Custode
09-04-2011, 14:45
Da qualche anno a questa parte seguivo con un certo interesse il ritorno videoludico di Jane Jensen, scrittrice statunitense dalla cui mente sono uscite due delle avventure grafiche old school più belle a cui io abbia mai giocato, pubblicate dall'allora Sierra Entertainment e con protagonista il misterioso Gabriel Knight -si parla di 1993, VGA a 256 colori e risoluzione di 320x200 :)-.
Da allora il nulla, fino all'annuncio, qualche anno fa appunto, che stesse per tornare sui nostri schermi con una nuova avventura grafica con protagonisti tutti nuovi, Gray Matter: il parto sembra esser stato un pò travagliato, visto i continui ed inspiegabili ritardi e slittamenti a cui è stato sottoposto il titolo -si parla di rinvii di anno in anno, non di pochi mesi-, ma alla fine è riuscito finalmente a vedere la luce e, complice una offerta in dd, me lo sono portato a casa per circa 23 Sterline, curioso di vedere se la Jensen fosse riuscita a replicare il miracolo, a distanza di così tanti anni ed in un mercato profondamente cambiato da allora-.
In rete e sulla carta stampata, si leggono i pareri più contrastanti: chi lo ha definito un gioco mediocre, chi lo ha snobbato del tutto, chi lo reputa un capolavoro: io ci sto giocando da un tre giorni e personalmente credo sia l'avventura grafica più bella a cui abbia mai giocato dalla fine dei tempi d'oro ad oggi. Non è perfetta, tecnicamente i personaggi tridimensionali -che si muovono su fondali disegnati a mano stupendi- sanno un pò di vecchio e si muovono con movenze assurde -la protagonista, Samantha Everett, ha un palo di scopa perennemente piantato nelle parti basse-, le animazioni lasciano un pò il tempo che trovano e gli oggetti compiaono e scompaiono dal nulla quando li prendiamo o tiriamo fuori dalle nostre tasche -da questo punto di vista era 100 volte meglio l'animazione in 2D di Guybrush che si infilava il cagnolone nelle tasche della giacca, era animato alla perfezione per i tempi, pur essendo 3 pixel in croce-.
La storia stessa, inizialmente pare un pò pretestuosa e alcuni passaggi mi sono sembrati un pò forzati ed ingenuotti -in particolar modo se raffrontati con l'estro e la genialità dell'autrice in questione-, eppure, se riuscite ad ingoiare questi difetti e a proseguire oltre l'incipit iniziale, si dipanerà davanti a voi una storia magari non originalissima, ma condita da quel magico senso di mistero ed inquetudine che si respirava nei Gabriel Knight e non riuscirete a staccarvi un attimo senza tornare con la mente a porvi domande sul come proseguirà, cosa accadrà?
Lo schema di gioco, fin dove sono arrivato -terzo atto, non ho idea di quanti siano- è il canonico da avventura grafica, dialoghi multipli selezionabili fino alla fine senza possibilità di perdersi nulla per strada e impossibilità di morire o rimenere bloccati e, a dire il vero, presenta enigmi molto facili e di risoluzione immediata -raramante vi capiterà, se siete in un luogo X, di dover tornare al luogo Y per proseguire, la soluzione è quasi sempre a portata di schermata-.
Insomma, sembrerebbe un macello, eppure vi confermo che mi ha stregato e ribadisco che la ritengo la miglior avventura grafica io abbia mai giocato da Grim Fandango, ovvero dall'ultima e sola grande avventura uscita prima della morte del genere. Non vi svelo assolutamente nulla della trama, ma vi dico che Samantha -Sam per gli amici- è una apprendista maga/prestidigitatore e che in molte sezioni dell'avventura dovrete attingere ad un simpatico sottogioco in cui per poter proseguire, dovrete creare delle piccole illusioni o giochetti da mago azzeccando varie mosse una dietro l'altra e attingendo il trucco giusto al momento giusto da un libro di magia che vi portate sempre con voi. Più facile e divertente a farsi e vedersi che a descriverlo.
