archigius
25-01-2011, 16:15
In seguito alla recente rottura delle mie RE0, era arrivato il momento di prendere dei nuovi auricolare in-ear. Pur decisamente soddisfatto dei vecchi auricolari, stavolta ha prevalso la curiosità di provare qualcosa di diverso che non si discostasse troppo dagli 80 euro spesi a suo tempo per le Head Direct. Così, complice un ottimo prezzo sull'amazzone inglese, ho deciso di rischiare e provare queste Q-Jays.
Le recensioni in rete erano per lo più positive e dai primi ascolti posso confermare che si tratta di un buon prodotto.
La tecnologia è ad armatura bilanciata a doppio driver, 1 dedicato a medi e bassi, uno agli alti.
Una foto giusto per dare l'idea delle dimensioni minuscole dell'oggetto:
http://img262.imageshack.us/img262/1230/dscn5529.jpg
Accessori
Le Q-Jays arrivano con due tipi di inserti, i classici in silicone (ce ne sono ben 7 paia di qualsiasi dimensione possibile ed immaginabile) ed un solo paio di foams (inserti spugnosi) di dimensione media, che potete sono quelli montati in foto.
(In alternativa, le Q-Jays sono compatibile con i Comply Foam modello T-100 da acquistare a parte).
La differenza fra i due tipi di gli inserti, in termini di risposta in frequenza, è molto consistente.
Le Jays hanno un carattere complessivo piuttosto brillante, che si accentua con i primi e si addolcisce con i secondi.
Anzi, le avessi provate solo con gli inserti in silicone non sarei rimasto molto colpito: il basso arretra, ma soprattutto i medio-alti avanzano, un po' troppo per i miei gusti; i foam invece hanno un suono più morbido, anche in gamma media.
E' bene tener conto di questo aspetto, in quanto i foam sono più soggetti ad usura ed il costo per 5 paia è intorno agli 11/12 euro.
Da questo momento in poi, la recensione farà riferimento all'uso con i soli foams.
Impronta sonora
Gli auricolari hanno un suono complessivamente equilibrato, ma abbastanza tendente al chiaro, ma con i foams restiamo nell'ambito di un bilanciamento ottimo.
Prima di procedere all'ascolto non ho effettuato alcun burn-in/rodaggio, che ritengo totalmente inutile trattandosi di drivers ad armatura bilanciata e non di tipo dinamico.
Bassi=9+
I bassi sono abbastanza presenti, soprattutto scendono molto in profondità e sono bene definiti, veloci, attacchi e rilasci sono esemplari. La quantità non la definirei sufficiente per un amante dei bassi molto in evidenza, ma nemmeno posso dire che siano piatte. I bassi sono molto "reali", credibili, anche senza equalizzazione. Talvola qualche tocco sul mach3bass del mio Cowon aggiunge ulteriore spinta, ma non lo ritengo sempre necessario.
Il brano che uso più spesso come test dei bassi è "Ticks and Leeches" dei Tool. Ritengo che una cuffia capace di rendere bene questo pezzo, abbia un'ottima gamma bassa ed è il caso delle Q-Jays. La canzone inizia con un fantastico duetto di batteria/basso in cui subentrano quasi subito le chitarre elettriche. Ebbene, tutto qui rimane perfettamente separato, intellegibile e mai impastato. Il basso delle Q-Jays ha poco midbass e molte note profonde, la cosa è veramente sorprendente considerando le dimensioni minuscole degli auricolari. Sembra che Jays utilizzi una particolare tecnologia, detta "airbooster", che sfrutta l'aria presente intorno ai drivers per migliorare l'impatto delle frequenze basse.
La cosa funziona al punto che i bassi di queste Q-Jays sono la cosa che preferisco del loro suono. La differenza con le RE0 sotto quest'aspetto è consistente in meglio, in quanto le Head Direct non scendevano così in basso ed avevano un impatto minore, pur conservano una gamma bassa di grande definizione e sufficiente presenza.
