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View Full Version : The Daily, un flop da 5 mila abbonati


Redazione di Hardware Upg
08-04-2011, 10:39
Link alla notizia: http://www.businessmagazine.it/news/the-daily-un-flop-da-5-mila-abbonati_36248.html

Il progetto di Rupert Murdoch stenta a decollare: un investimento faraonico di 30 milioni di dollari che ha portato, sino ad ora, ad avere 5 mila abbonati

Click sul link per visualizzare la notizia.

gomax
08-04-2011, 10:52
Mi chiedo se potrà mai esistere un sistema editoriale digitale remunerativo...
E dire che 1 dollaro la settimana (o 40 annuali) non sono una cifra così esorbitante... ho l'impressione che il servizio non decollerebbe nemmeno se venisse proposto a 5 dollari l'anno, il pensiero "perché pagare X, se posso avere X+1 gratis?" prevale su ogni altra logica di valutazione: sembra che i contenuti "di qualità" non facciano la differenza in questo ambito.

Ciao

omega726
08-04-2011, 10:57
Rassegnarsi al fatto che l'informazione è gratis proprio non riescono eh???
Ma perchè devo fare abbonamenti e sottoscrizioni per leggere le news sul mio smartphone o tablet quando il resto dell'umanità le legge gratis su un normale PC??
Sono arrivati tutti questi dispositivi connessi perennemente alla rete e tutta l'editoria ha ben pensato :"ma perchè non proiviamo a mungerli??"

Paganetor
08-04-2011, 11:10
be', qualcuno che crea questi contenuti c'è, e deve essere pagato... che poi si trati di abbonamenti, banner o altro bisogna vedere, ma la gente non lavora per niente...

zerothehero
08-04-2011, 11:17
Chi scrive va remunerato.
Peccato che i fruitori di ipad siano disposti a pagare per le app e non per avere le informazioni. :fagiano:

gbhu
08-04-2011, 11:20
Mi chiedo se potrà mai esistere un sistema editoriale digitale remunerativo...
Di certo no finché esistono delle buone versioni gratis.
Ciò vale per ogni cosa.
Se le edicole distribuissero la maggior parte dei quotidiani gratis, pochi comprerebbero una delle edizioni a pagamento.

zerothehero
08-04-2011, 11:22
Rassegnarsi al fatto che l'informazione è gratis proprio non riescono eh???
Ma perchè devo fare abbonamenti e sottoscrizioni per leggere le news sul mio smartphone o tablet quando il resto dell'umanità le legge gratis su un normale PC??
Sono arrivati tutti questi dispositivi connessi perennemente alla rete e tutta l'editoria ha ben pensato :"ma perchè non proiviamo a mungerli??"

Forse leggerai gratis le notizie dell'ansa e qualche articolo dei magazine online.
Tutt'altra cosa è leggere un quotidiano con i commenti, gli editoriali e i reportage.

Mparlav
08-04-2011, 11:31
Il problema secondo me è che l'editoria digitale ha esordito gratuitamente negli anni passati, contando sul discorso pubblicitario per l'autosostentamento.
Ma si sono accorti che non c'era questa possibilità e sono passati ad un modello a pagamento.
Ma nel frattempo l'editoria gratuita si è diffusa anche da fonti non tradizionali, e quindi difficilmente un'utente torna a pagare, fino a quando non mi viene fornito davvero un "plus" informativo, una qualità tale che valga la pena pagare.

The Daily evidentemente non fornisce un servizio giornalistico tale che gli utenti ritengano degno di essere pagato quelle cifre: finite le 2 settimane di prova, sono passati ad altre fonti.

HostFat
08-04-2011, 11:50
Chi scrive va remunerato.
Peccato che i fruitori di ipad siano disposti a pagare per le app e non per avere le informazioni. :fagiano::asd:

GabrySP
08-04-2011, 12:05
La triste verità è che l'uomo "medio" è ignorante come una capra ed ha un QI che gli permette a malapena di cambiare una lampadina.
Come si può pretendere di vendere notizie di qualità con queste premesse ?

Il più prevedibile dei FAIL

Murdoch avrebbe fatto meglio a vendere abbonamenti per le suonerie del gatto Virgola e di Babby l'orsetto, i 750.000 abbonati li avrebbe fatti in una settimana.

Spidernik84
08-04-2011, 12:06
Quotone a gomax nel primo commento.
Prendendo in esame il panorama italiano, ciò che manca veramente è l'informazione di qualità.
Io sarei anche disposto a pagare per avere articoli ben scritti, approfonditi è redatti da giornalisti capaci.
Leggere le Ansa e gli altri quotidiani nazionali in versione elettronica è diventato un calvario: articoli scopiazzati da altre fonti, la cui veridicità non è quasi mai accertata prima della pubblicazione. Aggiungiamo i casi di palese traduzione con sistemi automatici, e continuiamo con gli articoli zeppi di errori, refusi e violenze alla lingua inenarrabili (i giornalisti dell'ansa, ad esempio, non sembrano essere dotati di tastiere con le accentante, visto che àèò vengono sempre apostrofate in a' e' o').
Posso tollerare cadute di stile simili ad un blogger, in fondo non è il suo mestiere, ma ad un giornalista no.
Soprattutto, pagherei per avere un'informazione imparziale e oggettiva, ma sono certo che non basterebbe tutto l'oro del mondo, quantomeno in Italia.

HostFat
08-04-2011, 12:19
(i giornalisti dell'ansa, ad esempio, non sembrano essere dotati di tastiere con le accentante, visto che àèò vengono sempre apostrofate in a' e' o')Può essere che scrivano dall'estero, dove le tastiere sono appunto prive di accenti ( presenti solo nella lingua italiana )
Oppure può essere fatto per motivi di compatibilità, e fruizione, visto che appunto magari alcuni programmi potrebbero avere problemi a raccogliere/mostrare informazioni/dati con lettere accentate ( ripeto, presenti solo nella lingua italiana )

Se era questo il problema più grave dell'Ansa ...

II ARROWS
08-04-2011, 12:20
Purtroppo hai ragione Spidernik... Guarda anche il TG1, il principale notiziario italiano: capre che non sanno l'italiano, che non si informano e non informano gli utenti. Per capire qualcosa della politica italiana mi devo affidare alla televisione svizzera, guarda te se è normale...

