c.m.g
07-06-2011, 09:30
lunedì 6 giugno 2011
Da giorni ormai il servizio postale italiano registra grosse difficoltà. Manca una spiegazione ufficiale su quanto sta accadendo. Infuriate le associazioni dei consumatori. Dura Agcom
Roma - Il sistema informatico di Poste italiane è incorso in problemi tali (http://www.corrierecomunicazioni.it/news/83278/server_in_tilt_poste_ancora_nel_caos_magri_agcom_paralisi_inaccettabile) da bloccare il servizio postale da mercoledì primo giugno (http://www.corrierecomunicazioni.it/news/83276/poste_italiane_server_in_tilt_ripristinati_i_servizi), tale da far infuriare i consumatori e spingere ad intervenire anche le associazioni dei consumatori e l'Agcom.
Nonostante le rassicurazioni che nei giorni scorsi i vertici dell'azienda di monopolio hanno offerto, anche oggi i problemi sono in parte perdurati, registrando grosse difficoltà sul sistema informatico che gestisce le operazioni agli sportelli, per i servizi postali e per l'erogazione delle pensioni.
Il commissario dell'Agcom Luigi Magri è intervenuto sulla situazione con durezza e decisione: "Non è accettabile - ha riferito - il perdurare dell'incredibile disservizio che sta ancora paralizzando gran parte del sistema informatico di Poste Italiane. Non è accettabile che tali problemi perdurino e non è accettabile che non vi sia una chiara disanima degli avvenimenti individuando le specifiche responsabilità. Nell'era della tecnologia e della comunicazione simili incredibili episodi minano non solo la capacità di garantire un pubblico servizio, ma anche la credibilità di chi dovrebbe garantirlo".Quando sono stati registrati i primi disagi, Poste ha spiegato (http://danielelepido.blog.ilsole24ore.com/i-bastioni-di-orione/2011/06/poste-ancora-in-tilt.html) l'inconveniente come dovuto al "malfunzionamento del software sui sistemi centrali IBM". Tuttavia non è stato prodotto (http://salastampa.poste.it/ol/elencocomunicati.do) un comunicato univoco, ufficiale e chiarificatore sull'intera vicenda. Ad essere interessate dal disservizio, per esempio, sembravano (http://www.corrierecomunicazioni.it/news/83276/poste_italiane_server_in_tilt_ripristinati_i_servizi) inizialmente soprattutto la provincia di Roma e le Marche. Ma anche in Abruzzo, in Friuli Venezia Giulia, Sardegna (http://danielelepido.blog.ilsole24ore.com/i-bastioni-di-orione/2011/06/poste-ancora-in-tilt.html) ed Emilia Romagna (http://www.gazzettadiparma.it/primapagina/dettaglio/1/90435/Ancora_blackout_alle_Poste__Ressa_code_E_tanta_rabbia.html) vi sono stati problemi e code.
Le conseguenze, oltre che legate alla mancata erogazione del servizio o alle situazioni che hanno visto coincidere con il disservizio imprevisto la scadenza di una multa o di una bolletta, coincide con inizio mese e dunque con il ritiro delle pensioni. Non mancano, poi, casi di chi ha denunciato al personale degli uffici postali di non riuscire neppure a prelevare denaro agli sportelli automatici.
Per cercare di non vedere tutti tali costi e danni ricadere sulle tasche degli utenti, le associazioni dei consumatori Federconsumatori e Adusbef si sono mosse (http://www.corriere.it/cronache/11_giugno_06/poste-agcom_dd30f146-9038-11e0-bd7e-24c232303fed.shtml?fr=box_primopiano) per cercare di ottenere il rimborso dei disservizi: "I migliaia di cittadini costretti ad attendere ore ed ore nella speranza di inviare una raccomandata, ritirare la pensione o accedere al proprio conto, con la promessa vana di un urgente riavvio di alcuni terminali che funzionavano a singhiozzo, mentre altri risultavano del tutto bloccati, devono essere immediatamente risarciti".
"Stavolta - scrivono ancora le associazioni di categoria - non basteranno le pacche sulle spalle di Poste Italiane che si è scusata con la clientela per i disagi provocati da un guasto al sistema informatico, né la promessa di aver ripristinato il regolare funzionamento per la fornitura di tutti i servizi postali e finanziari, con gli sportelli che resteranno aperti oltre il normale orario di lavoro finché non saranno serviti tutti i clienti: ci vogliono adeguati risarcimenti dei danni".
A non salvare da una probabile class action Poste, poi, il fatto che la situazione non sembra determinata da una calamità o da casualità, ma dall'aggiornamento dei sistemi informatici.
Aduc ha messo a disposizione i propri servizi gratuiti di consulenza e ha spiegato (http://sosonline.aduc.it/scheda/messa+mora_8675.php) come far ricorso: tramite una raccomandata A/R (dunque se verranno superati i problemi) indirizzata a Poste in cui si fa presente cosa è accaduto ed eventualmente si inserisce anche fotocopia dei numeri presi per fare le diverse file, precisando al centesimo i danni subiti (materiali, fisici e psicologici) e intimando il pagamento entro 15 giorni, pena il ricorrere alle autorità giudiziarie.
