla.
Non sono d'accordo con chi parla di video guide su youtube e cose simili...che gusto c'è se faccio "copia/incolla" delle azioni di un altro? Eh no..il videogioco, da che mondo, cerca di far utilizzare anche un minimo di cervello (anche PacMan lo faceva...se andavi a caso, rischiavi di trovarti accerchiato dai fantasmi! Un minimo di strategia serviva!), se togliamo anche questa cosa..cosa ci resta?? E anche i manuali troppo esaustivi non hanno senso, per lo stesso motivo. Insomma, ok spiegare i comandi, un'introduzione alla storia (i bei tempi dei manuali dei giochi NES/SNES,MasterSystem/MegaDrive..), ma non spiegare ogni singolo tratto del gioco. Oggigiorno manca quella voglia di sperimentare, per realizzare seguiti di giochi di successo. Guardiamo i titoli triplaA usciti nell'ultimo mese: Battlefield 3, CoD:MW3, Uncharted 3, Forza MotorSport 4, Assassin's Creed 3 (4? ho perso il conto), Skyrim (aka The Elder's Scroll V)... Molti giochi giapponesi innovativi non vengono esportati, perchè noi siamo molto meno aperti di loro. "Za!" ("Mr Mosquito" in Italia) è stato fatto uscire circa due anni dopo la presentazione in Giappone...così da noi sembrava vecchio e nessuno l'ha acquistato. Locoroco da noi non ha venduto così tanto (io l'ho adorato!) idem Patapon (giocato allo sfinimento anche questo). Avremo anche gusti diversi - e questo ci può stare - ma la voglia di sperimentare dovremmo averla anche noi. Invece si punta solo ai soldi facili. Ecco il grosso problema dell'industria videoludica moderna: sembra che non ci sia nulla da inventare, invece c'è tantissimo! Ovviamente la cosa è rischiosa e nessuno vuole rischiare, in tempi come questi. Ma chi non risica...
Brightblade
01-12-2011, 14:50
Scusate, ma se il gioco scrive "You suck" quando perdi, io vado e prendo a calci in culo lo sviluppatore... da dove viene questo esempio del menga? Io non credo esista...
Secondo me la reazione a questo e' soggettiva, ad esempio in questo periodo ho giocato Bayonetta, diciamo uno stylish hack 'n slash, l'ho finito a difficolta' normale morendo in continuazione prendendo letteralmente sberloni da tutte le parti e incassando trofei di pietra ovunque, che sono il riconoscimento piu' umiliante, il che mi ha stimolato a migliorarmi al punto tale che adesso mi manca solo un achievement per raggiungere i fatidici 1000/1000. Certo, per via del nervoso il pad ha rischiato di brutto lungo il percorso per arrivare a cio' :asd:
Non sono d'accordo con chi parla di video guide su youtube e cose simili...che gusto c'è se faccio "copia/incolla" delle azioni di un altro? Eh no..il videogioco, da che mondo, cerca di far utilizzare anche un minimo di cervello (anche PacMan lo faceva...se andavi a caso, rischiavi di trovarti accerchiato dai fantasmi! Un minimo di strategia serviva!), se togliamo anche questa cosa..cosa ci resta?? E anche i manuali troppo esaustivi non hanno senso, per lo stesso motivo. Insomma, ok spiegare i comandi, un'introduzione alla storia (i bei tempi dei manuali dei giochi NES/SNES,MasterSystem/MegaDrive..), ma non spiegare ogni singolo tratto del gioco. Oggigiorno manca quella voglia di sperimentare, per realizzare seguiti di giochi di successo. Guardiamo i titoli triplaA usciti nell'ultimo mese: Battlefield 3, CoD:MW3, Uncharted 3, Forza MotorSport 4, Assassin's Creed 3 (4? ho perso il conto), Skyrim (aka The Elder's Scroll V)... Molti giochi giapponesi innovativi non vengono esportati, perchè noi siamo molto meno aperti di loro. "Za!" ("Mr Mosquito" in Italia) è stato fatto uscire circa due anni dopo la presentazione in Giappone...così da noi sembrava vecchio e nessuno l'ha acquistato. Locoroco da noi non ha venduto così tanto (io l'ho adorato!) idem Patapon (giocato allo sfinimento anche questo). Avremo anche gusti diversi - e questo ci può stare - ma la voglia di sperimentare dovremmo averla anche noi. Invece si punta solo ai soldi facili. Ecco il grosso problema dell'industria videoludica moderna: sembra che non ci sia nulla da inventare, invece c'è tantissimo! Ovviamente la cosa è rischiosa e nessuno vuole rischiare, in tempi come questi. Ma chi non risica...