Perseverance
08-04-2011, 12:20
Sarebbe bello avere un'informazione non pilotata e che parla apertamente di tutto senza terrore di sputare nel piatto dove mangia. L'informazione è diventata intrattenimento, le persone che dovrebbero fare informazione sono diventati degli attori con un copione da recitare; e le informazioni sono diventate fasulle: truccate, occultate, deviate, falsificate.

"Questi" vogliono prendere in mano le chiavi dell'informazione su internet, uccidere la libertà di stampa e la correttezza d'informazione legandola ad interessi economici e policiti creando un pericoloso circolo vizioso in cui la gente finanzia (pagando l'abbonamento) tutto questo squallido meccanismo di dis-informazione.

Tuttavia ci sono siti a pagamento creati da giornalisti (ce ne sono tanti anche in italia) che hanno detto NO a questo sporco sistema di disinformazione creando il proprio blog scevro da contaminazioni, dove si autosostengono coi ricavi del sito.

Oltre a loro esistono tanti altri siti d'informazione libera al pari o superiore di quelli a pagamento.

AL
08-04-2011, 12:20
Il problema è che l'informazione in Italia è pattume, immondizia, roba che solo venti anni fa la si trovava esclusivamente su Novella 2000 o altri giornaletti simili; c'è ben poca differenza tra il "quotidiano" pagato in edicola e il rispettivo sito gratuito e più che altro ci sono siti tematici che offrono una migliore informazione (e libertà di pensiero) a costo zero.

II ARROWS
08-04-2011, 12:35
Tuttavia ci sono siti a pagamento creati da giornalisti (ce ne sono tanti anche in italia) che hanno detto NO a questo sporco sistema di disinformazione creando il proprio blog scevro da contaminazioni, dove si autosostengono coi ricavi del sito.Peccato che nella maggior parte dei blog c'è comunque una mancanza di ricerca dell'informazione...

Può essere che scrivano dall'estero, dove le tastiere sono appunto prive di accenti ( presenti solo nella lingua italiana )
Oppure può essere fatto per motivi di compatibilità, e fruizione, visto che appunto magari alcuni programmi potrebbero avere problemi a raccogliere/mostrare informazioni/dati con lettere accentate ( ripeto, presenti solo nella lingua italiana )Stronzate, ti invito a non parlare di ciò che non conosci.
Un giornalista dovrebbe portare dietro un suo computer, così si saltano il problema del layout visto. Inoltre si può modificare il layout della tastiera dal sistema operativo, e un giornalista deve conoscere a memoria la tastiera e quindi non è un problema.
Il codice ASCII esteso supporta tutti i caratteri extra-inglesi, senza contare che l'UTF-8 supportato da ormai più di 10 anni in modo nativo da tutti i sistemi operativi a partire dal più diffuso Windows. Inoltre ti voglio far notare altre lingue che hanno lettere accentate o altri simboli:

Spagnolo/portoghese, tedesco, francese, senza contare russo, greco, arabo, giapponese, cinese, e altre lingue asiatiche... come fanno questi ultimi poveracci?

Un programma che VOLUTAMENTE non supporta altri sistemi di codifica diverso dall'ASCII 7bit è un programma che o ha 20 anni oppure è fatto da incompetenti all'estremo. Office Word se scrivi "poverta'" te lo cambia automaticamente in "povertà", immagino che questo comportamento lo abbia anche OpenOffice.

Spidernik84
08-04-2011, 13:03
Può essere che scrivano dall'estero, dove le tastiere sono appunto prive di accenti ( presenti solo nella lingua italiana )
Oppure può essere fatto per motivi di compatibilità, e fruizione, visto che appunto magari alcuni programmi potrebbero avere problemi a raccogliere/mostrare informazioni/dati con lettere accentate ( ripeto, presenti solo nella lingua italiana )

Se era questo il problema più grave dell'Ansa ...
Peccato che io scrivo dalla Svezia e le accentate le so usare. Sono un mago?
Per inciso, il problema in oggetto l'ho elencato per ultimo, e tra quelli elencati è il meno grave.

Un programma che VOLUTAMENTE non supporta altri sistemi di codifica diverso dall'ASCII 7bit è un programma che o ha 20 anni oppure è fatto da incompetenti all'estremo. Office Word se scrivi "poverta'" te lo cambia automaticamente in "povertà", immagino che questo comportamento lo abbia anche OpenOffice.
Ecco, per l'appunto. L'Ansa ha rinnovato il CMS (quantomento il layout) un paio d'anni fa, anche meno. Non credo che l'Ansa abbia difficoltà a permettersi un CMS UTF-8-aware nel 2011.

HostFat
08-04-2011, 13:03
Stronzate, ti invito a non parlare di ciò che non conosci.Faccio il programmatore per vivere ;)

Che ci sia qua e la e abbastanza diffuso il supporto di questi caratteri è vero, che ci siano anche altre N situazioni eccezzionali è altrettanto vero!
Dove magari non puoi scegliere con quale programma lavorare.
Perchè magari il tuo datore di lavoro o chi altro li in mezzo a tutto il sistema, è un ritardato, non ingrado e svogliato all'idea di passare ad un programma più avanzato del suo vecchio di 20 anni.
( o che semplicemente non è impostato di default su l'UTF-8 )

Per di più se lavori spesso all'estero ( ed è probabile che capiti ad un giornalista ), è ben facile che gli capiti di comprare un portatile li anziché in italia.

Si potrà dire di tutto dell'Ansa ( che non leggo ), ma poi dare come esempio questo qui delle lettere accentate è semplicemente fuoriviante è un piagnucolio da bambino :)

II ARROWS
08-04-2011, 13:12
Esempi di programmi editoriali che hanno più di 20 anni?

Suvvia, proteggere una stronzata come è questa è da bambini, per caso lavori all'ANSA?

Come ti ha detto Spidernik, scrive dalla Svezia eppure usa le lettere accentate.

Perseverance
08-04-2011, 13:33
Scusa HostFat, ma sinceramente sai quanto ci frega delle lettere accentate?
Evita di s-programmare la discussione che è partita bene sui binari diritti. Spidernik84 ha fatto una battuta. STOP!

Rifocalizzati sull'argomento principale!

Peccato che nella maggior parte dei blog c'è comunque una mancanza di ricerca dell'informazione...
E' un male esteso, xkè (leggi sarcasticamente) l'informazione non deve più essere cercata ma viene data già bella e pronta. Di certo non mi riferivo questi blog\siti. Ma anche tutti i tg e stazioni "ufficiali" di informazione attingono dalla solita\e fonte\i. L'informazione è già compromessa in partenza, quando viene fornita, quello che viene dopo è solo una guarnitura.