Medi=8
I medi e le voci presentano un ottimo grado di dettaglio. La gamma media non mi sembra particolarmente in evidenza, le voci non sono in primo piano come in alcuni auricolari Shure e il livello di dettaglio è leggermente inferiore a quelle delle RE0. Tuttavia le voci presentano un buon realismo e corpo.
Trovo le Q-Jays molto più sensibili rispetto alle incisioni e sicuramente non perdonano album incisi male, che quindi potrebbero essere resi in maniera non perfetta.
Alti=8+
Provenendo dalla RE0 si ha l'orecchio viziato, è difficile trovare una gamma alta dello stesso livello di raffinatezza; in questo campo, le RE0 vincono nettamente, avendo degli alti a mio avviso perfetti, che non ho riscontrato in nessun'altra in-ear da me testata.
La gamma alta delle Q-Jays ha il difetto di essere un po' più presente rispetto all'assoluta neutralità, leggermente in più rispetto alle RE0. Inoltre, non rilevo nessun particolare roll-off nelle frequenze altissime. Questo, se non è un fastidio nella maggioranza degli ascolti, può esserlo con certe incisioni particolarmente brillanti, che possono risultare sibilanti.
C'è da notare, però, che le incisioni troppo brillanti e aggressive restano tali anche con le mie cuffie di riferimento, le Beyerdynamic Tesla T1. Ritengo che, trattandosi pur sempre di cuffiette destinate a lettori portatili con files compressi, se la Jays avesse optato per un bilanciamento appena più morbido e meno rivelatore, la cosa sarebbe stata più funzionale all'uso previsto per una in-ear
.
Provando infatti gli auricolari con files FLAC, un buon DAC ed un ampli fisso di qualità, il bilanciamento risulta più naturale e godibile. Dunque, il lettore mp3, a causa dei files compressi (parliamo comunque di ogg 256 kbps, con bitrate inferiori potrebbe andare anche peggio) e minore corpo rispetto al DAC, non rende giustizia alle grosse potenzialità di questi auricolari.
Se necessario, un ritocco all'equalizzazione del proprio lettore portatile, di 2-3 db nella zona dei 6-9 Khz, potrà addolcire il suono sui dischi particolarmente aggressivi o se si preferisce comunque una presentazione più morbida.
Soundstage/Headstage/Separazione strumentale=9+
Qui prendono proprio un bel voto!
Come per i bassi, ritengo la resa dello spazio e la separazione strumentale fra i migliori ascoltati in una IEM.
Rispetto alle RE0, che rendevano abbastanza bene lo spazio solo se amplificate, queste se la cavano bene anche direttamente dal lettore mp3.
La verifica migliore che si possa fare è ascoltarci della musica classica: il palcoscenico è molto ampio per una in-ear, direi quasi a livello di cuffie grandi e l'estensione avviene soprattutto in larghezza, ma anche con una discreta profondità, insomma, non suonano in testa e posizionano ogni sezione dell'orchestra molto bene nello spazio, permettendo di distinguere ogni nota e la sua provenienza in maniera esatta.
A memoria, nemmeno le mie ex Shure SE530 avevano tanta ampiezza.
La mia opinione è che questo bel soundstage/headstage sia dato da 2 fattori:
la tecnologia "airbooster" a cui facevo riferimento in relazione ai bassi, ma anche l'estensione notevole sulle frequenze altissime, che contribuisce a restituire un senso di ariosità, di spazio vibrante.
Oltre alla classica, i benefici del'headstage si godono nell'ascolto di concerti live. Ascoltare Pulse dei Pink Floyd con le Q-Jays è proprio una bella esperienza!
Isolamento=9+
L'isolamento offerto con i foams è altissimo, superiore a quello delle RE0 e paragonabile a quello delle Shure. Ad un volume medio-medio/alto non si sente assolutamente niente di quello avviene intorno, caratteristica molto importante se si usano le Jays sui mezzi pubblici. Una volta indossate poi, ci si dimentica di averle, tanto sono piccole, leggere e non intrusive.
