View Full Version : Dead Island messo al bando in Germania
Redazione di Hardware Upg
30-11-2011, 13:21
Link alla notizia: http://www.gamemag.it/news/dead-island-messo-al-bando-in-germania_39701.html
Anche il titolo di Techland non verrà commercializzato sul suolo tedesco a causa dei contenuti, ritenuti eccessivamente violenti.
Click sul link per visualizzare la notizia.
senza senso
inutile fare un post più lungo, i motivi sono sempre i soliti
devil_mcry
30-11-2011, 13:57
beh certo in effetti con tutti gli zombie che percorrono quotidianamente le nostre strade c'è il rischio che a qualcuno passi per la testa di prenderli a mazzate in testa per ucciderli :eek:
meglio toglierlo
ps ma gta lo vendono la?
pps meno male che esiste l'uk, il DD e il resto
vynnstorm
30-11-2011, 14:37
Inutile censura.
Poveri crucchi...
(Dico questo e poi penso al nostro spread...)
Allora censurate :
Resident Evil (rigorosamente i primi 3),
Dead island,
Etc Etc
Censurate inoltre la serie TV Walking Dead
ridicoli
devil_mcry
30-11-2011, 15:22
Allora censurate :
Resident Evil (rigorosamente i primi 3),
Dead island,
Etc Etc
Censurate inoltre la serie TV Walking Dead
ridicoli
Ora è tutto chiaro, in germania hanno gli zombie ! :eek: :eek: :eek: :eek: :eek: :eek: :eek: :eek: :eek: :eek: :eek:
Non è che funzioni tanto diverso che da noi: determinato materiale passa
sempre di mano agli incompetenti.
da un lato la censura è un abominio insensato. è idiota pensare che qualcuno debba filtrare ciò che devo vedere come se io fossi un decerebrato.
dall'altro da giocatore di lunga data mi chiedo perchè le dinamiche dei giochi, soprattutto le grandi produzioni, debbano sempre vertere su particolari truculenti. su ammazzamenti, sparatorie, violenza in generale.
in qualche modo risponde a dei criteri commerciali. dovremmo stare più attenti a ciò che compriamo.
vabbè, si sapeva. Pure L4D2 è stato pesantemente censurato, Clive Barker's Jericho messo al bando, Gears of War messo al bando ecc... i tedeschi devono fare qualcosa per il rating dei loro giochi, ogni volta che ne esce uno esplode la richieda di gifts da altri paesi su Steam, segno che gli utenti cmq bypassano la cosa in barba alle -ridicole- leggi tedesche.
Gli australiani ce l'hanno fatta, anche i tedeschi dovrebbero farcela.
no aspè... in Germania esiste una legge che IMPEDISCE LA COMMERCIALIZZAZIONE di opere d'intelletto?
Io mi ricordavo che fosse un paese democratico...
:mbe: :mbe: :mbe:
E, vi prego, non entriamo nel merito del valore dell'opera, altrimenti sappiamo benissimo che non ne usciamo. Io posso ancora accettare il sistema di rating, ma dopo che sulla confezione ho apposto la bella etichetta VM14, 18, 24 o NOVANTA, la palla deve passare ai negozianti, che devono mettersi la manina sulla coscienza e non vendere a chi non devono vendere, ed ai genitori, che devono distribuire la raccomandata dose di ceffoni al loro pargoletto che ha tentato di fare il grande prima del tempo... è semplice parte dell'educazione.
VIETARE LA COMMERCIALIZZAZIONE di un prodotto editoriale mette in mano ad uno stato un'arma pericolosetta. :muro:
Se è violento dead island poi cosa dovrebbe dire uno di Dead Space1/2 ????
PS: inoltre come gioco fa anche schifo :p
no aspè... in Germania esiste una legge che IMPEDISCE LA COMMERCIALIZZAZIONE di opere d'intelletto?
Io mi ricordavo che fosse un paese democratico...Certo che esiste, esiste *ovunque*. Tu consentiresti la commercializzazione di un libro che incita all'odio razziale, alle organizzazioni mafiose o al terrorismo brigatista?
Solo che in Germania sono particolarmente restrittivi coi videogiochi.
Si parla di commercializzazione, si badi. Non di produzione.
Certo che esiste, esiste *ovunque*. Tu consentiresti la commercializzazione di un libro che incita all'odio razziale, alle organizzazioni mafiose o al terrorismo brigatista?
Solo che in Germania sono particolarmente restrittivi coi videogiochi.
Si parla di commercializzazione, si badi. Non di produzione.
Si si.. infatti è giusto vendere armi al dittatore di turno e poi condannare l'uso che ne fa :doh: (e sappiamo che tutte le "potenze" occidentali le producono)
Di libri del genere che dici tu ce ne sono, non inneggiano apertamente ma sotto sotto.. per non parlare di tutto quello che puoi trovare sul web.
E comunque anche un crucco può comprare il gioco che vuole in UK o dove vuole e buonanotte.
Insomma, quoto cerbert.
Di libri del genere che dici tu ce ne sono, non inneggiano apertamente ma sotto sotto.. per non parlare di tutto quello che puoi trovare sul web.Stessa cosa, sul web la Polizia Postale censura i siti di pedofili e così via.
Trovami in Italia un libro che inneggia APERTAMENTE al razzismo e avrai idea di cosa sto parlando, invece di fare polemica inutile.
MesserWolf
30-11-2011, 18:37
no aspè... in Germania esiste una legge che IMPEDISCE LA COMMERCIALIZZAZIONE di opere d'intelletto?
Io mi ricordavo che fosse un paese democratico...
:mbe: :mbe: :mbe:
E, vi prego, non entriamo nel merito del valore dell'opera, altrimenti sappiamo benissimo che non ne usciamo. Io posso ancora accettare il sistema di rating, ma dopo che sulla confezione ho apposto la bella etichetta VM14, 18, 24 o NOVANTA, la palla deve passare ai negozianti, che devono mettersi la manina sulla coscienza e non vendere a chi non devono vendere, ed ai genitori, che devono distribuire la raccomandata dose di ceffoni al loro pargoletto che ha tentato di fare il grande prima del tempo... è semplice parte dell'educazione.