Ma è meglio chiudere questa enorme parentesi

Paganetor
08-04-2011, 13:36
qui sembra che il problema siano le lettere accetate e se vi trovate a leggere poverta' anziché povertà :asd:

comunque la gente NON è disposta a pagare per avere le informazioni, lo dimostra il calo delle vendite dei quotidiani cartacei, dei settimanali ecc.

mantelvaviz
08-04-2011, 13:41
la gente NON è disposta a pagare per avere le informazioni, lo dimostra il calo delle vendite dei quotidiani cartacei, dei settimanali ecc.

e il bello è che invece perlomeno qui in Italia ci si ritrova lo stesso a pagare per informazioni di bassa qualità, visto che la maggior parte dei giornali sopravvive solo grazie ai fondi che arrivano copiosi dallo Stato, che vengono quindi pagati coi nostri soldi

ergo: alla fine dei conti leggere gratuitamente dal proprio computer o telefono/tablet le notizie sul sito di un qualunque giornate è solo una illusione: quelle notizie le stiamo pagando comunque con le nostre tasse

JackZR
08-04-2011, 13:42
L'AVEVO DETTO!

Scusate ma l'avevo detto! :D

kratos0
08-04-2011, 13:50
Chi scrive va remunerato.
Peccato che i fruitori di ipad siano disposti a pagare per le app e non per avere le informazioni. :fagiano:

magari dagli sponsor...non necessariamente dal consumatore. Lo trovo a dir poco anacronistico far pagare le notizie su internet,dato che internet stesso nasce proprio come bisogno di comunicazione ed informazione. Già faticano a evndere i giornali, se poi si mettono a far pagare al consumatore anche i contenuti digitali allora è un harakiri.

kratos0
08-04-2011, 13:52
e il bello è che invece perlomeno qui in Italia ci si ritrova lo stesso a pagare per informazioni di bassa qualità, visto che la maggior parte dei giornali sopravvive solo grazie ai fondi che arrivano copiosi dallo Stato, che vengono quindi pagati coi nostri soldi

ergo: alla fine dei conti leggere gratuitamente dal proprio computer o telefono/tablet le notizie sul sito di un qualunque giornate è solo una illusione: quelle notizie le stiamo pagando comunque con le nostre tasse

la maggior parte dei giornali sopravvive grazie agli sponsor, ogni tanto escono dei fondi della regione, dello Stato o della comunità europea atti a promuovere tali attività. Non diciamo baggianate per cortesia.

fgpx78
08-04-2011, 14:09
Può essere che scrivano dall'estero, dove le tastiere sono appunto prive di accenti ( presenti solo nella lingua italiana )
Oppure può essere fatto per motivi di compatibilità, e fruizione, visto che appunto magari alcuni programmi potrebbero avere problemi a raccogliere/mostrare informazioni/dati con lettere accentate ( ripeto, presenti solo nella lingua italiana )

Se era questo il problema più grave dell'Ansa ...

E infatti io scrivo dalla Slovacchia con una tastiera italiana e sistema operativo italiano...eppure se voglio psso scrivere čaj, oppure škusať senza ricorrere a stratagemmi particolari (niente copia e incolla dalla mappa caratteri...solo pressione di un tasto sulla tastiera).
La verità è che la gente non ha voglia di sbattersi nemmeno per scrivere "chi" come si deve (ki???), figuriamoci per mettere gli accenti...

Ad ogni modo il discorso del "sul pc le ho gratis xè mai dovrei pagarle sul cell" non fa una piega.
La gazzetta ad esempio, la versione online dal PC è normalissima, mentre dall'iphone (dipende dal browser vabé) è super castrata e BISOGNA PAGARE per leggere gli articoli.
Ma chi castro vuole pagare per leggere il prima possibile sul cell gli articoli della gazzetta? O di qualunque altro giornale? I numeri sono questi: 5.000 persone contro le 750.000 minime stimate...

mantelvaviz
08-04-2011, 14:10
la maggior parte dei giornali sopravvive grazie agli sponsor, ogni tanto escono dei fondi della regione, dello Stato o della comunità europea atti a promuovere tali attività. Non diciamo baggianate per cortesia.

ogni tanto? ogni anno escono centinaia di milioni di euro di contributi diretti, non sono io a dire baggianate ma penso sia tu ad ignorare i fatti http://www.governo.it/DIE/dossier/contributi_editoria_2008/stampa.html

oltre a questi ci sono poi altre centinaia di milioni di euro in contributi indiretti sempre erogati dallo Stato con le nostre tasse per diminuire le spese postali, energetiche, di stampa, etc

PaveK
08-04-2011, 14:26
magari dagli sponsor...non necessariamente dal consumatore. Lo trovo a dir poco anacronistico far pagare le notizie su internet,dato che internet stesso nasce proprio come bisogno di comunicazione ed informazione. Già faticano a evndere i giornali, se poi si mettono a far pagare al consumatore anche i contenuti digitali allora è un harakiri.

la maggior parte dei giornali sopravvive grazie agli sponsor, ogni tanto escono dei fondi della regione, dello Stato o della comunità europea atti a promuovere tali attività. Non diciamo baggianate per cortesia.
Informazione gratuita?!? Orrore. :eek:

Di informazione ad oggi ce n'è fin troppa. Scritta male e senza un vero stile, traducendo un'informazione straniera o copia-incollandone di nostrana.
Ci sono decine di migliaia di blog gestiti da persone che (per carità, non c'è nulla di male) li mandano avanti per il gusto di farlo, senza mai aver studiato nulla in fatto di giornalismo.

Io voglio un'informazione sovvenzionta da chi ne voglia usufruirne, senza metri quadri di pubblicità fastidiosa e senza i soldi dei contribuenti (la storia ci ha insegnato che non sempre questi soldi vanno in modo proporzionalmente meritocratico). Non è difficile: chi legge, paga, stop.

