View Full Version : Bruce Davidson: qualche consiglio ai fotografi da uno dei giganti della fotografia
Redazione di Hardware Upg
19-05-2011, 09:23
Link all'Articolo: http://www.fotografidigitali.it/articoli/2843/bruce-davidson-qualche-consiglio-ai-fotografi-da-uno-dei-giganti-della-fotografia_index.html
Al Sony World Photography Award abbiamo incontrato Bruce Davidson, insignito dell'Outstanding Contribution to Photography Award. Ripercorrendo la sua carriera, spesa con l'obiettivo puntato sui cambiamenti della società, in particolare quella statunitense, ci siamo fatti svelare i retroscena degli scatti più famosi e abbiamo chiesto consigli per i nuovi fotografi
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Shurpaul
20-05-2011, 09:24
24 ore e nessun commento? Can't believe It!
La penultimafoto "Time of Change" è sfocata, il viso della donna non si vede bene, lampada e jukebok sono bruciati... ah pende un pochino a sinista.
Il fatto che tutti oggi possano fare buone foto non è una scusa per farle male e spacciarlo poi per uno stile personale...
Non devo dirlo che il messaggio è ironico, vero?
Nikobeta
20-05-2011, 16:24
io la trovo strepitosa!
C'è intimità, aria di sabato sera, un ceto ed epoca descritti in un frangente, occhi ormai troppo maturi e disillusi per cercare di abbracciare una giovane, ma il desiderio tutto.
Se io fossi stato lì con la mia Canon 5D e lente pro stabilizzata, avrei certamente ottenuto uno scatto più conforme ai dettami. Probabilmente piatto ed insignificante.
Una cosa è scattare una foto, l'altra è fare una foto che ci fà scattare, in avanti come questa.
Mi inchino a Davidson.
... occhi ormai troppo maturi e disillusi per cercare di abbracciare una giovane, ma il desiderio tutto. ...
Ma stiam guardando la stessa foto? :) Io ci vedo 6 persone: 3 sono più o meno di spalle, l'uomo al bancone, quello girato verso Davidson, per me ha gli occhi chiusi e pure quelli della donna che balla sono o chiusi o appena appena aperti, l'unica con gli occhi ben aperti è la donna in fondo al locale che sembra guardare il fotografo come per dire "Cosa avrai da fotografare???"
Continuando con la provocazione del mio primo messaggio, perchè ad una foto d'autore si perdona tutto alle nostre no? E se non ti avessero detto che era di Davidson l'avresti giudicata allo stesso modo? Sicuro?
Tutti, io per primo eh, quando guardiamo foto come quelle di Davidson o Capa o Adams rimaniamo stupiti e meravigliati dalle loro opere, 5 secondi dopo però siamo a farci le paranoie più assurde se l'obiettivo vignetta un po' o se la foto pende di 0,45 pixel a destra. Ma l'emozione o almeno la sua ricerca, nei nostri scatti che fine fa?
Shurpaul
21-05-2011, 00:37
RR2, lui era li ed io e te no. Il mondo nel frattempo è cambiato e noi ce lo siamo persi :p
RR2, lui era li ed io e te no. Il mondo nel frattempo è cambiato e noi ce lo siamo persi :p
Si, io mi sarò perso il '62 (son nato 13 anni dopo) del South Carolina, ma lui si è perso il '62 del South Trentino A.A. :) E si sta perdendo il nostro 2011...
Come dici? Non è la stessa cosa? Sicuro? No perchè altimenti mi stai dicendo che ci son vite di serie A e altre di serie B.
Shurpaul
24-05-2011, 08:52
Si, io mi sarò perso il '62 (son nato 13 anni dopo) del South Carolina, ma lui si è perso il '62 del South Trentino A.A. :) E si sta perdendo il nostro 2011...
Come dici? Non è la stessa cosa? Sicuro? No perchè altimenti mi stai dicendo che ci son vite di serie A e altre di serie B.
Non è la vita che conta, ma quello che accade in un dato posto in un certo periodo di tempo. E' piu' interessante (parlo esclusivamente dal punto di vista fotografico) l'Aquila o Fukushima di dove abito io.
La cosa più grave che sia mai capitata in 20 anni è la nascita dei gattini della vicina di casa.
Poi nulla toglie che puoi fare, da bravo fotografo, un servizio sui gattini della vicina... però oggettivamente a livello mondiale credo che le foto di un reattore esploso e di quello che ci sta intorno, siano sicuramente più interessanti dei gattini, poichè meno inflazionati.