VIETARE LA COMMERCIALIZZAZIONE di un prodotto editoriale mette in mano ad uno stato un'arma pericolosetta. :muro:
è così da sempre, gears of war se non erro era vietato ad esempio.
Credo che anche l'australia abbia una certa forma di censura: credo che la pornografia sia proprio vietata (in teoria), non solo a minori
no aspè... in Germania esiste una legge che IMPEDISCE LA COMMERCIALIZZAZIONE di opere d'intelletto?
Io mi ricordavo che fosse un paese democratico...
:mbe: :mbe: :mbe:
E, vi prego, non entriamo nel merito del valore dell'opera, altrimenti sappiamo benissimo che non ne usciamo. Io posso ancora accettare il sistema di rating, ma dopo che sulla confezione ho apposto la bella etichetta VM14, 18, 24 o NOVANTA, la palla deve passare ai negozianti, che devono mettersi la manina sulla coscienza e non vendere a chi non devono vendere, ed ai genitori, che devono distribuire la raccomandata dose di ceffoni al loro pargoletto che ha tentato di fare il grande prima del tempo... è semplice parte dell'educazione.
VIETARE LA COMMERCIALIZZAZIONE di un prodotto editoriale mette in mano ad uno stato un'arma pericolosetta. :muro:
Quoto, è esattamente come la penso io.
Credo che anche l'australia abbia una certa forma di censura: credo che la pornografia sia proprio vietata (in teoria), non solo a minoriE che è, un Paese fondamentalista islamico? :D
Leggo qui che la situazione è complessa, ma il porno non è vietato: solo la commercializzazione e il noleggio.
http://en.wikipedia.org/wiki/Pornography_by_region#Australia
jackal21
30-11-2011, 19:39
Ma alla fine,quanti di noi hanno giocato ai vecchi sparatutto anni 90???....quanti di noi sono diventati dei maniaci assassini???..... mi sa che o la gente si fa troppe pippe mentali o i giovani d'oggi sono dei rincoglioniti senza personalita' che si fanno influenzare da un gioco e non sanno distinguere finzione da realta'
Stessa cosa, sul web la Polizia Postale censura i siti di pedofili e così via.
Trovami in Italia un libro che inneggia APERTAMENTE al razzismo e avrai idea di cosa sto parlando, invece di fare polemica inutile.
Nessuna polemica, leggi meglio. Personalmente preferisco la sostanza.
Mangiato veleno?
Siamo Paesi democratici, non anarchici, la censura può benissimo esistere se non si rispetta la legge. un sito con immagini pedo-pornografiche ne è l'esempio
però la legge tedesca a quanto pare è troppo restrittiva, togliendo la libertà di vendere\acquistare normalissimi prodotti per motivi ridicoli. non vedo come alla gente possano andar bene certe cose.
E poi ancora censurano qualsiasi simbolo nazista dentro un videogioco? a che diamine dovrebbe servire? Scommetto che in polonia simboli nazisti e comunisti nei videogiochi non li censurano, eppure sono vietati. la legge dice che possono essere usati a scopi artistici anche lì.
allora perché nella perfetta Germania si tratta la gente come fosse scema? Oppure semplicemente ancora calcolano i videogiochi come roba da bambini e quello non adatto a loro lo si taglia direttamente?
Io ho lavorato in Germania e ci ho vissuto e ho visto la situazione dei giochi ''spinti'' nei centri commerciali..con etichette rosse giganti e ho provato fallout 3 in versione tedesca..uno schiffo..poco sangue,smembramenti ridotti,un altro gioco..comunque di recente la situazione stà cambiando,a giochi recenti violenti viene messo il ''usk 18'' ancora + in evidenza e scritto ''100% uncut''..forse si sono resi conto anche loro una censura eccessiva non vende..
Nessuna polemica, leggi meglio. Personalmente preferisco la sostanza.Quale sostanza? Se n'è vista ben poca, ti ho fatto una richiesta e sto ancora aspettando.
Si si.. infatti è giusto vendere armi al dittatore di turno e poi condannare l'uso che ne fa :doh: (e sappiamo che tutte le "potenze" occidentali le producono)
Di libri del genere che dici tu ce ne sono, non inneggiano apertamente ma sotto sotto.. per non parlare di tutto quello che puoi trovare sul web.
E comunque anche un crucco può comprare il gioco che vuole in UK o dove vuole e buonanotte.
Insomma, quoto cerbert.
Quale sostanza? Se n'è vista ben poca, ti ho fatto una richiesta e sto ancora aspettando.
Non ho scritto apertamente ma sotto sotto = sostanza. Te l'avevo detto di leggere meglio..
Io ho lavorato in Germania e ci ho vissuto e ho visto la situazione dei giochi ''spinti'' nei centri commerciali..con etichette rosse giganti e ho provato fallout 3 in versione tedesca..uno schiffo..poco sangue,smembramenti ridotti,un altro gioco..comunque di recente la situazione stà cambiando,a giochi recenti violenti viene messo il ''usk 18'' ancora + in evidenza e scritto ''100% uncut''..forse si sono resi conto anche loro una censura eccessiva non vende..
... in effetti, basta mettere un usk 18 e poi ognuno dovrebbe essere libero di esercitare il proprio libero arbitrio e comprare quello che vuole. Personalmente, io vieterei ai ragazzini Twilight con un bollo "idiozia", piuttosto che Dead Island:p
no aspè... in Germania esiste una legge che IMPEDISCE LA COMMERCIALIZZAZIONE di opere d'intelletto?
Io mi ricordavo che fosse un paese democratico...
:mbe: :mbe: :mbe:
E, vi prego, non entriamo nel merito del valore dell'opera, altrimenti sappiamo benissimo che non ne usciamo. Io posso ancora accettare il sistema di rating, ma dopo che sulla confezione ho apposto la bella etichetta VM14, 18, 24 o NOVANTA, la palla deve passare ai negozianti, che devono mettersi la manina sulla coscienza e non vendere a chi non devono vendere, ed ai genitori, che devono distribuire la raccomandata dose di ceffoni al loro pargoletto che ha tentato di fare il grande prima del tempo... è semplice parte dell'educazione.