Accessori, qualità costruttiva e rapporto qualità/prezzo
La dotazione di accessori è ampia, ma a mio avviso poteva essere organizzata meglio.
Gli auricolari, infatti, hanno un cavo corto con l'intenzione di permetterne l'uso "da taschino" senza lunghi fili ingombranti. L'idea è la stessa degli auricolari Shure, ma non mi piaceva lì e non mi piace nemmeno in questo caso. Questa scelta costringe e portarsi appresso una prolunga e la Jays ne fornisce due, una col jack ad L ed una col jack dritto.
Optando per un cavo classico non troppo lungo si poteva ottenere lo stesso risultato, risparmiando sulle inutili prolunghe e aggiungendo invece più inserti foams, con i quali il suono delle Q-Jays è notevolmente migliore rispetto a quelli in silicone.
Sono presenti un adattatore da aereo, uno sdoppiatore jack, un accessorio per la pulizia del tubo di uscita del suono e dei filtri da applicare a quest'ultimo per evitare l'accumulo di cerume al suo interno. Da notare che questi filtri influiscono anche lievemente sul suono, attenuando lievemente bassi ed alti.
Inutile, purtroppo, la custodia in dotazione, carina ma troppo piccola e quindi inadatta a contenere auricolari e prolunga. Dunque, voto agli accessori=6, la mancanza dei foams e la custodia troppo piccola pesano molto su questa valutazione.
Se le cose fossero state fatte in maniera appena più mirata, il voto sarebbe potuto essere ben più alto, ma non si possono vendere degli auricolari così piccoli e quindi delicati, senza una custodia adeguata. Io ho riciclato quelle delle Soundmagic PL30, ma su ebay dal lontano oriente si trovano analoghe custodie rigide per pochi euro, spedizione compresa.
Qualità costruttiva=7.5
Gli auricolari sono veramente minuscoli, il corpo è interamente in plastica, il cavo sembra discreto ma non indistruttibile. Insomma, non male, ma si poteva fare un po' meglio, visto che si tratta di un prodotto europeo mi aspettavo qualcosina in più. Da trattare con cura per farli durare a lungo.
Da notare che, nonostante l'impressione di un cavo assolutamente ordinario, stando a quanto afferma la Jays il cavo dovrebbe essere PVC rinforzato in kevlar, dunque resistente.
Rapporto qualità/prezzo
Qui non voglio dare un voto definitivo, perchè dipende dal prezzo a cui riuscite ad acquistarle. Nel mio caso, sull'amazzone inglese, 87 sterline (poco più di 100 euro) spedizione compresa (arrivano in 3 giorni!) mi sembra un ottimo affare, quindi direi qualità/prezzo=9, ma prese intorno ai 200 euro a cui le vendono altri negozi, avrei detto 7.5, soprattutto per l'inadeguatezza degli accessori e per il cavo che poteva essere realizzato meglio (senza prolunghe e più spesso).
Una nota sulla pilotabilità
Nonostante la tecnologia Dual Driver/armatura bilanciata, il volume di questi auricolari non è altissimo, è bene tenerlo presente. Lo ritengo comunque buono per un uso su lettori portatili, senza necessità di amplificatori, anche se bisogna alzare di più il volume rispetto ad altri modelli con tecnologia simile. Il volume di ascolto medio sul mio Cowon D2 è all'incirca quello delle RE0, quindi sui 30/35 su 50, ma per alcune registrazioni basse (ad esempio The Wall dei Pink FLoyd o certe incisioni di musica classica, si può andare anche oltre).
Provate con un ampli, migliorano, ma non lo ritengo indispensabile, era molto più utile con le RE0.
