View Full Version : Arriva la nuova Google bar, ora bianca e integrata nel layout
Redazione di Hardware Upg
30-11-2011, 08:05
Link alla notizia: http://www.hwfiles.it/news/arriva-la-nuova-google-bar-ora-bianca-e-integrata-nel-layout_39689.html
Google presenta una nuova Google bar, ora più integrata con i propri servizi e più nascosta: addio barra di colore nero
Click sul link per visualizzare la notizia.
vonugard
30-11-2011, 08:47
sono sempre più affezionato a chrome e google products.
ma non si capisce bene quando ne sarà l'implementazione di tale grafica e funzioni.
Leif Erikson
30-11-2011, 09:04
nei prossimi giorni, magari domani
https://plus.google.com/101560853443212199687/posts/2GUVW5Jf1sA
Al momento per l'uso che ne faccio mi sembra più comoda la barra da "singolo click" attuale.
Rivaluterò dopo aver provato la nuova.
salvador86
30-11-2011, 09:34
la nuova google bar mi ricorda tantissimo quella di Google OS.
efrite15
30-11-2011, 09:34
Peccato che con il nuovo layout, in google reader, se un feed ha più di 100 elementi, viene nascosto il numero.... speriamo sistemino.
Tasslehoff
30-11-2011, 09:50
sono sempre più affezionato a chrome e google products.
ma non si capisce bene quando ne sarà l'implementazione di tale grafica e funzioni.Pensa che invece io dopo oltre 7 anni di utilizzo intensivo dei loro servizi sto pianificando una strategia di "de-googleizzazione". :O
Tecnicamente ho sempre pensato che i loro servizi fossero ottimi (sebbene con il diffondersi di Google Apps si stiano moltiplicando i casi di SMTP server di Google blacklistati dalle principali liste antispam), quello che non mi piace e che sto cercando di evitare è la dipendenza che si genera dopo un po' di anni di utilizzo.
Se non la posso configurare per mettere le cose che mi interessano, resterà sempre spazio buttato per me...
=KaTaKliSm4=
30-11-2011, 11:18
Pensa che invece io dopo oltre 7 anni di utilizzo intensivo dei loro servizi sto pianificando una strategia di "de-googleizzazione". :O
Tecnicamente ho sempre pensato che i loro servizi fossero ottimi (sebbene con il diffondersi di Google Apps si stiano moltiplicando i casi di SMTP server di Google blacklistati dalle principali liste antispam), quello che non mi piace e che sto cercando di evitare è la dipendenza che si genera dopo un po' di anni di utilizzo.
Scusami ma questa è una cavolata bella e buona :) ...non devi "de-googleizzarti" ma devi semplicemente interfacciare i servizi google con altri servizi/software e tenerli sicronizzati tra loro...io faccio cosi con iCloud, outlook e alcuni dei sevizi di google oltre "ovviamente" a dropbox.... ;)
Tasslehoff
30-11-2011, 11:37
Scusami ma questa è una cavolata bella e buona :) ...non devi "de-googleizzarti" ma devi semplicemente interfacciare i servizi google con altri servizi/software e tenerli sicronizzati tra loro...io faccio cosi con iCloud, outlook e alcuni dei sevizi di google oltre "ovviamente" a dropbox.... ;)Permettimi una precisazione: quello che devo fare è quello che voglio fare :)
Non mi pare che tu abbia capito molto bene il mio problema, a me non interessa integrare i servizi di Google con quelli di altre società (che per altro non utilizzo ignorando ogni sistema di social networking, smartphone o altri oggetti del genere imho inutili), io semplicemente non io non voglio dipendere da Google o altra società diventando io stesso un loro prodotto.
Io voglio semplicemente utilizzare protocolli e standard (es SMTP, IMAP, POP, WebDAV etc etc etc) magari appoggiandomi ad un provider, ma facendo questo come cliente e non come prodotto.
