View Full Version : Aperte le vendite per i domini .XXX
Redazione di Hardware Upg
07-09-2011, 09:33
Link alla notizia: http://www.hwfiles.it/news/aperte-le-vendite-per-i-domini-xxx_38348.html
Aprono le vendite per i domini .xxx, niente corsa alla registrazione. Una regolamentazione chiara fissa i tempi per le operazioni di sottoscrizione e da' diritto di prelazione alle aziende
Click sul link per visualizzare la notizia.
diabolik1981
07-09-2011, 09:48
A quando un www.hwupgrade.xxx ???
SpyroTSK
07-09-2011, 09:54
Si ma non basta fare i domini appositi XXX bisognerebbe vietare a tutti i registrar di poter depositare le richieste per i domini com, net, org, co.uk, it, ecc... alle aziende pornografiche.
In questa maniera diventa MOLTO più facile filtrare i contenuti per i minori e si avrebbe finalmente un pò più di ordine.
Per esempio, i .com (come i .biz) sarebbero nati SOLO per le aziende, mentre ora li registrano cani e porci, un pò come i .net dovrebbero essere solo per gli ISP o aziende che rientrano nel settore delle reti informatiche.
Si ma non basta fare i domini appositi XXX bisognerebbe vietare a tutti i registrar di poter depositare le richieste per i domini com, net, org, co.uk, it, ecc... alle aziende pornografiche.
In questa maniera diventa MOLTO più facile filtrare i contenuti per i minori e si avrebbe finalmente un pò più di ordine.
Per esempio, i .com (come i .biz) sarebbero nati SOLO per le aziende, mentre ora li registrano cani e porci, un pò come i .net dovrebbero essere solo per gli ISP o aziende che rientrano nel settore delle reti informatiche.
Non sono così idioti, perché, se obbligassero a farlo, i siti porn mondiali perderebbero la metà del loro traffico, perché sarebbe per tutti i sysadmin delle aziende uno scherzo mettere una regoletta nel firewall, bloccare tutti i domini ".xxx" e, di conseguenza, tutti i siti porn :asd:
E dato che "internet is for porn", capite bene che le lobby che ci sono dietro non approverebbero per niente.
Rubberick
07-09-2011, 10:02
Si ma non basta fare i domini appositi XXX bisognerebbe vietare a tutti i registrar di poter depositare le richieste per i domini com, net, org, co.uk, it, ecc... alle aziende pornografiche.
In questa maniera diventa MOLTO più facile filtrare i contenuti per i minori e si avrebbe finalmente un pò più di ordine.
Per esempio, i .com (come i .biz) sarebbero nati SOLO per le aziende, mentre ora li registrano cani e porci, un pò come i .net dovrebbero essere solo per gli ISP o aziende che rientrano nel settore delle reti informatiche.
bravo geniaccio... se poi fai cosi' puoi anche dire addio al porno su internet perchè sarà pieno li fuori di sedicenti provider e sysadmin pronti a bloccare l'accesso all'estensione .xxx
imho lo compreranno in massa per farci da redirect ma non esiste per gli operatori del settore di abbandonare i domini generici, altrimenti le industrie del porno possono anche abbondantemente chiudere x via del traffico deviato
bravo geniaccio... se poi fai cosi' puoi anche dire addio al porno su internet perchè sarà pieno li fuori di sedicenti provider e sysadmin pronti a bloccare l'accesso all'estensione .xxx
imho lo compreranno in massa per farci da redirect ma non esiste per gli operatori del settore di abbandonare i domini generici, altrimenti le industrie del porno possono anche abbondantemente chiudere x via del traffico deviato
e ci mancherebbe anche che un sysadmin non bloccasse tali domini
Dumah Brazorf
07-09-2011, 10:19
Icona d'annata eh burgà? :)
Si ma non basta fare i domini appositi XXX bisognerebbe vietare a tutti i registrar di poter depositare le richieste per i domini com, net, org, co.uk, it, ecc... alle aziende pornografiche.
In questa maniera diventa MOLTO più facile filtrare i contenuti per i minori e si avrebbe finalmente un pò più di ordine.
Quando leggo la parola "ordine" mi viene un brivido lungo la schiena ...