VIETARE LA COMMERCIALIZZAZIONE di un prodotto editoriale mette in mano ad uno stato un'arma pericolosetta. :muro:
Quoto in toto..il problema (se si vuole considerare tale) sono i commercianti che non si fanno problemi a vendere giochi "adulti" anche a bambini
Quoto in toto..il problema (se si vuole considerare tale) sono i commercianti che non si fanno problemi a vendere giochi "adulti" anche a bambini
E soprattutto di alcuni genitori che ne permettono l'uso senza filtri :(
UomoAzione
01-12-2011, 14:32
hanno fatto bene, troppo sangue e troppi zombie.... bleah
E soprattutto di alcuni genitori che ne permettono l'uso senza filtri :(
effettivamente i negozianti non si comportano nel giusto modo, ma tuo figlio gioca a casa mica in scantinati segreti, e già solo guardare il bollino +18 ti fa capire che magari il prodotto non va bene per la sua età.
se uno se ne frega poi non si lamenti con chi dà la giusta possibilità di commercializzare un prodotto che è stato creato per tutti (e ritorno al discorso della poca cultura sul considerare i videogiochi opere artistiche come libri e film, e non roba da bambini).
Evergreen
01-12-2011, 15:06
da un lato la censura è un abominio insensato. è idiota pensare che qualcuno debba filtrare ciò che devo vedere come se io fossi un decerebrato.
A me sembra un giudizio un tantino esagerato. La censura esiste in qualsiasi stato democratico, e valuta se un certo prodotto è contro una norma dello stato o meno. Il prodotto puo' essere un gioco, un programma televisivo, un film, una canzone o l'abbigliamento della professoressa di matematica in una scuola.:D
Un gioco puo' essere blasfemo ed offendere i credenti di una certa religione, o puo' essere filonazista e violare le leggi che ne impediscono la rifondazione del partito, o puo' essere truculento con la simulazione di assassini efferati e non essere in linea con i limiti che lo stato si è imposto per quel tipo di video gioco.
Non mi sembra che essere democratici debba significare, per esempio, che alle 14 di un giorno qualsiasi mandino un bel filmetto porno in TV, perchè se qualcuno dovesse dire che è inopportuno allora subito scatta un altro che grida alla censura.
E non mi pare manco che in germania o in Italia o in altri stati democratici una bella insegnante possa andare a scuola in tanga e topless, e nessuno le deve dire niente, altrimenti è censura ..... (io non le direi niente, sempre che sia carina, ma è solo un'opinione personale ....:D )
Non è censura, è soltanto il rispetto di regole e la valutazione di certe forme di diffusione di immagini e situazioni, che vengono fatte da persone pagate per farle, che magari saranno censorie, ma che non vuol dire che siano antidemocratiche.
Ovviamente sempre secondo la mia opinione,e con rispetto di quella degli altri.:) :)
Aspetto con ansia il giorno in cui in Germania vieteranno la commercializzazione di FIFA perché "puoi fare falli intenzionali, non sia mai che poi i ragazzini escono e si riempiono di mazzate sui campi veri" :muro:
effettivamente i negozianti non si comportano nel giusto modo, ma tuo figlio gioca a casa mica in scantinati segreti, e già solo guardare il bollino +18 ti fa capire che magari il prodotto non va bene per la sua età.
se uno se ne frega poi non si lamenti con chi dà la giusta possibilità di commercializzare un prodotto che è stato creato per tutti (e ritorno al discorso della poca cultura sul considerare i videogiochi opere artistiche come libri e film, e non roba da bambini).
Credimi, ne vedo un bel po' di genitori che dimenticano di esserlo :(
Dead Island era stato certificato come "List B" dal dipartimento federale impegnato nello stabilire quali siano i media dannosi per i giovani (BPJM). Tale denominazione viene riservata solitamente a quei media che contengono torture estreme o contenuti a sfondo nazista.
Dead Island è un gioco a sfondo nazista o in cui si tortura la gente ? Non mi risulta...
E' un gioco in cui si opera la classicissima carneficina di zombie, il mondo ne è pieno, così come esistono migliaia di libri, fumetti e film che trattano lo stesso tema.
Sarei d'accordo nel vietarne la commercializzazione al di sotto di una certa fascia d'età, ma bandirlo a priori mi sembra una gran cavolata.
Non ho scritto apertamente ma sotto sotto = sostanza. Te l'avevo detto di leggere meglio.."Sotto sotto" != "apertamente". Leggi meglio tu: "Trovami in Italia un libro che inneggia APERTAMENTE al razzismo". Sto ancora aspettando.
Evergreen
01-12-2011, 16:57
Scrivere un libro o una rivista inneggiante al nazismo o al fascismo o alla rivoluzione proletaria o allo sterminio di massa di un popolo, apertamente o meno, è diverso dal vendere un gioco di particolare violenza ; il libro non andrebbe in mano al ragazzino di 10 anni, e se pure ci andasse perchè l'ha comprato il fratello, non lo aprirebbe nemmeno.
Il gioco invece, nonostante le etichette che ne limitano la vendita a maggiorenni, sarebbe certamente piu' fruibile.
Per cui a me sembra che le due cose non debbano essere accomunate. In ogni caso, e a scanso di equivoci, personalmente NON CREDO AFFATTO che un gioco violento alimenti la violenza nei ragazzi, nè tanto meno ne favorisca l'emulazione.
Penso pero' che un certo tipo di violenza, rappresentata in certi games particolarmente crudi, possa essere comunque negativa per un adolescente non perfettamente equilibrato e non particolarmente supportato da un ambiente familiare adatto.
A me sembra un giudizio un tantino esagerato. La censura esiste in qualsiasi stato democratico, e valuta se un certo prodotto è contro una norma dello stato o meno. Il prodotto puo' essere un gioco, un programma televisivo, un film, una canzone o l'abbigliamento della professoressa di matematica in una scuola.:D
Un gioco puo' essere blasfemo ed offendere i credenti di una certa religione, o puo' essere filonazista e violare le leggi che ne impediscono la rifondazione del partito, o puo' essere truculento con la simulazione di assassini efferati e non essere in linea con i limiti che lo stato si è imposto per quel tipo di video gioco.