Raghnar-The coWolf-
24-05-2011, 09:02
Tutti, io per primo eh, quando guardiamo foto come quelle di Davidson o Capa o Adams rimaniamo stupiti e meravigliati dalle loro opere, 5 secondi dopo però siamo a farci le paranoie più assurde se l'obiettivo vignetta un po' o se la foto pende di 0,45 pixel a destra. Ma l'emozione o almeno la sua ricerca, nei nostri scatti che fine fa?
Questo è il motivo per cui ho smesso di postare le mie foto sui forum da tempo immemore: un po' per mancanza di tempo, un po' perchè solo quelle più piatte venivano apprezzate, quelle dove la ricerca e il significato era più pesante venivano snobbate con tecnicismi da due soldi... tecnicismi che a un Fisico non vanno certo insegnati, e per questo motivo non interessano affatto.
Ora sto lavorando a una serie che spero di mettere in mostra quando l'avrò completata (se l'avrò completata), questo non per tirarmela (perchè una mostra piccina picciò vale come il due di picche quando comanda bastoni, ovvero meno della foto del mese su qualche sito medio-famoso insomma) semplicemente perchè ritengo quello un luogo più consono del web, dove la gente viene apposta per chiedersi che cavolo sto cercando di dirgli, e non dove centinaia di persone mettono in mostra la mercanzia e letteralmente "fanno a gara" a destare ammirazione, ovviamente il perfezionismo la fa da padrone a questo punto e anche scatti come questi sarebbero bollati come inutili (prova fatta da qualcuno su canonclub, se non ricordo male, postando una foto "minore" di hcb sentendosi dire di ogni sul mosso o l'inclinazione o le ombre...etc...).
Essendo i contrasti spinti sono convinto che qui mi farebbero soltanto notare le ombre clippate e i bianchi bruciati, nessuno si domanderebbe perchè, nonostante la gestione della luce permessa da 3 flash, nonostante la conoscenza tecnica che a un certo punto si dovrebbe dare per assodata, nonostante le fotocamere che recuperano 3 stop da una parte e 4 dall'altra, ho DECISO di clippare ombre e bruciare bianchi.
Bisogna diventare padroni della tecnica, per scordarsela, forse è vero.
Non è la vita che conta, ma quello che accade in un dato posto in un certo periodo di tempo. E' piu' interessante (parlo esclusivamente dal punto di vista fotografico) l'Aquila o Fukushima di dove abito io.
La cosa più grave che sia mai capitata in 20 anni è la nascita dei gattini della vicina di casa.
Poi nulla toglie che puoi fare, da bravo fotografo, un servizio sui gattini della vicina...
[Filosoficamente OT] Come non è la vita che conta? :eek: La dai per così scontata? Scommettiamo che se ti nasceva un figlio mentre l'Aquila o il Giappone tremavano, non te ne importava un piffero dei terremoti? Ad un pastore nomade della Mongolia pensi importi di Fukushima? Ne avrà sentito parlare? Hai notato che hai etichettato come "grave" anche la nascita di alcuni gattini? Sicuro che si facciano buone foto solo sulle sfighe? :) [Fine OT]
Ti ripropongo il mio dubbio: quella foto è bella perchè lo è o perchè l'ha scattata Davidson?
Per escludere il fattore "quelle foto descrivono un'epoca" ti faccio un altro esempio: Ansel Adams. Tempo fa, poi non so come è finita, un collezionista compra per pochi spiccioli dei negativi di paesaggi che sostiene siano di Adams se fosse vero varrebbero milioni... E' la foto che vale o l'autore?
Se dei "grandi" siamo capaci di leggere le emozioni nei loro scatti e ammettiamo che le loro foto non siano tecnicamente perfette, perchè ci freniamo a vicenda, commentando le nostre foto, non sul significato, ma sul mezzo pixel che le fa pendere a sinistra?
Sia chiaro son così anche io eh, però mi piacerebbe cambiare.
Shurpaul
25-05-2011, 08:29
[Filosoficamente OT] Come non è la vita che conta? :eek: La dai per così scontata? Scommettiamo che se ti nasceva un figlio mentre l'Aquila o il Giappone tremavano, non te ne importava un piffero dei terremoti? Ad un pastore nomade della Mongolia pensi importi di Fukushima? Ne avrà sentito parlare? Hai notato che hai etichettato come "grave" anche la nascita di alcuni gattini? Sicuro che si facciano buone foto solo sulle sfighe? :) [Fine OT]
Ti ripropongo il mio dubbio: quella foto è bella perchè lo è o perchè l'ha scattata Davidson?