E non c' è neanche da aspettare troppo per vedere perchè questo è solo un passo per la censura totale
http://server-hosting-web.blogspot.com/2011/04/in-india-i-domini-xxx-verranno-bannati.html
Rubberick
07-09-2011, 10:48
Quando leggo la parola "ordine" mi viene un brivido lungo la schiena ...
E non c' è neanche da aspettare troppo per vedere perchè questo è solo un passo per la censura totale
http://server-hosting-web.blogspot.com/2011/04/in-india-i-domini-xxx-verranno-bannati.html
appunto... secondo me sta cosa degli xxx e' solo una cavolata per farsi un pò di soldi sulle spalle di aziende che col porno non c'entrano niente ma che saranno costrette a fare la corsa per registrare domini dei loro brand
poi le aziende del settore + che redirect non faranno
potrebbero essere sbloccati nel caso particolare di qualche servizio esterno (salvo poi whitelistare solo quello) con nome particolare del tipo del.icio.us
ma mi viene difficile immaginare qualcosa che possa finire in xxx ^^'
Icona d'annata eh burgà? :)
:rotfl: :rotfl: :rotfl:
Buona la scelta del domino, almeno la X è comoda da digitare con la mano sinistra...
SpyroTSK
07-09-2011, 11:18
bravo geniaccio... se poi fai cosi' puoi anche dire addio al porno su internet perchè sarà pieno li fuori di sedicenti provider e sysadmin pronti a bloccare l'accesso all'estensione .xxx
imho lo compreranno in massa per farci da redirect ma non esiste per gli operatori del settore di abbandonare i domini generici, altrimenti le industrie del porno possono anche abbondantemente chiudere x via del traffico deviato
Non sono così idioti, perché, se obbligassero a farlo, i siti porn mondiali perderebbero la metà del loro traffico, perché sarebbe per tutti i sysadmin delle aziende uno scherzo mettere una regoletta nel firewall, bloccare tutti i domini ".xxx" e, di conseguenza, tutti i siti porn :asd:
E dato che "internet is for porn", capite bene che le lobby che ci sono dietro non approverebbero per niente.
Allora, forse bisogna interpretare le cose scritte nel modo corretto e non pensare a quello che volete voi.
Io ho scritto che B.I.S.O.G.N.E.R.E.B.B.E non D.E.V.O.N.O.
Sò già che non succederà per i motivi scritti sopra, ma attualmente è anarchia come gestione dei domini.
La mia idea sarebbe:
.xxx -> porno
.com/biz -> aziende
.net -> isp o aziende nel settore networking
.org -> organizzazioni (Wikimedia Foundation, Debian Foundation, Mozilla Foundation, ecc....)
.eu -> Enti Europei
.name -> Blog o siti personali
.info -> siti d'informazione e cultura (Testate giornalistiche ecc...)
.edu -> Solo siti di cultura es: wikipedia ecc.
.tv -> Solo canali TV (es: Rai, La7, Mediaset ecc...)
.mobi -> Siti per cellulari o aziende che operano nel settore mobile (Vodafone, Tim, Wind ecc...)
e via così, un dominio di primo livello che farei volentieri, è il ".soc" per tutti i social network tipo facebook, friendfeed, twitter ecc.
In modo da organizzare al massimo le categorie e poter filtrare velocemente i domini di una determinata categoria senza diventare scemi.
Masamune
07-09-2011, 11:19
qui in uff ho segato feisbucc ma ho lasciato il porno aperto. ^^
una sbirciatina veloce a iuporn nn compromette la produttività. ho conosciuto persone che passano le giornate intere nel social cesswork ma nessuna che passasse piu di 30 secondi a guardare pornazzi in ufficio.
e poi trovo il porno piu etico di un lobotomizzatore di massa.
SpyroTSK
07-09-2011, 11:21
Quando leggo la parola "ordine" mi viene un brivido lungo la schiena ...
