c.m.g
10-03-2011, 12:21
giovedì 10 marzo 2011
L'agenzia federale statunitense annuncia di aver aggiornato il proprio sistema di identificazione delle impronte digitali in formato elettronico. La nuova tecnologia è molto più veloce e accurata. Ed è solo l'inizio
Roma - Il bureau investigativo più famoso al mondo annuncia che è finalmente venuto il tempo di un sostanzioso upgrade al sistema di identificazione elettronico delle impronte digitali. Dopo 10 anni l'FBI pensiona (http://seattletimes.nwsource.com/html/nationworld/2014433503_apusfbifingerprints.html) il suo Automated Fingerprint Identification System (AFIS) per passare al nuovo Advanced Fingerprint Information Technology (AFIT), un aggiornamento che porta notevoli vantaggi in fatto di velocità di esecuzione e accuratezza delle identificazioni e getta le fondamenta per un'adozione molto più completa (e invasiva) dei tratti biometrici nelle indagini.
Con il nuovo codice di AFIT, dice l'FBI, il tempo necessario a eseguire una richiesta di riconoscimento delle impronte si abbassa enormemente passando dalle due ore (indagini penali) e 24 ore (indagini civili) precedenti a 10 e 15 minuti. Non bastasse questo, la percentuale di accuratezza del riconoscimento è cresciuta passando dal 92% a oltre il 99%.
Ora che AFIT è stato finalmente adottato dall'FBI, dice (http://www.pcworld.com/article/221648/fbi_turns_up_faster_more_accurate_fingerprint_identification_system.html#tk.rss_news) il program manager John Traxler, l'agenzia può finalmente concentrarsi sulle fasi successive dell'implementazione del sistema noto come "Next Generation Identification" (NGI (http://punto-informatico.it/cerca.aspx?s=%22Next+Generation+Identification%22&t=4)) - un progetto partito 3 anni fa e che dovrebbe essere ultimato entro il 2014.
NGI include la consegna di 900 nuove "workstation" di identificazione delle impronte all'FBI da parte del contractor Lockheed Martin, mentre la tecnologia software è frutto del "subcontractor" MorphoTrak. Lungi dal riguardare solo il "banale" trattamento delle impronte digitali, NGI prevederà presto l'identificazione di tratti biometrici aggiuntivi quali le caratteristiche del palmo di una mano, i tratti somatici del volto e l'iride.
Alfonso Maruccia
Fonte: Punto Informatico (http://punto-informatico.it/3106943/PI/News/fbi-algoritmi-prova-impronta-digitale.aspx)
L'agenzia federale statunitense annuncia di aver aggiornato il proprio sistema di identificazione delle impronte digitali in formato elettronico. La nuova tecnologia è molto più veloce e accurata. Ed è solo l'inizio
Roma - Il bureau investigativo più famoso al mondo annuncia che è finalmente venuto il tempo di un sostanzioso upgrade al sistema di identificazione elettronico delle impronte digitali. Dopo 10 anni l'FBI pensiona (http://seattletimes.nwsource.com/html/nationworld/2014433503_apusfbifingerprints.html) il suo Automated Fingerprint Identification System (AFIS) per passare al nuovo Advanced Fingerprint Information Technology (AFIT), un aggiornamento che porta notevoli vantaggi in fatto di velocità di esecuzione e accuratezza delle identificazioni e getta le fondamenta per un'adozione molto più completa (e invasiva) dei tratti biometrici nelle indagini.
Con il nuovo codice di AFIT, dice l'FBI, il tempo necessario a eseguire una richiesta di riconoscimento delle impronte si abbassa enormemente passando dalle due ore (indagini penali) e 24 ore (indagini civili) precedenti a 10 e 15 minuti. Non bastasse questo, la percentuale di accuratezza del riconoscimento è cresciuta passando dal 92% a oltre il 99%.
Ora che AFIT è stato finalmente adottato dall'FBI, dice (http://www.pcworld.com/article/221648/fbi_turns_up_faster_more_accurate_fingerprint_identification_system.html#tk.rss_news) il program manager John Traxler, l'agenzia può finalmente concentrarsi sulle fasi successive dell'implementazione del sistema noto come "Next Generation Identification" (NGI (http://punto-informatico.it/cerca.aspx?s=%22Next+Generation+Identification%22&t=4)) - un progetto partito 3 anni fa e che dovrebbe essere ultimato entro il 2014.
NGI include la consegna di 900 nuove "workstation" di identificazione delle impronte all'FBI da parte del contractor Lockheed Martin, mentre la tecnologia software è frutto del "subcontractor" MorphoTrak. Lungi dal riguardare solo il "banale" trattamento delle impronte digitali, NGI prevederà presto l'identificazione di tratti biometrici aggiuntivi quali le caratteristiche del palmo di una mano, i tratti somatici del volto e l'iride.
Alfonso Maruccia
Fonte: Punto Informatico (http://punto-informatico.it/3106943/PI/News/fbi-algoritmi-prova-impronta-digitale.aspx)