mickes2
11-07-2011, 08:06
Freaks (1932) di Tod Browning
http://2.bp.blogspot.com/-O4u_h0AXMgQ/TZrMMNBi7AI/AAAAAAAAA6I/j5J7VtbpcPI/s1600/freaks.jpg
Incredibile la forza emotiva che riesce a scaturire il tratteggio impresso da Browning nei confronti del “fenomeno da baraccone”, del cosiddetto “freaks”. Sono incredibilmente commoventi nella loro inconsapevolezza ed il regista li racconta nel modo più normale e meno compiaciuto possibile: filmando la loro vita cercando di far trasparire la loro umanità.
Contrappone il diverso all’umano, facendo emergere tutta la mostruosità etica e morale di quest’ultimo. Indimenticabile e folgorante la sequenza in cui i freaks festeggiano il matrimonio di Hans e Cleopatra e inneggiano verso la donna gridando con gioia: una di noi, una di noi!.
Ma l’indifferenza, il cinismo e le prepotenze vengono spazzate via dalla solidarietà e dal lato umano che i freaks dimostrano, attuando una vendetta ancor più atroce dei soprusi che avevano fin là subìto, culminando in un finale sporco e fangoso, perennemente ad altezza “mostro”, infrangendosi sulle urla di ineluttabili paure umane.
Commovente e toccante: questa storia di deformati da esibire - in cui il regista descrive il “mostro” nelle sue sfaccettature, rispettando la loro deformità, mantenendosi sempre sobrio ed elevandoli a metafora del diverso - è un capolavoro senza tempo e mi ha davvero scosso. Stupefacente ed intramontabile.
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http://2.bp.blogspot.com/-O4u_h0AXMgQ/TZrMMNBi7AI/AAAAAAAAA6I/j5J7VtbpcPI/s1600/freaks.jpg
Incredibile la forza emotiva che riesce a scaturire il tratteggio impresso da Browning nei confronti del “fenomeno da baraccone”, del cosiddetto “freaks”. Sono incredibilmente commoventi nella loro inconsapevolezza ed il regista li racconta nel modo più normale e meno compiaciuto possibile: filmando la loro vita cercando di far trasparire la loro umanità.
Contrappone il diverso all’umano, facendo emergere tutta la mostruosità etica e morale di quest’ultimo. Indimenticabile e folgorante la sequenza in cui i freaks festeggiano il matrimonio di Hans e Cleopatra e inneggiano verso la donna gridando con gioia: una di noi, una di noi!.
Ma l’indifferenza, il cinismo e le prepotenze vengono spazzate via dalla solidarietà e dal lato umano che i freaks dimostrano, attuando una vendetta ancor più atroce dei soprusi che avevano fin là subìto, culminando in un finale sporco e fangoso, perennemente ad altezza “mostro”, infrangendosi sulle urla di ineluttabili paure umane.
Commovente e toccante: questa storia di deformati da esibire - in cui il regista descrive il “mostro” nelle sue sfaccettature, rispettando la loro deformità, mantenendosi sempre sobrio ed elevandoli a metafora del diverso - è un capolavoro senza tempo e mi ha davvero scosso. Stupefacente ed intramontabile.
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