Non mi pare "anacronistico" che nel 2011 l'Informazione debba esser pagata. Diciamo piuttosto che nell'Italia del 2011, tolto il costo della connessione a Internet, altre spese destino scandalo.
Si ruba la musica, si rubano i film, si rubano i software, i giochi e i libri... perché questi editori rompiscatole ci devono rovinare la strada verso la vita sulle spalle degli altri? Non vogliamo pagare nulla, ma pretendiamo tutto. :rolleyes:

Avanti così, tanto stiamo solo parlando della cultura, dell'intelletto e della coscienza di noi. Quando non ci saranno più giornalisti forse qualcuno rimpiangerà i quotidiani del passato. :(

PaveK
08-04-2011, 14:29
Peccato che i fruitori di ipad siano disposti a pagare per le app e non per avere le informazioni. :fagiano:
The Daily è partito su iPad perché di fatto il primo tablet a diffusione massiccia. Murdoch ha detto la sera stessa della presentazione che sarebbe finito su molte altre piattaforme. Non tiriamo in ballo gli utenti iPad nello specifico. :)

Stappern
08-04-2011, 14:29
la maggior parte dei giornali sopravvive grazie agli sponsor, ogni tanto escono dei fondi della regione, dello Stato o della comunità europea atti a promuovere tali attività. Non diciamo baggianate per cortesia.

:asd: non sai di quello che parli,ogni anno lo STATO elargisce piu di 100 milioni di euro a una varietà di giornali,e basta dire che tra quelli convenzionati ci stanno "barche a vela OGGI" oppure "Il foglio" di ferrara o anche "Trentini nel mondo"


che amarezza

II ARROWS
08-04-2011, 14:53
Ma infatti quello che ha detto Kratos è che vengono sovvenzionati da regione, stato e comunità europea... O_o

State dando del disinformato a uno, per poi ripetere le stesse cose... Quindi anche voi siete disinformati?

mantelvaviz
08-04-2011, 14:53
Informazione gratuita?!? Orrore. :eek:

Io voglio un'informazione sovvenzionta da chi ne voglia usufruirne, senza metri quadri di pubblicità fastidiosa e senza i soldi dei contribuenti (la storia ci ha insegnato che non sempre questi soldi vanno in modo proporzionalmente meritocratico). Non è difficile: chi legge, paga, stop.

hai detto niente... non è difficile nella teoria, purtroppo trasformare queste poche righe in pratica è evidentemente difficile, prova a togliere i finanziamenti di Stato ai giornali e vedi in quanti sopravvivono...

potrebbe essere interessante (e in linea con i punti da te sollevati) un modello simile a quello di wikipedia anche per le informazioni

PaveK
08-04-2011, 14:54
Ma infatti quello che ha detto Kratos è che vengono sovvenzionati da regione, stato e comunità europea... O_o

State dando del disinformato a uno, per poi ripetere le stesse cose... Quindi anche voi siete disinformati?
Avessi capito una frase di quel che hai scritto... :mbe:

argent88
08-04-2011, 16:54
quoto: un modello wikipedia per le informazioni sarebbe fantastico, davvero bello.

Sinceramente il web mostra anche tanta gente che sa scrivere ad essere sinceri. Non necessariamente in linea con i principi giornalistici, ma sono gradevoli da leggere.

tacchinox
08-04-2011, 19:07
Ma se il problema non fosse esattamente il pago/ non pago le notizie, ma fosse invece il voglio/non voglio le notizie?

Secondo me c'e' gente che non ha mai preso un quotidiano (gazzetta esclusa) in vita sua e non sa manco che ci sono le notizie gratis, semplicemente perche' non gliene frega niente.

Spidernik84
08-04-2011, 19:25
Evita di s-programmare la discussione che è partita bene sui binari diritti. Spidernik84 ha fatto una battuta. STOP!
:D
In realtà ero serissimo, a me dà assai fastidio l'uso improprio degli apostrofi quando esistono le vocali accentate. Passi E' invece di È, difficilmente digitabile senza codici o mappe caratteri, ma non le minuscole accentate.
Il layout qwerty italiano esiste dai tempi delle macchine da scrivere, quindi anche il fattore "informatizzazione" non è rilevante.
Pur non essendo un purista della lingua, trovo questo andazzo preoccupante, nonché irrispettoso nei confronti di chi l'ha abbellita e plasmata nei secoli.
Oggettivamente è triste vedere come, negli ultimi decenni, il vocabolario si stia restringendo, i congiuntivi stiano cadendo in disuso e questo magnifico strumento che è la lingua italiana si stia pian piano impoverendo.

Al di là della parentesi, ripeto che l'uso dei caratteri corretti era uno dei problemi, non IL problema dei siti menzionati.
Ansa, Il Fatto Quotidiano e compagnia presentano spesso articoli con refusi, omissis, frasi prive di senso compiuto e altri errori che ai tempi della carta stampata era difficile trovare. Questo è il problema grave, che denota una scarsa attenzione nei confronti del fruitore finale: il lettore.

La realtà è che i tempi sono cambiati: le notizie non sono più a cadenza giornaliera, ma oraria. Al maggior flusso di contenuti si aggiunge la natura dinamica del medium, che consente al redattore di pubblicare articoli senza troppi riguardi nei confronti del prodotto finale.
Di fatto, questa è una caratteristica che accomuna il software "patchabile", i cellulari con firmware aggiornabile e qualsiasi prodotto che, una volta mandato in produzione, può comunque essere sottoposto a rattoppi.
La verità è che i costi in termini di tempo e soldi del controllo pre-rilascio di un prodotto interessano ormai anche l'editoria digitale.

Sul fatto dell'imparzialità l'Ansa non mi sembra messa male, probabilmente è una delle più bilanciate.
Le altre testate non le conosco e non voglio aprire la parentesi su certi telegiornali: sparerei sulla croce rossa.

amd II x2.4
08-04-2011, 19:48
questi ignoranti pensano che siano tutti ricchi sulla terra...

kratos0
08-04-2011, 23:26
Non c'è più sordo di chi non vuol sentire, anzi...in questo caso direi CIECO di chi non vuol leggere.
Magari potrà sembrare strano ma sono un giornalista sportivo e mi occupo anche di economia. Dicendo così, a primo acchitto potrebbe sembrare che non tiro acqua al mio mulino, ma non è affatto così. Il presente e il futuro non sono i giornali a pagamento.


ogni tanto? ogni anno escono centinaia di milioni di euro di contributi diretti, non sono io a dire baggianate ma penso sia tu ad ignorare i fatti http://www.governo.it/DIE/dossier/contributi_editoria_2008/stampa.html



oltre a questi ci sono poi altre centinaia di milioni di euro in contributi indiretti sempre erogati dallo Stato con le nostre tasse per diminuire le spese postali, energetiche, di stampa, etc

Evita magari di postare sovvenzioni del 2008 riguardanti le imprese cooperative o le società senza fini di lucro. avresti fatto più bella figura se avessi detto che paghiamo NOI gli errori della FIAT.
L'unica cosa che lo Stato fa è che ci mangia sopra, dando finanziamenti a molte testate così come a molte altre attività, però ti ricordo che sia tratta per l'appunto di finanziamenti.