E non c' è neanche da aspettare troppo per vedere perchè questo è solo un passo per la censura totale
http://server-hosting-web.blogspot.com/2011/04/in-india-i-domini-xxx-verranno-bannati.html
infatti è proprio quello lo scopo dell'xxx mettere ordine e poter blindare facilmente quella categoria di siti, il problema è che attualmente tutti registrano com, net, org ecc...quindi è come pisciare contro vento :)
In modo da organizzare al massimo le categorie e poter filtrare velocemente i domini di una determinata categoria senza diventare scemi.
Ed i ccTLD? Dove li metti? :D
SpyroTSK
07-09-2011, 11:24
Ed i ccTLD? Dove li metti? :D
quelli mi sembrano già ordinati di suo :P
dubito che qualcuno registri il .us per reindirizzare il sito nel .it in italiano :P
e poi per registrare un dominio, esempio .FR tu devi essere RESIDENTE in francia e avere la cittadinanza francese, altrimenti picche :)
quelli mi sembrano già ordinati di suo :P
dubito che qualcuno registri il .us per reindirizzare il sito nel .it in italiano :P
e poi per registrare un dominio, esempio .FR tu devi essere RESIDENTE in francia e avere la cittadinanza francese, altrimenti picche :)
Si ma puoi avere siti porno, di organizzazioni & Co anche con dominio .it,.me etc
Poi "it" e "me" in inglese è un termine che ha un significato, in ambito porno puoi sbizzarrirti: f*ck.me, lic*.it etc.
Inoltre vorrei capire perché i poveri abitanti del Tuvalu dovrebbero convertirsi tutti in giornalisti o imprenditori televisivi come dici tu :asd:
infatti è proprio quello lo scopo dell'xxx mettere ordine e poter blindare facilmente quella categoria di siti, il problema è che attualmente tutti registrano com, net, org ecc...quindi è come pisciare contro vento :)
Vedo che a qualcuno piace la censura ...
A me invece personalmente fa paura
SpyroTSK
07-09-2011, 11:39
Vedo che a qualcuno piace la censura ...
A me invece personalmente fa paura
ma allora ci sei o ci fai?
Se tu vai a vedere solo siti porno, vacci, non me ne frega un ca**o ma se voglio "vietare" una sola categoria di siti (es: porno) vieto tutti .xxx nella mia rete. E non devo stare qua a spegarti i motivi, anche se penso puoi dedurli.
La censura non verrà sicuramente attuata in massa dallo stato italiano, e ti spiego il motivo:
se ci sono 5000 domini .xxx di cui uno parla di pedofilia, io non blocco tutti i 5000 domini, ma solo quello.
diversamente se uscirà il dominio .tor dove verranno messi tutti i tracker torrent, li ci sarà una censura (per motivi SEMPRE legali).
Perchè non hanno bannato tutti i .org? Wikileaks è tra quelli...mah guarda un pò: Mozilla, Wikipedia, ecc...sono li....OPS, non c'è materiale illegale :S
Quindi il fattore censura, rimarrà tale e quale, se nella tua azienda ti vietano il porno o i social network, bannano i domini *facebook.com *twitter.com *porn* ecc...
A te censura o no, te li bloccano, solo è + facile dal lato firewall evitare di scrivere 25086329084756 righe per ogni singolo sito.
EDIT: Un metodo ancora + veloce del limitare sito per sito, è OPENDNS.ORG ti iscrivi, banni dalla lista le categorie che ti servono (o singolo sito) e voilà, censura effettuata.
Solo che facendo così, devo usare un "tool" esterno che usa, banda, risorse, ecc inutilmente, invece mettendolo nelle regole del firewall del router, non spreco assolutamente NULLA.
SpyroTSK
07-09-2011, 11:48
Si ma puoi avere siti porno, di organizzazioni & Co anche con dominio .it,.me etc
Poi "it" e "me" in inglese è un termine che ha un significato, in ambito porno puoi sbizzarrirti: f*ck.me, lic*.it etc.
Inoltre vorrei capire perché i poveri abitanti del Tuvalu dovrebbero convertirsi tutti in giornalisti o imprenditori televisivi come dici tu :asd:
Non se si mettono d'accordo. Se io che ho in mano il dominio .it VIETO a tutti di registrare domini per inserire un sito con redirect/contenuti pornografici, tu non li registri. Se li registri, oltre che toglierti il dominio .it ti faccio pagare una multa X Euro per violazione dei termini del contratto.
