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View Full Version : Da cellule epiteliali a neuroni: il metodo funziona anche sull'uomo


frankytop
28-05-2011, 19:48
Più vicino l'obiettivo di creare in laboratorio cellule neuronali da utilizzare a fini terapeutici

http://data.kataweb.it/kpmimages/kpm3/misc/scienze/2011/05/27/jpg_1348074.jpg

Cellule epiteliali umane possono essere convertite direttamente in neuroni funzionanti in un periodo di 4-5 settimane solo con l’aggiunta di quattro proteine: l’annuncio di questo incredibile risultato è stato dato da un gruppo di ricercatori della Stanford University School of Medicine che firmano in proposito un articolo sulla rivista Nature.

Il risultato appare ancor più degno di nota considerando che bypassa la necessità di creare cellule staminali pluripotenti e rende molto più agevole generare in laboratorio neuroni specifici per i pazienti o per le patologie. Viene inoltre evitato un potenziale problema di rigetto di cellule pluripotenti indotte evidenziatosi in un recente studio sui topi e che metteva sotto accusa proprio le proteine utilizzate per indurre la pluripotenza.

Questa nuova ricerca segue quella dello stesso gruppo di Stanford del 2010, che mostrò come sia possibile trasformare cellule epiteliali di topo direttamente in neuroni con una combinazione di proteine simile. Tuttavia, nel caso delle cellule umane, la conversione di avviene in modo meno efficiente e più lentamente.

“Siamo ora più vicini a riprodurre patologie neurologiche in laboratorio”, ha sottolineato Marius Wernig, professore associato di patologia e membro dello Stanford Institute for Stem Cell Biology and Regenerative Medicine. “In un futuro più o meno prossimo potremmo essere in grado anche di utilizzare queste cellule per le terapie sull’essere umano”.

Dopo il successo ottenuto con i topi di laboratorio, i ricercatori hanno applicato una tecnica simile alle cellule umane; in prima battuta hanno mostrato di poter convertire cellule staminali embrionali in neuroni infettandole con un virus che esprime la stessa combinazione di proteine: i fattori di trascrizione Brn2, Ascl1 e Myt1l (da cui il nome “BAM” della nuova metodica). Il trattamento ha dimostrato poi di poter indurre la conversione nell’arco di sei giorni e di funzionare su cellule staminali pluripotenti indotte.

http://lescienze.espresso.repubblica.it/articolo/Da_cellule_epiteliali_a_neuroni:_il_metodo_funziona_anche_sull_uomo/1348056

Aldin
29-05-2011, 13:23
Interessante.

litocat
30-05-2011, 09:03
Interessante.
Gia' :O

+Benito+
30-05-2011, 15:39
sono sempre un po' così riguardo il trapianto di cellule neuronali, nel senso che se si parla di malattie degenerative della parte di trasmissione/attuazione (sclerosi multipla, SLA, etc) è un discorso e per quanto ne so se si potesse iniettare nel paziente una quantità di cellule vive in situ forse c'è speranza che alcune "attecchiascano" prendendo il posto di quelle morenti. Per quel che riguarda la parte cognitivo/comportamentale invece mi trovo più lontano dal vedere nel trapianto (foss'anche autotrapianto) una via proprio perchè una volta perse delle cellule, con esse se ne va una parte della rete neuronale che costituisce la nostra abilità nel pensare, nella coscienza di sè e nel ricordare le esperienze.
C'è qualcosa di errato in questa visione?

berserkdan78
30-05-2011, 21:25
sono sempre un po' così riguardo il trapianto di cellule neuronali, nel senso che se si parla di malattie degenerative della parte di trasmissione/attuazione (sclerosi multipla, SLA, etc) è un discorso e per quanto ne so se si potesse iniettare nel paziente una quantità di cellule vive in situ forse c'è speranza che alcune "attecchiascano" prendendo il posto di quelle morenti. Per quel che riguarda la parte cognitivo/comportamentale invece mi trovo più lontano dal vedere nel trapianto (foss'anche autotrapianto) una via proprio perchè una volta perse delle cellule, con esse se ne va una parte della rete neuronale che costituisce la nostra abilità nel pensare, nella coscienza di sè e nel ricordare le esperienze.
C'è qualcosa di errato in questa visione?