Non mi sembra che essere democratici debba significare, per esempio, che alle 14 di un giorno qualsiasi mandino un bel filmetto porno in TV, perchè se qualcuno dovesse dire che è inopportuno allora subito scatta un altro che grida alla censura.
E non mi pare manco che in germania o in Italia o in altri stati democratici una bella insegnante possa andare a scuola in tanga e topless, e nessuno le deve dire niente, altrimenti è censura ..... (io non le direi niente, sempre che sia carina, ma è solo un'opinione personale ....:D )
Non è censura, è soltanto il rispetto di regole e la valutazione di certe forme di diffusione di immagini e situazioni, che vengono fatte da persone pagate per farle, che magari saranno censorie, ma che non vuol dire che siano antidemocratiche.
Ovviamente sempre secondo la mia opinione,e con rispetto di quella degli altri.:) :)
un conto è tutelare i minori un conto è censurare, spostare l'orario di un film porno non è una censura, impedirne la messa in onda di fatto lo è.
io non metto in dubbio che uno debba scrivere sulla scatola se quello che c'è dentro rispetta o meno la sensibilità di chi ne usufruisce ma dopo di questo qualsiasi sofisticazione di un'opera di ingegno è una censura bella e buona, figuriamoci l'impedirne la circolazione, questo che piaccia o meno al bene comune. tanto a censurare quelli che vogliono parlare del nazismo alla fine gli facciamo solo un favore perché diventano delle vittime e certo non gli impediamo di farlo, la legge ha dei limiti per fortuna o purtroppo, non può stabilire cosa la gente può pensare. ed è assurdo che sia ammissibile pensare che il nazismo sia bello ma che ti sia vietato dirlo. purtroppo infatti, quella legge è totalmente insensata e deriva solo da fatti storici. ma a mettere tabù come ha fatto la chiesa alla fine non si fa altro che generare altro torbido.
delle cose si dovrebbe invece parlare e confrontarsi non nascondere la testa sotto la sabbia altrimenti non si fa altro che polarizzare le correnti di pensiero. IMHO ma neanche tanto.
la censura non ha senso a prescindere, che qualcuno si arroghi il diritto in se di decidere di cambiare anche solo una virgola di un'opera è un'idea completamente malsana e ridicola che non ha giustificazioni psicologiche al di fuori della propria paura e insicurezza personale. è ovvio che il censore dovrebbe porsi ad un alto livello e decidere cosa io posso vedere e come, ma chi l'ha messo li quello spauracchio? lo voglio decidere io se una cosa va bene o meno, ce l'ho un cervello anch'io per decidere o sono solo uno che va indottrinato? l'unica cosa è che magari è giusto avvisarmi se il contenuto può infastidirmi, ma detto questo il fastidio è un problema di chi si lascia infastidire, perché evidentemente è troppo stupido per non esserlo. IMHO
Certo che esiste, esiste *ovunque*. Tu consentiresti la commercializzazione di un libro che incita all'odio razziale, alle organizzazioni mafiose o al terrorismo brigatista?
Solo che in Germania sono particolarmente restrittivi coi videogiochi.
Si parla di commercializzazione, si badi. Non di produzione.
Qui affermi che la censura esiste ovunque
Si si.. infatti è giusto vendere armi al dittatore di turno e poi condannare l'uso che ne fa :doh: (e sappiamo che tutte le "potenze" occidentali le producono)
Di libri del genere che dici tu ce ne sono, non inneggiano apertamente ma sotto sotto.. per non parlare di tutto quello che puoi trovare sul web.
E comunque anche un crucco può comprare il gioco che vuole in UK o dove vuole e buonanotte.
Insomma, quoto cerbert.
Qui dico che non inneggiano apertamente, ma sotto sotto passa di tutto. Per primo ho già specificato che non succede apertamente.
Stessa cosa, sul web la Polizia Postale censura i siti di pedofili e così via.
Trovami in Italia un libro che inneggia APERTAMENTE al razzismo e avrai idea di cosa sto parlando, invece di fare polemica inutile.
Qui già ti sei inceppato sull'apertamente, per questo ti invitavo a leggere meglio.
Da un po' sto cercando di spiegarti che anche se esiste una censura di tipo legale, sostanzialmente questa viene aggirata con facilità.
Evergreen
01-12-2011, 22:54
un conto è tutelare i minori un conto è censurare, spostare l'orario di un film porno non è una censura, impedirne la messa in onda di fatto lo è.
.....
.....
è ovvio che il censore dovrebbe porsi ad un alto livello e decidere cosa io posso vedere e come, ma chi l'ha messo li quello spauracchio? lo voglio decidere io se una cosa va bene o meno, ce l'ho un cervello anch'io per decidere o sono solo uno che va indottrinato?
Senza alcuno spirito polemico, ma solo per capire in una dialettica civile : a me sembra che il tuo scritto sia leggermente contraddittorio.:confused:
In un post precedente sostieni che ..... è un abominio insensato. è idiota pensare che qualcuno debba filtrare ciò che devo vedere come se io fossi un decerebrato.
In questo post sostieni che è ovvio che il censore debba porsi ad alto livello e decidere cosa tu possa vedere e come ;:confused:
poi aggiungi che sei sufficiente in grado di stabilirlo da te e che non hai bisogno di essere indottrinato ......:confused: :confused: :confused:
Insomma sto' censore ci deve essere o no ?... (scherzo ovviamente).:D :D
Diciamo che se una TV privata a pagamento trasmette un film di violenza estrema, o porno o comunque fuori dai canoni, è giusto dedurre che l'accesso tramite una tv a portata di bambino/ragazzo è quanto meno improbabile.
Se una TV pubblica invece dovesse trasmettere lo stesso tipo di film, magari in fascia non protetta, renderebbe comunque l'accesso al film abbastanza probabile ad un minore. Tant'e' che la TV pubblica e privata a diffusione nazionale trasmette qualche film del genere dopo la mezzanotte.
Ma il nocciolo del problema è se sia giusto o meno che un bambino/ragazzo/giovane possa usufruire o meno, per decisione di un "Catone", di un certo tipo di prodotto, sia esso n calendario hard o un film "duro" sul razzismo, sulle atrocità della guerra o simile.