TheMonzOne
07-09-2011, 11:57
Concordo con SpyroTSK, anche se penso che ciò che propone non avverrà mai per i motivi già espressi da altri.
Una cosa non capisco però...perchè per i .xxx non dovrebbero essere soggetti alla tassa annuale? Ok fare pagare l'una tantum alle aziende che vogliono evitare che il loro brand venga associato ad altro...ma per chi vuole usare il .xxx per il porno perchè non dovrebbe pagare come per un normale dominio?
Se la Coca-cola, come ipotizzato dall'articolo, vuole acquistare il .xxx per evitare problematiche le si fanno pagare solo i 200$ di registrazione....ma se iuprn ad esempio volesse spostarsi sul dominio .xxx (a questo punto li obbligherei pure) perchè non dovrebbe pagare la tassa annuale?
ma allora ci sei o ci fai? ...
Vedo che non hai letto il link sopra ...
A me i sistemi per aiutare la censura globale non piacciono a prescindere, quello che circola nella mia rete lo decido io, non mi va che sia qualcun altro a deciderlo per me.
Non se si mettono d'accordo. Se io che ho in mano il dominio .it VIETO a tutti di registrare domini per inserire un sito con redirect/contenuti pornografici, tu non li registri. Se li registri, oltre che toglierti il dominio .it ti faccio pagare una multa X Euro per violazione dei termini del contratto.
Quindi a cosa servirebbero i ccTLD?
Se per i siti personali usi .name, per le biz. card usi i .tel, per le aziende .com, per no profit .org, per i network .net, per i siti informativi .info, musei & Co .museum, porno .xxx?
Cosa resta fuori da queste categorie?
Vedo che non hai letto il link sopra ...
A me i sistemi per aiutare la censura globale non piacciono a prescindere, quello che circola nella mia rete lo decido io, non mi va che sia qualcun altro a deciderlo per me.
Se quel qualcun altro è il tuo capo, che pretende che tu non cazzeggi su FB o non ti chiudi nel bagno col tablet aziendale per andare su certi siti, ha tutto il diritto di scegliere cosa puoi vedere e cosa no se questo aumenta la produttività.
Ovvio che la censura di regime è un'altra cosa.
Ovvio che la censura di regime è un'altra cosa.
Questo è il problema ...
Mica quello che vai a visitare su internet in azienda ...
Qua è tutto loggato e messo sulla intranet così chiunque può sapere che pagine visiti ... non c' è bisogno di nessun filtro :O
il problema è 1
Internet è sempre stato sinonimo di anonimato e libertà d'espressione culturale, lo stiamo dimostrando NOI su HWU con le nostre passioni, conoscenze e capacità elettroniche, informatiche e culturali e non solo, la medesima cosa viene fatta da un gruppo di elementi che invece di parlare (si spera CIVILMENTE) come noi, si divertono a scattarsi foto ai membri o vestirsi con vecchi copertoni da camion (più comunemente chiamati "vestiti in lattex). un conto è il LUOGO DI LAVORO, ove blocchi determinati contenuti che rischiano di minare la produttività dell'elemento un altro è il libero arbitrio personale in sede abitativa (ovviamente se questo non tocca elementi inviolabili come pedopornofrafia, violenza gratuita non voluta, ecc).
ma come possiamo già vedere dall'articolo precedentemente nominato, è già al via una censura totalitaria decisa da regole di tipo religioso, non di tipo etico.
quindi il reale problema subentra quando un qualsiasi provider da 4 soldi può arrivare a decidere di bloccarti una serie di domini perchè spinto da un qualsiasi fattore e come ben sappiamo bloccare un intera categoria di siti è già facile ora, figuriamoci se venissero realmente catalogati in base al dominio. OGGI, blocco la XXX perchè voglio che la gente si concentri su alte cose perchè la "religione statale" dice ciò, domani? blocco i .info (se indirizzati a società culturali come wikipedia o musei et similia) o i .org (se indirizzati al no-profit) perchè mi sta sulle balle che la gente sia informata? non scherziamo su queste cose, non sono da prendere a manica larga, la rete ora nn è bloccabile perchè trovi ogni tipo di sito in ogni tipo di dominio.. ma se questo cambiasse e venisse "organizzato"?