Informazione gratuita?!? Orrore. :eek:

Ci sono decine di migliaia di blog gestiti da persone che (per carità, non c'è nulla di male) li mandano avanti per il gusto di farlo, senza mai aver studiato nulla in fatto di giornalismo.

Io voglio un'informazione sovvenzionta da chi ne voglia usufruirne, senza metri quadri di pubblicità fastidiosa e senza i soldi dei contribuenti (la storia ci ha insegnato che non sempre questi soldi vanno in modo proporzionalmente meritocratico). Non è difficile: chi legge, paga, stop.

Non mi pare "anacronistico" che nel 2011 l'Informazione debba esser pagata. Diciamo piuttosto che nell'Italia del 2011, tolto il costo della connessione a Internet, altre spese destino scandalo.
Si ruba la musica, si rubano i film, si rubano i software, i giochi e i libri... perché questi editori rompiscatole ci devono rovinare la strada verso la vita sulle spalle degli altri? Non vogliamo pagare nulla, ma pretendiamo tutto. :rolleyes:

Avanti così, tanto stiamo solo parlando della cultura, dell'intelletto e della coscienza di noi. Quando non ci saranno più giornalisti forse qualcuno rimpiangerà i quotidiani del passato. :(

1) Senza pubblicità non leggi proprio nulla, è la base. La pubblicità paga gli stipendi dei giornalisti, i costi di stampa, di grafica e quant'altro.

2) Ribadisco che è anacronistico pagare per leggere al giorno d'oggi. Per ogni nuovo quotidiano a pagamento ne escono 10 gratis.
Esempio: Repubblica.it lo paga lo Stato? Il Messaggero.it lo paghi tu? Prova a guardare gli introiti che ha avuto il Corriere dello Sport da quando ha deciso di far pagare un abbonamento per consultare il quotidiano on line...altro che The Daily... sono mosse sbagliate, sbagliatissime.
Per te l'informazione gratuita sono i blog??? Allora mi sa che ti devi fare una cultura di informazione gratuita.

3) Rubare musica? Film? Libri? Ma che centra?
I giornali li pagano gli sponsor e lo stato sovvenziona le testate NON SISTEMATICAMENTE come qualcuno ha scritto, ma OGNI TANTO, così come tante altre attività. Siamo in uno stato interventista, che generalmente sovvenziona laddove esiste un problema. E' molto raro, purtroppo, che aiuti a crescere una qualche attività. E' più facile che intervenga in casi di fallimento.

4) Rimpiangere i quotidiani del passato???? Addirittura??? Ma quali, quelli pagati per oltre il 50% dai partiti? No, scusami ma nell'era dell'informazione digitale, nell'era della libertà di stampa e di parola non rimpiango assolutamente i quotidiani del passato!

Ma infatti quello che ha detto Kratos è che vengono sovvenzionati da regione, stato e comunità europea... O_o

State dando del disinformato a uno, per poi ripetere le stesse cose... Quindi anche voi siete disinformati?

meno male che qualcuno se n'è accorto.

PaveK
09-04-2011, 00:21
1) Senza pubblicità non leggi proprio nulla, è la base. La pubblicità paga gli stipendi dei giornalisti, i costi di stampa, di grafica e quant'altro.

2) Ribadisco che è anacronistico pagare per leggere al giorno d'oggi. Per ogni nuovo quotidiano a pagamento ne escono 10 gratis.
Esempio: Repubblica.it lo paga lo Stato? Il Messaggero.it lo paghi tu? Prova a guardare gli introiti che ha avuto il Corriere dello Sport da quando ha deciso di far pagare un abbonamento per consultare il quotidiano on line...altro che The Daily... sono mosse sbagliate, sbagliatissime.
Per te l'informazione gratuita sono i blog??? Allora mi sa che ti devi fare una cultura di informazione gratuita.

3) Rubare musica? Film? Libri? Ma che centra?
I giornali li pagano gli sponsor e lo stato sovvenziona le testate NON SISTEMATICAMENTE come qualcuno ha scritto, ma OGNI TANTO, così come tante altre attività. Siamo in uno stato interventista, che generalmente sovvenziona laddove esiste un problema. E' molto raro, purtroppo, che aiuti a crescere una qualche attività. E' più facile che intervenga in casi di fallimento.

4) Rimpiangere i quotidiani del passato???? Addirittura??? Ma quali, quelli pagati per oltre il 50% dai partiti? No, scusami ma nell'era dell'informazione digitale, nell'era della libertà di stampa e di parola non rimpiango assolutamente i quotidiani del passato!
1) Non ho scritto che un giornale dovrebbe essere privo di pubblicità, forse hai solo letto male il mio intervento.

2) Quei siti li conosco e, mi spiace dirtelo visto che sei un giornalista, ma da lettore di giornali quei siti sono giusto una facciata per ospitare pubblicità. Pochi articoli e carenti. Tanti trafiletti con immagini e titoli maliziosi (per attirare il pubblico maschile).
Le versioni gratuite online fanno ridere... in senso amaro, s'intende. Sono buone per far credere ai fruitori di essersi fatti una vaga idea di cosa succeda al mondo, non certo per -informare-.
Comunque, siccome "scendi dall'alto" per insegnarmi la cultura dell'informazione gratuita, son tutt'orecchi... ma attento, non mi impressiono con poco.

3) La questione c'entra, ma hai risposto con tutt'altro. Forse semplicemente non sei d'accordo o non ci avevi mai pensato, ma ad oggi tutto quel che passa da Internet è percepito come doverosamente gratuito. L'impressione è che si confonda la "libertà" di informarsi con la "pretesa" d'essere comodamente informati.
Libero non significa gratuito, a meno che tu non voglia convincermi che l'informazione ad oggi sia economicamente proibitiva per le masse.
Lo stipendio qualcuno dovrà pur pagartelo, e spero che non siano degli sponsor a farlo. L'obiettività non è sempre un tatuaggio indelebile.

4) Alcuni quotidiani furono sovvenzionati dai partiti, ma non tutti e non certo in tutto il mondo. E' una casistica limitata che non riguarda il concetto di "quotidiano" in sé. Cambia il media, cambia il modo di fruire i contenuti sempre più interattivi, ma questo non giustifica la necessità di rinunciare ad un'informazione professionale ed obiettiva in favore di un'informazione pseudo-pubblicitaria, approssimativa o di pura cronaca. Pur da vero appassionato di tecnologia (e visto il mio curriculum non potrebbe essere altirmenti), non ho mai visto di buon occhio la necessità di cambiare tutto.