Personalmente ritengo di si, senza che un giovane come immagino sia tu, e come milioni di giovani al tuo livello, si sentano defraudati di un diritto di scelta.
Non si tratta di impedire a te ed altri come te di accedere a quel gioco/prodotto dell'ingegno, ma si tratta di impedire ad altri non altrettanto capaci di discernere il messaggio artistico/autorale di dubbia comprensibilità o di scarsa accettazione da parte di anziani, minori o comunque persone piu' sensibili di altri, o meno preparati o meno attrezzati culturalmente.
Ora tu poni la domanda : "ma chi ha messo li il censore ?.." :(
E la risposta è semplice : le leggi, le norme, il regolamento di uno stato che delega ad alcuni il compito di verificare la qualità dei programmi scolastici, quella della cinematografia, della stampa o dei games in vendita in edicola o nei negozi specializzati.
Anche una pistola devi detenerla smontata e chiusa in un cassetto, senza per questo considerarti un decerebrato o un ritardato che potrebbe farsi del male giocando con l'arma. Se la lasci su un tavolo da cucina potebbe finire in mani non esperte come le tue, o addirittura impressionare la vicina di casa avanti negli anni che al solo vedere una 357 magnum nichelata sul tavolo del soggiorno potrebbe scappare di casa tua ululando come una jena ...(mi è successo una cosa simile qualche anno fa....).:) :) :)
Voglio dire, con buona pace della tua rispettabile opinione, che non sempre limitare la vendita di un prodotto o mettervi delle regole stringenti è sinonimo di "censura" castrante. Si tratta solo di regole condominiali, accettate e votate dai condomini democraticamente, e non imposte affatto dall'amministratore o dal portiere dello stabile.:D
Sul riferimento alla chiesa ed ai suoi metodi di definizione dell'etica mi astengo dal commentare, per evitare una denuncia penale (censoria :D ) del mio pensiero piuttosto "laico" sull'argomento.
Sempre imho. :D
Senza alcuno spirito polemico, ma solo per capire in una dialettica civile : a me sembra che il tuo scritto sia leggermente contraddittorio.:confused:
In un post precedente sostieni che ..... è un abominio insensato. è idiota pensare che qualcuno debba filtrare ciò che devo vedere come se io fossi un decerebrato.
In questo post sostieni che è ovvio che il censore debba porsi ad alto livello e decidere cosa tu possa vedere e come ;:confused:
poi aggiungi che sei sufficiente in grado di stabilirlo da te e che non hai bisogno di essere indottrinato ......:confused: :confused: :confused:
Insomma sto' censore ci deve essere o no ?... (scherzo ovviamente).:D :D
c'è qualche equivoco, forse mi sono spiegato male o forse stai scherzando tu. comunque non mi pare di essermi contraddetto. dico "il censore si pone sopra di tutto" è l'atteggiamento necessario del censore che si pone a filtro, ma io sostengo che non debba farlo. mostrando ciò che fa dico che è assurdo. infatti dico anche che non si capisce bene chi ha il diritto di metterlo in quella posizione.
Diciamo che se una TV privata a pagamento trasmette un film di violenza estrema, o porno o comunque fuori dai canoni, è giusto dedurre che l'accesso tramite una tv a portata di bambino/ragazzo è quanto meno improbabile.
Se una TV pubblica invece dovesse trasmettere lo stesso tipo di film, magari in fascia non protetta, renderebbe comunque l'accesso al film abbastanza probabile ad un minore. Tant'e' che la TV pubblica e privata a diffusione nazionale trasmette qualche film del genere dopo la mezzanotte.
Ma il nocciolo del problema è se sia giusto o meno che un bambino/ragazzo/giovane possa usufruire o meno, per decisione di un "Catone", di un certo tipo di prodotto, sia esso n calendario hard o un film "duro" sul razzismo, sulle atrocità della guerra o simile.
Personalmente ritengo di si, senza che un giovane come immagino sia tu, e come milioni di giovani al tuo livello, si sentano defraudati di un diritto di scelta.
Non si tratta di impedire a te ed altri come te di accedere a quel gioco/prodotto dell'ingegno, ma si tratta di impedire ad altri non altrettanto capaci di discernere il messaggio artistico/autorale di dubbia comprensibilità o di scarsa accettazione da parte di anziani, minori o comunque persone piu' sensibili di altri, o meno preparati o meno attrezzati culturalmente.
Ora tu poni la domanda : "ma chi ha messo li il censore ?.." :(
E la risposta è semplice : le leggi, le norme, il regolamento di uno stato che delega ad alcuni il compito di verificare la qualità dei programmi scolastici, quella della cinematografia, della stampa o dei games in vendita in edicola o nei negozi specializzati.
Anche una pistola devi detenerla smontata e chiusa in un cassetto, senza per questo considerarti un decerebrato o un ritardato che potrebbe farsi del male giocando con l'arma. Se la lasci su un tavolo da cucina potebbe finire in mani non esperte come le tue, o addirittura impressionare la vicina di casa avanti negli anni che al solo vedere una 357 magnum nichelata sul tavolo del soggiorno potrebbe scappare di casa tua ululando come una jena ...(mi è successo una cosa simile qualche anno fa....).:) :) :)
Voglio dire, con buona pace della tua rispettabile opinione, che non sempre limitare la vendita di un prodotto o mettervi delle regole stringenti è sinonimo di "censura" castrante. Si tratta solo di regole condominiali, accettate e votate dai condomini democraticamente, e non imposte affatto dall'amministratore o dal portiere dello stabile.:D
Sul riferimento alla chiesa ed ai suoi metodi di definizione dell'etica mi astengo dal commentare, per evitare una denuncia penale (censoria :D ) del mio pensiero piuttosto "laico" sull'argomento.