non sono un complottista e sinceramente sganascio quando vedo determinate turbe mentali, ma la ovvia obbiettività mi porta a pensare anche a queste ipotesi PLAUSIBILI visto l'attuale status delle cose e in tutta sincerità sono portato a credere che sia più libero e informato e libero il panzone sulla poltrona con la tastiera sulle gambe e un monitor innanzi, di uno che guarda sgarbi su canale 5 e si passa i sabati sera sbronzo per le strade che magari si crede anche colto per i 3anni buttati all'uni spesato da mammina e papino.
Gualmiro
07-09-2011, 14:57
Vedo che non hai letto il link sopra ...
A me i sistemi per aiutare la censura globale non piacciono a prescindere, quello che circola nella mia rete lo decido io, non mi va che sia qualcun altro a deciderlo per me.
limitatamente alle reti interne comunque sarebbe comodo trovare un sistema davvero SEMPLICE per proteggerle da certi tipi di contenuti...
la censura non ha niente a che vedere con l'esercizio del proprio diritto di proprietà, sia che sia una propria rete interna domestica o aziendale, sia che sia la rete di un internet service provider. quello che conta veramente è la trasparenza.
io non voglio proibire a nessuno di usare le politiche che preferisce nell'erogazione del servizio, ma esigo che quali che siano le politiche attuate io ne sia informato. fine della trasmissioni, il conflitto d'interessi tra le parti, o libertà se si preferisce, farà il resto.
è come con i filtri sul p2p.... il problema non è che esistano quanto piuttosto che a volte li abbiano applicati senza informare correttamente il consumatore pagante.
uno stato non dovrebbe nemmeno esser parte in causa purtroppo in queste vicende.... ed invece lo è. anche se oggi non c'è censura, è assurdo sapere che potenzialmente potrebbe comunque esserci.
non ce la passiamo peggio di altri comunque, stati uniti per dirne uno... in australia è molto molto peggio. conosco bene la situazione là e siamo al limite di creare un organo federale che "approvi" o "metta all'indice" i singoli domini di secondo livello, e non solo i com.au ma tutti quanti.
TheMonzOne
07-09-2011, 15:20
Qua è tutto loggato e messo sulla intranet così chiunque può sapere che pagine visiti ... non c' è bisogno di nessun filtro :OSai che questo è potenzialmente illegale, vero? :)
SpyroTSK
07-09-2011, 16:02
Concordo con SpyroTSK, anche se penso che ciò che propone non avverrà mai per i motivi già espressi da altri.
Una cosa non capisco però...perchè per i .xxx non dovrebbero essere soggetti alla tassa annuale? Ok fare pagare l'una tantum alle aziende che vogliono evitare che il loro brand venga associato ad altro...ma per chi vuole usare il .xxx per il porno perchè non dovrebbe pagare come per un normale dominio?
Se la Coca-cola, come ipotizzato dall'articolo, vuole acquistare il .xxx per evitare problematiche le si fanno pagare solo i 200$ di registrazione....ma se iuprn ad esempio volesse spostarsi sul dominio .xxx (a questo punto li obbligherei pure) perchè non dovrebbe pagare la tassa annuale?
Purtroppo quello lo definisce il proprietario del dominio di primo livello (.xxx, per esempio)...i regolamenti tra i vari domini, li definiscono i legittimi proprietari, idem il prezzo.
Il dominio .ma (marocco) è di proprietà dell'internic e ha deciso di metterli in vendia a 169,00€ per 2 anni e il rinnovo (per due anni) costa 159,00€
Cosa che per un .it paghi 11,99€ annui su aruba (ovviamente con gestione DNS e basta, come su internic.ma)
TheMonzOne
07-09-2011, 16:04
Purtroppo quello lo definisce il proprietario del dominio di primo livello (.xxx, per esempio)...i regolamenti tra i vari domini, li definiscono i legittimi proprietari, idem il prezzo.