Ergo niente più gmail (sostituito da un server smtp non free e usando un dominio registrato a mio nome, accedendo alle mailbox tramite protocollo imap), niente più google reader (sostituito da un feeder RSS locale, devo solo trovare un modo per sincronizzare i feed tra differenti postazioni), niente più google docs (sostituito da documenti in formato odf ospitati sul mio server webdav).
Il mio approccio è molto concreto e (credo) poco "talebano", mi rendo conto di non poter fare a meno del motore di ricerca (anche per esigenze lavorative, ho provato DuckDuckGo ma con risultati abbastanza deludenti), oppure di google talk (questo a causa dei miei contatti lavorativi, quindi per cause non dipendenti da me).
Nel caso del motore di ricerca mi accontenterò di fare ricerche anonime (e non loggato con account google), mentre mi collegherò a Google talk mediante un banalissimo e genericissimo client jabber (questo chiaramente richiederà un account google, quello che voglio evitare è di lasciare loggato il browser per garantire ricerche anonime).
Permettimi una precisazione: quello che devo fare è quello che voglio fare :)
Non mi pare che tu abbia capito molto bene il mio problema, a me non interessa integrare i servizi di Google con quelli di altre società (che per altro non utilizzo ignorando ogni sistema di social networking, smartphone o altri oggetti del genere imho inutili), io semplicemente non io non voglio dipendere da Google o altra società diventando io stesso un loro prodotto.
Io voglio semplicemente utilizzare protocolli e standard (es SMTP, IMAP, POP, WebDAV etc etc etc) magari appoggiandomi ad un provider, ma facendo questo come cliente e non come prodotto.
Ergo niente più gmail (sostituito da un server smtp non free e usando un dominio registrato a mio nome, accedendo alle mailbox tramite protocollo imap), niente più google reader (sostituito da un feeder RSS locale, devo solo trovare un modo per sincronizzare i feed tra differenti postazioni), niente più google docs (sostituito da documenti in formato odf ospitati sul mio server webdav).
Il mio approccio è molto concreto e (credo) poco "talebano", mi rendo conto di non poter fare a meno del motore di ricerca (anche per esigenze lavorative, ho provato DuckDuckGo ma con risultati abbastanza deludenti), oppure di google talk (questo a causa dei miei contatti lavorativi, quindi per cause non dipendenti da me).
Nel caso del motore di ricerca mi accontenterò di fare ricerche anonime (e non loggato con account google), mentre mi collegherò a Google talk mediante un banalissimo e genericissimo client jabber (questo chiaramente richiederà un account google, quello che voglio evitare è di lasciare loggato il browser per garantire ricerche anonime).
Ognuno è libero di complicarsi la vita come vuole ;)
Mi chiedo però cosa farai quando ti accorgerai che non è solo Goole che ti tratta come un prodotto, ma tutti i player IT, tutte le compagnie telefoniche, tutti i servizi elettrici e di gas, persino ormai le farmacie...
Attenzione non voglio dire di fregartene di tutto questo, ma semplicemente di non crearti eccessive paranoie per delle cose che in un modo o nell'altro non puoi evitare e in fondo non sono neanche così tanto "inaccettabili" come spesso si può pensare.
Un uso consapevole degli strumenti e di internet secondo me è più che sufficiente per garantire il rispetto della propria persona, senza dover necessariamente rinunciare a strumenti che ormai sono diventati fondamentali.
Ovviamente IMHO.
ma è possibile provare questa nuova barra?
Tasslehoff
30-11-2011, 15:18
Ognuno è libero di complicarsi la vita come vuole ;)Perfettamente d'accordo :)
Mi chiedo però cosa farai quando ti accorgerai che non è solo Goole che ti tratta come un prodotto, ma tutti i player IT, tutte le compagnie telefoniche, tutti i servizi elettrici e di gas, persino ormai le farmacie...
Attenzione non voglio dire di fregartene di tutto questo, ma semplicemente di non crearti eccessive paranoie per delle cose che in un modo o nell'altro non puoi evitare e in fondo non sono neanche così tanto "inaccettabili" come spesso si può pensare.