be, io mi sono messo il cuore in pace, ed ho capito che la persona che ero io 15/10 ed anche 5 anni fà non ero "io". e non sarò io quella persona tra 10/20/30 anni. del resto, tutto cambia, carattere, idee, personalità. non ce ne accorgiamo perchè e' un processo costante, e lento, ed in piu' cambiano anche gli altri che ci circondano. Del resto, esiste forse una parte del nostro corpo, sia "cognitiva" e non, che rimane per sempre tale e quale dalla nascita fin dalla morte? a parte le ossa, intendo.
mi sono fatto un'idea che cio' che chiamiamo "io" non sia altro che un "fenomeno emergente", una "cosa" che nasce dalla complessità delle interazioni delle parti che compongono il cervello. non saprei darmi altra spiegazione.

F1R3BL4D3
30-05-2011, 22:11
che rimane per sempre tale e quale dalla nascita fin dalla morte? a parte le ossa, intendo.

Beh, le ossa non rimangono tali e e quali dalla nascita fino alla morte. Anzi, c'è un continuo manipolamento da parte delle cellule preposte e "costruirle" e "distruggerle".

berserkdan78
31-05-2011, 00:15
Beh, le ossa non rimangono tali e e quali dalla nascita fino alla morte. Anzi, c'è un continuo manipolamento da parte delle cellule preposte e "costruirle" e "distruggerle".

tanto meglio, questo vuol dire che non esiste un atomo o molecola che sia presente dall'inizio alla fine della nostra vita, ergo, tutto ciò che crediamo di essere e' solamente il frutto di un "illusione" generata dalle interazioni delle cellule cerebrali.

+Benito+
31-05-2011, 08:00
be, io mi sono messo il cuore in pace, ed ho capito che la persona che ero io 15/10 ed anche 5 anni fà non ero "io". e non sarò io quella persona tra 10/20/30 anni. del resto, tutto cambia, carattere, idee, personalità. non ce ne accorgiamo perchè e' un processo costante, e lento, ed in piu' cambiano anche gli altri che ci circondano. Del resto, esiste forse una parte del nostro corpo, sia "cognitiva" e non, che rimane per sempre tale e quale dalla nascita fin dalla morte? a parte le ossa, intendo.
mi sono fatto un'idea che cio' che chiamiamo "io" non sia altro che un "fenomeno emergente", una "cosa" che nasce dalla complessità delle interazioni delle parti che compongono il cervello. non saprei darmi altra spiegazione.

Perfettamente d'accordo, non fosse che le modifiche al tuo "io" le induci tu stesso con le tue esperienze o con il tuo sviluppo, inserire dei neuroni nel tuo cervello dubito avrebbe lo stesso indirizzo di "sviluppo".

jumpjack
31-05-2011, 14:09
Interessante.
Orripilante. :eek:
Così ora inizieranno a mettere e togliere pezzi di cervello per vedere cosa cambia e per farne il "reverse engineering". :eek:

+Benito+
31-05-2011, 15:41
Non ti preoccupare il tuo non lo toccheranno :asd:

Beh se no come fanno a inventare R.Daneel Olivaw tra un paio di centinaia di anni?

Aldin
31-05-2011, 16:28
Orripilante. :eek:
Così ora inizieranno a mettere e togliere pezzi di cervello per vedere cosa cambia e per farne il "reverse engineering". :eek::asd:

Micene.1
31-05-2011, 17:43
tanto meglio, questo vuol dire che non esiste un atomo o molecola che sia presente dall'inizio alla fine della nostra vita, ergo, tutto ciò che crediamo di essere e' solamente il frutto di un "illusione" generata dalle interazioni delle cellule cerebrali.

noi siamo noi solo nella scelta...cosa ci porta ad essere la scelta è tutto il resto :O