Il dominio .ma (marocco) è di proprietà dell'internic e ha deciso di metterli in vendia a 169,00€ per 2 anni e il rinnovo (per due anni) costa 159,00€
Cosa che per un .it paghi 11,99€ annui su aruba (ovviamente con gestione DNS e basta, come su internic.ma)Capito, chiarissimo. Grazie.
h4xor 1701
07-09-2011, 16:05
Ma che schifo! Che vergogna, non ho parole... :mad:
questa roba rovina internet!
SpyroTSK
07-09-2011, 16:14
Quindi a cosa servirebbero i ccTLD?
Se per i siti personali usi .name, per le biz. card usi i .tel, per le aziende .com, per no profit .org, per i network .net, per i siti informativi .info, musei & Co .museum, porno .xxx?
Cosa resta fuori da queste categorie?
I ccTLD sono i domini .it, .eu, .fr, .de ecc.
Quelli sono i domini GEOGRAFICI (ccTD=Country code top-level domain) mi stà benissimo che la coca cola usi "coca-cola.it e coca-cola.com", ma la coca-cola non potrebbe (se ci fosse un regolamento) utilizzare coca-cola.xxx, coca-cola.info oppure coca-cola.ma (per esempio, se non vende coca-cola in marocco), perchè il sito non è adatto per i contenuti che ha a quel tipo di gTLD o ccTLD.
SpyroTSK
07-09-2011, 16:27
Capito, chiarissimo. Grazie.
di nulla, poi comunque i prezzi possono essere anche decisi dal registrar (aruba per esempio), questo perchè:
Se io sono il proprietario del dominio di primo livello .it e tu vuoi diventare mio "rivenditore" io ti dò la possibilità di diventarlo, ma più tosto che venderti il dominio a 15€ al pubblico, te lo dò a 5€. ma tu, puoi rifarti sui tuoi clienti, facendolo pagare quanto vuoi.
Ovviamente mi devi assicurare un X di domini all'anno, anche perchè i domini di primo livello, costano veramente un botto, per quello non ce ne sono tanti ;)
SpyroTSK
07-09-2011, 16:38
Sai che questo è potenzialmente illegale, vero? :)
No, in azienda ci DEVE essere, ti spiego il motivo:
Se un dipendente và su facebook e minaccia di un attacco terroristico, la polizia sà da dove è partito il messaggio, ma non sà chi è la persona fisica che l'ha scritto, quindi, i log nella lan aziendale, ci vanno eccome!
Ovviamente tali dati vanno protetti e visti solo ed esclusivamente dal sysadmin o network administrator in casi particolari.
Per non parlare poi di Studi di avvocati, medici ecc. che li ci vanno molte più cose di questi semplici log.
predator87
07-09-2011, 17:10
A quando un www.hwupgrade.xxx ???
:asd:
qui in uff ho segato feisbucc ma ho lasciato il porno aperto. ^^
una sbirciatina veloce a iuporn nn compromette la produttività. ho conosciuto persone che passano le giornate intere nel social cesswork ma nessuna che passasse piu di 30 secondi a guardare pornazzi in ufficio.
e poi trovo il porno piu etico di un lobotomizzatore di massa.
Son d'accordo ;)
Buona la scelta del domino, almeno la X è comoda da digitare con la mano sinistra...
:asd: :D
gianni1879
07-09-2011, 17:33
Icona d'annata eh burgà? :)
:sofico:
cryptone
07-09-2011, 17:35
posso registrarmi un dominio .xxx usando come nome il nome di un sito.com che mi piace?
ad esempio, mettiamo che sex.xxx sia disponibile , posso registrarmelo? non è che sex.com può poi fare valere dei diritti di prelazione?
SpyroTSK
07-09-2011, 17:44
posso registrarmi un dominio .xxx usando come nome il nome di un sito.com che mi piace?
ad esempio, mettiamo che sex.xxx sia disponibile , posso registrarmelo? non è che sex.com può poi fare valere dei diritti di prelazione?
certo che puoi registrarlo, perchè la parola "sex" in questo caso, non è un marchio registrato...tu non puoi registrare coca-cola.xxx, microsoft.xxx oppure apple.xxx (che qui bisogna vedere, perchè se vendi mele, non puoi essere perseguibile visto che il dominio non fà riferimento ad un'azienda che vende prodotti di Apple Inc. :) )
cryptone
07-09-2011, 17:50
e XEX è registrato?