Sempre imho. :D
confusione generale.
primo ho passato i 30 anni, giovane ma non giovanissimo.
secondo il paragone con le armi non regge, li non si tratta di censura perchè l'arma non è considerabile un'opera di ingegno, è un'oggetto, anche volendo limitarne la circolazione con le leggi non vedo la stessa operazione. il problema è invece cercare di pilotare la mia opinione, e su questo la legge dovrebbe fare un passo indietro e capire che non solo è sbagliato ma è addirittura impossibile. e infatti in certi periodi storici e in certe nazioni questo sistema essendo sfuggito di mano ha creato alcune pagine davvero sconcertanti della storia dell'uomo. interi campi di concentramento pieni di gente che le leggi dicevano che pensavano male.
quello delle fasce orarie è ovviamente una semplice convenzione pratica dovuta anche ai limiti della TV. oggi ci sono più "giusti" sistemi di view on demand, ecc che scavalcano compleramente il problema. comunque sul porno il discorso è molto spioso, nessuno ha idea di cosa sia veramente e infatti la cesura ci ha giocato parecchio per anni, un tempo bastava una spalla scoperta per censurare. la su questo fatto specifico il problema è più culturale che altro. in realtà in due persone che fanno sesso non c'è nulla di male e se non fosse un tabu culturale desterebbe lo stesso interesse di due persone che si lavano i denti o fanno la cacca. in realtà nessuno sa spiegare perchè ci dovremmo sentire in imbarazzo quando c'è una scena di sesso. la maggior parte dei film porno che ho visto li ritengo poco interessanti, ci sono persone che fanno sesso o in maniera brutale o demenziale e destano in me lo stesso interesse che potrebbe avere il video di uno che fa attività fisica. il motivo per cui destano altri interessi in altra gente, in parte mi è oscuro, in parte credo dipenda direttamente dal tabu culturale. se insomma il sesso fosse una cosa banale come bere un bicchiere d'acqua, il problema non si porrebbe nemmeno e i giovani sarebbero meno complessati IMHO
Da un po' sto cercando di spiegarti che anche se esiste una censura di tipo legale, sostanzialmente questa viene aggirata con facilità.Di fatto, i contenuti non sono gli stessi, e cercare di interpretarli come tali è un'azione totalmente soggettiva.
Evergreen
02-12-2011, 10:47
c'è qualche equivoco, forse mi sono spiegato male o forse stai scherzando tu. comunque non mi pare di essermi contraddetto. dico "il censore si pone sopra di tutto" è l'atteggiamento necessario del censore che si pone a filtro, ma io sostengo che non debba farlo. mostrando ciò che fa dico che è assurdo. infatti dico anche che non si capisce bene chi ha il diritto di metterlo in quella posizione.
Non mi pare ci sia equivoco perchè ho citato tre tue espressioni scritte che a me sembrano in evidente contraddizione.
Il censore viene messo li dallo stato, cioè come ti ho già detto nel post precedente, dalle persone che si sono date delle regole. Le regole servono proprio a questo, a censurare (o limitare o contrastare o addomesticare o incanalare o guidare o pilotare ....insomma mettici quello che vuoi) i comportamenti sociali.
confusione generale.
primo ho passato i 30 anni, giovane ma non giovanissimo.
secondo il paragone con le armi non regge, li non si tratta di censura perchè l'arma non è considerabile un'opera di ingegno, è un'oggetto, anche volendo limitarne la circolazione con le leggi non vedo la stessa operazione.
L'esempio aveva un'altra funzione, che mi pareva di avere spiegato, e cioè le norme di cui sopra impongono di tenere la pistola chiusa e smontata, anche se chi utilizza la pistola non è un deficiente o un subnormale, per parafrasare il tuo concetto. Quindi il giochino (la pistola) va limitato nell'uso per evitare che altri meno attrezzati possano usarlo (vecchina spaventata di cui ti parlavo...).
Non facevo un paragone fra un giochino e una pistola come prodotto dell'ingegno ; a parte il fatto che la pistola mi sembra molto piu' un prodotto dell'ingegno umano rispetto ad un games, quale che sia.
Sull'altro aspetto di cui parli, e cioè del fatto che due persone che fanno sesso potrebbero essere assimilate a due che si lavano i denti, se non fosse per il tabu' culturale .... il discorso mi sembra un tantinello diverso.
Non sono giovane come te, ed il mio ultimo figlio è piu' grande di te (ergo ho motivo di inserirti nel novero dei giovani...), ma quello di cui parli non è un tabu' culturale, ma l'etica, l'educazione, la società in cui si vive.
L'etica è quella dei tempi, per cui come dicevi altrove cento anni fa un piedino di una donna era osceno mentre oggi fanno lo spogliarello integrale pure in parrocchia, senza creare scandalo. Quindi l'etica, cioè la lista dei comportamenti opportuni rispetto a quelli inopportuni, cambia col tempo, cosi' come la morale e la società conseguente.
Ma non è un tabu' culturale il fatto di vedere una ragazza che passa, volerle saltare addosso, farsela sul marciapiede davanti a tutti, e non mettere in atto il progetto per colpa del tabu' culturale. Impedire certi comportamenti, cosi' come impedire la vendita di certi giochi o l'esposizione pubblica di una pistola NON E' CENSURA o autoritarismo o totalitarismo o tabu' culturale, ma soltanto norme di convivenza umana.
Trovarsi in un pranzo di gala con centinaia di altre persone ed avere necessità di ruttare non vuol dire alzarsi, mettere le mani a megafono e fare un bel rutto alla Fantozzi, senza tabu' e senza costrizioni. E se uno si alza e ti dice "uhè ... ma lo sai che fai schifo ?..." tu gli ribatti che è un censore, ma chi ti ha messo li, ma perchè vuoi tarpare le ali alla mia libertà con i tuoi tabu' da socialmente frustrato ...ecc.. ecc...
Voglio dire, mio giovane amico, che i tabu' sono l'ossatura di qualsiasi società, e variano da posto a posto, da epoca ad epoca. Nel west cento anni fa potevi ammazzare in duello 120 persona e nessuno ti diceva niente, ma se per caso rubavi un cavallo ti impiccavano. Avevano il tabu' del cavallo ...
Presso gli indiani d'america ancora oggi, se entri in casa di un indiano e gli violenti la squaw potrebbe arrabbiarsi un po', ma se gli lasci aperto il cancello della staccionata... allora ti ammazza di sicuro, perchè è come dirgli che lui non vale un tubo.