Un uso consapevole degli strumenti e di internet secondo me è più che sufficiente per garantire il rispetto della propria persona, senza dover necessariamente rinunciare a strumenti che ormai sono diventati fondamentali.
Ovviamente IMHO.Sono d'accordo con te, infatti la "molla" che mi ha spinto a prendere questa decisione (o a imbarcarmi in questa "avventura", del resto è una bella sfida :) ) non è mai stata la paranoia per la privacy (google ormai conosce i miei più intimi segreti e vizi, più di quelli che conoscono i miei famigliari :stordita: ) o qualche tipo di ostilità verso multinazionali o big dell'industria tecnologica.
Dopo tanti anni semplicemente mi sono posto la seguente domanda: in una scala da 1 a 10 quanto sarebbe il disagio che subirei se Google "spegnesse" GMail e GReader?
Visto che negli ultimi 7 anni Gmail è sempre stato il primo sito che ho aperto non appena ho avuto a tiro un browser e reader negli ultimi 2/3 anni è diventato il secondo... beh allora mi sono convinto che il mio livello di dipendenza da quei servizi (ottimi per carità) è diventato onestamente eccessivo.
A questo aggiungi la trasformazione dell'utente da "acquirente/cliente" in "prodotto" che si è verificata con l'avvento dei servizi online cosiddetti gratuiti (prima in forma minore e quasi impercettibile, per esplodere con i servizi di social networking e con i servizi di Google stessa), cosa che altri big con i loro software non facevano.
Pensa ad un software "tradizionale" rispetto ad un servizio "gratuito", nel primo caso l'utente è un acquirente/cliente, nel secondo caso il servizio è un modo per attrarre utenti da "rivendere" ai veri clienti del fornitore del servizio (indagini di mercato, dati personali, pubblicità mirata etc etc etc).
Avendo i mezzi e il know-how (trattandosi di servizi con cui ho a che fare anche in ambito professionale) posso affrontare questa sfida e permettermi questa indipendenza ;)
Unbreakable
30-11-2011, 22:46
Seguendo queste riflessioni, mi domando in una scala da 1 a 10 quanto "disagio" (per usare un eufemismo) provocherebbe un eventuale "spegnimento di facebook"...!
Cmq che vi piaccia o no il futuro è questo: tutto si fa in "cloud mode" e chi non si adegua è perduto.
Tasslehoff
01-12-2011, 00:54
Seguendo queste riflessioni, mi domando in una scala da 1 a 10 quanto "disagio" (per usare un eufemismo) provocherebbe un eventuale "spegnimento di facebook"...!Beh prima o poi passerà anche questa moda e la gente si dimenticherà di Facebook così come si è dimenticata negli anni di tanti altri servizi.
Imho se in questo momento Facebook decidesse di chiudere i disagi seri sarebbero ben pochi, dato l'utilizzo principale è prettamente frivolo, almeno questo è quanto vedo osservando e ascoltando persone che lo usano pesantemente.
Anche le aziende sono interessate (non a caso le integrazioni con Facebook ora tirano molto nel mondo dello sviluppo web), ma è un interesse di riflesso, generato dalle tante persone che usano il servizio per motivi frivoli, non certo per caratteristiche specifiche o servizi particolari offerti da Facebook.
Cmq che vi piaccia o no il futuro è questo: tutto si fa in "cloud mode" e chi non si adegua è perduto.Si ma non c'entra nulla il cloud mode o la forma con cui si presenta il servizio.
Si può essere clienti a tutti gli effetti (e non prodotti) utilizzando servizi cloud, l'appartenenza ad una o all'altra categoria prescinde la modalità di distribuzione del servizio, quello che cambia è il flusso che caratterizza il processo.
Unbreakable
01-12-2011, 10:46
Si ma chi ti fornisce un servizio non è un benefattore! Dietro alla "facciata" del gratuito è ovvio che in qualche maniera ci sarà un tornaconto per il provider ma IMHO questo non deve essere necessariamente pensato come un "lato oscuro" che ci trasformi da clienti a prodotti a meno che appunto vengano a mancare i requisiti di trasparenza nelle modalità con cui vengono trattati le informazioni private.