Bello Patapon! :) piu' che altro ho provato la demo per il mezzo exploit del savegame, divertente. Tanti giochi comunque non passano di qua. Un paio di esempi che secondo me porterebbe una marea di utenti? Metal Rage, se non sbaglio solo coreano. E l'altro e' DragonBall Online, da poco c'e' una patch inglese. Ma hanno idea di quanta potenza ha il nome DragonBall e quanto marketing c'e' dietro?
Comunque per i giochi vecchi e per alcuni particolari moderni c'e' si' un po' da ragionare (mi ricordo Tomb Raider III, 5 o 6 volte ero rimasto bloccato e se non c'erano le soluzioni non li avrei mai superati), ma per tutti gli altri recenti c'e' ben poco da pensare... L'ho gia' detto sopra, gli unici dove devi ragionare sono i RPG fatti bene (Skyrim) e i RTS.
Gli altri sono tutti relativamente facili (al massimo muori troppo spesso in un punto ma hai poco da ragionare), per non parlare di quelli online. E' vero che ti scontri con persone reali e li' ti diverti e un po' ragioni, ma alla fine e' sempre "alla scoperta del bug" per far fuori piu' gente possibile, rendendo il gioco poco divertente (oppure le build dei personaggi di WoW, tutti uguali... Oppure il fatto che quando sei in aria non sei targhettabile quindi tutti a saltare in pvp)...
A dire il vero io e la mia ragazza abbiamo finito due volte in co-op gears of war ed ora non vede l'ora di cominciare lost planet....l'unica condizione che mi ha posto è che la luce della stanza stia accesa XD
poveretta, la notte faceva gli incubi col generale RAAM :asd:
Aurora2008
02-12-2011, 09:18
[...] Dopodichè esco con gli amici/ragazza oppure mi trovo qualcosa da fare per rilassarmi. Col ca**o che prendo il manuale da 100 pagine del videogioco X per studiarmelo! Se ho un'ora o due da buttare voglio qualcosa di immediato e divertente. Non un gioco stupidissimo ma qualcosa che per le mie capacità intellettive (inteso come capacità intellettiva del giocatore medio) risulti immediato (o quasi) senza ricorrere ad aiuti esterni (guide) o perderci molto tempo.[...]
Io invece sono appassionato di simulatori di volo, per i quali, se non ti studi il manuale operativo, non riesci nemmeno ad accendere i motori del velivolo riprodotto sul gioco. Per questa specifica esperienza ludica, in realtà la maggior parte del tempo (e il divertimento) è nello studiare le procedure su libri reali o su guide.
roccia1234
02-12-2011, 09:40
Manuale (tra l'altro: esistono veramente?)? Video su youtube?
Quali difficolta' si incontrano nei giochi di oggi? No perche' io saro' anche scarso e magari muoio 1857 volte ma non c'e' molto da ragionare nei giochi moderni.
Il fatto di finire o no un gioco e' semplicemente questo: quanto fa cagare?
Far Cry 2 tra pubblicita', trailer e articoli stavo sbavando ovunque per giocarci. L'ho preso, ci ho giocato un po', dopo aver fatto 5 o 6 missioni completamente identiche e dopo aver letto su internet che era un loop continuo, e' andato nel cesso.
Penso che gli unici giochi in cui bisogna un minimo pensare sono i RPG seri (Skyrim esempio) dove ti costruisci il personaggio come vuoi e devi usare certe tattiche per far fuori i mostri; oppure i RTS (che non mi piacciono). Ma anche li' non e' che bisogna studiarseli...
FPS, platform, giochi di sport, simulatori di guida, avventura, RPG online (tipo WoW)... Cosa bisogna sapere? I bug?
Concordo con la parte grassettata. Nella stragrande maggioranza dei giochi c'è da ragionare poco o nulla. La difficoltà maggiore sono i nemici che magari ti fanno fuori 3-4-5 o più volte, ma per il resto non è nulla di che.
In skyrim in alcuni dungeon (linearissimi tra l'altro) ci sono dei "puzzle" ma nella stragrande maggioranza dei casi la soluzione è sotto gli occhi del giocatore e, se non c'è, sono di una semplicità disarmante.
Il principale motivo dell'abbandono dei giochi attuali è la noia, che può sopraggiungere per tutta una serie di motivi: il gioco non piace al giocatore, il gioco fa oggettivamente schifo, ecc ecc).
gr3y_s0ul
02-12-2011, 10:17
bell'articolo, ma in prima pagina,
Ompostazioni
??