Per escludere il fattore "quelle foto descrivono un'epoca" ti faccio un altro esempio: Ansel Adams. Tempo fa, poi non so come è finita, un collezionista compra per pochi spiccioli dei negativi di paesaggi che sostiene siano di Adams se fosse vero varrebbero milioni... E' la foto che vale o l'autore?
Se dei "grandi" siamo capaci di leggere le emozioni nei loro scatti e ammettiamo che le loro foto non siano tecnicamente perfette, perchè ci freniamo a vicenda, commentando le nostre foto, non sul significato, ma sul mezzo pixel che le fa pendere a sinistra?
Sia chiaro son così anche io eh, però mi piacerebbe cambiare.
In questo caso vale l'autore, ma perchè si è già fatto un nome. La stessa foto fatta da me o te varrebbe poco meno del prezzo della pellicola. Tu arriva a farti un nome e vedrai che anche le foto dei tuoi gattini varranno qualcosa, il problema è che per arrivare li dovrai mangiarne di pane prima, creando qualcosa di eccezionale e di unico. E li sta la difficoltà, non tanto nel creare foto perfette :cool:
In questo caso vale l'autore, ma perchè si è già fatto un nome. ...
E a te par normale? :) Siam così rincretiniti che una cosa è bella/vale solo perchè qualcun'altro ce lo dice? Giudicare di volta in volta pare brutto? Aveva ragione Manzoni con la sua merda d'artista...
Raghnar-The coWolf-
25-05-2011, 10:35
E a te par normale? :) Siam così rincretiniti che una cosa è bella/vale solo perchè qualcun'altro ce lo dice? Giudicare di volta in volta pare brutto? Aveva ragione Manzoni con la sua merda d'artista...
Ovvio che aveva ragione.
Ma comunque Il Valore collezionistico non c'entra NULLA col valore artistico.
Anche una Grande Formato di Ansel Adams, o una Leica di HCB usate per qualche anno vale centinaia di migliaia di euro mentre lo stesso modello, magari in condizioni migliori, vale poche centinaia di euro, e non è che quella macchina ha valore artistico in se, non è che è speciale, è solo collezionisticamente valida perchè un uomo, a un certo punto della sua storia, ha reso eccezionale quell'oggetto.
E idem sarebbe per la Ferrari di Niki Lauda, o per il pennello di Picasso, o per la giacchetta di Enrico fermi... non c'entra nulla il valore intriseco di quegli oggetti che è basso o nullo in quanto sono oggetti inservibili, il valore collezionistico è ben altra cosa ed è ovvio che sia così.
Ma l'arte non c'entra, c'entra il feticismo del voler possedere qualcosa di qualcuno, feticismo che Manzoni ha sublimato con facendone opera d'arte.
Se degli scatti fossero artisticamente rivoluzionari, Ansel Adams o signor nessuno in un modo o nell'altro verrebbero fuori, prima o poi.
Riassumendo: Le foto delle vacanze di Ansel Adams valgono milioni perchè in quanto sue. The Tetons and the Snake River e tutta la serie dei paesaggi del Mural Project valgono un botto di soldi in quanto artisticamente "nuovi".
Poi beh, con tutti i distiguo e le estremizzazioni del caso.
perchè ci freniamo a vicenda, commentando le nostre foto, non sul significato, ma sul mezzo pixel che le fa pendere a sinistra?
Sia chiaro son così anche io eh, però mi piacerebbe cambiare.
Perchè vi sentite sicuri commentando il mezzo pixel. Il senso può essere travisato, che il bianco sia bruciato è un dato oggettivo. Se guardate 100 foto al giorno, in forum (quindi in contesto sociale) dove quello che dici ha un peso sociale ci sono due fattori che ti portano a commentare il mezzo pixel
1) fra 100 foto al giorno ce ne saranno 1 o 2 studiate veramente per dire qualcosa e parte di un progetto visuale (a volte di più neh... estremizzo), le altre "ohquantoèteneroilgattino" sommergono queste 2, dopo 98 commenti "è tenero ma sottoesposto" "è tenero ma pende" "è tenero ma il bokeh fa schifo"...etc... mettersi nella predisposizione mentale di "fermi un attimo, questo non è tenero, questo E' " non è banale.