Poi la fidelizzazione(leggi dipendenza...) è cmq una conseguenza inevitabile, sia in ambito cloud che non, perchè cauterlarsi con un "Piano B" nella maggior parte dei casi non è immediato (e il tempo è denaro), senza contare che poi ti ritroveresti punto e a capo :)
franzing
01-12-2011, 13:06
Seguendo queste riflessioni, mi domando in una scala da 1 a 10 quanto "disagio" (per usare un eufemismo) provocherebbe un eventuale "spegnimento di facebook"...!
Ci sarebbero milioni di persone che da un momento all'altro cadrebbero in panico per l'impossibilità di comunicare al mondo a che ora si recano al cesso :eek:
Family Guy
01-12-2011, 13:32
Pensa che invece io dopo oltre 7 anni di utilizzo intensivo dei loro servizi sto pianificando una strategia di "de-googleizzazione". :O
Tecnicamente ho sempre pensato che i loro servizi fossero ottimi (sebbene con il diffondersi di Google Apps si stiano moltiplicando i casi di SMTP server di Google blacklistati dalle principali liste antispam), quello che non mi piace e che sto cercando di evitare è la dipendenza che si genera dopo un po' di anni di utilizzo.
"Una Barra per domarli, Una Barra per trovarli,
Una Barra per ghermirli e nel buio incatenarli."
:asd:
Tasslehoff
01-12-2011, 19:39
Si ma chi ti fornisce un servizio non è un benefattore! Dietro alla "facciata" del gratuito è ovvio che in qualche maniera ci sarà un tornaconto per il provider ma IMHO questo non deve essere necessariamente pensato come un "lato oscuro" che ci trasformi da clienti a prodotti a meno che appunto vengano a mancare i requisiti di trasparenza nelle modalità con cui vengono trattati le informazioni private.
Poi la fidelizzazione(leggi dipendenza...) è cmq una conseguenza inevitabile, sia in ambito cloud che non, perchè cauterlarsi con un "Piano B" nella maggior parte dei casi non è immediato (e il tempo è denaro), senza contare che poi ti ritroveresti punto e a capo :)So benissimo che chi fornisce un servizio non è un benefattore, per questo motivo preferisco pagare un servizio in denaro piuttosto che in dati personali :)
Tieni presente che nel mio caso il piano B è fatto ad esclusivo mio uso e consumo, nel tempo libero e senza alcuna urgenza, si tratta anche di una sfida personale e tecnica, insomma il fattore "tempo è denaro" è irrilevante :)
Sul trovarsi punto e capo non sono d'accordo, un conto è dipendere da uno specifico prodotto di una società, un conto è dipendere da un protocollo o standard.
Passare da Gmail a un provider di posta chiaramente mi renderebbe dipendente da quel provider, ma limitatamente a servizi (SMTP, IMAP, POP) che sono di fatto standard e che posso migrare in qualsiasi momento ad un altro provider (o hostarmi in casa) con un semplice script usando imapsync, Gmail è Gmail, nessuno ha un prodotto identico.
Di fatto chiunque lavori (e non solo) dipende dalla posta elettronica (che è diventata uno strumento imprescindibile come il telefono o la posta tradizionale), un conto è dipendere dallo stumento "posta elettronica", altra cosa è dipendere da uno specifico servizio di posta elettronica.
Per me la differenza è notevole.
Unbreakable
01-12-2011, 23:31
Se tu mi dici che preferisci una certa flessibilità per quanto riguarda UN solo tipo di servizio allora magari il gioco vale la candela ma tieni presente che spesso la posta elettronica è solo una parte di un complesso ecosistema costituito da tutta una serie di componenti fortemente integrati (calendario, storage remoto, ecc.) che consentono alte sinergie nello svolgimento delle varie attività.
Alla fine, se ci guardiamo attorno, chi è che si attiene solo ed esclusivamente agli standard?
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