Raghnar-The coWolf-
02-12-2011, 10:30
Manuale (tra l'altro: esistono veramente?)? Video su youtube?
Quali difficolta' si incontrano nei giochi di oggi? No perche' io saro' anche scarso e magari muoio 1857 volte ma non c'e' molto da ragionare nei giochi moderni.
Il fatto di finire o no un gioco e' semplicemente questo: quanto fa cagare?
****************
Giuro, saranno anni che non incontro un gioco che obblighi a usare il cervello, a dire "devo fare questo, perchè se faccio questo qui, poi quest'altro qua, alla fine riesco a ottenere questo, che mi è NECESSARIO per battere il boss finale".
Hanno eliminato pure gli HP, i powerup..etc.. dagli sparatutto perchè erano troppo complicate da gestire per l'utente medio ed è molto più facile avere lo schermo che si arrossiva...
Anche gli RPG siamo partiti da un Eye of the beholder, in cui ti disegnavi la mappa a mano su un foglio, dovevi decidere fra "mi memorizzo Una palla di fuoco in più o una guarigione in più? com'è fatta la mappa di questo livello? come sta il mio tank? Che mi conviene?" a tutti gli RPG (Skyrm non l'ho giocato) con trasporto istantaneo, marks per le missioni, equip e char build incrementale.
Che sfida intellettuale è? Semplicemente vai avanti in modo automatico gustandoti la grafica e la storia, ma non è un "gioco" è un "film animato"
Le regole una volta erano relativamente semplici, abbastanza da essere mutuate e semplificate da un gioco su carta, a differenza di oggi dove la machinery è nascosta all'occhio e complicata... eppure il livello di sfida era elevatissimo.
Alla fine il la difficoltà della sfida intellettuale di una volta si è tradotta in una pazienza di sopportare la morte un X numero di volte (ma anche lì, niente in confronto ai vecchi platform a scorrimento) con checkpoint frequenti, salva automatici...etc... (a differenza dei vecchi platform)
A dire il vero io e la mia ragazza abbiamo finito due volte in co-op gears of war ed ora non vede l'ora di cominciare lost planet....l'unica condizione che mi ha posto è che la luce della stanza stia accesa XD
poveretta, la notte faceva gli incubi col generale RAAM :asd:
Uffa, anche io voglio la ragazza che gioca con me (anche ai videogiochi :Prrr:)...
Concordo con la parte grassettata. Nella stragrande maggioranza dei giochi c'è da ragionare poco o nulla. La difficoltà maggiore sono i nemici che magari ti fanno fuori 3-4-5 o più volte, ma per il resto non è nulla di che.
In skyrim in alcuni dungeon (linearissimi tra l'altro) ci sono dei "puzzle" ma nella stragrande maggioranza dei casi la soluzione è sotto gli occhi del giocatore e, se non c'è, sono di una semplicità disarmante.
Il principale motivo dell'abbandono dei giochi attuali è la noia, che può sopraggiungere per tutta una serie di motivi: il gioco non piace al giocatore, il gioco fa oggettivamente schifo, ecc ecc).
Be' pero' Skyrim hai molta roba da fare e non ti annoi cosi' tanto (anzi non c'e' persona li' che non ti dia una quest, ne ho un bordello da fare) e comunque un minimo di ragionamento su come fare il personaggio c'e'. Io dovrei resettare tutto che fare un pg in corazza pesante con arco e furtivo e in mischia arma ad una mano e incantesimo nell'altra be'... Troppo misto e se non shotto subito la gente con l'arco, muoio :asd:
****************
Giuro, saranno anni che non incontro un gioco che obblighi a usare il cervello, a dire "devo fare questo, perchè se faccio questo qui, poi quest'altro qua, alla fine riesco a ottenere questo, che mi è NECESSARIO per battere il boss finale".
Hanno eliminato pure gli HP, i powerup..etc.. dagli sparatutto perchè erano troppo complicate da gestire per l'utente medio ed è molto più facile avere lo schermo che si arrossiva...
Anche gli RPG siamo partiti da un Eye of the beholder, in cui ti disegnavi la mappa a mano su un foglio, dovevi decidere fra "mi memorizzo Una palla di fuoco in più o una guarigione in più? com'è fatta la mappa di questo livello? come sta il mio tank? Che mi conviene?" a tutti gli RPG (Skyrm non l'ho giocato) con trasporto istantaneo, marks per le missioni, equip e char build incrementale.