Per carità, magari nel giornalismo sportivo non funziona così ed è giusto tutto il tuo ragionamento, ma in tutta onestà, e spero di non offenderti, del giornalismo sportivo mi interesso veramente poco.

psychok9
09-04-2011, 05:02
Forse leggerai gratis le notizie dell'ansa e qualche articolo dei magazine online.
Tutt'altra cosa è leggere un quotidiano con i commenti, gli editoriali e i reportage.

Insomma, non solo devono propinarci le favole, le "notizie" del potere, ma le dobbiamo pure pagare... ! Mi sembra giusto :D

Libertà di stampa? Parlate voi che mi scappa da ridere... :rotfl::rotfl::rotfl: !!!

A meno che scambiate per informazione il gossip di vuoto sospinto che ci propinano...
Di lì non capisco perché pagare "roba" del genere... ovvio che abbia fatto flop.
Probabilmente quelli che acquistano passivamente i quotidiani, sono anche rimasti affezionati al cartaceo...

PaveK
09-04-2011, 09:43
Insomma, non solo devono propinarci le favole, le "notizie" del potere, ma le dobbiamo pure pagare... ! Mi sembra giusto :D

Libertà di stampa? Parlate voi che mi scappa da ridere... :rotfl::rotfl::rotfl: !!!

A meno che scambiate per informazione il gossip di vuoto sospinto che ci propinano...
Di lì non capisco perché pagare "roba" del genere... ovvio che abbia fatto flop.
Probabilmente quelli che acquistano passivamente i quotidiani, sono anche rimasti affezionati al cartaceo...
Ma sentiti come parli :rolleyes:
Ora ci vieni a dire che tutti i paesi anglosassoni, fiori all'occhiello di libertà di stampa, sarebbero non liberi perché usano la carta e la fanno pagare?
E ti scappa anche da ridere... beata ingenuità.

Carta o tablet elettronici sono dei media per i contenuti, non contenuti. Se non capisci questo, è inutile discutere.

Gold
09-04-2011, 16:37
E infatti io scrivo dalla Slovacchia con una tastiera italiana e sistema operativo italiano...eppure se voglio psso scrivere čaj, oppure škusať senza ricorrere a stratagemmi particolari (niente copia e incolla dalla mappa caratteri...solo pressione di un tasto sulla tastiera).
La verità è che la gente non ha voglia di sbattersi nemmeno per scrivere "chi" come si deve (ki???), figuriamoci per mettere gli accenti...

Che forza.
Volevi lanciare un sasso in difesa delle accentate e della "conoscenza della tastiera", invece hai fatto l'esatto opposto :D

Leggendo i commenti dal sito, si legge:http://img153.imageshack.us/img153/6643/schermata20110409a16411.png


Permettimi una risata, anche io posso scrivere &#269 senza stratagemmi particolari :D

TnS|Supremo
09-04-2011, 19:46
Tutti a fare gli scandalizzati per gli accenti ma nessuno che si preoccupate che siamo arrivati al punto che bisogna pagare che essere informati.

PaveK
10-04-2011, 10:05
Che forza.
Volevi lanciare un sasso in difesa delle accentate e della "conoscenza della tastiera", invece hai fatto l'esatto opposto :D
Immagino che l codifica html compaia da sola all'inserimento di determinate lettere... comunque io le vedo tutte correttamente.

omerook
10-04-2011, 11:05
500.000 download e 5.000 abbonamenti. Bene solo una persona su cento che ha provato il servizio lo ritiene degno di 40 dollari l'anno quindi ne possiamo dedurre che l'esperimento è fallito!

Penso che la gente sia meno scema di quello che sembri e non vuole spendere nemmeno un dollaro per ritrovarsi poi fidelizzata quando gratuitamente può godere di un pluralismo illimitato.

ronthalas
10-04-2011, 22:23
questo flop del Daily conferma il mio pensiero - personale - sul fatto che nè in Italia, nè altrove, si è pronti al grande salto dell'editoria quotidiana/periodica, dalla carta al xPad (generalizzo, volontariamente).
Visto da "addetto ai lavori", l'editoria in Rete è ancora un fenomeno molto marginale. Si vorrebbe spingere sul web, con audio, video, foto, articoli, per poi inzuppare un sito di pubblicità, spesso pesante, a volte anche molto invadente (es. Repubblica incasina IE6 su pc un po' vecchi). Molti inserzionisti, i piccoli soprattutto, a livello locale, non gliene frega quasi niente della pubblicità su Internet. Metti insieme tutto, sul web alla fine non trovi l'immediatezza del "vecchio" sfogliare il giornale, al bar, in giro, dove ti capita... e di usare il giornale per metterci sopra le scarpe bagnate quando piove (lo fareste con un iPad?). Il giornale, cartaceo, funziona sempre, sfogli e trovi ciò che cerchi, e la pubblicità, anche a mezza pagina, è lì, ma non ti incasina il pc, non ti si sovrappone al tuo articolo, e funziona anche senza batterie (e per altre cose...).
E lo sappiamo bene tutti, il giornale, qualsiasi tipo sia, vive di pubblicità, ma la tecnologia, e la troppa invadenza sul web, è ancora immatura per questo grande salto.
Se mai arriveremo ai giornali "animati" (alla Harry Potter), quelli potrebbero essere una tecnologia vincente, a patto di rispettare il lettore, senza infastidirlo con la consueta abitudine web-pubblicitaria del "se non clicchi sul mio banner, l'articolo non lo leggi"