2) una volta detto "fermi un attimo" bisogna fermarsi davvero
3) una volta essersi fermati davvero bisogna fare un grande respiro e iniziare a ricordarsi il contesto di quella foto e tutta la produzione dell'autore (e spesso questo passaggio è obbligatorio per il passaggio 1) perchè la stessa foto ha significati diversi, e a volte ne ha oppure no, se è contestualizzata in modo diverso in una produzione artistica diversa)
4) A quel punto bisogna interrogarsi con se stessi.
5) infine bisogna aprirsi, nel famoso contesto sociale e indagatorio che spesso è riunito solo per esigenze tecnologiche (per favore mi aiutate ad orientarmi nel listino di 657 pagine? per favore dov'è il tasto per chiudere il diaframma sulla Canon XYZ?) con una valutazione personale, frutto di personali riflessioni, che indica cose personali che magari non si vorrebbe leggessero tutti.
6) quindi anzichè eseguire il punto 5 scrivere comunque una vaccata qualsiasi o al più "bella".
Ovvio che aveva ragione.
Ma comunque Il Valore collezionistico non c'entra NULLA col valore artistico.
...
Ma l'arte non c'entra, c'entra il feticismo del voler possedere qualcosa di qualcuno, feticismo che Manzoni ha sublimato con facendone opera d'arte.
Certo ma Manzoni ha anche voluto dire che una volta affermato l'artista può permettersi di creare quello che vuole, anche la m.... Ci sarà sempre qualcuno che apprezzerà l'opera.
Su questo volevo ragionare, su come la "firma" influenzi il nostro giudizio.
...tutta la serie dei paesaggi del Mural Project valgono un botto di soldi in quanto artisticamente "nuovi".
Sicuro? Conoscevo solo le immagini più famose, poi ho trovato questo (http://www.archives.gov/research/ansel-adams/)
Dici che all'epoca nessun escursionista con la compattina :) ha fatto nulla del genere?
Sai che me ne piaccono ben poche? Ho 10 anni di foto "simili" scattate in montagna, non avrei il coraggio di pubblicarne neanche una come artistica, sarò troppo esigente con me stesso? :D
Perchè...
1)...
Posso proporti una lettura diversa? Problema principale: qui siamo pochi e problema secondario un contenitore unico e generico come "galleria virtuale" non aiuta. Nonostante il regolamento, non si offenda nessuno, vedo quasi solo "prime foto" foto cioè in cui si cerca la perfezione tecnica, convinti che serva, che sia essenziale.
Qualcun altro (chiedo perdono per l'apostrofo che mi è scappato nel messaggio precedente) ha scritto "cercheremo l'emozione racchiusa nell'istante". Io aspetto, mi piacerebbe tanto migliorare. :)
Shurpaul
25-05-2011, 18:16
Siete andati molto sul filosofico, ma comunque molto meglio di quando nessuno postava per parlarne. Queste foto DEVONO far discutere in bene o in male, ignorarle è un insulto al loro valore artistico o quantomeno storico.
Io ritengo che attualmente ci si perda molto nella tecnica e poco nella ricerca dell'arte, forse perchè è relativamente facile imparare la tecnica ma difficile è avere l'arte dentro di se; in ogni caso non ritengo che queste foto siano talmente superiori alle altre da fare dell'autore un superuomo, semplicemente è interessante poter immaginare le storie dietro questi scatti, alla pari di quanto potrebbe essere fruire delle immagini di un fotografo contemporaneo che raccontano qualcosa di moderno (siano i gattini oppure il Trentino, purchè in maniera originale ed intelligente), al di la del loro valore tecnico. Se poi qualcuno è feticista e spenderebbe 1000 euro per una immagine originale, personalmente non lo farei, ma c'è anche chi spende 1000 euro per collezionare i gormiti di plastica, è soggettivo al valore che uno da alle cose :)
Io ritengo che attualmente ci si perda molto nella tecnica...
Come ha scritto anche Raghnar-The coWolf- "Bisogna diventare padroni della tecnica, per scordarsela". Probabilmente per molti o forse tutti, è un passaggio obbligatorio, raggiunta la "perfezione" tecnica ci si accorge che si fanno le stesse foto di altri 1000 fotografi "perfetti", da li si cerca un percorso personale che porta talvolta distanti da quella perfezione che si ha cercato a lungo.