Microfonicità
Come in tutti gli auricolari che hanno questo tipo di design, la microfonicità (rumore tramesso dal cavo agli auricolari durante l'ascolto in movimento) è presente e può essere evitata totalmente indossando le Q-Jays col cavo dietro l'orecchio. Nel mio caso, ascoltandole sui mezzi pubblici, non ho rilevato finora particolari fastidi, anche indossandole alla maniera classica. Ancora una volta fra i gli accessori manca una clip per agganciare gli auricolari, che sarebbe stata molto utile. Con una clip il problema microfonicità può essere ridotto di molto, anche indossando gli auricolari normalmente.
Conclusioni
Bassi e soundstage eccellenti, buoni medi ed alti, con questi ultimi tendenti ad una certa brillantezza. Suono nel complesso ben bilanciato se usate con i foams.
Se apprezzate un suono dettagliato e leggermente tendente al chiaro, con ottimi bassi pieni e precisi e una bella resa dello spazio, possono fare per voi.
Vi conviene passare ad altro se cercati bassi molto in primo piano o un suono con alti più morbidi. Nel complesso, mi ritengo soddisfatto dell'acquisto.
Aggiornamenti dopo 10-15 ore di utilizzo
Durante l'ascolto con i foam (stando alla confezione, quelli forniti sono proprio dei Comply foam) avevo notato un ulteriore addolcimento delle frequenze medio-alte. Non essendo convinto di attribuire la cosa al rodaggio, ho rimesso gli inserti in silicone ed infatti il suono era lo stesso che avevano appena uscite dalla confezione.
Poi ho notato che i foam oggi si erano materialmente "ammorbiditi" con l'uso. Evidentemente questo contribuisce al bilanciamento, che a questo punto trovo ottimale.
Ulteriore conseguenza del rodaggio dei Comply foams è un suono molto più coeso, amalgamato e naturale anche in gamma media.
La differenza di resa fra i due tipi di inserti quindi si è resa ancor più marcata a favore dei foams!
Altra considerazione. Ho ascoltato un po' di più gli auricolari con l'ampli portatile Meier Headsix ed il Cowon D2. Devo dire che con l'amplificazione ho notato un ulteriore miglioramento della gamma bassa, ancora più potente e controllata. Con l'ampli i bassi li ritengo i migliori ascoltati in una IEM, mentre senza ampli ogni tanto gradisco 2-3 db in più, a seconda delle registrazioni.
Le recensioni in rete erano per lo più positive e dai primi ascolti posso confermare che si tratta di un buon prodotto.
La tecnologia è ad armatura bilanciata a doppio driver, 1 dedicato a medi e bassi, uno agli alti.
Una foto giusto per dare l'idea delle dimensioni minuscole dell'oggetto:
http://img262.imageshack.us/img262/1230/dscn5529.jpg
Accessori
Le Q-Jays arrivano con due tipi di inserti, i classici in silicone (ce ne sono ben 7 paia di qualsiasi dimensione possibile ed immaginabile) ed un solo paio di foams (inserti spugnosi) di dimensione media, che potete sono quelli montati in foto.
(In alternativa, le Q-Jays sono compatibile con i Comply Foam modello T-100 da acquistare a parte).
La differenza fra i due tipi di gli inserti, in termini di risposta in frequenza, è molto consistente.
Le Jays hanno un carattere complessivo piuttosto brillante, che si accentua con i primi e si addolcisce con i secondi.
Anzi, le avessi provate solo con gli inserti in silicone non sarei rimasto molto colpito: il basso arretra, ma soprattutto i medio-alti avanzano, un po' troppo per i miei gusti; i foam invece hanno un suono più morbido, anche in gamma media.
E' bene tener conto di questo aspetto, in quanto i foam sono più soggetti ad usura ed il costo per 5 paia è intorno agli 11/12 euro.
Da questo momento in poi, la recensione farà riferimento all'uso con i soli foams.
Impronta sonora
Gli auricolari hanno un suono complessivamente equilibrato, ma abbastanza tendente al chiaro, ma con i foams restiamo nell'ambito di un bilanciamento ottimo.
