mickes2
11-07-2011, 07:57
A serbian film (2010) di Srdjan Spasojevic
http://www.joblo.com/images_arrownews/Srpski21.jpg
Un ex-porno attore accetta un ingaggio profumatamente pagato, per tornare sulla ribalta ed interpretare un film porno d'autore, senza sapere esattamente a cosa va incontro. Verrà trascinato in un labirinto di depravazione in cui cinema e realtà si fondono. In bilico tra lo snuff e il torture-porn, spazza via come foglie secche, nella forma e nel modo, i vari Hostel, Captivity, Saw & company...fissando l'asticella della nefandezza ad un livello di bassezza tale, che è davvero difficile andare più giù.
Intrigante la trama, la narrazione è accattivante anche grazie alla parte finale che si avviluppa a dovere, con un crescendo di pathos e delirio notevoli. Ma non voglio pensare ad una critica allo Stato padrone: il seppur agghiacciante ritratto marcio e consumato di una nazione in balìa della guerra con conseguenti distruzioni morali e materiali della famiglia e delle persone che lo abitano, rimane in superficie ed è poco più di un pretesto per mettere in scena ciò che quel pazzo di Spasojevic aveva in testa.
Il film, con una pregevole confezione, si perde tra dialoghi sarcastici e filosofeggianti decisamente poco riusciti e pretenziosi.
Tre scene totalmente raccapriccianti, ma il raccapriccio è direttamente proporzionale alla loro inutilità, alla voglia di sensazionalismo e scioccare gratuitamente lo spettatore.
Crudo, a tratti ridicolo, si ritaglia uno spazio per la forza delle immagini e per come vengono elaborate: ti si stampa nella retina, ma si cancella con qualche battito di ciglia. Non per tutti.
Molti gridano all'horror definitivo, io dico: ma nennemo per sogno! se questo è l'horror definitivo siamo messi molto male.
6+
http://www.joblo.com/images_arrownews/Srpski21.jpg
Un ex-porno attore accetta un ingaggio profumatamente pagato, per tornare sulla ribalta ed interpretare un film porno d'autore, senza sapere esattamente a cosa va incontro. Verrà trascinato in un labirinto di depravazione in cui cinema e realtà si fondono. In bilico tra lo snuff e il torture-porn, spazza via come foglie secche, nella forma e nel modo, i vari Hostel, Captivity, Saw & company...fissando l'asticella della nefandezza ad un livello di bassezza tale, che è davvero difficile andare più giù.
Intrigante la trama, la narrazione è accattivante anche grazie alla parte finale che si avviluppa a dovere, con un crescendo di pathos e delirio notevoli. Ma non voglio pensare ad una critica allo Stato padrone: il seppur agghiacciante ritratto marcio e consumato di una nazione in balìa della guerra con conseguenti distruzioni morali e materiali della famiglia e delle persone che lo abitano, rimane in superficie ed è poco più di un pretesto per mettere in scena ciò che quel pazzo di Spasojevic aveva in testa.
Il film, con una pregevole confezione, si perde tra dialoghi sarcastici e filosofeggianti decisamente poco riusciti e pretenziosi.
Tre scene totalmente raccapriccianti, ma il raccapriccio è direttamente proporzionale alla loro inutilità, alla voglia di sensazionalismo e scioccare gratuitamente lo spettatore.
Crudo, a tratti ridicolo, si ritaglia uno spazio per la forza delle immagini e per come vengono elaborate: ti si stampa nella retina, ma si cancella con qualche battito di ciglia. Non per tutti.
Molti gridano all'horror definitivo, io dico: ma nennemo per sogno! se questo è l'horror definitivo siamo messi molto male.
6+