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View Full Version : [Film] Le armonie di Werckmeister (2000) di Bčla Tarr


mickes2
11-07-2011, 07:52
Le armonie di Werckmeister (2000) di Bčla Tarr
http://farm4.static.flickr.com/3074/2523602623_686624579e_o.jpg
Siamo nella campagna ungherese, gli abitanti di un villaggio sono in fermento perchč da un posto non precisato giungeranno una balena imbalsamata ed un nano fomentatore di folle, detto Il Principe.
Tremendamente complesso e criptico, sia nei messaggi, nei richiami e sia per il modus scelto da Tarr (per me č il suo primo film, ma credo sia il "suo" modo di fare cinema). Lento come la lava, ogni scena un piano sequenza perennemente in carrellate e inquadrature fisse, di una durata che varia dai 6 ai 12 minuti circa, dove lo spazio č il cardine dell'azione, protagonista e non contenitore.
Il film parte ambientato in un Bar, in cui uomini trasandati ed ubriachi, attendono con impazienza l'arrivo (e l'entrata in scena) di Janos, che mostrerŕ loro cosa sia e come avviene un'eclissi solare.
da fonti esterne: werckmeister pensava che un contrappunto ben costruito, specialmente il contrappunto doppio, rispecchiasse un ordine celeste, rifacendosi al concetto dell'armonia delle sfere.
a livello visivo ciň si manifesta nelle panoramiche e nei carrelli circolari, a livello narrativo con l'arrivo nel paese di un circo formato solo da una balena imbalsamata e da una creatura, chiamata "il principe", capace di fomentare l'odio degli abitanti, di ridurli a massa incolore ("non trovavamo la fonte del nostro disgusto e della nostra disperazione, cosě ci scagliavamo con ira irrefrenabile contro ciň che ci capitava a tiro, ...").
Per me il film si puň dividere in due parti: c'č la prima molto piů introspettiva, dove lo spazio č fluidificato dai carrelli a seguire, da quelli laterali, dal continuo irrompere nell'anima dei personaggi, dall'introspezione continua che ne deriva, quando visitano piů volte i luoghi, trovandoli tanto piů degradati quanto viene meno la coscienza individuale dei cittadini.
La seconda č un concretizzarsi delle immagini, dei discorsi fatti da Il principe, capace di fomentare l'odio, che fanno breccia sulla popolazione, spingendoli in atti violenti e distruttivi. Questa fase culmina con la scena piů bella del film secondo me: l'invasione nell'ospedale con conseguente distruzione dello stesso. Potenza narrativa disarmante, tecnica e un aura di assoluto realismo, crudeltŕ e stupiditŕ, si fondono creando qualcosa di potentissimo; una carrellata continua che si trasforma in occhio scrutando le stanze dell'ospedale; si alternano fortissimi campi e controcampi, il tutto sorretto ed accompagnato da una fotografia sublime, un b/n visivamente stupendo, vuoto e struggente.
Come dicevo, di non facile fruibilitŕ, nella sua lentezza esasperante, nei pedinamenti continui (dislocati in 2 ore e 20 di pellicola), nei significati difficili...ma ipnotico e fortissimo nel raccontare la disperazione morale e materiale, senza alcun compromesso, in simbiosi con le musiche.
Momenti di stanca ce ne sono, ma credo sia un film da vedere almeno una volta, come tutti i film di Tarr.

8