Prima di procedere all'ascolto non ho effettuato alcun burn-in/rodaggio, che ritengo totalmente inutile trattandosi di drivers ad armatura bilanciata e non di tipo dinamico.
Bassi=9+
I bassi sono abbastanza presenti, soprattutto scendono molto in profondità e sono bene definiti, veloci, attacchi e rilasci sono esemplari. La quantità non la definirei sufficiente per un amante dei bassi molto in evidenza, ma nemmeno posso dire che siano piatte. I bassi sono molto "reali", credibili, anche senza equalizzazione. Talvola qualche tocco sul mach3bass del mio Cowon aggiunge ulteriore spinta, ma non lo ritengo sempre necessario.
Il brano che uso più spesso come test dei bassi è "Ticks and Leeches" dei Tool. Ritengo che una cuffia capace di rendere bene questo pezzo, abbia un'ottima gamma bassa ed è il caso delle Q-Jays. La canzone inizia con un fantastico duetto di batteria/basso in cui subentrano quasi subito le chitarre elettriche. Ebbene, tutto qui rimane perfettamente separato, intellegibile e mai impastato. Il basso delle Q-Jays ha poco midbass e molte note profonde, la cosa è veramente sorprendente considerando le dimensioni minuscole degli auricolari. Sembra che Jays utilizzi una particolare tecnologia, detta "airbooster", che sfrutta l'aria presente intorno ai drivers per migliorare l'impatto delle frequenze basse.
La cosa funziona al punto che i bassi di queste Q-Jays sono la cosa che preferisco del loro suono. La differenza con le RE0 sotto quest'aspetto è consistente in meglio, in quanto le Head Direct non scendevano così in basso ed avevano un impatto minore, pur conservano una gamma bassa di grande definizione e sufficiente presenza.
Medi=8
I medi e le voci presentano un ottimo grado di dettaglio. La gamma media non mi sembra particolarmente in evidenza, le voci non sono in primo piano come in alcuni auricolari Shure e il livello di dettaglio è leggermente inferiore a quelle delle RE0. Tuttavia le voci presentano un buon realismo e corpo.
Trovo le Q-Jays molto più sensibili rispetto alle incisioni e sicuramente non perdonano album incisi male, che quindi potrebbero essere resi in maniera non perfetta.
Alti=8+
Provenendo dalla RE0 si ha l'orecchio viziato, è difficile trovare una gamma alta dello stesso livello di raffinatezza; in questo campo, le RE0 vincono nettamente, avendo degli alti a mio avviso perfetti, che non ho riscontrato in nessun'altra in-ear da me testata.
La gamma alta delle Q-Jays ha il difetto di essere un po' più presente rispetto all'assoluta neutralità, leggermente in più rispetto alle RE0. Inoltre, non rilevo nessun particolare roll-off nelle frequenze altissime. Questo, se non è un fastidio nella maggioranza degli ascolti, può esserlo con certe incisioni particolarmente brillanti, che possono risultare sibilanti.
C'è da notare, però, che le incisioni troppo brillanti e aggressive restano tali anche con le mie cuffie di riferimento, le Beyerdynamic Tesla T1. Ritengo che, trattandosi pur sempre di cuffiette destinate a lettori portatili con files compressi, se la Jays avesse optato per un bilanciamento appena più morbido e meno rivelatore, la cosa sarebbe stata più funzionale all'uso previsto per una in-ear
.
Provando infatti gli auricolari con files FLAC, un buon DAC ed un ampli fisso di qualità, il bilanciamento risulta più naturale e godibile. Dunque, il lettore mp3, a causa dei files compressi (parliamo comunque di ogg 256 kbps, con bitrate inferiori potrebbe andare anche peggio) e minore corpo rispetto al DAC, non rende giustizia alle grosse potenzialità di questi auricolari.
Se necessario, un ritocco all'equalizzazione del proprio lettore portatile, di 2-3 db nella zona dei 6-9 Khz, potrà addolcire il suono sui dischi particolarmente aggressivi o se si preferisce comunque una presentazione più morbida.