Claudio Tamburrino
Fonte: Punto informatico (http://punto-informatico.it/3182429/PI/News/poste-italiane-caos-agli-sportelli.aspx)
Da giorni ormai il servizio postale italiano registra grosse difficoltà. Manca una spiegazione ufficiale su quanto sta accadendo. Infuriate le associazioni dei consumatori. Dura Agcom
Roma - Il sistema informatico di Poste italiane è incorso in problemi tali (http://www.corrierecomunicazioni.it/news/83278/server_in_tilt_poste_ancora_nel_caos_magri_agcom_paralisi_inaccettabile) da bloccare il servizio postale da mercoledì primo giugno (http://www.corrierecomunicazioni.it/news/83276/poste_italiane_server_in_tilt_ripristinati_i_servizi), tale da far infuriare i consumatori e spingere ad intervenire anche le associazioni dei consumatori e l'Agcom.
Nonostante le rassicurazioni che nei giorni scorsi i vertici dell'azienda di monopolio hanno offerto, anche oggi i problemi sono in parte perdurati, registrando grosse difficoltà sul sistema informatico che gestisce le operazioni agli sportelli, per i servizi postali e per l'erogazione delle pensioni.
Il commissario dell'Agcom Luigi Magri è intervenuto sulla situazione con durezza e decisione: "Non è accettabile - ha riferito - il perdurare dell'incredibile disservizio che sta ancora paralizzando gran parte del sistema informatico di Poste Italiane. Non è accettabile che tali problemi perdurino e non è accettabile che non vi sia una chiara disanima degli avvenimenti individuando le specifiche responsabilità. Nell'era della tecnologia e della comunicazione simili incredibili episodi minano non solo la capacità di garantire un pubblico servizio, ma anche la credibilità di chi dovrebbe garantirlo".Quando sono stati registrati i primi disagi, Poste ha spiegato (http://danielelepido.blog.ilsole24ore.com/i-bastioni-di-orione/2011/06/poste-ancora-in-tilt.html) l'inconveniente come dovuto al "malfunzionamento del software sui sistemi centrali IBM". Tuttavia non è stato prodotto (http://salastampa.poste.it/ol/elencocomunicati.do) un comunicato univoco, ufficiale e chiarificatore sull'intera vicenda. Ad essere interessate dal disservizio, per esempio, sembravano (http://www.corrierecomunicazioni.it/news/83276/poste_italiane_server_in_tilt_ripristinati_i_servizi) inizialmente soprattutto la provincia di Roma e le Marche. Ma anche in Abruzzo, in Friuli Venezia Giulia, Sardegna (http://danielelepido.blog.ilsole24ore.com/i-bastioni-di-orione/2011/06/poste-ancora-in-tilt.html) ed Emilia Romagna (http://www.gazzettadiparma.it/primapagina/dettaglio/1/90435/Ancora_blackout_alle_Poste__Ressa_code_E_tanta_rabbia.html) vi sono stati problemi e code.
Le conseguenze, oltre che legate alla mancata erogazione del servizio o alle situazioni che hanno visto coincidere con il disservizio imprevisto la scadenza di una multa o di una bolletta, coincide con inizio mese e dunque con il ritiro delle pensioni. Non mancano, poi, casi di chi ha denunciato al personale degli uffici postali di non riuscire neppure a prelevare denaro agli sportelli automatici.
Per cercare di non vedere tutti tali costi e danni ricadere sulle tasche degli utenti, le associazioni dei consumatori Federconsumatori e Adusbef si sono mosse (http://www.corriere.it/cronache/11_giugno_06/poste-agcom_dd30f146-9038-11e0-bd7e-24c232303fed.shtml?fr=box_primopiano) per cercare di ottenere il rimborso dei disservizi: "I migliaia di cittadini costretti ad attendere ore ed ore nella speranza di inviare una raccomandata, ritirare la pensione o accedere al proprio conto, con la promessa vana di un urgente riavvio di alcuni terminali che funzionavano a singhiozzo, mentre altri risultavano del tutto bloccati, devono essere immediatamente risarciti".
"Stavolta - scrivono ancora le associazioni di categoria - non basteranno le pacche sulle spalle di Poste Italiane che si è scusata con la clientela per i disagi provocati da un guasto al sistema informatico, né la promessa di aver ripristinato il regolare funzionamento per la fornitura di tutti i servizi postali e finanziari, con gli sportelli che resteranno aperti oltre il normale orario di lavoro finché non saranno serviti tutti i clienti: ci vogliono adeguati risarcimenti dei danni".
A non salvare da una probabile class action Poste, poi, il fatto che la situazione non sembra determinata da una calamità o da casualità, ma dall'aggiornamento dei sistemi informatici.
Aduc ha messo a disposizione i propri servizi gratuiti di consulenza e ha spiegato (http://sosonline.aduc.it/scheda/messa+mora_8675.php) come far ricorso: tramite una raccomandata A/R (dunque se verranno superati i problemi) indirizzata a Poste in cui si fa presente cosa è accaduto ed eventualmente si inserisce anche fotocopia dei numeri presi per fare le diverse file, precisando al centesimo i danni subiti (materiali, fisici e psicologici) e intimando il pagamento entro 15 giorni, pena il ricorrere alle autorità giudiziarie.
Claudio Tamburrino
Fonte: Punto informatico (http://punto-informatico.it/3182429/PI/News/poste-italiane-caos-agli-sportelli.aspx)