Stappern
10-04-2011, 22:28
questo flop del Daily conferma il mio pensiero - personale - sul fatto che nè in Italia, nè altrove, si è pronti al grande salto dell'editoria quotidiana/periodica, dalla carta al xPad (generalizzo, volontariamente).
Visto da "addetto ai lavori", l'editoria in Rete è ancora un fenomeno molto marginale. Si vorrebbe spingere sul web, con audio, video, foto, articoli, per poi inzuppare un sito di pubblicità, spesso pesante, a volte anche molto invadente (es. Repubblica incasina IE6 su pc un po' vecchi). Molti inserzionisti, i piccoli soprattutto, a livello locale, non gliene frega quasi niente della pubblicità su Internet. Metti insieme tutto, sul web alla fine non trovi l'immediatezza del "vecchio" sfogliare il giornale, al bar, in giro, dove ti capita... e di usare il giornale per metterci sopra le scarpe bagnate quando piove (lo fareste con un iPad?). Il giornale, cartaceo, funziona sempre, sfogli e trovi ciò che cerchi, e la pubblicità, anche a mezza pagina, è lì, ma non ti incasina il pc, non ti si sovrappone al tuo articolo, e funziona anche senza batterie (e per altre cose...).
E lo sappiamo bene tutti, il giornale, qualsiasi tipo sia, vive di pubblicità, ma la tecnologia, e la troppa invadenza sul web, è ancora immatura per questo grande salto.
Se mai arriveremo ai giornali "animati" (alla Harry Potter), quelli potrebbero essere una tecnologia vincente, a patto di rispettare il lettore, senza infastidirlo con la consueta abitudine web-pubblicitaria del "se non clicchi sul mio banner, l'articolo non lo leggi"

che sia piu comodo sfogliare un giornale è una personalissima opinione secondo me molto disutibile,su un pezzo di carta che pesa 100grammi hai una quantità striminzita di informazioni dette tutte da una stessa voce,e sappiamo quanto soprautto in italia la politica influenzi alcuni giornali,mentre su internet io ho TUTTE le informazioni che voglio e ho tante diverse versioni a mia disposizione,l'unico problema è il dover stare seduti davanti a una scrivania,limite ampiamente superato grazie a ipad e compagnia bella.

per me i giornali potrebbero chiudere domani(visto che siamo anche noi che li paghiamo grazie a sovvenzioni statali da comunismo puro) se voglio comprarmi la repubblica mi scarico l'app per ipad e mi compro il numero ogni giorno(se voglio) lo scarico e me lo leggo sull ipad a colori con link video e tutto il resto

psychok9
11-04-2011, 00:41
Ma sentiti come parli :rolleyes:
Ora ci vieni a dire che tutti i paesi anglosassoni, fiori all'occhiello di libertà di stampa, sarebbero non liberi perché usano la carta e la fanno pagare?
E ti scappa anche da ridere... beata ingenuità.


E chi ha detto una cosa del genere? Non hai capito proprio nulla di ciò che ho detto.
Su "fiori all'occhiello di libertà di stampa" avrei tanto da dire...
Certo, per esser migliori dell'informazione italiana ci vuol poco...


Carta o tablet elettronici sono dei media per i contenuti, non contenuti. Se non capisci questo, è inutile discutere.
Oh ma guarda un po', avevo bisogno che me lo spiegavi tu? E' inutile discutere con te che mi attribuisci cose che non ho detto...
Se vuoi, rileggi meglio ciò che ho scritto, altrimenti provo a spiegarmi diversamente.

psychok9
11-04-2011, 00:50
Tutti a fare gli scandalizzati per gli accenti ma nessuno che si preoccupate che siamo arrivati al punto che bisogna pagare che essere informati.

Ma anche no... Avranno vita dura finché dovranno coesistere con il cartaceo, ancora preferito dai più, specie nel segmento dell'approfondimento.
Con il passare degli anni però le cose cambieranno e potranno ritagliarsi un certo spazio... Ma la maggioranza dell'informazione continuerà a venir pagata attraverso la pubblicità.
In teoria dovresti essere informato di diritto, in realtà non lo sei nemmeno se paghi... IMHO :D

LMCH
11-04-2011, 03:25
Il problema principale di "The Daily" è che rappresenta una trasposizione su tablet di un giornale su carta "con qualche adattamento".

Un radiogiornale o un telegiornale hanno formati diversi tra loro (seppur abbastanza vicini) e RADICALMENTE DIVERSI da quelli dei giornali su carta.
Idem per le fonti di finanziamento delle rispettive infrastrutture.
Per i giornali online/telematici ecc. la cosa è analoga, per questo "The Daily" non è in grado di autosostenersi.

Il colmo è che Murdoch&C dovrebbero aver ben chiare le differenze tra radio/tv e cartaceo e trarre le dovute conclusioni, ma proprio non sembrano in grado di comprendere che lo stesso vale tra quei media ed internet.

PaveK
11-04-2011, 13:37
Il problema principale di "The Daily" è che rappresenta una trasposizione su tablet di un giornale su carta "con qualche adattamento".
Io ho visto il The Daily. Certamente richiama lo stile dei quotidiani cartacei, ma mi sembra una discreta sterzata rispetto all'impianto classico.
Onestamente non mi sforzerei troppo di rompere completamente col passato: chi per decenni ha letto un giornale di carta non credo trovi così allettante l'idea di reimparare a leggere un quotidiano, proprio come già accade con gli eBook: sono diversi ma giustamente simili.

PaveK
11-04-2011, 13:48
E chi ha detto una cosa del genere? Non hai capito proprio nulla di ciò che ho detto.

Se vuoi, rileggi meglio ciò che ho scritto, altrimenti provo a spiegarmi diversamente.
No no, non c'è bisogno. Hai chiaramente riportato:

A meno che scambiate per informazione il gossip di vuoto sospinto che ci propinano...
Di lì non capisco perché pagare "roba" del genere... ovvio che abbia fatto flop.
Probabilmente quelli che acquistano passivamente i quotidiani, sono anche rimasti affezionati al cartaceo...
Non ci vuole un mago per capire il senso della tua posizione :)
Questa tua avversità alla carta (che è un media, non certo un contenuto) la trovo sinceramente priva di senso. Spiegarlo due volte non credo che convincerebbe né me né gli altri miliardi di lettori al mondo... tutte persone che evidentemente se la passano abbastanza bene visto che non pretendono d'essere informati, non pretendono informazione gratuita e non trovano assurdo pagare dei professionisti perché ce la diano.
Se per te poi il futuro è un'informazione approssimativa (perché gestita da non addetti al settore) o ingolfata dalle pubblicità (che forti del media elettronico saranno ancora più invasive) beh, accomodati.