TheMonzOne
07-09-2011, 19:50
No, in azienda ci DEVE essere, ti spiego il motivo:
Se un dipendente và su facebook e minaccia di un attacco terroristico, la polizia sà da dove è partito il messaggio, ma non sà chi è la persona fisica che l'ha scritto, quindi, i log nella lan aziendale, ci vanno eccome!
Ovviamente tali dati vanno protetti e visti solo ed esclusivamente dal sysadmin o network administrator in casi particolari.
Per non parlare poi di Studi di avvocati, medici ecc. che li ci vanno molte più cose di questi semplici log.Che ci debba essere non lo contesto, ho scritto potenzialmente illegale perché l'utente che ho quotato diceva che tali dati vengono messi sulla intranet e sono visibili a chiunque.
In qualsiasi caso comunque, nemmeno i sysadmin o i network administrator o chi per essi devono/possono leggere quei log, aprire i file temporanei, i cookies o qualsiasi altra traccia lasciata senza un'ingiunzione del giudice a seguito di un'indagine autorizzata.
Da non dimenticare poi che, anche in quel caso, il dipendente soggetto a controllo deve essere avvisato che stanno guardando i suoi file temporanei.
A tal proposito c'è un chiaro verdetto del Garante della Privacy a seguito del ricorso di un dipendente che si è visto licenziare perché navigava quando non doveva: http://www.garanteprivacy.it/garante/doc.jsp?ID=1230017
Senza contare poi che è praticamente impossibile avere la certezza di chi sia la persona fisica che ha scritto l'eventuale post terroristico leggendo solo i log...il povero soggetto indagato potrebbe semplicemente aver dimenticato l'account aperto e il terrorista l'ha usato per i suoi scopi...stiamo estremizzando (e siamo OT) ma ci siamo capiti.
I ccTLD sono i domini .it, .eu, .fr, .de ecc.
Quelli sono i domini GEOGRAFICI (ccTD=Country code top-level domain) mi stà benissimo che la coca cola usi "coca-cola.it e coca-cola.com", ma la coca-cola non potrebbe (se ci fosse un regolamento) utilizzare coca-cola.xxx, coca-cola.info oppure coca-cola.ma (per esempio, se non vende coca-cola in marocco), perchè il sito non è adatto per i contenuti che ha a quel tipo di gTLD o ccTLD.
Bravo, vedo che ti sei cercato cosa sono i cctld :D
Se tu, con il tuo discorso ipotetico, obblighi le aziende ed affini ad usare un determinato tipo di tld a seconda di ciò di cui parla il sito, i ccTLD non servirebbero a niente.
Al limite, seguendo il tuo ragionamento, si dovrebbero usare domini di terzo livello del tipo: miosito.it.com, azienda.de.com e così via.:)
daniele76_rm
07-09-2011, 20:54
Io sto tentando di capire come acquistarli, ma non riesco :(
emanuelito
08-09-2011, 07:37
Buona la scelta del domino, almeno la X è comoda da digitare con la mano sinistra...
perchè con la destra sei occupato? :stordita: :rotfl: :rotfl::rotfl::rotfl: (scusatemi ma non ho resistito non me ne voglia l'utente :p)
SpyroTSK
08-09-2011, 07:57
Bravo, vedo che ti sei cercato cosa sono i cctld :D
Se tu, con il tuo discorso ipotetico, obblighi le aziende ed affini ad usare un determinato tipo di tld a seconda di ciò di cui parla il sito, i ccTLD non servirebbero a niente.
Al limite, seguendo il tuo ragionamento, si dovrebbero usare domini di terzo livello del tipo: miosito.it.com, azienda.de.com e così via.:)
non mi è servito cercare, lo sapevo già :D
comunque sia, non mi hai capito ancora...guarda i domini .uk:
http://en.wikipedia.org/wiki/.uk
hanno una marea di domini di secondo livello co.uk, me.uk ecc...sono tutti regolamentati.
Invece che fare così si potrebbe fare direttamente al primo livello. .com, .me, .edu ecc...