Soundstage/Headstage/Separazione strumentale=9+
Qui prendono proprio un bel voto!
Come per i bassi, ritengo la resa dello spazio e la separazione strumentale fra i migliori ascoltati in una IEM.
Rispetto alle RE0, che rendevano abbastanza bene lo spazio solo se amplificate, queste se la cavano bene anche direttamente dal lettore mp3.
La verifica migliore che si possa fare è ascoltarci della musica classica: il palcoscenico è molto ampio per una in-ear, direi quasi a livello di cuffie grandi e l'estensione avviene soprattutto in larghezza, ma anche con una discreta profondità, insomma, non suonano in testa e posizionano ogni sezione dell'orchestra molto bene nello spazio, permettendo di distinguere ogni nota e la sua provenienza in maniera esatta.
A memoria, nemmeno le mie ex Shure SE530 avevano tanta ampiezza.
La mia opinione è che questo bel soundstage/headstage sia dato da 2 fattori:
la tecnologia "airbooster" a cui facevo riferimento in relazione ai bassi, ma anche l'estensione notevole sulle frequenze altissime, che contribuisce a restituire un senso di ariosità, di spazio vibrante.
Oltre alla classica, i benefici del'headstage si godono nell'ascolto di concerti live. Ascoltare Pulse dei Pink Floyd con le Q-Jays è proprio una bella esperienza!
Isolamento=9+
L'isolamento offerto con i foams è altissimo, superiore a quello delle RE0 e paragonabile a quello delle Shure. Ad un volume medio-medio/alto non si sente assolutamente niente di quello avviene intorno, caratteristica molto importante se si usano le Jays sui mezzi pubblici. Una volta indossate poi, ci si dimentica di averle, tanto sono piccole, leggere e non intrusive.
Accessori, qualità costruttiva e rapporto qualità/prezzo
La dotazione di accessori è ampia, ma a mio avviso poteva essere organizzata meglio.
Gli auricolari, infatti, hanno un cavo corto con l'intenzione di permetterne l'uso "da taschino" senza lunghi fili ingombranti. L'idea è la stessa degli auricolari Shure, ma non mi piaceva lì e non mi piace nemmeno in questo caso. Questa scelta costringe e portarsi appresso una prolunga e la Jays ne fornisce due, una col jack ad L ed una col jack dritto.
Optando per un cavo classico non troppo lungo si poteva ottenere lo stesso risultato, risparmiando sulle inutili prolunghe e aggiungendo invece più inserti foams, con i quali il suono delle Q-Jays è notevolmente migliore rispetto a quelli in silicone.
Sono presenti un adattatore da aereo, uno sdoppiatore jack, un accessorio per la pulizia del tubo di uscita del suono e dei filtri da applicare a quest'ultimo per evitare l'accumulo di cerume al suo interno. Da notare che questi filtri influiscono anche lievemente sul suono, attenuando lievemente bassi ed alti.
Inutile, purtroppo, la custodia in dotazione, carina ma troppo piccola e quindi inadatta a contenere auricolari e prolunga. Dunque, voto agli accessori=6, la mancanza dei foams e la custodia troppo piccola pesano molto su questa valutazione.
Se le cose fossero state fatte in maniera appena più mirata, il voto sarebbe potuto essere ben più alto, ma non si possono vendere degli auricolari così piccoli e quindi delicati, senza una custodia adeguata. Io ho riciclato quelle delle Soundmagic PL30, ma su ebay dal lontano oriente si trovano analoghe custodie rigide per pochi euro, spedizione compresa.
Qualità costruttiva=7.5
Gli auricolari sono veramente minuscoli, il corpo è interamente in plastica, il cavo sembra discreto ma non indistruttibile. Insomma, non male, ma si poteva fare un po' meglio, visto che si tratta di un prodotto europeo mi aspettavo qualcosina in più. Da trattare con cura per farli durare a lungo.