Date lei una possibilità, io credo non ve ne pentirete se siete amanti del genere :).
http://i.imgur.com/KRRc0l.jpg
(http://imgur.com/KRRc0.jpg)
http://i.imgur.com/Lmu4Pl.jpg (http://imgur.com/Lmu4P.jpg)
Da allora il nulla, fino all'annuncio, qualche anno fa appunto, che stesse per tornare sui nostri schermi con una nuova avventura grafica con protagonisti tutti nuovi, Gray Matter: il parto sembra esser stato un pò travagliato, visto i continui ed inspiegabili ritardi e slittamenti a cui è stato sottoposto il titolo -si parla di rinvii di anno in anno, non di pochi mesi-, ma alla fine è riuscito finalmente a vedere la luce e, complice una offerta in dd, me lo sono portato a casa per circa 23 Sterline, curioso di vedere se la Jensen fosse riuscita a replicare il miracolo, a distanza di così tanti anni ed in un mercato profondamente cambiato da allora-.
In rete e sulla carta stampata, si leggono i pareri più contrastanti: chi lo ha definito un gioco mediocre, chi lo ha snobbato del tutto, chi lo reputa un capolavoro: io ci sto giocando da un tre giorni e personalmente credo sia l'avventura grafica più bella a cui abbia mai giocato dalla fine dei tempi d'oro ad oggi. Non è perfetta, tecnicamente i personaggi tridimensionali -che si muovono su fondali disegnati a mano stupendi- sanno un pò di vecchio e si muovono con movenze assurde -la protagonista, Samantha Everett, ha un palo di scopa perennemente piantato nelle parti basse-, le animazioni lasciano un pò il tempo che trovano e gli oggetti compiaono e scompaiono dal nulla quando li prendiamo o tiriamo fuori dalle nostre tasche -da questo punto di vista era 100 volte meglio l'animazione in 2D di Guybrush che si infilava il cagnolone nelle tasche della giacca, era animato alla perfezione per i tempi, pur essendo 3 pixel in croce-.
La storia stessa, inizialmente pare un pò pretestuosa e alcuni passaggi mi sono sembrati un pò forzati ed ingenuotti -in particolar modo se raffrontati con l'estro e la genialità dell'autrice in questione-, eppure, se riuscite ad ingoiare questi difetti e a proseguire oltre l'incipit iniziale, si dipanerà davanti a voi una storia magari non originalissima, ma condita da quel magico senso di mistero ed inquetudine che si respirava nei Gabriel Knight e non riuscirete a staccarvi un attimo senza tornare con la mente a porvi domande sul come proseguirà, cosa accadrà?
Lo schema di gioco, fin dove sono arrivato -terzo atto, non ho idea di quanti siano- è il canonico da avventura grafica, dialoghi multipli selezionabili fino alla fine senza possibilità di perdersi nulla per strada e impossibilità di morire o rimenere bloccati e, a dire il vero, presenta enigmi molto facili e di risoluzione immediata -raramante vi capiterà, se siete in un luogo X, di dover tornare al luogo Y per proseguire, la soluzione è quasi sempre a portata di schermata-.
Insomma, sembrerebbe un macello, eppure vi confermo che mi ha stregato e ribadisco che la ritengo la miglior avventura grafica io abbia mai giocato da Grim Fandango, ovvero dall'ultima e sola grande avventura uscita prima della morte del genere. Non vi svelo assolutamente nulla della trama, ma vi dico che Samantha -Sam per gli amici- è una apprendista maga/prestidigitatore e che in molte sezioni dell'avventura dovrete attingere ad un simpatico sottogioco in cui per poter proseguire, dovrete creare delle piccole illusioni o giochetti da mago azzeccando varie mosse una dietro l'altra e attingendo il trucco giusto al momento giusto da un libro di magia che vi portate sempre con voi. Più facile e divertente a farsi e vedersi che a descriverlo.
Date lei una possibilità, io credo non ve ne pentirete se siete amanti del genere :).
http://i.imgur.com/KRRc0l.jpg
(http://imgur.com/KRRc0.jpg)
http://i.imgur.com/Lmu4Pl.jpg (http://imgur.com/Lmu4P.jpg)