I mamomettani accettano di essere mandati a quel paese, di essere criticati per il loro abbigliamento e per le loro abitudini religiose, ma guai a disegnare da qualche parte un'immagine di Maometto....! potrebbe appostarsi sotto casa per tutta la vita in atetsa che tu esca, per farti la pelle.
Ecco perchè, nel post precedente, ti facevo l'esempio della maestra che viene ad insegnare in tanga, e che tu evidentemente non hai colto, perchè forse limiti il concetto di libertà soltanto al games, all'articolo di politica o al libro controcorrente.
Quindi il censore esiste, deve esistere, e rappresenta e amministra la somma dei tabu' che compongono il florilegio delle nostre norme etico-comportamentali civilistiche e penalistiche.
Che poi siano giuste o meno le norme ...beh questo è un altro discorso.
Spero che non trovi ancora "equivoci o confusione generale" come hai scritto prima. Sempre a mio sommesso avviso. :D :D :D :D
Non mi pare ci sia equivoco perchè ho citato tre tue espressioni scritte che a me sembrano in evidente contraddizione.
Il censore viene messo li dallo stato, cioè come ti ho già detto nel post precedente, dalle persone che si sono date delle regole. Le regole servono proprio a questo, a censurare (o limitare o contrastare o addomesticare o incanalare o guidare o pilotare ....insomma mettici quello che vuoi) i comportamenti sociali.
non ho capito se lo dici solo perché vuoi dimostrare che mi sono contradetto, oppure perchè pensi davvero che lo stato debba censurare e dunque invevitabimente avere il controllo su ciò che io posso vedere e dunque formarmi la mia coscienza e dunque avere il controllo di ciò che devo pensare. nel primo caso al massimo mi sono espresso male, ma penso si capisse che ero sarcastico, nel secondo non sono semplicemente d'accordo con te.
ad ogni modo sono più propenso a pensare che c'è stato un problema di comunicazione piuttosto che una visione radicalmente diversa
L'esempio aveva un'altra funzione, che mi pareva di avere spiegato, e cioè le norme di cui sopra impongono di tenere la pistola chiusa e smontata, anche se chi utilizza la pistola non è un deficiente o un subnormale, per parafrasare il tuo concetto. Quindi il giochino (la pistola) va limitato nell'uso per evitare che altri meno attrezzati possano usarlo (vecchina spaventata di cui ti parlavo...).
allora il problema delle armi è diverso in ogni caso, il numero di morti e feriti accidentali sovuti alle armi da fuoco è comunque altissimo, già solo questo basterebbe per giustificare il tentativo di limitare quantomeno l'esposizione al rischio. visto che i benefici sono molto discutibili. anche con le automobili ci sono queste controindicazioni ma il beneficio nello spostamento è molto meno discutibile. comunque il problema qui non sono i deficienti ma proprio i malintenzionati semmai, ed è diffcile che un'opinione possa essere usata allo stesso scopo. normalmente un arma e la violenza viene usata per togliere la libertà a qualcuno, difficilmente un'idea o un'opera di ingegno può produrre questo.
si può pensare ad un articolo diffamatorio, per esempio. ma questo è un altro problema. la mancanza di censura non solleva dalle conseguenze di ciò che si dice la persona che le pronuncia. la libertà di parola non è l'anonimato, per come la vedo io.
Non facevo un paragone fra un giochino e una pistola come prodotto dell'ingegno ; a parte il fatto che la pistola mi sembra molto piu' un prodotto dell'ingegno umano rispetto ad un games, quale che sia.
errore di comunicazione
sostituire opera di ingegno con opera intellettuale.
insomma su un libro in un film in un documentario, tu puoi esprimere le tue idee la tua visione del mondo e un sacco di idee, l'arma è un oggetto. a prescindere dalle parole che ho scelto magari sbagliate non vedo il collegamento.
Sull'altro aspetto di cui parli, e cioè del fatto che due persone che fanno sesso potrebbero essere assimilate a due che si lavano i denti, se non fosse per il tabu' culturale .... il discorso mi sembra un tantinello diverso.
Non sono giovane come te, ed il mio ultimo figlio è piu' grande di te (ergo ho motivo di inserirti nel novero dei giovani...), ma quello di cui parli non è un tabu' culturale, ma l'etica, l'educazione, la società in cui si vive.
L'etica è quella dei tempi, per cui come dicevi altrove cento anni fa un piedino di una donna era osceno mentre oggi fanno lo spogliarello integrale pure in parrocchia, senza creare scandalo. Quindi l'etica, cioè la lista dei comportamenti opportuni rispetto a quelli inopportuni, cambia col tempo, cosi' come la morale e la società conseguente.
Ma non è un tabu' culturale il fatto di vedere una ragazza che passa, volerle saltare addosso, farsela sul marciapiede davanti a tutti, e non mettere in atto il progetto per colpa del tabu' culturale. Impedire certi comportamenti, cosi' come impedire la vendita di certi giochi o l'esposizione pubblica di una pistola NON E' CENSURA o autoritarismo o totalitarismo o tabu' culturale, ma soltanto norme di convivenza umana.
secondo me siamo d'accordo, ma non è che io penso ad una società dove è normale fare sesso in mezzo alla strada, così come i bisognini li facciamo a casa, per convivere meglio si crea questa regola che si può anche scrivere nelle leggi, queste cose fatele a casa. ma questo non è censura (attenzione qui nell'accezione di controllo del comportamento). la chiesa per esempio dice che certe cose proprio non le devi fare, questa è un tentativo di censurare i tuoi comportamenti, di limitare la tua libertà. una cosa imposta da un altro. se io decido che una cosa è sbagliata, non la faccio io per primo e poi esprimo la mia opinione che secondo me si deve fare così, ma non mi verrebbe mai l'idea di imporlo a te, perchè se tu non ci arrivi da solo è tutto inutile. non posso importi il mio stile di vita, per me questa idea è semlicemente abominevole, e fa leva sulle paure che abbiamo del prossimo, del fatto che inconsciamente vogliamo controllarlo, ma la gente non è che non scopa per le strade perchè è vietato, non lo fa perchè si vergogna, così come in realtà non è che non ci ammazziamo perché è vietato, non ci ammazziamo perché capiamo che è sbagliato e chi non lo capisce purtroppo lo fa. (con questo non voglio dire che la legge non debba impedirlo)
Trovarsi in un pranzo di gala con centinaia di altre persone ed avere necessità di ruttare non vuol dire alzarsi, mettere le mani a megafono e fare un bel rutto alla Fantozzi, senza tabu' e senza costrizioni. E se uno si alza e ti dice "uhè ... ma lo sai che fai schifo ?..." tu gli ribatti che è un censore, ma chi ti ha messo li, ma perchè vuoi tarpare le ali alla mia libertà con i tuoi tabu' da socialmente frustrato ...ecc.. ecc...