Da notare che, nonostante l'impressione di un cavo assolutamente ordinario, stando a quanto afferma la Jays il cavo dovrebbe essere PVC rinforzato in kevlar, dunque resistente.
Rapporto qualità/prezzo
Qui non voglio dare un voto definitivo, perchè dipende dal prezzo a cui riuscite ad acquistarle. Nel mio caso, sull'amazzone inglese, 87 sterline (poco più di 100 euro) spedizione compresa (arrivano in 3 giorni!) mi sembra un ottimo affare, quindi direi qualità/prezzo=9, ma prese intorno ai 200 euro a cui le vendono altri negozi, avrei detto 7.5, soprattutto per l'inadeguatezza degli accessori e per il cavo che poteva essere realizzato meglio (senza prolunghe e più spesso).
Una nota sulla pilotabilità
Nonostante la tecnologia Dual Driver/armatura bilanciata, il volume di questi auricolari non è altissimo, è bene tenerlo presente. Lo ritengo comunque buono per un uso su lettori portatili, senza necessità di amplificatori, anche se bisogna alzare di più il volume rispetto ad altri modelli con tecnologia simile. Il volume di ascolto medio sul mio Cowon D2 è all'incirca quello delle RE0, quindi sui 30/35 su 50, ma per alcune registrazioni basse (ad esempio The Wall dei Pink FLoyd o certe incisioni di musica classica, si può andare anche oltre).
Provate con un ampli, migliorano, ma non lo ritengo indispensabile, era molto più utile con le RE0.
Microfonicità
Come in tutti gli auricolari che hanno questo tipo di design, la microfonicità (rumore tramesso dal cavo agli auricolari durante l'ascolto in movimento) è presente e può essere evitata totalmente indossando le Q-Jays col cavo dietro l'orecchio. Nel mio caso, ascoltandole sui mezzi pubblici, non ho rilevato finora particolari fastidi, anche indossandole alla maniera classica. Ancora una volta fra i gli accessori manca una clip per agganciare gli auricolari, che sarebbe stata molto utile. Con una clip il problema microfonicità può essere ridotto di molto, anche indossando gli auricolari normalmente.
Conclusioni
Bassi e soundstage eccellenti, buoni medi ed alti, con questi ultimi tendenti ad una certa brillantezza. Suono nel complesso ben bilanciato se usate con i foams.
Se apprezzate un suono dettagliato e leggermente tendente al chiaro, con ottimi bassi pieni e precisi e una bella resa dello spazio, possono fare per voi.
Vi conviene passare ad altro se cercati bassi molto in primo piano o un suono con alti più morbidi. Nel complesso, mi ritengo soddisfatto dell'acquisto.
Aggiornamenti dopo 10-15 ore di utilizzo
Durante l'ascolto con i foam (stando alla confezione, quelli forniti sono proprio dei Comply foam) avevo notato un ulteriore addolcimento delle frequenze medio-alte. Non essendo convinto di attribuire la cosa al rodaggio, ho rimesso gli inserti in silicone ed infatti il suono era lo stesso che avevano appena uscite dalla confezione.
Poi ho notato che i foam oggi si erano materialmente "ammorbiditi" con l'uso. Evidentemente questo contribuisce al bilanciamento, che a questo punto trovo ottimale.
Ulteriore conseguenza del rodaggio dei Comply foams è un suono molto più coeso, amalgamato e naturale anche in gamma media.
La differenza di resa fra i due tipi di inserti quindi si è resa ancor più marcata a favore dei foams!
Altra considerazione. Ho ascoltato un po' di più gli auricolari con l'ampli portatile Meier Headsix ed il Cowon D2. Devo dire che con l'amplificazione ho notato un ulteriore miglioramento della gamma bassa, ancora più potente e controllata. Con l'ampli i bassi li ritengo i migliori ascoltati in una IEM, mentre senza ampli ogni tanto gradisco 2-3 db in più, a seconda delle registrazioni.