Giusto poi per concludere, il vuoto spinto lo propineranno a te, io non ne assimilo ;)

psychok9
11-04-2011, 15:55
No no, non c'è bisogno. Hai chiaramente riportato:
Non ci vuole un mago per capire il senso della tua posizione :)
Questa tua avversità alla carta (che è un media, non certo un contenuto) la trovo sinceramente priva di senso. Spiegarlo due volte non credo che convincerebbe né me né gli altri miliardi di lettori al mondo... tutte persone che evidentemente se la passano abbastanza bene visto che non pretendono d'essere informati, non pretendono informazione gratuita e non trovano assurdo pagare dei professionisti perché ce la diano.
Se per te poi il futuro è un'informazione approssimativa (perché gestita da non addetti al settore) o ingolfata dalle pubblicità (che forti del media elettronico saranno ancora più invasive) beh, accomodati.
Continui a dimostrare che non hai capito nulla di ciò che ho detto e cos'è un media non devi spiegarlo a me ;)
A mio modo di vedere, il media è indifferente rispetto al prodotto (teoricamente parlando). Mi sembra di vedere che ci sono persone, solitamente non giovanissime, affezionate al cartaceo, magari perché gli piace anche come sensazione tattile, abitudine etc. Non li ho giudicati, ho detto semplicemente che, al momento, le iniziative di "approfondimento" su supporti elettronici incontrano qualche difficoltà fisiologica e comprensibile...

Giusto poi per concludere, il vuoto spinto lo propineranno a te, io non ne assimilo ;)

Ah già... :doh:
Poi perché ti senti messo in causa, mettendola sul personale, quando in realtà è un fenomeno ormai globale?... (comunque OT).
Per quanto riguarda la pubblicità poi, ci sarebbe tanto da dire... diventa presto un limite dell'informazione. Ma anche quella che acquisti (in generale, non tu o io) ormai si finanzia anche con la pubblicità, ed è comunque sostenuta da banche, aziende, etc.

PaveK
11-04-2011, 16:51
Continui a dimostrare che non hai capito nulla di ciò che ho detto e cos'è un media non devi spiegarlo a me ;)
A mio modo di vedere, il media è indifferente rispetto al prodotto (teoricamente parlando). Mi sembra di vedere che ci sono persone, solitamente non giovanissime, affezionate al cartaceo, magari perché gli piace anche come sensazione tattile, abitudine etc. Non li ho giudicati, ho detto semplicemente che, al momento, le iniziative di "approfondimento" su supporti elettronici incontrano qualche difficoltà fisiologica e comprensibile...



Ah già... :doh:
Poi perché ti senti messo in causa, mettendola sul personale, quando in realtà è un fenomeno ormai globale?... (comunque OT).
Per quanto riguarda la pubblicità poi, ci sarebbe tanto da dire... diventa presto un limite dell'informazione. Ma anche quella che acquisti (in generale, non tu o io) ormai si finanzia anche con la pubblicità, ed è comunque sostenuta da banche, aziende, etc.
Punto primo il tuo tono non mi piace. Forse prima di dire a qualcuno che continua a non capire nulla potresti rileggere per vedere se sei stato chiaro.

Secondo, certo non sono vecchio, e non ho un particolare amore per la carta (tranne in ambito fotografico). Per me la carta è uno strumento, proprio come un tablet. L'informazione gratuita mi pare assurda sia su carta, che su tablet, che in ologrammi o sogni notturni.

Terzo mi sento tirato in causa perché in italiano, la prima persona plurale riguarda tutti e due. Dici che ci propinano vuoto spinta ma non riguarda me. Stop.

Quarto, per la pubblicità, non c'è bisogno di spiegarmi che l'editoria viva grazie ad essa, ma un giornale interamente sovvenzionata da pubblicità è un giornale pubblicitario con qualche articolo scritto in mezzo. Vuoi questo?
Certo, riduci i costi assumendo ragazzetti arrogantelli che credono di sapere le cose e amano insegnarle agli altri. Li paghi una miseria e metti su un giornale a spesa minima... lo leggeresti? :mbe:
Il giornalismo è una cosa seria.

mantelvaviz
11-04-2011, 17:06
Punto primo il tuo tono non mi piace. Forse prima di dire a qualcuno che continua a non capire nulla potresti rileggere per vedere se sei stato chiaro.

Secondo, certo non sono vecchio, e non ho un particolare amore per la carta (tranne in ambito fotografico). Per me la carta è uno strumento, proprio come un tablet. L'informazione gratuita mi pare assurda sia su carta, che su tablet, che in ologrammi o sogni notturni.

Terzo mi sento tirato in causa perché in italiano, la prima persona plurale riguarda tutti e due. Dici che ci propinano vuoto spinta ma non riguarda me. Stop.

Quarto, per la pubblicità, non c'è bisogno di spiegarmi che l'editoria viva grazie ad essa, ma un giornale interamente sovvenzionata da pubblicità è un giornale pubblicitario con qualche articolo scritto in mezzo. Vuoi questo?
Certo, riduci i costi assumendo ragazzetti arrogantelli che credono di sapere le cose e amano insegnarle agli altri. Li paghi una miseria e metti su un giornale a spesa minima... lo leggeresti? :mbe:
Il giornalismo è una cosa seria.

si riassume bene con il classico "if you're not paying for it, you're not the customer, you're the product being sold"

PaveK
11-04-2011, 17:40
si riassume bene con il classico "if you're not paying for it, you're not the customer, you're the product being sold"
Forte, non la conoscevo :)

psychok9
12-04-2011, 03:25
Punto primo il tuo tono non mi piace. Forse prima di dire a qualcuno che continua a non capire nulla potresti rileggere per vedere se sei stato chiaro.
Secondo, certo non sono vecchio, e non ho un particolare amore per la carta (tranne in ambito fotografico). Per me la carta è uno strumento, proprio come un tablet. L'informazione gratuita mi pare assurda sia su carta, che su tablet, che in ologrammi o sogni notturni.
Terzo mi sento tirato in causa perché in italiano, la prima persona plurale riguarda tutti e due. Dici che ci propinano vuoto spinta ma non riguarda me. Stop.
Quarto, per la pubblicità, non c'è bisogno di spiegarmi che l'editoria viva grazie ad essa, ma un giornale interamente sovvenzionata da pubblicità è un giornale pubblicitario con qualche articolo scritto in mezzo. Vuoi questo?
Certo, riduci i costi assumendo ragazzetti arrogantelli che credono di sapere le cose e amano insegnarle agli altri. Li paghi una miseria e metti su un giornale a spesa minima... lo leggeresti? :mbe:
Il giornalismo è una cosa seria.

Ce l'ho messa tutta per farmi capire, ma vedo che continui a rispondermi in maniera "calda", quindi penso sia meglio chiuderla qui. Come principi siamo anche d'accordo, ma sono totalmente in disaccordo sulla valutazione generale attuale.