Su Sky ho seguito una trasmissione di Art Wolfe (http://travelstotheedge.com/) e a parte l'enorme invidia per il suo lavoro, dopo una ventina di episodi quello che ti resta è che, come ha detto anche Davidson ci vuol pazienza. Ah, Wolfe è stato anche così onesto da dire che se puoi viaggiare per il mondo e conosci i posti giusti degli ottimi scatti li porti sempre a casa. :D
Shurpaul
05-06-2011, 10:31
Ah, Wolfe è stato anche così onesto da dire che se puoi viaggiare per il mondo e conosci i posti giusti degli ottimi scatti li porti sempre a casa. :D
Concordo, cmq è un po' come il concetto che con una mitragliatrice in mano e combattendo contro la croce rossa, tutti sono Rambo :)
Raghnar-The coWolf-
05-06-2011, 11:36
Sicuro? Conoscevo solo le immagini più famose, poi ho trovato questo (http://www.archives.gov/research/ansel-adams/)
Dici che all'epoca nessun escursionista con la compattina :) ha fatto nulla del genere?
No, in ogni scatto si vede la ricercatezza di composizione e la sopraffina tecnica di esposizione e bilanciamento del bianco e nero...
Se pensi a come si facevano le foto all'epoca vedi che non è nè tecnicamente nè culturalmente banale questo approccio.
Sai che me ne piaccono ben poche? Ho 10 anni di foto "simili" scattate in montagna, non avrei il coraggio di pubblicarne neanche una come artistica, sarò troppo esigente con me stesso? :D
Il fatto è che
1- spesso non si capisce la differenza perchè non si è abbastanza ferrati in materia, ma la differenza c'è... un po' come quando senti un pianobar qualsiasi e john coltrane, l'uomo della strada non riconosce la differenza, un appassionato di jazz sì.
2- Soprattutto un conto è uno scatto ora, con gli strumenti (tecnologici ma specialmente culturali) di oggi, un conto è farlo negli anni '30, per primo, quando gli altri pensavano alla fotografia in modo completamente diverso. Sempre riprendendo il paragone musicale il concetto di assolo di chitarra oramai è assodato nella musica e oramai è dato per scontato persino alle feste di paese, negli anni '50 Chuck Berry con un assolo discreto, fra l'altro spudoratamente copiato, diede fondamentalmente vita al genere portando al mondo un sound completamente nuovo.
L'Arte sarà anche immortale, ma l'arte va sempre contestualizzata.
Posso proporti una lettura diversa? Problema principale: qui siamo pochi e problema secondario un contenitore unico e generico come "galleria virtuale" non aiuta. Nonostante il regolamento, non si offenda nessuno, vedo quasi solo "prime foto" foto cioè in cui si cerca la perfezione tecnica, convinti che serva, che sia essenziale.
Qualcun altro (chiedo perdono per l'apostrofo che mi è scappato nel messaggio precedente) ha scritto "cercheremo l'emozione racchiusa nell'istante". Io aspetto, mi piacerebbe tanto migliorare. :)
Questo si vede tanto quanto in altre community in cui la galleria è molto più frammentata. E' normale, "è internet bellezza".
Le eccezioni ci sono solo in community relativamente chiuse, in cui tutti conoscono e conoscono più o meno tutta la produzione (o quanto meno scopi e intenti) di tutti, in cui non è neppure necessario fare mente locale e allora è proprio la struttura che cambia...
ma secondo semplicemente ogni media ha il suo scopo: un media come internet nel contesto di grandi community aperte non è fatto per una edizione coerente e ragionata degli scatti, ma in se stessa invoglia alla condivisione di "prime foto" e "negativi perfetti" fatti per stupire più che in una serie coerenti di immagini che difficilmente verrebbe seguita fatta per ragionarci sopra.
Piana C.
10-06-2011, 13:02
Ciao a tutti, ho apprezzato l’articolo su Davidson e l’interessante discussione. Ho iniziato ad amare la fotografia in digitale e ho solo sbiaditi e vaghi ricordi delle pellicole. Per questo anch’io ho una certa difficoltà a contestualizzare i capolavori dei maestri in “analogico”. Credo che ogni foto vada contestualizzata e che a creare l’immagine del fotografo di grido, volenti o nolenti, concorrano anche altri elementi di contorno (oltre ai suoi lavori, la sua poetica, l’appartenenza a una corrente artistica o a un movimento intellettuale, l’essere arrivato prima di altri a porgere un punto di vista sulla società, la sua stessa immagine personale). Il resto lo farà … il tempo! ;)
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