Che sfida intellettuale è? Semplicemente vai avanti in modo automatico gustandoti la grafica e la storia, ma non è un "gioco" è un "film animato"
Le regole una volta erano relativamente semplici, abbastanza da essere mutuate e semplificate da un gioco su carta, a differenza di oggi dove la machinery è nascosta all'occhio e complicata... eppure il livello di sfida era elevatissimo.
Alla fine il la difficoltà della sfida intellettuale di una volta si è tradotta in una pazienza di sopportare la morte un X numero di volte (ma anche lì, niente in confronto ai vecchi platform a scorrimento) con checkpoint frequenti, salva automatici...etc... (a differenza dei vecchi platform)
Quoto
Pier2204
02-12-2011, 16:46
I giochi si finiscono se la storia ti prende.. concordo con chi dice che adesso troppi giochi c'è poco da ragionare se non sparare per primo..
Mi ricordo Grim Fandango, situazioni difficili ed enigmi incasinati, oltre la bellissima storia la sfida era finirlo senza leggere le soluzioni in rete, o almeno.. il meno possibile..:D
Stessa cosa con i primi Tomb Raider, trucchi macchiavellici e combinazioni per aprire le porte o passare situazioni difficili.
Fuga da Monkey Island...e altri..
Non fanno più niente del genere..
..che bei ricordi..
roccia1234
02-12-2011, 18:36
Be' pero' Skyrim hai molta roba da fare e non ti annoi cosi' tanto (anzi non c'e' persona li' che non ti dia una quest, ne ho un bordello da fare) e comunque un minimo di ragionamento su come fare il personaggio c'e'. Io dovrei resettare tutto che fare un pg in corazza pesante con arco e furtivo e in mischia arma ad una mano e incantesimo nell'altra be'... Troppo misto e se non shotto subito la gente con l'arco, muoio :asd:
Infatti, non ho detto che skyrim è noioso... semplicemente per andare avanti non devi risolvere chissà quali enigmi, la maggior parte hanno la soluzione scritta a chiare lettere in una stanza vicina o anche nella stessa stanza o su un oggetto necessario per la missione (l'artiglio ad esempio).
Per il personaggio... si, un minimo ci devi ragionare... ma anche se lo tiri su alla cavolo vai avanti lo stesso...
Io sto facendo un mago arciere furtivo. Però devo dire che le ultime due caratteristiche a livelli medio alti (60-70) iniziano ad essere quasi un cheat, se poi hai anche un individua vita... diventi come sam fisher :D .
birmarco
02-12-2011, 18:58
Io invece sono appassionato di simulatori di volo, per i quali, se non ti studi il manuale operativo, non riesci nemmeno ad accendere i motori del velivolo riprodotto sul gioco. Per questa specifica esperienza ludica, in realtà la maggior parte del tempo (e il divertimento) è nello studiare le procedure su libri reali o su guide.
La tua è una situazione particolare. I simulatori devono simulare un qualcosa di reale e se per pilotare un aereo nella realtà è necessario imparare ad usare un aereo anche nel gioco sarà così. :)
nevediluna
06-12-2011, 15:48
Scusate, ma se il gioco scrive "You suck" quando perdi, io vado e prendo a calci in culo lo sviluppatore... da dove viene questo esempio del menga? Io non credo esista...
Se guardi qui (http://blogs.ocweekly.com/heardmentality/2010/10/you_are_worthless_and_weak_top.php) :read: trovi un sacco di schermate di "Game Over"... imbarazzanti :D
Se guardi qui (http://blogs.ocweekly.com/heardmentality/2010/10/you_are_worthless_and_weak_top.php) :read: trovi un sacco di schermate di "Game Over"... imbarazzanti :D
Bah, un gioco vecchissimo del Commodore 64 (non ricordo il nome, eri una specie di alieno o astronauta che doveva saltare su delle nuvole ed evitare o sparare ad eventuali alieni/mostri che ti consumavano la vita... Senza dettagli, tutto nero e contorni verdi... Ma la memoria non arriva al nome o ad altri particolari) quando morivi ti dava dell'imbecille: "You're an imbecile!" e poi un'altra frase che non ricordo...
a dire il vero finiti finiti li conto sulle dita di una mano.
flyningeagle
18-12-2011, 19:50
ehhhhh
ma non dite fesserie i giochi non hanno un finale
hihihihiihihih
:fagiano: :fagiano: :fagiano: :fagiano: :fagiano: :fagiano: :fagiano:
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