c.m.g
30-11-2011, 09:02
martedì 29 novembre 2011
Ricercatori tedeschi descrivono il setup hardware necessario a superare la protezione impiegata sui dispositivi multimediali operanti in alta definizione. Il crack definitivo per HDCP costa un paio di centinaia di euro
Roma - Ennesimo colpo ferale ad HDCP, tecnologia di (presunta) protezione dei dispositivi multimediali in alta definizione licenziata da Intel: ricercatori della Ruhr Universitat Bochum (RUB) hanno implementato (http://aktuell.ruhr-uni-bochum.de/pm2011/pm00386.html.en) un "crack" hardware capace di battere il sistema di cifratura a basso prezzo, spendendo un paio di centinaia di euro e usando hardware relativamente semplice ma efficace per lo scopo.
Adottata negli ultimi anni come blindatura hardware e responsabile per l'autenticazione della filiera di dispositivi di intrattenimento hi-def (HDTV, media center, DVR, lettori Blu-ray eccetera), HDCP era in effetti già stata dichiarata defunta dopo la pubblicazione della master key (http://punto-informatico.it/2992666/PI/News/hdcp-key-giusta.aspx) e la conseguente implementazione in software (http://punto-informatico.it/3001277/PI/News/crack-hdcp-ora-software.aspx) della suddetta.
Il lavoro dei ricercatori della RUB serve dunque da ennesimo chiodo (http://www.pcworld.com/article/245033/researchers_crack_bluray_encryption_with_cheap_hardware.html) infilato nella bara di HDCP: il sistema hardware necessario ad aggirare l'autenticazione dei dispositivi Full HD consta di una scheda FPGA economica con connessioni HDMI e porta seriale RS232 per la comunicazione, setup attraverso cui i ricercatori sono riusciti a sfruttare un attacco di tipo "man-in-the-middle" per manipolare e decodificare (senza allertare gli algoritmi di protezione HDCP) la comunicazione cifrata tra lettore Blu-ray e HDTV.
I ricercatori tedeschi non volevano naturalmente ideare l'ennesimo dispositivo capace di favorire la pirateria dei contenuti hi-def o il collegamento di dispositivi non compatibili HDCP (http://www.hdfury.com/). L'obiettivo della ricerca - condotta come tesi di laurea - era solo "investigare la sicurezza del sistema HDCP e misurare il costo finanziario effettivo per la sua totale messa fuori combattimento".
Alfonso Maruccia
Fonte: Punto Informatico (http://punto-informatico.it/3350768/PI/News/hdcp-crack-hardware-basso-costo.aspx)
Ricercatori tedeschi descrivono il setup hardware necessario a superare la protezione impiegata sui dispositivi multimediali operanti in alta definizione. Il crack definitivo per HDCP costa un paio di centinaia di euro
Roma - Ennesimo colpo ferale ad HDCP, tecnologia di (presunta) protezione dei dispositivi multimediali in alta definizione licenziata da Intel: ricercatori della Ruhr Universitat Bochum (RUB) hanno implementato (http://aktuell.ruhr-uni-bochum.de/pm2011/pm00386.html.en) un "crack" hardware capace di battere il sistema di cifratura a basso prezzo, spendendo un paio di centinaia di euro e usando hardware relativamente semplice ma efficace per lo scopo.
Adottata negli ultimi anni come blindatura hardware e responsabile per l'autenticazione della filiera di dispositivi di intrattenimento hi-def (HDTV, media center, DVR, lettori Blu-ray eccetera), HDCP era in effetti già stata dichiarata defunta dopo la pubblicazione della master key (http://punto-informatico.it/2992666/PI/News/hdcp-key-giusta.aspx) e la conseguente implementazione in software (http://punto-informatico.it/3001277/PI/News/crack-hdcp-ora-software.aspx) della suddetta.
Il lavoro dei ricercatori della RUB serve dunque da ennesimo chiodo (http://www.pcworld.com/article/245033/researchers_crack_bluray_encryption_with_cheap_hardware.html) infilato nella bara di HDCP: il sistema hardware necessario ad aggirare l'autenticazione dei dispositivi Full HD consta di una scheda FPGA economica con connessioni HDMI e porta seriale RS232 per la comunicazione, setup attraverso cui i ricercatori sono riusciti a sfruttare un attacco di tipo "man-in-the-middle" per manipolare e decodificare (senza allertare gli algoritmi di protezione HDCP) la comunicazione cifrata tra lettore Blu-ray e HDTV.
I ricercatori tedeschi non volevano naturalmente ideare l'ennesimo dispositivo capace di favorire la pirateria dei contenuti hi-def o il collegamento di dispositivi non compatibili HDCP (http://www.hdfury.com/). L'obiettivo della ricerca - condotta come tesi di laurea - era solo "investigare la sicurezza del sistema HDCP e misurare il costo finanziario effettivo per la sua totale messa fuori combattimento".
Alfonso Maruccia
Fonte: Punto Informatico (http://punto-informatico.it/3350768/PI/News/hdcp-crack-hardware-basso-costo.aspx)