MA I ccTLD NON MORIRANNO, E VERRANNO COMUNQUE USATI COME ORA!
SpyroTSK
08-09-2011, 07:58
Che ci debba essere non lo contesto, ho scritto potenzialmente illegale perché l'utente che ho quotato diceva che tali dati vengono messi sulla intranet e sono visibili a chiunque.
In qualsiasi caso comunque, nemmeno i sysadmin o i network administrator o chi per essi devono/possono leggere quei log, aprire i file temporanei, i cookies o qualsiasi altra traccia lasciata senza un'ingiunzione del giudice a seguito di un'indagine autorizzata.
Da non dimenticare poi che, anche in quel caso, il dipendente soggetto a controllo deve essere avvisato che stanno guardando i suoi file temporanei.
A tal proposito c'è un chiaro verdetto del Garante della Privacy a seguito del ricorso di un dipendente che si è visto licenziare perché navigava quando non doveva: http://www.garanteprivacy.it/garante/doc.jsp?ID=1230017
Senza contare poi che è praticamente impossibile avere la certezza di chi sia la persona fisica che ha scritto l'eventuale post terroristico leggendo solo i log...il povero soggetto indagato potrebbe semplicemente aver dimenticato l'account aperto e il terrorista l'ha usato per i suoi scopi...stiamo estremizzando (e siamo OT) ma ci siamo capiti.
Si era per fare un'esempio :P
Comunque sia ci siamo capiti :D
non mi è servito cercare, lo sapevo già :D
comunque sia, non mi hai capito ancora...guarda i domini .uk:
http://en.wikipedia.org/wiki/.uk
hanno una marea di domini di secondo livello co.uk, me.uk ecc...sono tutti regolamentati.
Invece che fare così si potrebbe fare direttamente al primo livello. .com, .me, .edu ecc...
MA I ccTLD NON MORIRANNO, E VERRANNO COMUNQUE USATI COME ORA!
Quindi vorresti fare il contrario di quello che avevo detto io, come fanno .uk e .tw? Per me è una cappellata, perché se io ho una azienda e voglio che le mie sedi nazionali abbiano un proprio dominio, con il mio ragionamento ho a che fare con una sola authority, col tuo ragionamento con centinaia.
Solitamente quando si ricerca prima si raggruppa per macro aree e poi per lingua.
Comunque sono parole a vuoto, se pensiamo che quei pazzi dell'icann hanno completamente liberalizzato i TLD e che a breve avremo .ibm, .dell, .apple, .wallmart, .mcdonald & Co :muro: :muro:
SpyroTSK
08-09-2011, 10:49
Quindi vorresti fare il contrario di quello che avevo detto io, come fanno .uk e .tw? Per me è una cappellata, perché se io ho una azienda e voglio che le mie sedi nazionali abbiano un proprio dominio, con il mio ragionamento ho a che fare con una sola authority, col tuo ragionamento con centinaia.
Solitamente quando si ricerca prima si raggruppa per macro aree e poi per lingua.
Comunque sono parole a vuoto, se pensiamo che quei pazzi dell'icann hanno completamente liberalizzato i TLD e che a breve avremo .ibm, .dell, .apple, .wallmart, .mcdonald & Co :muro: :muro:
Ho capito che hai 1000 authority, ma attualmente mantenendo la struttura dei TLD attuali, l'unica è aggiungerne altri e regolamentarli, altrimenti bisognerebbe abolire i ccTLD (it, de, uk) e lasciare solo i gTLD e mettere i ccTLD come secondo livello es: (apple.it.com, apple.en.com, wikipedia.it.edu, wikipedia.en.edu ecc...ma ovviamente, capirai che avrai 500 domini da comprare per ogni lingua che vuoi.
Mentre se vuoi fare Wikipedia multilingua, compri solo Wikipedia.edu/Wikipedia.org.
Se vuoi farlo specifico (e quindi separato) per ogni singola lingua: Wikipedia.it, Wikipedia.org.uk, Wikipedia.de ecc...
Per quanto riguarda i TLD "custom" sono un gran cacata, ci sarà più anarchia di ora sicuramente.
vBulletin® v3.6.4, Copyright ©2000-2025, Jelsoft Enterprises Ltd.