questo mette in luce quello che dicevo i nostri comportamenti dipendono dall'ambiente sociale certe cose non le facciamo perché viviamo insieme al prossimo e ci importa del suo giudizio. infatti non c'è una legge che impone di non ruttare in una cena di gala. comunque fai confusione perchè se uno DOPO che fai una cosa ti giudica, non è una censura. la libertà non è poter dire quello che ti pare e tutti devono dirti che sei bravo, se fai schifo ti diranno che fai schifo, però non c'è nessuno che ti impedisce fisicamente con una pistola alla tempia di ruttare a tavola.
Voglio dire, mio giovane amico, che i tabu' sono l'ossatura di qualsiasi società, e variano da posto a posto, da epoca ad epoca. Nel west cento anni fa potevi ammazzare in duello 120 persona e nessuno ti diceva niente, ma se per caso rubavi un cavallo ti impiccavano. Avevano il tabu' del cavallo ...
Presso gli indiani d'america ancora oggi, se entri in casa di un indiano e gli violenti la squaw potrebbe arrabbiarsi un po', ma se gli lasci aperto il cancello della staccionata... allora ti ammazza di sicuro, perchè è come dirgli che lui non vale un tubo.
I mamomettani accettano di essere mandati a quel paese, di essere criticati per il loro abbigliamento e per le loro abitudini religiose, ma guai a disegnare da qualche parte un'immagine di Maometto....! potrebbe appostarsi sotto casa per tutta la vita in atetsa che tu esca, per farti la pelle.
Ecco perchè, nel post precedente, ti facevo l'esempio della maestra che viene ad insegnare in tanga, e che tu evidentemente non hai colto, perchè forse limiti il concetto di libertà soltanto al games, all'articolo di politica o al libro controcorrente.
Quindi il censore esiste, deve esistere, e rappresenta e amministra la somma dei tabu' che compongono il florilegio delle nostre norme etico-comportamentali civilistiche e penalistiche.
Che poi siano giuste o meno le norme ...beh questo è un altro discorso.
Spero che non trovi ancora "equivoci o confusione generale" come hai scritto prima. Sempre a mio sommesso avviso. :D :D :D :D
tutti gli esempi che citi sono per me l'evidenza che il tabu è un metodo ridicolo di condurre una società semplicemente al di la di ogni logica di convivenza. che si faccia da tempo non significa molto per me anzi. per me il fatto che queste regole siano sensate è la prima cosa su cui discutere, che poi ci siano sempre stati, bhe questa non è un'opinione è un fatto documentato. in certi paesi islamici c'è una polizia apposita che controlla ciò che mangi e ciò che fai.
in un mondo normale una scena di sesso si può far vedere ad un bambino una sparatoria con tanto di morti è più complicato. eppure a vedere quello che passano è il contrario, ma accettare questo passivamente, senza porsi la domanda se ha un senso, questo è un male a mio avviso perché si continua a perpetrare un errore di concetto.
ripeto, per fare questo basta scrivere sulla scatola che tipo di contenuto c'è dentro, se c'è una sparatoria e io non la voglio vedere basta che lo so e non lo guardo ma lo decido io, non qualcuno dall'alto. a me sembra tanto semplice.
Evergreen
02-12-2011, 18:37
non ho capito se lo dici solo perché vuoi dimostrare che mi sono contradetto,
Assolutamente no, non ce ne sarebbe alcun motivo e non mi permetterei mai di scrivere o sottolineare gratuitamente eventuali incongruenze altrui. Sono troppo vecchio per farlo. Era soltanto una mia impressione scaturita dall'attenta lettura del tuo scritto che mi creava qualche dubbio.
Ma l'implementazione che ne abbiamo fatto entrambi ha contribuito certamente, almeno per me, a chiarirmi i concetti.:) D'altro canto a cosa serve scambiare delle opinioni se non a chiarire o arricchire il nostro bagaglio culturale o comunque conoscitivo ?... altrimenti parliamo soltanto di ram, sistemi operativi e overclock. :cincin:
Buon fine settimana. :D
Di fatto, i contenuti non sono gli stessi, e cercare di interpretarli come tali è un'azione totalmente soggettiva.
Vero, infatti il rischio può essere ancora maggiore, basta pensare a quanti non hanno le necessarie conoscenze per interpretare correttamente ciò che leggono.
Ovvio che, per esempio, la pedofilia deve essere censurata ma nonostante tutto i pedofili ci sono.
Nel caso specifico la censura la trovo del tutto inutile, ci sono così tante possibilità di aggiramento che diventa, purtroppo, un gioco da ragazzi(ni) farlo.
quantomeno in Italia non abbiamo di sti problemi :asd:
ah no,ne abbiamo di peggiori :mad:
Assolutamente no, non ce ne sarebbe alcun motivo e non mi permetterei mai di scrivere o sottolineare gratuitamente eventuali incongruenze altrui. Sono troppo vecchio per farlo. Era soltanto una mia impressione scaturita dall'attenta lettura del tuo scritto che mi creava qualche dubbio.
Ma l'implementazione che ne abbiamo fatto entrambi ha contribuito certamente, almeno per me, a chiarirmi i concetti.:) D'altro canto a cosa serve scambiare delle opinioni se non a chiarire o arricchire il nostro bagaglio culturale o comunque conoscitivo ?... altrimenti parliamo soltanto di ram, sistemi operativi e overclock. :cincin:
Buon fine settimana. :D
chiedo scusa se sono stato impreciso e se sono sembrato brusco, questione di limitazioni e tempi stretti. avevo capito che non era una polemica sterile visto che argomentava. magari fossero sempre così le discussioni.
:D
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